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Capitolo 20: Promessa

Noremas (Arena) - Anno 652 - 12 Settembre - Ore 14:40 - Akane's POV


In quel momento riuscii a comprendere che tutto ciò che avevo fatto non fosse servito a nulla per cambiare il mio destino, sprecando ogni giorno di essi e disperandomi sempre di più, comprendendo che risultava oramai impossibile recidere la decisione di Tibelius IV, ma una persona riuscì a risollevare la mia vitalità, e la mia possibilità: quella persona si chiamava Kevin Nakamura, ed era solamente grazie a lui se in quel momento riuscii ancora ad intraprendere la mia avventura con un sorriso, realizzando che anche l'impossibile poteva diventare possibile se solamente ci si fosse armati di una forza di volontà talmente alta, da poter sradicare i rami del destino, provando a coltivare un nuovo campo per intraprendere una strada creata dalla sottoscritta; quella persona a me cara lo avrei ringraziato sia in quel momento che anche in un lontano futuro, quindi non potevo infrangere la promessa fatta con tanto ardore.


Ormai la fatidica semifinale contro Koji era iniziata ed io mi trovai di fronte a lui con parecchi metri di distanza che ci distanziarono, visto che mentre mi trovavo a sud, lui rimaneva nella zona nord ben concentrato e sicuro di sé; stavo pensando intensamente a quale attacco effettuare per prima visto che il nobile Murakami era un avversario molto potente, cercando di non perdere nemmeno la concentrazione per un secondo, essendo che mi sarebbe costata la vita: rimasi con la spada che puntava verso l'alto diagonalmente e vidi l'individuo altezzoso ancora fermo, mentre il sole illuminò le nostre armi e si sentì un odore pressante nell'aria.


"Forza, in questo momento farò attaccare te per prima... sono gentile." Il mio avversario non ebbe peli sulla lingua e disse quelle parole con una certa vanità, mostrando un ghigno sinistro che emanava una sicurezza incommensurabile: la sua spada puntava verso il basso diagonalmente ed intanto percepii dentro di me un gusto acido, comprendendo che un nemico come lui fosse diverso dagli altri; rimasi in silenzio per qualche secondo e subito dopo gli risposi.


"Non sono così stupida: sicuramente avrai qualcosa in mente appena mi dirigerò verso di te, oppure pensi che non sia alla tua altezza? Come ti ho detto... non ti è permesso sottovalutarmi." All'inizio della frase mostrai un sorriso ironico, dove subito dopo divenne uno sguardo autoritario e serio, corrucciando le mie ciglia ben sottili ed impugnando con più forza il manico del mio cimelio; la mia voce risultò piuttosto severa e la mia bocca emanò le stesse emozioni mentre inarcai leggermente di più la schiena, puntando i miei stivali per bene sulla terra e sentendosi il suono dell'impatto.


"Non mi permetterei mai di sottovalutarti, stai tranquilla... non c'è nessuna sorpresa in serbo: vorrei semplicemente farti iniziare." Spiegò infine il nobile con una voce molto altezzosa ed emanante anche una certa ironia come se mi volesse prendere in giro, mostrando le sue sopracciglia corrucciate ben convinte mentre fece un gesto di dissenso con le braccia, alzandole ed abbassandole subito dopo; nel mentre c'era una persona di una certa autorità che ci stava fissando in quel momento, ma logicamente era impossibile comprenderlo.


Noremas (Arena) - Anno 652 - 12 Settembre - Ore 14:40 - Masao's POV


Mi trovavo nella parte più alta dell'arena e nel medesimo posto che avevo scelto i giorni precedenti per poter fissare gli scontri con attenzione, rimanendo inginocchiato e con la testa rivolta verso il basso per non perdere nemmeno un secondo di quello scontro, mantenendo i miei piedi in quella superficie grigiastra e liscia; posizionai la mia mano sinistra verso il casco sul medesimo lato visto che lo indossai anche in quel momento, ed iniziai a comunicare con l'imperatore: la supergigante arancione emanava un'afa leggermente più intensa quando si raggiunsero certe altezze di quota.


"Mio signore, il tanto atteso scontro è iniziato: non ho la minima idea di chi possa vincere tra i due partecipanti." Dissi improvvisamente con vocalità rapida e molto affidabile, rimanendo con la bocca seria e spostando leggermente le mie pupille verso il lato su cui sentivo maggiormente il mio signore, guardandolo intensamente; grazie al casco potevo fargli vedere gli scontri tramite uno schermo magico come se li stesse godendo dal vivo.


"Vediamo come se la caverà la ragazza Watanabe... contro Koji Murakami: qualunque sia l'esito di questo scontro... è ovvio pensare che uno dei due sarà il vincitore di questo evento... e non vedo davvero l'ora che l'onorato diventi di mia proprietà... per usarlo contro l'impero oscuro... riuscendo a devastare chissà quante migliaia di vite... facendo comprendere che la qualità... è migliore della quantità... grazie ad un allenamento estenuante." Tibelius spiegò con tono concentrato, sicuro ed anche leggermente esaltato quali fossero i suoi piani per il futuro, facendomi comprendere che il vincitore del torneo sarebbe stata la stella nascente per avere un domani migliore; dal suo modo di parlare potetti capire che quella battaglia era sicuramente più importante della finale stessa, fino a prova contraria logicamente.


"Posso capirla mio signore... Nello scorso turno sia il Murakami che la ragazza Watanabe avevano fatto degli scontri alquanto interessanti: dove uno ha sconfitto un lottatore molto grintoso che andava con i pugni, possedente persino un'abilità originaria, mentre l'altra ha mandato al suicidio un ragazzo utilizzatore della nebbia, quindi si vede che non sono delle persone comuni." Spiegai il mio punto di vista all'imperatore in modo concentrato ed attento, squadrando con intensità i due combattenti in lontananza mentre aspettammo l'azione di uno dei due; dopo quella frase rimanemmo in silenzio per un po' di tempo, provando a vedere se una situazione particolare avrebbe smosso il combattimento.


Noremas (Arena) - Anno 652 - 12 Settembre - Ore 14:42 - Kevin's POV


Continuai a rimanere seduto sugli spalti con molta ansia addosso e non riuscendo a rimanere tranquillo, continuando a stropicciare i miei pantaloni con le mie mani in una stretta e notando che la mia amica provò a trovare un punto scoperto per mettere in difficoltà il suo avversario: i miei amici erano di fianco sulla mia sinistra uno affiancato all'altro ed anche loro si mostrarono concentrati, sperando che la fanciulla potesse vincere.


"(Coraggio Akane, se ti impegnerai a fondo... sicuramente lo sconfiggerai.)" Pensai dentro di me con preoccupazione intanto che strinsi i denti in un modo non troppo forte ma visibile, sentendo anche una goccia di sudore che scese dalla parte sinistra della mia fronte, avendo le sopracciglia corrucciate; improvvisamente la situazione sembrò prendere inizio mentre si sentirono anche delle voci di sottofondo da parte dei tifosi.


"(Non so come trovare un modo, ma a questo punto darò tutta me stessa... fin da subito!)" La mia cara compagna riuscì finalmente a farsi coraggio ed ad andare verso il suo nemico con aria austera, attuando una corsa molto rapida e portando la sua arma nel suo lato inferiore destro mentre la continuò a tenere con entrambe le mani: puntava verso il basso diagonalmente e la schiena di Akane era ben dritta in quel momento, facendo in quel modo uno scatto ben fiducioso mentre i suoi occhi erano concentrati verso il Murakami.


"Finalmente ti sei decisa eh? Fatti sotto!" Esclamò l'avversario con fare esaltato e vanitoso, rimanendo sicuro di sé e continuando a mostrare quel ghigno irritante con le ciglia corrucciate; i suoi occhi mostrarono una grande allegria sadica, posizionando subito dopo la sua spada diagonalmente verso il basso e davanti al suo corpo per potersi difendere: la tenne sempre con una mano. Dopo pochissimi secondi entrambi si trovarono nel lato nord ed Akane si abbassò leggermente per potergli sferrare un fendente diagonale dal basso verso l'alto, sperando di poterlo sbilanciare visto che il nemico rimase fermo, dandole una possibilità.


"Prendi questo!" La mia amica urlò con risolutezza e severità mentre mostrò un viso prepotente con gli occhi ben concentrati, facendo comprendere appieno il suo impegno e la sua volontà nel voler vincere intanto che sferrò il colpo. Appena il fendente si schiantò sulla lama del nemico si sentì un riecheggio fortissimo e frastornante come se quelle due armi fossero fatte dei materiali più resistenti al mondo, e forse poteva anche rivelarsi veritiero essendo due cimeli: l'attacco si fermò a metà visto che la spada del nobile non si smosse di un solo millimetro, rilasciando in quello stesso istante una fortissima ondata di vento in tutta la zona circostante come contraccolpo, e sentendosi il terreno tremare per mezzo secondo a causa della forza assurda immessa nell'attacco caricato; però si potette vedere Koji che inaspettatamente mise parecchia forza per bloccare un attacco del genere, vedendosi le parti centrali delle due lame tremolare e grattarsi tra di loro mentre crearono qualche scintillio, dove una rimase diagonale verso il basso e l'altra parzialmente orizzontale.


"Pff... Lo ammetto, con te mi tocca utilizzare seriamente la massima forza fisica, davvero notevole!" Il nobile di primo rango esclamò quelle parole con esaltazione e piegò leggermente la sua schiena per poter immettere più forza nella sua respinta, mostrando il medesimo volto ma con un sorriso molto più largo di quello precedente. L'individuo attuò con successo la respinta e si percepì il suono dei due materiali strisciare tra di loro, facendo indietreggiare la fanciulla con successo di alcuni metri, dove quest'ultima strisciò i suoi stivaletti sul terreno per qualche secondo; senza nemmeno dare il tempo per pensare, il Murakami effettuò uno scatto molto rapido con la schiena ben distesa orizzontalmente, arrivando verso il suo obbiettivo nel giro di pochissimi attimi ed avvicinandosi nella zona centrale dell'arena: con il sorriso stampato in volto iniziò a sferrare tantissimi fendenti diagonali di qualsiasi tipo verso la ragazza, facendola sussultare per la leggera sorpresa ma non facendola cogliere impreparata. Con viso concentrato che emise anche una leggera smorfia allegra, la mia compagna iniziò a respingere ed a contrattaccare tutti i fendenti che sferrò il suo malefico avversario, sentendosi dei fortissimi rimbombi metallici in tutta la zona circostante che crearono un frastuono continuo; i tifosi iniziarono ad urlare in coro appena videro i velocissimi spostamenti dei due nobili per cercare di non rimanere feriti in nessun modo possibile, respingendo anche alcuni attacchi con la lama del loro cimelio ove possibile e donando uno scontro davvero rapido senza esclusioni di colpi, ed in più solamente da quei pochi attacchi si poté capire una cosa: erano di tutt'altro livello rispetto a tutti gli altri partecipanti.


"Ne sono felice... non ti farò vincere!" Akane disse a voce alta e convinta quelle parole mentre continuò a respingere, ed a compiere capriole per non farsi prendere dagli attacchi nemici, mostrando un leggero sorrisino sul suo volto e delle ciglia corrucciate come se avesse trovato un avversario al suo pari; continuarono ad attaccare ed a muoversi fino ad arrivare alla zona centrale est, ma ad un certo punto il primogenito vanitoso fece due schivate laterali per evitare ben due fendenti diagonali della ragazza che erano in direzione opposta all'altra, ma entrambi dall'alto verso il basso: senza nemmeno perdere tempo attuò anche un leggero salto all'indietro per evitare un colpo orizzontale indirizzato sulla sua pancia avvenuto in combinazione ai due precedenti, tornando sulla terraferma dopo mezzo secondo e vedendosi il suo cappotto svolazzare leggermente, guardando la sua nemica con espressione sinistra mentre distavano frontalmente di circa cinque metri l'un l'altro.


"Il riscaldamento leggero lo abbiamo terminato, quindi: direi di cominciare!" Lightning Flame!" Koji emanò un'aura sinistra che divenne verso fine frase carica di sadismo, attivando con furore la sua abilità appresa al livello 2 mentre ebbe un'espressione convinta e riempita di glorificazione, vedendosi le sue sopracciglia inarcate all'ingiù ardentemente ed un ghigno come se sapesse già di vincere; il suo cimelio iniziò ad emanare un potere molto intenso e si videro varie saette e fiamme alquanto possenti comparire intorno alla lama, sentendosi il suono di entrambi gli elementi risvegliarsi mentre puntò l'arma diagonalmente verso il basso e mantenendo le sue ginocchia leggermente piegate come se stesse preparando uno slancio: si sentiva una forza parecchio elevata in lui e quindi risultava alquanto pericoloso, ma la mia amica non si perse d'animo.


"La mettiamo così eh? Va bene allora... come farai tu un colpo singolo... lo farò pure io! Slash of Hope!" La fanciulla dal cuore gentile chiuse gli occhi ad inizio frase e verso la fine li riaprì, spalancandoli leggermente più del dovuto e mostrando uno sguardo determinato ma pieno di autorità, mantenendo la sua bocca ben seria e facendo fuoriuscire dalle sue corde vocali un suono severo: si rimise in posa come ad inizio scontro e con la spada davanti ad ella mentre la puntò verso l'alto diagonalmente, vedendosi intanto la spada di quest'ultima che divenne dorata con molta aura di quel colore attorno; si poteva percepire un grandissimo potere visto che voleva attivare la sua abilità di livello 3, sentendosi un suono di caricamento molto alto ed il rumore della luce pura, mentre il nobile portò il suo braccio indietro per caricare il colpo, inarcando la schiena ancora di più insieme alle sue gambe.


"Vogliono fare entrambi un'abilità a colpo singolo?!" Domandai stupito e con incredulità dopo aver sussultato leggermente, mantenendo un viso piuttosto incredulo ma altamente concentrato con gli occhi ben aperti; avevo l'indice ed il pollice destro sul mento per rimanere con espressione pensierosa intanto che sentii due odori ben diversi: uno era profumato ed emanava una lucentezza rilassante, mentre l'altro emanava aria meschina e prurito al naso a causa delle fiamme.


"In questo caso allora vincerà chi avrà una maggior forza." Contemplò Masaki con tono intellettuale mentre si trovava sulla mia sinistra ma abbastanza lontano essendo l'ultimo della fila, tenendo le sue braccia conserte e rimanendo con uno sguardo ben composto e serio; le sue sopracciglia erano inarcate all'ingiù intanto che vide Koji puntare leggermente all'insù la sua spada diagonalmente: rimasero tutti fermi per qualche attimo e si sentirono solamente le urla dei tifosi, fino a quando il Murakami non decise di andare per prima.


"Sto arrivandoooo!" Urlò con una leggera foga ma tanta esaltazione quella frase ed attuò uno slancio per partire all'attacco, rimanendo con un volto che sembrò alquanto sadico e voglioso di combattere con la morte: lasciò una scia infuocata e fulminante dietro di sé, sentendosi la spinta delle scarpe sul terreno non liscio e rimanendo a mezz'aria intanto che portò la sua spada in avanti. Anche Akane fece uno slancio per potersi avvicinare a lui nella zona est, ed appena entrambi erano abbastanza vicini, effettuarono un fendente devastante all'unisono che fece intontire le orecchie a tutte le persone presenti per pochi millisecondi per quanto fosse aggressivo l'impatto: il fendente di Koji era diagonale dall'alto verso il basso e stessa cosa per la mia amica con l'unica differenza che era verticale; appena il suono si propagò, si alzò anche un grande polverone che si espanse per tutta la zona di battaglia, rimanendo però a bassa quota e sporcando solamente la parte bassa delle gambe della mia compagna, come i pantaloni del primogenito sadico. La ragazza dolce fece alcuni versi di sforzo mentre provò a resistere a quel colpo che era molto più pesante rispetto al duello di forza precedente, vedendosi ella che strinse i denti mentre rimase autoritaria e non volendosi far comandare da uno come lui: la luce pura stava affrontando selvaggiamente le fiamme ed i fulmini più pericolosi, provando a purificarli.


"Kkhh! Devo ammettere che mi sto preoccupando un pochino, hai una forza davvero molto alta!" L'individuo maschile esclamò quelle parole con una leggera ironia scherzosa ma anche con una certa preoccupazione, mostrando un sorriso che era con i denti molto più stretti e vedendosi una goccia di sudore sulla sua guancia sinistra mentre i loro due visi distavano di non troppi centimetri: si percepì il rumore duro ma anche energico delle due abilità che provarono ad opporsi l'una contro l'altra, insieme anche ai loro utilizzatori.


"Incredibile...!" Esclamai con volto meravigliato ed incredulo mentre si sentì un'energia devastante, piegando leggermente la mia schiena in avanti e spalancando i miei occhi per vedere al meglio quel duello di forza, mantenendo una bocca seria con le sopracciglia corrucciate. Dopo alcuni secondi di continuazione di quello scontro molto arduo, ci fu immediatamente un'esplosione metà dorata con l'altra metà gialla e rossa, facendo comprendere che entrambe le forze fossero di una potenza a dir poco pari intanto che si sentì un grandissimo frastuono, come se una bomba si fosse impattata nella zona destinata: i colori dello scoppio divennero marroni e fumanti dopo circa due secondi e non si riuscirono più a vedere i due partecipanti, facendo aumentare l'adrenalina da parte degli spettatori; improvvisamente si sentirono però dei rimbombi molto forti e continui dentro quell'enorme cortina di fumo, facendoci comprendere che il loro scontro stava continuando anche all'interno di essa con dei continui frastuoni metallici: si poteva sentire un odore pungente e non tanto bello a causa del grande fumo che faceva prudere le narici, obbligandoti a sentire anche un certo grumo nella gola. Tutto il gruppo me compreso fece uno sguardo stupito e dopo circa quindici secondi di solamente rumore, la polvere si dissolse e si videro nuovamente i due partecipanti che si stavano tirando dei fendenti veloci, scomparendo lentamente anche quell'odore e gusto percepiti poco prima.


"Hiyaaa!" Akane attuò quel piccolo versetto in modo acuto ed effettuò un fendente diagonale dal basso verso l'alto che fece indietreggiare Koji con un salto, guardandolo intanto con aria grintosa e risoluta: si trovavano al centro dell'arena con la nobile che era leggermente più a sud, distanziandosi di pochi metri frontalmente dal suo avversario; la ragazza cambiò lo stile dell'impugnatura ed iniziò a tenere l'arma come se fosse uno spadino, mettendosi ben dritta e con le gambe vicine tra di loro per effettuare quell'azione elegante. A causa dell'esplosione il Murakami era sporco nelle parti di entrambe le gambe vicino ai quadricipiti, spalliera destra, guancia sinistra e nel petto in vicinanze del cuore, mentre la mia amica aveva il fumo attaccato su ambedue le ginocchia, sulla pancia, gomito destro, parte sinistra del collo ed un po' nella zona superiore dei capelli sopra al cranio: appena il nemico rimise piede a terra si sentì soddisfatto.


"Pff... mi sto divertendo un sacco... a quanto pare eri veramente come mi aspettavo." Il ragazzo vanitoso utilizzò la sua mano sinistra per togliersi il fumo dai pantaloni ed abbassò la testa per poter guardare, battendo il palmo di essa sulla zona sporca per staccare la sporcizia e sentendosi il suono di quell'azione una manciata di volte: subito dopo rialzò lo sguardo verso la mia compagna e rimase con quel ghigno sinistro ancora più esaltato, vedendosi le sue sopracciglia inarcate all'ingiù con occhi seri e sentendosi un tono soddisfatto nelle sue corde vocali; egli ripuntò la spada diagonalmente verso il basso, mentre la fanciulla lucente rimase nella posa dello spadino ma con respiro affannoso.


"Uff... uff... piuttosto... come mai sei così pieno di energie? Ieri sei stato ferito in un modo abbastanza grave... non dirmi che ti sei ripreso del tutto così presto... senza nessuna cura esperta." La mia amica fece uscire un argomento alquanto curioso ed insolito mentre ebbe una tonalità forzata ma concentrata, rimanendo col medesimo sguardo intanto che provò a capire come il primogenito vanitoso avesse tutte quelle forze: la risposta però si rivelò alquanto semplice e comune.


"Mi sono curato da solo quando me ne sono andato dall'arena, decidendo di farmi effettuare solamente i primi soccorsi dai medici dell'imperatore: conosco parecchie tipologie di magie, quindi mi sono ripreso del tutto." La mia nemesi spiegò con noncuranza e sicurezza il modo in cui si fosse ripreso, rimanendo col medesimo viso e poggiando la mano sinistra sulla vita dello stesso lato per mantenersi meglio: all'apparenza sembrava ancora tranquillo e per nulla affaticato.


"Ora capisco, non è da tutti saper combattere bene ed avere parecchie magie curative nello stesso momento, soprattutto a questa età: sei davvero forte, mi complimento con te... però sappi che anche io non me la cavo male." La nobildonna si complimentò con fare serio ed intellettuale, presentando un'espressione un pochino più indifferente e concentrata intanto che rimase con una bella postura: le sue gambe anche se non sembravano resistenti per via della stazza snella, avevano un'elasticità ed un bilanciamento sicuro.


"Sicuramente sei la più forte di questo torneo, quindi userò tutte le abilità che ho a disposizione per batterti! Suffering Scarlets!" Dopo aver rivelato il suo pensiero con sicurezza alla sua interlocutrice, attivò un'altra sua abilità che aveva già attuato in un precedente scontro in modo carico e leggermente tetro, trasformando il suo ghigno in un sorriso più sadico ed aprendo di più i suoi occhi: la spada iniziò ad avere un'aura scarlatta attorno come se si stesse dipingendo con del sangue, percependosi un potere tetro, cupo ed alquanto pericoloso intorno ad essa.


"(Non è per nulla stanco eh...? Ho in mente qualcosa... è molto rischioso... ma vale la pena tentare...)" La mia amica rimase interdetta ma con uno sguardo parecchio concentrato con le ciglia curvate verso il basso, mettendo il suo cimelio davanti al suo corpo mentre lo puntava verso l'alto diagonalmente sulla sinistra, ed accarezzando dolcemente la lama con la punta delle sua dita della mano mancina; si vide quella parte del corpo scendere lentamente e si poté capire quanto fosse elegante, trasmettendo però in me anche alcune emozioni sensuali e sensoriali, ma la colpa era soltanto mia visto che era la donna che amavo.


"Preparati... questi fendenti uccidono, faranno molto male!" Il Murakami si slanciò in modo rapidissimo ed incredibile mentre lasciò una scia scarlatta come il sangue dietro a sé, arrivando nel giro di mezzo secondo vicino alla sua avversaria intanto che ebbe un volto carico ed efferato: la sua vocalità era cupa e malvagia intanto che portò la sua arma dietro al suo fianco dominante, caricando uno dei primi fendenti e rimanendo a mezz'aria con le gambe parzialmente piegate.


"(Perfetto, devo cercare di non farglielo capire...)" La mia amica mise velocemente la sua arma orizzontalmente sopra la sua spalla dominante come se volesse colpire il nobile in un punto vitale, portando la lama in una posizione adeguata per poter respingere anche i suoi fendenti in caso di fallimento, ovvero verso la parte destra del petto del nemico: in quell'esatto momento il tempo era come se stesse andando a rallentatore e Koji iniziò a portare la sua arma in avanti, cominciando il suo assalto sicuro e definitivo; improvvisamente Akane cambiò la sua postura di attacco in una posizione indifesa, spalancando le sue braccia diagonalmente e lateralmente, avendo in quel momento delle aperture in tutti i lati per attuare il suo inganno.


"Destiny Return!" Improvvisamente ed anche inaspettatamente, la nemica del nobile vanitoso attivò la sua abilità appresa al livello 2 con voce determinata e grintosa, capendo quanto fosse rischioso e preparandosi al possibile dolore: chiuse gli occhi in modo stretto e strinse i suoi denti visto che pensava alla grande sofferenza che poteva portare l'abilità dell'avversario, dato che dopotutto aveva tutto il busto e pancia in angolazioni perfette per subire dei colpi micidiali; il tempo ritornò alla sua velocità originale e l'avversario spalancò i suoi occhi, capendo la tattica della mia amica e realizzando che non poté più fermarsi.


"Maledetta! (Non posso più fermare i miei colpi! Se utilizzo questi fendenti alla massima forza morirò di sicuro! Devo diminuire la forza!)" Il nobile arrogante urlò quella frase ad alto volume e fece un volto preoccupato ed aggressivo, stringendo i suoi denti con agitazione e mantenendo le sopracciglia corrucciate come non mai, visto che una volta appena l'abilità veniva attuata non ci si poteva più fermare fino al suo completamento; quindi senza via di scampo effettuò con prepotenza quattro fendenti diagonali che emisero un potente effetto sonoro, sentendosi il rumore dei colpi e della carne penetrata fortemente: aveva due tagli sia vicino al petto che allo stomaco, ed essi iniziarono nella parte più esterna del corpo di Akane, fino alla parte interna visto che Koji colpì sia la zona destra e sinistra del corpo avversario. La mia amica emise un verso di sofferenza ma non sentì troppo dolore grazie alla sua abilità attivata, indietreggiando però di una decina di metri mentre ebbe le braccia spalancate e vedendosi poco sangue uscire dai tagli ricevuti: i suoi stivali vennero trascinati ed ad un certo punto si fermò, vedendosi qualche goccia minimale di quel liquido scarlatto gocciolare per terra che non mi fece preoccupare, ma facendomi rimanere comunque sia perplesso.


"C-che mossa folle ed audace... ma avrà funzionato?!" Kimiko rimase con il braccio sinistro sopra alla gamba dello stesso lato con il palmo verso il basso che afferrava il ginocchio, e con la mano destra che invece giaceva sul mento visto che era pensierosa, mostrando un volto con gli occhi ben aperti e con una bocca incredula, diventando stupita dal coraggio della ragazza: la sua voce era leggermente balbettante e meravigliata, sperando che fosse andato tutto per il verso giusto; calò il silenzio tombale nella zona mentre il Murakami rimase piegato in avanti ed inginocchiato, con la spada che distava dal terreno di un solo centimetro mentre era in orizzontale, ricominciando a parlare subito dopo.


"L-lo devo ammettere... m-mi hai fregato... AAAAAAAHHHHHHH!" Si rialzò in piedi ben dritto ed urlò come non mai con una vocalità altissima, alzando la sua faccia verso il cielo con il collo ben dritto e con la schiena inarcata leggermente all'indietro: le sue braccia tremavano come se non riuscisse a muoversi e stessa cosa per il suo corpo, non vedendosi lo sguardo del suo viso e cadendo a pancia insù subito dopo, rimanendo a terra senza reagire; i tifosi fecero un'esclamazione di stupore vedendo tale individuo in difficoltà, ricominciando il frastuono di poco prima anche se minore.


"Perfetto! Koji è alle strette!" Esclamai con esaltazione quelle parole ed ebbi un grande sorriso nelle mie labbra con delle sopracciglia ben corrucciate sul volto, mantenendo le palpebre ben convinte ed alzando il mio braccio destro all'altezza del petto con un pugno ben rinsaldato: la mia schiena era ben dritta e le mie spalle leggermente in avanti come se volessi alzarmi, sentendo il gusto dolce della vittoria mentre i versi dei tifosi mi fecero gasare sempre di più e capendo la forza e la furbizia della mia compagna al cento per cento.


"Ggghh... n-non posso di certo perdere così..." La mia nemesi rimase a terra con le braccia spalancate orizzontalmente e contemplò la sua situazione complicata con sofferenza, avendo una voce forzata e stringendo i suoi denti con forza mentre provò ad alzare almeno la testa: aveva sentito dei dolori incredibili e raddoppiati nelle parti dello stomaco e del busto, obbligandolo a non muoversi momentaneamente a causa del grande dolore; i suoi denti rimasero stretti e le sue sopracciglia tremarono mentre giaceva nella zona centrale dell'arena con Akane a sud.


"Uff... Accidenti... devo dire che sei forte... ma la tua stessa potenza ti è andata contro, quindi direi di finirla qui... Power of Goddess." La nobildonna si rimise ben dritta dopo quel dolore e rimase stupefatta della forza del nobile, puntando la sua spada diagonalmente verso il basso come se non avesse intenzione di attaccarlo immediatamente, difatti attivò la sua abilità alquanto unica con voce fredda e seria dopo essere rimasta stupita: il volto era serio ed emanava molta autorità come se avesse intenzione di fargli provare un grande dolore, intanto che iniziarono a capire la continua sequenza di eventi che non serviva ripetere mentre attivò quell'abilità. La mia compagna aveva un'enorme aura dorata attorno che raggiunse i cieli insieme ad un grande suono di caricamento, creando un grande frastuono e facendo un'onda d'urto talmente forte dove Koji cercò di resistere attuando vari versi; dopo i soliti secondi passati il clima si calmò dopo l'enorme emanazione di potere, vedendosi Akane con dell'aura dorata attorno spessa di alcuni centimetri e ben intensa, insieme a dei capelli svolazzanti che donarono maestosità alla sua espressione solenne: i tifosi urlarono sempre di più e si potevano notare le sfere luminose sotto i piedi della fanciulla attraente.


"Ccr... n-no... devo rialzarmi...!" Il Murakami in pieno panico si rialzò dal pavimento ruvido con grande sforzo e ci mise anche un bel po' di secondi, rimanendo però con le gambe piegate e con la schiena leggermente inarcata in avanti per il grande peso che sentì dentro di lui: respirava affannosamente e fissò la sua avversaria con preoccupazione visto che emanò una grande pressione, non staccandole gli occhi di dosso e non sapendo cosa poter fare, vedendosi per la prima volta in quel modo nonostante avesse ancora la sua arma in mano; la sua nemica rimase tranquilla ed imponente, sapendo di avere la vittoria in pugno.

"Non sforzarti inutilmente, prima o poi ti colpirei comunque visto che adesso sono molto più forte con questa forma: pagherai per i tuoi peccati... sentendo un grande dolore." La voce della mia amica era alquanto severa e solenne, facendo capire che non c'era scampo per il suo obbiettivo intanto che ebbe un volto serio e freddo: attuò qualche passo costante per avvicinarsi e si sentì l'effetto sonoro delle sferette luminose sotto gli stivali, vedendosi anche il suo cimelio che iniziò a brillare di un dorato ancora più intenso, facendo sentire un forte potere.


"Devo dire che l'esito dello scontro ormai è deciso." Jiro sorrise insieme agli altri e contemplò con voce tranquilla quello scenario, rimanendo a braccia conserte e ben dritto mentre tenne gli occhi attaccati allo scontro per vedere la punizione spettata al ragazzo vanitoso: tutti quanti erano convinti della sua vittoria, così come il sottoscritto ma rimanendo anche sorpreso su quanto stranamente fosse così tanto superiore a Koji.


"Questa abilità è la punizione per quello che hai fatto a Kevin in passato: deve pur sempre vendicarlo qualcuno, no? Preparati... perché farà molto male. Brilliant Slashes of Light!" La ragazza lucente attivò la sua abilità appresa al livello 4 e la sua voce si trasformò in autoritaria ed aggressiva al momento dell'attivazione, vedendosi l'arma che divenne sempre più lucente ed emanante di potere: il suo volto divenne più concentrato e fece una corsa per andare incontro al nemico, vedendosi ella che si diede una spinta con la punta dei suoi stivali e distendendo parzialmente la sua schiena; intanto si sentirono le urla dei tifosi aumentare tantissimo come se fosse arrivato il momento culmine.


"Vai Akane, sconfiggilo ed arriva in finale!" Mi alzai improvvisamente ed iniziai a correre in modo carico verso il parapetto, volendomi gustare la vittoria della mia amica con la migliore prospettiva possibile intanto che ebbi un tono esaltato, presentando anche uno sguardo sorridente e pieno di speranza: percepii anche un odore puro ed ardente che mi diede la giusta carica, arrivando nel giro di pochi secondi sulla balaustra e poggiandoci i palmi delle mani subito dopo appena in tempo per poter ammirare la sua abilità; difatti ella rimase a pochi centimetri di distanza da Koji mentre quest'ultimo spalancò i suoi occhi, come se avesse paura o stesse avendo in mente qualcosa.


"Prendi questooooooo!" La mia compagna di avventure urlò con determinazione e severità quella frase per dare il castigo più prepotente possibile al Murakami, portando la sua testa in avanti ed iniziando ad attuare i potentissimi fendenti diagonali a scelta che erano ben cinque: spalancò i suoi occhi ed effettuò quei potentissimi colpi in diverse parti della pancia per lasciargli più tagli possibili, sentendosi il forte suono della luce e della penetrazione della pelle, vedendosi anche ben quattro ferite sanguinanti in modo modesto mentre il nobile urlò dal dolore con la bocca, ad occhi spalancati; all'ultimo fendente che era dall'alto verso il basso e da destra verso sinistra come se volesse tagliarlo in due, ci fu un'enorme esplosione di fumo all'impatto di esso, causando un grande frastuono e non vedendosi più nulla nel campo di battaglia. Gli spettatori urlarono e ci venne un grande prurito nel naso a causa del fumo, facendoci venire anche un brutto sapore nella gola come se avessimo mangiato della sabbia; dopo il forte urlo dei tifosi cadde il silenzio tombale, aspettando tutti quanti che la polvere si dissolvesse per poter vedere l'esito dello scontro, anche se comunque non c'era alcun dubbio: Koji era stato preso in pieno e stava sanguinando abbastanza durante i forti colpi della mia amica, quindi pensammo che la sua vittoria fosse inevitabile visto che stava anche urlando di dolore durante il procedimento.


"Uff... uff..." Il fumo iniziò a dissolversi lentamente e si vide Akane che respirò affannosamente con volto concentrato e leggermente stanco, indietreggiando di qualche passo per circa quattro metri e sentendosi il suono di essi sotto i suoi stivali, unito anche al rumore delle sferette luminose visto che non annullò la sua forma unica prima di avere la conferma della sua vittoria; attuò la stessa identica posa che ebbe ad inizio battaglia con lo stile della spada e rimase con le gambe leggermente piegate, rimanendo ferma dopo aver compiuto i passi sufficienti mentre ebbe le ciglia corrucciate: si vide ancora più sporca di fumo ed infatti si aggiunsero dei segni grigi sulla sua guancia sinistra, sulla spalla destra e dietro i suoi lunghi capelli castani e svolazzanti.


Appena il fumo si dissolse completamente si poté vedere il nobile sdraiato a pancia ingiù a circa cinque metri di distanza frontalmente dalla ragazza, notando che aveva la faccia piantata sul terreno ruvido e le braccia verso l'alto distese parzialmente, non dando alcun segno di risposta nonostante sul suo palmo destro avesse ancora l'arma, ma senza alcun segno di forza sulla presa: aveva tutta la parte della schiena sporca di fumo e grigia, comprese anche la parte superiore delle maniche dell'abito e la parte posteriore dei pantaloni sulle cosce; il silenzio continuò a persistere per provare a capire se la nobile avesse vinto seriamente, ma non si vide nessun movimento nemmeno da parte delle sue gambe ben distese.


"Ha... vinto... seriamente...!?" Mentre continuai a rimanere vicino alla protezione degli spalti domandai quella frase con voce incredula, alzando ancora di più il tono e rendendolo esaltato come se volessi urlare per la felicità della sua vittoria: le mie mani rimasero poggiate nel parapetto e mi piegai sempre di più in avanti per vedere la scena al meglio, avendo un volto stupefatto e gli occhi ben aperti mentre entrambi si trovarono al centro dell'arena; le mie sopracciglia erano inarcate all'ingiù e non persi di vista nemmeno per un secondo la scena, ma improvvisamente un qualcosa di inaspettato fece andare in tumulto il cuore della mia amica.


"Tsk... Eheh..." Improvvisamente la nobile sentì un verso vanitoso ed una risatina che noi non riuscimmo a sentire a causa della distanza, e quel suono proveniva proprio dalla mia nemesi, facendola preoccupare improvvisamente: la fanciulla spalancò i suoi occhi e mostrò un volto incredulo mentre tenne il suo cimelio con più forza, cercando di non tentennare.


"N-non sarà che è riuscito a resistere?! Non è possibile... l'ho colpito in pieno..." La mia compagna parlò con agitazione e perplessità, non riuscendo a credere di non averlo sconfitto dopo quei fortissimi attacchi, dopotutto gli aveva procurato dei danni incredibili: il suo volto rimase intimorito e fece qualche passo in avanti mentre noi rimanemmo straniti, visto che sia il gruppo che io non avevamo sentito nessun verso.


"Uh...? Akane... che succede...? Perché stai... No... aspetta... non vorrai dirmi che...?!" Inizialmente feci fuoriuscire una tonalità perplessa dalle mie corde vocali, dove verso fine frase divenne agitata visto che mi incentrai a vedere al meglio il corpo di Koji, notando che in realtà non fosse privo di sensi visto che intorno ad essa iniziò ad esserci un'aura verde: spalancai i miei occhi ed il mio volto divenne preoccupato, avendo una goccia di sudore sul mio zigomo destro e ritornando con dell'acidità nella mia gola.


"Eheheh... AHAHAHAHAH!" Mentre il Murakami aveva ancora il viso rivolto verso il pavimento fece fuoriuscire una risata pazza ed alquanto sadica, facendo rimanere straniti tutti gli spettatori e principalmente la sua interlocutrice, appesantendo di parecchio l'atmosfera con timore ed incredulità: conficcò la punta del suo cimelio per terra e si sentì il suono del colpo mentre provò a mettersi in piedi con il supporto di essa, rialzandosi lentamente e vedendo l'aura verdognola di costui che divenne sempre più spessa di alcuni centimetri, presentando un verde acceso che rimase attorno al suo corpo; Akane deglutì velocemente e ricominciò a parlare.


"C-come hai fatto a sopravvivere?!" Domandò con serietà e sconvolgimento mentre si notarono un paio di gocce nella sua fronte che si trovarono poco sopra gli occhi, rimanendo con espressione incredula e leggermente agitata mentre intorno a lei rimase comunque sia quel suo potere maestoso, quindi era alquanto strano un timore del genere da parte sua. Il nobile poggiò entrambi i palmi delle sue mani sul pomolo della spada che si trovava di fronte a lui per potersi supportare durante il rialzo, mantenendo la testa abbassata per non far vedere il suo volto intanto che riuscì a rimettersi ben dritto, anche se con il corpo leggermente tremolante a causa dello sforzo e dalle ferite: si notò un po' di fumo anche nella parte superiore dei suoi capelli e sul petto che era aumentato drasticamente, insieme ai cinque tagli diagonali a scelta ricevuti dalla sua avversaria che smisero di sanguinare, ma che rimasero ben rossi; dopo circa sette secondi di taciturnità assoluta iniziò a parlare, poggiando la sua mano mancina sopra l'occhio del medesimo lato.


"Tsk... Come ho fatto dici? Davvero una bella domanda! Anche se io saprei risponderti ADEGUATAMENTE!" Con una voce piena di sicurezza che divenne mezza forsennata verso la fine della frase, Koji rialzò la sua faccia e guardò Akane con gli occhi spalancati mentre la palpebra sinistra era coperta parzialmente, mostrando un sorriso molto largo e sadico per emettere una grande paura, e vedendosi anche inaspettatamente qualcosa di diverso in viso: grazie al piccolo spazio che si diedero il medio e l'anulare sinistro del nobile, si poteva vedere il suo occhio del medesimo lato completamente di colore nero sulla zona della sclera insieme ad una pupilla azzurro chiaro, di cui essa era anche molto più piccola rispetto ad una normale iride, sembrando una minuscola sfera di ghiaccio frammentata dentro il vuoto assoluto; era davvero inquietante ed in quel momento si sentì un fortissimo odore omicida provenire da lui, facendo intimorire e sussultare tutti quanti a causa di quell'occhio pauroso.


"Ma... perché la tua faccia è...? Quell'occhio..." La mia amica rimase interdetta e non riuscì a comprendere momentaneamente cosa fosse quella sua abilità, vedendosi i suoi occhi e la sua bocca tremare come mai avevo visto, soprattutto per la paura: la sua vocalità era flebile ed incerta mentre emanò anche un pizzico di ansia, attuando un passo indietro subito dopo e cercando di rimanere autoritaria verso il suo avversario, intanto che egli si tolse la mano sinistra dall'occhio per farlo vedere completamente, mentre la mano dominante rimase sul pomolo della sua arma. Koji aveva sopra il sopracciglio sinistro fino al dì sotto dell'occhio un segno di colore marrone non troppo grande, come se fosse stato pitturato con della vernice da qualche persona per scherzo, mentre invece in realtà era una certa tecnica che gli costrinse di apparire in quel modo: il simbolo sembrò un rettangolo marroncino che iniziò sul sopracciglio e proseguì in modo dritto fino a sotto l'occhio, non facendo cambiare comunque sia il colore nero della sclera e della pupilla ghiacciata anche se le superò, però appena tale segno raggiunse la palpebra inferiore, essa curvò di esattamente novanta gradi, procedendo verso la sua sinistra per qualche centimetro.


"Non ci sei ancora arrivata, eh?" Il nobile dal carattere vanitoso pronunciò quella domanda con una vocalità sadica ed alquanto cupa mentre emanò anche arroganza, mostrando un ghigno malevolo nella sua bocca e mantenendo gli occhi ben aperti verso la sua avversaria: le sue sopracciglia erano incarcate all'ingiù e sembrava che stesse diventando sempre più pazzo, visto che sembrava alquanto felice di avere tutte quelle ferite nel suo corpo.


"Non è una semplice abilità di livello, vero?" La mia amica cercò di riprendersi dallo sbandamento emotivo e riformulò la domanda con una voce leggermente più severa, rimanendo con la spada che puntò verso l'alto diagonalmente mentre era davanti al suo corpo e mostrando un volto più sicuro, provando a guardare il Murakami in quel suo occhio sinistro oscuro come un buco nero ed avente una sfera di ghiaccio al proprio interno: l'azione venne compiuta ma non con troppo successo, visto che con quello sguardo emanò una pressione assurda a chiunque.


"Intanto ti informo di una cosa: devi ben sapere che io sono al livello 6... e solitamente quando si raggiungono questi numeri... c'è anche possibilità di sbloccare qualcos'altro... non puoi non saperlo, soprattutto tu che sei una nobile tanto forte." La mia nemesi cercò di dare qualche indizio alla sua avversaria con la medesima tonalità di poco prima, iniziando a far vedere anche i suoi denti in quel ghigno che divenne un sorriso altezzoso pieno di sicurezza, e cominciando a mostrare una faccia leggermente meno pazza ma non troppo, come se si stesse calmando: staccò la spada dal terreno ruvido ed iniziò a puntarla verso il basso diagonalmente, afferrandola come sempre intanto che rimase ben dritto e stabile.


"Ma di cosa sta parlando? Non capisco!" Esclamai ad alto tono con irritamento e con una certa frustrazione intanto che rimasi vicino al parapetto, sbattendo i miei due pugni sulla superfice ruvida di esso ed avendo in quel momento una schiena minimamente inarcata in avanti: si sentì il suono del colpo e percepii un leggero bruciore nella zona laterale delle mie mani da dove era accaduto l'impatto, rimanendo leggermente arrossata in quella parte a causa della durezza del materiale; il mio volto si presentò agitato ed alquanto infastidito, non riuscendo ad accettare che la mia amica non avesse ancora vinto dopo tutti quegli attacchi.


"No... non può essere che stia parlando di... quello: non sono in molte le persone che riescono ad avere un qualcosa del genere... soprattutto così presto..." Improvvisamente notai che Masaki comparve sulla mia sinistra per contemplare al meglio la situazione, emanando una certa apprensione sulle sue corde vocali intanto che provò a rimanere concentrato, presentando delle sopracciglia corrucciate mentre la sua bocca si mostrò piuttosto perplessa e tremolante: aveva la testa abbassata ma rimase ben dritto intanto che poggiò la sua mano destra sul mento per pensare intensamente, mantenendo la sinistra davanti allo stomaco e con il palmo semichiuso mentre fissò Koji veementemente con i suoi occhi azzurrini.


"No... N-non starai per caso parlando d-" La mia amica sussultò nuovamente appena le venne un'idea e cercò di rispondere con tono sconvolto ed agitato, venendo interrotta improvvisamente dal suo interlocutore intanto che ebbe un'espressione preoccupata: le sue iridi tremolarono minimamente intanto che si vide un'altra goccia di sudore uscire quella volta dalla guancia destra.


"Potenziale latente... la vera forza di un essere vivente: una forma davvero assoluta ed infermabile che solamente poche persone possiedono nella nostra nazione. Non ha nulla a che vedere rispetto a quando si sale di livello visto che è una situazione alquanto rara ed unica, anche perché attivandolo può cambiare qualsiasi cosa di te: il tuo aspetto... i vestiti... e tanto altro ancora, potrebbe anche essere una mutazione genetica del tuo corpo... in parole povere, una trasformazione!" Il Murakami si esaltò e spiegò con voce inizialmente calma cosa fosse tale tecnica, facendola diventare esaltata e carica mentre alzò le sue braccia diagonalmente, superando l'altezza della sua testa e rimanendo in quella posa per solamente una decina di secondi: entrambi i suoi occhi si spalancarono e quello affetto dal potenziale latente era alquanto inquietante e pauroso, non vedendosi nulla al proprio interno mentre il possessore attuò un'espressione allegra ed euforica.


In quel momento non lo sapevo ancora, ma il potenziale latente era in parole povere la vera essenza di un essere vivente che riusciva a far scaturire la massima forza di quest'ultimo, facendogli cambiare il suo aspetto basilare od anche tanto altro in base a dove fosse possibile, quindi anche vestiti di ogni tipo ma anche parti come capelli e tanto altro, se non una vera e propria mutazione; dopo averla attivata non c'era molto che si potesse fare, ogni cosa che riguardava quell'entità aumentava drasticamente, come: attacco, difesa, velocità e tanto altro ancora, quindi delle persone comuni non potevano sicuramente competere con quel tipo di tecnica, arrendendosi alla sconfitta se loro non la possedessero. Ogni potere veniva modificato in base ai sentimenti e dal carattere dell'utilizzatore, quindi un pochino simile al funzionamento delle abilità di livello, ma serviva molto di più anche per poterla sbloccare: situazioni tragiche, risvegli inaspettati tramite le proprie emozioni, la morte dei propri cari e tanto altro ancora, ma soprattutto bisognava essere minimo al livello 5.


"Non è... possibile...!" La nobile dal cuore gentile rimase impietrita ed esterrefatta dalla rivelazione alquanto veritiera del suo avversario, facendo uscire dalle sue corde vocali un suono impaurito ed incerto mentre guardò la pesantezza della sua aura verde: gli interi occhi ed anche le ciglia iniziarono a tremare all'unisono intanto che ella attuò un altro passo indietro, non sapendo come reagire a quel risvolto inaspettato e distanziandosi da lui di sei metri.


"Aspetta... ma cosa sta dicendo...?" Smisi di avere i pugni ben saldi e poggiai i palmi delle mie mani nuovamente sulla balaustra, piegandomi di parecchio in avanti e fissando i due partecipanti con un volto perplesso ma agitato: la mia voce era incredula, preoccupata ed emanava anche un pizzico di ignoranza, non capendo cosa fosse ciò che la mia nemesi avesse spiegato, iniziando a sentire un gusto troppo insopportabile nella mia gola per quanto lo vidi pericoloso; subito dopo però Masaki mi rispose, girando la mia testa sulla mia sinistra per poterlo ascoltare al meglio visto che si trovava affianco a me, sentendo il suo odore affidabile ma mischiato a quello omicida del Murakami pericoloso.


"In poche parole il potenziale latente è una forma che permette a tale entità di sprigionare il massimo del suo potere... però sbloccarlo è quasi impossibile... o perlomeno è una procedura alquanto complessa; non serve una normale prova ardua... ma un qualcosa che ti faccia arrivare proprio allo stremo delle forze ed al proprio limite... se non superarli direttamente: anni di allenamento estenuanti... una grande sofferenza... liberare dei sentimenti che pensavi fossero impossibili da rilasciare... situazioni di questo genere insomma... e quando lo si ottiene... si diventa fortissimi quasi su ogni cosa." Durante la spiegazione si mise a braccia conserte ed utilizzò una tonalità più sicura ed intellettuale, presentando una faccia più severa ed autoritaria come se fosse preoccupato della situazione mentre fissò il campo di battaglia, vedendosi le sue sopracciglia accigliate all'ingiù: sussultai dopo quella spiegazione e sentii in me un'enorme preoccupazione, pensando che la vittoria di Akane fosse ormai una mera illusione.


"Ma... non sapevo nulla riguardo a ciò...! Come è possibile che uno come lui possieda qualcosa del genere... ? E poi... tra tutti proprio il mio peggior nemico..." La mia vocalità divenne intimorita ed alquanto incerta insieme ad un pizzico di dispiacere, rigirandomi a fine frase verso la zona di battaglia e presentando uno sguardo preoccupato con le sopracciglia all'insù: mi sentivo sconvolto, abbattuto ed in pieno panico, volendo provare a fare qualcosa ma sapendo che sarebbe stato inutile vista la mia debolezza in confronto ai due combattenti; grattai le mie dita sulla superficie del parapetto per poter ricreare la forma di un pugno su entrambe le mani, sentendosi il suono del trascinamento.


"Non tutti ne sono a conoscenza: solamente la nobiltà ed i migliori cavalieri la conoscono, contando anche la famiglia reale e l'imperatore, logicamente; pochissime persone hanno tale potere ed il motivo principale è che devi essere minimo al livello 5, se vuoi avere una minima possibilità di sbloccarlo, e se lui è l'unico ad avere questa tipo di forza... la vittoria è più che scontata." Masaki disse le ultime parole in modo leggermente più cupo e serio, mostrando il medesimo viso e rimanendo ben dritto con la testa minimamente abbassata: non riusciva a trovare una via per la vittoria della nobile ed in quel momento anche il resto del gruppo si preoccupò, mostrando dal primo all'ultimo degli sguardi ben preoccupati.


"P-potenziale latente?" Kimiko citò quella domanda con insicurezza e perplessità, vedendosi una goccia di sudore sulla sua guancia sinistra e rimanendo alquanto inflitta dal grosso potere dell'individuo vanitoso: era seduta ben dritta ed aveva la testa alzata con solamente le iridi che guardarono in basso, tenendo i suoi palmi sopra le sue ginocchia.


"Chi sei veramente...? Koji!" Il ragazzo armato di frusta inclinò la sua schiena in avanti ed attuò un movimento laterale con la sua mano destra, spostandola da sinistra verso quel lato davanti al suo corpo e con la mano ben aperta: aveva le sopracciglia corrucciate e strinse leggermente i suoi denti, innervosendosi leggermente della forza di Koji intanto che ebbe un tono severo.


"Oh no, Akane..." La piccola maga portò i suoi due pugnetti all'altezza del petto davanti al suo corpo e mostrò un viso intimorito, non volendo che la sua amica potesse perdere mentre fece uscire dei suoni flebili ed allarmati dalla sua gola: era leggermente spaventata e si poteva vedere il suo timore nel volto con le ciglia all'insù.


"Siamo nei guai ragazzi... questo era assolutamente inaspettato." Jiro invece era seduto come Kimiko ma con le braccia conserte, contemplando quella scena con scetticismo e pensiero intanto che si videro le sue enormi braccia: il suo viso poteva sembrare calmo, ma in realtà stava pensando immediatamente ai peggiori esiti di quello scontro, vedendosi incerto e con del sudore sulla fronte.


"Dimmi, sei ancora così sicura di potermi sconfiggere? Akane." Il nobile di primo rango domandò quella frase con vanità e subito dopo disse il nome del suo obbiettivo con cupaggine e profondità, come se non vedesse l'ora di pregustarselo lentamente e senza remore: il suo viso tornò ben calmo ma sempre rimanente con un ghigno sinistro, iniziando ad attuare dei passi costanti e lenti verso la ragazza mentre tenne la sua spada puntata verso il basso diagonalmente, guardandola con gli occhi ben aperti e sicuri di loro con le sopracciglia inarcate all'ingiù.


"(Anche se ho un certo timore verso di lui... posso sconfiggerlo... io ho il potere della dea con me!) Tsk! Darò tutta me stessa per sconfiggerti... dovesse costarmi la vita!" La mia cara amica iniziò a sprigionare la sua aura dorata in modo molto intenso e si ingrandì di vari metri, moltiplicando di alcune volte l'altezza generale di essa e sentendosi un forte frastuono insieme ad una leggera onda d'urto che durò per mezzo secondo, facendo muovere il suo vestiario e quello dell'avversario: strinse i suoi denti mentre fece quell'azione ed il suo volto divenne intraprendente, corrucciando le sue ciglia sottili per guardarlo con autorità mentre ebbe una voce aggressiva; iniziò a correre verso il nobile mentre ebbe la spada sul suo fianco destro puntata orizzontalmente, sentendosi il suono dei suoi passi rapidi e raggiungendo subito il nemico per sferrargli dei fendenti diagonali di ogni tipo.


"Forza Akane! Puoi farcela!" Urlai improvvisamente ad alto volume e con veemenza intanto che ebbi Masaki sulla mia sinistra, facendo diventare il mio viso aggressivo e corrucciando le sopracciglia per far comprendere al meglio il mio desiderio di vederla vincere: avevo i pugni ben serrati sopra alla balaustra e rimasi leggermente inarcato in avanti, vedendo la mia amica che iniziò ad attaccare Koji. Akane sferrò vari fendenti diagonali in qualsiasi direzione si potesse desiderare frontalmente e lateralmente al Murakami, vedendo quest'ultimo che non si spostò minimamente con i piedi, ma solo col busto e con lo sguardo per respingere anche i suoi attacchi; si sentirono vari impatti molto duri e rimbombanti visto che l'avversario riuscì a respingere e schivare ogni colpo, rimanendo ben calmo e tranquillo intanto che la fanciulla si mise a scattare in varie direzioni per trovare un punto scoperto: la mia compagna sferrò tutti fendenti diagonali, cinque frontalmente ed un paio sia alla sinistra che alla destra del nemico ma nulla da fare, non venne ferito in nessun modo.


"(Cavoli... non si muove... in questo caso...)" La nobile presentò i denti stretti e fece un salto mentre si trovava diagonalmente sulla destra dell'avversario a pochi metri di distanza, salendo per circa ventisei piedi durante quell'atto ed iniziando a sferrare fendenti energetici dorati di vario tipo: quattro diagonali, tre orizzontali ed anche verticali ad ordine casuale per un totale di dieci colpi; scesero a grande velocità verso l'obbiettivo ed appena si schiantarono su di egli, si creò una grande cortina di fumo insieme ad un grande rumore frastornante, facendo scomparire la sagoma del nobile in quel grigio misterioso e non sentendosi nulla per pochi secondi mentre Akane rimase a mezz'aria.


"Bel tentativo!" La mia nemesi attuò un salto per uscire dal fumo e per andare addosso alla sua avversaria, non vedendosi minimamente ferito o più sporco dopo quegli attacchi, come se non gli avessero fatto nulla e diventando ancora più carico con la sua tonalità esaltata; con sguardo pieno di allegria e minacciosità, sferrò un fendente verticale in picchiata verso la ragazza e si creò un duello di forza mentre entrambi stavano scendendo velocemente e diagonalmente sulla terraferma, percependosi un ulteriore impatto rumoroso intanto che il cimelio dei Murakami rilasciò dietro a sé una scia verdognola.


"(E' molto più forte di prima... sembra un'altra persona!)" La mia compagna di avventure fece uno sguardo alquanto preoccupato visto che si trovò in difficoltà, stringendo i suoi denti più fortemente e vedendosi gocce di sudore in entrambe le sue guance: aveva la sua arma diagonalmente davanti a sé e cercò di usare la massima forza per contrastare il fendente del nemico che lasciò dietro ad esso una scia verde, facendo capire il grande potere che possedeva il nobile vanitoso su ogni attacco; dopo alcuni secondi arrivarono sulla terraferma della zona sud-ovest e trascinarono i loro piedi per rimanere stabili e coordinati.


"Ahahahah... mi sto divertendo un sacco!" Koji si mise a ridere con grande gusto ed emanando anche una leggera pazzia, facendo tornare il suo volto con un sorriso molto più largo e con gli occhi completamente spalancati, vedendosi delle ombreggiature calcate sulle sue sopracciglia corrucciate che fecero alquanto inquietudine; compì uno slancio rapido verso la fanciulla nobile distendendo la sua schiena in avanti e sferrò subito dopo altri fendenti che rilasciarono sempre una scia di potere, obbligandola a spostarsi continuamente con capriole e movimenti laterali: effettuò un fendente verticale che la nobile schivò attuando una capriola sulla sua destra, subito dopo un altro attacco orizzontale per colpirla sul petto appena si fosse rimessa in piedi. Akane fece un ulteriore salto all'indietro e quel fendente le sfiorò minimamente la zona del petto, non venendo ferita in nessun modo, fortunatamente, ma appena tornò sul pavimento dopo nemmeno mezzo secondo, il nemico della mia infanzia ritornò incontro a lei senza darle respiro, attuando ulteriori colpi diagonali ed orizzontali che non potevano essere schivati tutti quanti: alcuni li respinse con il suo cimelio ed altri li schivò di pelo con i suoi indietreggiamenti elastici e rapidi, ma ad un certo punto ricevette alcuni tagli sanguinanti nel ginocchio sinistro, tallone del medesimo lato, parte inferiore della tibia destra anteriore e sull'avambraccio del medesimo lato, facendo fuoriuscire versi sofferenti e minimi colamenti di sangue; in quel momento erano ritornati nella parte centrale sud della zona.


"Nonono... qui non sta andando per niente bene..." Ritornai con la stessa identica espressione di sconvolgimento che avevo quando scoprii il potenziale latente del mio nemico passato, avendo però degli occhi molto più spalancati e tremolanti intanto che nella mia voce si poté percepire un grande panico; le mie due mani rimasero ben strette mentre mi trattenei per non scendere nel campo di battaglia, dovendo avere fiducia nella mia amica e non inclinando troppo la mia schiena in avanti: sentivo un gusto molto acido nella mia gola e percepii un odore cupo.


"Adesso bastaaa!" La nobile tenne la sua arma verso il basso diagonalmente ed improvvisamente strinse le sue due mani come mai prima d'ora, dove nella destra aveva il cimelio dei Watanabe, indurendo le sue braccia e portando i pugni all'altezza della vita mentre erano rivolti verso l'alto: si mise in una postura ben dritta intanto che il nobile cercò di ritornarle incontro ed inaspettatamente urlò quella frase con rabbia, alzando la sua testa verso l'alto e chiudendo i suoi occhi con forza, sprigionando un potere dorato ancora più potente ed incredibile che fece venire solamente la pelle d'oca ad uno come il sottoscritto per quanto forte; l'aura divenne talmente alta che raggiunse l'altezza degli spalti e si sentì un fortissimo suono di caricamento ed anche del vento che tirò fortissimo verso il primogenito, bloccando la sua avanzata e costringendolo a rimettersi ben dritto con entrambe le braccia davanti al viso.


"Mmhh? Che succede? Sei già stanca? Voglio divertirmi ancora un po'." Mentre l'avversario ebbe entrambe le sue braccia davanti al viso per potersi difendere dall'onda d'urto, egli disse quelle parole con tono vanitoso e provò a prenderla in giro, mostrando uno sguardo più accentuato e quel suo solito ghigno vivace che non si poteva levare neanche per sbaglio; si piegò leggermente in avanti e provò a mettere forza sui suoi passi per potersi avvicinare, ma senza troppo successo mentre distanziavano frontalmente di circa quattro metri, attuando versi di sforzo per il forte vento e potere emanato dal suo obbiettivo.


Improvvisamente la forte emanazione di potere e dell'onda d'urto si conclusero con nessun avviso e, senza dare tempo al suo avversario, Akane comparve sulla destra di Koji inaspettatamente come se si fosse teletrasportata oppure come se avesse una velocità inaudita, portando dietro la sua spalla destra il braccio del medesimo lato per effettuare con cattiveria un fendente diagonale dall'alto verso il basso con lo stile della spada; il Murakami rimase leggermente sbigottito con gli occhi spalancati e girò immediatamente il suo busto verso di lei per poter respingere il colpo, posizionando in verticale la sua arma davanti al suo corpo un millisecondo prima che l'attacco venisse scagliato, ma non andando comunque sia in panico. Il colpo diagonale della ragazza si schiantò sul cimelio dei Murakami e si sentì un fortissimo impatto metallico rimbombante, scagliando via di alcuni metri anche il possessore di esso visto che si percepì un grande peso in quell'attacco; il nemico della nobile volò per alcuni metri all'indietro intanto che rimase a mezz'aria lasciando anche una scia verde, e nel mentre, vari raggi di luce uscirono dal cimelio dei Watanabe intanto che puntava verso il basso diagonalmente sulla sinistra: quella volta i raggi furono ben sei ed andarono a grande velocità verso il nemico per potergli infliggere danni portentosi, sperando di poterlo danneggiare in modo piuttosto grave per farlo stancare, visto che con il potenziale latente era diventato troppo forte.


"Pff... lo hai fatto anche negli scorsi incontri!" Il nemico contemplò quelle parole con vanità e sicurezza mentre veniva scagliato con il corpo dritto fino alla zona centrale del campo di combattimento, mostrando un ghigno sicuro di sé ed avendo le sopracciglia leggermente accigliate all'ingiù; egli mise la spada diagonalmente con la punta verso il basso davanti al suo corpo e tenne il manico con entrambe le mani, in quel modo poteva difendersi dai raggi che gli stavano venendo incontro. A grande velocità i raggi si schiantarono uno dopo l'altro sulla spada del nobile e crearono un potente frastuono sonoro per ben sei volte, insieme anche ad un leggero polverone grigio che si espanse poco a poco e che non fece comprendere l'esito degli attacchi: la nobile si rimise ben dritta dopo aver effettuato il colpo e decise di non dare un attimo di respiro al suo avversario presuntuoso, distendendo il suo braccio sinistro orizzontalmente con il palmo della mano ben aperto ed iniziando a vedersi un contorno verde intorno ad esso.


"Vediamo se resisti anche a questo! Stormy Vortex! Flaming Roar! Corrosive Light!" La mia compagna era come se stesse usando tutte le sue energie rimanenti tutte insieme e quindi scagliò magie continue, utilizzando una voce aggressiva e determinata mentre presentò un volto severo, mantenendo le sue ciglia inarcate all'ingiù e la bocca ben seria: dal suo palmo uscirono una serie di magie, di cui la prima fu un fortissimo vortice che andò velocemente verso la cortina di fumo, accompagnato subito dopo da una grande fiammata attuata mentre il palmo sinistro ebbe dei contorni rossi, che si combinò insieme alla mossa scagliata mezzo secondo prima ed infine un'altra magia che non avevo ancora visto; quest'ultima permetteva di scagliare un raggio di luce molto potente ed intenso di colore dorato, causando un fortissimo bruciore appena si andasse a contatto con essa come se si venisse purificati: si sentì il suono delle fiamme e del vento che si unirono insieme al forte suono della luce scagliata, vedendosi intanto Koji che tolse tutto il fumo con un fendente orizzontale da sinistra verso destra e percependosi il suono dell'aria, dissolvendola immediatamente.


"Non ti risparmi, eh?" Chiese con una vocalità furba ed interessata come se si stesse divertendo, mantenendo un volto scaltro e porgendo un'occhiata astuta verso il suo obbiettivo mentre rimase con la schiena leggermente piegata in avanti, tenendo la sua spada puntata verso il suo lato dominante; appena il vortice e le fiamme raggiunsero all'unisono il nobile altezzoso, esse si innalzarono verso l'alto e crearono un tornado infuocato alto circa sette metri, in quel modo c'erano altre probabilità che venisse bruciato mentre quel fenomeno creò un grande rumore ad alto volume, sentendosi un forte odore di bruciato in tutta l'arena insieme ai vari suoni contrastanti degli elementi. Il Murakami non si vide più dentro quel tornado e subito dopo arrivò anche il potente raggio di luce che si immise dentro il fenomeno atmosferico, creandosi un'ulteriore esplosione che in quel momento era gialla, verde e rossa, propagandosi per pochi metri e sentendosi intanto i tifosi che urlarono come non mai, esaltandosi come se fosse uno spettacolo; per pochi attimi sembrava che i continui attacchi lo avessero messo al tappeto, ma poco dopo accadde un qualcosa di inaspettato.


"Aaaaaahhhhhh!" La mia nemesi si mise ad urlare con aggressività e rilasciò una grande aura verde che fece dissolvere qualsiasi cosa presente in quel raggio d'azione, chiudendo i suoi occhi ed alzando la sua testa mentre ebbe la bocca spalancata; appena l'esplosione colorata scomparve insieme al forte suono del potere di Koji, quest'ultimo si rimise in posa tranquilla con la spada rivolta sempre verso il basso diagonalmente, fissando la sua avversaria con intensità e con sguardo freddo come se avesse capito di doversi preoccupare della sua forza: si vide comunque sia che rimase ferito da quelle magie, vedendosi del sangue fuoriuscirgli dalla parte sinistra della fronte che arrivò fino all'occhio mostrante il potenziale latente, sul fianco destro con una chiazza ben rossa ed infine un leggero colorito scarlatto si presentò anche sul suo ginocchio sinistro, notandosi anche un pochino di sporco in più sul suo corpo a causa delle bruciature. L'aura del nobile ritornò piccola di qualche centimetro e guardò con bocca seria Akane, rimanendo fermo intanto che gli spettatori smisero di urlare per lo stupore, togliendosi anche col tempo quell'odore di bruciato.


"Koji è ancora in piedi... ma Akane gli ha scagliato un sacco di magie ed attacchi... come è possibile...? Che sia imbattibile...?" Domandai con volto spaventato ed incredulo mentre ebbi degli occhi spalancati, avendo le sopracciglia tremolanti ed una bocca molto incerta, facendo fuoriuscire anche una tonalità impaurita dalle mie corde vocali: anche le mie braccia stavano tremando leggermente intanto che i due palmi delle mie mani erano poggiate sulla superficie della balaustra liscia; Masaki rimase al mio fianco con fare serio.


"Uff... uff..." La nobile respirò affannosamente ed inarcò leggermente la sua schiena in avanti mentre piegò minimamente le sue ginocchia, vedendosi la sua aura dorata affievolirsi poco a poco come se stesse finendo il mana, insieme ai suoi occhi cristallini che avevano quella sfumatura dorata che scompariva e ricompariva costantemente: il suo viso rimase alquanto preoccupato e si vedeva piuttosto stanco con le ciglia inarcate all'insù, facendo comprendere al nemico la sua stanchezza mentre la ragazza girò la sua testa parzialmente di profilo sulla destra.


"Penso che sia il momento di farla finita, Disfatant Pain!" Il Murakami esclamò con fare severo ma carico il nome della sua prossima abilità, rimostrando uno sguardo leggermente più allegro che però non avrebbe in nessun modo sbilanciato la sua serietà, fissando il suo obbiettivo intensamente con un sorriso che si vide appena: la sua tecnica era un'abilità appresa al livello 4 e consisteva nel sferrare cinque fendenti diagonali a scelta ricoperti da fiamme e fulmini, difatti si cominciò ad intravedere dell'aura intorno alla sua spada sacra dopo che venne impugnata più fortemente. L'arma dell'individuo vanitoso iniziò ad emanare un grandissimo potere sia di colore rosso che dorato, facendoci comprendere anche tramite il suono di essa che fossero sia fiamme che scintille: alzò leggermente il suo braccio per preparare l'attacco indirizzato alla sua avversaria.


"Maledizione... cosa posso fare?" La mia amica domandò con timore ed agitazione quelle parole, sentendosi anche un leggero sforzo mentre provò a rimettersi ben dritta a causa della stanchezza e provando a presentare un volto più autoritario: riuscì dopo alcuni secondi a rimettersi in posa con lo stile della spada, e con essa che puntava verso l'alto diagonalmente davanti al suo corpo come difesa, piegando leggermente anche le gambe per rimanere abbastanza attiva e coperta verso i movimenti nemici, visto che non sapeva ancora cosa potesse essere quella sua nuova abilità.


"Questa mossa segnerà la tua sconfitta! Ormai è comprensibile che tu non puoi vincere contro di me! Preparati!" Con medesimo volto e voce esclamò il suo modo di pensare, piegando leggermente le sue ginocchia ed espandendo la sua aura verdognola di un bel po', percependosi un pericolo ancora maggiore di quello precedente; Koji distese la sua schiena in avanti ed iniziò a correre a grande velocità mentre puntò la sua arma dietro di sé, lasciando anche una scia del medesimo colore della sua aura e della sua arma, sentendosi anche i suoni rapidi dei suoi passi.


"Akane... non voglio che tu..." Contemplai con vocalità sofferente ed irritata mentre rinsaldai nuovamente i miei pugni sul parapetto, non cambiando minimamente il mio volto se non solo nella bocca visto che strinsi i denti, trattenendomi anche dal poter scendere visto che volevo salvarla; Masaki però sapeva che volevo fare un'azione del genere, quindi girò la sua testa verso di me e mi parlò con serietà ed affidabilità, mostrando anche un po' di abbattimento e rassegnazione.


"Kevin... se scendi nel campo di battaglia adesso... saresti solo d'intralcio... non farlo... rischieresti anche la tua vita." Con volto severo e con le sopracciglia accigliate all'ingiù mi rispose, facendomi comprendere che compiendo qualcosa di avventato avrebbe solamente peggiorato la situazione, intanto che lui ebbe gli occhi ben puntati su di me: feci un verso di irritamento e strinsi ancora di più i miei denti, abbassando la testa e guardando le mie mani ben strette. Intanto Koji arrivò a grande velocità verso la mia compagna mentre ella non era così tanto preparata a causa della stanchezza.


"Prendi questo!" La mia nemesi urlò con aggressione e determinazione quelle parole mentre spalancò i suoi occhi come se fosse tornato esaltato come gli spettatori, visto che anche loro iniziarono ad urlare di carica mentre i due combattenti si scontrarono nella zona sud del campo di combattimento: la mia compagna vide il suo nemico dall'alto con gli occhi ben aperti e provò a difendersi. Appena mancarono pochi centimetri, Koji effettuò due fendenti diagonali, dove uno partì dall'alto verso il basso da destra verso sinistra, mentre l'altro da giù verso l'alto nel senso opposto, mettendoci tutta la sua forza e la potenza dei due elementi; Akane provò a schivare ma non ci riuscì visto che si destabilizzò appena provò a compiere un passo all'indietro, quindi rimase con la spada davanti al suo corpo visto che quegli attacchi erano indirizzati ai fianchi, riuscendo a respingerli e sentendosi un fortissimo rimbombo di due materiali durissimi che riecheggiarono: purtroppo dopo quelle respinte, le sue braccia andarono verso l'alto insieme alla sua arma ed ebbe interamente il corpo scoperto, costringendole a portare il suo corpo all'indietro e cadendo quasi del tutto a causa della gravità e dello sbilanciamento.


"Gghh..." La mia compagna chiuse l'occhio sinistro per lo sforzo e fece un verso sofferente quando il suo corpo stava per cadere, ma l'avventuriero dal cuore di pietra non le diede respiro e sferrò immediatamente altri due fendenti obliqui ricoperti di fiamme e scintille, andando sulle vicinanze del suo stomaco e ricevendo ben due potentissimi impatti su quella zona: erano uguali ai primi due attacchi visto che riuscì a tornare nella sua posa di inizio abilità, prendendola in pieno sulla pancia e facendole uscire parecchio sangue in quella parte del corpo, sentendosi anche la carne tagliarsi ed il sangue schizzare fuori dall'organismo. Si videro dei tagli diagonali ben scarlatti uno affiancato all'altro, che obbligarono la sostanza organica a zampillare per andare sia a terra e sia nella manica destra di Koji, macchiandogli l'abito sulla parte del gomito di quella tonalità rossastra.


"Cough!" La vittima tossì fortemente e sputò il medesimo liquido anche dalla bocca dopo quei fendenti, avendo in quel momento entrambi gli occhi chiusi prepotentemente e vedendosi una grande sofferenza in lei con la bocca spalancata: le sua braccia andarono in avanti ed il suo stomaco all'indietro intanto che continuò a tenere comunque sia il suo cimelio, rimanendo completamente indifesa e vedendosi anche le sue gambe giacere a mezz'aria a causa dei forti colpi ricevuti.


"AKANEEEEE!" Le mie corde vocali si frantumarono per la forte voce ed ebbi un viso in pieno panico, talmente tanto che i miei occhi spalancati come non mai avevano un'ombreggiatura parecchio calcata, facendo vedere di più il castano ed il dorato dei miei occhi: le mie sopracciglia tremarono velocemente e sbattei i miei pugni sulla balaustra liscia, sentendosi il forte impatto e percependo un forte bruciore nelle mie nocche dopo quell'azione, ma non mi importava, volevo scendere ed aiutare la compagna che tanto amavo. Infine la mia nemesi si abbassò di parecchio con la testa e con la schiena fino all'altezza delle ginocchia della sua avversaria, decidendo di sferrare il fendente definitivo sulla sua gamba sinistra nella tibiale anteriore: effettuò un potentissimo attacco diagonale, fulmineo, infuocato, dall'alto verso il basso e da destra verso sinistra nella zona desiderata, riuscendo a prendere con successo Akane in un modo talmente violento che si sentirono le fiamme e le saette penetrare la sua carne di parecchio per giunta; la lama era come se stesse amputando parzialmente la tibiale, creando un taglio talmente profondo che bastava solamente qualche centimetro in più per renderlo inutilizzabile e penzolante in base al resto del corpo, dopotutto la mia amica aveva le gambe abbastanza sottili. Al completamento del fendente, il mio nemico ricomparve dietro alla sua avversaria con la gamba destra piegata e con la sinistra distesa all'indietro, mantenendo la sua schiena ben dritta orizzontalmente e rimanendo inginocchiato con la testa in avanti: la sua arma puntava verso la sua sinistra lateralmente e smise di emanare potere in quel momento, con il suo sguardo che era serio e cupo intanto che mostrò freddezza incredibile.


Per pochi millisecondi la mia amica rimase ferma e ritornò dritta dietro al suo avversario con anche gli spettatori che rimasero interdetti, sicuramente quella postura era dovuta al contraccolpo di quel forte impatto, ma improvvisamente si sentì il suono evidente del sangue che iniziò ad uscire e schizzare nell'ultima zona colpita, vedendosi e sentendosi la fortissima fuoriuscita di essa: il liquido cardiovascolare macchiò tutto il terreno circostante ed anche tutta la parte inferiore della gamba della vittima, obbligandola anche ad urlare e di cadere a pancia ingiù dopo che avesse realizzato il veemente dolore, atroce come non mai come se stesse per perdere la gamba.


"AAAAAAAHHHHHHH!" Un urlo acuto e pieno di sofferenza uscì dalla gola della fanciulla intanto che diede le spalle al nobile, poggiando le sue ginocchia fortemente sul terreno ruvido e poi il suo intero corpo all'ingiù subito dopo, rimanendo con la faccia di lato sulla sua destra e con le braccia e le gambe distese diagonalmente verso il basso come se non riuscisse a muoverle, continuando a tenere la sua arma nella mano dominante ma vedendola tremare come se fosse intorpidita e dolorante: i suoi occhi rimasero spalancati e la sua bocca rimase parzialmente aperta come se avesse difficoltà a respirare, mostrando solamente dolore intanto che sulla tibiale colpita uscì sempre più sangue, incrementando l'ampiezza della chiazza; a causa dei fulmini il suo corpo rimase intorpidito, mentre a causa delle fiamme invece anche se non si vide, le due ferite sulla pancia e l'altra sulla gamba divennero leggermente nere. Dopo qualche secondo Koji si rialzò ed attuò un salto all'indietro per tornare frontalmente ad Akane visto che distava dietro a lei di una manciata di metri; si sentì il suono dell'azione e di quando tornò sulla terraferma, ed appena lo fece iniziò a parlare, distando davanti a lei di solamente due metri intanto che rimasero sempre a sud: era in piedi ben dritto con ancora il potenziale latente attivo, ma anche alla ragazza non era sparito completamente il suo potere.


"Hai visto? Questa è la mia vera forza... nessuno può competere contro di me in questo torneo. Dopo che avrò vinto la finale... sarò un cavaliere fedele all'imperatore e diventerò ancora più importante, così da far salire il casato Murakami sempre più in alto! Un giorno supereremo anche l'imperatore stesso." Colui che sembrava il vincitore del torneo disse tali parole utilizzando un tono esaltato ed anche abbastanza alto, ma che abbassò nella sua ultima frase visto che non poteva rivelare davanti a tutti di voler superare l'imperatore stesso con la sua famiglia, rischiando di farsi marchiare come traditore; il suo volto era sorridente e con gli occhi ben aperti mentre vide la mia amica dall'alto, puntandole la spada mentre distava di quei pochi metri: Akane non si mosse minimamente, ma ad un certo punto riuscì a parlare anche se con difficoltà.


"K-Ke... vin... m-mi dispiace... n-non riesco... a-a bat... terlo..." Contemplò quelle parole con una vocalità forzatissima e talmente flebile che sembrava stesse per morire, muovendo la sua bocca lentamente e minimamente nonostante la sua situazione tremenda: le sue palpebre iniziarono a chiudersi poco a poco intanto che ebbe ancora il corpo intorpidito, comprendendo che non potesse fare più nulla per batterlo intanto che l'odore del sangue invase tutta la zona, macchiando ancora di più il territorio. Il mio viso rimase serio e non si videro i miei occhi visto che furono ombreggiati dai miei capelli, continuando a stare in piedi davanti al parapetto e prendendo un bel respiro come se stessi per urlare un qualcosa di importante: decisi che era giusto per la mia amica vincere, avendo il desiderio della vittoria ardente quanto il suo.


"(Seriamente deve finire così...? Non mantenendo la promessa fatta...? Mi sono impegnata tanto per poter arrivare fino a qui insieme a lui... e adesso... non posso farlo...? Dopo che io avevo posto tutte le speranze in lui... dopo che aveva detto di volermi salvare... devo deluderlo in questo modo...?)" Il corpo di Akane continuò a tremare ed i suoi occhi erano in procinto di chiudersi completamente insieme alla sua aura che si stava affievolendo, e se tutto quello fosse accaduto, oramai lo scontro poteva rivelarsi concluso; ella si stava per arrendere completamente e stava perdendo i sensi, ma prima che accadesse decisi di reagire e di darle una spinta che forse l'avrebbe cambiata nel profondo: iniziai ad urlare più forte che mai per farmi sentire.


[AKANEEEEEEEEEEEEEEEE!]


Dopo quel forte urlo la mia amica aprì nuovamente gli occhi con forza, sussultando e rimanendo sorpresa del mio forte grido, guardandomi con intensità visto che la sua testa era girata verso il giusto lato degli spalti; alzò le sue iridi verso l'alto e mi fissò mentre ero piegato in avanti più che mai con i palmi poggiati fortemente sul parapetto, avendo le braccia piegate parzialmente e mostrando una faccia convintissima e determinata.


"AKANEEEEEEE! TEEEEE... NON PUOI PERDERE COSI'... SO CHE PUOI... SO CHE PUOI ESSERE MOLTO PIU' FORTE DI COME SEI ADESSO! IN QUESTO POCO TEMPO IN CUI TI HO CONOSCIUTA... HO SCOPERTO CHE SEI UNA GUERRIERA FORMIDABILE CHE NON SI ARRENDE MAI DAVANTI A CERTE AVVERSITA': HAI UN CUORE D'ORO, UNA GENTILEZZA ED UNA DOLCEZZA SENZA LIMITI... MA TUTTO INSIEME E' CONTROLLATO ANCHE DAL TUO SPIRITO MOLTO DETERMINATO... QUINDI... NON MOLLARE... E RIUSCIRAI A MANTENERE LA PROMESSA!" Mentre urlai quelle parole le mie corde vocali si stavano distruggendo come il vetro intanto che mossi la testa varie volte, facendo muovere i miei capelli e mantenendo uno sguardo serio ed affidabile: la mia tonalità era aggressiva ma speranzosa e verso fine frase alzai la testa verso l'alto, vedendosi anche alcune gocce di sudore che si staccarono dal mio viso per andare in un posto ignoto, chiudendo i miei occhi con forza e stringendo i miei denti. La mia cara compagna sussultò nuovamente intanto che le sue iridi ed occhi iniziarono a tremolare, mostrando un viso incredulo e stupefatto come se avesse visto della luce in me.


"(K-Kevin... è vero... mi ricordo ancora molto bene quella promessa... l'avevamo fatta anche con il mignolo... quindi... devo assolutamente... mantenerla: come tu stai facendo di tutto per salvarmi... anche io devo dare del mio meglio per non deluderti; mi hai ridato la speranza di poter vivere la mia vita felicemente, dicendomi che solamente io posso decidere chi sposare, scegliendo il mio destino con la persona che potrò amare... ed il nostro destino infatti... sarà quello dove voglio che tu sia felice... e che ci scontrassimo in finale... per questo... sconfiggerò l'incubo del tuo passato... e ti proteggerò!)" La mia mitica compagna mise inaspettatamente forza sui suoi palmi tremolanti ed iniziò a rialzarsi molto lentamente con parecchie difficoltà, attuando vari versi di sforzo mentre si vide il suo corpo ancora piuttosto intorpidito, ma improvvisamente attorno a lei comparve una seconda aura dorata che si mischiò con il suo potere ancora attivo, facendo capire che stava salendo di livello grazie a tutti gli sforzi che stava compiendo in quell'esatto istante, raggiungendo il livello 6: il suo potere cominciò a crescere a dismisura e dopo circa una quindicina di secondi riuscì a rimettersi in piedi completamente, respirando affannosamente e vedendosi Koji abbastanza intimorito mentre rimase con la spada puntata verso di lei, alzandola un pochino verso l'alto per puntarle il petto.


"A-Akane..." Rimasi completamente nella posa di poco prima mentre non riuscii a credere a ciò che stavo vedendo, rimanendo con gli occhi spalancati ma con la faccia meravigliata che iniziò a sorridere, guardandola continuamente e senza staccarle gli occhi di dosso: in quel momento per me stava brillando ed era la ragazza più bella del mondo, e nessuno poteva farmi pensare il contrario in quell'istante, riuscendo a vedere la sua faccia determinata con quei suoi occhi dorati ed acquatici intanto che ebbi una voce abbastanza emozionata. La mia amica respirò affannosamente e scambiò uno sguardo truce contro il Murakami con le ciglia corrucciate, poggiando la punta del suo cimelio a terra come supporto e cercando di riprendersi mentre aveva lo sguardo leggermente di profilo, intanto che il suo potere aumentò sempre di più: i tifosi iniziarono ad urlare nuovamente più forte che mai, rimanendo esaltati ed increduli davanti alla sua grande resistenza e determinazione.


"C-come fai ancora a resistere...? Dovresti rimanere a terra e non alzarti più... ti ho quasi tagliato una gamba... n-non puoi...!" Per la prima volta si poté vedere il viso della mia nemesi alquanto preoccupato intanto che iniziò a fare alcuni passi indietro, continuando a puntare in modo saldo la sua spada all'altezza del petto dell'avversaria; la sua tonalità era agitata e minimamente balbettante, vedendosi una goccia di sudore sulla sua guancia sinistra ed i suoi occhi tremolanti mentre provava ad andare sempre di più al centro dell'arena: aveva la schiena leggermente piegata all'indietro durante i suoi passi instabili.


"La vedi questa luce? Non è solamente perché sono salita di livello... ma anche perché sarà questa stessa luce che ti sconfiggerà, insieme al potere della dea! Non riuscirai a resistere alla nuova abilità che ho appreso! Vincerò ed andrò in finale!" La mia compagna si mise in una postura completamente dritta e con le gambe ben unite come se stesse per attaccare con uno spadino, impugnando il suo cimelio con la mano destra diagonalmente verso il basso e rimanendo in quella posa imponente intanto che si sentì la sua voce autoritaria, ma grintosa; la sua aura dorata si espanse leggermente per qualche centimetro e si potette risentire l'atmosfera pressante che poteva dare solo con quel potere, vedendosi i suoi capelli svolazzare in modo ondulatorio e sentendosi un leggero suono di caricamento sulla sua spada che divenne di un giallo splendente: intanto Koji si era avvicinato al centro dell'arena e distava di circa una decina di metri frontalmente.


"Kkkhh! Fatti avanti... ti farò fuori in un istante! Io... Non ho paura di te!" Il ragazzo vanitoso iniziò ad impugnare l'arma con entrambe le mani davanti al suo corpo e la puntò diagonalmente verso l'alto, piegando leggermente le sue gambe per cercare di rimanere preparato in caso di schiavata o per attuare una mossa difensiva, portando anche la schiena minimamente in avanti mentre strinse i suoi denti con forza: tenne i piedi per bene sul terreno e la sua voce era mista tra l'irritato ed il preoccupato, intanto che fissò l'avversaria con rabbia e con le sopracciglia corrucciate ben tremolanti.


"No... non riuscirai mai a battermi...! La luce della speranza dona energia al mio corpo ed al mio spirito, potendomi dare in questo modo... l'opportunità per sconfiggerti! Lights of Tomorrow!" La mia amica cambiò la sua postura in quella per la spada ed impugnò con entrambe le mani il suo cimelio intanto che il suo potere aumentò drasticamente, portandola dietro al suo fianco destro intanto che puntò orizzontalmente all'indietro e piegando le sue gambe, smettendo di mantenerle ben dritte; il suo volto autoritario e determinato le diede la giusta carica per annunciare il nome della sua nuova abilità con speranza e risolutezza, spiegando il suo modo di vincere con sicurezza mentre i suoi occhi rimasero pieni di volontà: l'abilità consisteva nel sferrare sette poderosi fendenti fisici di colore dorato che si potevano fare in qualsiasi modo si volesse, orizzontali, diagonali, verticali ed in tanti altri modi esistenti, perciò l'importante era che rispettassero il numero di colpi desiderato. Si sentì un suono di caricamento assurdo e la sua aura iniziò a superare persino l'arena stessa, raggiungendo quasi quel cielo terso illuminato dalla supergigante rossa, facendo urlare tutti quanti dalla foga: dentro di me sentivo il gusto della vittoria ed un grande odore esaltante della sua luce pura e potente, in grado di eliminare il male di quel mondo.


La fanciulla graziosa effettuò uno scatto incredibile e si ritrovò nel giro di mezzo secondo davanti al nemico vicino al centro dell'arena, comparendo davanti a quest'ultimo con sguardo truce e con le gambe parecchie piegate, difatti la testa della mia amica era all'altezza della pancia di Koji mentre caricò il fendente dietro di sé: si sentì un leggero venticello muoversi durante quell'azione a causa della grande velocità della ragazza, vedendosi i suoi capelli ondeggiare in aria come anche il vestiario del nobile arrogante.


"Hiyaaaaaa!" La mia grandiosa compagna di avventure effettuò a grande velocità tre fendenti diagonali molto potenti, attuando un verso fiducioso con la sua bocca ed indirizzandoli tutti quanti sulla lama della sua spada, sentendosi dei fortissimi rimbombi metallici intanto che il Murakami rimase sbigottito: diagonale dal basso verso l'alto e da destra verso sinistra, poi un altro completamente al lato e direzione opposta e subito dopo, un terzo fendente che iniziò nuovamente da giù per poi andare all'insù verso destra, facendo destabilizzare il nemico e facendogli alzare leggermente le braccia dopo quell'attacco, insieme ad un suo verso di sofferenza minimamente udibile. Subito dopo decise di approfittarne e tirò altri due colpi verticali alquanto devastanti e caricati con entrambe le braccia, dove il primo che essendo dall'alto verso il basso, costrinse il nemico ad abbassare l'impugnatura e la posizione dell'arma, facendogli piegare leggermente le gambe ed affaticandolo ulteriormente; dopo nemmeno mezzo secondo però arrivò il quinto fendente sempre verticale dal basso verso l'alto sempre indirizzato sulla propria lama, sentendosi un fortissimo impatto e succedendo un qualcosa che mai nessuno avesse creduto possibile: il contraccolpo fece andare le braccia del primogenito verso l'alto e perse la spada dalle proprie mani, rimanendo con la pancia completamente scoperta e senza difese, mentre la sua gamba destra rimase a qualche centimetro distaccata dal pavimento a causa dello sbilanciamento, insieme alla sua schiena piuttosto inarcata mentre egli sussultò con preoccupazione; la spada si conficcò con la punta nel lato centrale-est dell'arena, non avendo modo di riprenderla intanto che si percepì il suono della caduta.


"C'è l'ha fatta! NON CI CREDO... VAI...! VAI!" Esclamai sugli spalti con grande esaltazione e desiderio, sbattendo le mie mani aperte sul muretto basso rimbombando il suono e presentando uno sguardo pieno di euforia e speranza, corrucciando le mie sopracciglia e spalancando gli occhi per l'attenzione: anche tutto il gruppo esclamò un fortissimo "VAI!" mentre mostravano la mia stessa espressione e speranza, stringendo i loro pugni più forti che mai.


"AAAAAAHHHHHHHH!" Akane urlò con tutte le sue forze e con veemenza intanto che ebbe il medesimo sguardo risoluto, vedendosi però alquanto distrutta in volto nello stesso momento mentre quell'enorme aura le stava sicuramente prosciugando tutto il mana rimanente, rimanendone probabilmente distrutta dopo la fine dell'abilità, quindi era l'unico modo per vincere: si rimise leggermente più dritta con le gambe meno piegate e sferrò il sesto fendente in modo orizzontale da destra verso sinistra sullo stomaco del Murakami, prendendolo in pieno e sentendosi il fortissimo suono dell'impatto del metallo che tagliò della carne profonda, lacerandogli tutta la parte centrale e schizzando del sangue in tutta la zona intanto che lui spalancò la bocca dal dolore, macchiando il gomito destro della mia amica ed anche la sua guancia sinistra vicino l'occhio con del colore scarlatto; l'impatto fu talmente poderoso che Koji venne scagliato via, iniziando a rotolare ed a rimbalzare in tutta la zona dell'arena a causa dell'attrito mentre attuò dei versi sofferenti, percependosi i fortissimi tonfi sul terreno ruvido che lo sporcarono sempre di più in altre parti, e notandosi il sangue che continuò a fuoriuscire dalla zona colpita.


Viaggiò a lungo in quel rotolamento pieno di rimbalzi fino a che il muro nord dell'arena fermò il suo allontanamento, facendolo schiantare rumorosamente e prepotentemente mentre la parete si fratturò leggermente, probabilmente insieme alla sua colonna vertebrale che ne aveva subito anche le conseguenze di quell'impatto: Koji spalancò la bocca mentre ebbe dell'altro sangue che gli uscì da essa e dalla pancia, avendo anche alcuni tagli scarlatti sulla guancia destra e mento a causa degli schianti sul pavimento ruvido; in quel momento sembrava che il tempo stesse andando a rallentatore mentre la sua schiena andò in avanti per sdraiarsi a pancia ingiù.


"(No... aspettate... cosa vuol dire...?! Ho... perso!? Io... KOJI MURAKAMI... sto seriamente perdendo contro quella ragazza?!)" Gli occhi spalancati e sofferenti del nobile vanitoso sembravano stabilire il verdetto definitivo, ovvero quello della sua sconfitta intanto che non riuscì a difendersi in nessun modo contro la ragazza dai poteri lucenti: subito dopo si mise sdraiato a pancia ingiù e non riuscì più a muoversi, tenendo le sue braccia parzialmente più in avanti della sua testa e non dando troppi segni di vita, notandosi l'abito sulla parte della schiena ancora più sporco e rovinato a causa dell'impatto precedente. Mentre il ragazzo rimase a terra sul pavimento ruvido senza dare risposta, la nobile graziosa si diresse verso il suo obbiettivo per procurargli un ultimo fendente netto e diagonale sulla schiena, concludendo in quel modo lo scontro: si sentirono le sfere di luce sotto i suoi stivali che effettuarono un piccolo suono insieme ai suoi passi veloci e determinati, rimanendo ben dritta e con gli occhi concentrati sul nemico mentre continuò a correre; puntò la sua arma orizzontalmente all'indietro intanto che si trovava all'altezza della sua vita destra, cercando di rimanere ben coordinata anche durante l'ultimo attacco anche se era sfinita più che mai, sentendola respirare affannosamente.


"Prendi questooooooo!" La mia compagna di avventure urlò quella frase con tanta aggressività ed autorità, mostrando un viso così tanto serio e determinato che sembrava stesse mettendo ogni cellula della sua forza in quel colpo diagonale dorato, vedendosi le sue ciglia inarcate all'ingiù con degli occhi severi e la bocca ben aperta; appena mancarono pochi centimetri, la ragazza fece un passo più pesante col piede destro ed attuò il fendente dall'alto verso il basso mentre stava ombreggiando Koji con la sua sagoma, indirizzandolo sulla parte superiore della schiena per metterlo al tappeto completamente: il nobile riuscì ad alzare il suo volto e si vide il suo sguardo in pieno panico con gli occhi spalancati e denti stretti, avendo compreso che la sua sconfitta era ormai inevitabile in quel momento, con la spada dei Watanabe che era ormai vicinissima al suo corpo.


"Noooooooooooooo!" Koji si mise a fare un urlo che andò fino all'alto dei cieli con tono quasi acuto mentre abbassò la testa, rimbombando in tutta la zona circostante e calando il silenzio tombale subito dopo visto che non si capiva bene il fine di quel combattimento,: il tempo si era come fermato, nessuno reagiva minimamente e tutti stavamo provando a capire cosa fosse successo, e visto che la mia nemesi aveva chiuso gli occhi dopo quell'urlo ma non sentì nessun dolore da parte del fendente, rimase terrorizzato e stranito per alcuni secondi ma poi riaprì le sue palpebre, rialzando anche la testa e guardando uno scenario inaspettato.


"...? Eh...?" Gli occhi del nobile vanitoso erano spalancati e tremolanti insieme alle sue sopracciglia mentre vide la scena, rimanendo stranito e perplesso mentre provò a comprendere il motivo per cui non avesse perso i sensi, ma in quel frangente provai io stesso a vedere la situazione al meglio: Akane era in piedi di fronte a lui con le gambe leggermente divaricate visto che stava per attuare il fendente, ma il colpo non venne completato visto che la punta del suo cimelio distanziava di un solo centimetro dal dorso del ragazzo; aveva le braccia diagonalmente verso il basso sulla destra come se stesse completando il fendente e la schiena leggermente in avanti, quindi stava sicuramente attaccando, ma si era come bloccata e quella scena continuò per circa dieci secondi.


"A-Akane...?" Domandai stranito e preoccupato sugli spalti mentre mi portai in avanti più che potetti con la schiena grazie al parapetto, osservando la scena con attenzione nella zona nord e con gli occhi più aperti che mai per l'agitazione, visto che sembrava troppo strano che ella non avesse concluso il colpo; tenni i palmi poggiati sopra la balaustra e dopo qualche secondo si vide che intorno alla fanciulla scomparì la sua aura dorata, insieme anche al potere che permeava sulla sua arma sacra e tornando completamente nella sua forma normale come se fosse finito lo scontro: cadde a peso morto sul pavimento ruvido e non diede segni di risposta intanto che si sentì l'impatto della caduta, rimanendo sdraiata lateralmente sulla sua sinistra e con la schiena leggermente inclinata in avanti con le mani che non tennero più la spada, mantenendo i suoi occhi chiusi ed avendo un'espressione sfinita, quindi non c'era ombra di dubbio che lei avesse finito il mana.


"Akane... AKANEEEEEEE!" Feci un urlo colossale e con la massima forza appena vidi la mia amata cadere a terra senza forze, mostrando un volto cupo, impaurito ed anche aggressivo, vedendosi un'ombreggiatura ricalcata nella mia fronte e nei miei occhi castani mentre ebbi le sopracciglia talmente corrucciate come se volessi spaccarmele: il mio cuore era come se si stesse frantumando per la preoccupazione, iniziando a sentire un gusto acido nella mia gola ed un odore molto cupo a causa di quell'atmosfera; tutti i tifosi urlarono per lo sconvolgimento mentre Koji rimase senza parole ed indifeso davanti a quello scenario, capendo però di aver vinto lo scontro.


"Che abbia finito il mana?!" Anche Masaki che si trovò affianco a me poggiò le mani sul parapetto e si piegò con la schiena in avanti, non tanto quanto il sottoscritto ma abbastanza per poter vedere la scena, domandando quella frase con preoccupazione ed ad alto tono intanto che presentò un viso alquanto turbato: girò la sua testa verso il lato nord e la sua prima deduzione era sicuramente quella esatta, visto che la ragazza aveva utilizzato troppo potere in quella battaglia, provando a dare tutta se stessa anche quando era sfinita; si potevano sentire tantissime lamentele ma anche parecchi urli di incredulità, visto che la mia amica aveva perso per un semplice centimetro di distanza in più. Mentre anche tutti i miei amici rimasero interdetti e con lo sguardo traumatizzato, il nemico della mia infanzia iniziò a ridacchiare e provò a rialzarsi lentamente, mettendo i palmi delle sue mani sul pavimento affianco alla sua testa ed iniziando a spingere verso l'alto per effettuare l'azione con successo.


"Eh... eheheh... ma che fortuna! A quanto pare sono riuscito a vincere all'ultimo momento! Era talmente ovvio... io non potevo perdere!" Dopo circa sei secondi di continui sforzi riuscì nell'intento di rimettersi in piedi, provando a tornare ben dritto con la postura ma comunque sia in modo leggermente zoppicante con le braccia penzolanti; esclamò quella frase con felicità ed alto tono, rimanendo fiero di sé con la testa che guardava verso il cielo come se a malapena stesse capendo la situazione, presentando un sorriso mezzo pazzo ma anche incerto intanto che ebbe degli occhi ben spalancati: si vedevano ancora tutte le sue ferite ma iniziò a perdere molto meno sangue nella pancia, facendo comprendere che era fuori pericolo di vita visto che riuscì miracolosamente a mantenersi in piedi sulle sue stesse gambe dopo tutti quei danni, vedendosi anche il suo potenziale latente svanire subito dopo.


"ED IL SECONDO FINALISTA E' KOJI MURAKAMIIIIII! CHE BATTAGLIA INCREDIBILE E PIENA DI COLPI DI SCENA INASPETTATI: IL POTERE INCREDIBILE DI AKANE, IL POTENZIALE LATENTE DEL GRANDE PRIMOGENITO ED INFINE LA NOSTRA CARA FANCIULLA CHE PERDE I SENSI UN SECONDO PRIMA DEL SUO COLPO FINALE! Bisogna davvero dire che ha avuto molta sfortuna in questo frangente, però non si può negare che entrambi i partecipanti hanno dato prova di essere degli avventurieri fenomenali, riuscendo entrambi a dare il meglio di loro anche in situazioni difficili dove non sembrava ci fossero delle vie di fuga, quindi dovete fare un grande applauso ad entrambi i combattenti che sono riusciti a farci esaltare come non mai! Infine vi informo che anche queste semifinali sono finalmente concluse, quindi ora non manca che solamente il gran finale di questo evento che si terrà domani alle 15! E lo scontro riguarderà Kevin contro Koji! Siate numerosi mi raccomando, e che la dea possa sempre vegliare su di voi!" La voce elettronica annunciò con grande esaltazione il vincitore e le informazioni del giorno dopo per il gran finale del torneo, trasmettendo sempre tutta la sua carica e passione dopo le sue forti parole, facendo applaudire gli spettatori ma sentendosi comunque sia alcune lamentele provenire chissà dove tra gli spalti, dove sicuramente essi volevano la vittoria della ragazza: l'annunciatrice staccò il contatto e l'atmosfera divenne più piccante, ma non per il sottoscritto ed i miei amici, ma stranamente anche per Koji visto che improvvisamente non gli andò a genio il modo in cui aveva vinto, visto che dopotutto possedeva un grande orgoglio.


"(Aspetta... ma perché ho esultato e mi sentivo felice quando era svenuta...? Avevo una grande paura quando stava per colpirmi con quell'attacco finale, quindi è riuscita a ridicolizzarmi... dimostrando di essere superiore a me nonostante abbia perso i sensi prima del colpo finale: non ho vinto come volevo io... ha rovinato tutto l'orgoglio che possedevo dentro di me... AKANE WATANABE... SEI SOLO UNA LURIDA NOBILE DI SECONDO RANGO! COME OSI DIMOSTRARTI SUPERIORE A ME?!)" Improvvisamente il primogenito dei Murakami abbassò la testa sulla sua sinistra verso Akane e subito dopo anche il suo corpo per averla frontalmente a sé, mostrando un volto omicida e pieno di rabbia con i denti stretti e con le sopracciglia corrucciate come non mai, vedendosi un'ombreggiatura ricalcata sulla sua fronte per far comprendere la sua rabbia; si avvicinò ancora di più alla fanciulla ed iniziò a sferrare dei forti calci con la gamba destra sulla sua pancia, colpendola con tutto il suo piede e parte inferiore della gamba in modo costante e continuo, sentendosi i vari suoni dei forti impatti senza sosta mentre portò indietro la sua gamba ogni volta in modo rapido, scagliandola poi in avanti per dare dei colpi potenti e pieni di odio: inaspettatamente si potevano sentire dei flebili versi di sofferenza da parte della ragazza, quindi fece capire che non aveva perso i sensi del tutto, difatti si vide il suo corpo che iniziò a rannicchiarsi poco a poco ad ogni colpo, provando a proteggersi ma senza successo intanto che avvicinò le mani sul suo petto ed avendo la sua arma più in avanti rispetto alla sua testa.


"Maledetta ragazza! Come hai osato farmi fare una figuraccia del genere?! Te non sei nulla in confronto a me!" La mia nemesi esclamò quelle parole con aggressività e furia mentre mantenne lo stesso sguardo, continuando a tirare calci alla povera nobile indifesa che stava soffrendo sempre di più visto che non poteva difendersi: la faccia di Akane mostrava gli occhi chiusi forzatamente ed aveva i denti stretti a causa del dolore intanto che fece altri versi acuti pieni di dolori. Vedendo quella scena con gli occhi spalancati più che mai mi fece salire il sangue al cervello, sentendo un grande calore sul mio viso a causa della rabbia e stringendo i miei denti in un modo talmente forte come se fossi in procinto di frantumarli: si vide una vena gonfiarsi sulla parte destra della mia fronte e la sclera dei miei occhi iniziò ad avere alcune venature rosse, andando in piena furia nel vedere la ragazza che amavo, maltrattata in quel modo.


"KOJIIIIIIIII!" Urlai il suo nome con una rabbia incontrollabile ed effettuai immediatamente i movimenti necessari per scendere dalla balaustra, spingendo con forza il mio corpo verso l'alto e scendendo subito dopo con successo; appena atterrai provai a rimanere ben dritto e cercai di non destabilizzare la mia postura tramite il peso che avevano dovuto sopportare le mie gambe, piegandole leggermente ma iniziando subito dopo a correre con i pugni ben stretti verso l'obbiettivo situato nella zona nord del campo di battaglia: avevo uno sguardo omicida ed a grande rapidità stavo per raggiungere i due individui, tenendo i muscoli ben saldi mentre muovevo le mie braccia durante la corsa e continuando a fissare quella scena con irritamento.


"Ggghhh..." La dolce fanciulla continuò a far uscire dalla sua corde vocali dei versi di sofferenza, rimanendo completamente immobile e sempre più rannicchiata visto che era l'unica azione che riuscì a fare in quel momento, vedendosi il nobile che non decise minimamente di fermarsi mentre si sentirono le forte botte: i tifosi smisero di applaudire e rimasero solamente alcune urla di lamentele anche per la crudeltà a cui stavano assistendo, vedendo la mia compagna che veniva maltrattata senza motivi validi; appena mancarono pochi metri urlai il suo nome con rabbia.


"KOJIIII MURAKAMIIIIII!" Appena esclamai il suo nome con tono talmente alto da devastarmi le corde vocali e con il medesimo volto pieno di rabbia, spalancai i miei occhi ed accentuai lo sguardo verso di lui senza avere paura di ciò che sarebbe accaduto dopo: effettuai un rapido e potente slancio e presi il colletto del Murakami con prepotenza, afferrandolo saldamente e spingendolo fino al muro nord del campo di battaglia come se lo avessi sbattuto sulla parete di essa; con la mano destra strinsi forte il leggero tessuto della sua maglietta interna e cercai di alzarlo leggermente per poterlo minacciare, tenendolo attaccato al muro mentre possedevo una furia senza precedenti; la mia nemesi rimase leggermente stupita di quell'azione e quindi fece un volto stranito, mostrando però un sorriso sinistro dopo qualche secondo visto che non aveva comunque sia paura di colui che maltrattava ogni volta da quando era piccolo: intanto Akane aveva smesso di soffrire per i calci dell'avventuriero, ma era ancora in pericolo e dolorante visto che aveva consumato troppo mana nello scontro di poco prima.


"Kkhh... hai un bel coraggio a prendermi in questo modo... Kevin!" Il ragazzo arrogante sbuffò e disse quelle parole con tanta arroganza e sicurezza, pensando di avere facilmente la meglio su di me come alcuni anni prima: nel suo viso si poteva notare un piccolo ghigno mentre roteò leggermente le sue iridi verso l'alto come se volesse distogliere lo sguardo da me, ritornando a guardarmi dopo che finì quella determinata frase; potevo sentire il suo odore alquanto marcio delle morti che poteva compiere senza nessun problema, ma in quel momento ero fin troppo adirato per poterci pensare.


"NON OSARE FARE ANCORA DEL MALE AD AKANE! TI AMMAZZO! GIURO CHE LO FACCIO!" Esclamai con una furia senza confini e con un tono talmente alto che la mia gola rischiava persino di potersi infiammare, avendo il coraggio di farmi sentire da tutti intanto che iniziai a stringere i denti ancora più forte e mantenendo i miei occhi spalancati: le mie pupille iniziarono ad avere una sfumatura violacea invece che dorata, come se stessi riattivando lo stesso 'potere' d'ira che avevo contro Noriko, sentendo dentro di me il forte desiderio di fare del male al Murakami per fargli pentire di tutte le sue malefatte.


"Mmhh? Devo dire che hai una bella faccia tosta nel minacciarmi, ti devo ricordare per caso chi ti ha impartito le buone manier-" Il mio interlocutore provò a rispondermi con tanta sicurezza e vanità, continuando a sorridere e mostrando un viso leggermente più serio, emanando una leggera cupaggine come se volesse farmi paura: alzò il suo braccio dominante ed afferrò con la mano di essa il mio polso che tenne il suo colletto, ma smise di parlare e sussultò appena vide che non riuscì nell'intento, percependo una forza molto più alta da quella prevista; percepii il suo tocco che era forte e malevolo, ma non avevo paura di lui, quindi continuai a tenere la presa senza tentennare.


"(Ma cosa? Che succede? Da quando Kevin ha una forza così elevata?!)" Il nobile arrogante spalancò i suoi occhi ed iniziò a stringere i suoi denti, alzando leggermente la sua testa e rimanendo sconvolto della mia grande forza fisica: spinse nel modo più aggressivo possibile ma non riuscì a liberarsi dalla presa, quindi stava andando leggermente nel panico; poco a poco le urla dei tifosi iniziarono a raggiungere il loro fine, vedendosi delle persone andarsene.


"Non ti perdonerò neanche se mi implorerai in ginocchio!" Continuai ad esclamare con una tonalità fin troppo aggressiva rispetto al solito e con una autorità senza precedenti, incupendo sempre di più il mio sguardo e mostrandomi sempre più furibondo; la sfumatura violacea dei miei occhi divenne più intensa e cupa intanto che le venature scarlatte sulla mia sclera aumentarono, comparendo intorno a me nel mentre una minuscola aura arancione come successe anche contro Hitoshi, sentendo nel mio organismo un'enorme potenza fisica e vedendosi la vena che avevo sulla fronte che si gonfiò sempre di più.


"LASCIAMI ANDARE MALEDETTO! AAAAHHHH!" L'avventuriero vanitoso si mise ad urlare con preoccupazione quelle parole come se avesse paura di ricevere una bella batosta dal sottoscritto, spalancando ancora di più i suoi occhi ed accigliando le sue sopracciglia all'ingiù con irritazione mentre rimase con la bocca spalancata: cercò di darsi supporto anche con l'altra mano per potersi liberare dalla mia presa, intanto che sentii entrambi i suoi palmi duri sulla stoffa della mia manica che diedero la massima spinta in quel momento, e visto che percepii una forza troppo alta, decisi di mollare e di far tornare Koji in piena libertà; indietreggiai di qualche passo sentendosi il suono di essi e mi calmai improvvisamente come se fosse conclusa la foga del momento, rimanendo con la bocca leggermente aperta e fissando il mio nemico con perplessità e con gli occhi ben spalancati, vedendosi la mia aura arancione scomparire insieme alla sfumatura delle mie pupille intanto che mi rimisi ben dritto. L'avventuriero dal cuore di pietra si sistemò il colletto con entrambe le sue mani e subito dopo mi guardò con aria severa, calmandosi leggermente e decidendo di uscire da quella situazione il prima possibile, rispondendomi con aria truce dopo alcuni secondi con le braccia rilassate:


"Pff... se vuoi tanto ammazzarmi... allora fallo domani nella grande finale... non è di certo oggi il momento; quindi tolgo il disturbo per questa volta... risparmierò Akane..." La mia nemesi disse quelle parole con vocalità irritata e subito dopo si girò sulla sua destra per allontanarsi sia da Akane che da me, dirigendosi verso l'infermeria e riprendendo durante il percorso il suo sacro cimelio; sicuramente non voleva rischiare di vedersela brutta contro di me visto che era alquanto stanco dopo quello scontro, mantenendo anche un volto autoritario ed infastidito per la situazione accaduta pochi attimi prima: camminava in modo leggermente zoppicante e quindi ci mise un po' a raggiungere l'uscita dell'arena.


"Uff... uff... ma cosa mi era successo? Mi sentivo di nuovo fortissimo senza alcun motivo logico ed in più non stavo pensando a nulla se non a proteggere Akane: che sia l'abilità del mio prossimo livello? Io ho un leggero timore verso Koji, ma fino a poco fa lo stavo minacciando di non dargli pietà..." Alzai il mio braccio destro all'altezza della pancia ed abbassai la mia testa in quella direzione per fissare il palmo della mano di quel lato, contemplando la mia situazione con vocalità attenta e concentrata mentre rimasi anche leggermente stranito: il mio viso era minimamente preoccupato e continuai a fissare quella parte del mio corpo in modo completamente normale ma con le sopracciglia minimamente corrucciate, non percependo più gli effetti di quell'abilità e sentendomi leggermente stanco nonostante l'avessi usata per qualche secondo; intanto che il sole rimase prorompente ma non troppo sopra di noi, sentii una minuscola e forzata voce che mi chiamò.


"K-Kev... in..." La voce che proferì il mio nome non era nient'altro che quella della mia compagna ferita gravemente, che stava cercando di attirare la mia attenzione al meglio delle sue possibilità per potermi parlare; persi immediatamente la concentrazione su ciò che mi stavo domandando e sussultai improvvisamente, girandomi diagonalmente sulla mia sinistra e vedendo Akane che smise di rimanere rannicchiata, bensì rimase a pancia insù e con le braccia chiuse vicino ai suoi fianchi con parecchie ferite in varie parti del suo corpo, compresi vari lividi anche sullo stomaco a causa dei calci: guardando quella scena con tanta preoccupazione, la mia agitazione aumentò drasticamente.


"Akane!" Esclamai improvvisamente con preoccupazione e con un'agitazione senza fine, scattando immediatamente verso di lei e raggiungendola in meno di un secondo mentre ebbi un viso pieno di apprensione; si sentirono i suoni dei miei passi ed appena la raggiunsi mi abbassai immediatamente, rimanendo inginocchiato con la gamba sinistra distesa e la destra invece piegata, poggiando le mie braccia con i pugni ben stretti in quell'arto del medesimo lato per rimanere in postura coordinata: avevo le sopracciglia inarcate verso l'alto con gli occhi ben spalancati e la bocca parzialmente aperta.


"M-mi... d-dis... piace... non ho... m-mantenuto la mia promessa... p-perdonami." Mentre rimasi sulla sua sinistra, Akane girò la testa verso quel lato per guardarmi e disse quelle parole con una vocalità forzatissima ed abbattuta, avendo degli occhi semi aperti e del sangue che li colò lentamente sulla parte sinistra del labbro; le sue ciglia tremolarono e dopo aver implorato il perdono ella tossì fortemente, sforzando la sua gola per citare quelle frasi: mi preoccupai ancora di più e ricominciai a parlare mentre la vidi ancora più sporca di polvere.


"No...! Non sforzarti a parlare e non dispiacerti...! Ho visto come stavi per sferrargli il colpo finale... un secondo in più e ce l'avresti fatta... tu sei più forte di lui e lo so molto bene! L'ho capito dalla tua determinazione e dal tuo impegno... quindi non chiedere perdono... va bene così... sarò io ad affrontare Koji Murakami... e lo sconfiggerò. (Te lo prometto... dovesse costarmi la vita.)" Mentre dissi quelle parole in modo abbastanza forzato ma con un'emanazione di grinta incredibile, fissai intensamente la mia cara amica che si trovava a terra con un volto dispiaciuto ma anche molto serio, dissentendo all'inizio della frase con la testa e muovendola varie volte in avanti mentre le feci i complimenti, comprendendo anche che ormai il tempo dei giochi era finito; mi ero stufato completamente e nessuno poteva fermarmi in quel momento: le mie sopracciglia divennero corrucciate ed iniziai a mostrare un viso pieno di affidabilità, stringendo più forte i miei pugni e sentendosi il suono della stretta.


"E'-è molto forte... quindi stai attento K-Kevin... ti prego... d-dopotutto io... voglio stare con te..." La nobile dal cuore d'oro infine mi rispose con un tono dispiaciuto, piangente e molto forzato, sentendosi un leggerissimo acuto nella sua voce e chiudendo immediatamente i suoi occhi che iniziarono a lacrimare: due colonne di liquido scesero sotto le sue palpebre e le rigarono il viso mentre lei rimise la sua testa dritta, perdendo i sensi subito dopo e non dando nessun segno di risposta con il suo corpo che ritornò rilassato; sentii il mio cuore stringersi ulteriormente e non riuscivo a reggere tutta quella tensione nel vedere la mia amica in quel modo, restringendo l'apertura delle mie palpebre per far capire il mio dispiacere. Subito dopo arrivarono i soliti addetti con una barella per portare in infermeria la giovane fanciulla, dandole in quel modo le migliori cure possibili visto che da quel poco che avevo osservato, sembrava lavorassero davvero bene, anche se era scontato visto che li aveva chiamati l'imperatore: due uomini misero Akane sopra la barella con delicatezza ed un altro riprese il suo cimelio visto che la mia amica non lo teneva più in mano; stavo assistendo alla scena con attenzione e decisi di proferire tali parole quando se ne stavano per andare:


"Prendetevi cura di lei..." Contemplai con una tonalità profonda e con una serietà senza precedenti, guardando i due individui sollevare la barella mentre il terzo teneva l'arma molto attentamente per non farla cadere; rimasi inginocchiato ed alzai leggermente il capo per poter fissare intensamente le loro azioni, non muovendo un muscolo e rimanendo in silenzio per alcuni secondi intanto che se ne andarono velocemente dal campo di combattimento, dove tra non molto sarebbero arrivati anche gli addetti per sistemarlo appositamente per il grande giorno: nella mia mente mi arrivarono delle ondate di ricordi continui, iniziando a fare mente locale su tutto quello che era accaduto per poter arrivare fin qui, non vedendosi più i miei occhi ed alzandomi lentamente intanto che il sole mi illuminò; intanto il resto del gruppo mi guardò dagli spalti visto che si erano anche alzati tutti per guardare meglio la scena.


"(Okura... Maki... Nozomi e Kanjiro sono tutti morti contro persone spregevoli... e per colpa di Koji... anche Isuta ed Akane sono stati ridotti ad uno straccio... adesso basta... dico sempre di proteggere tutti e poi non lo faccio...) Oramai ho capito... quello che devo fare." Mi rimisi ben dritto ed abbassai la mia testa per non far vedere la mia espressione che dalla bocca sembrava piena di rimorso, mantenendo i muscoli delle braccia ben tesi e distesi verso il basso mentre strinsi con una forza senza precedenti i miei due pugni, sentendosi una stretta talmente forte che sembrava potesse uscire del sangue: dissi quella frase e dopo una manciata di secondi iniziai a correre disperatamente fuori dall'arena, utilizzando una grande velocità e determinazione; tutto il gruppo dei miei amici sussultò e non capirono dove stessi andando con così tanta fretta, sembrando strano che potessi andare in infermeria con quella velocità.


"Ehi... Ma dove sta andando Kevin?!" Domandò con molta agitazione la lottatrice mentre si trovava vicino al parapetto e puntò l'indice della mano destra verso di me, piegando la sua schiena in avanti e poggiando il palmo della mano sinistra sulla balaustra, presentando anche un viso alquanto incredulo e preoccupato con le ciglia all'ingiù: aveva gli occhi ben aperti ed affianco a lei sulla sinistra c'erano Masaki, Hitoshi, Jiro e Kyoko che stavano guardando la stessa identica scena, rimanendo tutti quanti con un volto alquanto perplesso.


"Non lo so, proviamo a seguirlo, non vorrei facesse qualche pazzia." Il nobile di secondo rango che era affianco girò la sua testa verso Kimiko e le rispose con una voce affidabile ed anche leggermente autoritaria, attuando un'espressione piuttosto preoccupata e che emanava anche una leggera incertezza, vedendosi una goccia di sudore che gli scese dalla guancia destra: aveva entrambe le mani poggiate sul muretto basso in modo tranquillo ed i suoi occhi dimostrarono un lieve timore per ciò che potesse accadere, difatti dopo quelle parole, tutti quanti annuirono ed iniziarono a seguirmi, ma perdendomi subito di vista; stavo correndo a grande velocità ed iniziai ad andare fuori dal paese di Noremas, cominciando a scattare verso la prateria intanto che la forte brezza del vento mi accompagnò nella mia corsa interminabile, inarcando leggermente la mia schiena in avanti e muovendo all'unisono le mie gambe ed i miei pugni che andarono su e giù ad ogni passo con grande sintonia.


"(Akane... hai dato tutta te stessa solo per mantenere la promessa... quindi... l'unica cosa che posso fare... è diventare il più forte di tutti! SUPERERO' I MIEI LIMITI!)" Mentre pensai con intensità e con tanta voglia di migliorare, iniziai a curvare la mia corsa verso il bosco ovest di Noremas intanto che mi trovavo nella zona centrale nord della prateria, quindi curvai sulla mia destra e cominciai a correre in quell'erba morbida di colore verde, sentendosi il forte suono dei miei passi pesanti; strinsi i miei denti intanto che poco a poco stavo per addentrarmi all'interno del bosco pieno di alberi, vedendosi il cielo ancora ben azzurro e con qualche nuvola che mi illuminò con la sua supergigante arancione, percependo anche un odore fresco a cui non stavo dando assolutamente attenzione. Appena mi addentrai in quel bosco era come se fossi finito dentro un labirinto visto che c'erano tantissimi alberi affiancati l'un l'altro, insieme anche a tantissime foglie che avevano nei loro rami soprattutto nei punti più alti: quel luogo era come se avesse tutta quella natura schierata in linea, vari alberi affiancati l'un l'altro con solo qualche metro di distanza, terra ripiena di erba che in alcune zone si trovavano percorsi fatti solo di terriccio appiccicoso, clima stabile ma che durante la notte rischiava di diventare freddo e sicuramente c'erano anche alcune zone fiorite con anche piccoli stagni.


"Akane... Akane... AKANE!" Continuai a correre a grande velocità in quel grande bosco dove si trovavano sicuramente anche alcuni animali abbastanza pericolosi per combattere, mettendomi ad urlare il nome della mia amica con tanta foga e con una certa disperazione, mentre iniziai ad impugnare saldamente con la mano destra il manico della mia arma che si trovava dietro la schiena; dopotutto affrontare gli animali nel bosco era un ottimo modo per far illuminare le stelle della propria tessera, visto che essi avevano più istinto omicida di alcune persone e quindi potevano risultare più impegnativi da sconfiggere. Improvvisamente in quella corsa frenetica ed ardua dove si potevano vedere alcuni punti di sole grazie agli spazi delle foglie, comparve improvvisamente sulla mia destra a pochi centimetri di distanza un semplice cinghiale con una pelliccia marrone ma con la parte superiore rossastra, e zanne alquanto aguzze affianco alla bocca di colore bianco che curvarono verso l'alto: era alto cinquanta centimetri e rimaneva a quattro zampe, avendo però l'intento di volermi attaccare visto che si spaventò della mia comparsa, attuando un verso piuttosto strano e girandosi verso di me immediatamente; estrassi la mia spada ed attuai subito un fendente diagonale dal basso verso l'alto per colpirlo immediatamente, non dandogli nemmeno il tempo di poter pensare ed uccidendolo in un solo colpo intanto che si sentì il suono metallico del forte attacco: lo portai a mezz'aria a causa della grande potenza utilizzata e lo divisi completamente in due, facendogli fare un verso di sofferenza mentre fuoriuscì parecchio sangue dal suo corpo, dove infine cadde immediatamente sulla prateria senza vita, sentendosi il tonfo.


"(Diventerò più forte per te... per i miei genitori... PER TUTTI!)" Nella mia testa iniziarono a comparire le immagini dei miei genitori che sorridevano quando iniziai la mia avventura, il sorriso fiero di Isuta mentre alzava sempre il suo muscolo per dimostrare la sua forza, ed infine il volto angelico della mia amica Akane quando mi rincuorò quella notte poiché avevo paura di rimanere solo: strinsi i miei denti con grande forza ed ebbi un volto più concentrato che mai intanto che feci versi di fatica in quella corsa, mantenendo i miei occhi ben aperti in vista di qualche altro animale e tenendo la mia spada all'altezza della mia vita destra puntata in orizzontale. Improvvisamente dinanzi a me notai un lupo con la pelliccia grigia sulla zona della schiena e zampe, mentre su tutto il luogo della pancia, naso e mascella era di colore bianco: era alto un'ottantina di centimetri ed era lungo quasi un metro non contando la sua coda grigiastra ed ondulata, avente un naso nero e le iridi dorate nei suoi occhi; stava di fronte a me a circa sei metri di distanza ed era in postura difensiva con le sue gambe leggermente piegate come se volesse saltarmi addosso, infatti stava anche ringhiando e si videro i suoi denti aguzzi come non mai.


Il mio sguardo si accentuò su di lui e quindi strinsi leggermente le mie palpebre, non fermando la mia corsa imperterrita e senza meta intanto che mi preparai per tirargli un affondo, portando la mia arma all'altezza della spalla destra e puntandola in modo dritto verso l'animale; il lupo attuò il salto verso il sottoscritto senza pensarci due volte mentre si diresse verso di me a grande velocità, avendo come obbiettivo quello di farmi atterrare per potermi mordere: senza ulteriori indugi attuai un potentissimo affondo mentre tenevo l'arma con la mano dominante, portando la mia spada in avanti e penetrando tutta la carne dell'essere sul lato destro del suo corpo, distendendo ancora di più la mia schiena e completamente il mio braccio per concludere l'attacco, sentendosi il suono della pelle squartata e del sangue che schizzò violentemente fuori dal suo organismo mentre compresi anche la sua durezza e peso, percependosi anche l'odore pesante di esso ed un gusto putrido nella mia gola. Il lupo rimase a mezz'aria per alcuni secondi e cadde a terra intanto che lo superai, finendo dietro di lui mentre ci fu il suo corpo morente e senza vita: mi sporcai di sangue sulla parte destra della mia fronte e dei miei capelli vista la grande quantità uscita, e dopo quell'azione fermai un attimo la mia corsa e caricai le mie corde vocali al massimo della loro potenza.


"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!" Rivolsi il mio sguardo verso l'alto con la testa alzata più che mai e chiusi i miei occhi forzatamente, effettuando un urlo talmente forte e distruttivo che sembrava stessi perdendo la voce intanto che gli spazi solari provarono ad illuminare il mio corpo, insieme al verde delle varie foglie: durante quell'atto distesi la mia schiena più che potetti ed il mio tono era tra lo sfogo ed il disperato, puntando la mia arma diagonalmente verso il basso.


Iniziai ad allenarmi disperatamente come non mai dentro quel bosco per provare a salire di livello oppure anche più di uno se ci fosse stata la possibilità, affrontando nemici senza sosta e non fermandomi mai visto che il riposo non era assolutamente consentito in quel momento: se volevo avere anche la sola speranza di poter battere la mia nemesi, quello era il minimo che potessi fare visto che non avevo poteri come il potenziale latente o la forza della dea di Akane, quindi dovevo superare ogni limite consentito in quel poco tempo, decidendo di allenarmi anche fino a notte fonda; affrontai nemici di ogni tipo e mi abituai sempre di più ai loro attacchi, diventando sempre più facili col passare del tempo.


Interno del bosco ovest di Noremas - Anno 652 - 13 Settembre - Ore 01:00


Continuai ad allenarmi disperatamente e stancandomi come non mai contro nemici di vario tipo, non riuscendo ancora a salire di livello nonostante i grandi sforzi che stavo emettendo in quel momento, rimanendo stanco come mai prima d'ora e riuscendo a malapena a reggermi in piedi: il cielo era diventato di un gentile blu notte con alcune stelle brillanti intanto che si poteva vedere l'enorme luna piena di colore bianco come il latte, donando un'atmosfera abbastanza calma e lucente in quel bosco oscuro dove a malapena si poteva intravedere qualcosa, sentendosi e vedendosi vari cespugli ai miei lati ondeggiare a causa della dolce brezza del vento, e non a causa di alcuni nemici visto che era solito pensarla in quel modo, sentendosi anche un odore abbastanza leggero e fresco in quella natura tranquilla, che però venne appesantita dal mio umore. Non sapevo minimamente dove mi trovavo, e non capivo se mi ero allontanato troppo oppure se semplicemente mi fossi avvicinato nuovamente alla prateria visto che sembrava tutto uguale in quel bosco: c'erano alberi posizionati ed identici a quelli che avevo visto quello stesso pomeriggio ed avevano delle foglie che venivano illuminate dalla luce della luna, non comprendendo dove mi potessi trovare e continuando a zoppicare a causa della stanchezza in un pavimento leggermente fangoso e sterrato. Sicuramente in quel momento stavo facendo preoccupare tutti visto che non avevo dato nessuna notizia alla famiglia di Akane, ed anche al mio gruppo di amici.


"A... ka... ne... A... ka... ne..." Continuai a ripetere il nome della mia cara amica con una voce parecchio esausta e forzata, mantenendo la testa abbassata visto che ero molto stanco e vedendosi degli occhi molto spenti che sembravano stessero andando su un colorito marrone scuro, continuando a zoppicare in modo molto lento in quel posto senza fine mentre tenni la spada puntata verso il basso diagonalmente con la mia mano destra sullo stesso lato: non riportavo nessuna ferita grave ma ero sporco in parecchie parti del corpo come sul gomito sinistro, parte bassa del mio cappotto, zone del petto sulla destra sempre nel vestiario blu, ginocchio dominante, talloni ed in più si videro le scarpe abbastanza consumate a causa della terra, insieme anche ad un'enorme stanchezza che possedevo in quel momento, capendo a malapena qualcosa ed avendo anche una gran fame. Intanto che la brezza notturna mi accompagnò gentilmente alla ricerca di altri nemici, continuai a fare dei passi zoppicanti mentre rimasi con la testa abbassata e con la bocca immobile, notandosi anche delle occhiaie sotto quegli occhi che sembravano diventare sempre più neri a causa del buio e con delle palpebre semi aperte. Improvvisamente si sentì un passo pesante che si impattò per terra, ed alzando lentamente la testa notai che avevo di fronte a me a circa sei metri di distanza, un semplice orso con pelliccia marrone che mi fissava come se fossi il suo obbiettivo: era alto circa quattro metri ed aveva degli artigli molto aguzzi sulle sue mani, vedendosi anche i suoi denti ben spessi che potevano causare parecchio dolore in un loro morso; era in piedi ben dritto e si avvicinò poco a poco verso il sottoscritto.


"Ggggrrrrhhhh..." L'animale si mise a ringhiare con fare austero e strinse i suoi denti come se serbasse del rancore nei miei confronti, notandosi una leggera nebbiolina trasparente fuoriuscire dalla sua bocca dopo quel verso; i suoi occhi neri mi fissarono con intensità e dopo qualche secondo di silenzio che venne riempito solo dal suono dei suoi passi possenti, decise di venirmi incontro a grande velocità, piegando il suo busto leggermente in avanti ed attuando un verso mostruoso che dimostrò un semplice intento omicida, oppure un acquietamento della propria fame visto che forse voleva mangiarmi. Dentro di me mi sentii troppo stanco ma anche deluso visto che quei nemici erano fin troppo semplici, impedendomi di non sforzarmi parecchio per poter salire di livello: percepii nella mia gola un gusto amaro da quando ero nella foresta e si fece più intenso con il passare delle ore, sentendolo davvero molto intanto che quell'orso mi venne incontro; senza pensarci troppo decisi di attivare la mia abilità appresa a livello 2 per eliminarlo all'istante, vedendosi un leggero potere violaceo intorno alla mia arma ed impugnandola in modo più saldo.


"Sei una preda facile... Dream... Stars..." Dopo aver detto quelle parole con tonalità morente e sempre più sofferente attivai la mia abilità, non cambiando per nulla l'espressione del mio viso mentre fissai l'orso e decidendo di andargli incontro con molta svogliatezza, vedendosi la mia spada sempre più incisa di quel potere delle stelle, ma che non era energico e potente come sempre; attuai uno slancio verso di lui ed in quel momento non si poté capire come avevo effettuato i colpi della mia abilità visto che era notte fonda in una zona non tanto illuminata, sentendosi solamente il giusto numero di fendenti che effettuava la tecnica ed ascoltandosi i vari versi di sofferenza dell'animale: durante l'attacco si sentì della carne che venne penetrata da un'arma molto potente e si vide anche quella luce violacea come il cielo notturno espandersi, facendo capire che l'attacco era andato a buon fine e comprendendo che avessi ucciso l'animale con successo. Dopo quel potente attacco mi sentii ancora più sfinito e si poteva vedere l'orso sdraiato a pancia ingiù che giaceva sulla mia destra, rimanendo senza vita in quell'attacco mentre del sangue sgorgante dall'animale iniziò a macchiare il terreno e percependosi l'odore di esso: attuai qualche altro passo in avanti ma ad un certo punto non possedevo nemmeno la forza di rimanere in piedi, quindi caddi a pancia ingiù dopo quattro passi effettuati e si sentì il botto di tale azione in quell'erba unita ad un minimo di fango, lasciando anche la presa della mia spada in quel momento visto che mi sentivo come immobilizzato ed avendo la faccia che guardava sulla mia sinistra; dopo aver ascoltato il suono metallico della mia arma che andò su quel terreno gelatinoso e la mia guancia destra sporcarsi, iniziai a perdere i sensi, non riuscendo più a percepire nessun senso, chiudendo i miei occhi poco a poco.


"Non... ce la faccio più... A... ka... ne." Pronunciai quelle parole con abbattimento e senza vitalità, vedendo la mia vista diventare completamente nera e non sentendo più nulla, perdendo coscienza nel cuore della notte e rimanendo in pericolo visto che quel bosco pullulava di animali, quindi se qualcuno non fosse venuto a salvarmi, avrei rischiato di essere divorato mentre rimasi privo di sensi. Nel momento esatto in cui svenni, una piccola luce dorata comparve intorno a me, facendo comprendere che fossi salito di livello a causa dei grandi sforzi attuati in quella giornata: la notte passò ed arrivò comunque sia il giorno dopo, ovvero il grande momento della finale. Da quella perdita di sensi non mi ricordai più nulla fino al giorno successivo, sopravvivendo per miracolo e riuscendo ad arrivare al giorno dopo per poter affrontare il temibile Koji Murakami, però non mi trovavo nella foresta, bensì in un altro luogo che non sapevo come avevo fatto a raggiungere in quel momento.


Noremas (???) - Anno 652 - 13 Settembre - Ore 12:00


Dopo aver dormito per più di dieci ore mi risvegliai improvvisamente in un luogo sconosciuto, aprendo lentamente le mie palpebre e notando che sulla mia destra, oltre che un letto con lenzuola bianche e ben sistemato, c'era anche una finestra rettangolare in vetro che fece filtrare la luce del sole visto che era più in alto rispetto al letto: era larga mezzo metro ed alta un quarto ed intanto notai di aver dormito su un sacco a pelo di colore verde acqua per terra, rimanendo alquanto stranito appena compresi di ritrovarmi in un posto completamente al sicuro intanto che la luce continuò ad accecarmi; ero sdraiato a pancia insù, ma decisi immediatamente di mettermi seduto in quella superfice morbida e soddisfacente che mi fece rimanere tranquillo, iniziando a guardarmi intorno e sentendo un profumo soave in tutta la stanza, notando anche che non ero per niente sporco nonostante avessi il cappotto sopra e sentendo in effetti un grande caldo. La camera aveva le pareti in legno ed era larga dieci metri ma lunga sei, avendo sulla mia sinistra diagonalmente in avanti la porta per poter uscire od entrare nel luogo, vedendosi un pochino più indietro un armadio marrone bello grande nello stesso lato contenenti tre scaffali nella parte inferiore: il pavimento era sempre di quel materiale legnoso e sopra di me sul soffitto si trovava appesa una piccola lampada che funzionava con l'energia magica della luce, e soprattutto mentre continuai a guardarmi in giro, notai che appesi sui muri c'erano alcuni quadri che rappresentarono dei paesaggi come fiumi, ruscelli e foreste illuminate dalla luce della supergigante rossa. Intanto che girai la mia testa in modo stranito per capire meglio dove mi trovavo, sentii improvvisamente il rumore di una porta aprirsi e quindi mi girai immediatamente nella zona desiderata, sussultando leggermente: appena la porta concluse la sua apertura rimasi alquanto stranito ed incredulo, vedendo una faccia ed una presenza che già avevo visto in passato.


"Oh, finalmente ti sei svegliato, Kevin." L'individuo che aveva aperto la porta non era nient'altro che il nobile Masaki con il suo solito vestiario, iniziando a parlarmi con tonalità tranquilla e gentile intanto che sorpassò l'entrata per immettersi completamente nella stanza, girandosi subito dopo e spingendo la porta gentilmente con il pomello della maniglia e sentendosi il suono della chiusura: mostrava uno sguardo tranquillo e piuttosto allegro intanto che percepii delle buone intenzioni in lui, comprendendo che forse era stato lui a salvarmi la vita.


"M-Masaki...? Dove mi trovo?" Aprii di più i miei occhi e chiesi con perplessità tale domanda mentre emanai anche un certo stupore, alzando le mie sopracciglia e rimanendo con una bocca meravigliata: le mie braccia erano poggiate sopra la coperta del sacco a pelo che si trovava sulle mie gambe, ed infatti sentivo il mio corpo ben rilassato dopo tutte quelle ore di sonno; il mio amico si rigirò verso di me e decise di spiegarmi la situazione.


"Sei nella mia stanza che avevo affittato appositamente per il torneo di Noremas visto che io vivo ad Orusha; tutti quanti ti stavamo cercando con molta preoccupazione ma senza successo, però improvvisamente mi era venuta l'idea che tu ti stessi allenando in un luogo pieno di nemici, e quale posto non è il migliore, se non il bosco ad ovest? In base alle voci che giravano si poteva capire che fosse un luogo pieno di bestie, quindi avevo detto agli altri di smettere di cercarti, promettendo che ci avrei pensato io ed eccoti qui: dopo varie ore sono riuscito a trovarti, ti ho preso in spalla per portarti al sicuro nella mia stanza e ti ho prestato il mio sacco a pelo che porto sempre per sicurezza per farti dormire comodamente... ah, giusto! Ovviamente ti ho anche curato e ripulito con le mie magie acquatiche... non ti avrei di certo fatto dormire tutto sporco nel mio sacco a pelo!" Mi spiegò Masaki con una intellettualità e fierezza senza precedenti intanto che ebbe un volto sicuro di sé ma allegro, alzando la mano destra all'altezza della spalla e mettendo in mostra l'indice di quell'arto; verso fine frase serrò i pugni di entrambe le mani e le portò sui suoi fianchi, alzando la sua testa verso l'alto e chiudendo i suoi occhi mentre mostrò un sorriso di piena affidabilità, rimanendo con una posa piena di sicurezza intanto che si videro le sue sopracciglia accigliate verso il basso per la convinzione: dopo il suo racconto rimasi alquanto felice delle sue azioni ma anche imbarazzato.


"Aahh... scusa se ti ho dato problemi accidenti, avrò fatto preoccupare tutti quanti..." Sospirai abbassando la testa e subito dopo la rimisi dritta per poter guardare il mio interlocutore, scusandomi con vocalità rassegnata ed anche leggermente abbattuta: misi la mano destra dietro al mio capo ed iniziai a grattarmela per la leggera vergogna che stavo provando, mostrando un sorriso finto con le sopracciglia inarcate all'insù e cercando di apparire leggermente ironico di fronte a lui; il ragazzo tornò ben dritto e scosse la testa in segno di negazione con un sorriso, attuando dei piccoli versetti e chiudendo i suoi occhi, riaprendoli subito dopo per potermi guardare.


"Non devi assolutamente scusarti... lo hai fatto per il bene di Akane alla fine e sappiamo tutti che per lei andresti a fare delle pazzie, provando a diventare il più forte nel minor tempo possibile; comunque sia... ti direi di mangiare qualcosa... per poi dare una lezione a quello sbruffone di Koji una volta per tutte! Dovrai avere una grande fame per non aver mangiato nulla!" Masaki mi spiegò il motivo per cui non dovessi sentirmi in colpa con tonalità dolce e gentile, guardandomi con un'espressione affidabile e facendo diventare la sua voce più esaltata, appena citò il fatto di mangiare qualcosa per essere carichi come non mai, portando il suo braccio destro all'altezza del petto e stringendo il pugno di esso con tanta fermezza: le sue sopracciglia erano corrucciate ed il suo sguardo divenne determinato, come se potessi vedere delle fiamme nei suoi occhi azzurrini ed acquatici.


"Beh... sì, in effetti ho molta fame ahahah... ti ringrazio ancora per l'aiuto che mi hai dato." Risposi al nobile con un tono abbastanza vivace e mi misi a ridere sinceramente, smettendo di grattarmi il capo e ringraziandolo ulteriormente con profondità, mostrando anche un'espressione pura di sincerità e di leggera allegria come se fossi tranquillo: subito dopo poggiai le mie mani a terra e provai a rimettermi in piedi dando una bella spinta con esse, riuscendoci con successo dopo qualche secondo ma in modo leggermente instabile come se ancora dovessero riprendersi del tutto mentre attuai dei piccoli versi. Dopo quella situazione, uscii dalla stanza prendendo anche le mie cose ed andai a mangiare insieme al mio amico con tanta foga e volontà visto che avevo lo stomaco vuoto come non mai, mangiando per bene e ritornando pieno di energie per poter intraprendere la grande finale che era contro il famigerato Koji Murakami: dopo alcune ore arrivò il momento fatidico ed era solo questione di tempo.


Noremas (Arena) - Anno 652 - 13 Settembre - Ore 14:50


Dopo aver mangiato mi diressi immediatamente insieme a Masaki nell'arena di Noremas alcuni minuti prima della grande finale, sperando di poter incontrare nuovamente tutto il gruppo per poter sapere se avevano qualcosa da dirmi prima della grande battaglia: appena arrivammo in quella zona c'era così tanta gente che a malapena si poteva capire dove capitavano i propri piedi mentre si passeggiava, vedendosi come sempre varie bancarelle ai lati che vendevano cibi di ogni tipo che mi regalavano una fusione di vari odori alle mie narici, donandomi però sempre quel retrogusto piccante alla gola a causa della potente atmosfera carica di esaltazione; si sentirono tantissime voci di sottofondo da parte dei civili ed alcuni di loro facevano addirittura scommesse su chi potesse vincere la finale, nominando qualche volta il nome del Murakami ed altre volte anche quello del sottoscritto. La marmaglia di persone era incredibile e si mostrava alquanto complessa poterla passare del tutto intanto che il sole non troppo caldo si abbatté su di noi, vedendosi inaspettatamente anche dei fuochi d'artificio sopra l'arena di Noremas e facendo comprendere la vera importanza di quell'evento: si sentirono i forti botti dei continui fuochi d'artificio di vari colori che scoppiarono con sonorità in varie parti di quel cielo azzurro, dando una carica incredibile a tutta la gente presente e facendo capire che il grande momento stava arrivando; il nobile di secondo rango stava affianco a me sulla mia destra e mentre passeggiammo vicino all'entrata, riuscimmo ad incrociare quasi l'intero gruppo e quella volta anche con Hyotaru compreso: c'erano anche Kimiko, Jiro, Hitoshi e Kyoko che distanziavano frontalmente da me di circa sei metri, però riuscirono a vedermi immediatamente anche con tutto quel macello.


"Kevin!" Tutte le persone del gruppo eccetto Hyotaru esclamarono il mio nome con tanta allegria e sollievo, venendomi incontro subito dopo a grande rapidità intanto che ebbero un volto sorridente ed alquanto giulivo; corsero verso di me intanto che il nobile antipatico effettuò una camminata normale, tenendo le sue mani dietro la schiena ed un'espressione svogliata come se non avesse voglia di stare con noi, ma forse era solo una sceneggiata. Appena mancarono pochi centimetri frontalmente, iniziai a vederli uno alla volta da sinistra verso destra con il seguente ordine: Hyotaru che mi raggiunse per ultimo, la lottatrice, l'omone, il ragazzo armato di frusta e la piccola maga; in quel momento mi sentii davvero felice ed anche sollevato nel vedere le loro facce allegre, notando che avevano comunque sia il loro solito vestiario.


"Ragazzi...! Scusate se vi ho fatto preoccupare... davvero, non saprei cosa altro dire per farmi perdonare: ho agito di mia iniziativa, ascoltando l'istinto di dovermi allenare per diventare più forte." Risposi a tutti loro con una tonalità alquanto attenta ed anche allegra intanto che emanai un leggero abbattimento, inarcando le mie ciglia verso l'alto per il dispiacere e rimanendo comunque sia sorridente: misi la mia mano destra dietro il capo mentre la sinistra rimase penzolante, facendo capire che avevo compreso l'errore che avevo attuato; intanto si potevano sentire tante voci di sottofondo ed i fuochi d'artificio che continuarono a fare il loro botto.


"Uff... Menomale che stai bene... ci hai fatto preoccupare." Kimiko chiuse gli occhi e sospirò mentre mise le sue mani sui fianchi per rimanere in postura ben dritta, riaprendo le palpebre subito dopo e rispondendomi con vocalità scaltra, carica ed ironica, mostrando sul suo viso uno sguardo sorridente e risollevato come se tutta la preoccupazione fosse svanita mentre mi fissò con decisione: le sue ciglia erano corrucciate per la grinta che sentiva in quel momento e subito dopo intervenne un altro del gruppo.


"Guarda che devi vincere, eh? Non azzardarti a perdere proprio in finale!" Colui che esclamò quelle parole non poteva essere nient'altro che il grande Jiro, facendo uscire dalle sue corde vocali un suono esaltato ma anche minaccioso in un modo alquanto scherzoso, presentandomi un volto convintissimo con le sopracciglia accigliate all'ingiù e degli occhi pieni di furore nelle sue iridi marroni: alzò il suo braccio destro all'altezza del petto e gonfiò il bicipite di esso per mostrare il suo possente muscolo, mettendosi di profilo intanto che poggiò la sua mano mancina sopra l'arto gonfiato.


"Fai vedere di che pasta sei fatto! Non accetto una sconfitta da parte tua dopo tutte queste vittorie che ci hai regalato! Quindi dai il meglio di te!" Anche Hitoshi decise di incoraggiarmi prima della grande battaglia in un modo a dir poco affidabile e fiducioso, facendo comprendere che quella che stavo per intraprendere non era che la cosiddetta battaglia finale per ricevere l'udienza dall'imperatore Tibelius: il volto del mio amico era piuttosto sorridente in piena sicurezza e si poteva percepire una certa decisione nei suoi occhi convinti con le sopracciglia curvate verso il basso, vedendolo intanto sulla mia destra diagonalmente e notando la sua schiena inarcata leggermente in avanti con il pugno destro saldo all'altezza della vita; Hyotaru decise di non dirmi niente come se fosse rimasto offeso, però mi guardò e rimase comunque sia con noi intanto che si mise a braccia conserte, dando il tempo di far parlare la piccola ragazza.


"C-ci riuscirai... n-ne sono sicura... Io ho sempre avuto fiducia in te K-Kevin... e so che anche questa volta non ci deluderai." A differenza degli altri, Kyoko fece un passettino in avanti diagonalmente e mi disse quelle parole con tanta timidezza ma con una dolcezza indiscutibile, abbassando la sua testa qualche secondo ma rialzandola subito dopo per guardarmi dal basso con un leggero rossore sulle sue morbide guance; il suo volto si presentava molto dolce ed i suoi occhi cristallini mi fissarono intensamente come se mi stesse ammirando, vedendosi le sue pupille tremare leggermente insieme alle sue ciglia sottili e ben dritte orizzontalmente: la sua bocca rimase semi aperta e le sue due manine erano intrecciate all'altezza del petto come se stesse pregando, sperando in una mia vittoria. Percepii nel mio esofago un gusto molto dolce e vidi la ragazzina con una profondità senza eguali, guardando subito dopo Masaki con volto incredulo visto che iniziò a parlare.


"Come vedi Kevin, facciamo tutti il tifo per te, nessuno escluso... quindi non puoi assolutamente sentirti solo od altro... tutti noi siamo qui per supportarti." Il nobile parlò con una voce piena di affidabilità e gentilezza verso i miei confronti, iniziando ad incamminarsi verso il lato del gruppo e smettendo di rimanere affiancato a me, incrociandomi ed andando sulla mia sinistra diagonalmente affianco a Hyotaru: non riuscii a vedere il suo volto visto che era di spalle, ma i miei occhi lo seguirono per tutto il tratto che fece; appena raggiunse l'obbiettivo si girò verso di me con uno sguardo sincero e sorridente, vedendo nei suoi occhi pura sincerità e sussultando minimamente dopo quella scena.


"Davvero ragazzi... grazie mille..." Tolsi la mano dal capo e guardai tutto il gruppo con attenzione e serenità, rispondendo a tutti loro con una voce commossa e piena di emozione come se stessi per iniziare a singhiozzare per la felicità: le mie sopracciglia rimasero incarcate verso l'alto ed i miei occhi erano ben aperti con le pupille tremolanti, non sapendo cos'altro dire e rimanendo con un sorriso compassionevole in viso; dopo un paio di secondi di silenzio ricevetti una sorpresa abbastanza inaspettata, sentendo una voce a me familiare e non riuscendo a credere che fosse davvero lui.


"Ehi ehi... non ci provare nemmeno a non mettermi in conto, è maleducazione scordarsi di uno come me, non pensi?" Improvvisamente sentii una voce che parlò con ironia ma anche con tanta sicurezza mentre emanò anche un pizzico arduo al suo carattere, sussultando subito dopo e guardando sulla mia destra tra lo spazio che lasciarono Hitoshi e Kyoko nella loro distanza laterale, spalancando ancora di più i miei occhi e facendo un verso, non potendo credere chi fosse tale persona: vidi che l'individuo in questione era Isuta che si era ripreso quasi del tutto dalle ferite e che aveva indosso il suo solito vestiario a petto nudo con i pantaloni, con l'unica differenza che il suo braccio destro era rimasto completamente fasciato con dei bendaggi di colore bianco per motivi di sicurezza, visto che sicuramente poteva muoverlo, ma era meglio non rischiare in quel momento; il suo braccio dominante infatti rimase all'altezza della pancia orizzontalmente ed era consigliabile muoverlo il minor numero di volte possibile.


"Ugh... n-non ci credo... ISUTA!" Rimasi con gli occhi spalancati e vidi quel suo sorriso convinto e pieno di grinta che solamente lui poteva fare, sembrando che fosse luminoso in quel suo arrivo mentre distanziava da me di circa sei metri diagonalmente sulla destra, sentendomi con il cuore molto più leggero ed esclamando subito dopo con voce alta ma incredula: mi feci immediatamente strada tra la maga ed il ragazzo utilizzatore di frusta per poter correre verso di lui a grande velocità, sentendosi il suono dei passi e mostrando un volto dispiaciuto ma pieno di speranza intanto che tutto il gruppo si girò con volto compassionevole ma sorridente, tranne Hyotaru però che rimase sempre con un volto imbronciato o freddo, non capendo ancora come potesse essere possibile che si fosse unito a noi. Appena mancarono pochi centimetri lo abbracciai fortemente ed avvolsi le braccia intorno alle sue spalle, rimanendo attaccato a lui e dimostrandomi felicissimo della sua ripresa: mi emozionai sempre di più appena potei sentire il calore del suo corpo ben allenato, sentendomi risollevato in quell'abbraccio amichevole.


"Ohi ohi! E' imbarazzante... ho capito che ti sei preoccupato per me, ma staccati su." Il lottatore dal cuore ardente mi ordinò di staccarmi con voce pregante e severa, ma che emanò allegria mentre si dimenò all'interno del mio abbraccio e chiudendo il suo occhio sinistro a causa del probabile dolore che sentiva nel braccio destro, attuando anche alcuni versi di sofferenza: si dimenò casualmente per alcuni secondi mentre ebbe i denti stretti e quindi decisi di allentare la presa.


"Mi ero preoccupato tantissimo... temevo che potessi morire..." Mi staccai lentamente dall'abbraccio ed iniziai ad afferrargli saldamente le sue spalle ben robuste con entrambe le mie mani, guardando il suo volto ad alcuni centimetri di distanza dal mio frontalmente e dicendogli quelle parole con tono piangente e commosso: iniziai a sentire le mie guance leggermente bagnate visto che scesero delle lacrime dai miei occhi ed abbassai leggermente la testa, presentando delle sopracciglia tremolanti e delle labbra abbastanza incerte intanto che le mie iridi palpitarono leggermente; il lottatore rimase a bocca aperta ed incredulo per qualche secondo mentre mi vide in quello stato, sorridendo dolcemente per pochi attimi con lo sguardo gentile per far capire la sua felicità, ma cambiandola in un'espressione più sicura poco dopo con gli occhi che diventarono decisi con le sopracciglia corrucciate.


"Pff... il grande Isuta Sasaki non può morire! Un lottatore come me è impossibile che venga abbattuto in questo modo, quindi non preoccuparti! Comunque sia, se vedi il braccio ancora ingessato è perché mi hanno consigliato di non sforzarlo troppo per oggi, invece domani potrò ricominciare ad usarlo al massimo della forza senza troppi problemi." Isuta si allontanò di un paio di passi e mi rispose con tonalità fiera sul fatto che non poteva essere ucciso in modo semplice, chiudendo i suoi occhi con vanità e riaprendoli in modo tranquillo appena mi spiegò la situazione con attenzione: quando finì alzò la sua mano sinistra all'altezza del petto e mi fece il pollice insù, sorridendo con i suoi denti e facendomi l'occhiolino, chiudendo quello destro.


"Ne sono davvero felice... menomale..." Dopo aver detto quelle parole con il medesimo tono ed emozione, utilizzai il dorso della mia mano destra per asciugarmi le lacrime mentre mostrai un volto felice, muovendo un paio di volte la testa a destra e sinistra e sentendo dell'umido su quella parte del corpo appena utilizzata: strinsi i miei denti ma in pochi attimi mi rimisi ben dritto con volto tranquillo, riprendendomi completamente nel giro di poco tempo e continuando ad ascoltare il mio amico intanto che venne anche il resto del gruppo.


"Ho anche sentito Akane prima, e ti posso dire che con un bel riposo si è ripresa quasi del tutto: erano arrivati addirittura i suoi genitori stamattina che erano preoccupati, dicendo che sia lei che tu non eravate tornati a casa, e quindi logicamente anche Akane ha iniziato a preoccuparsi, ma per fortuna la sua famiglia si sente rassicurata ed hanno fiducia in te, però ora devo tornare da quella tua amica che mi stava facendo esplodere la testa dalle sue preoccupazioni... uff... ma per fortuna stai bene. Comunque, si trova già sugli spalti per tenere i posti a tutti noi, visto che ha ancora delle difficoltà a camminare in modo stabile, quindi mi toccherebbe aiutarla semmai si volesse muovere, ma le dispiaceva farmi sforzare con il braccio ingessato, quindi è rimasta lì: le riferirò che tu stai bene ed in piena salute, almeno smette di rompermi." Isuta spiegò inizialmente la situazione con attenzione e serietà intanto che smise di fare il pollice insù, mostrando un volto tranquillo, ma appena nominò le preoccupazioni della nobile, egli fece fuoriuscire una vocalità rassegnata ed alquanto seccata, mostrando un sorriso compassionevole e chiudendo i suoi occhi con arrendevolezza per far comprendere parte della sua disperazione, muovendo il braccio sinistro lateralmente in segno di dissenso con il palmo della mano rivolto verso l'alto: dopo la spiegazione divenni carico e felicissimo nel sapere che la mia cara amica stesse bene, stringendo nuovamente le spalle del lottatore con determinazione ed esaltazione.


"Davvero?! Quindi sta bene! Menomale... darò tutto me stesso... per tutti voi!" Esclamai quelle parole con tonalità grintosa e risoluta mentre sentii l'odore ardente del lottatore, ricominciando a parlare in modo talmente vivace come se mi fossi ripreso del tutto e presentando degli occhi decisi con le sopracciglia corrucciate: avevo un sorriso sul mio volto ed il mio interlocutore sussultò leggermente dopo la mia azione improvvisa, attuando un verso stranito ma ristabilizzandosi subito dopo per aver compreso i miei intenti; subito dopo Masaki decise di intervenire e sentii difatti la sua presenza a 180 gradi dietro di me, decidendo di lasciare Isuta e di girarmi immediatamente verso di lui in postura ben dritta per ascoltare al meglio ciò che stava dicendo.


"Esatto Kevin... dai il massimo... e portati a casa questo torneo... una volta per tutte! Non lasciare che uno spietato come Koji possa avere la gloria, sconfiggilo anche per noi!" Il nobile di secondo rango si trovava più in avanti rispetto a tutto il resto del gruppo ed esclamò quelle parole con convinzione e grinta, stringendo il suo pugno sinistro all'altezza della vita e facendo comprendere che anche lui desiderava la mia vittoria; aveva un sorriso convinto sul suo viso e si potevano vedere i suoi occhi azzurrini decisi come non mai, non vedendo l'ora di vedere il mio scontro intanto che le sue sopracciglia erano inarcate all'ingiù: tutto il gruppo aveva il medesimo volto sorridente mentre Hyotaru rimase freddo ed impassibile, rimanendo in silenzio per tutto il tempo nonostante ci stesse seguendo, ma come era normale fare, apprezzai comunque sia la presenza sua e di tutti gli altri, comprese anche le parole di Masaki che ebbero risposta dopo qualche secondo di silenzio.


"Sì... lo farò... salutatemi Akane mi raccomando... ora devo andare ragazzi, sicuramente Koji mi starà già aspettando, ci vediamo dopo!" Mentre dissi quelle parole con speranza, dolcezza e determinazione mi misi di profilo ed attuai dei passi verso Isuta per poterlo sorpassare, mantenendo la mia testa girata verso la mia sinistra per poter vedere tutti i miei amici con la coda dell'occhio mancino: appena finii di parlare alzai la mia mano non dominante all'altezza della testa con il palmo ben aperto e li salutai, dando le spalle a tutti loro subito dopo ed iniziando a correre a grande velocità verso l'entrata dell'arena; inarcai leggermente la mia schiena durante quell'azione e notai che le persone stavano iniziando a diminuire per poter prendere posto sugli spalti, sentendosi anche l'improvviso arresto dei botti attuati dai fuochi d'artificio, dove sarebbero probabilmente ricominciati durante l'annuncio del vincitore.


Noremas (Arena) - Anno 652 - 13 Settembre - Ore 14:56


Rimasi nel corridoio dell'entrata per alcuni minuti ed iniziai a pensare intensamente alla battaglia che stavo per intraprendere, rimanendo ben dritto e composto intanto che di fronte a me ad alcuni metri di distanza si vedeva una fortissima luce, facendo comprendere che oltre ad essa si trovava il maestoso campo di battaglia dell'arena di Noremas: il percorso era buio come quando incontrai Kanjiro per la prima volta in quella zona e si potevano sentire le urla degli spettatori in lontananza che aumentarono drasticamente, comprendendo che Koji era sicuramente entrato prima di me, visto che erano più carichi ed esaltati in quel coro maestoso che stavano innalzando con le loro voci. Mi sentivo abbastanza nervoso ed intanto ebbi la testa abbassata per vedere la mia tessera d'avventuriero per alcuni secondi, presentando un viso serio e concentrato con le sopracciglia corrucciate: la stavo tenendo con il pollice e l'indice della mia mano sinistra mentre si trovava all'altezza della pancia, guardandola attentamente e notando che finalmente ero salito al livello 4 con zero stelle illuminate su dieci, quindi riuscii a comprendere che ero salito di livello dopo essere svenuto la notte prima in quella foresta, facendomi trovare da Masaki subito dopo; si vedeva una nuova abilità che non capii cosa fosse immediatamente e le mie statistiche erano aumentate come previsto.


Forza: A

Agilità: A+

Magia: C

Difesa: C

Resistenza: C


"Quindi sono salito di livello... beh... almeno so di avere qualche possibilità. Questa battaglia... sarà quella che mi permetterà di vincere contro il mio passato... e di poter ricevere una possibilità in più per salvare Akane dal suo destino... quindi... non posso assolutamente perdere adesso... e neanche in futuro." Rimisi la tessera dentro alla tasca del mio cappotto sentendo il soffice tessuto di esso e dissi quelle parole con molta determinazione, rimanendo con il medesimo viso ben attento e rialzandolo per poter guardare dritto di fronte a me in quella zona non troppo buia: con le mani ben libere iniziai ad incamminarmi costantemente verso l'uscita del corridoio per poter entrare nel campo di battaglia, sentendosi il rimbombo dei miei passi decisi mentre ebbi tanta fermezza in me; appena mancarono pochi centimetri dall'uscita, i miei occhi ebbero una leggera sfumatura violacea piena di purezza che scomparve subito dopo, come se un potere pieno di bontà si stesse per attivare appena avrei visto la mia nemesi, sentendomi più pronto che mai e pensando intensamente al mio grande obbiettivo.


(KOJI MURAKAMI... STO ARRIVANDO!)


Sorpassai la grande uscita e strinsi leggermente i miei occhi a causa della forte luce che mi procurò quel cielo limpido e la sua supergigante rossastra, rimanendo leggermente abbagliato ma riuscendo ad abituarmi immediatamente mentre sentii le fortissime urla dei tifosi che mi acclamarono, per il grande arrivo di quella finale, percependo un odore piccantissimo ed un'atmosfera carica di passione che mi diede un sapore molto forte alla gola; continuai a camminare con sicurezza e mi fermai appena riuscii a vedere in modo abbastanza limpido il mio nemico, rimanendo nella zona sud e vedendolo frontalmente a me nella zona nord come ogni altro avversario affrontato fino ad ora. Il Murakami era seduto a terra di profilo con il ginocchio destro alzato che manteneva il suo braccio del medesimo lato poggiato sopra quel luogo, la gamba sinistra invece era piegata ed andava verso il suo lato favorito, vedendosi infatti il suo piede mancino che si trovò sotto l'arto dominante tra la coscia ed il piede: il suo viso era pensieroso ed era rivolto verso il lato ovest degli spalti, mantenendo un sorriso convinto mentre si trovava in quella posa fiera con la mano non dominante poggiata sulla gamba dello stesso lato; ci fu un leggero venticello che fece muovere i suoi capelli e subito dopo girò la testa verso di me, vedendosi le sue sopracciglia leggermente corrucciate per la convinzione intanto che iniziò a fissarmi con intensità.


"Kevin... mio caro compagno di classe dell'infanzia... quindi sei già arrivato eh? Sicuramente anche tu eri molto impaziente ad affrontarmi... e finalmente oggi... scopriremo chi tra noi due... è veramente il più forte..." Koji mi disse quelle parole con una tonalità alquanto vanitosa ma anche abbastanza carica come se non vedesse l'ora di affrontarmi, decidendo di mettersi in piedi immediatamente con la forza delle sue gambe e con il supporto della sua mano sinistra per spingersi all'insù, mettendosi subito dopo frontalmente a me e desiderando di vedermi al meglio: il suo volto mi sembrava alquanto allegro ma anche piuttosto sinistro, riuscendo a comprendere che si era ripreso del tutto dallo scontro precedente mentre vidi i suoi occhi piuttosto scaltri ed il suo abito pulito come ogni inizio dei suoi scontri.


"Oggi vincerò io questa battaglia Koji... non posso permettermi assolutamente di perdere... e quindi darò tutto me stesso." Risposi immediatamente con decisione ed autorità mentre strinsi entrambi i miei pugni che si trovarono all'altezza della vita, sentendosi il suono della loro stretta e presentando uno sguardo parecchio serio con le sopracciglia inarcate ancora di più all'ingiù: i miei occhi rimasero impuntati solo ed unicamente su di lui fino a quando non sentii però una voce. C'era tutto il gruppo dei miei amici compresi anche Akane ed Isuta che erano seduti nei loro soliti posti, ma visto che Hyotaru era un nuovo arrivato, venne riservato un posto anche per lui, riuscendo a vederli dalla mia sinistra verso destra nel cosiddetto ordine: il lottatore ardente, la mia amata, Jiro, Hitoshi, Kimiko, Kyoko, Masaki ed il nobile di primo rango che sembrava volesse rimanere in nostra compagnia, nonostante si mostrava alquanto infastidito ed in silenzio.


"Vai Kevin! Siamo tutti con te! Puoi vincereee!" La mia cara amica urlò con vivacità quelle parole mentre rimase seduta visto che era meglio che non si sforzasse, mettendo i suoi due soffici palmi delle mani affianco alla bocca per amplificare il suono della sua voce gentile ed alta in quel momento: portò la sua schiena leggermente in avanti e presentò uno sguardo con gli occhi ben aperti, vedendosi la sua espressione molto determinata e tutto il suo corpo con indosso il vestiario senza ferite visibili; tutto il gruppo tranne Hyotaru girò la testa verso la ragazza e sorrisero in modo convinto, rimanendo contenti a causa della sua reazione alquanto carica e piena di energia: io non girai la mia testa ma bensì, decisi di vederla con la coda dell'occhio visto che si trovava diagonalmente sulla mia destra, mostrando un leggero sorriso e rimanendo sollevato delle sue condizioni di salute mentre ebbi le ciglia curvate all'insù.


"(Sono davvero contento che in qualche modo si sia ripresa, per come si fosse stancata poteva essere qualcosa di grave... i medici hanno fatto un lavoro incredibile... sembra così piena di energie che mi pare impossibile che le serva aiuto per camminare.)" Dentro di me percepii un retrogusto leggermente più dolce nel vedere la mia amica piena di energie e quindi mi sentii più risoluto che mai, decidendo di girare nuovamente le mie pupille verso Koji per poterlo guardare con sicurezza e grinta; le mie sopracciglia tornarono inarcate all'ingiù per la convinzione ed ormai ero pronto per affrontarlo: intanto che aspettammo l'annuncio della voce al microfono, il primogenito decise di parlarmi, sospirando e poggiando la sua mano destra sul fianco dello stesso lato, chiudendo i suoi occhi per poi riaprirli subito dopo.


"Uff... sai... quando ti avevo visto combattere con malvagità contro Noriko... ero davvero appagato: percepivo in te un potere molto più elevato ed intenso che sembrava parecchio simile al mio... per non contare il tuo sguardo alquanto sinistro che sembrava ti stesse perfettamente bene in volto... ma purtroppo quella ragazza nobile ti ha fatto tornare in te con qualche frase buttata sul momento... e ci sono rimasto davvero male... forse ti sentivi un pochino spaesato od in preda alla corruzione. Alla fin fine anche se rimani arrabbiato od altro... il vero te rimarrà sempre un ragazzo gentile che vuole aiutare gli altri, almeno che non sia un qualche tuo alter ego a prendere il sopravvento... logicamente." Il nobile arrogante iniziò a raccontare ciò che provava mentre mi vide combattere contro la ragazza dal cuore di pietra in semifinale, mostrando un volto concentrato ma pur sempre sorridente intanto che accentuò i suoi occhi verso di me, stringendoli leggermente e nominando un certo 'alter ego' che mi fece rimanere stranito; la sua voce era alquanto ironica ed allegra all'inizio della frase, ma verso la fine divenne sempre più cupa e vanitosa col passare dei secondi.


"Che cosa intendi esattamente...? Spiegati meglio... vuoi per caso dire che potrei rischiare di cadere nuovamente in quel baratro? Proverò in tutti i modi per impedire che accada." La mia espressione da sorridente ritornò seria per mostrarmi autoritario, parlando al nobile con voce perplessa ma severa intanto che iniziai ad impugnare il manico della mia spada dal fodero, sentendosi la presa di essa con la mia mano destra: rimasi abbastanza stranito delle sue parole, quindi decisi di fargli altre domande per provare a comprendere al meglio le sue intenzioni, rimanendo attento e ben cauto; il mio avversario scosse la testa e la abbassò mentre chiuse i suoi occhi come se volesse negare i miei pensieri, riaprendoli subito dopo mentre anche il suo viso ritornò ben dritto per potermi rispondere.


"No no... assolutamente... sarebbe un discorso interessante da continuare ma non era questo ciò che intendevo dire per adesso... in realtà voglio cambiare discussione e spiegarti che tu tempo fa... sei stato maltrattato da tutti noi per un tuo piccolo errore... che ha fatto storcere il naso a tutti noi figli dei nobili. Ti ricordi quando ti eri presentato per la prima volta nella nostra classe? Facendo vedere anche la tua incredibile felicità e purezza logicamente." Il Murakami iniziò a domandarmi con lo stesso tono e volto sicuro di sé un ricordo di alcuni anni prima, muovendo il suo braccio sinistro orizzontalmente in avanti con il palmo della mano di quell'arto rivolto verso l'alto: il suo sorrisino iniziò ad essere leggermente più sinistro e soddisfatto.


"Certo che me lo ricordo, dopotutto era il mio primo giorno di lezione... non posso scordarmelo facilmente: dunque, cosa avrei fatto di male per meritare la vostra rabbia ed odio?" Domandai alla mia nemesi con vocalità più fredda ed indifferente ma con una leggera emanazione di irritamento, presentando il medesimo viso ma con gli occhi leggermente più stretti come se volessi penetrarlo nell'anima, vedendosi il mio castano e dorato nelle iridi leggermente più accesi: intanto le urla degli spettatori si fecero leggermente più basse, ma si riuscirono a sentire ancora alcune grida provenienti dagli spalti, dove alcuni dicevano il nome del mio avversario, ed altri ancora il mio; il nemico della mia infanzia schiarì la sua voce con due colpi di tosse molto rapidi ed iniziò a parlare.


"Beh... come dire... quando la professoressa ti chiese di alzarti per poterti presentare del tutto... non solo tutti noi avevamo capito che eri l'unico plebeo della classe... ma addirittura... dopo aver rivelato il tuo nome e cognome hai accennato anche a qualche tuo sogno, dicendo cose del tipo: voglio diventare l'avventuriero più forte di tutti... ma soprattutto... avevi citato che volevi cambiare e migliorare la nostra nazione... sia in generale che su come venisse gestita... e queste parole hanno dato molto fastidio a tutti i nobili della classe... compreso me ovviamente, essendo il primogenito della famiglia nobile più importante; non dico che ci avevi dichiarato guerra aperta... ma un cittadino comune non dovrebbe mai permettersi di dire quelle parole... davanti ad una marmaglia di soli nobili visto che parecchi di noi, appartenevano a famiglie importanti che potevano gestire varie situazioni della nazione... è stato questo il tuo errore. Hai un cuore talmente puro ed innocente che non può essere cambiato con del semplice rancore, non contando anche la tua incredibile bontà... dove pensi sempre a salvare chiunque... sei davvero... particolare." Il ragazzo vanitoso spiegò gran parte del racconto con una tonalità sicura e decisa, rimanendo con il volto piuttosto tranquillo e muovendo la mano sinistra in modo minimale: verso la fine della sua ultima frase, il suo sorrisino divenne un'espressione leggermente più seria ma concentrata, stringendo i suoi occhi per accentuare la vista come se fosse interessato a me; anche se non ero troppo preso da una cosa ormai accaduta anni prima, rimasi comunque sia abbastanza curioso e continuai a parlare, domandando continuamente per saperne di più.


"Oh...? Beh... non nego che sembra un motivo stranamente significativo... visto che sono consapevole che nonostante la vostra arroganza... alcuni di voi lavorano duro per gestire al meglio il paese: ma era davvero necessario picchiarmi a sangue quasi ogni singolo giorno... a causa di una piccola frase che avevo citato all'inizio dell'anno? Siete davvero severi a quanto pare." La mia voce divenne improvvisamente più carica ma anche autoritaria mentre emanò un pizzico di sbruffonaggine, rimanendo leggermente stranito e provando a capire al meglio quello che il nobile volesse farmi comprendere: estrassi la mia spada con determinazione e la puntai diagonalmente verso il basso sulla mia destra intanto che si sentì il suono dell'aria, vedendosi la punta nera di essa che brillò intensamente di bianco a causa del riflesso donato dalla luce del sole, e mostrando intanto un viso più deciso con le sopracciglia che rimasero corrucciate insieme ad una bocca neutrale; l'avversario ricominciò a sorridere dopo quell'azione e continuò la sua spiegazione, guardandomi con soddisfazione e gusto con quei suoi occhi oscuri.


"Che sia stato esagerato o meno non importava... il nostro obbiettivo era quello di maltrattarti talmente tanto da farti avere un crollo psicologico, facendoti capire che il mondo non poteva essere come lo volevi tu... o perlomeno, volevamo farti comprendere che non sarebbe stato così facile poterlo cambiare: i nobili mi chiesero aiuto quando videro che riuscivi a ribellarti facilmente a loro... e quindi entrai in scena... malmenandoti quasi ogni giorno in modo violento, a sangue, senza pietà e continuamente... e quando finalmente smettesti di venire a scuola... pensavamo che ti fossi rannicchiato in un angolino per il resto dei tuoi giorni... ma invece eccoti qui... nella finale di questo torneo con ancora più determinazione di prima e senza paura. Hai una forza mentale davvero notevole... lo ammetto e mi complimento con te." Il primogenito continuò il suo racconto con soddisfazione e dedizione intanto che decise di avere entrambe le mani sui suoi fianchi, poggiandole in quella zona appena decise di complimentarsi con me e rimanendo con la schiena ben dritta: la sua tonalità emanava una certa curiosità e malvagità, vedendosi nel suo sguardo un po' di esaltazione e di scaltrezza mentre si sentì un odore omicida provenire da lui. Dopo quelle sue parole riuscii a comprendere pienamente cosa volesse dirmi, capendo che la radice dei loro maltrattamenti non fosse nient'altro che una loro paura infondata dalla mia frase citata quel giorno; inaspettatamente decise anche di complimentarsi con me, come se gli potessi risultare simpatico davanti ai suoi occhi, ma in realtà sapevo fin da subito che lui voleva uccidermi in quello scontro: rimasi in silenzio per un paio di secondi e continuai.


"Se sono ancora in questo stato... lo devo all'amore della mia famiglia e degli amici che ho conosciuto recentemente; grazie a loro... ho la forza di andare avanti... senza potermi disperare davanti alle avversità... quindi vincerò... e non ti perdonerò per ciò che hai fatto ad Akane ed ad Isuta!" Esclamai infine con una determinazione e grinta senza eguali mentre mostrai un volto ancora più risoluto, stringendo la mia mano sinistra in un pugno ben saldo all'altezza della vita e vedendosi i miei occhi ancora più accesi che mai, facendo comprendere la mia enorme voglia di vincere; strinsi l'impugnatura della mia arma sulla mano destra con più furore e non tolsi nemmeno per un secondo gli occhi dal mio obbiettivo, decidendo di guardarlo con penetrazione fino a quando non fossi partito all'attacco: improvvisamente l'annunciatrice attaccò il contatto ed iniziò a parlare.


"FINALMENTE IL GRANDE MOMENTO E' ARRIVATOOOOO! BENVENUTI SIGNORE E SIGNORI... LA SPETTACOLARE FINALE CHE ATTENDAVAMO DA TANTISSIMO TEMPO E' ORMAI GIUNTA DAVANTI A NOIII! NON OSO IMMAGINARE LA POTENZA MICIDIALE CHE POTREBBERO DIMOSTRARE QUESTI DUE COMBATTENTI OGGI, QUINDI DIREI DI PRESENTARLI IMMEDIATAMENTE! IL PRIMO SFIDANTE NON E' CHE IL DETERMINATISSIMO KEVIN NAKAMURA: CON LA SUA ETERNA DEDIZIONE E GRINTA RIESCE A SBARAGLIARE CHIUNQUE SENZA NESSUNA PAURA, RIUSCENDO ANCHE A CAVARSELA NELLE SITUAZIONI PIU' DIFFICILI COME SE FOSSE IMBATTIBILE, ED UTILIZZANDO IL POTERE DELLE SUE AMATE STELLE PER VIAGGIARE VERSO LA VITTORIA! IL SECONDO FINALISTA INVECE E' IL TEMIBILE KOJI MURAKAMI: UN GUERRIERO TALMENTE FORTE CHE E' DOTATO DI UN POTENZIALE NASCOSTO CHE RIESCE A DISTRUGGERE ANCHE LE FORZE PIU' PERICOLOSE, RENDENDOLO UN AVVENTURIERO COMPLETO ED ECCELLENTE IN OGNI AMBITO, COME CI SI ASPETTEREBBE DAL PRIMOGENITO DELLA FAMIGLIA NOBILE PIU' IMPORTANTE DOPOTUTTO!" La voce al microfono aveva raggiunto ormai il suo massimo livello di esaltazione e non c'era bisogno di spiegarlo che dopo la sua presentazione, le urla aumentarono nuovamente negli spalti, donando un'atmosfera unica e talmente focosa in tutta la zona che mi fece venire dei brividi lungo la schiena per l'emozione, sentendomi anche imbattibile: la tonalità dell'annunciatrice era alta e chiassosa come non mai come se fosse emozionata più del sottoscritto, sentendosi intanto le potentissime urla in coro dei tifosi che dissero i nostri nomi.


KEEVIN! KOOJI! KEEVIN! KOOJI! KEEVIN! KOOJI! KEEVIN!


"A QUANTO PARE L'ATMOSFERA E' GIA' ALLE STELLE PER QUESTA BATTAGLIA! CHI VINCERA' L'INVITO DELL'IMPERATORE TIBELIUS IV?! CHI SI AGGIUDICHERA' IL PRIMO POSTO DEL PODIO?! FATE IL CONTO ALLA ROVESCIA INSIEME A ME PER POTERLO SCOPRIRE!" L'annunciatrice propose con la medesima vocalità di fare il conto alla rovescia insieme a tutte le persone presenti nel luogo, sentendosi la sua euforia anche tramite i forti rimbombi vocali e donando ancora più magnificazione a quella finale: i miei amici ebbero i pugni stretti ma anche uno sguardo convinto con le ciglia corrucciate intanto che rimasero con la schiena leggermente in avanti, sorridendo in modo fiero ed anche speranzoso; dopo alcuni secondi iniziò il mitico coro del conto alla rovescia, sentendosi delle voci colossali ed imponenti.


"TRE!" Mentre Koji rimase ben dritto e sorridente in volto intanto che si sentirono le voci, afferrò saldamente il manico della sua spada sacra che si trovava sul fodero della sua schiena con la mano destra, estraendola possentemente e sentendosi il fortissimo suono dell'aria che venne tagliata in due: l'arma era potentissima e luccicava insieme alla supergigante rossa, potendosi comprendere il suo enorme potere, ma anche quello dell'utilizzatore mentre la puntò diagonalmente verso il basso.


"DUE!" Piegai con attenzione le mie ginocchia in modo minimale e continuai a tenere la spada nel medesimo modo, attuando un leggero sospiro e guardando il mio nemico con un'attenzione senza limiti: il mio sguardo era serio e concentrato intanto che tenni i piedi ben puntati a terra, spostando il mio braccio sinistro parzialmente in avanti ed orizzontalmente per rimanere coordinato.


"UNO!" Lo sguardo del nobile ed il mio si scambiarono prepotentemente, come se in quella distanza che ci separava ci fosse un fulmine rimbombante che si schiantava con quello del lato opposto: nonostante la grande attenzione che aveva l'avversario in quel momento, egli rimase ben dritto mentre io avevo quella posizione di scatto visto che ormai lo scontro finale stava iniziando. La mia amica rimase nella medesima posa, ma anche se tutti quanti erano carichi, lei iniziò ad intrecciare le sue dolci mani all'altezza del petto come se stesse iniziando a pregare, mostrando una certa intimidazione e serietà nel suo sguardo mentre ebbe le ciglia inarcate verso l'alto: si vide l'orecchino sinistro che le avevo regalato brillare di un dorato molto lucente intanto che ella mi fissò con intensità e speranza, vedendosi anche i suoi occhi cristallini alquanto luminosi.


"CHE IL GRANDE FINALE DI QUESTO TORNEOOOO... ABBIA INIZIOOOOO!" L'annunciatrice urlò infine quelle forti parole per dare inizio alla battaglia finale di quel famoso evento, chiudendo il contatto con la sua carica subito dopo per dare spazio allo scontro tra l'avventuriero arrogante ed il sottoscritto: tutti gli sguardi erano puntati su di noi, ed anche se le urla risultavano essere minori dopo il via della voce elettronica, si poteva comunque sia sentire qualche tifoso in lontananza che continuava a fare il tifo in modo sfegatato; dopo alcuni secondi di silenzio, il Murakami chiuse i suoi occhi e fece un verso soddisfatto, riaprendoli subito dopo ed iniziando a ridere con un'espressione che incuteva una leggera pazzia.


"Pff... eheheheheh... AHAHAHAHAH! BENE BENE KEVIN... SEI PRONTO AD ESSERE SOTTOMESSO IN MEMORIA DEI BEI VECCHI TEMPI?!" La mia nemesi divenne improvvisamente carica come non mai ed iniziò ad urlare quelle forti frasi con esaltazione e dissennatezza, presentando uno sguardo con gli occhi ben spalancati e le sopracciglia corrucciate di parecchio per far comprendere la sua voglia di scontrarsi con me. Koji dopo quella folle risata piegò la sua schiena in avanti di non troppo per fissarmi con maggiore limpidezza e sprigionò una fortissima onda d'urto intanto che ebbe un sorrisone da pazzo, mostrando fin da subito il suo enorme potere e condizioni di salute ottimali; si sentì il fortissimo suono del vento che fece muovere sia il suo che il mio di vestiario, vedendosi anche i nostri capelli ondeggiare leggermente nell'aria: iniziai a percepire una leggera pressione mentre lo ebbi di fronte a me, ma decisi di non tentennare nemmeno per un secondo visto che avevo di fronte il nemico del mio passato, quindi non era concessa la minima esitazione e gli risposi a tono, rivelando che da quel momento in poi le cose sarebbero cambiate.


"Se pensi che io possa essere sottomesso come un tempo ti sbagli...! CON TANTA FORZA E GRINTA... NON CEDERO' MAI E POI MAI: IL MIO ORGOGLIO E' SUPERIORE A QUALSIASI ALTRA COSA IN QUESTO MONDO... QUINDI DOVESSE COSTARMI LA VITA... NON MI FARO' MAI METTERE I PIEDI IN TESTA DA TE!" Quelle divennero le parole che avrebbero dato vita ad uno scontro mortale e pericoloso, decidendo di dirle con tono autoritario ma anche determinato mentre emanai una risolutezza senza confini, presentando anche un'espressione decisa e piena di affidabilità: verso fine frase piegai ancora di più le mie gambe e decisi di tenere il manico della mia arma con entrambe le mani, puntandola orizzontalmente verso il nemico mentre si trovava all'altezza della mia spalla destra e rimanendo in quella posa intanto che strinsi fortemente i miei denti; i miei occhi furono leggermente rabbiosi ed accesi con le sopracciglia corrucciate, sapendo che con un avversario del genere non c'era assolutamente nulla su cui scherzare, quindi la mia mente rimase in piena concentrazione ogni singolo secondo.


Ormai la battaglia finale di quel torneo aveva inizio e nessuno si poteva aspettare un qualcosa del genere, ovvero un momento in cui passato a presente si sarebbero intrecciati fra di loro per dare vita ad un combattimento inaspettato e sicuramente pieno di colpi di scena; in quel momento sia la tensione che l'ansia erano alle stelle visto che il mio avversario era alquanto pericoloso, ma non dovevo demordere se volevo affrontare faccia a faccia il mio passato: volevo dimostrare a tutti quanti che sarei riuscito a sconfiggere ogni ostacolo per il bene delle persone che amavo, quindi era arrivato il momento giusto, la grande resa dei conti poteva avere inizio.


Fine Capitolo 20


Extra, spiegazione di chi è Koji:


Koji Murakami è un nobile di primo rango sedicenne che viveva ad Airontes prima di trasferirsi a Kisaka, e gode del titolo di primogenito della famiglia nobile più importante di tutta la nazione: in passato era un compagno di classe di Kevin nella scuola di Airontes ed il loro legame era costituito solamente da sangue e combattimenti, visto che quest'ultimo veniva sempre maltrattato da lui, avendo una forza ed abilità molto differente dalla sua, rendendolo un nobiliare alquanto riconosciuto ed elogiato. La sua autostima lo rende un combattente eccellente che è salito molto in alto, soprattutto grazie all'ottimo utilizzo della sua arma sacra e del suo potenziale latente che lo rendono piuttosto unico, facendolo riconoscere come l'arma migliore del proprio casato: dopo che si trasferisce a Kisaka però, iniziano a girar voci strane sul fatto che il suo casato stia cercando di ottenere potere, sottomettendo tutte le altre famiglie più deboli di loro, rendendo in questo modo i membri del loro gruppo sia malvisti dai buonisti, ma ben visti da nobili arroganti come loro.


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