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Capitolo 3: La prima vera sfida

Aggiornamento: 29 ott 2023

<<Inizieremo da te, cadetto Edward.>> disse il professor Zack, dopo un breve lasso di tempo continuò;

<<Fatti pure avanti.>>


Giarogia - Nubilon, Accademia della Spada Argentata - Anno 703 4 settembre


<<Edward El.>> disse Marco, pensando a quello che sapeva riguardante Edward. Era un giovane ragazzo; sia di aspetto che di personalità. Corti capelli biondi e occhi color smeraldo, anche se il suo carattere era da giovane ragazzo spensierato, aveva degli obiettivi da raggiungere e un nome da riportare in alto.

<<Il suo casato era piuttosto famoso durante l'Era Oscura, essendo che esibirono delle abilità uniche in battaglia e sventarono l'invasione di Shükanz. Erano diventati degli eroi, fino a quando uno dei due fratelli El, fondatori del Casato, perì in battaglia contro Shükanz; portando l'altro fratello alla demoralizzazione più totale. Con loro avevano le loro arti magiche proibite, ma anche un essere umano con un potere immenso può cadere di fronte alla perdita di un caro.>>

<<Che cosa terribile...>> sussurrai con sguardo sconcertato.

<<È questa la nostra realtà. Il nostro passato.>> disse improvvisamente un ragazzo dietro di me, era Rentaro. Continuò;

<<La nostra storia è stracolma di guerre e sangue versato in battaglia. Perché credi che per diventare un avventuriero di basso rango bisogna superare almeno due anni di Accademia? La risposta esatta non è quella di imparare le arti della spada, né tantomeno quello di imparare la magia. Bisogna trovare il coraggio, la forza e la determinazione. L'Accademia ti fornirà i mezzi per trovare la forza, ma per il coraggio e la determinazione devi tirarla fuori da te stesso.>>


Quelle parole riecheggiarono con quello che mi disse il mio professore di scienze magiche.


<<Ma fidati che, quando si riguarda di magia le teorie di un libro non ti serviranno a molto. Tutta la teoria sta dentro il vostro cuore, voi siete i padroni della vostra magia.>>


<<Quindi quello intendeva...>> sussurrai, mentre mi girai nuovamente da Edward.

<<In questo momento, il più grande obiettivo di quel ragazzo è sicuramente quello di trovare la determinazione persa dei suoi genitori, e portare nuovamente in alto il nome del suo casato.>>


Il Campus tacque.

Ci allontanammo da Edward ed il professor Zack, che successivamente si misero in posa di combattimento.

Un silenzio calò nell'aria circostante, anche se questa battaglia era una prova per mostrare le potenzialità di Edward, egli non era intenzionato a tirarsi indietro.


<<Sembra che Edward farà seriamente...>> sussurrai, mentre guardavo i due sfidanti. Mi scoraggiava ciò, essendo che non tenevo nessuna esperienza in combattimento.

<<Dopotutto il suo casato era uno dei più portenti durante l'Era Oscura. Chissà di cosa sarà capace... E cosa tiene in serbo.>> contemplò Marco, rimanendo con il suo sguardo rivolto verso Edward.


Edward impugnò la spada con entrambi le mani e mise la spada di fronte a lui. Invece il professor Zack teneva la spada con una mano sola; la destra, e la mise in senso diagonale.

<<Hyaaaa!!>> Edward iniziò a correre, prendendo una buona spinta e attaccando in uno scatto diretto la spada del professor Zack, ma non ebbe nessun effetto all'impatto.

<<Tsk!>> saltò qualche metro all'indietro rischiando di inciampare, pensando subito alla prossima mossa. Egli credeva di poterlo attaccare nei suoi punti scoperti, dunque si slanciò nuovamente, partendo per attaccarlo. Zack lo notò e bloccò la spada di Edward con la sua.

<<Troppo lento.>> esclamò Zack rimanendo immobile.

<<Com'è possibile? Non gli sto facendo nulla!>> pensò Edward tenendo la spada incrociata con quella di Zack.


Edward saltò nuovamente all'indietro e sussurrò;

<<Se voglio veramente mettere in atto i miei sforzi... Dovrò farlo adesso!>>

<<I tuoi sforzi? Cadetto Edward, perché sei entrato nell'Accademia?>> chiese Zack, oscillando lentamente la sua spada verso il basso.

<<Il motivo... È quello di dare un nuovo posto al mio Casato El! E mi sono allenato duramente per questo!>> esclamò Edward. I suoi occhi risplendevano di un luminoso verde smeraldino, mostrando la vera ed innocente determinazione di un nuovo cadetto in fioritura.

<<Un nuovo posto per il Casato, hm.>> disse il professore rimanendo immobile. Subito dopo Edward scattò in avanti urlando;

<<Questa stupida Accademia è solo uno dei tanti ostacoli per il mio sogno! Ecco perché non posso permettermi di fare brutte figure!>>


Edward con uno spedito scatto in avanti raggiunse Zack in meno di mezzo secondo, eppure distava un metro e mezzo.

<<È diventato rapido!>> esclamai stupito.

<<Questa differenza di movimenti... Non è normale.>> disse Marco.

<<Cosa potrebbe comportare una cosa simile?>> chiese Kevin.

<<Può semplicemente essere che stavolta stia facendo seriamente...>> proposi con una goccia di sudore e una risata sforzata.


Appena raggiunse la posizione di Zack, il Cadetto Edward stava per sferrare nuovamente un fendente diretto verso il professore.

Zack, credendo che stesse eseguendo le stesse mosse di prima, si difese posizionando la spada di fronte a sé. Ma non appena lo fece, Edward si abbassò e usando la sua gamba destra colpì quelle di Zack, facendolo crollare per terra.

Il cadente Zack rimase sorpreso, rischiando di sbattere la spalla destra contro il roccioso pavimento.

Mentre cadeva, Edward ne approfittò per attaccarlo nuovamente alla spalla sinistra e colpirlo. Se lo avesse fatto, la vittoria sarebbe stata sua.


<<Ce l'ha fatta?!>> esclamai sorpreso.

<<Non credo che un ex-soldato come Zack si faccia battere così facilmente...>> rispose Marco.


Prima ancora che la spada di Edward colpisse Zack, posizionò il palmo della sua mano destra a terra per darsi una spinta e scattare all'indietro, schivando il fendente di Edward.

<<C'è mancato poco. Ottima combinazione di attacchi, cadetto Edward. Come primo combattimento non c'è male, anche se hai fatto uso della tua abilità innata...>> disse Zack, penetrando il suo sguardo negli occhi di Edward; erano molto più risplendenti di prima, mostrando un verde alquanto acceso.

<<Non credo ci sia qualcosa di male nell'usarla. Dopotutto, non era l'obiettivo della lezione mostrare il nostro attuale potenziale?>> chiese Edward, con sguardo convinto.

<<Certo... Ma direi di chiuderla qui. Hai mostrato abbastanza.>>


<<Abilità innata...? Cos'è?>> chiesi confuso.

<<Le abilità innate sono come le ereditarie; abilità peculiari che permettono all'utilizzatore di sbloccare un potenziale tramandato tramite DNA. Molto probabilmente quel potere è quello che ho sempre letto nei libri di storia... Viene chiamata Ascension, una delle Magie Proibite. Permette all'utilizzatore di raddoppiare le sue statistiche per il lasso di tempo in cui la sua vitalità viene consumata. Più tempo la tiene attiva, più vitalità gli viene prosciugata.>> spiegò Marco, usando come riferimento i libri riguardo l'Era Oscura che lesse nella biblioteca della scuola.


Non appena Zack annunciò la fine dello scontro, Edward chiuse gli occhi e, non appena li riaprì, ritornarono con il loro colore naturale; un normalissimo verde.

<<Bene, ora passiamo al prossimo. Cadetto Edward, scegli il prossimo sfidante.>> disse Zack.

Essendo che tenevamo solo una spada di legno, Edward doveva scegliere il prossimo sfidante passandogli la spada.

<<Il prossimo sfidante... Hm...>>


Gli occhi di Edward caddero su una persona che stava osservando già da qualche tempo.

<<Tu! Ecco...>> esclamò Edward puntando l'indice verso Eugen, ma si scordò il nome.

<<Eh? Io?>> chiese il ragazzo, indicandosi da solo.

<<Sì, esatto! Tieni.>>


Edward lanciò la spada a Eugen, permettendogli di impugnarla saldamente con la mano destra.

<<Cerca di tenere alte le aspettative del nostro Prof.>> disse Edward con tono ironico, ritornando nel posto in cui si trovava prima di iniziare lo scontro contro il professore.

<<Tsk, mi prendi per il culo? Ovvio che lo farò...>> non appena raggiunse la posizione in cui si trovava Edward, esclamò puntando la spada verso Zack;

<<Dopotutto il mio nome è Eugen, cazzo!!>>


Giarogia - Nubilon, Accademia della Spada Argentata - Anno 703, 4 settembre - Turno di Eugen


<<Eugen.>> disse improvvisamente Marco, raccontando quello che sapeva riguardante Eugen;

<<Sembra essere un normale ragazzo, anche se la sua doppia personalità mi agghiaccia parecchio. Non fa parte di nessun casato noto, essendo che proviene da una rispettosa famiglia del terzo anello.>> spiegò ancora Marco, andando avanti;

<<Dopotutto, far parte dell'Accademia non vuol dire avere per forza a che fare con casati importanti oppure essere raccomandato.>>

<<Già... Questo lo so bene.>> risposi, mentre osservavo ancora Eugen. Era in posizione di attacco, tenendo la spada posizionata nel punto inferiore del suo busto.


Eugen si slanciò con tutta la sua forza contro il professore Zack, provando a colpire la spada del nemico con tutta la sua forza.

Zack provò inizialmente difficoltà a ribaltare la situazione, essendo che Eugen era molto prestante fisicamente.

Non appena trovò un breve lasso di margine nel contrattaccare, Zack rilasciò un impulso di forza tramite la sua spada, facendo perdere l'equilibrio a Eugen.

<<Oi, oi! Non era vietato da parte sua dei contrattacchi?>> chiese Eugen cercando di riprendere immediatamente l'equilibrio. Appena lo recuperò, cercò subito un punto scoperto del professore.

Distava neanche un metro di distanza, dunque poteva benissimo attaccare svariati punti a suo vantaggio.

<<Hai detto, bene... Contrattacchi. Solo gli attacchi sono vietati da parte mia.>>


Il giovane ragazzo- con la sua spada di legno- cercò di colpire il lato estremo destro del corpo nemico, essendo che la spada stava ancora al lato sinistro per via del contrattacco di poc'anzi.

<<Sì, riesco a colpirlo!>> pensò eccitato Eugen, essendo che aveva messo già all'angolo il professore con solo due attacchi.

<<Non abbassare mai la guardia.>> disse Zack, parando il colpo di spada usando il suo braccio destro. Era durissimo, e il colpo riecheggiò in tutto lo spiazzale.

<<Com'è possibile...? Quel braccio sembra fatto di metallo.>>


<<Ecco perché non si deve mai abbassare la guardia, non sai mai cos'ha in serbo il nemico per te.>> spiegò il professore, mentre Eugen lo guardava stranito.

<<Bene, allora possiamo chiamare il pros-->>


Improvvisamente il corpo di Eugen iniziò a sciogliersi.


<<Cosa?>> si chiese Zack, vedendo il corpo di Eugen sciogliersi come se fosse del ghiaccio sotto un sole rovente. Ma non sembrava proprio liquido, bensì argilla.

Un corpo materializzato dal nulla si era formato dietro Zack, pronto a colpirlo in piena potenza.

Appena Zack lo sentì, si girò immediatamente e provò ad incrociare le spade.

Ma per sfortuna sua, appena lo colpì, anche quel corpo di Eugen si sciolse davanti ai suoi occhi, facendo oscillare la spada in niente meno che del liquido.


<<Questa abilità... Sarà sicuramente la sua ereditaria.>> disse Marco provando ad analizzare lo scontro.

<<Ad averla già appresa così bene senza allenamento, è impossibile.>> continuò sempre Marco, provando a pensare ad una spiegazione. Il suo sguardo era ferreo nel vedere i movimenti di Eugen.

<<L'unica spiegazione plausibile è che suo padre o sua madre erano degli Avventurieri, e che il loro obiettivo fu da sempre quello di mandare Eugen all'Accademia. Anche se la sua forza muscolare supera di tantissimo le aspettative, quindi... Non ci sta nessun'altra spiegazione; Eugen sa quello che sta facendo.>>

Rimasi sconvolto da ciò, e la mia autostima cadde miseramente in un abisso senza fine. Sembrava come se tutti fossero così forti in questa Accademia.

<<Ma allora perché mandarlo al primo anno se già sa tutte le basi? È ingiusto nei nostri confronti.>> dissi con tono triste, girandomi verso Marco.


Non appena Zack comprese che davanti a lui si trovava un'altra copia falsa, con i suoi sensi cercò subito di comprendere dove si trovava il vero Eugen.

Ma appena riuscì a trovarlo, egli colpì Zack con un fendente tirato al fianco sinistro, vincendo così lo scontro.


<<Chi lo avrebbe mai detto...>> disse Zack, ricomponendosi e foderando la sua spada.

<<*pant pant*>> Eugen, anche se aveva vinto lo scontro, era distrutto per aver sfruttato troppo la sua ereditaria.

<<L'ho detto io... Che non avrei deluso nessuna aspettativa...*pant pant*>> disse Eugen cercando di prendere fiato.

<<Va bene così, cadetto Eugen. Hai mostrato a sufficienza. Scegli pure il prossimo.>>


Eugen si girò verso di noi, e cercò qualcuno a cui imporre il combattimento contro Zack.


<<Io... Come dovrò sorprendere il professore Zack se ci sono così tanti abili cadetti?!>> pensai disperatamente mentre mi toccavo la testa.

<<Non riuscirò a passare questa giornata senza fare brutta figura! Santa Dea Blue, spero che ci sia qualcuno messo peggio di me!!>>


<<Ehi, tu.>> disse improvvisamente Eugen, alzai immediatamente lo sguardo per vedere se stava chiamando me. Avevo paura, non ero ancora mentalmente pronto a combattere e mostrare a tutti le mie incapacità.

Ma appena alzai lo sguardo, vidi Eugen che dava la sua spada al ragazzo di nome Rentaro.

Feci un sospiro di sollievo.


<<Come disse Edward, cerca di mantenere alte le aspettative, intesi? Ahah!>> disse Eugen passando la spada di legno a Rentaro. Egli lo guardò, ma non disse nulla.

Prese la spada, e si incamminò verso il posto prestabilito.


<<Però... Potrebbe essere più socievole.>> sussurrò Eugen mettendosi vicino a Edward.

<<Già. Tra tutti, è l'unico che non ha ancora parlato... Oltre Kiba, anche quello è di poche parole. Ma posso capirlo, si dice che lui proviene dalla Nazione di Skoten.>> disse Edward, passando a Eugen delle voci di corridoio.

<<Almeno al contrario di Rentaro, Kiba potrebbe essere giustificato allora. Che anche lui ha delle provenienze diverse?>> chiese Eugen.

<<Riguardo Rentaro non si sa nulla, ma credo che provenga da qualche famiglia che si occupa di servizi segreti. Non può essere che non si sa nulla riguardo la famiglia di qualcuno.>>


Giarogia - Nubilon, Accademia della Spada Argentata - Anno 703, 4 settembre - Turno di Rentaro


<<Cadetto Rentaro... In neanche una giornata ti sei formato molte voci attorno. Credo che possa considerarsi un record.>> disse Zack mettendosi in posizione.

<<A me... Non interessa per nulla.>> rispose Rentaro, oscillando la sua spada per riscaldarsi.

<<Ammetto la mia curiosità nel sapere il tuo riquadro generale, ma credo sia chiedere troppo.>> una volta che disse ciò, Zack si mi mise in posizione di difesa con la sua spada, pronto ad accogliere Rentaro.


Egli iniziò a correre con la sua spada in direzione di Zack.

Appena raggiunse il professore a distanza di qualche centimetro, saltò in aria sorvolando la testa di Zack.

<<Oh... Un approccio diverso dagli altri.>> pensò Zack vedendo Rentaro saltargli dall'alto.


Non appena mise i piedi per terra, arrivandogli da dietro la schiena, Rentaro provò a colpirlo tirando un fendente diagonale.

Zack si girò di scatto, e con la sua spada, riuscì a parare perfettamente il fendente.

<<Anche se gli attacchi dietro le spalle sono troppo tipici nei duelli.>>


Parando il fendente, Rentaro lasciò improvvisamente la presa con la spada, abbassandosi subito dopo e tirando un calcio al braccio destro di Zack con cui teneva impugnata la spada di legno.

Al colpo improvviso, Zack rimase sorpreso ed improvvisò una difesa con il braccio sinistro, mentre la spada volante di Zack finì nelle mani di Rentaro ed attaccò colpendo il braccio sinistro di Zack.

<<Fino ad ora, questa è stata una delle mosse più furbe che mi avete scagliato contro. Complimenti, cadetto Rentaro.>>

<<Hmpf.>>

<<Tu... Perché sei entrato nell'Accademia?>> chiese Zack improvvisamente, mentre con il suo braccio tiene ancora la spada salda.

<<Non sono affari che le interessano.>> rispose Rentaro lasciando la presa con la spada, facendola cadere per terra.

<<Capisco.>> sussurrò Zack, accettando la risposta di Rentaro.


Appena la spada cadde per terra, si comprese la fine dello scontro.


<<Rentaro... Che personaggio insolito.>> disse Marco, notando che la spada la fece cadere di proposito.

<<Si è arreso?>> chiesi stranito.

<<A quanto pare. Anche se... In confronto a Eugen, Rentaro ha mostrato una destrezza nei movimenti molto... Matura. Come se... Avesse già esperienza nei duelli.>> continuò Marco.

<<Il fatto che vorrei rimarcare è che Rentaro è riuscito a mettere alle strette il professor Zack senza nessuna abilità. Edward ha usato la sua Magia Proibita, Eugen la sua Ereditaria... Invece Rentaro non ha usato nulla di tutto ciò. È pazzesco.>> considerò Kevin mentre osservava ancora il giovane Rentaro.

<<Sono tutti così forti...>> sussurrò Miku, mentre stava in ansia.

<<Tranquilla... Io sono più in ansia di te.>> pensai con le lacrime agli occhi.


<<Ora scegli il prossimo combattente, cadetto Rentaro.>> disse Zack, offrendo la possibilità di scegliere il suo prossimo avversario.


Appena sentì questa frase, Rentaro si girò improvvisamente verso di me.

<<Sarai tu il prossimo, Virtus.>>


Rimasi agghiacciato.

Il suo sguardo mi penetrò violentemente nell'anima, e non solo...

Il modo in cui disse il mio nome era insolito.

Era come se mi conoscesse da più tempo a mia insaputa.

Chi era veramente?


<<Eh...? Io?>> chiesi perplesso, non ero per niente pronto a tutto ciò!

<<Bene, cadetto Virtus, fatti pure avanti.>> disse il professor Zack, mentre Rentaro camminò verso di me.

Mi diede la spada in mano, per poi mettersi accanto a me.

Io ero con la faccia rivolta verso Zack, nel mentre Rentaro era con la faccia rivolta indietro.

Mi sussurrò all'orecchio;

<<Assicurati di non deludermi, intesi... Hexella Servant?>>

<<Eh? Che hai detto...?>> chiesi, non avendo capito bene l'ultima parte.

Ma Rentaro non rispose, bensì camminò via.


<<Allora? Se non vieni subito, ti porto qui con la forza!>> esclamò ancora il professore Zack.

<<Ah, sì arrivo!>> esclamai, rimanendo ancora confuso su quello che disse Rentaro.


<<Ti sei fatto finalmente avanti.>> disse Zack, preparandosi in posizione di difesa. Avevo una forte tensione addosso, quasi potevo svenire dall'ansia.

<<S-Sì... Uuf. Sicuramente in confronto agli altri non sarò granché, ma sono pronto...>> presi una breve pausa e continuai;

<<Sì. Sono pronto a mostrare chi sono veramente!>>


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Flashback


Stavo scrivendo una lettera, seduto sulla scrivania della mia piccola e calda stanza.

Era l'ultimo giorno prima della mia partenza verso l'Accademia, e stavo provando a trovare le parole giuste per lasciare questa lettera come saluto per Igea.

<<Uff... Non sono proprio bravo in queste cose, eh...>> dissi, stropicciando l'ennesimo foglio di carta. Stavo anche lentamente finendo l'inchiostro nella borraccetta, dunque dovevo trovare il prima possibile le parole che cercavo.

<<Non sono per nulla bravo a scrivere... Però non posso neanche salutarla domani mattina. Le sarà ancora più difficile accettare la realtà... Già... Vero.>> dissi, trovando finalmente l'ispirazione.


Alla fine, cercai di scrivere una lettera a modo mio, condividendo i miei sentimenti come solo io potevo fare.


Appena terminai di scrivere, posai la mia penna a stilo e piegai la lettera, lasciandola sopra la scrivania.

<<Credo che ho bisogno di un po' d'aria...>>


Uscii dalla mia stanza. Era notte profonda, dunque la casa canticchiava di un silenzio abissale, con la soffice luce lunare che risaltava il tavolo del soggiorno.

Eppure, da quella vista, riuscii ad intravedere tutte le memorie raccolte durante gli anni passati con Igea.

Pianti, sorrisi, litigi... Memorie frammentate vaganti per l'intera casa.

Non capivo neanche io perché ne ero così nostalgico.


Dopo aver passato qualche secondo a fissare il vuoto della stanza, aprii la porta d'ingresso, uscendo nel cortile della casa.

La ventata di aria fresca riuscì a scossare tutti i pensieri negativi della mia scelta, e il frinio dei grilli mi riportarono in me.

<<Già, anche se la mia scelta è delle peggiori... Devo sempre ricordare che lo sto facendo solo per lei...>> dissi, alzando la manica della mia maglia e accarezzando il ciondolo che mi regalò Lya.

<<Io lo sto facendo solo per lei... Diventerò un Avventuriero Élite, distruggerò il Casato Redefelt... E poi mi riprenderò Lya, dichiarandomi a lei.>>

Strinsi fortemente il mio pugno sinistro, per poi sollevarlo lentamente.

<<Aspettami, Lya. Ti verrò a salvare il prima possibile.>>

...

...

<<......>> chiusa in una stanza, Lya stava guardando le luci del primo anello attraverso una finestra con volto triste. Vestita in un pigiama bianco e seduta sul suo letto, portava con sé il terrore e la responsabilità di quello che le successe.

...

...

Mentre parlavo tra me e me, nascosta dietro la porta si trovava Igea che stringeva fortemente la maglia del suo pigiama.

Dentro di sé, portava un'infinita tristezza e amarezza.

Ma rimase zitta e non disse nulla, essendo che si era promessa con sé stessa di non interferire con il mio sogno.

Alla fine... Quello era il nuovo Virtus.

Il vero sé stesso.


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Presente


E adesso mi trovavo davanti alla mia prima prova.

Ero pronto.


Una volta che riuscii a prendere coraggio, iniziai a camminare- per poi correre sferrando con tutte le mie forze un poderoso fendente lineare verso il professore Zack.

Egli mi guardò, tracciando i miei movimenti.


<<Huh, sono curioso di vedere come finirà questo duello.>> disse Marco mentre osservava curiosamente il duello.

<<Non avete proprio fiducia nelle capacità di Virtus, eh...?>> chiese Kevin, osservando Marco e Miku.

<<Eh? N-No... Io ho fiducia in lui!>> rispose Miku con sguardo serio ed eccitato, le risplendevano gli occhi come delle stelle.

<<Non dico che non ho fiducia in lui, so che, se si mette in testa qualcosa riesce anche a sorprendere le persone, però... In combattimento, non riesco a vederlo. Potrei dire che uno dei motivi per cui decisi di entrare in questa Accademia sia proprio questo: per poterlo seguire.>>

<<Quindi stai dicendo che ti sei iscritto per questo motivo?>> chiese ancora Kevin.

<<Ho detto che è uno dei motivi. Chiamiamola... "Una scusa".>>


Mentre correvo notai che il professore Zack riuscì a prevedere la mia mossa.

<<A quanto pare è un attacco troppo banale... C'era da immaginarselo. Attaccare in maniera così diretta è troppo scontato, devo inventarmi qualcosa... Qualcosa...>>

Raggiunsi la posizione di Zack ed incrociai la mia spada con la sua. Non avevo resistenza fisica, essendo che non usai mai una spada prima d'ora, ed in confronto a Zack era come se io stessi facendo resistenza inutile.

Prima che me ne accorgessi venni respinto via- lontano di circa due metri. Per rallentare infilzai la spada nella terra, ma non funzionò essendo di legno.

<<Ahi ahi... Diamine...>> rimasi accasciato a terra, cercando di rialzarmi dopo la caduta. Non riuscii a contrastare la forza di Zack, essendo che mancava di allenamento.

Anche se ci mettevo la migliore determinazione mai vista in questo mondo, la mancanza di allenamento con le spade si sentiva.

Ed io ero impotente.


<<Quindi è questo quello che sai fare, cadetto Virtus?>> chiese il professore Zack.

<<Io...sono certo che so fare di più.>> dissi, rialzandomi lentamente. I miei vestiti erano completamente a pezzi, con dei lievi graffi rossi a causa del terreno.

<<Hmm...>> il professore rimase a guardarmi con volto pensieroso;

<<È proprio testardo. Proprio come mi era stato detto...>> pensò Zack mentre rinfoderò la sua spada di legno.

<<Basta così, la tua prova è finita.>>


Il mio volto si oscurò, purtroppo la mia paura si era avverata.

Non ero abbastanza forte.


<<Cadetto Virtus, il tuo motivo di entrare nell'Accademia- qual è?>>

<<Il mio motivo...>> sussurrai, cercai di farmi forza e mi alzai, mostrando completa determinazione sul mio volto.

Da quel momento mi ricordai una cosa;

<<È uguale quanto questo percorso possa essere difficile. Finché avrò un motivo per farlo, continuerò a percorrerlo. Il mio obiettivo è diventare un Avventuriero Élite, per poter salvare la persona che amo!>>


Appena Miku sentì queste parole, il suo volto mostrò dei segni di tristezza.

<<Quindi è così... Capisco. Ricordati sempre per che cosa combatti, il non dimenticarlo è importante per un Avventuriero.>>

<<Già... Ha ragione, professor Zack.>> risposi in maniera formale.

<<Ora va', scegli il prossimo sfidante.>>

Ritornai verso il mio posto, vedendo Marco, Manuel, Kevin e Miku ad aspettarmi.

<<In confronto agli altri, sei conciato proprio male.>> disse Marco appena mi vide.

<<Ahah...>> risposi con una risata forzata, grattandomi il capo. Notai che Miku era giù per qualche motivo, ma non compresi bene il perché.

<<Vuoi per caso andare tu, Miku?>> chiesi, provando a vedere se il problema fosse questo.

<<Eh? A-Andare dove?>> chiese a sua volta confusa.

<<A combattere contro Zack. Uhm... Ti vedo molto disorientata, ti senti bene?>> chiesi preoccupato.

<<Ah...ecco... Mpf, fa nulla. Sto bene.>> rispose Miku, prendendo la spada dalle mie mani e andando verso Zack. Andò a passo spedito, quasi non sembrava lei.

<<Che strane le ragazze a volte...>> sussurrai tra me e me. I ragazzi mi guardarono con volti perplessi e pensarono;

<<Sei tu che non le capisci per nulla.>>


Giarogia - Nubilon, Accademia della Spada Argentata - Anno 703, 4 settembre - Turno di Miku


<<Tu invece sei la cadetta Miku, dico bene?>> chiese il professor Zack. Miku, una volta che si mise in posizione, rispose calando il capo;

<<S-Sì... Il mio nome è Miku Enoshima. Piacere di fare la sua conoscenza...!>>

<<Ehi... Non serve essere così formali.>> disse Zack con tono improvvisamente più delicato. A quanto pare, il carattere di Miku lo aveva brevemente contagiato.

<<Comunque sia...>> disse Zack ritornando composto;

<<Adesso mostrami di cosa sei capace, cadetta Miku.>>

<<Non sono molto brava a maneggiare le spade... Ma ci proverò.>>


Miku impugnò saldamente la sua spada, provando a concentrarsi sul bersaglio.

Lei non ebbe mai praticità nell'usare spade, essendo che si allenò sempre ad usare arco e frecce nel suo tempo libero.

<<Da quello che ricordo di aver letto nel tuo formulario, tu sei abbastanza brava ad usare l'arco. Dico bene, cadetta Miku?>>

<<Sì signore. Ecco perché... Non mi ritengo per nulla brava ad usare le spade.>>

<<Comprensibile, ma semmai dovessi trovarti in una situazione di svantaggio nell'usare l'arco, dovrai essere pronta a sguainare una spada. Ecco perché, anche se voi deciderete di intraprendere le arti magiche oppure altre tipologie di armi, dovrete sempre avere un'arma fisica a portata di mano.>> spiegò il professore Zack con tono saggio a Miku. Lei chiuse gli occhi e rispose dopo un breve sospiro;

<<Va bene. Sono pronta.>>


Partì spedita verso il professore, tirando un fendente debole contro la spada di Zack. La collisione fece vibrare fortemente la spada- e si espanse anche sulle braccia di Miku.

<<Agh...!>> esclamò Miku in preda al breve dolore ricavato dal suo stesso fendente.

<<Non sai che i fendenti non si sferrano dall'alto verso il basso senza dare il giusto bilanciamento all'inclinazione della lama? Così ti frantumerai le braccia, cadetta!>> esclamò Zack respingendo l'addolorata Miku.

Appena la fece allontanare di qualche metro, la sua mano sinistra prese un leggero colorito verde e la poggiò sul braccio destro.

<<Oh? Sai usare le arti curative? Questo non me lo aspettavo da te.>> disse Zack sorpreso. Appena la cura terminò, lei rispose;

<<Essendo che ho vissuto sempre da sola, dovevo abituarmi all'idea di sopravvivere con le mie sole forze. Praticare tutte le arti magiche è uno dei miei obiettivi, curative comprese.>> disse mentre si rialzò. Il suo volto era diverso dal solito.

Fui sempre abituato a vederla soggettiva da quello che dicevano gli altri, essendo che in passato la vidi sempre indolente.

Ma in quel momento, per la prima volta, vidi una Miku del tutto diversa.


<<Imparare le arti magiche... Ed infondere le mie frecce con gli elementi. Proprio come la tecnica della Spada dell'Anima!>> esclamò Miku, mentre rilasciò una lieve aura della sua energia elementale- chiamata anche Mamnenergia.


<<Spada dell'Anima? Ne ho sentito parlare...>> dissi, mentre osservavo sorpreso Miku. Mi stava enormemente sorprendendo.

<<Sì, la tecnica della Spada dell'Anima è un’abilità magica avanzata. Permette di entrare in armonia col proprio armamento ed avere più controllo con sé stessi. Mi stupisce come Miku sa già come attivarla... Normalmente te la insegnano con un duro allenamento all'Accademia stessa.>>


<<Cadetta Miku... Mi vorresti dire che sai già padroneggiare la Spada dell'Anima in perfetta sintonia con te stessa?>> chiese il professore Zack mentre osservava piacevolmente Miku.

<<Non esattamente... Ma visto che ne ho l'occasione, vorrei mostrarle quello che ho imparato da sola in questi ultimi anni!>> esclamò sicura di sé stessa, mentre poggiò la mano sinistra sul suo petto.

<<E soprattutto... Vorrei che Virtus cominciasse a notarmi. Mi sono allenata duramente per questo. Quindi Virtus... Stammi a vedere!>>


Appena l'energia elementale si condensò, iniziò ad influire verso la sua lama di legno.

L'energia aveva un colore blu acceso, mostrando che il suo elemento naturale era il Ressaw- l'elemento dell'acqua.


<<Ngh...!>> appena condivise il suo potere con l'equipaggiamento, si accasciò leggermente dal dolore. A quanto pare, stava già esaurendo il mana.

<<Dall'ultimo allenamento che avevo eseguito, questo status mi dovrebbe durare solamente trenta secondi prima che esaurisco completamente il mana... Tanto vale sfruttarlo per terminare lo scontro.>> pensò Miku prima di partire nuovamente all'attacco.

<<Inoltre, è molto diverso dal potenziare un semplice arco. Lì devo bilanciare la fuga elementale solamente sulle corde dell'arco, qui invece... Sull'intera lama. È molto più pesante!>> continuò a pensare, mentre raggiunse il punto in cui si trovava il professore Zack.


<<Anche se tiene attiva la Spada dell'Anima, non può tirare lo stesso tipo di fendente di poco fa. Sia perché Zack lo parerebbe, ma sarebbe rischioso anche per lei!>> esclamai preoccupato.

<<Già prima si fece male- adesso rischierebbe di fratturarsi qualche osso!>>

<<Non credo sia così stupida, forse ha intenzione di confondere il professore.>> rispose Marco, osservando attentamente il movimento delle braccia di Miku.


Iniziò alzando le braccia verso l'alto, pronta per sferrare un pesante fendente verso il basso.

<<E... Ora!>> pensò Miku, oscillando il suo braccio destro verso il lato sinistro del professore.

<<Vai!>> esclamò ad alta voce Miku sferrando un fendente ben assestato sul fianco del professore Zack, colpendo il suo fianco destro.


<<Lo ha colpito?!>> esclamai eccitato e con occhi increduli.

<<Wow, non me lo aspettavo da lei.>> rispose Marco; <<Anche se speravo avesse qualche asso nella manica.>>


<<*pant pant* Io... L'ho colpito...!>> disse Miku, era sorpresa anche di sé stessa.

<<Ottimo lavoro, cadetta Miku. Hai superato anche le mie aspettative. Dovrai migliorare molto con la spada, e anche a controllare meglio la tua Spada dell'Anima... Ma sei ad un buon livello.>> disse Zack, complimentandosi con Miku.

<<Ce l'ho fatta... Virtus, ce l'ho fatta!>> pensò Miku girandosi verso di me. Appena la vidi, le sorrisi e le diedi un pollice in su per dirle che aveva fatto un ottimo lavoro.


<<Mpf, sono tutti stranamente abili...>> sussurrò una ragazza tenente le braccia conserte. Era Lucy, e teneva un tono molto rigido.

<<Beh... Non mi tirerò indietro neanche se risultano essere così tosti i nostri compagni! Anzi, potrei dire che sono molto elettrizitata!>> esclamò subito dopo Sakura, una ragazza con tanto vigore quanto impacciata.

<<Elettrizitata....? Forse intendevi dire "Elettrizzata"?>> chiese perplessa Lucy mentre osservava Sakura; aveva uno sguardo così tanto convinto che neanche continuò a riprenderla.


<<Padroneggiare così bene la Spada dell'Anima... Sarà sicuramente una tipa tosta!>> esclamò Edward stupefatto dalla performance di Miku. Tant'è che iniziò ad ammirarla mentre lei cercava di riprendere fiato.

<<Hm. Non dovrebbe essere normale?>> chiese un ragazzo riservato, distante qualche centimetro da Edward ed Eugen.

<<Normale...? Cioè, insomma... La Spada dell'Anima è un'arte dell'Hexella che si impara durante il primo anno d'Accademia, no? Non credo che nessuno la sappia ancora usare...>> rispose Edward, intimorito dalle parole grosse di Ryuuji. Le sue parole erano gelide, e si notava subito il senso autoritario che provava ad imporre ai suoi compagni.

<<*sospira*. Seriamente venite in questa Accademia con il presupposto di imparare tutte le basi? Beh, auguri cari miei, ma non sopravvivrete neanche un mese qui dentro.>> disse Ryuuji girandosi ed andandosene salutandoli con la mano destra.

<<Che problemi ha quel tipo...?>> chiese Edward con espressione confusa.

<<Beh che dire, è un tipo stronzo.>> rispose Eugen, riponendo le sue mani nelle tasche dei pantaloni.


<<Bene cadetta Miku, scegli il prossimo sfidante allora.>> non appena Miku sentì queste parole da Zack, si girò cercando una persona da scegliere.


Rimanevano ancora sette cadetti per la prima prova dell'Accademia, una prova che dimostrava le loro vere capacità al loro supervisore e professore.

Dando il massimo, potevano prevalere dimostrando di che stoffa erano fatti.


<<Allora il prossimo sfidante sarà...sarà...!>> iniziò a sussurrare Miku, cercando di prendere il coraggio per dire il nome del prossimo sfidante.

Anche se era diventata abile con le armi e magie, la sua paura di comunicare con gli altri permaneva ancora.


<<Mi offro io volontaria.>> disse Lucy camminando in avanti. Volto ferreo in viso e sguardo mascolino, prese la spada di Miku e disse;

<<Credo di dover dimostrare di non essere da meno. Sennò rischio di nascondermi dietro le ombre altrui... E non mi andrebbe per nulla bene.>>


Appena prese la spada dalle mani di Miku, si mise di fronte al professore Zack e disse;

<<Sono pronta!>>


Giarogia - Nubilon, Accademia della Spada Argentata - Anno 703, 4 settembre - Turno di Lucy


<<Sono pronta!>> esclamò Lucy, mentre Miku indietreggiò per lasciare abbastanza spazio per i due duellanti.

<<Tu sei... Lucy Muramasa. Se non erro, sei un membro di un noto casato. Pensandoci, quest'anno abbiamo seriamente tanti cadetti interessanti.>> disse Zack con volto compiaciuto.

<<Esatto. In quanto a nobile figlia del Casato Muramasa, non devo essere vista come un insulto al nome che porto. Il Casato Muramasa continuerà a brillare!>>


<<Casato Muramasa? Sembra che stia imparando più cose qui che seduto cinque anni a scuola...>> dissi perplesso mentre cercai di attirare l'attenzione del nostro intellettuale di fiducia.

<<*sospira*, non è che la scuola non ti insegnava nulla. Eri tu che pensavi a chissà cosa.>> rispose con tono perplesso Marco, poi continuò;

<<Il Casato Muramasa fu la fondatrice del contratto di pace tra la nostra nazione e quella di Arlebast. Difatti, il loro nome e lo stile di combattimento hanno provenienze Arlebastiane, non Giarogiane, anche se sono nati qui.>>

<<Wow... Ma allora è gente forte!>> esclamai sorpreso, anche se non ero cosciente di quanta storia dovettero fare prima che il Casato Muramasa e il Casato Reale entrassero in accordo con Arlebast. Secoli di guerre e disavventure, macchiate dal sangue e odio.

<<Il nostro vecchio Re, Zick Xenova IV, non poteva vedere la nazione di Arlebast. Fece di tutto per farsi odiare da loro, commettendo svariati crimini di guerra e lanciando dei battaglioni per conquistare le loro terre. Alla fine dei suoi tempi, Darlus prese subito il trono lasciato da suo nonno ed insieme al Casato Muramasa, riuscirono a stabilire un complesso trattato di pace. Ecco perché il suo casato è molto acclamato, seppur piccolo.>> spiegò Marco, raccontando la storia di come Giarogia e Arlebast riuscirono ad entrare in un trattato di pace.

<<Eeh... Che roba...>> dissi con tono di stupore, mentre riosservai nuovamente Lucy.


Lei iniziò a correre, andando contro il professore Zack e tenendo la spada nel suo fianco sinistro.

Il suo stile di combattimento era molto peculiare, essendo che il suo casato era tipico nell'usare le armi provenienti da Arlebast; le Katane.

Uno, due, tre e quattro passi; appena saltò oscillò la sua spada verso il suo lato destro e disse;

<<Assapora la tecnica del Casato Muramasa! Fendente celeste!>>


La lama di Lucy si illuminò di azzurro, dimostrando l'attivazione di un’abilità di spada.

Non appena Zack lo notò, innalzò rapidamente la sua lama per bloccare quella di Lucy in un duello di forza.

Lucy e Zack iniziarono a incidere ulteriore pressione nel duello di forza, mostrando entrambi una forte resilienza.

<<Nghh...!!>> Lucy stava dando tutta sé stessa per spezzare la difesa del professore.


La lama di legno di Zack iniziò a dare segni di indebolimento, essendo che incassò troppi colpi pesanti negli ultimi duelli.

<<Di questo passo... Cadrà!>> pensò Lucy, osservando con attenzione la crepa che si stava formando sulla spada di Zack.

<<Hm.>> Zack comprese a cosa stava puntando Lucy, e non appena trovò il momento adatto, strinse leggermente gli occhi ed emise un'onda d'urto attraverso il semplice sguardo.

Il corpo di Lucy divenne improvvisamente debole e venne sbalzata via per svariati metri, perdendo anche la presa con la lama.


<<Cosa diavolo era...?>> chiese confusa, rialzandosi subito dopo e prendendo la spada che giaceva vicino a lei.

<<Con solo lo sguardo è riuscito a spedirmi via per svariati metri... Che razza di attacco era?>>


<<Cadetta Lucy... Credo che basti così. Hai dimostrato di essere ad un livello completamente diverso dagli altri. Continuare a duellare sarebbe inutile, oltre che mostrare una forma di vanto, sia chiaro. Dunque, preferirei che scegliessi un altro duellante.>> disse Zack, lanciando via la sua spada di legno e prendendone un’altra dal carello che giaceva ancora dietro di lui.

<<Capisco, la ringrazio.>> disse Lucy ritornando composta. Chiuse gli occhi e disse;

<<Vai Sakura, affrontalo tu il professore.>>


<<Eh? Io?! Ehhh... V-va bene!!>> esclamò, correndo verso il centro. Nel mentre sentì tutti gli altri parlare;

<<L'hai vista come combatte quella-?>>

<<Sembra pericolosa!>>

<<Non sembra per nulla una ragazza! Questa ti spezza in due!>>


<<Non si è fatta per nulla una buona reputazione...>> pensò Sakura, mentre raggiunse Lucy.

Ella passò la spada di legno a Sakura, per poi andarsene e tornare al suo posto.

<<Cadetta Sakura, spero che almeno per il duello sei pronta.>> disse Zack con tono da sbruffone.

<<E-ehi, ovvio che lo sono!>> esclamò Sakura imbarazzata, ricordandosi la figuraccia durante la corsa mattutina.


Giarogia - Nubilon, Accademia della Spada Argentata - Anno 703, 4 settembre - Turno di Sakura


<<Sakura Water... Non credo ci sia molto da dire su di lei.>> disse Marco, pensando a quello che potesse sapere sul suo conto.

<<Io mi chiedo ancora da dove prendi tutte queste informazioni...>> sussurrai perplesso, mentre osservavo di soppiatto il volto pensieroso di Marco.

<<Lei fa parte di una nobile famiglia del secondo anello, ed insieme alle sue sorelle sta cercando di fondare un Casato chiamato... Casato della Melodia, puntata per portare un concetto di ragazze cantautrici.>> spiegò Marco, anche se lui stesso sembrava confuso.

<<Delle cantanti? Non dovrebbe fare un altro tipo di accademia per questo?>> chiesi con una goccia di sudore sul viso e una risata sforzata.


<<Cadetta Sakura, non credo che questo posto sia un auditorio. Perché con un obiettivo simile vuoi diventare una cadetta?>> chiese Zack mentre teneva la spada in senso lineare di fronte a sé.

Il viso candido di Sakura mostrò un lieve imbarazzo misto con un’espressione di rinnegamento.


<<Quello che voglio fare io è ben diverso dal semplice cantare. Ho un motivo per farlo, e raggiungerò questo obiettivo a tutti i costi!>> disse Sakura, usando la mano sinistra per lanciare attacchi di Reuef semplici contro il professore.

Egli si parò con la spada per bloccare l'attacco improvviso, ma notò che perse visibilità a causa del polverone che è stato innalzato a causa dell'attacco.

<<Magia, eh...>> pensò Zack mentre cercava di sentire i passi di Sakura attraverso il terreno.

<<Dietro!>> continuò a pensare, girandosi di scatto e parando il colpo- ma non c'era nessuno.

<<Cosa?>> sussurrò il professore, rimanendo stranito.

<<Manipolare i suoni, è questa la specialità del Casato della Melodia!!>> esclamò Sakura, tirando un fendente contro il professore Zack e colpendolo.


<<Lo ha colpito?>> si chiese sorpresa Miku, rimanendo a bocca aperta.

<<Però... Devo stare attento, sennò passerò per scarso qui. Sono tutti veramente abili.>> disse subito dopo Kevin, anch'esso molto sorpreso.


<<*pant pant* ce l'ho fatta... Il Clone Melodico funziona...>> disse Sakura incredula. Dopo aver realizzato ciò, esclamò;

<<Yeeeaah!! Funziona!! Sorellona, la nostra tecnica funziona!!>> continuava ad esclamare felice, saltellando dalla gioia.

<<Clone Melodico, è per caso una vostra tecnica originaria?>> chiese Zack, rinfoderando la sua spada nel fianco sinistro.

<<Ah, sì. L'abbiamo sviluppata mia sorella ed io, anche lei faceva parte di questa accademia quattro anni fa, si chiama Irona Water.>> spiegò immediatamente Sakura al professore.

<<Irona Water... Non mi risulta per il momento. Ormai sono troppo vecchio per ricordarmi i nomi di tutti i cadetti.>> rispose Zack, girandosi e controllando chi mancasse per il duello.

<<Comunque sia, scegli il prossimo sfidante.>>


E così, Sakura tornò al suo posto e come prossimo sfidante scelse Kiba.

La sua motivazione era che voleva spronare il "ragazzo taciturno".


<<Kiba... Sicuramente uno dei cadetti più interessanti, essendo che potrebbe nascondere tanti misteri.>> spiegò Marco, analizzando Kiba.

<<Dai, voglio vedere se sai qualcosa anche su di lui! Ti sfido.>> esclamai con tono prepotente.

<<Mi spiace deluderti...>> rispose con tono triste Marco, subito dopo continuò;

<<Ma su di lui non so nulla di nulla. È un individuo piuttosto interessante, ma le uniche cose che si sanno è che fu salvato da un gruppo di avventurieri circa 17 anni fa, nei confini di Skoten. La sua età attuale corrisponde all'anno in cui venne salvato, ma già ai tempi era un giovincello. Non disse mai la sua età, né il suo nome. Venne tutto dato dal Casato Reale, e anche il nome Kiba fu un dono.>>

<<Non ha mai detto una parola da allora...?>> chiesi stranito.

<<No, effettivamente parla la nostra lingua, ma non volentieri... Deduco?>> spiegò Marco, rimanendo ad osservare Kiba.


<<Cadetto Kiba... Credo che con te dovrò saltare le formalità. Fatti pure avanti.>>


Con incredibili abilità sul padroneggiare la spada e la sua incredibile velocità, per poco Kiba non riuscì a sconfiggere Zack.

Mancava di forza, perdendo nel duello di resistenza.


<<*pant*>> mentre provava a recuperare fiato, Kiba ritornò indietro e passò la spada a Ryuuji.


<<Peccato, non aveva nessuna abilità strana o mitica...>> sussurrai tristemente.

<<Cosa ti aspettavi da lui...?>> chiese Marco stranito.

<<Beh era uno Skoteriano, no? Magari... Qualcosa di spettacolare...>>


Giarogia - Nubilon, Accademia della Spada Argentata - Anno 703, 4 settembre - Turno di Ryuuji


<<Cadetto Ryuuji, eh?>> chiese Zack, sfoderando la spada di legno.

<<Finiamo subito questa pagliacciata, prof.>> disse Ryuuji con tono irritato.

<<Ehi. Se sei così in ansia di concludere lo scontro, fatti avanti.>> rispose a tono Zack.


Ryuuji partì spedito con la sua spada verso Zack.

La sua velocità era notevole, ma presto il professore notò qualcosa di inaspettato.


<<Quella lama... Ha attivato la Spada dell'Anima senza dire nulla?>> si chiese Zack, aumentando la sua concentrazione.

Appena Ryuuji raggiunse Zack, lanciò un incantesimo Edre sul terreno, spostandosi sulla sua destra e raggirando Zack.

<<Cosa vuole fare? Sta escogitando qualche piano elaborato... Anche lui non scherza.>> continuò a pensare Zack. Essendo che non si poteva muovere oltre per difendersi, doveva stare attento ai movimenti del cadetto.

Mentre Ryuuji si trovava sul lato sinistro del professore, qualcosa sotto il terreno si muoveva, e si stava dirigendo oltre la posizione di Zack- dietro la sua schiena.

<<Sto venendo circondato... Qualcosa sta per attaccarmi dietro la schiena, mentre il cadetto si trova subito alla mia sinistra. Cosa dovrò parare?>> pensava, mentre appena sentì qualcosa saltare fuori dal terreno, Zack si girò ed evocò uno scudo di Edre dietro di lui.

<<Ti ho preso!>> esclamò Ryuuji tirando un fendente contro Zack, ma notò che con la mano sinistra teneva attivo lo scudo- mentre con la destra parò il fendente di Ryuuji.


<<Credevi seriamente che una combinazione simile mi avrebbe messo con le spalle al muro? Devi imparare molto, cadetto. Oltre l'educazione, ovviamente. Mi devi dare del Lei!>> esclamò Zack respingendo la spada di Ryuuji e disattivando lo scudo di Edre.

<<Tsk...>>


Irritato, Ryuuji partì nuovamente all'attacco del professore, cercando di mandare a segno un fendente.

Non aveva preso bene l'umiliazione subita davanti a tutti quanti; dunque, cercò di sfogarsi provando a colpire e "sconfiggere" il professore in duello.


Eppure, anche se provava a tirare fendenti e colpire Zack, il professore riusciva a schivare senza problemi tutti quanti i fendenti di Ryuuji.

<<Ehi, mi sa che devi imparare a controllare le tue emozioni. Se farai così prenderai solo calci in culo.>> disse Zack, provocando ulteriormente Ryuuji.


<<Che problemi ha quel tizio...>> sussurrai perplesso, grattandomi il capo.

<<Non lo so, ma non voglio averci a che fare.>> disse Kevin senza pensarci due volte.


<<Cadetto Ryuuji, basta così. Credo di aver visto abbastanza da parte tua.>> disse Zack, interrompendo il duello.

<<Ngh...! Non lo accetto! Gli altri li hai fatti scontrare fino a quando ti hanno abbattuto! Anche io devo sconfiggerti, altrimenti non sarò soddisfatto del risultato!>> esclamò con rabbia Ryuuji.

<<Questo duello non aveva come obiettivo di abbattermi... Ma dimostrare quello che sapete fare. Se il tuo solo ed unico pensiero era questo, allora non hai compreso per niente il motivo di questa prova.>> spiegò ancora il professore.

Ryuuji lanciò la spada per terra e se ne andò, lasciando il posto.

Mentre andava, passò vicino Kevin, spingendolo via per poter passare.


<<Eh--!>> Kevin stava per chiamarlo, ma lo fermai, facendo di no con la testa.

Avere rogne con quello avrebbe solo portato ulteriori problemi.


<<Beh, quindi continuiamo. Non stiamo fermi a fare nulla! Scelgo io il prossimo sfidante.>> disse Zack, chiamando la prossima persona;

<<Kevin, fatti pure avanti.>>


Kevin si incamminò verso il centro, raccogliendo la spada da terra e parlando subito dopo;

<<Mi sono allenato duramente per questo momento...>> disse, stringendo la presa con la spada e continuando;

<<Sono pronto!>>


Giarogia - Nubilon, Accademia della Spada Argentata - Anno 703, 4 settembre - Turno di Kevin


Non appena Kevin si fece avanti, rimanemmo tutti quanti a guardarlo.

Non ebbi ancora l'onore di vedere come Kevin combatteva, dunque per la prima volta l'avrei visto in azione.


<<Sono pronto per mostrarle i miei allenamenti, professor Zack!>> esclamò Kevin con convinzione. Era in posizione di attacco, tenendo la spada con la lama leggermente inclinata verso il basso.

Il modo in cui teneva la spada era veramente unico in confronto agli altri, molto probabilmente stava già sviluppando un suo stile di combattimento.

<<Kevin Nakano... Dimmi un po', perché ti sei unito all'Accademia?>> chiese il professor Zack, guardando il giovane cadetto impavido. Kevin sospirò e rispose;

<<Il mio obiettivo... È quello di ottenere un futuro che mio padre mi promise. Se divento un avventuriero, sono certo che ne andrebbe fiero.>> spiegò Kevin con sguardo serio. Appena scambiarono due parole, Zack terminò;

<<Va bene, allora dimostrami quello che sai fare.>>


Kevin scattò verso il professore, mostrando immediatamente una certa ostilità.

Appena si avvicinò, la spada di Kevin si illuminò di viola, mostrando l'attivazione di un'abilità spada con elemento Tiehnud, oscuro.

<<Tiehnud- Repulsione oscura!>>

Citando seguenti parole, Kevin si inginocchiò, riflettendo la lama della sua spada contro il professore e rilasciando un’esplosione elementale oscura.

Quando l'esplosione travolse Zack, egli rimase accecato dalla luminosità esposta dall'abilità, costringendo il professore a coprire i suoi occhi con la lama.

<<Prendi questo!>> esclamò Kevin tirando un fendente orizzontale in direzione delle gambe di Zack, ma egli saltò all'indietro di mezzo metro, schivando il fendente.

<<Non potrai prevedere anche questi!>> esclamò subito dopo, scattando verso Zack e tirando altri fendenti diagonali.

<<Da quanto ho visto negli scontri precedenti, appena si sentirà con le spalle al muro, userà quella tecnica strana che ti respinge via. Dovrò stare attento a non subirla...>> pensò Kevin, mentre Zack continuava a schivare tutti i miei attacchi consecutivi.


<<...>> Zack osservava attentamente Kevin mentre lo combatteva, e a sua volta, Kevin stava osservando Zack.


<<Che duello...strano. Kevin sta dando tutto sé stesso per tirare combinazioni potenti, tuttavia... Noto come se si stesse ancora limitando.>> sussurrai, mentre ero in preda all'esaltazione.

<<Anche se avrà studiato il prof con gli scorsi duelli, starà cercando di comprendere gli attacchi del Professor Zack in prima persona.>> spiegò Marco, sistemandosi i suoi occhiali e continuando;

<<Non so a cosa stia puntando. Ma è ovvio che il professore, seppur non attacchi, ha molte abilità difensive. Forse Kevin sta puntando a questo... Vuole scovare queste abilità.>> finì di spiegare Marco, mentre si girò indietro.

<<Marco?>> chiesi, girandomi con lui. Dietro ci stava una persona che stava osservando lo scontro da lontano, dalla porta posteriore dell'accademia. Subito dopo, se ne andò.

<<Oh, nulla. Avevo una strana sensazione... Qualcuno sta osservando gli scontri da diverso tempo.>> disse Marco, ritornando alla sua postura di poc'anzi.

<<Hmm, forse era Ryuuji?>> chiesi, tornando a guardare Marco. Egli rispose;

<<Non credo, lui se ne era andato dal sentiero roccioso che porta di fronte all'accademia. Beh, poco importa.>>


Il duello stava andando avanti da diversi minuti ormai, nessuno dei due mostrava segni di affaticamento.

<<Non comprendo... Cosa sta aspettando? Sembra come se voglia portarmi ad usare altre abilità magiche... Se lo facessi, sicuramente cadrei in una sua trappola.>> disse Kevin, cercando di uscire da una situazione molto tragica.

Improvvisamente si scrutò un sorriso strano sul volto di Zack, come se avesse compreso le intenzioni di Kevin.

<<Hai compreso il gioco, cadetto Kevin.>> disse improvvisamente il professore.

<<Gioco?>> chiese Kevin stranito.


Improvvisamente entrambi si fermarono.

Distavano di un metro l'un l'altro e Zack disse;

<<Cadetto Kevin, hai mostrato un'ottima resilienza ed un ottimo intelletto, con anche una buona velocità nei movimenti. E se avessimo continuato, sicuramente avresti trovato un metodo per resistere ai miei contrattacchi. Mi complimento con te.>>

<<Huh...>> Kevin guardò con espressione incredula il volto di Zack, non credendo di ricevere un giudizio così positivo dal suo duello con il professore.

<<Grazie. Sono felice che i miei allenamenti abbiano dato i loro frutti!>> continuò Kevin con sorriso sul volto e poggiando la lama della spada di legno sulla sua spalla destra.

<<Bene, cadetto Kevin, scegli il prossimo sfidante.>>


<<Wuuh! Kevin, belle mosse! Come hai fatto ad apprendere una mossa magica così avanzata?>> chiesi esaltato a Kevin, correndogli incontro.

<<Ah, intendi "Repulsione oscura"? In realtà... L'ho creata da solo hehe...>> disse Kevin con risata sforzata e grattandosi il capo.

<<Quella mossa...>> disse improvvisamente Manuel;

<<Era una anomalia mamnenergetica, dico bene?>> chiese con tono poco fiducioso, era come se fosse sicuro di quello che stesse dicendo, ma aveva comunque sia paura nell'esprimerla.

<<Ah... Beh, hai indovinato. La maniera in cui l'ho creata era piuttosto divertente, magari un giorno vi racconterò.>> continuò ridendo.


<<Vai Marco, tocca a te.>> disse Kevin passando la spada a Marco, facendogliela prendere dalla sua mano destra.

Egli la prese e disse;

<<Bene, tocca a me quindi.>>

<<Non avremo un informatore per questo turno, peccato.>> dissi ridacchiando.

<<Non che ci sia molto da dire su di me, ho sempre avuto una vita monotona dopotutto.>> rispose Marco con un sospiro di stanchezza.


Marco camminò, arrivando di fronte al professore.

<<Marco Ronbaru, dico bene?>> chiese Zack mentre il cadetto si avvicinò.

<<Sì! È un onore duellare contro di lei.>> disse Marco chinandosi per portare rispetto al professore.


<<Da quanto tempo conosci Marco?>> chiese Kevin mentre osservava l'inizio dello scontro.

<<Uhh... Da un po'. Ho conosciuto Marco durante il terzo anno di scuola ad Hallenwart.>> risposi, mentre continuai subito dopo, ricordando i primi tempi in cui lo conobbi.

<<A dire il vero, agli inizi neanche mi stava simpatico.>> dissi, ridacchiando e grattandomi il mento in preda all'imbarazzo.

<<Neanche a lui stavo simpatico. Difatti, abbiamo passato il terzo anno ad evitarci costantemente. Agli inizi credevo che non fossimo fatti per essere amici, così anche lui sicuramente lo pensava. Eppure, durante il quarto anno, lui decise di aiutarmi ad uscire fuori da un litigio che si era creato con dei bulletti che cercavano di buttarmi fuori dalla scuola. Lui fu sempre così, una persona che, anche se non si apre con gli altri, non vuol dire che ti odia. È da ammirare per questo.>> spiegai mentre Marco iniziò a caricare il professore Zack.

<<E fino ad oggi ho compreso che lui è una persona dalle mille sorprese. Non è per niente portato per il combattimento, essendo stato sempre il tipo da libri e studio. Eppure... Oggi lui è qui, provando a diventare un avventuriero.>>


<<Nghh--->> Marco iniziò a caricare la spada, rendendo la lama di colore giallo.

Appena Zack lo notò, arretrò di qualche passo e mise su una difesa con la sua spada di legno.

<<Triplo Fendente!>> urlando il nome della sua abilità, la sua lama esplose di un lucente innesco dorato, che confermò l'attivazione dell'abilità arma.


<<Huh, un'abilità arma. Non male Marco.>> sussurrò Kevin elettrizzato.

<<Abilità arma...? Che tipo di abilità sono?>> chiesi confuso.

<<Sono delle abilità che uniscono il portatore e la sua arma in un unico spirito. Come la Spada dell'Anima richiede un'elevata concentrazione spirituale, le abilità arma richiedono una sintonia con la propria arma. Però per riuscire ad usarla con una comune arma di legno... Sicuramente Marco sa il fatto suo.>> rispose Kevin.


<<Ecco che arriva un altro cadetto con una novità assurda!>> pensò Zack mentre provò a parare il colpo micidiale di Marco.

Al contatto, entrambe le lame iniziarono ad entrare in incandescenza.


<<Che potenza assurda... E dire che proviene solo dal contatto di due lame...!>> esclamai sorpreso, mentre si udiva il fragoroso rumore delle due lame di legno.

<<E non è ancora finita... Quello di Marco non è un semplice fendente, è un'abilità arma. E comprendendo dal suo nome... Ancora ha due fendenti da usare.>> disse Kevin, rimanendo attento ai movimenti dei due duellanti.


<<Nghh... Avanti!>> esclamò Marco, respingendo la difesa di Zack e lasciandolo scoperto.

<<Secondo... Fendente!>> continuò, tirando immediatamente il secondo fendente dell'abilità.

Appena stava per colpire Zack, egli usò il suo braccio sinistro come difesa, incrociando nuovamente le armi a pari.


<<Zack gli tiene testa!>> esclamai a tono.

<<Ovviamente, che ti aspettavi?>> chiese stranito Kevin.

<<Ah- cioè... Intendevo dire che... Uhm, lascia stare...>> risposi, non sapendo come ribattere. Era ovvio che Zack superava di gran lunga le abilità nostre.

Ma fare il tifo non costava nulla.


<<Ngh... Ter---zo----!!>> Marco provò in tutti i modi di respingere il duro braccio di Zack, ma non riusciva a trovare la forza che gli serviva in quell'esatto momento.

E senza che se ne accorgesse, venne respinto via dalla difesa del professore.


<<Aaaahng...!>> cadendo a terra, Marco comprese che non era abbastanza forte, accettando la sua sconfitta.

<<Cadetto Marco, sono sorpreso per le tue doti di combattimento, ma lo sono ancora di più per la tua scarsa forza. Si vede che hai studiato molto le arti, ed è arrivato il momento che cominci a migliorare anche i tuoi muscoli, oltre che il cervello.>> disse il professor Zack, dando un consiglio che avrei sempre voluto dare a Marco.

<<Sissignore.>> rispose, rialzandosi subito da terra e rispondendo educatamente a Zack.

Mentre Marco se ne stava per tornare al suo posto, il professore rimase a guardarlo, chiuse gli occhi ed esclamò;

<<Manca solo l'ultimo sfidante. Manuel, fatti pure avanti.>>


<<Uh, ora ci fai vedere tu quello che sai fare!>> esclamai entusiasta.

<<Hehe... Già. Anche se non sono molto sicuro di me stesso.>> rispose Manuel con un sorriso forzato.

Mentre Manuel si incamminò per raggiungere la posizione centrale del campo, Marco tornò con un volto sconsolato.

<<Marco? Va tutto bene? Mi sembri giù.>> chiesi, cercando di comprendere il motivo.

<<Ah, non sono giù di morale. Solo che... Mi aspettavo una conclusione diversa, tutto qua.>> rispose con tono demoralizzato, ma il suo volto tornò come quello di sempre; indifferente.

Sentendo ciò, mi avvicinai da Marco e poggiai la mia mano destra sulla sua spalla sinistra e dissi;

<<Sei stato già abbastanza bravo, non devi pensarci! Sicuramente avrai studiato molto per riuscire ad apprendere bene quell'abilità di poco fa.>> dissi, incoraggiando Marco e rivolgendogli uno sguardo confortante.

Lui chiuse gli occhi e sospiro, con sorriso in volto e togliendo la mia mano dalla sua spalla;

<<Già già, credo proprio di sì.>>


Nel mentre Manuel arrivò di fronte al professor Zack.

<<Quindi tu sei il cadetto Manuel, dico bene?>> chiese Zack, per poi continuare;

<<Anche se il tuo viso mi sta dando un grosso senso di déjà-vu.>> contemplò sempre il professore, prima di dare il segnale per iniziare lo scontro.


<<Manuel... Non si sa nulla su di lui, ed anche dopo essermi informato in segreteria, loro non mi potevano dare nessuna informazione su di lui. Il che è strano...>> disse Marco con tono pensieroso.

<<Pensandoci, lui disse che era del primo anello, giusto?>> chiesi, ricordandomi di quello che disse ieri Manuel.

<<Già vero, può essere che quelli del primo anello devono nascondere la propria identità quando entrano negli altri anelli?>> chiese Kevin, cercando di trovare una soluzione logica.

Ma Marco, rimanendo pensieroso, sussurrò;

<<Forse...>>


Manuel alzò la sua mano destra ed evocò una piccola sfera dorata, la stava evocando tramite un incantesimo magico.

<<Magia di elemento Tchil? Hm...>> sussurrò il professore, mentre con i suoi occhi iniziava a vedere sfocato.

<<Prendi questo!>> urlò Manuel, iniziando ad andare in contro il professore Zack. Mentre correva, la sfera dorata lasciava una scia lungo il percorso, segnando il sentiero che percorreva Manuel.

Appena egli saltò, andò violentemente contro Zack e con la sfera dorata colpì la sua spada.

Mentre si trovavano faccia a faccia, lo sguardo del professore rimase fisso verso la faccia di Manuel, sussurrando;

<<Tu... Non è che--->>


La sfera dorata esplose, causando un grosso polverone e facendo volare via sia Manuel che il professore.

In quell'esatto istante entrambi rimasero atterrati, tenendosi in piedi grazie alla loro mano sinistra e la spada che li rallentava, rialzandosi immediatamente.

<<Ngh... Quella magia... Non c'è dubbio, lui proviene veramente da quella famiglia...>>


<<*pant pant*...>> Manuel, non appena si rialzò in piedi, era pronto per attaccare nuovamente il professore. Ma egli lo fermò con una singola frase;

<<Basta così. Per oggi abbiamo finito.>>


Una volta che Manuel sentì questa frase, abbassò lentamente lo sguardo e deglutì.

Non comprendevo cosa fosse successo tra quei due, ma c'era qualcosa sotto.


<<L'allenamento di oggi è concluso. Potete tornare nelle vostre stanze e riposarvi. Domani alle 8 vi aspetterà il Professore Cobato nell'aula 2.18 con le prime lezioni di Arte Magica. Dissolti!>>


Esclamando ciò, Marco, Manuel, Kevin ed io ci riunimmo, andando verso la nostra stanza, concludendo dunque la giornata.

<<Uff... Sono stanchissimo. Ho ancora i muscoli che mi fanno male...>> mormorai, mentre Marco rispose;

<<Tu sei sempre stanco senza fare molto. Dovrai iniziare ad abituarti a queste circostanze, la vita qui non sarà per nulla facile.>>

<<Ehi... Vedi che con un costante allenamento riuscirò a starci dietro.>> risposi istantaneamente.

<<Già, vero.>> rispose Marco, mentre Kevin e Manuel stavano ascoltando, ma non dissero nulla.


Dopo quella giornata, tutti quanti comprendemmo che senza allenamento non saremmo mai arrivati da nessuna parte, e che oltre a noi, molti erano pronti a dare loro stessi per diventare qualcuno.


Fine Capitolo 3


Stavamo camminando per raggiungere i nostri dormitori, ma Marco chiese nuovamente una domanda posta durante i combattimenti di quel giorno stesso; <<Alla fine non ci hai più spiegato come hai imparato ad usare Repulsione Oscura, Kevin.>> disse Marco, parlando e girandosi verso Kevin. <<Ahh... Vero. Beh, fu durante i miei allenamenti privati, qualche mese fa...>> disse, iniziando a raccontare gli avvenimenti.


Kevin si stava allenando ad usare la Spada dell'Anima, quando ancora non riusciva neanche a lanciare un attacco magico base. <<Come diavolo volevi imparare un miglioramento magico senza neanche saper lanciare una sfera elementale?!>> chiese Marco nel bel mezzo della discussione. <<Ehm... Lascia stare i dettagli!>> esclamò imbarazzato Kevin.


Continuando il racconto, Kevin provò a padroneggiare la Spada dell'Anima, ma qualcosa andò storto; essendo che non riusciva ancora a calibrare bene la quantità di energia magica, la sua spada esplose in un boato di elemento Tiehnud, creando così la famosa "Repulsione Oscura".

<<Solo tu potevi creare una cosa simile...>> sussurrò con un volto stranito Marco.

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