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Capitolo 8: Il torneo degli avventurieri

Aggiornamento: 6 gen 2024

Noremas (Casa di Akane) - Anno 652 - 3 Settembre - Ore 16:00 - Kevin's POV


Eravamo rientrati nella casa di Akane dopo aver parlato della sua situazione problematica che riguardava l'imperatore Tibelius IV: ovvero che doveva sposare suo figlio tramite un matrimonio combinato contro la sua volontà; rivelai tutti i sentimenti che provai per la mia compagna, promettendo che l'avrei salvata dal suo terribile destino. Akane inaspettatamente mi informò di un evento che potesse interessarmi davvero parecchio, quindi ci sedemmo tutti nella sala da pranzo per iniziare questa discussione: stavo nella parte bassa centrale del tavolo mentre la cameriera era seduta sulla mia sinistra, Akane invece si trovava sulla destra con il padre al suo fianco e con la madre che rimaneva affianco a suo marito.


"Ti volevamo parlare di una questione che ti potrebbe interessare, ragazzo." Il padre di Akane decise di iniziare la discussione, usando un tono di voce abbastanza tranquillo mentre fece uno sguardo piuttosto calmo; forse stava iniziando a pensare bene su di me. Lo guardai incuriosito per alcuni secondi mentre ero seduto e poi risposi:


"Che cosa sta per accadere? Da come ho capito mi state per rivelare qualcosa che mi aiuterà a diventare più forte." La mia voce era calma ma emanava un senso di perplessità, rimanendo incuriosito e appoggiando le mie mani sopra al tavolo.

"Infatti è proprio così, non è un evento che succede di frequente quindi siamo anche fortunati; in parole povere settimana prossima si terrà un torneo! Si svolgerà nell'arena di Noremas e potranno partecipare tutti gli avventurieri da ogni dove!" Esclamò Akane entusiasta mentre il suo volto era determinato e pieno di passione, guardandomi in modo grintoso e stringendo il suo pugno destro. Appena sentii questa informazione il mio volto divenne sorpreso per un primo momento, diventando subito dopo esaltato e sorridente.


"Un torneo di avventurieri!? Mi potrebbe servire per diventare più forte e per avere esperienza in parecchi combattimenti!" Esclamai di conseguenza con un viso parecchio sorridente ed elettrizzato, facendo comparire tantissime stelline vicino al mio viso e affianco agli occhi.


"Però mi raccomando Kevin, cerca di non trattenerti... perché parteciperò pure io al torneo!" Akane mi fece uno sguardo da sfida e si mise le braccia conserte, utilizzando una voce sicura di sé in quella frase. Improvvisamente tutta la mia esaltazione svanì, realizzando che sicuramente non avrei vinto visto che la mia compagna era troppo forte.


"Oh, cavoli... mi sa proprio che non vincerò allora, ahah." Feci una risata finta e mi grattai il capo con la mano destra rimanendo imbarazzato, chiudendo i miei occhi e comprendendo la difficoltà del torneo se Akane dovesse partecipare. Vedendomi deluso la mia amica decise di consolarmi.


"Dai, non dire così! Ci alleneremo insieme questa settimana! Ti farò diventare un avventuriero molto... moolto forte!" La nobile mi sorrise e rimase parecchio esaltata, stringendo il suo pugno per poi incoraggiarmi subito dopo: la sua voce in quel momento era eccitata.


"Ah, beh, in questo caso allora si può fare. Ma aspetta... in questo momento noi ci troviamo a Noremas... in più questa è casa tua... quindi questo vuol dire che..." Mi rimisi ben dritto e composto sulla sedia, iniziando a confabulare in modo serio per cercare di capire dove potessi dormire: misi la mano destra sul mento ed il mio volto divenne pensieroso, dicendo alcune frasi ad alta voce mentre guardavo verso l'alto; improvvisamente il padre mi interruppe.


"Se stai pensando ad un luogo dove poter dormire, hai indovinato: dormirai a casa nostra ragazzo, non ero molto convinto all'inizio... ma mia moglie ha insistito per farti rimanere, non so quali assurde idee abbia nella sua testa a volte." Contemplò rassegnato il padre di Akane con viso leggermente infastidito mentre mi continuò a fissare, mettendo subito dopo la mano destra sopra la sua faccia. Sussultai ed iniziai a rimanere teso con un viso alquanto perplesso, non sapendo che cosa potesse succedere nei giorni successivi; visto che avevo l'opportunità di dormire a casa della mia amica mi scese una goccia di sudore sulla guancia sinistra.


"Oh cielo! Tesoro non farmi vedere come una persona strana e inquietante... ohohoh!" Rispose la madre di Akane con voce scherzosa mentre era parecchio sorridente e felice, mettendosi a ridere subito dopo: quella risata iniziò a darmi fastidio.


"Non so se devo avere paura o essere contento della vostra offerta. Nnhg... d-dove devo dormire...?" Deglutii e feci una domanda alquanto particolare subito dopo con tono incerto, mantenendo un viso teso mentre i miei occhi erano più aperti del normale; nonostante avessi fatto una domanda del genere, mi sembrava di conoscere già la risposta. Kazuki sospirò e decise di rispondermi dopo tre secondi.


"Uff... anche di questo non ero molto sicuro... anzi... in realtà ero completamente contrariato e in disaccordo con questa proposta... ma dovresti dormire nella stanza di mia figlia." Si tolse la mano dalla faccia e mi spiegò la situazione con un volto che aveva perso le speranze, mantenendo un tono di voce che diventata sempre più irritante con il passare dei secondi: abbassò completamente il suo sguardo dopo che aveva finito di spiegare.


"Gghh...!" Sussultai improvvisamente e spalancai i miei occhi, facendo un sorriso forzatissimo mentre le gocce di sudore aumentarono sulle mie guance.


"Ovviamente dormirai in un sacco a pelo vicino a lei... non nello STESSO letto." Continuò il padre con tono severo dopo aver rialzato il suo sguardo austero per fissarmi intensamente; continuai a rimanere agitato e non sapevo cosa fosse meglio dire in quel momento.


"Maaaaa... s-siete sicuri!? N-non che p-possa dispiacermi eh...? Maaa..." Non riuscii a concludere la frase e mossi le mie mani continuamente a destra e sinistra in un modo completamente casuale davanti al mio petto, dimostrando a tutti i membri presenti l'agitazione che stavo emanando: la mia voce era balbettante ed anche molto tesa, insieme ad uno sguardo leggermente arrossito e parecchio imbarazzato. Akane dopo qualche secondo avvicinò il suo viso al mio e mi sorrise, chiudendo i suoi occhi felicemente.


"Tranquillo Kevin... se mi fai qualcosa di strano ti darò una bella lezione. Farà molto male e non potrai dimenticarlo... te lo posso assicurare..." La mia amica fece un sorriso inquietante e parecchio cupo mentre continuò ad avere gli occhi chiusi, utilizzando un tono di voce molto innocente ma che mi faceva sentire un brivido dietro la schiena: feci un volto impaurito e capii subito che non dovetti scherzare.


"(INQUIETANTE! Anche se in un certo senso me l'aspettavo!)" Pensai mentre fissai Akane e la paura pervase il mio intero corpo, tenendo sempre le mie mani davanti al petto e mantenendo sempre lo stesso identico sguardo. Dopo alcuni secondi il padre della mia compagna tossì per attirare la nostra attenzione, facendo ritornare un'atmosfera tranquilla e calma: ci girammo verso di lui e facemmo un volto perplesso.


"Comunque un'ultima cosa... colui che vincerà questo torneo speciale... riceverà come premio un biglietto che gli permetterà di fare un'udienza dall'imperatore Tibelius IV." Spiegò infine Kazuki mentre ebbe uno sguardo molto serio e puntato verso di me: la sua voce non accennava un minimo di esitazione ed era alquanto coscienziosa, come se pretendesse da me qualcosa in particolare. Aprii leggermente i miei occhi e rimasi sorpreso riguardo quel cosiddetto premio.


"L'udienza... all'imperatore..." La mia mente si riempì di pensieri e fissai il padre di Akane intensamente, contemplando in modo sconcertato ciò che avevo sentito e facendo uno sguardo determinato subito dopo, accigliando le mie sopracciglia.


"Esattamente... Kevin... penso che hai capito cosa volesse intendere." Akane mi fece uno sguardo serio e deciso, fissandomi intensamente mentre disse quelle parole in modo determinato ma che contenevano anche un briciolo di speranza. Ricevere un'udienza dall'imperatore Tibelius IV era a dir poco impossibile da parte dei cittadini comuni; come minimo bisognava essere un nobile di secondo rango oppure pagare una somma elevatissima per poterlo incontrare: i cittadini normali potevano ottenere quel permesso se ci fosse stata un'emergenza o se avessero causato qualche reato grave che avesse infranto la legge; ma anche se tali condizioni fossero state rispettate non era comunque sia sicuro ricevere un invito da parte sua. Solitamente l'imperatore desiderava invitare spesso avventurieri potenti o molto importanti.


"(Se vincerò il torneo... avrò la possibilità di salvare Akane... in qualche modo! Il problema principale era come ricevere un'udienza da parte sua visto che sono un avventuriero novellino... ma se nel torneo mi facessi valere... nascerà una speranza!)" Mi alzai di scatto improvvisamente e sbattei le mani sul tavolo, facendo un volto determinato come non mai e pieno di grinta mentre vidi Kazuki.


"Accetto la vostra offerta...! Mi allenerò come non mai... e vincerò il torneo... sconfiggerò anche te Akane... non potrai battermi!" Mi girai verso di lei e le feci uno sguardo determinato, utilizzando un tono di voce serio ed esaltato. Pur di poterla salvare ero pronto a dare il massimo e di usare ogni risorsa a mia disposizione per vincere; quel torneo mi avrebbe aiutato a diventare molto più forte, quindi non vedevo l'ora di parteciparci.


"Non pensare di potercela fare... anche io darò il massimo e ti sconfiggerò... così abbasserai la cresta!" Akane mi fece un volto da sfidante e cercò di provocarmi con le sue frasi piene di sicurezza, mettendosi le braccia conserte mentre mi guardò negli occhi in modo sorridente.


"Ed è proprio quello che voglio... altrimenti non ci sarebbe gusto, non credi? (Se non darebbe il massimo vuol dire che non avrei comunque sia speranze contro il figlio dell'imperatore. Quindi diventerò più forte... sempre di più ...e ti salverò... Akane. So bene che non me lo stai chiedendo direttamente... ma so che tu lo desideri... quindi... lo farò! Per le persone che amo... questo è il minimo!)" Pensai mentre vidi Akane con un volto serio e sguardo intenso, facendo raggiungere la mia determinazione alle stelle; la mia compagna mi fissò per qualche secondo con sguardo sorpreso come se avesse compreso le mie intenzioni, dopotutto non aveva mai visto il mio volto così concentrato.


"Mi piace il tuo spirito ragazzo!" Il padre fece un sorriso mentre esclamò quella frase con molta soddisfazione; tutti quanti tranne Akane che rimase stupita mi stavano guardando con volto sorridente.


"Non devi più trattarmi come un debole Akane... avrò iniziato da poco la mia avventura... ma con la nuova spada e questo abito che mi hai regalato... diventerò tutt'altra persona e ti supererò nel giro di poco tempo... Vedrai!" Esclamai con voce profonda e decisionista, ponendole di nuovo un sorriso sincero e risoluto.


"Pff... da quando sei così arrogante? Penso proprio che tu abbia bisogno di una bella lezione!" Rispose con tono beffardo mentre mi fece un sorriso scaltro, avendo una sopracciglia più inarcata dell'altra e tenendo le sue braccia conserte: anche con quegli sguardi era una ragazza davvero carina e magnifica; probabilmente più tempo passò e più mi innamorai di lei.


"Non potevo desiderare di meglio!" Risposi sempre con lo stesso tono e sguardo, comprendendo con il passare dei secondi che la strada potesse essere molto difficoltosa ma non bastò per fermarmi. La madre della mia amica fece battere le sue mani due volte per attirare l'attenzione ed iniziò a parlare:


"Va bene va bene... adesso però calmatevi, gli allenamenti è meglio iniziarli domani... quindi oggi riposatevi bene per il giorno dopo; comunque il torneo si terrà esattamente il 10 Settembre nel caso non lo sapessi Kevin." Mi spiegò mentre aveva sempre un sorriso fiducioso ed un tono di voce calmo ma anche intuitivo.


"Perfetto, in questo caso sarà una settimana intensa e piena di allenamenti!" Urlai infine con un tono molto carico e sicuro di me, stringendo il mio pugno destro prepotentemente e felicemente.


Dopo esserci organizzati per cosa poter fare la prossima settimana e nei giorni a venire, la mia compagna decise di farmi vedere la sua stanza per farmi ambientare immediatamente e per farmi stare a mio agio, salendo al piano di sopra dopo aver concluso la discussione; aspettavamo nel mentre anche la cena.


Noremas (Casa di Akane) - Anno 652 - 3 Settembre - Ore 19:00


Mentre l'ora di cena si avvicinò sempre di più Akane ed io andammo nella sua stanza da letto, iniziando a mettere un sacco a pelo affianco a dove dormiva lei. Dopo averlo posizionato si poteva notare sulla finestra il sole che cominciò a diventare di un caldo arancione, tra non troppo tempo avrebbe sicuramente completato il suo tramonto imperturbabile.


"Bene Kevin, tu dormirai qui." Mi disse Akane con volto serio e voce tranquilla, indicando il sacco a pelo con l'indice destro mentre ci trovavamo nel lato sinistro della stanza: il sacco a pelo era lungo circa due metri ed era di colore nero esternamente e bianco internamente.


"Va bene, sembra anche più grande del mio ahahah. Però adesso mi sorge una domanda spontanea... questa è una casa bella grande in effetti... non avete una stanza per gli ospiti?" Le chiesi stranito con viso pensieroso, grattandomi il capo con la mano sinistra e girandomi sul medesimo lato per vedere la mia compagna.


"Normalmente si, sarebbe anche la stessa stanza dove dorme la nostra cameriera; ovviamente se la sua presenza dovesse mettere a disagio la lascerei dormire in camera mia come dovrai fare tu nei prossimi giorni, lasciando la stanza degli ospiti completamente libera difatti. Non saprei perché vogliano che tu dorma nella mia stessa camera onestamente... sarebbero rimasti sicuramente più tranquilli se dormivi insieme alla nostra cameriera o che lei dormisse con me." Rispose la ragazza con tono e viso assorto mentre si girò verso di me sulla sua destra, poggiando la sua mano della stessa parte sul mento. Subito dopo decisi di buttarmi a pancia insù nel sacco a pelo.


"Spero non abbiano strane idee... aaahhh! Che morbido!" Iniziai a godermi la morbidezza del sacco a pelo con un viso rilassato e felice, chiudendo i miei occhi e aprendo le braccia più che mai: era così soffice che sembrava ci si potesse rimbalzare sopra.


"Sono contenta di vederti comodo, almeno dormirai bene." Contemplò Akane con un sorriso sul volto e sguardo compassionevole, facendo qualche passo in avanti a dove stesse guardando ed iniziando a vedermi frontalmente dall'alto.


"(Lo spero... trovandoci nella stessa stanza vorrei proprio vedere, secondo me non dormirò affatto.)" Riaprii velocemente i miei occhi e pensai in modo teso certe situazioni che potessero accadere: mi scese una goccia di sudore sulla guancia sinistra.


"Comunque sia non devi poltrire... ancora dobbiamo cenare!" Esclamò Akane improvvisamente in modo serio e con volto severo ma che faceva notare un sorriso, prendendomi il braccio destro e tirandomelo con entrambe le mani mentre ero sdraiato.


"Sì sì, mi alzo, volevo solamente testarlo, tutto qui." Mi rialzai con un pochino di svogliatezza e con l'aiuto della mia amica, compiendo subito dopo uno sguardo serio verso di lei: ci trovavamo a pochi centimetri di distanza frontalmente l'un l'altro.


"Akane... ho un'altra domanda da porti." Le chiesi con un viso deciso e con le sopracciglia leggermente inarcate, usando un tono piuttosto concentrato: pensai a tutto quello che Akane aveva fatto per me, cercando di ricollegare varie situazioni.


"Mmhh...? Dimmi tutto, con quanta serietà soprattutto." Fece un volto innocente e spensierato, dandomi il permesso con un tono perplesso per fare la domanda.


"Non sarà che... mi hai voluto comprare un'armatura che mi potesse piacere... perché in combattimento me la sarei cavata meglio e avrei ottenuto qualche speranza in più contro il figlio dell'imperatore in futuro? E' l'unica cosa che mi verrebbe in mente... capendo anche il motivo per cui sei così gentile e disponibile con me." Dopo aver citato questa domanda con tono pensieroso e viso serio Akane aprì leggermente i suoi occhi diventando sorpresa, girandosi subito dopo di schiena per darmi le spalle e andando vicino ad un piccolo scrittoio attaccato al muro che le serviva per scrivere lettere: era in legno e c'era anche una sedia del medesimo materiale qualche centimetro prima per sedersi comodamente; la mia amica appoggiò le sue due mani sullo sgabello e sospirò.


"Uff... se devo rispondere sinceramente... potrebbe essere come dici tu... non ne sono sicura nemmeno io stessa... so solo che me la sentivo di farti un regalo ma allo stesso momento sapevo anche che saresti quella persona... che mi vorrebbe proteggere fino alla fine; l'unico avventuriero così buono... ma anche stupido in senso positivo... a dire di affrontare il figlio dell'imperatore per salvare la mia vita già decisa." Mi spiegò Akane con tono serio e malinconico mentre era girata di spalle; dopo un secondo si rigirò verso di me e fece un sorriso compassionevole ma anche quasi vergognoso.


"Beh... se sono stupido in senso positivo allora va bene, eheheh... Lo sai che io farei di tutto purché tu stessi bene..." Girai lo sguardo nel nulla arrossendo leggermente e usando un tono di voce che rimase piuttosto spiazzato, grattando la mia guancia destra con l'indice dello stesso lato.


"Non provi un po' di rabbia? Che ne sai...? Forse ti sto solo usando per salvarmi... e dopo averlo fatto ti butterei via come spazzatura... non hai questa paura nel tuo cuore?" Mi chiese Akane con voce insicura e sofferente, continuando ad avere un sorriso che divenne dopo pochi secondi uno sguardo pieno di stupore.


"Non lo faresti." Mi rimisi a guardarla e le risposi immediatamente con tono e viso serio; la mia compagna rimase stranita della grande fiducia che nutrivo in lei.


"Uh? Ma come!? Tutta questa fiducia da dove esce?" Fece varie domande con voce perplessa e rimase leggermente preoccupata di quanto potessi credere alle persone, dopotutto in quel mondo corrotto non era concesso essere dei creduloni.


"Potrei sembrare un credulone dicendolo in questo modo... ma si riesce a notare la bontà di una persona anche solamente dallo sguardo che possiede... non c'entra il fatto di fingere o meno... c'è un tratto particolare che fa capire di essere sincera... e tu sei tra una di quelle Akane. E poi se fosse veramente così... di certo non mi avresti seguito quando ero un semplice livello 1... non sapevi che io ti potessi amare... non eri proprio a conoscenza di nulla; ma nonostante tutto ciò mi hai voluto perdonare quando ti ho fatta arrabbiare, come potrei pensare che mi stai solo usando...? E' impossibile ahahah!" Mi misi a ridere in modo imbarazzato dopo che le spiegai tutto ciò con tono profondo, chiudendo i miei occhi e facendo un sorriso innocente.


"L'ho fatto solamente perché cercavo dei membri per la gilda! E non ricordarmi che tu mi ami... è-è imbarazzante..." Akane con tono arrabbiato ma anche leggermente carino e acuto mi rimproverò, girando lo sguardo sulla sua sinistra per vedere il nulla e rimanendo arrossita per la vergogna.


"Non pensi che sia stata un po' egoista? Regalarti buoni vestiti e altro solo per pensare di potermi salvare." Continuò Akane subito dopo mentre rimase con lo stesso viso ma con voce triste e abbassata, guardandomi con solo la coda dell'occhio sinistro.


"Non lo avevi fatto solo per quel motivo, lo hai detto tu stessa che sentivi il bisogno di farmi un regalo... e anche se fosse ti dovrei ringraziare in ogni caso, quei vecchi vestiti non mi piacevano proprio per combattere ahahah; erano davvero scomodi e ingombranti. Se mai un giorno affronterò Avish o tanti altri nemici potenti... ne uscirò vittorioso solo grazie a tutto ciò che hai fatto per me!" Esclamai con tanta convinzione e sicurezza in me stesso, facendo un sorriso determinato e fiero mentre portai all'altezza del petto la mia mano destra per trasformarla in un pugno deciso. La nobile rimanendo con lo sguardo imbarazzato e arrossito, si rigirò verso di me con il mento leggermente abbassato.


"G-grazie, K-Kevin..." Mi ringraziò usando un tono basso ma a dir poco carinissimo e tenero: rimasi abbastanza stranito ma quella vocina mi aveva scaldato il cuore.


"Ah si? E per cosa? Dovrei essere io a ringraziarti." Le domandai con tono perplesso ma rimanendo con un sorriso compassionevole in volto, poggiando la mano destra sul mio fianco del medesimo lato.


"Per stare al mio fianco." Rispose infine Akane alzando il suo mento, usando un tono di voce dolcissimo e caldo che mi fece sciogliere completamente nella sua gentilezza: la mia amica aveva fatto un sorriso candido e sincero mentre citò quelle parole, continuando ad avere le guance leggermente arrossite; di conseguenza non capii più niente e quindi mi misi ad ammirarla mentre ero rossissimo in volto: la sua bellezza era come un fiore dorato che sbocciò in una dolce e pacata primavera, insieme ad un gioiello oceanico che ricordavano i suoi bellissimi occhi cristallini.


Noremas (Casa di Akane) - Anno 652 - 3 Settembre - Ore 23:00


Dopo aver parlato con Akane iniziammo a mangiare insieme alla sua famiglia, in questo modo potetti conoscerla meglio per capire che tipo di casato possa essere. Mentre continuammo a cenare felicemente mi venne in mente la situazione accaduta poco prima; promisi alla nobile di vincere il torneo a tutti i costi e che l'avrei salvata dal figlio dell'imperatore ma i dubbi pervadevano nella mia mente, non sapendo se ne sarei stato capace appena il momento sarebbe giunto. Quando si fece un pochino tardi andammo nella stanza della mia amica: lei si mise nel letto ed io invece ero seduto sopra il sacco a pelo; Akane indossò un pigiama che era caratterizzato da una maglietta e da dei pantaloni lunghi di colore giallo, dove si notavano dei disegni di alcuni uccellini piccoli sparsi casualmente che erano sempre della medesima tonalità ma più scuri. Nel mentre si poteva notare la luce lunare che stava filtrando sulla finestra.


"Ma che pigiama carino che ha la nostra signorina!" Le esclamai fieramente e con un sorriso scaltro mentre ero seduto sopra il sacco a pelo, tenendo le mie braccia conserte e continuando a fissarla: anche lei era seduta sul letto e si trovava a circa mezzo metro di distanza da me.


"Certo, davvero molto divertente. A parte gli scherzi mi sono scordata di portarlo quando ti avevo incontrato, questa volta mi ricorderò di metterlo nello zaino quando arriverà il giorno in cui ce ne dovremo andare. Comunque, sto bene? Come mi vedi?" Domandò sicura si sé Akane mentre si alzò con un sorriso in volto e si girò continuamente per farsi vedere da me; ovviamente era davvero molto carina e quindi non riuscii a distogliere facilmente lo sguardo, arrossendo leggermente.


"Beeeh... si... stai bene e sei molto carina. (Come al solito la vedo sempre bellissima, non riesco a prenderla in giro per troppo tempo.)" Pensai imbarazzato dopo averle risposto con tono insicuro e vergognoso, spostando il mio viso sulla mia sinistra subito dopo.


"Giusto... ma ora che ci penso Kevin, tu non ne hai uno? Il pigiama s'intende." Mi chiese Akane con tono perplesso e volto incuriosito, poggiando l'indice della sua mano sinistra sulla guancia dello stesso lato.


"Uff... sarà assurdo ma anche io mi sono dimenticato di portare il pigiama... non mi sono scordato di nulla... tranne che quello... E pensare che mi ero preparato così bene per questa avventura... però non importa, anche indossando solo la maglietta interna mi sento comodo." Spiegai con tono sarcastico mentre mi toccai con la mano destra la parte della maglietta che si trovava sulla mia spalla sinistra, tirandola leggermente all'insù mentre feci un volto abbattuto.


"Mmmhhh... d'accordo, in futuro allora ti comprerò un pigiama che potrai indossare per dormire comodamente!" Esclamò impensierita la mia compagna mentre ebbe un volto concentrato che divenne sorridente e fiero verso la fine della sua frase, stringendo il suo pugno sinistro rimettendosi seduta sul letto.


"Attualmente non è tra le mie priorità, poi ci si pensa." Le risposi con tono indifferente e facendo un volto abbastanza serio, smettendo di avere le braccia conserte e mettendomi all'interno del sacco a pelo. Difatti Akane decise di chiudere subito l'argomento.


"Comunque... penso che sia arrivato il momento giusto per dormire, quindi buonanotte Kevin." Disse improvvisamente Akane con tono spensierato e volto sorridente, sdraiandosi lateralmente mentre mi continuò a guardare ed io feci lo stesso.


"Domani ci aspetta una giornata faticosa... quindi dormire il prima possibile è la migliore delle idee; quando ci dobbiamo svegliare?" Domandai con voce seria mentre si vedeva solo la mia testa, rimanendo sdraiato lateralmente e guardando la ragazza con concentrazione.


"Tranquillo, non c'è bisogno di dirtelo, ti sveglierò direttamente io stessa appena mi sarò alzata, va bene?" Rispose infine con voce gentile e viso sorridente, ponendomi una domanda subito dopo per sapere se mi potesse andare bene; mi imbarazzai leggermente facendo diventare rosso il mio viso ma non avevo nulla in contrario.


"(Nngg!) Certo, va benissimo! Non ti preoccupare, buonanotte Akane." Mi girai dall'altro lato per nascondere il mio imbarazzo e le risposi con una voce leggermente irritata, dandole la buonanotte con un tono più flebile subito dopo.


La mia amica continuò a sorridere ed infine spense la luce, tirando giù la corda della lampadina per lasciare in tutta la stanza una dolce luce lunare; cadde il silenzio tombale e provammo a dormire fino a quando non arrivò il giorno dopo, ma io ebbi alcune difficoltà nel farlo.


Noremas (Casa di Akane) - Anno 652 - 4 Settembre - Ore 8:00


Dopo aver passato una nottata difficoltosa Akane provò a svegliarmi, scendendo dal suo letto per arrivare sulla mia destra visto che mi trovavo a pancia insù: afferrò la coperta del sacco a pelo ed iniziò a chiamarmi con tono dolce, scuotendomi leggermente mentre fece un volto concentrato; il sole che filtrava dalla finestra era già luminoso e molto forte.


"Ehi Kevin... svegliati, sono le otto di mattina." Mi disse Akane con un tono basso e gentile mentre continuò a scuotermi, aumentando leggermente l'intensità.


"Mmhh... an-cora... c-cinque m-minuti..." Risposi mentre ero ancora parecchio assonnato, usando un tono debole e forzato: i miei occhi rimasero chiusi e non avevo intenzione di alzarmi, spalancando le mie braccia su entrambi i lati.


"Dai su! Non c'è tempo da perdere... dobbiamo iniziare ad allenarci oggi." La mia amica cercò di alzare leggermente la voce ma in modo bisbigliante, in questo modo rischiava di non spaventarmi: la sua faccia divenne più seria ma anche dispiaciuta. Dopo alcuni secondi iniziai a diventare più lucido, riuscendo a comprendere dove mi trovai.


"Mmhh...? Allenamento...? In che sens-... Aahh, è vero... aspetta... AKANE SEI TU?!" Mi misi seduto di scatto e guardai la mia amica con tanto imbarazzo, arrossendo leggermente e avendo gli occhi spalancati: la mia voce era diventata nervosa.


"Eccoti! Ti sei svegliato finalmente, eh? Buongiorno Kevin!" Mi esclamò ironicamente la nobile mentre ebbe un sorriso sul suo viso e chiuse i suoi occhi, dandomi subito dopo il buongiorno con un tono calmo e soave. Con il passare dei secondi mi scomparve il nervosismo e rimasi semplicemente vergognato del mio risveglio alquanto buffo.


"B-buongiorno, scusa se non mi sono svegliato fin da subito, non ho dormito molto bene oggi... ecco... tutto qui" Le risposi con voce rammaricata mentre mi grattai il capo imbarazzato, usando la mano destra ed abbassando leggermente lo sguardo: il sole illuminò intensamente i nostri due corpi.


"Oh... mi dispiace, che cosa è successo? Hai fatto degli incubi?" Chiese con tono curioso mentre fece uno sguardo del tutto innocente, appoggiando le sue due mani sulle ginocchia, per rimanere seduta con le gambe sopra il sacco a pelo in postura educata.


"N-nulla di questo g-genere a dire il vero..." Mentre tenni con la mano destra la mia testa, decisi di girarla sulla mia sinistra alle mie spalle per nascondere un viso pieno di imbarazzo: la mia voce era tesa come poco prima ma anche insicura, facendo rimanere la nobile ancora più stranita ma decise di cambiare argomento.


"Comunque sia, oggi possiamo fare una colazione fatta per bene, ti ricordo che siamo a casa mia dopotutto." Rispose fieramente Akane mentre mise le sue due mani sui fianchi, mettendosi completamente dritta mentre rimase inginocchiata e facendo uno sguardo convinto con gli occhi chiusi; il sole che trapassava la finestra fece illuminare il suo bellissimo corpo con sopra il pigiama, rendendolo quasi dorato.


"Cavoli, è vero! Finalmente posso mangiare qualcosa fatto in casa!" Esclamai felicemente mentre il mio volto tornò a guardare la mia compagna e divenne più carico che mai, stringendo le mie mani in due pugni per poi portarli all'altezza del petto.


"Prima di andare a fare colazione però devo rimettere i miei abiti da avventuriera, almeno in questo modo ci leviamo il pensiero... mmh...?" Contemplò Akane con voce tranquilla mentre mi guardò con innocenza, facendo dopo alcuni secondi uno sguardo irritato ed aspettando che uscii dalla stanza: la camera cadde in un silenzio tombale fino a quando non realizzai cosa si stesse aspettando da me.


"Eeh...? Ah, giusto... devo uscire dalla stanza è vero..." Mi alzai lentamente mentre ebbi una voce sarcastica ma anche leggermente abbattuta, uscendo dalla camera mentre feci un finto sorriso sul mio volto: andai nel piano terra della casa per poterla aspettare, salutando anche i genitori di Akane e la loro cameriera.


Dopo che Akane uscì dalla stanza iniziammo a fare colazione nella sala da pranzo della casa dei Watanabe: era molto tranquilla ed alquanto gustosa visto che mi mancava davvero tanto di dover mangiare qualcosa fatto in casa; subito dopo fummo carichi e pronti per l'allenamento, quindi dopo esserci preparati decidemmo di uscire dalla casa della mia amica e di andare nella stessa prateria da cui eravamo arrivati.


Prateria sud di Noremas - Anno 652 - 4 Settembre - Ore 10:00


Ci trovavamo nel bel mezzo della parte est della prateria, dove c'era un grandissimo spazio d'erba molto vasto che consentiva di muoversi a proprio piacimento; c'era anche un bel venticello fresco e rilassante insieme ad un bel sole brioso.


"I migliori posti dove allenarsi sono sempre quelli spaziosi, quindi in questa zona sarà perfetto." Contemplò in modo intellettuale Akane mentre stava ben eretta in piedi e con le mani sui suoi fianchi, facendo uno sguardo sicuro di sé: distavamo frontalmente l'un l'altro di circa cinque metri; entrambi avevamo portato le nostre spade.


"Ah... ma quindi non andiamo a caccia?" Chiesi perplesso alla compagna di fronte a me mentre ebbi un volto alquanto stranito e disorientato, portando la mia mano destra all'altezza dello stomaco.


"Non serve per forza cacciare per migliorare, possiamo comunque sia combattere fra di noi! Impegnandoci sempre di più!" Rispose Akane con tono esaltato e rimanendo fiduciosa sul miglioramento che potevamo ottenere entrambi, portando la sua mano destra all'altezza del petto e stringendola in un pugno. In lontananza a non troppi metri di distanza si poteva vedere dietro ad Akane l'entrata del suo paese natale.


"Tutto chiaro... in pratica mi vuoi ridicolizzare ancora di più insomma..." Abbassai il mio sguardo e rimasi deluso, sapendo quale destino mi stesse aspettando e rivelandolo con una voce molto abbattuta: guardai la mia mano sinistra intensamente che era ombreggiata dal mio corpo.


"Eh? Ma non è affatto vero." La nobile fece uno sguardo che rimase stranito e disse quella frase con tono perplesso, non sapendo perché stessi dicendo quelle parole ed abbassando il suo pugno destro.


"Adesso mi darai la vera punizione per come ti ho trattata! Ammettilo!" Le esclamai contro alzando di parecchio il mio tono di voce e facendo una faccia furibonda ma che sembrasse alquanto buffa nello stesso momento, puntandole l'indice della mia mano sinistra con tanta prepotenza e piegando leggermente le ginocchia.


"Non starai un po' esagerando!?" Domandò Akane mentre alzò la voce e fece una faccia preoccupata, stringendo i suoi due pugnetti all'altezza della vita e portandosi leggermente in avanti con il piede destro; subito dopo decisi di tornare serio e determinato.


"Beh, nel caso fosse così non ci sono problemi... voglio che dai tutta te stessa visto che devo diventare più forte di molti altri!" Il mio volto divenne orgoglioso e sicuro di sé, utilizzando una voce seria ed affidabile mentre tenni il mio fianco destro con la mano dello stesso lato: guardai attentamente Akane.


"Mmmhh... certo... però prima di combattere vorrei accertarmi di alcune mosse che tu sappia fare adeguatamente, secondo me ti mancano ancora alcune basi." Contemplò la mia amica con tono intellettuale e curioso, facendo un volto pensieroso e mettendo la sua mano sinistra sul mento, dove la destra manteneva il braccio di essa.


"Mh? In che senso? Quale basi mi potrebbero mancare ancora per essere un avventuriero in tutto e per tutto?" Domandai mentre tornai con viso stranito e voce perplessa, cercando di capire cosa mi stesse mancando in quel momento e poggiando pure io la mano sinistra sul mento per poterci pensare; Akane decise di rispondermi immediatamente per ripulire i miei dubbi.


"Puoi essere risoluto quanto vuoi... salire di livello nei momenti critici se ci dovessi riuscire... ma se tutto ciò non fosse sufficiente per mettere il nemico al tappeto? Non puoi andare avanti solo di livelli e magie... la maggior parte delle persone proseguono la loro avventura in questo modo ma si sbagliano; si andrebbe incontro a morte certa contro dei nemici a malapena decenti." La ragazza mi spiegò tutto ciò con tono intellettuale e volto calmo come se fosse diventata una professoressa, smettendo di avere la mano sul mento ed alzando semplicemente l'indice della sua mano destra.


"Aaahh, ora capisco cosa intendi, quale abilità vorresti farmi padroneggiare per diventare ancora migliore?" Smisi di essere pensieroso e diventai concentrato, osservando la mia compagna in modo curioso: il venticello poco a poco scomparve, facendo rimanere semplicemente un gran caldo.


"Direi di iniziare dalla tua tecnica di trasferimento del mana... l'hai attivata contro di me se ti ricordi." Disse Akane sempre con la stessa voce e col medesimo sguardo, facendomi ricordare una tecnica che avevo utilizzato in passato nella nostra prima battaglia.


"Sapresti come aiutarmi? Quando riuscii ad utilizzarla pensavo non la conoscessi." Risposi con tono perplesso mentre guardai la mia amica intensamente per poter sapere come migliorare, non vedendo l'ora di sapere cosa avesse in serbo il nostro allenamento.


"Non mi fraintendere, in realtà la conoscevo ed è anche una delle abilità più comuni fra gli avventurieri; più che altro ero rimasta stupita che la sapessi usare, ma penso sia stato un colpo di fortuna, giusto? Ho notato che non hai più cercato di utilizzarla... pensi che la tua Dream Stars possa essere superiore ed avresti anche ragione... ma ricorda... qualsiasi elemento è importante in una battaglia, anche ciò che ti circonda può esserti di grande aiuto." Rimasi stupito mentre continuai ad ascoltarla con molta attenzione; lo sguardo della mia amica era incentrato sul fissarmi intensamente mentre utilizzò una voce da ragazza intelligente e continuò:


"Oggi ti farò padroneggiare il mana nel migliore dei modi ed a trasferirlo sulla tua arma come avevi fatto contro di me... e se abbiamo tempo anche altri utilizzi molto efficaci!" Esclamò infine, facendo cambiare il suo volto da calmo a determinato e con la sua voce che divenne molto più affidabile: strinse la sua mano destra in un pugno ed io mi esaltai.

"Perfetto allora! Non vedo l'ora di iniziare!" Alzai la mia voce e divenni entusiasta, rimanendo carico e determinato mentre strinsi entrambe le mie mani in due pugni molto saldi: piegai leggermente le mie gambe come avevo fatto poco prima.


"Sappi che non ti darò tregua... quindi mi raccomando, dai il massimo e non deludermi." La nobile si mise a braccia conserte e mi disse ciò con voce severa, guardandomi con un volto da professoressa diffidente.


"Pff... stai tranquilla! Cercherò di non rallentarti e proverò a diventare più forte il prima possibile! Ci devo riuscire!" Feci un sorriso pieno di energia mentre utilizzai un tono di voce sicuro e indubitabile, continuando a stringere i miei due pugni con tanta forza; volevo diventare a tutti i costi molto più forte nel minor tempo possibile, non solamente per me stesso per poter sperare di vincere il torneo ma anche per Akane, che non volevo rallentarla troppo con i suoi allenamenti.


"Innanzitutto direi di partire dalle basi, sicuramente te lo ricordi visto che solitamente a scuola te lo continuavano a ribadire... però è meglio comunque sia ripeterlo, ovvero: cosa è il mana?" Akane mi fece improvvisamente questa domanda per testare la mia conoscenza, utilizzando un tono di voce serio e calmo insieme ad uno sguardo incentrato su di me.


"Beh... in parole povere dovrebbe essere un'energia magica o spirituale che risiede all'interno di ognuno di noi." Risposi con sguardo concentrato ma con voce sicura ed affidabile, rimanendo certo su cosa fosse il cosiddetto mana ed aspettando una risposta dalla mia compagna.


"Esattamente, però ci sono alcuni dettagli che sono fondamentali da conoscere per riconoscerne il completo utilizzo; il mana è un concentrato di energia che si trova all'interno del nostro corpo: ci permette di camminare, correre, combattere e fare molte altre attività faticose come se fosse la nostra energia vitale; difatti se quest'ultima dovesse esaurirsi... il nostro corpo ne subirà gravi conseguenze." Akane fece una spiegazione completa sul mana, utilizzando un tono di voce severo mentre ebbe uno sguardo serio e rigido: si mise a gesticolare casualmente con il suo indice destro mentre mi spiegò queste nozioni.


"Su questo non ne avevo idea però... non pensavo che appena potesse esaurirsi... avremmo iniziato a rischiare la propria morte..." Contemplai con voce concentrata mentre misi la mano destra sul mento ed abbassai lo sguardo per iniziare a pensare, facendo uno sguardo piuttosto accigliato ma serio.


"Difatti non bisogna mai strafare ad utilizzare il proprio mana... se una persona sfinita ha consumato completamente le sue energie ma vuole continuare a combattere, potrà usare comunque sia le sue tecniche... ma inizierebbe a violare il suo stesso sangue." La mia amica continuò la spiegazione con lo stesso volto ma facendo diventare la sua tonalità più cupa verso la fine della frase.


"Cosa...? Violare il suo stesso sangue?! Intendi dire che utilizzando alcune tecniche senza il mana glielo farà consumare?!" Rialzai il mio sguardo verso la nobile e rimasi sconvolto, spalancando i miei occhi e facendo una voce alquanto preoccupata: la mia amica decise di rispondermi subito mentre in tutta la prateria si poteva sentire una calma a dir poco eccezionale.


"Ovviamente... e quando questo accade... solitamente l'utilizzatore se ne accorge dopo qualche minuto, rischiando in questo modo la sua vita e rimanendo all'oscuro di ciò che gli sta per accadere." Akane mise le sue braccia conserte e divenne indifferente, continuando a guardarmi senza staccarmi gli occhi di dosso. Pensai per alcuni secondi e poi feci un'altra domanda:


"Che cosa succederebbe esattamente? Dopo che saranno passati quei minuti logicamente." Chiesi in modo curioso mentre feci un passo in avanti, mantenendo in quel momento un viso piuttosto concentrato e preso dalla spiegazione.


"L'utilizzatore comincerebbe a sentire un enorme peso sul suo corpo e cadrebbe a terra dopo alcuni secondi, oppure si inginocchierebbe ed inizierebbe a tossire sangue; questi sarebbero anche i casi più fortunati." La ragazza continuò a tenere le braccia conserte e concluse la sua spiegazione, usando un tono serio e facendo uno sguardo calmo ma accentuato verso di me.


"Ora ho capito, quindi devo cercare di rimanere molto attento e di non farne un uso esagerato, a quanto pare il mana può essere più pericoloso di quanto potessi immaginare se ne si abusa." Le risposi con voce seria ma anche leggermente abbattuta mentre abbassai lo sguardo, fissando la mia mano destra intensamente per poi stringerla in un pugno; subito dopo Akane mi propose di iniziare l'allenamento vero e proprio.


"Adesso che lo sai possiamo anche iniziare, prova a rilasciare dell'energia magica sulla tua mano sinistra visto che devo insegnarti a padroneggiarla, decidi tu che tipo di elemento utilizzare visto che ne va bene una qualsiasi; invece con la destra devi tenere la tua spada, ti farò comprendere come si utilizza il trasferimento del mana." Mi disse infine Akane con sempre la voce da maestra e facendo uno sguardo severo su di me, poggiando le sue mani sui fianchi; anche se fece quegli sguardi che sembravano emettessero una certa aura di timore era pur sempre la ragazza che mi piaceva, quindi la vedevo sempre carina e non mi sarebbe dispiaciuto avere una come lei che mi insegnasse a scuola.


Con la mano destra afferrai il manico della mia spada e la sfoderai in tutta la sua bellezza togliendola dal fodero: la lama si rifletteva e brillava grazie alla forte luce del sole. La mano sinistra invece la alzai e la posizionai all'altezza del petto con il palmo rivolto verso l'alto, concentrandomi per caricare della magia sopra di essa.


"(Ma guarda un po', Akane sembra che si stia comportando come una vera professoressa... non che possa negare un aiuto di questo genere effettivamente... comunque sia è meglio sbrigarsi.) Va bene, adesso ci proverò!" Esclamai in modo determinato dopo aver pensato alcuni miei pensieri soliti verso la mia graziosa amica, facendo uno sguardo che divenne sorridente ma serio subito dopo averle risposto; iniziai a concentrarmi chiudendo i miei occhi e nella mia mano sinistra comparve una piccola sfera rossa infuocata: stava fluttuando a mezz'aria a pochissimi centimetri di distanza dal mio palmo, avendo anche una circonferenza totale non troppo grande.


"Ecco, in questo momento devi concentrarti mi raccomando: diventa un tutt'uno con la tua spada e poi... scaraventane il mana all'interno per eseguire il trasferimento!" Mi spiegò attentamente la mia amica mentre alzò la sua voce, facendo all'aria le stesse movenze del trasferimento del mana con le sue braccia mentre mi fissò intensamente con sguardo convinto.


"Ricevuto! (Diventare un tutt'uno con la mia spada... E' già successo... ce la posso fare!)" Mentre feci uno sguardo più convinto che mai ed esclamai con determinazione, avvicinai a grande velocità la mia mano sinistra sulla spada; al contatto si creò un rilascio di potere non troppo potente, iniziando a stringere i denti ed impegnandomi per trasferire il mana all'interno dell'arma. Impressi la massima forza che potevo contenere nella mano e continuai a spingere, ma dopo alcuni secondi ricevetti una respinta che mi fece cadere a terra e mi obbligò a fare un piccolo urlo: caddi nell'erba a pancia insù mentre tenevo ancora la spada sulla mia mano destra.


"Aaahhh... c'è molto lavoro da fare... vero...?" Chiesi imbarazzato e con voce abbastanza delusa mentre mi rimisi seduto sull'erba morbida, iniziando a grattarmi il capo con la mano sinistra e facendo uno sguardo leggermente abbattuto. Akane mi vide con sguardo dispiaciuto ma poi fece un volto compassionevole.


"Uff... abbastanza, ma non devi preoccuparti! Entro settimana prossima diventerai un vero guerriero, te lo garantisco!" Mi rincuorò Akane con tono carico e viso sorridente mentre si piegò leggermente in avanti per osservarmi meglio, facendomi il pollice insù con la mano destra.


Dopo che mi rincuorò decisi di rialzarmi e di riprovare finché non sarei riuscito nel mio intento; provai più volte durante la giornata ma continuai a fallire miserabilmente, iniziando a preoccuparmi ed a comprendere che forse ero troppo debole: dopo un paio di ore feci un ultimo tentativo, non volendo arrendermi per nessun motivo al mondo.


Prateria sud di Noremas - Anno 652 - 4 Settembre - Ore 12:30


Passarono circa un paio d'ore da quando la mia amica aveva iniziato ad allenarmi, provando in ogni modo ad apprendere il trasferimento del mana che doveva partire dalla mano fino ad arrivare sulla mia arma. Akane si era seduta nel prato con le braccia conserte mentre mi continuò a fissare intensamente; invece io ero in piedi che continuavo ad utilizzare quella magia: avevo alcune parti dell'abito e del viso sporche di polvere a causa di tutti i fallimenti ottenuti poco prima.


"Dai su, tenta ancora una volta, stai migliorando ed hai iniziato a capire come funziona... anche se non del tutto. Ti ricordo anche che il requisito più fondamentale è l'immaginazione, tenta ad immaginare più intensamente nella tua mente la magia che vuoi utilizzare." Mi continuò a dire Akane con volto serio e voce severa, continuando a tenere le sue braccia conserte e guardandomi dal basso in modo penetrante.


"(Uff... uff... cavoli... è vergognoso che non ci stia riuscendo ancora... Devo farcela... se voglio proteggerla veramente! Ho trovato l'unica persona al dì fuori della mia famiglia che mi apprezza per ciò che sono e non voglio perderla!)" Con volto acceso e grintoso iniziai di nuovo a caricare una magia mentre strinsi i miei denti più forte che mai: i miei occhi erano spalancati e feci comparire una sfera di colore viola sopra la mia mano per compiere con le ultime forze rimanenti il trasferimento. Dopo alcuni secondi alzai il mio braccio sinistro e lo indirizzai con tanta prepotenza verso la mia spada; al contatto iniziarono ad esserci vari rilasci e scie energetiche.


"QUESTA VOLTA DEVE FUNZIONARE! Vaaaiiiii!" Urlai con tutte le mie forze mentre continuai a mantenere lo stesso viso aggressivo e determinato; spinsi la magia che possedeva la mia mano sinistra all'interno della spada nel modo più forte possibile: provai ad evidenziare nella mia mente il trasferimento del mana che volevo attuare, rimanendo parecchio concentrato. La mia arma iniziò ad avere dell'aura viola attorno dopo molto potere rilasciato, sentendosi un leggero impatto dopo il completamento della tecnica; respirai affannosamente e tenni gli occhi sempre spalancati mentre fissai la mia spada.


"Uuf... uff... Ci sono... riuscito...?" Domandai con tono sconvolto come se non stessi credendo a ciò che avessi fatto, continuando a vedere la mia spada che emanava una splendente aura violacea. Akane si alzò con un sorriso e smise di avere le braccia conserte.


"Bravissimo... continua a provare e a non dimenticare mai questa sensazione, così lo affinerai al massimo delle tue capacità!" Mi rispose entusiasta e fiera di me, mostrando un volto pieno di soddisfazione.


"Eh? Ehm... si l-lo farò!" Esclamai determinato e tornando piuttosto carico nel mio animo, facendo un sorriso e stringendo entrambe le mie mani in dei pugni dove la destra teneva l'arma.


"Devo dire che mi hai stupito... a parte la battaglia contro di me è la prima volta che utilizzi il trasferimento del mana e ci hai messo circa due ore per apprenderlo quasi del tutto, sei stato davvero bravo." La nobile si complimentò con me e continuò a sorridermi mentre disse quella frase con tono sorpreso ma felice. Mi sentivo davvero fiero di me ed ero davvero felice di quello che riuscii a fare anche se era solo una sciocchezza, dopotutto era solo uno dei tanti ostacoli da superare.


"N-non è nulla di che... è successo solamente perché sei te ad insegnarmi... t-tutto qui." Risposi con tono insicuro ma felice, girando lo sguardo sulla mia sinistra per vedere il vuoto ed imbarazzandomi con il volto leggermente arrossito.


"Ahahahahah! Sempre ad elogiarmi e a non ammettere mai i tuoi sforzi." La mia compagna si mise a ridere felicemente e chiuse i suoi occhi, poggiando la sua mano destra sulla vita nello stesso lato: decisi di cambiare argomento ed intanto l'aura viola che si trovava nella mia arma scomparve, rimettendomi a guardare Akane.


"Va bene dai, lasciamo perdere... quale sarà la prossima lezione piuttosto?" Mi rimisi ben dritto e composto con faccia concentrata, domandando quale fosse la prossima fase dell'allenamento con tono curioso.


"Mmmhhh... per questo giorno ci possiamo fermare ad ottimizzare l'uso del tuo mana, come ti ho citato prima. Ti voglio ricordare che dovresti anche imparare a controllarlo senza strafare, altrimenti al torneo rischieresti di incappare in qualche pericolo usando troppa energia magica." Spiegò Akane con voce calma e rimanendo tranquilla, alzando le sue braccia e mettendosi le mani dietro la testa: ricominciò a tiare un leggero venticello in tutta la prateria.


"Per me non è un problema, possiamo fare quello che vuoi." Risposi con volto innocente e facendo diventare la mia voce alquanto calma, affidandomi completamente a lei per farmi diventare un grande avventuriero. La ragazza abbassò le sue braccia e pensò per alcuni secondi e continuò:


"Prova ancora un paio di volte ad eseguire il trasferimento in modo adatto, anche con altri elementi possibilmente, in questo modo ti abituerai abbastanza velocemente; infine ti spiegherò come usare le magie, ho notato che non le usi in modo completamente adatto seguendo una logica, devi sapere sia pregi che difetti di ognuna." Akane come se fosse una docente continuò con i suoi insegnamenti e alzò l'indice della sua mano destra, porgendomi uno sguardo calmo e composto.


"Accidenti, mi stai davvero aiutando parecchio, mi sento davvero un peso in questo momento eheheh." Contemplai con una risatina ironica mentre abbassai minimamente il mio sguardo, iniziando a capire che la mia amica mi stava davvero aiutando fin troppo e speravo un giorno di poter ripagare questo suo supporto: dopo aver smesso di ridere si poteva notare uno sguardo piuttosto serio sul mio volto.


"Ma no Kevin, non devi sentirti assolutamente in questo modo! Mi puoi veramente chiedere quello che vuoi sugli insegnamenti, ti dirò e ti spiegherò tutto quello che so!" Esclamò Akane con volto fiducioso e voce fiera, sbattendo il suo pugno destro sul petto mentre mi continuò a fissare. Dopo alcuni secondi si sentì il mio stomaco brontolare e quindi alzai il mio sguardo mentre piegai leggermente le ginocchia, poggiando la mia mano sinistra su di essa e facendo un volto imbarazzato ma anche buffo.


"Aaahhh... a quanto pare prima di tutto ciò è meglio tornare a casa, che ne dici? Mi è venuta una fame assurda, ahahahah!" Mi misi a ridere e chiusi i miei occhi mentre dissi quelle parole con tono ironico ma anche leggermente sofferente.


"Va bene, direi che te lo sei meritato, ma non pensare di battere la fiacca! Subito dopo torneremo qui e ricominceremo!" Mi ordinò la mia compagna con voce severa e sguardo scaltro, poggiando entrambe le sue mani sui suoi fianchi mentre aveva un sopracciglio più accigliato dell'altro.


"Certo, non chiedo altro!" Risposi infine con voce sicura mentre mi rimisi ben composto e dritto, porgendole uno sguardo carico e sorridente: rinfoderai la mia spada e ci incamminammo lentamente verso la struttura dove vivevano Akane ed i suoi genitori.


Dopo aver concluso l'allenamento sulle nozioni basilari andammo a mangiare a casa di Akane anche se mi ero leggermente sporcato, dopotutto non aveva senso lavarsi immediatamente visto che sicuramente lo avremmo fatto dopo la fine dell'intera giornata; erano anche gli unici vestiti che avrei indossato visto che mi ero scordato tutto il resto: non mi sarei mai rimesso quello stupido completo che avevo all'inizio dell'avventura. Appena il pranzo si sarebbe concluso non avremmo perso tempo e saremmo tornati nella prateria per continuare il nostro allenamento; era solamente l'inizio e se volevo diventare più forte per avere delle possibilità di vittoria dovevo impegnarmi fino allo stremo delle forze, visto che Akane anche se potesse sembrare severa era pur sempre un'insegnante abbastanza gentile e paziente. Ma la sua bontà non mi sarebbe servita negli insegnamenti visto che dovevo raggiungere un obbiettivo complicato ed anche alquanto irraggiungibile, quindi avevo bisogno di trovare un modo per diventare sempre più potente, anche più di quanto la mia amica potesse pensare.


Prateria sud di Noremas - Anno 652 - 4 Settembre - Ore 15:00


Dopo aver mangiato tornammo nella prateria per continuare il nostro cosiddetto allenamento anche se la mia amica mi stava semplicemente insegnando alcune nozioni in quel momento, spiegandomi ancora molto altro sul mana e sulle magie da utilizzare: la giusta quantità da usare, potenza e quali potrebbero essere più utili in certi luoghi contando anche gli elementi; ci distavamo a pochi metri di distanza frontalmente e ci trovavamo nello stesso identico luogo di prima.


"Non ci avevo mai pensato, in effetti potrebbe essere un'ottima strategia!" Esclamai improvvisamente in modo sorpreso e con uno sguardo carico in volto, battendo il mio pugno destro verticalmente sul palmo del sinistro mentre continuai a guardare Akane.


"E' naturale che se sferri una magia acquatica e poi una elettrica subito dopo faccia da conduttore, non pensi?" Disse la mia amica in modo tranquillo mentre alzò il suo indice destro ed inclinò leggermente il suo capo verso sinistra, guardandomi con viso compassionale.


"In effetti... dovevo arrivarci da solo a questa conclusione, ahahahah; però così facendo le mie mosse diventerebbero anche più efficaci! Mi torneranno utili questi consigli!" Dopo essermi grattato il capo con imbarazzo mi misi ad esclamare, mostrando un viso e tono di voce che erano alquanto decisi mantenendo anche un pugno sulla mano destra: nella prateria faceva un gran caldo ed il venticello per rinfrescarci non voleva proprio arrivare.


"Mi raccomando non scordarle mai, possono essere sempre fondamentali questi pensieri in un combattimento! Usando una strategia differente il nemico potrebbe ritrovarsi disorientato e non riuscirà a prevedere le tue mosse... è questo l'errore che dovresti correggere maggiormente!" Spiegò in modo intellettuale la mia amica mentre si concentrò ad osservarmi continuamente, non distogliendo per nulla lo sguardo verso di me e rimettendo il suo capo ben dritto.


"Certo, mi terrò tutto quanto nella mente!" Feci un sorriso convinto e non vidi l'ora di continuare l'allenamento dopo queste sue spiegazioni, utilizzando un tono carico e fiero: la ragazza mi aveva spiegato parecchie strategie che potrebbero confondere il nemico oppure alcune reazioni che costituirebbero più elementi insieme.


"Ne sono felice, adesso infatti perché non testi su una superficie o su un oggetto ciò che ti ho appena spiegato?" Propose con viso sorridente e voce incuriosita, girandosi sulla sua destra subito dopo e puntando un albero che si trovava vicino al lato est della prateria. Mi girai perplesso e vidi ciò che stesse puntando, rimanendo stranito.


"Mmmhhh, quindi mi stai dicendo di testarlo su quell'albero?" Rimasi leggermente insicuro ed usai una voce alquanto esitante, piegando leggermente le mie ginocchia e grattandomi la guancia sinistra con l'indice della mano dello stesso lato.


"Forse una reazione acquatica ed elettrica non si potrebbe notare troppo in un tronco di legno, ma tentar non nuoce." Akane dopo aver detto quella frase in modo affidabile e mantenendo un sorriso iniziò a camminare, avvicinandosi con sicurezza e fermezza verso l'albero; decisi di seguirla andando affianco a lei sulla sua sinistra e appena mancarono circa otto metri dal bersaglio ci fermammo: era un albero alto circa sette metri e aveva un tronco non troppo spesso ma sicuramente abbastanza resistente. Abbassai il mio sguardo e fissai intensamente la mia mano destra, rialzando il mio viso subito dopo e guardando l'albero con attenzione: la mia spada si trovava nel fodero in quel momento.


"Innanzitutto prova a scagliare un semplice fulmine senza che il tronco abbia l'acqua sopra o sia umido, in questo modo noterai meglio la differenza tra una reazione ed una magia singola." Continuò con sicurezza la mia amica mentre si allontanò di qualche metro per osservarmi meglio: distava sulla mia destra di circa cinque metri e mi fissò intensamente con sguardo convinto.


"Ricevuto! Quick Lightning!" Esclamai con convinzione e viso concentrato mentre distesi il mio braccio destro in avanti con il palmo della mano aperto, attivando una magia che consisteva nel sferrare vari fulmini di colore giallo a tuo piacimento; la grandezza di esse variava in base a quanto potere magico imprimevi su quell'abilità: la mia mano iniziò ad avere i contorni luminosi gialli e scagliò vari fulmini non troppo grandi verso il tronco dell'albero, ma il danno era nullo e scomparvero subito dopo.


"Come hai potuto vedere... se dell'elettricità di quel calibro si scaglia sul legno i danni sono minimali... Adesso utilizza una normale magia acquatica per bagnare l'albero e poi sferra di nuovo quella elettrica." Spiegò Akane con tono serio e volto calmo mentre ebbe le braccia conserte, impegnandosi davvero molto per imprimermi nella mente tutti le sue spiegazioni: l'unica cosa che potevo fare era quella di non deluderla.


"Quindi ora potrei usare questa... Acquatic Current!" Usando sempre lo stesso tono e mantenendo il medesimo sguardo attivai una magia acquatica, facendo l'identica azione di prima ma questa volta scagliando un getto d'acqua abbastanza forte mentre la mia mano era illuminata di blu: al contatto il tronco divenne completamente bagnato e si inzuppò anche l'erba nelle vicinanze. Senza perdere tempo attivai immediatamente la magia fulminea in modo da controllare la reazione.


"Quick Lightning!" Appena i fulmini andarono a contatto con l'albero vidi una reazione completamente diversa rispetto a quella prima: i fulmini si espansero in tutta la zona bagnata e la loro potenza sembrava aumentata notevolmente, danneggiando e rendendo il tronco dell'albero quasi del tutto nero come se lo avesse bruciato; anche parte dell'erba aveva ricevuto la stessa sorte. Feci uno sguardo sorpreso mentre fissai l'albero per alcuni secondi, invece Akane era sorridente mentre lo vide e si rigirò verso di me subito dopo.


"Come vedi è accaduto ciò che ci aspettavamo, esistono un sacco di elementi che puoi combinare per creare ottime tattiche e causare danni elevati ai nemici, prendendoli alla sprovvista la maggior parte delle volte se riesci a farlo bene." La mia compagna finì la spiegazione mentre mi fece un volto parecchio scaltro e fiero, chiudendo i suoi occhi per un secondo per poi riaprirli subito e smettendo di tenere le braccia conserte: si incamminò verso di me ed iniziarono a mancare pochissimi metri tra lei e me.


"Capisco... io... voglio essere assolutamente il più forte al torneo, devo riuscire a vincere e compiere ciò che desidero!" Anche io mi girai verso di lei che si trovava sulla mia destra e le risposi con tono determinato, mostrando un viso pieno di grinta e determinazione mentre avevo le sopracciglia accigliate: strinsi forte il mio pugno destro mentre si trovava all'altezza del petto e feci un passo in avanti. La nobile guardò con una leggera aura di sorpresa e abbassò il suo sguardo per un secondo, rialzandolo felicemente subito dopo; non sapevo se era fiera di me in quel momento o stesse pensando altro.


"Sempre il solito determinato che vuole impegnarsi più del dovuto eh? Ti direi di continuare ancora un po' con alcune magie, poi verso la sera faremo un piccolo duello per allenarci con le spade... almeno in questo modo non mi arrugginisco troppo... devo pur sempre mantenermi in forma per il torneo visto che si potrebbero trovare delle persone che sono a dei livelli più alti di me." Contemplò in modo serio Akane mentre il suo volto divenne concentrato e pensieroso, poggiando la sua mano sul mento ed iniziando a pensare intensamente: si trovava frontalmente da me a circa due metri di distanza ed il vento ricominciò a soffiare nella prateria, facendo muovere gentilmente l'erba, le foglie degli alberi ed i nostri capelli.


"Chiunque sarà, sono sicuro che potrai vincere... in fin dei conti non mi hai fatto neanche vedere un briciolo di quello che veramente sai fare, vero Akane?" Le domandai con voce provocatoria e sguardo alquanto scaltro, facendo un sorriso e tenendo le mani sui miei fianchi.


"Può darsi, però una cosa è certa: in questo torneo vedrai la vera me!" Esclamò con tono fiero mentre mi vide con un volto da sfida, come se volesse dirmi di prepararmi per qualche sorpresa che potrebbe accadere al torneo.


"Non vedo l'ora, volevo ammirare già da tempo il tuo vero potenziale, la tua massima forza sicuramente sarà difficile da raggiungere... ma non mi arrenderò." Risposi tornando tranquillo e continuando a sorridere ma in un modo più puro, facendole capire che le mie intenzioni fossero più verosimili e determinate nel poterle raggiungere.


"Se diventerai abbastanza forte entro questa settimana... forse ti potrei mostrare qualcosa di nuovo prima del torneo!" Akane mi fece l'occhiolino e catturò il mio interesse utilizzando un tono gentile ma arrogante, piegandosi leggermente di lato e guardandomi con un sorriso furbo. Non persi la mia compostezza e le risposi subito dopo.


"Accadrà sicuramente, quindi preparati! Non ho intenzione di rimanere indietro!" Avevo uno sguardo fiero e sicuro di me mentre le consigliai in modo determinato di prepararsi per la mia enorme crescita di potere; ci fissammo determinati negli occhi per alcuni secondi mentre il venticello continuò a smuovere gentilmente ogni oggetto fisico che si trovava nelle circostanze, ricominciando ad allenarci dopo non troppo tempo.


Per tutto il resto della giornata mi allenai sulle magie e verso la sera feci un po' di colpi di spada insieme ad Akane, rimanendo in questo modo con ottime movenze in agilità e aumentando la nostra potenza d'attacco fisica. Eravamo più carichi che mai per questo torneo soprattutto perché conteneva la possibilità di cambiare non solo il mio futuro, ma anche quello della mia amica; ormai lo avevo compreso varie volte che non ero più l'avventuriero che voleva proteggere solamente i suoi genitori dal pericoloso Avish avendo fatto quel sogno, ma diventai anche colui che avrebbe protetto la ragazza che amava, nonostante lei non volesse un tale sforzo così elevato dal sottoscritto. Verso la fine della giornata e dopo aver concluso l'allenamento decisi di controllare la mia tessera d'avventuriero, vedendo che una stella si illuminò; quindi completai il primo passo per raggiungere il livello 3.


Noremas - Anno 652 - 4 Settembre - Ore 19:00


Concluso l'allenamento tornammo dentro Noremas visto che il sole stava per completare il suo tramonto e volevamo evitare di rimanere ancora fuori quando il cielo si fosse oscurato; andammo dentro la casa della nobile e raggiungemmo immediatamente la sua stanza visto che volevo concedermi immediatamente una piccola pausa: ero davvero molto stanco ed avevo i muscoli talmente sfiniti che non volevano più muoversi ulteriormente, contando anche che i nostri completi erano piuttosto sporchi.


"Uff... sono sfinito!" Contemplai in modo stanco mentre chiusi i miei occhi forzatamente ma facendo intravedere un piccolo sorriso, abbassando lo sguardo e sedendomi nel letto di Akane poggiando le mani sopra di essa: avevo varie gocce di sudore sparse in tutto il viso. La mia compagna si avvicinò in modo severo e mi fissò con sguardo penetrante mentre ebbe le sue due mani ben salde sui fianchi, come se volesse farmi una ramanzina.


"Guarda che se mi sporchi il letto ti farò passare dei guai!" Esclamò la ragazza con voce autoritaria mentre accentuò ancora di più il suo sguardo, insieme ad i suoi occhi che si strinsero leggermente come se volesse obbligarmi ad alzarmi dal suo letto.


"Aaahhh... allora mi siedo per terra... Giusto Akane... ma potrei vedere la tua tessera d'avventuriero? Sono curioso." Domandai con volto curioso mentre mi sedetti per terra sulla destra del letto e fissai Akane dal basso, chiedendole la tessera con voce interessata.


"Scommetto che vorresti vedere le mie statistiche, vero?" Mi disse con volto serio e voce sempre autoritaria mentre mi guardò dall'alto per alcuni secondi girandosi sulla sua sinistra, mettendo subito dopo le sue braccia conserte.


"Beehhh, soprattutto quello diciamo... ahah...!" Feci una risata corta e mi grattai il capo imbarazzato con la mano destra, chiudendo i miei occhi e rivelando ciò che volevo sapere con sarcasmo. Akane sospirò e chiuse i suoi occhi, dopo qualche secondo decise di accontentare la mia richiesta.


"Va bene dai... eccola qui." Prese dalla tasca la sua tessera e me la passò tra le mie mani mentre mostrò un viso piuttosto tranquillo, piegando leggermente le sue gambe ed abbassando il suo braccio destro verso di me; appena la analizzai con i miei occhi vidi che non era tanto diversa dalla mia: era come tutte le altre e conteneva le sue informazioni personali come ogni tessera, notando che aveva ben 4 sfere su 14 illuminate e con 8 stelle su 10 accese, facendomi capire che le mancava poco per il livello 6.


"Wow Akane! Ti manca davvero poco per raggiungere il livello 6!" Le esclamai in modo sorpreso ed alzando la voce mentre tenevo la tessera con entrambe le mani a pochi centimetri dal mio viso sorridente, girandola subito dopo per controllare le sue statistiche.


"Esattamente, però devo pur sempre trovare una prova ardua che me lo consenta." Disse spensierata e chiudendo i suoi occhi con volto tranquillo, rimettendosi ben dritta e poggiando entrambe le sue mani dietro la testa. Nel mentre controllai attentamente come fosse messa riguardo i suoi pregi e difetti:


Forza: A

Agilità: A+

Magia: C+

Difesa: B

Resistenza: B


"Sei davvero equilibrata... le statistiche sono quasi tutte sullo stesso punto, solamente la magia sarebbe da migliorare, ma col prossimo livello sicuramente si sistemerà." Contemplai in modo concentrato e con viso convinto mentre continuai ad analizzare la tessera, accentuando il mio sguardo verso di essa.


"Grazie mille per i complimenti, ora che l'hai vista la potrei riavere?" Akane mi porse la sua mano sinistra mentre mi chiese con serietà di riavere la sua tessera con sguardo indifferente, come se avesse una certa fretta nel volerla riavere. Alzai il mio sguardo stranito verso di lei e le risposi dopo qualche secondo.

"Ehm... certo, tieni pure." Alzai la mia mano destra verso di lei per poterle ridare la tessera mentre utilizzai un tono di voce insicuro, continuando a guardarla intensamente: la ragazza rimise subito dopo il tesserino nella sua tasca, rimettendosi ben dritta e guardandomi intensamente.


"Parlando d'altro, devo ammettere che nel giro di un giorno sei abbastanza migliorato Kevin, hai perfezionato quasi del tutto il trasferimento del mana e stai iniziando a capire come combinare vari elementi... se tutto va bene, entro una settimana potresti essere veramente pronto." Disse improvvisamente la mia amica con voce felice e volto sorridente, guardando felicemente dalla finestra il sole che stava completando il suo tramonto.


"Beehhh... come detto provo a fare del mio meglio... non è di certo facile... però quando si tratta di proteggere ciò a cui tengo... non so cosa mi succeda... ma sembra che ogni mia qualità che sia nascosta venga a galla... superando i miei limiti continuamente..." Le risposi mentre utilizzai una voce insicura ma profonda, grattandomi il capo con la mano sinistra ed abbassando leggermente lo sguardo sulla mia destra: avevo un viso leggermente imbarazzato e spiazzato.


"Ne sono convinta pure io... secondo me infatti... è proprio una delle tue migliori qualità!" Akane si girò verso di me con sguardo profondo e dolce mentre mi disse quelle parole con voce molto soave, porgendomi un volto sorridente ed angelico come se improvvisamente fosse diventata splendente; rialzai il mio volto ed arrossii completamente appena la vidi, non sapendo più cosa dire e rimanendo imbambolato mentre anche lei mi fissò con un viso gentile: passarono alcuni secondi di silenzio e la situazione non cambiò minimamente, come se nessuno volesse interrompere quel momento significativo dove anche il sole sembrava fare il suo lavoro, facendo risplendere di più la ragazza che mi piaceva anche durante il suo tramonto.


Continuai a fissare la mia amica dopo le parole dolci che mi aveva detto, guardandomi anche lei nello stesso identico modo: distavamo frontalmente di pochi centimetri mentre lei si trovava in piedi. L'atmosfera era romantica ma dopo un po' di tempo finalmente quel silenzio venne spezzato, non sapendo se quella frase potesse considerarsi dolce o meno e perdendo tutto quell'effetto profondo che si fosse creato nell'aria.


"Giuusto... visto che siamo a casa mia è ovvio che ne vorrei approfittare particolarmente... quindi Kevin te lo dico subito... adesso andrò a farmi un bel bagno." La nobile sorrise in modo provocante con un volto scaltro e spezzò quell'atmosfera profonda che emanava l'aria intorno a noi, dicendo quella frase con tono leggermente ironico e furbo mentre il sole continuò comunque sia ad illuminarla intensamente.


"Ehm... va bene... vuoi che esco così ti puoi cambiare...?" Chiesi in modo imbarazzato mentre arrossii leggermente, abbassando lo sguardo ed aspettandomi una risposta abbastanza scontata visto che la conoscevo molto bene.


"Ovviamente... ma non provare a sbirciare! Altrimenti ti farò molto male!" Esclamò con tono severo mentre mi puntò il suo indice destro verso di me, invece la sua mano sinistra si trovava sul suo fianco del medesimo lato e mi fissò con sguardo serio. Cadde il silenzio tombale visto che decisi di rispondere dopo alcuni secondi mentre la vidi con un volto stranito.


"Uff... ci risiamo... i tuoi soliti pensieri strani... Dai su... mentre ti cambi scendo giù... in questo modo puoi stare tranquilla." Mi alzai ormai con sguardo rassegnato e sbuffai, dicendo subito dopo quelle parole con voce seccata ed incamminandomi verso la porta della stanza: la mia amica mi interruppe mezzo secondo prima che potessi chiuderla.


"Kevin, vuoi farla anche tu per caso?" Domandò con voce curiosa mentre mi diede le spalle e si girò subito dopo, porgendomi uno sguardo innocente e tranquillo mentre aspettò la mia risposta: mi fermai per un attimo, non chiudendo più la porta.


"Eh? Si, certo. ASPETTA...! CHE HAI DETTO?!" Piegai leggermente le mie ginocchia e strinsi i miei due pugni mentre mi trovavo nel filo di apertura della porta, esclamando in modo sorpreso tale domanda e facendo un volto abbastanza alterato ma anche buffo: iniziai a pensare che mi stesse chiedendo di fare il bagno con lei, ma le mie speranze vennero debellate con una sua risposta.


"Ovviamente dopo che ho finito io, sia chiaro." Rispose Akane con tono aggressivo e facendo un volto alquanto penetrante, fissandomi intensamente con freddezza per cercare di agghiacciare il mio animo; ci riuscì in parte ma non del tutto, dopotutto per me era sempre una carinissima ragazza.


"Ah... certo... n-nessun problema." Chiusi la porta mentre la mia voce emanava un'aura di abbattimento molto elevata, non facendo vedere il mio sguardo che era rimasto parecchio deluso visto che ricevetti delle false speranze in pochi secondi: ma dopotutto era anche un mio errore, da una nobile come lei dovevo aspettarmelo che fosse troppo presto per fare il bagno con un ragazzo come me.


"Ah... Kevin aspetta! Quando farai il bagno dopo di me metti i vestiti a lavare, sono sicuramente molto sporchi e non avranno un buon odore a causa del sudore ricevuto in tutti questi giorni; nel peggiore dei casi ho delle magie a disposizione per asciugarteli in fretta, stessa cosa vale per i miei visto che domani mattina dovremo utilizzarli di nuovo." Mi spiegò la ragazza con tono attento mentre si trovava all'interno della stanza dopo che chiusi la porta, sentendola mentre mi trovavo all'esterno di essa e capendo la situazione.


"Va bene tranquilla, l'importante è che si asciughino in fretta, non posso di certo andare in giro senza niente e sai bene che non utilizzerò i miei vecchi abiti." Risposi iniziando a scendere le scale ed usai una voce seria unita ad uno sguardo che era tornato abbastanza tranquillo, facendo cambiare la mia amica tranquillamente.


Dopo che passarono alcuni minuti Akane iniziò ad entrare in bagno, mettendo il suo abito da avventuriera a lavare ed avendo l'intenzione di asciugarlo in fretta per il giorno dopo; ma prima di ciò decise di rilassarsi nella sua vasca.


Noremas (Bagno della casa di Akane) - Anno 652 - 4 Settembre - Ore 20:00 - Akane's POV


Entrai nella stanza dopo che la vasca fosse già bella calda e con dell'acqua che potesse permettermi di rilassarmi nel migliore dei modi: il bagno era con le mattonelle bianche con dei muri più giallini e conteneva tutte gli oggetti necessari, come del sapone ed altri aromi che permettevano ad avventurieri come noi di essere più puliti e profumati. Appena si entrava ci si ritrovava frontalmente a pochi metri di distanza una vasca gialla molto grande e comoda: larga circa un metro e lunga tre come un rettangolo; invece sulla sinistra diagonalmente si poteva notare un lavandino ben gestito che aveva uno specchio ed un gabinetto che si trovava a circa due metri più avanti. Dopo alcuni secondi decisi di immergermi mentre ero completamente svestita, facendo immergere inizialmente i miei piedi: c'era parecchio fumo che copriva la maggior parte della visuale in tutto il bagno.


"Aaahhh... che benedizione, l'acqua calda è veramente stupenda!" Contemplai con un sorriso mentre mi rilassai dentro la vasca e chiusi i miei occhi serenamente, tenendo le braccia distese ai bordi della vasca e con un seno leggermente galleggiante nell'acqua: si vide solo la mia testa e la parte superiore del petto. Dopo alcuni secondi iniziai a pensare intensamente e riaprii i miei occhi.


"(Sono davvero contenta del fascio di miglioramento di Kevin, impara davvero in fretta se una persona lo segue costantemente: non è da tutti un qualcosa del genere. Non ti preoccupare... anche io stessa ho intenzione di parlare con Tibelius... non voglio sposare una persona che non amo e mai lo vorrò fare.)" Presi la spugna che giaceva affianco a me ed iniziai ad insaponarmi le braccia, pensando in modo serio la situazione che si stava passando in quel momento: la spugna che grattava sulle braccia mi dava una bellissima sensazione di piacere e di rilassamento, continuando a pensare subito dopo.


"(Non devi tenerti tutto il peso addosso... anche io so difendermi e dovresti saperlo molto bene... in più come tu vuoi proteggermi, anche io voglio proteggere te... e diventerò più forte per poterlo fare al meglio!)" Feci un volto leggermente malinconico ed iniziai a rimanere a mollo dentro la vasca da bagno, lavandomi completamente insieme alle varie insaponature che avevo in varie parti del corpo; mi rilassai parecchio e chiusi i miei occhi per alcuni minuti.


Dopo un po' finii di lavarmi e mi rialzai dalla vasca per poter uscire, in questo modo potetti dare il turno a Kevin per farlo iniziare a lavare; intorno a me continuò ad esserci parecchio fumo che copriva quasi del tutto la visuale. Quando uscii dal bagno feci andare immediatamente il mio amico Kevin ed i suoi vestiti vennero messi a lavare, con la scusa che dovevano essere già asciutti quando fosse uscito decise di rimanere nella vasca più tempo del normale; rimase per molto tempo nel bagno e speravo che si stesse rilassando parecchio per levarsi molta tensione che si era accumulata nei giorni precedenti. Dopo che concluse di farsi anche lui il bagno arrivò immediatamente l'ora di cena; mangiammo tranquillamente con tutta la mia famiglia mentre raccontavamo felicemente cosa avevamo compiuto durante l'allenamento, mettendoci anche a ridere e scherzare su alcune battute citate in quel momento.


Noremas (Casa di Akane) - Anno 652 - 4 Settembre - Ore 22:00 - Kevin's POV


Dopo che finimmo di mangiare decisi di uscire dalla casa della mia amica e di ammirare il cielo notturno vicino all'entrata della sua struttura abitabile; i vestiti messi a lavare si erano già asciugati in quel momento e quindi indossai il mio solito completo ma senza il cappotto, mostrando solamente la maglietta ed i pantaloni: ero seduto per terra sul pavimento della via mentre avevo lo sguardo rivolto verso l'alto, guardando un magnifico cielo stellato che portava calore nel mio cuore con i suoi colori luminosi, insieme ad un bellissimo blu notte.


"Questa giornata è stata piuttosto faticosa... ma ne varrà la pena per il futuro. Chissà che persone incontrerò nel torneo, saranno più forti di me? In ogni caso ce la metterò tutta per non perdere!" Esclamai tra me e me in modo convinto e determinato, fissando con risolutezza il bellissimo cielo stellato mentre strinsi la mia mano destra in un pugno: avevo la gamba destra distesa e la sinistra invece era piegata con il ginocchio alzato, insieme al mio braccio dello stesso lato appoggiato su di esso. Dopo pochi secondi sentii una porta aprirsi e notai che era proprio la nobile ragazza.


"Ehi Kevin, che combini qui tutto solo?" Domandò curiosamente Akane mentre richiuse la porta della sua casa e si avvicinò a me con viso sorridente: stava indossando il suo pigiama giallo molto carino. Rigirai il mio volto verso il cielo stellato e le risposi:


"Eh? Nulla di che, sono solamente un po' pensieroso." Utilizzai una voce alquanto profonda e seria mentre continuai a vedere l'orizzonte con gli occhi leggermente meno aperti, facendo un volto compassionevole.


"Scommetto che stavi pensando al torneo, conoscendoti non potrebbe essere altrimenti." Akane fece alcuni passi in avanti e si ritrovò dietro di me a pochi centimetri di distanza, rimanendo in piedi mentre io rimasi seduto a guardare il cielo: la voce della mia compagna era leggermente ironica e anche lei decise di guardare il cielo dopo alcuni secondi come stavo facendo io.


"Eh... Si, in effetti hai indovinato. Comunque mi raccomando Akane, da adesso in poi sono nelle tue mani." Le rivelai cosa stessi pensando con tono gentile mentre feci un volto sorridente e calmo, mantenendo la mia vista sul cielo invece che guardare lei direttamente: una leggera ventata d'aria fresca si sopraggiunse subito dopo, facendo diventare il clima molto più piacevole insieme ai nostri capelli che si mossero lentamente.


"Eh?! I-in che senso...? Cosa sarebbe questa frase improvvisa alquanto fraintendibile?!" La ragazza arrossì mentre fece una voce agitata e unì le sue due mani all'altezza della vita, giochicchiando nervosamente con le sue dita e rimanendo con volto imbarazzato. Sicuramente stava fraintendendo ciò che volevo intendere veramente e quindi continuai subito dopo.


"In questa settimana voglio... anzi... devo diventare il più forte possibile, in questo modo potrò sconfiggere tutti e mantenere la mia promessa; dobbiamo stare attenti visto che ci potrebbero essere avversari molto tosti e determinati come noi. Il mondo è un posto inaspettato e non possiamo mai prevedere come andrà il nostro futuro... l'unica cosa che possiamo fare infatti... è di impegnarci nel nostro presente per poter vincere e migliorare un domani non troppo lontano." Spiegai mentre utilizzai un tono profondo e pieno di sentimentalismo, mostrando un viso parecchio determinato mentre alzai il mio braccio destro verso il magnifico cielo stellato; lo fissai intensamente per alcuni secondi e la nobile ricominciò a sorridere, non avendo più un volto imbarazzato ed iniziando a guardarmi dall'alto con viso gentile: mise le sue due mani dietro la schiena e mi rispose.


"Beh... hai proprio ragione, molti ragazzi come noi si impegnano per raggiungere un proprio obbiettivo ed è proprio per questo che non possiamo demordere adesso, difatti in questa settimana dovremo allenarci il più possibile per tornare vincitori da quel torneo che si terrà a breve. Quindi in ogni caso penso sia meglio che andiamo subito a dormire... così sarai bello riposato e carico per domani, che ne dici?" Contemplò con voce gentile mentre mi guardò intensamente con sguardo allegro e vivace, stringendo leggermente i suoi occhi e piegandosi leggermente in avanti sorridendo felicemente.


"Uff... dai, penso sia un'ottima idea... quindi va bene, possiamo rientrare e spero anche di poter dormire bene oggi, eheh." Mi rimisi in piedi ben dritto e mi girai verso Akane mentre feci un volto rassegnato e comprensivo, dicendo quella frase con un tono piuttosto ironico mentre mi grattai il capo con la mano sinistra.


"Mi potresti spiegare cosa è successo durante la notte per farti dormire male?" Mi chiese Akane con voce alquanto perplessa e leggermente irritata mentre fece un broncio molto carino, mettendo le sue braccia conserte e pretendendo una risposta mentre mi incamminai verso l'entrata della sua casa: il leggero venticello scomparve subito dopo.


"Naahh, niente di che, non c'è bisogno di preoccuparsi." Risposi infine con volto scaltro e leggermente imbarazzato, smettendo di grattarmi il capo ed utilizzando un tono di voce leggermente sospetto mentre continuai ad incamminarmi verso l'entrata. La mia compagna si girò con sguardo stranito appena la superai, iniziando a seguirmi per poter rientrare assieme dentro la sua casa.


Il primo giorno di allenamento si concluse ed imparai molte nozioni che mi sarebbero state fondamentali durante il torneo, ma la strada era ancora lunga e se volevo vincere dovevo dare il massimo ogni giorno fin quando non arrivava il giorno del fatidico torneo; tutto ciò era solo l'inizio di una lunghissima strada da intraprendere.


Fine Capitolo 8


Extra:


Noremas (Casa di Akane) - Anno 652 - 4 Settembre - Ore 00:30 - Kevin's POV


Mi trovavo nella stanza di Akane affianco al suo letto e nel mio comodissimo sacco a pelo, non riuscii per l'ennesima volta a prendere sonno e quindi capii che ormai fossi senza speranze: una bellissima luce lunare filtrava dalla finestra e illuminò il volto della mia amica mentre dormiva lateralmente sulla sua sinistra, riuscendo a vederla per bene.


"(Ed eccoci qui... tornati in un'altra nottata a non dormire come al solito... sono proprio senza speranze! Quasi quasi dovrei aprire uno spettacolino che tratta di questa bella storiella.)" Ero sdraiato a pancia insù dentro il mio sacco a pelo mentre feci un volto teso e senza speranze, pensando che mai sarei riuscito a dormire: ero coperto fino al collo e si vide solo la mia testa. Dopo alcuni secondi mi girai sulla mia destra e vidi Akane dormire, iniziando ad osservare il suo visino docile ed innocente mentre fece dei respiri molto leggeri: era troppo bella.


"(E' troppo carina! Si ma adesso basta...! Ora dormo! Pff!)" Facendo un volto da ebete decisi di ritornare serio subito dopo, girandomi dal lato opposto della mia amica per poter dormire senza pensare alla sua bellezza: dopo un paio di attimi di silenzio sentii una voce.


"Mmhh... Kevin..." Contemplò una voce molto stanca ed assonnata, sicuramente era la nobile mentre continuò a dormire ed io rimasi stranito: aprii i miei occhi più del normale ed iniziai a pensare che forse mi stesse sognando.


"(Mmmhh? Questa voce doveva essere di Akane se non mi sbaglio... beh, siamo gli unici qui dentro... mi starà sognando...?)" Mi girai verso di lei e ricominciai ad osservarla con volto ammaliato, rimanendo incuriosito su cosa stesse dicendo e cercando di capire cosa combinare in quel momento; sentii dei piccoli versetti incomprensibili e continuai a non comprendere ciò che stava accadendo nel suo sogno.


"(Non riesco a capire nulla, cosa sta dicendo...? Mi avvicino un attimo... solo per un secondo...)" Con volto attento mi tolsi dal sacco a pelo e mi rialzai lentamente, guardando la mia compagna con concentrazione ed avvicinandomi verso di lei con molta prudenza: feci dei piccoli passi silenziosi ed avvicinai di parecchio il mio volto sul suo, piegandomi leggermente in avanti e cercando di capire al meglio cosa stesse farfugliando.


"K-Kevin... che combini?" Mentre Akane dormiva beatamente sul suo letto con volto innocente, con le sue braccia mi prese improvvisamente la testa come se me la stesse abbracciando e me la tirò verso il suo petto: arrossii completamente spalancando i miei occhi e non riuscii a liberarmi dalla sua presa, sentendo una stupenda sensazione di morbidezza che premeva sulla mia faccia mentre feci dei leggeri versi di soffocamento; provai a dimenarmi in qualsiasi modo ma la nobile aveva afferrato la mia testa saldamente.


"(MMMMHHHHHH?! Akane che fai...? Lasciami! Non mi dispiace per niente questa scena lo ammetto, ma se si sveglia e mi vede in questo stato... sono morto!)" Pensai in modo preoccupato mentre continuai ad avere un volto imbarazzato ma molto teso, avendo paura di ciò che sarebbe accaduto se si fosse svegliata per puro caso: con le mie braccia provai a levarmi dalla sua presa e cercai di tirare la testa il più indietro possibile, ma non era per nulla facile; Akane farfugliò il mio nome diverse volte ed io continuai a fare dei versi mentre sentii continuamente il suo morbido seno: era meglio di un cuscino ed era davvero rilassante poterlo sentire nonostante fossi agitato.


"(Aaaahhhh! Che bella sensazione accidenti... Akane... mi piace davvero tanto ciò che stai facendo... però smettila!)" Facendo un verso finale di esclamazione con gli occhi spalancati e la bocca aperta riuscii a liberarmi dalla sua presa con successo, rimettendomi ben dritto ed iniziando a respirare affannosamente: dopo due secondi mi sedetti per terra sopra il sacco a pelo ed appoggiai le mie mani su di esse, chiudendo anche i miei occhi per la fatica ricevuta.


"Uff... uff... ma perché... quando si tratta di Akane succedono situazioni sempre più strane...? Mi sembra di essere il protagonista di un libro che tratta una commedia... uff, torno a dormire che è meglio." Dissi quella frase a sottovoce e con volto praticamente rassegnato, rimettendomi dopo alcuni secondi dentro al sacco a pelo e girando la mia testa nel lato opposto a quello di Akane: provai a dormire ma rimasi imbarazzato per molto tempo prima di riuscire con successo ad addormentarmi.


Nome della cameriera che serve la famiglia Watanabe:


Midori Tsumugi


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