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Capitolo 19: Rivendicazione

Noremas (Casa di Akane) - Anno 652 - 12 Settembre - Ore 10:00 - Kevin's POV 


Dopo aver svelato alla mia cara amica tutte le paure che mi stavano tormentando da quando era iniziato il torneo, lei mi rincuorò e senza che ce ne accorgessimo ci addormentammo, rimanendo nello stesso letto fino a quando non arrivò il mattino. Appena arrivò un certo orario mi svegliai poco a poco e riaprii leggermente i miei occhi, percependo la luce dorata del sole che mi arrivò sopra alle palpebre mentre stava filtrando dalla finestra; in quel momento ero sdraiato a pancia ingiù mentre avevo il corpo leggermente girato verso la sinistra, dove in quella medesima direzione giaceva la nobile che stava dormendo con il corpo rivolto verso il sottoscritto: in quel momento non capii del tutto la situazione ed i miei sensi dovevano ancora svegliarsi del tutto, quindi senza ulteriori indugi provai a mettermi a pancia insù e girai il mio viso nelle stessa direzione, mentre si trovava affiancato al seno di Akane. La stanza in quel momento era ben luminosa grazie alla calda luce della supergigante rossa che filtrò pesantemente dalla finestra affiancata al letto, facendo comprendere che in quel momento c'era sopra di noi un bel cielo terso.


"Gnm... c-che... ore s-sono?" Con voce molto assonnata feci alcuni versetti mentre nel mio viso si poteva intravedere una grande innocenza, non capendo molto della situazione e mettendomi a pancia insù subito dopo per provare a mettermi seduto, grattandomi anche gli occhi con la mia mano destra con molta svogliatezza; appena smisi di grattarmi i bulbi oculari, poggiai le mie mani sul morbido materasso e riuscii con successo ad attuare la postura voluta, rimanendo con la schiena leggermente inarcata in avanti e spostando il mio viso verso la finestra: strinsi leggermente i miei occhi dopo quell'azione visto che dovevo ancora abituarmi alla luce del mattino dopo quella dormita, sentendo comunque sia un'atmosfera calda e rilassante insieme ad un odore molto gratificante, dovuto probabilmente alla ragazza che si trovava affianco a me e dalla sua stanza.


"C'è già un forte sole la fuori... mi sono addormentato senza nemmeno accorgermene... ma aspetta un attimo... dove stavo...?" Mentre contemplai con tonalità alquanto soave e leggera quelle parole sussultai improvvisamente, aprendo di più i miei occhi come se fossi sveglio da molto tempo ed alzandomi subito dopo, sentendosi il rumore dei miei piedi che si impattarono in modo prepotente sul sacco a pelo preparato, ma non usato; mi girai verso la mia amica e la fissai intensamente con volto imbarazzato, arrossendo leggermente mentre la luce del sole la fece brillare splendidamente come un fiore appena sbocciato, sentendo anche un gusto dolce e soddisfacente nella mia gola per aver dormito con lei.


"Beeh... non penso sia successo nulla di strano... abbiamo ancora i vestiti addosso... quindiii..." Contemplai ad alta voce quella situazione mentre avevo la schiena inarcata in avanti ed un tono leggermente perplesso ma tranquillo, mettendo il busto ben dritto subito dopo ed iniziando a grattarmi la parte destra del mento con l'indice della mano dominante; la mia espressione rimase leggermente vergognata ma ormai iniziai a ricordare ciò che fosse accaduto la sera prima: improvvisamente si sentirono dei versi provenire dalla mia compagna di avventure.


"Mmhh...?" Con una voce priva di vitalità e con un'espressione alquanto stanca ma a dir poco irresistibile per quanto carina, la fanciulla aprì i suoi occhi oceanici mentre attuò qualche altro lamentio ed iniziò a grattarsi le palpebre con entrambi gli occhi: si videro le sue ciglia tremare per lo sforzo ed io stesso sussultai appena compresi il suo risveglio.


"Ngh...! B-ben svegliata Akane!" Improvvisamente mi misi in una postura completamente dritta e con le braccia che stavano ben distese all'ingiù come se fossi un soldato dell'imperatore, parlandole immediatamente con una vocalità tentennante ed agitata mentre avevo le sopracciglia tremolanti: la mia testa era ben dritta e mi scese una goccia di sudore sulla parte sinistra della fronte, percependo ancora un certo calore sulle mie guance arrossate in quel mio viso leggermente vergognato; appena gli occhi della nobile furono ben aperti, alzò leggermente la testa verso di me.


"M-mhh... b-buongiorno Kevin..." Akane realizzò che fossi già sveglio e quindi iniziò a parlarmi con una tonalità dolcissima ma anche assonnata, cominciando lentamente a mettersi inginocchiata sul suo letto con le gambe che sostenevano tutto il peso del suo corpo snello; mostrava un volto ancora intontito ed assonnato con gli occhi mezzi aperti, dove essi li chiuse del tutto subito dopo visto che stava iniziando a stiracchiarsi, portando entrambe le sue braccia all'insù ben distese verticalmente e tirandole entrambe con l'aiuto delle sue mani unite, mantenendo anche in quel momento la sua schiena ben dritta.


Ammirai il suo risveglio in ogni minimo dettaglio ed era incredibile di quanto fosse carina anche da assonnata, continuando a guardarla senza esitazione; ad un certo punto notai che il suo pigiama giallo non era completamente abbottonato e spalancai leggermente di più i miei occhi, vedendo una leggera scollatura che fece vedere una minima parte del petto, e ricordando dove avevo messo la mia faccia in quella notte appena passata.


"Mhh! Mmh! Vado a lavarmi la faccia che è meglio!" Annuii velocemente con volto vergognato e subito dopo esclamai quelle parole con grande alterazione, decidendo di girarmi immediatamente e di correre via dalla stanza ad una velocità supersonica mentre ero ancora roseo in viso, mantenendo le sopracciglia ben convinte all'ingiù; afferrai la porta ruvida della camera e la chiusi immediatamente sbattendola, sentendosi il forte botto dell'azione compiuta intanto che la mia amica si stava ancora riprendendo del tutto: finì di stiracchiarsi ed iniziò a rilassarsi per qualche secondo, aprendo i suoi occhi per potermi vedere, ma ormai era già troppo tardi.


"Ngghh... mmhh? Che fine ha fatto Kevin? Non era qui un secondo fa?" La nobile riuscì a riaprire i suoi occhi splendenti per bene e presentò un volto di totale innocenza, girando la sua testa sia a destra che a sinistra per vedere dove fossi andato, rimanendo stranita della mia scomparsa improvvisa: le sue parole emanavano una grande perplessità e fece dei versi incerti mentre girò la testa in modo carino e costante, non riuscendo a comprendere l'accaduto.


Dopo che anche Akane uscì dalla stanza mi trovò improvvisamente vicino alla porta del bagno ed iniziammo a parlare per alcuni minuti mentre ci trovavamo in quella zona, decidendo anche di scendere subito dopo e di preparare una bella colazione con me, ma dopo qualche ora scegliemmo anche di fare il pranzo in quella casa prima di andare al torneo, visto che dopotutto quell'evento iniziava alle 14, quel giorno, ed avevamo tutto il tempo necessario per prepararci, godendoci anche un bel pasto; dopo aver mangiato con tranquillità ci preparammo per bene con i nostri abiti d'avventura e con le nostre armi, decidendo di dirigerci immediatamente verso l'arena per compiere le famose semifinali, od almeno così pensavo visto che decisi di fermarmi prima in un luogo. Nel mentre sembrava che la fanciulla non si ricordasse assolutamente nulla di quello che era accaduto la notte passata, ma in realtà fece finta di nulla per l'imbarazzo visto che dormire insieme nello stesso letto, non era una cosa tanto comune tra gli amici.


Piazza principale di Noremas - Anno 652 - 12 Settembre - Ore 13:30


Dopo essere usciti dalla casa di Akane decidemmo di raggiungere l'arena tramite la piazza principale di Noremas, ovvero la medesima piazza che avevo visto per la prima volta dopo aver conosciuto Isuta poco tempo addietro, ma prima di raggiungere tale luogo, decisi di fare un piccolo regalo alla mia cara amica con alcuni risparmi e guadagni effettuati, lavorando nei giorni precedenti durante quel poco tempo libero disponibile, non contando la giornata precedente visto che mi ero allenato tutto il giorno: il regalo era costituito da piccoli ed identici orecchini dorati dove nella chiusura situata nel lobo dell'orecchio, si trovava un sottilissimo filo del medesimo colore che scendeva per pochi millimetri, mostrando dopo quella distanza una minuscola ma stupenda pietra azzurrina come i suoi occhi di forma ovale; scendendo ulteriormente per altri millimetri si notarono dei fili dorati sia a destra che a sinistra che curvarono verso l'alto per donare una forma unica al pezzo, affiancandosi in quel modo vicino alla pietra e per ben due volte, visto che poco sotto la medesima distanza c'erano altri due pezzi con la stessa ed identica forma, notandosi completamente uguali a quelli poco sopra, ma non arrivando a quella piccola pietra visto che erano troppo lontani.


Appena giunto in piazza insieme alla mia compagna, l'atmosfera era davvero vivace e si potevano vedere tanti civili che facevano le file alle bancarelle per poter mangiare qualcosa, rimanendo stupito ma pensando che fosse anche scontato visto l'orario di quel momento. Si poteva sentire un'incredibile fusione di vari odori in quel momento nelle bancarelle, visto che stavano preparando di tutto come: carne di vari tipi, pesci di ogni tipologia e tantissimi dolci che si differenziavano parecchio l'un l'altro; la gente era davvero contenta e si potevano vedere tantissimi gruppi che erano composte da famiglie intere, amici oppure dei genitori con i loro bambini piccoli. La nobile ed io ci trovavamo nella parte sud della piazza e quindi abbastanza lontani dalle strutture che vendevano cibo, ma nonostante ciò riuscii a percepire un buon odore che mi fece salire un gusto piccante nella gola; stavamo passeggiando affiancati l'un l'altro mentre la ragazza si trovava sulla mia sinistra, sentendo intanto la calura del sole che si schiantò sulla nostra pelle in un modo non troppo prepotente, e vedendosi i suoi due orecchini che brillarono leggermente.


"Ehi Kevin, stiamo facendo le solite cose in questi giorni, qualche volta sarebbe bello che in mattinata uscissimo per altri motivi, ma invece oggi sei voluto restare a casa, tralasciando questo piccolo regalo inaspettato che mi hai fatto nel negozio di poco fa che mi ha fatto davvero piacere: ma dopotutto le uniche volte che usciamo dalla mia abitazione è per via del torneo, dovremmo farci un giro per divertirci qualche volta... Non ti pare?" Improvvisamente la fanciulla iniziò a spiegarmi il suo punto di vista e mi domandò con intellettualità e curiosità il mio modo di pensare, girando la sua testa verso di me intanto che continuammo a camminare, e vedendosi i suoi stupendi orecchini svolazzare leggermente in entrambe le orecchie: il suo viso era solare e nei suoi occhi cristallini potevo intravedere molta vitalità mentre aveva uno sguardo sorridente, guardandomi con una leggera innocenza che emanava anche una certa scaltrezza; aveva le sue mani intersecate tra di loro dietro la sua schiena nella zona del didietro, ed in quello stesso momento si era piegata leggermente in avanti, vedendosi i suoi capelli lunghi svolazzare leggermente. A quanto pare Akane era davvero felice dopo quel regalo visto che anche poco prima mi aveva ringraziato davvero molto quando glielo comprai, rimanendo sorpresa e quasi senza parole visto che l'avevo colta di sorpresa.


"Certo, per me non ci sarebbero problemi, più che altro prima di ciò volevo godermi dei momenti tranquilli dentro ad una casa; sicuramente dopo questo torneo partiremo per i prossimi paesi, e staremo sempre fuori, penso." Mi girai anche io verso di lei e le spiegai con attenzione il motivo per cui volessi stare in casa, rimanendo comunque sia tranquillo e con un'espressione sorridente in modo minimale, guardando anche i suoi orecchini per pochi attimi e rimanendo fiero della mia buona azione; le mie sopracciglia erano ben dritte e dalle mie corde vocali uscì un tono sicuro di sé: intanto si poteva sentire in sottofondo le voci di altre persone che parlavano tra di loro felicemente, mangiando anche del buon cibo.


"Ho capito forse cosa intendi... in effetti dopo un po' stare sempre fuori per un'avventura può risultare stressante: cambia da un giorno all'altro il tuo modo di vivere, che si distacca da quello abituale... e ti fa sentire una certa nostalgia ad un certo punto." La ragazza lucente mi rispose e mi diede ragione con fare interessato, dove ad un certo punto divenne pensierosa ma rimanendo con la stessa faccia; portò la sua mano dominante vicino al viso ed alzò solamente l'indice di essa per poggiarla sulla parte destra del suo mento, spostando tutto il corpo verso di me in quell'attimo ed iniziando a camminare lateralmente: strinsi leggermente l'apertura delle mie palpebre per guardarla con più dolcezza e risposi dopo qualche secondo.


"Esattamente, vedo che hai capito il mio punto di vista... in più... Sono contento che ieri mi hai fatto stare meglio Akane... senza di te non ci sarei mai riuscito e chissà... forse mi starei ancora disperando in questo momento." Improvvisamente mi venne in mente l'idea di doverla ringraziare con voce vivace e dolce per quello che aveva fatto la sera prima, presentando un sorriso molto più evidente e chiudendo i miei occhi allegramente; dopo quel lungo pianto che avevo fatto non potevo negare che sentivo sicuramente il mio cuore molto più leggero, ma comunque sia ancora alquanto rabbioso per ciò che era successo a Kanjiro: appena il calore del mio sorriso sincero raggiunse la mia amica, ella sussultò improvvisamente e le comparvero delle guance leggermente più rosee, riparlando subito dopo.


"Nnghh... no no... m-ma che cosa stai dicendo...? A-alla fine non ho fatto nulla io... e-e c-comunque non ricordarmelo! S-stupido!" Verso l'inizio della frase utilizzò l'indice ed il pollice della sua mano mancina per giochicchiare con i capelli che si trovavano vicino all'orecchio sinistro, e distolse lo sguardo nel medesimo lato per cercare di nascondere il suo imbarazzo, vedendosi le sue ciglia leggermente tremolanti mentre aveva un tono balbettante ed agitato; invece verso fine frase si piegò in avanti verso di me e mi fece un broncio adorabile e molto carino, mettendo le sue due braccia ben distese all'ingiù e con i pugnetti di quegli arti ben serrati: si sentì il suono dei suoi stivali per come si fosse messa in punta di piedi e quei suoi occhi azzurrini vennero messi ancora più a risalto, grazie alla sfumatura rosea delle sue guance e dal leggero tremolio delle palpebre; ci fermammo un attimo a camminare e tra di noi ci distavamo di soli pochi centimetri.


"Ahahahahah, sei davvero carina, come sempre del resto. Cambiando discorso invece... tra poco dovrò affrontare Noriko... e vendicherò Kanjiro. (Soprattutto... non permetterò che lei possa continuare ad uccidere chi le pare e piace... le darò una bella lezione... e sarà anche dolorosa!)" Dopo aver fatto una risata piena di innocenza ed allegria riaprii i miei occhi e decisi di cambiare discorso con tono pensieroso, smettendo di guardare Akane e decidendo di rivedere di nuovo di fronte a me; appena citai la ragazza assassina la mia voce divenne molto fredda e si poteva sentire una grande emanazione di rancore in essa, come se fossi in piena rabbia e con una voglia assurda di vendicarmi, facendola soffrire: il mio sguardo divenne molto serio e le mie sopracciglia erano parecchio corrucciate all'ingiù, notandosi nelle mie labbra un'espressione piena di autorità e nei miei occhi un'ombreggiatura che fece risaltare il marrone delle mie pupille. Akane smise di fare il broncio e rimase leggermente stranita, guardandomi in modo compassionevole appena ricominciai a camminare dopo qualche secondo di silenzio verso la destinazione, rimanendo ben dritto e composto.


Dopo un bel lasso di tempo arrivammo nell'arena ed incontrammo immediatamente la maggior parte delle nostre vecchie conoscenze, decidendo di unirci a loro appena ci avvicinammo minimamente verso la struttura e vedendoli quasi subito: a parte Isuta e Hyotaru che ancora si trovavano in infermeria per avere maggiori cure, vedemmo Kimiko, Kyoko, Hitoshi, Masaki e Jiro che parlavano tra di loro come se fossero amici da chissà quanto tempo; dopo aver parlato un po' con loro e spiegando la situazione generale di come mi sentivo, tutti loro fecero il tifo sia ad Akane che a me, augurandoci il meglio per le prossime battaglie ed infatti presero dei posti vicini ai nostri per poter tifare tutti insieme.


Noremas (Arena) - Anno 652 - 12 Settembre - Ore 13:55


Tutti quanti raggiungemmo gli spalti e ci mettemmo nei medesimi posti del giorno prima ma con qualche piccola modifica visto che il gruppo si era ampliato di un bel po', dovendo aggiungere altre tre persone all'appello: il mio posto era sempre quello sulla destra della nobile, però affianco a me non c'era Isuta ma bensì una persona sconosciuta, invece sulla sinistra di Akane l'ordine era costituito da Jiro, Hitoshi, Kimiko, Kyoko e Masaki; era davvero incredibile come tutti i posti vennero occupati qualche minuto prima dell'inizio degli scontri nonostante tutte le critiche che ricevesse tramite degli omicidi, come se le persone riuscissero a trattenersi, ma anche fregandosene per scoprire solamente chi fosse il più forte dell'evento. L'atmosfera era molto calda ed anche il sole fece il suo lavoro nel cielo terso nonostante non fosse troppo caloroso, facendo sentire un certo tepore insieme ad un odore e sapore piccante nella gola e naso: in quel momento mi trovavo in piedi di fronte alla nobile mentre tutti gli altri si erano già seduti comodamente, sentendosi intanto parecchie voci da parte dei tifosi che parlavano di vari argomenti che non si riuscivano a capire.


"Beh, che dire: il gruppo si è allargato, eheh." Akane fu la prima a parlare e contemplò quella situazione con una risatina e con un sorriso sincero, facendo fuoriuscire dalle sue corde vocali un tono gentile e soddisfatto; chiuse i suoi occhi ed inarcò le sue ciglia all'insù mentre alzò il suo pugno destro fino all'altezza del petto, facendolo distanziare di qualche centimetro in avanti ed inclinando leggermente la schiena in quella direzione: subito dopo tutti quanti decisero di rispondere uno dietro l'altro.


"Dopo questo torneo ci dovremo separare per un po' di tempo, almeno passiamo più momenti possibili adesso, in questo momento, no?" Improvvisamente l'omone si unì alla discussione mentre si trovava a pochi centimetri di distanza sulla sinistra della nobile, utilizzando una voce molto grossa ma gentile e con un volto alquanto vivace; in quel momento era seduto con la schiena inarcata in avanti di parecchio ed aveva le braccia appoggiate sulle sue gambe, facendo rimanere penzolanti la zona della mano ed i suoi avambracci piuttosto grossi: guardò la fanciulla per qualche secondo con tranquillità ed anche con un sorriso, ma subito dopo girò la sua testa nel lato opposto visto che sentì un'altra voce.


"Hai ragione, ma puoi stare tranquillo, sicuramente un giorno ci dovremo rivedere per la grande guerra che ci aspetta contro l'impero delle ombre; in quel momento saremo tutti pronti ad Orusha... per difendere il popolo!" L'individuo armato di frusta esclamò inaspettatamente quelle parole con una certa carica ed affidabilità, e non con quella indifferenza e freddezza che possedeva nei giorni prima, mostrando un viso leggermente sorridente e convinto; anche lui si piegò in avanti per poter osservare al meglio i tre interlocutori che stavano sulla sua destra, compreso il sottoscritto: aveva i palmi delle mani appoggiati sopra la parte superiore delle gambe e cercava di rimanere comunque sia il più dritto possibile, visto che per vedere Akane doveva cercare di vedere oltre quell'omone di Jiro.


"Ovvio, combatteremo tutti insieme da quel giorno! E nessuno ci potrà fermare!" La lottatrice che si trovava affianco ad Hitoshi fece uscire improvvisamente tutta la sua passione, presentando un sorrisone a trentadue denti mentre alzò leggermente la sua testa verso l'alto e mostrando delle ciglia corrucciate, vedendosi anche le sue pupille che guardarono il cielo: rimase seduta ben dritta e con la mano destra creò un pugno che lo posizionò fino all'altezza del petto, intanto il braccio mancino invece lo avvolse intorno al collo di Kyoko che si trovava nel medesimo lato come se la volesse abbracciare, ma attuando in quello stesso momento una leggera stretta intorno a lei senza volerlo; la giovane maga fece un leggero verso di sofferenza a causa del robusto muscolo di Kimiko e chiuse i suoi occhi in un modo davvero buffo, mettendo le sue piccole mani sull'arto della combattente per provare a levarselo, e facendo sempre alcuni versetti insicuri con una bocca intimorita.


"Sarò un grande cavaliereeeee!" Invece il nobile di secondo rango che in quel momento non sembrava poi così tanto raffinato, si mise ad urlare quella frase con una convinzione ed esaltazione senza precedenti, portando i suoi due pugni all'altezza delle spalle e stringendoli prepotentemente intanto che aveva la schiena distesa per bene; la sua faccia era molto determinata con le sopracciglia inarcate all'ingiù, e mostrava una serietà incredibile nonostante la scena contenesse un'atmosfera abbastanza comica, vedendosi intorno a lui una leggera aura infuocata che fece entrare in scena un odore alquanto focoso nel territorio circostante: tutti quanti videro Masaki con volto stranito ma anche sorridente, chiudendo i loro occhi e vedendosi una goccia di sudore nella loro guancia sinistra, ma tranne per il sottoscritto visto che rimasi serio per lo scontro da intraprendere.


"Sono molto contento di vedervi carichi riguardo i vostri obbiettivi futuri, ma calmatevi un attimo, vi ricordo che adesso vado ad intraprendere una battaglia pericolosa, quindi inizio già a scendere. (Ovviamente questa cosa non varrà solo per me Noriko... ma anche per te.)" Riuscii con successo a catturare l'attenzione di tutti i miei amici e risposi con una vocalità abbastanza seria ma autorevole, attuando un volto alquanto indifferente ma concentrato mentre cominciai a dirigermi verso la zona di combattimento; durante la camminata avevo le sopracciglia accigliate verso il basso ed uno sguardo penetrante, vedendosi anche i pugni delle mie mani che erano ben saldi: tutti quanti si girarono verso di me e rimasero abbastanza straniti, però avevano comunque sia fiducia in me e quindi non ebbero nessuna preoccupazione.


"(Non preoccuparti Kevin... Riuscirai sicuramente nel tuo intento, abbiamo capito tutti quanti a che livelli può arrivare la tua forza: nessuno sarà in grado di sconfiggerti.)" La mia grande amica mi fissò intensamente mentre mi vide scendere dagli spalti, rimanendo con un volto alquanto pensieroso ma sicuro di sé e facendo un piccolo verso di convinzione subito dopo; poggiò le sue due mani soffici sopra la zona della gonna e strinse leggermente il tessuto di essa in un pugno, come se stesse scaricando un po' di tensione: dopo qualche minuto riuscii a raggiungere la zona di battaglia.


Noremas (Arena) - Anno 652 - 12 Settembre - Ore 14:00


Noriko ed io entrammo dentro l'area di combattimento ed avevamo fin da subito le nostre due armi in mano come se volessimo saltarci al collo fin da subito, guardandoci tra di noi con delle espressioni talmente fredde che sembrava emanassero un carattere severo e senza pietà: lei si trovava nella zona nord mentre il sottoscritto a sud, distanziandoci da noi di un bel po' di metri, ovvero una decina. I tifosi applaudirono mentre assistettero alla nostra entrata in scena nel campo e si misero ad urlare con tanta carica, e visto che ormai riuscivano anche a riconoscerci, alcuni fecero il tifo per la senza cuore Noriko, mentre altri invece per me che ero un combattente leale; i miei amici mi fissarono con concentrazione e rimasero in silenzio per guardare al meglio lo scontro, percependosi intanto nell'aria un'atmosfera piccante mentre il caldo sole illuminava il territorio ruvido della battaglia: sentii nella mia gola un retrogusto amaro a causa della rabbia che provavo verso l'avversaria, ed un odore omicida molto forte in lei che mi fece sentire pressato.


"Benissimo ragazzi e ragazze! Che cosa c'è da dire questa volta?! Che finalmente siamo arrivati alle fantastiche semifinali! Aspettavamo davvero da tantissimo tempo un momento del genere, ovvero dove gli avventurieri più forti inizieranno a dare tutto quello che hanno per poter vincere, utilizzando tutta la loro determinazione e la massima forza per non rischiare di non arrivare in finale! Il prossimo scontro vedrà Kevin: un avventuriero talmente determinato e grintoso, che se la sua forza fosse calcolata tramite quell'attributo sarebbe davvero imbattibile ed inarrestabile... controoo... Noriko! Una delle combattenti più aggressive e spietate del torneo, dove non esita a trafiggere il cuore degli avversari con il suo spadino visto che è il punto più vitale del corpo umano, uccidendo chiunque con precisione e scaltrezza! I due partecipanti si trovano già nel campo di combattimento e sembrano anche ben preparati ed agguerriti per sconfiggere l'altro, quindi direi di non perderci in chiacchiere e di iniziare fin da subito! Chi vincerà? Un cuore leale od un cuore spietato e voglioso di sangue? Lo scopriremo a breve perché il combattimento iniziaaaaa... oraaa!" La voce al microfono sembrava che si esaltò sempre di più con il passare dei giorni, come se anche a lei stesse iniziando a piacere l'evento che era in corso in quel momento, utilizzando una voce piena di risolutezza come al solito; in quel momento avevo la mia spada sulla mano destra che puntava diagonalmente verso il basso sullo stesso lato, rimanendo anche ben dritto e concentrato nel vedere la mia avversaria: Noriko aveva la mia stessa postura ma con l'unica differenza che la sua era molto più elegante e teneva ben uniti i polpacci delle sue gambe, facendo comprendere come il suo stile fosse sempre preciso e letale.


"Dai Kevin... puoi farcela, non è più forte di te, fai vedere a tutti quanti di che pasta sei fatto." Contemplò la mia amica con molta sicurezza e serietà mentre rimase seduta sugli spalti, presentando un volto molto convinto e con le ciglia inarcate all'ingiù ma senza sorridere; portò la sua mano sinistra all'altezza del petto e la rinsaldò in un pugno, rimanendo in postura ben dritta.


"Ho provato sulla mia pelle la grinta di Kevin: può vincere se lo desidera appieno... anche quando aveva subito dei danni abbastanza letali... riusciva comunque sia a contrattaccare." Il ragazzo armato di frusta spiegò le emozioni che aveva provato durante lo scontro del sottoscritto, utilizzando molta profondità nelle corde vocali ed una attenzione incredibile: mi fissò intensamente e non mi staccò nemmeno per un secondo gli occhi di dosso, rimanendo piuttosto serio ma fiducioso mentre era con la schiena leggermente inarcata. Tra tutti i tifosi sparsi in giro, ovviamente non poteva mancare la mia nemesi: ovvero il nobile di primo rango Koji Murakami.


"Eheheh... ma che bello sguardo che hai Kevin... forza! Distruggila... eliminala!" Il Murakami si trovava sempre nel suo angoletto personale a vedere tutti gli scontri dei partecipanti, soprattutto quelli che dovevo compiere io stesso; era con la schiena appoggiata sulla parete e si trovava in piedi con le braccia conserte, sperando di poter ammirare un omicidio da parte mia: i suoi occhi si spalancarono dopo quelle parole dette con esaltazione e mi fissò in un modo ancora più sofisticato, alzando leggermente la testa e vedendosi le sue pupille oscure verso il basso. Dopo alcuni secondi fissai ancora la mia avversaria e decisi di parlarle, corrucciando leggermente le mie sopracciglia e sentendosi il pubblico che smise di urlare.


"Direi che è il momento di buttarti fuori da questo torneo, Noriko... una volta per tutte: ti farò vedere cosa meritano le persone che giocano con le vite altrui." Il mio tono di voce era molto diverso da come era solitamente ed emanava una rabbia incredibile, dimostrandosi più cupo e maturo invece che leggero; alzai la mia spada e distesi il mio braccio destro verso di lei per farle vedere la punta affilata della lama, attuando in quello stesso momento un'espressione irritata ed alquanto vendicativa, provando però a rimanere il più calmo possibile e serio: lei sussultò leggermente per lo stupore ma non si sbilanciò, rimanendo sicura di sé.


"Pff, effettivamente ieri stavi provando a fermarmi mentre volevo uccidere quel ragazzo, cosa succede? Avendo eliminato un tuo amichetto... adesso sei arrabbiato?" La fanciulla senza cuore mi chiese quelle frasi con una tonalità alquanto provocatoria e canzonatoria, rimanendo perfettamente in linea con la sua postura come se riuscisse a rimanere in quel modo per ore intere; il suo viso serio si trasformò in un leggero ghigno soddisfacente e mi guardò attentamente, come se avesse compreso che se fossi rimasto infuriato avrebbe vinto lo scontro facilmente, ma lei non poteva sapere quanto ero migliorato durante l'allenamento del giorno prima.


"Uff... hai la lingua tagliente... ma sei tutto fumo e niente arrosto... ti dimostrerò che con me hai ben poco da scherzare... devasterò il tuo orgoglio e la tua dignità in pochissimo tempo." Risposi con un sorriso che non era per nulla puro ma bensì provocatorio e leggermente sinistro, facendo uscire dalla mia gola un tono vanitoso e molto serio come se la volessi distruggere; smisi di puntare la mia spada verso di lei e mi misi in posa di combattimento, vedendosi nei miei occhi una leggera sfumatura violacea ma non lucente, bensì più scura come se fosse nera e facendo capire che la mia mente non stava andando nella direzione esatta della giustizia: piegai leggermente le mie gambe e portai la mia arma all'altezza della spalla sinistra, tenendola con entrambe le mani mentre era orizzontale e diagonale.


"Beh, sei così sicuro di te... distruggerò questo tuo ottimismo in pochissimo tempo... e ti pentirai per avermi sfidato!" Noriko piegò leggermente le sue gambe molto lentamente mentre fece uno sguardo più penetrante ed attuò uno scatto appena spalancò i suoi occhi, facendo svanire immediatamente quei pochi secondi di silenzio tombale e sentendosi i tifosi che ricominciarono ad urlare fortemente; la sua vocalità era piuttosto arrogante e si poteva sentire in lei una mania di grandezza assurda, porgendomi continuamente uno sguardo severo e non sorridendo più: si potevano sentire i suoi passi nel campo di battaglia intanto che corse a grande velocità.


"(Ho già affrontato avversari che usano questo tipo di armi... solitamente puntano sulla velocità e sulla precisione, ma nessuno può battermi nella mia rapidità! Noriko... è giunto il momento che tu possa pagare per tutti i mali compiuti!)" Mentre pensai con grande rabbia decisi di correrle anche io incontro, inarcando la mia schiena in avanti e raggiungendola nel giro di pochi secondi mentre avevo un volto attentissimo; in quel momento tenevo la mia arma con solo la mano destra che puntava orizzontalmente in avanti all'altezza delle ginocchia, avendo in quel modo una rapidità molto più stabile ed elevata: appena mancarono pochi centimetri tra di noi, ci trovavamo al centro del campo di battaglia ed attuai un'espressione fredda.


"Prendi questo!" L'avventuriera atletica decise di sferrare un colpo diretto e penetrante con lo spadino mentre si trovava ad un'altezza minore della mia, puntando sul mio fianco sinistro intanto che ebbe uno sguardo attentissimo e fugace, e facendo fuoriuscire anche una tonalità aggressiva dalla sua bocca. Visto che immaginai tale mossa, posizionai la mia arma verso la lama dell'avversaria e la deviai con successo, facendole colpire il vuoto del medesimo lato e sbilanciandola mentre si sentirono i due materiali duri che si trascinarono prepotentemente fra di loro: in quel momento decisi di approfittarne e di rimettermi coordinato immediatamente intanto che Noriko rimase scoperta, smettendo di spostare la sua lama ormai superata ed abbassando leggermente la mia arma per caricare un colpo, portandola dietro il mio fianco sinistro; effettuai un fendente diagonale dal centro verso il basso e le feci un taglio abbastanza profondo sulla gamba sinistra, andando subito dopo dietro di lei e rimanendo parzialmente inginocchiato, con la lama della spada che puntava in quel momento completamente a destra. Sul polpaccio sinistro della ragazza comparve un taglio abbastanza profondo di colore scarlatto e si vide il sangue che iniziò a colare, scendendo leggermente in tutto l'arto mentre lei sussultò nervosamente dal dolore: si sentì un leggero odore di sangue unito al suo tocco omicida.


"Tutto qui quello che sai fare? Ti credevo più forte." Mi rimisi ben dritto e mi rigirai verso di lei con un volto scaltro e provocatorio, avendo una sopracciglia che andava all'ingiù e l'altra all'insù, mantenendo nella mia bocca un piccolo sorrisetto vanitoso; la mia voce era alquanto sicura ed anche leggermente scherzosa, avendo il desiderio di farla innervosire sempre di più e di fargliela pagare per i crimini commessi: poggiai la mia mano sinistra sul fianco dello stesso lato e puntai la spada verso il basso, aspettando un'azione della fanciulla severa.


"Gghh..." La ragazza provò a rimettersi ben dritta ma sentì improvvisamente un modesto dolore nella zona colpita che la costrinse a riaccasciarsi, sussultando subito dopo e chiudendo entrambi i suoi occhi mentre strinse i suoi denti prepotentemente: il suo corpo tremò leggermente, ma dopo qualche secondo prese coraggio e si rialzò del tutto con successo, dandomi le spalle per alcuni attimi e girandosi subito dopo verso il sottoscritto; il suo sguardo era alquanto nervoso e non aveva sicuramente intenzione di perdonarmi, visto che le avevo inferto un taglio piuttosto doloroso. Ci furono alcuni secondi di silenzio mentre i tifosi rimasero concentrati nello scontro senza spiccicare parola, vedendosi intanto Noriko che respirò pesantemente per l'agitazione: ricominciò a parlare improvvisamente mentre aveva le ciglia corrucciate ed uno sguardo tetro.


"Non fare l'arrogante, mi sto solo scaldando!" Inarcò la sua schiena in avanti, e, con volto aggressivo e denti strettissimi ricominciò a corrermi incontro alla massima rapidità, facendo uscire una tonalità piuttosto irritata dalla sua gola; il forte suono dei suoi passi riecheggiò in tutta la zona circostante mentre lei tenne la punta della lama verso di me, decidendo di volermi trafiggere nel modo più crudele possibile: ovviamente non mi avrebbe trovato impreparato.


"Sappi che non ti perdonerò facilmente, per le persone che hai ucciso." Rinsaldai fortemente la presa sul manico della mia spada e la ripuntai velocemente verso il mio obbiettivo, distendendo il mio braccio dominante orizzontalmente mentre presentai un volto serio e meno scherzoso, facendole comprendere la mia grande rabbia verso di lei; la mia vocalità ritornò molto determinata ma alquanto fredda nello stesso istante, preparandomi subito dopo per l'impatto dei suoi colpi visto che non distanziavamo di troppi metri. Appena mancarono pochi centimetri, la fanciulla dal cuore aggressivo mi sferrò una valangata di colpi diritti e pungenti indirizzati verso i miei fianchi ed anche al centro del petto, mantenendo uno sguardo aggressivo con degli occhi spalancati mentre mosse continuamente il suo braccio dominante avanti ed indietro; con le mie pupille ben concentrate riuscii con successo a schivare vari attacchi oppure a respingerli, indietreggiando leggermente ogni volta fino a quando non raggiungemmo il lato nord della zona di battaglia: attuai degli spostamenti laterali continui verso i colpi mentre per respingerli utilizzai la parte laterale della lama, spostandola in varie parti in base a dove fosse indirizzato l'attacco di Noriko, costringendo quest'ultima a riportare indietro la propria arma per fare un altro fendente ancora.


"Non durerai a lungo, ti ucciderò!" La fanciulla continuò ad effettuare attacchi simili uno dietro l'altro, facendomi indietreggiare sempre di più mentre la sua voce divenne molto minacciosa: si potevano sentire durante le continue respinte dei rumori simili a quelli di due acciai durissimi che si schiantarono tra di loro, creando un grande frastuono in tutta l'area come se si stessero per rompere mentre i tifosi ricominciarono ad urlare di esaltazione.


"Non ci riuscirai... per me... sei troppo debole..." Per un altro attimo i miei occhi ebbero nuovamente una sfumatura oscura sul castano intanto che parlai con vanità verso la mia nemica, mostrando un'espressione tranquilla ma anche leggermente severa con le sopracciglia corrucciate e rimettendomi ben dritto per preparare un attacco; con grande facilità ed attenzione, sferrai un fendente orizzontale da destra verso sinistra contro la lama dello spadino avversario mentre era in posizione verticale, colpendolo in pieno e sentendosi un fortissimo rimbombo dei due materiali. L'avventuriera sussultò improvvisamente contro quel fortissimo colpo che era molto più pesante dei miei soliti attacchi e non riuscì a resistere, costringendola ad indietreggiare per circa una decina di metri come se l'avessi scagliata via: dopo alcuni secondi a mezz'aria fece trascinare i suoi piedi sul pavimento ruvido, riuscendo con successo a coordinarsi nuovamente dopo quell'attacco, ma respirando affannosamente mentre mi vide. La sfumatura oscura scomparve di nuovo nei miei occhi e non si potette capire esattamente cosa fosse: poteva essere un'abilità nuova, un indizio che facesse capire di andare verso la strada sbagliata, una tecnica rivelata in forma minima e prematura, oppure semplicemente dell'odio profondo che stava crescendo sempre di più.


"(Cosa è successo a Kevin? Che ha combinato per essere così superiore a Noriko nel giro di un giorno? Ora che ci penso... si era allenato così tanto ieri... tornando addirittura ferito... lo ha fatto... solo per noi... ma soprattutto per me...)" La mia cara amica ebbe uno sguardo compassionevole e triste mentre vide con attenzione lo scontro, facendo inarcare le sue ciglia all'insù e portando nuovamente il suo pugno destro sul petto: lo strinse e stropicciò il tessuto dell'indumento, come se si sentisse in colpa ma anche fiera di me allo stesso tempo a causa del grande sforzo che avevo attuato il giorno prima; tutti gli altri miei amici invece videro lo scontro con una certa incredulità, non riuscendo a comprendere come fossi così tanto superiore a lei, visto che stavo combattendo in un modo talmente tranquillo come Koji nel primo turno del torneo.


"Cavoli... sei molto diverso dagli altri giorni... ti ho visto combattere, ma ero sicura che non saresti stato in grado di stare al passo con la mia velocità. Beh... in questo caso allora... Scorpion Stings!" Noriko disse quelle parole con una certa incredulità mentre aveva il fiatone e citò il nome dell'abilità con grande aggressività, cambiando totalmente tono in pochi millisecondi e vedendosi il suo spadino emanare del potere bianco come la neve; conteneva una forza modesta e nella sua faccia si poteva osservare un misto di disprezzo e rabbia verso il sottoscritto, ma anche un minimo di esitazione come se l'avessi spaventata per la mia grande noncuranza: la sua abilità era di livello 2 e si preparò ad infliggermi i tre colpi diritti e letali che avevano grande probabilità di uccidermi, piegando leggermente le sue gambe e tenendo gli occhi fissi su di me per rimanere sicura di non sbagliare.


"Pff... Non mi ingannerai... fatti avanti!" Esclamai improvvisamente con volto serio e severo intanto che la vidi concentrarsi parecchio, incitandola a venirmi incontro con autorità e sicurezza; iniziai a tenere il manico della mia spada con entrambe le mani all'altezza dello stomaco, puntando la lama di essa verso l'alto diagonalmente e rimanendo parecchio concentrato: si vide la punta della lama che provocò un riflesso di luce grazie al forte sole. La fanciulla mi corse incontro appena sentì le mie parole piene di affidabilità, piegando la sua schiena nuovamente in avanti e correndomi incontro con tanta furia omicida nella zona nord: tenne anche le gambe parzialmente inclinate durante la rapida corsa e portò la sua testa il più avanti possibile, distendendo il busto e mantenendo la punta dello spadino verso di me, sentendosi il suo forte potere e la sua rumorosa corsa dove i suoi piedi duri sbattevano sul pavimento ancora intatto.


"Ti ucciderò!" Appena il contatto tra noi due era oramai imminente esclamò quelle parole con tono assurdamente aggressivo, mostrando un volto con degli occhi spalancati e pieni di rabbia, vedendosi le sue ciglia che si accigliarono all'ingiù di parecchio mentre lo spadino arrivò verso di me: alzai le mie mani e le portai vicino alla mia spalla sinistra, posizionando la mia arma orizzontalmente e bloccando in quel modo i primi due colpi dell'abilità, sentendosi il forte suono dell'impatto; però senza che me ne accorsi giunse immediatamente anche il suo terzo colpo penetrante, sferrandomelo fortemente sul mio fianco sinistro. Feci un verso dolorante e strinsi i miei denti per qualche secondo, abbassando lo sguardo e vedendo il mio fianco colpito che aveva un leggero taglio sanguinante, notandosi anche il piccolo strappo del mio indumento in quella zona; anche se la ferita era minimale era pur sempre dolorosa a causa dell'affilatezza dello spadino avversario e quindi sentii un dolore modesto, notando la fanciulla che aveva la testa vicino al mio stomaco in quel momento visto che era rimasta nella stessa posizione: subito dopo mi ripresi e le diedi un forte calcio col mio piede destro sullo stomaco mentre ritenni la spada con solo la mano destra, sentendosi il forte rumore dell'impatto e facendole sentire una sofferenza non ignorabile con la mia gamba ben distesa, obbligandola ad indietreggiare di parecchi metri e tornando sulla terraferma dopo pochi attimi mentre si distanziò di circa sei metri.


"Questo... non è niente!" Il mio volto divenne improvvisamente molto più autorevole e pieno di irritamento, esclamandole contro in modo aggressivo e con un tono che sembrava pieno di odio mentre ero con la schiena leggermente inarcata in avanti; con le sopracciglia emananti rabbia smisi di stringere i miei denti e puntai verso l'alto il palmo aperto della mia mano sinistra, mantenendolo all'altezza dello stomaco con le dita leggermente alzate e facendo comparire una sfera violacea di piccoli dimensioni che anche se piccola, riusciva ad emanare un certo potere che mi serviva per il trasferimento del mana. Feci schiantare la sfera sulla lama della spada e ci fu un grande rilascio di potere, vedendosi alcune scie violacee nell'area che girovagarono e sentendosi il suono del forte afflusso di forza che si immesse dentro l'oggetto; dopo alcuni secondi la mia arma ebbe dell'aura oscura alquanto pericolosa attorno, avendo un misto di colori tra il nero ed il viola: subito dopo corsi verso Noriko senza darle respiro.


Ad una grande velocità la raggiunsi ed iniziai a sferrarle qualsiasi tipo di fendente ad una grande velocità mentre ella sussultò improvvisamente, non aspettandosi quella veemenza e provando a respingere ogni mio fendente con una grande agitazione nella sua mente: la fanciulla continuò a schivare ed a riportare al mittente tutti gli attacchi mentre la costrinsi a spostarsi in varie zone del luogo di combattimento, dando vita ad uno scontro movimentato tra varie capriole e salti laterali accompagnati anche da alcuni slanci; dopo circa una quindicina di secondi la mia avversaria iniziò a vacillare, trovandoci in quel momento nella zona centrale ovest. Trovai delle aperture ed iniziai a sferrarle dei fendenti molto più forti, riuscendo a colpire l'avversaria in varie parti mentre quest'ultima attuò dei versi di sofferenza: la ferii con degli attacchi diagonali e sanguinanti su entrambi i fianchi, gomito dominante, avambraccio sinistro, parte superiore della gamba sinistra dove venne anche strappata una minima parte della sua gonna arancione, ginocchio destro ed anche altre parti dove l'abito si danneggiò leggermente, facendola sanguinare in varie parti per farle patire un grande dolore; la nemica urlò dal dolore in modo acuto e sofferente mentre chiuse entrambi i suoi occhi, alzando leggermente la sua testa e provando ad indietreggiare in modo completamente a caso intanto che si sbilanciò quasi del tutto, sentendosi l'odore del suo sangue e del suo panico che aumentò sempre di più. Intanto dentro di me stavo provando un senso di soddisfazione che normalmente non dovetti provare, sentendomi realizzato ogni volta che le infierivo un piccolo taglio netto e doloroso, divertendomi anche di come abbassò la cresta appena il suo nemico si rivelò superiore.


"Te l'ho detto, che ti avrei sconfitta!" Con la massima determinazione che ebbi nell'anima, le urlai quelle parole con bellicosità e sicurezza, presentando uno sguardo pieno di comando e di superiorità verso di lei con la bocca ben seria; piegai leggermente le mie gambe e portai la mia testa minimamente in avanti con la schiena inclinata, portando tutto il peso del mio corpo sulla mia spada mentre stavo effettuando un fendente orizzontale da destra verso sinistra: ormai lo scontro era alla mia portata e la sua sconfitta sembrava inevitabile, potendo finire con il contesto che il mio potere era fin troppo superiore al suo. In quel momento il tempo sembrò andare a rallentatore e la ragazza si trovava in pieno panico, riaprendo i suoi occhi e posizionando lo spadino con entrambe le mani sulla sua sinistra per provare a respingere il fendente, mentre ebbe delle palpebre ben dilatate ed impaurite insieme ad una bocca tremante.


"Lo scontro... finisce qui." Citai infine con medesimo tono e volto ma con una leggera emanazione di cupaggine verso la fine, sferrando il poderoso fendente orizzontale contro l'arma della ragazza mentre il tempo ritornò al suo scorrere originale; si sentì un fortissimo impatto che riecheggiò in tutta l'arena come se un grande macigno si fosse precipitato e schiantato al suolo, facendo comprendere tutta la potenza emessa. Nel momento esatto in cui l'avversaria provò a respingere il colpo, ella volò via per circa una decina di metri frontalmente e perse il suo spadino dalle mani che subì la medesima sorte, andando a conficcarsi nella zona nord dell'arena e distando da Noriko lateralmente di circa otto metri, visto che lei si trovò a nord-ovest appena si sarebbe fermata; la ragazza rimase a mezz'aria a pancia insù per alcuni secondi ed appena la forza di gravità ebbe la meglio, fece schiantare la sua schiena sul territorio ruvido che di conseguenza venne anche trascinata in quella pavimentazione molto dura, sentendosi il suono del suo busto posteriore e del suo indumento che venivano trasportati e tirati crudelmente: l'individuo di sesso femminile rimase a terra a pancia all'aria ed i suoi occhi erano chiusi del tutto, come se fosse stata sconfitta e non muovendosi minimamente da quella zona con le gambe e braccia distese diagonalmente verso il basso; i tifosi rimasero interdetti davanti a tale scenario e non potevano credere che lo scontro potesse essere già concluso, facendo cadere il silenzio tombale mentre i miei amici mi osservarono attentamente.


"Allora non ci ho visto sbagliato, inizialmente non ci stavo facendo caso... ma Kevin... sta combattendo con rabbia..." Contemplò improvvisamente Hitoshi con un volto leggermente agitato mentre le sue sopracciglia si corrucciarono, vedendosi una goccia di sudore sulla sua guancia sinistra ed utilizzando una voce molto seria che emanava anche preoccupazione; i suoi occhi erano ben aperti ed incollati allo scontro, comprendendo che la mia avversaria potesse essere in pericolo: tutto il gruppo girò la testa verso di lui per poterlo guardare visto che ascoltarono le sue parole.


"Mmhhh? Che intendi Hitoshi?" Akane si piegò in avanti visto che a coprire il ragazzo c'era un omone grosso come Jiro che non lo fece vedere, riuscendo a guardarlo dopo qualche secondo con perplessità e facendo uscire una tonalità pensierosa nell'aver udito le sue parole; aveva il palmo destro poggiato sopra la gamba mentre con la mano sinistra si portò i capelli dietro all'orecchio, visto che con l'inclinazione di esse non le fece vedere il ragazzino armato di frusta al meglio: rimase leggermente spaesata mentre attese una risposta, mostrando stranezza ed innocenza allo stesso momento.


"Il suo sguardo... ed anche i suoi colpi... sono compiuti appositamente per essere dolorosi, quei colpi taglienti e precisi... li sta facendo di proposito per far soffrire Noriko." L'avventuriero concentrato rimase con il medesimo volto e voce mentre spiegò la situazione, stringendo sulle sue ginocchia la presa delle sue mani e rimanendo deluso di cosa stessi facendo: tutti quanti sussultarono in contemporanea appena compresero il fatto, soprattutto la mia compagna.


"Cosa?! Non è possibile... Kevin non farebbe mai..." La mia amica alzò leggermente il suo tono di voce stupefatto ed incredulo che emanò anche molta preoccupazione, smettendo di guardare Hitoshi e di ripuntare i suoi occhi verso il sottoscritto per potermi fissare al meglio: la sua espressione era compassionevole e triste, con le ciglia che si inarcarono all'insù per il dispiacere mentre portò la sua mano dominante sul petto.


"Uff... uff... beh... allora? Vuoi continuare oppure la finiamo qui?" Domandai in modo arrogante ed in piena superbia verso la fanciulla che giaceva a terra ad alcuni metri da me, rimettendomi ben dritto e presentando un ghigno sinistro mentre ebbi delle lineature piuttosto malefiche, come se stessi godendo della situazione; tutti i miei amici rimasero scioccati dallo scenario e dalle mie parole mentre sentii dentro di me il gusto della vittoria: Jiro, Kimiko, Kyoko e Masaki dissero una frase dopo l'altra con preoccupazione mentre Akane ed Hitoshi assistettero in silenzio, guardandomi tutti quanti con la stessa intensità mentre erano seduti nel modo più comodo per loro.


Non avrei mai pensato che Kevin potesse serbare un rancore così grande verso qualcun'altro...


Non ci credo che veramente si stia comportando in questo modo... deve essere per forza uno scherzo...


Kevin... io so bene che sei una persona gentile e con grande cuore... ma così... mi fai paura...


Mmhh... qualche volta l'odio può cambiare totalmente una persona... però sta a lui decidere... se farlo o meno.


Dopo quelle frasi lo sguardo di Akane divenne sempre più agitato, vedendosi i suoi occhi e le sue ciglia tremare come non mai: strinse la sua mano destra in un pugno e non sapeva cosa poter fare per farmi rinsavire.


"Ggghh..." Noriko fece un verso di sofferenza e riuscì a riaprire i suoi occhi anche se con una certa fatica, cercando di far muovere le sue mani ma senza successo; abbassò il suo sguardo per controllare i suoi arti ed ebbe un viso parecchio preoccupato con la bocca tremante, riuscendo a comprendere la gravità della sua situazione mentre percepì la sua schiena che le bruciava molto: subito dopo decisi di avvicinarmi con passo costante e lento, sentendosi il suono di esso mentre la mia spada puntava verso il basso diagonalmente, tenendola con una certa sicurezza e forza.


"Questo è quello che ti meriti, per aver ucciso Kanjiro." La mia voce era fredda e piena di indifferenza, insieme al mio volto che fissò solo ed unicamente l'avversaria con fare disinvolto e cupo, mostrando parecchia serietà ed iniziando a pensare intanto che la raggiunsi: nel mentre il trasferimento del mana terminò e la mia spada tornò normale; la mia amica rimase sempre più triste e sconvolta, spalancando i suoi occhi dopo aver sentito quella frase.


"(Combattendo in questo modo... riuscirò a vendicare le due vite che Noriko ha levato: la farò soffrire ancora un po', facendole capire che in questo mondo non bisogna sottrarre delle vite inutilmente. Kanjiro è stato ucciso davanti ai miei occhi... ed è stata una sofferenza assurda... che non voglio più provare.)" Con il passare dei secondi iniziai ad esserle sempre più vicino e la tensione era alle stelle per tutti quanti in quel momento, sentendosi un odore pesante e molto cupo in tutta la zona: nei miei occhi ricomparve quella sfumatura oscura che iniziò a diventare sempre più intensa, come se stessi andando in un punto di non ritorno per poter perdere il totale controllo delle mie azioni; la fanciulla iniziò a muoversi ma non ebbe ancora la forza per potersi sedere, quindi rimase sdraiata ma con le sue braccia che iniziarono a tremare, riprendendo una leggera sensibilità ma sfortunatamente dopo il mio arrivo.


"Ti arrendi o vuoi sentire ancora un po' di dolore? Chissà... vuoi sentire ciò che hanno provato i tuoi scorsi avversari? Se proprio lo desideri... posso farlo." Iniziai ad impugnare il manico dell'arma con tutto il palmo e spostai l'angolazione della presa mentre la portai verso l'alto, conficcandola subito dopo verso il braccio sinistro di Noriko e trafiggendoglielo prepotentemente: si sentì il forte impatto del perforamento della pelle che andò anche sul terreno ruvido, vedendosi anche una modesta quantità di sangue che schizzò nella zona colpita, zampillando ed andando sia sul suo braccio, sulla mia arma e sul pavimento, sporcandoli con il suo colore scarlatto. Si sentì ancora di più l'odore del sangue ed intanto vidi la mia preda dall'alto con una certa superiorità, presentando un'espressione gelida e seria mentre la mia voce si rivelò molto severa, ma anche soddisfatta: logicamente appena l'arma venne conficcata sul braccio, la vittima si mise ad urlare in modo acuto, non avendola mai vista in un modo così innocente ed in difficoltà.


"(Normalmente non dovrei essere contento nel far soffrire una persona in questo modo... ma per qualche motivo... mi sta piacendo... è così... così...)" La mia coscienza stava iniziando a perdersi verso la strada sbagliata e le mie pupille divennero sempre di più tra il viola ed il nero, decidendo comunque di farla soffrire ancora di più, muovendo la lama della spada mentre si trovava conficcata sul suo arto per allargare la ferita sanguinante: si sentì il suono della pelle che venne aperta ed anche le urla della ragazza, e se qualcuno non avesse fatto qualcosa per farmi ragionare, avrei perso completamente la mia vera coscienza.


"Aaaahhh...! Fermatiii! AIUTOOO!" La mia nemica chiuse i suoi occhi e strinse i denti al massimo delle sue possibilità, mettendosi ad urlare nel modo più arguto ed alto possibile mentre nella sua faccia c'era solo sofferenza ed implorazione: iniziò a dimenarsi con vari movimenti casuali, alzando qualche volta la sua pancia ma senza probabilità di successo per potersi liberare.


Dentro di me continuai a provare una grande soddisfazione intanto che sentii il mio obbiettivo soffrire, ma improvvisamente, notai che la mia vista iniziò ad appannarsi come se stessi per cadere nel vuoto, ascoltando meno voci, non percependo più i sensi, sentendo pochissima forza se non del tutto nulla, e non vedendo più niente; dal mio punto di vista sembrava che le mie palpebre si sarebbero chiuse nel giro di pochissimi secondi visto che vidi del nero aumentare e diminuire completamente nei miei occhi, abbassando la testa in quello stesso istante: se qualcuno non mi avesse aiutato c'era il rischio che non sarei tornato più quello di prima, ma improvvisamente una voce divenne la mia àncora di salvezza, cercando di ascoltarla il più possibile per non cedere all'emozione dell'odio, se sempre non era un qualcosa di più pericoloso, in realtà.


KEEVIINN!


KEEEEEEEVIIIINNNNN!


Spalancai gli occhi improvvisamente e sussultai con grande agitazione, muovendo velocemente la mia testa a destra e sinistra mentre mi trovavo nella zona nord-ovest; ad un certo punto mossi lo sguardo rapidamente sugli spalti e notai che la mia compagna stava urlando verso di me mentre si trovava in piedi: tutto il gruppo la guardò con incredulità e stupore, non credendo che si sarebbe alzata pur di farsi sentire.


"KEEEEEEEEEEEVIIIIIIINNNN! Che cosa stai facendo?! Si può sapere dov'è finito il tuo vero modo di combattere?! Saresti contento se la tua famiglia ti vedesse in questo stato? Ovvero che sei diventato un avventuriero senza pietà?! Non cedere alla rabbia, sii leale e vinci come si deve, nel modo che solamente tu sai fare! E' questo il ragazzo che ho conosciuto e che mi piace tanto! Quel ragazzo che nonostante la tristezza che ha ricevuto... e che ha dovuto sopportare... è sempre rimasto puro e di buon cuore!" Mentre Akane urlò quelle parole con tanta forza e con entrambe le mani con i palmi aperti affianco alla bocca, sussultai, sentendo le sue parole che riecheggiarono fortemente nel mio cuore: la mia amica aveva gli occhi chiusi ed aveva uno sguardo parecchio determinato, ma appena realizzò di aver citato una certa frase, ella si rimise seduta velocemente ed arrossì come un pomodoro, mettendosi le mani in faccia per coprire il suo viso imbarazzato ed inclinando leggermente la sua schiena in avanti. Mentre i miei amici fecero uno sguardo furbo nell'aver sentito le parole della mia compagna, io rimasi abbastanza spaesato ma incredulo, comprendendo subito il mio grande errore e capendo di essere stato stupido nell'aver fatto un qualcosa del genere.


"A-Akane... io..." Contemplai per alcuni secondi e con sconvolgimento le sue forti parole, rimanendo con gli occhi spalancati mentre la vidi imbarazzata come non mai e capendo che tutto ciò lo avesse fatto solo per me: aveva citato i miei genitori, il mio modo di combattere, la mia sofferenza, la mia bontà e tanti altri fattori importanti, talmente tanto fondamentali che riuscirono a dare una nuova luce nel mio cuore; poggiai la mia mano mancina al centro del petto con il palmo aperto ed abbassai la testa per poter vedere quella zona, vedendosi in quel momento le mie pupille che tornarono accese ed alla loro colorazione originale, decidendo anche di togliere la spada conficcata sul braccio di Noriko mentre ebbi uno sguardo pensieroso.


"Che vergogna, ora tutti cosa penseranno?!" La mia amica rimase imbarazzata come non mai e si poté vedere del fumo che fuoriusciva dalla sua testa a causa del forte caldo che sentiva nel suo viso roseo, parlando inaspettatamente in modo acuto e piegando la sua schiena ancora di più in avanti, facendo abbassare anche la sua testa coperta che andò sempre di più verso le ginocchia; tutto il gruppo continuò a guardarla con una scaltrezza e fierezza senza limiti, facendo vedere nei loro volti un sorriso e degli occhi che emanavano una furbizia illimitata.


"Dai su, stai tranquilla Akane, si capiva lo stesso che Kevin ti piaceva: non ci voleva di certo un genio per poterlo comprendere." Kimiko piegò la sua schiena sulla sua destra per avvicinare la sua testa verso la nobile visto che era leggermente lontana, rispondendole con vocalità ironica e provocatoria mentre presentava un'espressione furba con delle ciglia alquanto stilose; dopo quelle parole la mia amica si vergognò ancora di più e rispose con un "Non è questo il punto!" utilizzando una voce parecchio acuta ed imbarazzata mentre la sua faccia rimase coperta.


"(Akane... ha ragione... cosa stavo pensando? Io dovrei essere una persona di buon cuore... non posso mai e poi mai cedere alla rabbia in questo modo... sono stato davvero uno stupido... comportandomi in questo modo non riporterà di certo Kanjiro indietro... ma bensì porterei solo altro odio... che sarebbe l'esatto opposto del mio obbiettivo. Non correrò più questo rischio... e qualunque cosa accadrà... combatterò solo per proteggere ciò a cui tengo... anche per rendere fieri i miei genitori che tanto amo... Le stelle mi seguiranno solo se rimango colui che sono sempre stato... colui che ha sempre protetto per pura bontà... questo... è Kevin Nakamura!)" Chiusi i miei occhi per un secondo e smisi di tenere poggiata la mia mano sinistra per poterla rinsaldare in un pugno deciso, riaprendo anche le mie palpebre e mostrando il sorriso sincero che ero tanto abituato a fare; attuai un salto all'indietro di circa cinque metri, ed appena tornai sulla terraferma sentendosi il trascinamento dei miei piedi, continuai:


"Se vuoi ancora combattere, rialzati Noriko! Questa volta ti sconfiggerò per quello che sono veramente e non cederò alla rabbia... non mi abbasserò mai al tuo livello e non farò mai più questo errore!" Esclamai con tanto furore e determinazione nelle mie corde vocali, mostrando un volto più sicuro che mai e sorridente come se sapessi di avere la vittoria in pugno, corrucciando le mie sopracciglia verso il basso per far comprendere la mia affidabilità; durante quelle frasi mossi varie volte l'arma diagonalmente davanti a me e subito dopo piegai leggermente le mie ginocchia, decidendo di tenere con entrambe le mie mani la spada e portando la presa all'altezza della mia spalla sinistra, puntando anche la punta della lama verso la mia nemica orizzontalmente: i miei occhi erano accesi più che mai e tutta quella corruzione svanì, non sapendo se permanentemente o meno, ma in quel momento l'importante era di essere tornato quello di sempre. La fanciulla avente parecchio sangue zampillante e sparso per terra sulla sua sinistra e sull'arto del medesimo lato mi guardò, alzando la sua testa e stringendo i denti con rabbia.


"M-ma che razza di stupidaggini vai blaterando? P-potevi uccidermi e non lo hai fatto, t-ti costerà caro... p-proprio come quel ragazzo." L'avventuriera senza cuore aveva intenzione comunque sia di uccidermi dopo averle dato un'ulteriore possibilità, iniziando a rialzarsi lentamente mentre ebbe un tono di voce irritato ma balbettante; si mise seduta e subito dopo poggiò le sue mani sulle ginocchia per darsi supporto, riuscendo a rimettersi in piedi in modo zoppicante: subito dopo si girò sulla sua sinistra e vide che il suo spadino era conficcato nella zona nord, decidendo di andare a riprenderselo mentre ebbe un volto infastidito, sofferente e camminando in modo lento ed insicuro; si poteva notare la sua schiena alquanto danneggiata a causa del trascinamento effettuato sul pavimento, sia sulla sua pelle che nel vestiario.


"Non riuscirai a battermi... perché adesso combatterò per ciò in cui credo veramente... e quando accade questo... per me è impossibile perdere!" Esclamai quelle parole con lo stesso volto e tono mentre mi trovavo nella zona leggermente a nord-ovest, girando lentamente il mio corpo per non perdere di vista Noriko, ma non cambiando assolutamente postura; decisi di farle riprendere l'arma senza troppi problemi visto che avevo ancora voglia di confrontarmi con lei, rimanendo curioso di come se la sarebbe cavata contro il vero me: sentii dentro di me un gusto molto dolce e sentivo un odore alquanto pungente nell'aria. Appena la fanciulla riprese lo spadino senza troppi problemi ma facendo un verso di sforzo per la fatica, il pubblico iniziò ad esaltarsi di nuovo e si mise ad urlare, rimanendo bello carico ed esterrefatto dal gesto di bontà che avevo appena attuato: l'atmosfera si riscaldò di nuovo e sia l'avventuriera che io incrociammo i nostri sguardi nuovamente, mentre lei si trovava nella zona nord a circa nove metri di distanza da me diagonalmente.


"Adesso sì che riconosco Kevin, lo si capisce già dal suo sguardo! E dalle sue parole!" Tutti quanti avevano smesso di guardare Akane nel suo momento di vergogna e quindi decisero di rivedere il mio comportamento, con Hitoshi che esclamò felicemente sugli spalti la mia situazione, presentando un viso molto più allegro e carico: si piegò leggermente in avanti e la mia amica intanto rialzò almeno il suo volto, rimanendo leggermente rossa ma incredula del mio cambio improvviso.


"Eh...? Davvero? Uff... menomale... avrà sicuramente capito che è una sciocchezza cambiare carattere per qualcosa del genere... o perlomeno... penso che fosse solo per quello..." Contemplò Akane con il viso parzialmente coperto mentre ebbe un tono di voce risollevato, vedendosi pur sempre il suo rossore nelle sue morbide guance ed il leggero imbarazzo nei suoi occhi azzurrini; si rimise ben dritta con la schiena e decise di vedere lo scontro con il massimo interesse, mostrando un'espressione decisa.


"Kkhh... Odio avere la peggio in un combattimento... c-come ti sei permesso...!? La pagherai... per avermi fatto soffrire!" La fanciulla avversaria andò su tutte le furie ed urlò quelle parole con un'intensità elevatissima, mostrando un viso omicida e pieno di rabbia mentre iniziò a sbattere i suoi piedi un paio di volte sul pavimento ruvido, sentendosi il suono di essi; tenne le gambe leggermente divaricate e piegò minimamente quegli arti per far comprendere la sua rabbia, inarcando anche la sua schiena in quello stesso istante. Subito dopo comparve intorno a lei un'aura dorata molto forte ed intensa, facendo capire che era salita al livello 5: emanava un potere modesto ed alquanto luminoso, dove se non stavo attento poteva risultare piuttosto pericoloso; rimasi a guardarla con attenzione ed in silenzio per qualche secondo, mostrando uno sguardo serio che si ritrasformò in un sorriso.


"Bene... qualcosa mi dice che sei salita di livello Noriko... beh, allora non c'è motivo di trattenersi a questo punto, ti farò vedere quanto valgo!" Dopo aver esclamato quelle parole piene di sicurezza e di esaltazione iniziai a correre, andando verso la mia avversaria con uno sguardo sorridente e fiero con delle sopracciglia corrucciate; mi piegai in avanti e la punta della mia arma continuò a puntare verso la nemica, sentendosi il suono dei miei passi rapidi. La ragazza fece lo stesso e mi venne incontro con la medesima rapidità, rimanendo a pochi centimetri sulla zona leggermente a nord del campo di battaglia.


Facemmo scontrare le nostre due armi prepotentemente ed iniziammo un duello di forza mentre un'onda d'urto si sopraelevò nell'aria, sentendosi il grande frastuono dell'impatto simile a quello di due metalli indistruttibili; si sentirono i tifosi urlare sempre di più per la carica ed i miei amici tennero i pugni stretti come per dirmi di non mollare: i nostri due visi erano a pochi centimetri di distanza, e mentre io avevo un sorriso alquanto allegro, Noriko invece era piuttosto arrabbiata e si sentirono i suoi versi di sforzo alquanto acuti ma cupi.


"M-mi stai sui nervi... adesso userò la mia nuova abilità... e ti ucciderò immediatamente!" La ragazza dal cuore di pietra mi disse quelle parole con la medesima vocalità e tonalità, cercando di sfondare le mie difese mentre le nostre armi erano incrociate diagonalmente, sentendosi i due materiali che si grattarono fortemente: corrucciò con ancora più rabbia le sue ciglia ed attuò una respinta talmente forte che mi costrinse ad indietreggiare di circa sette metri, facendomi rimanere a mezz'aria per pochissimi attimi; rimasi ben coordinato e non mi sfiduciai nemmeno un pochino dopo quel suo colpo piuttosto pesante, atterrando con sicurezza sulla terraferma e continuando a guardarla.


"Va bene, a questo punto allora diamo inizio al gran finale, concludiamo lo scontro!" Posizionai la mia spada verso il basso diagonalmente ed iniziai a tenerla in modo molto saldo con solo la mano dominante, mostrando una faccia sempre allegra ma anche leggermente più concentrata: tenni il braccio sinistro disteso parzialmente in diagonale ed intorno alla mia arma iniziò ad esserci un leggero potere violaceo, quella forza oscura che rappresentava non solo la speranza, ma anche le sofferenze e le paure che erano state subite durante la mia infanzia, che nonostante fosse di quel colore, non poteva risultare malefica per nessun motivo al mondo.


"Non so se basterà per metterti al tappeto... ma vale la pena provare! Hopeful Suffering!" Con la medesima fierezza e schiettezza attivai la mia abilità appresa al livello 3, mostrando in quel momento parecchia convinzione sul mio viso intanto che il potere aumentò drasticamente; la spada ebbe dei contorni molto più luminosi ed un'aura alquanto possente mentre si sentì un leggero suono di caricamento e di luce, facendo capire che fosse pronta per essere scagliata: la ragazza dal carattere severo non temeva assolutamente i cinque colpi roteanti che le potevo scagliare contro, quindi si arrabbiò di più ed utilizzò la sua massima forza.


"Non te la farò passare liscia! Hai avuto il coraggio di ridicolizzarmi davanti a tutti perché ho ucciso un tuo amico... e tutti quanti hanno potuto vedere come divento quando rimango spaventata. Mi hai fatto fare una figuraccia... quindi per ringraziarti... ti ucciderò nel modo più atroce possibile! Passing of Pain!" Noriko esclamò con la massima cattiveria e veemenza quelle parole, attivando la sua abilità appena appresa in quel momento ed iniziando a puntare lo spadino verso il sottoscritto, posizionandolo all'altezza della sua testa sulla destra ed in orizzontale; strinse i suoi denti ed ebbe degli occhi spalancati in modo quasi inquietante come se fosse una pazza, vedendosi anche le sue ciglia all'ingiù ed alcune venature vicino alla fronte per l'elevata rabbia. Anche la sua nuova abilità consisteva nel sferrare ben cinque colpi, con l'unica differenza che essi erano dritti e penetranti come non mai, ovvero talmente potenti che se non si stava attenti, ci si poteva ritrovare il corpo completamente trapassato in un modo molto violento prima di poter fare qualcosa: la sua arma risplendeva di verde e potevo percepire un potere molto pericoloso intorno a quello spadino, sentendosi il forte frastuono che emetteva durante il caricamento come se potesse esplodere da un momento all'altro; i tifosi stettero in silenzio per quei pochi secondi, ricominciando ad urlare appena saremmo partiti.


Ci demmo un cenno con i nostri occhi spalancandoli sempre di più e partimmo in contemporanea con le nostre due abilità, correndoci incontro ad una velocità incredibile e sentendosi il forte suono del rilascio d'energia: il terreno venne crepato leggermente nel punto di partenza ed in men che non si dica ci ritrovammo uno di fronte all'altro nel giro di pochi secondi; i tifosi ricominciarono ad urlare mentre videro una forza verde che stava per schiantarsi su un potere violaceo.


"E' l'ora di dirsi addio, pivello!" Dopo che Noriko urlò quella frase con la medesima rabbia e faccia, iniziai a roteare su me stesso per sferrare il primo fendente a grande potenza, facendo fare un'angolazione diagonale dall'alto verso il basso e da sinistra verso destra; la fanciulla effettuò un colpo dritto e penetrante verso il mio busto, ma la mia spada si mise davanti appena in tempo per difendermi con lo spessore del suo materiale: ci fu un fortissimo impatto che rilasciò parecchia luce bianca intorno a noi, ed anche una potente onda d'urto che poteva raggiungere gli spalti se non fosse stato per la barriera, sentendosi un grande frastuono e vedendosi il terreno frantumarsi nuovamente mentre si videro i nostri vestiari svolazzare intensamente.


"Niente male, lo ammetto!" Esclamai con una grande carica e con un sorriso sincero sul mio volto mentre continuai a guardare la mia avversaria intensamente per poterla colpire, sentendomi piuttosto euforico e decidendo di attuare i prossimi due fendenti; girai il mio corpo nuovamente e le tirai un colpo che partiva dal lato opposto a quello precedente, ma facendolo sempre diagonalmente verso il basso, però la nemica riuscì con successo a trattenere l'attacco con il suo secondo colpo penetrante, sentendosi un altro rimbombo devastante che venne seguito anche dal prossimo. Il terzo fendente lo attuai dal basso verso l'alto e partì dalla mia sinistra per andare nuovamente a destra, utilizzando la forza sull'avambraccio verso l'alto per cercare di sbilanciarla, ma ella fece un attacco completamente uguale a quello precedente, respingendolo un'ulteriore volta ed accadendo la medesima sorte nella zona circostante.


"(E' bravo... su questo non posso dirgli nulla... però... devo farcela! Altrimenti non potrò tornare a casa con onore... e sarò derisa da tutti! Io... devo servire l'imperatore con la mia arma... non posso accettare la sconfitta!)" Gli occhi di Noriko divennero più aguzzi intanto che accadde il terzo duello di forza tra le nostre armi, facendo creare nuovamente una cupola lucente e biancastra mentre strinse i suoi denti con forza, vedendosi anche le sue ciglia parecchie corrucciate che fecero comprendere una leggera disperazione nella sua anima. Effettuai nuovamente un fendente sul lato opposto a quello precedente che venne sempre bloccato, ed infine attuai l'ultimo attacco, facendo un leggero salto e portando la spada sopra la mia testa mentre rimasi a mezz'aria, avendo il braccio destro disteso quasi completamente e tenendo le gambe leggermente piegate: scaraventai il fendente violaceo verticale dopo qualche millisecondo verso la parte superiore del petto della ragazza, mostrando uno sguardo accattivante mentre quest'ultima decise di usare le sue ultime risorse in quella respinta finale. Appena la punta del suo spadino e la parte laterale della mia lama andarono a contatto, ci fu un'incredibile impatto che riecheggiò in tutta l'arena circostante, facendoci muovere i capelli rapidamente, compresi anche quelli degli spettatori e rilasciando un'onda d'urto devastante durante quel frastuono; come contraccolpo venimmo obbligatoriamente spinti all'indietro a causa della maestosa potenza ed indietreggiammo, scomparendo in quello stesso momento anche la cupola di luce che si trovava tra le nostre due armi: trascinai i piedi per terra ma riuscii a rimettermi subito in posa per continuare ad attaccare, puntando la mia spada diagonalmente verso il basso sulla parte destra mentre ebbi le gambe leggermente piegate, invece la fanciulla aveva il suo spadino verso l'alto diagonalmente poiché si era sbilanciata, mostrando la sua gamba destra alzata insieme al suo viso che mi guardò con molta preoccupazione mentre distanziò di circa sette metri dal sottoscritto.


"(Adesso! Se non approfitto di questo momento... non potrò più riuscirci!)" Rimasi con gli occhi spalancati e mi misi coordinato alla perfezione per attivare la mia abilità appresa al livello 2, presentando un volto affaticato ma anche determinato e severo: la mia arma iniziò a risplendere di un viola talmente puro e splendido che avrebbe fatto esaudire qualsiasi desiderio, quel colore così calmo e meraviglioso che fece comprendere l'amore e la gentilezza delle mie care stelle; il potere emanato divenne portentoso ed iniziai ad assaporare il gusto dolce della vittoria, sentendosi un grande suono di carica sulla mia arma: i tifosi urlarono nel modo più forte possibile a vedere quella forte luce che gli raggiunse, riempiendo lo stadio in una grande atmosfera piena di esaltazione.


"Vai Keviiiiinn!" La mia compagna si alzò in piedi e si mise ad urlare al massimo del suo tono, chiudendo i suoi occhi ed inclinandosi leggermente in avanti mentre mise le mani con i palmi aperti ai lati della bocca, facendo espandere in quel modo il raggio d'azione del suo urlo; la sua voce era molto energica e piena di speranza come se fosse sicura della mia vittoria.


"Coraggio!" Tutto il resto del gruppo rimase seduto ma strinsero il loro pugno destro mentre lo portarono all'altezza della pancia, urlando anche loro con furore quella parola per farmi vincere intanto che ebbero un viso convinto e severo; tutti quanti speravano in una mia vittoria, e su quello non ci potevano essere dubbi: volevo vincere per Akane, tutti i miei amici e la mia famiglia, e quello non poteva mai cambiare, soprattutto se ciò volesse dire 'sopravvivere'.


"(Oh no... questo non ci voleva!)" L'avventuriera dal cuore duro ma che sembrava in quel momento spaventato, spalancò ancora di più i suoi occhi mentre le comparì una goccia di sudore sulla sua guancia sinistra, mostrando il suo volto preoccupato: provò in tutti i modi a rimettersi in posa, ma la forza di trazione del contraccolpo non le permise quell'atto, visto che aveva il braccio dominante anche molto stanco.


"Mie care stelle... perdonatemi per come mi sono comportato prima... voi mi aiutate sempre per proteggere le persone che amo, ed io stesso... userò questo potere per compiere tale missione! Ancora una volta... rivolgo la mia preghiera verso di voi... per vincere... Dreaaammm... Staaaarrrssss!" Chiusi i miei occhi intanto che il potere aumentò sempre di più e dissi quelle parole con tanta profondità e poeticità, presentando un volto che divenne calmo come se fossi diventato un tutt'uno con la natura; il mio volto era serio e percepii nella mia arma il devastante potere di quelle luci che illuminavano sempre la nostra fredda notte: spalancai i miei occhi dopo circa quattro secondi ed effettuai uno slancio che rilasciò un forte vento dietro di me, arrivando verso l'avversaria a grande velocità.


"Dannazione!" Noriko urlò quella frase con parecchia agitazione e con la medesima espressione, riuscendo a riportare lo spadino davanti a sé all'ultimo momento prima che le potessi sferrare i sei fendenti dell'abilità: mise l'arma davanti al suo corpo diagonalmente verso l'alto e poggiò la sua mano sinistra verso la parte superiore della lama per avere una maggiore difesa, provando a resistere in tutti i modi ai miei attacchi inevitabili. Appena la mia spada ebbe una luminosità intensa attorno, ci distanziammo di ormai pochi centimetri ed iniziai a sferrare dei poderosi fendenti casuali verso la sua arma per poterle spezzare la difesa, sentendosi dei fortissimi rimbombi metallici come se qualcosa di enorme stesse cadendo a grandi altezze; ad ogni attacco diagonale che diedi alla ragazza ella fece un verso di sofferenza e pressione, perdendo il suo spadino tra le mani subito dopo il terzo colpo, volando immediatamente sulla sua sinistra e con la punta di essa che si conficcò sul terreno, sentendosi anche il suono dell'impatto: il suo viso divenne incredulo ed attuò un piccolo urlo più acuto appena realizzò la sua situazione, rimanendo con la schiena inarcata in avanti e con il braccio destro disteso verso il lato opposto, visto che le avevo tolto l'arma con forza.


"Un ultimo... sforzooo...!" Portai la mia testa in avanti ed urlai con vocalità forzata e determinata quella frase, spalancando la mia bocca ed i miei occhi più che mai, distendendo anche la mia schiena ed avvicinandomi a lei ancora di più per sferrarle i prossimi attacchi; l'avversaria ebbe un'espressione alterata e si rimise immediatamente dritta per provare ad attuare un passo all'indietro, ma anche su tale azione rischiò di sbilanciarsi per cadere all'indietro: approfittai della situazione e feci un passo in avanti con convinzione, sbattendo il piede destro fortemente sul pavimento e sentendosi l'impatto. Appena l'apertura divenne perfetta per colpire, effettuai due fendenti ben caricati sullo stomaco della ragazza, di cui uno era diagonale dall'alto verso il basso, mentre l'altro era verticale che partiva da giù con il salto mortale compreso nello stesso istante: la ragazza fece due versi doloranti ed andò ancora di più all'indietro ma senza cadere, perdendo quantità abbastanza modeste di sangue sullo stomaco colpito, vedendosi i due tagli e del liquido che zampillò, andando a terra.


Tornai sulla terraferma dopo qualche secondo e caricai l'ultimo colpo per poter concludere lo scontro, distendendo il mio braccio dominante orizzontalmente all'indietro con l'arma che puntò nella stessa direzione, piegando anche le mie gambe e guardando Noriko che cercava di rimanere in piedi nel modo più coordinato possibile: si poteva sentire la spada che emanò un potere sempre più forte e rumoroso.


"Prendi questoooo!" Urlai con tutta la determinazione che ebbi quella frase ed attuai un salto in lungo per arrivare verso la mia avversaria a grande velocità, spalancando nuovamente la mia bocca e portando la mia spada in avanti per procurarle un taglio diagonale indirizzato sulla parte sinistra del petto: i secondi passarono a rallentatore e la mia arma continuò a splendere di quel bellissimo colore, come se fosse una stella in procinto di esaudire un desiderio. Appena mancarono pochi centimetri di distanza completai il colpo con un pieno successo, infliggendole un taglio abbastanza profondo e sanguinante nella zona alta del petto sulla spalla mancina; dopo che si sentì il fendente andare a segno, il mio corpo rimase dietro la sua terga mentre le diedi le spalle, contemplando con gli occhi chiusi ed avendo in quel momento una posa inginocchiata con la spada che puntava verso la sinistra, rimanendo con la gamba destra piegata e la sinistra distesa in lungo sul pavimento ruvido: ci furono alcuni secondi di silenzio tombale ed i tifosi rimasero con le bocche aperte, cercando di comprendere l'esito dello scontro. Noriko rimase in piedi in modo completamente dritto mentre nella sua spalla sinistra stava fuoriuscendo della sostanza organica, gocciolando per terra e scivolando lungo il braccio del medesimo lato, sporcandolo fino al gomito; i suoi occhi non si videro e la sua bocca rimase sorpresa e completamente immobile, come se avesse perso i sensi visto che non diede nessun segno di fiato: dopo qualche secondo il suo corpo andò con il baricentro in avanti e cadde a terra, rimanendo a pancia ingiù e non dando più nessun segno di risposta, avendo in questo modo la vittoria confermata.


"ED IL VINCITORE DI QUESTO GRANDISSIMO SCONTRO E' KEVIN! E' LUI IL PRIMO FINALISTAAAAA! IN QUESTA BATTAGLIA NON C'ERA MOLTO DA DIRE SE NON IL FATTO CHE SIA STATA LETTERALMENTE A SENSO UNICO: KEVIN AVRA' RICEVUTO QUALCHE FERITA DI POCO CONTO, MA E' DIVENTATO TALMENTE FORTE DA DISTRUGGERE LA SUA NEMICA CON NUMEROSI ATTACCHI! FATE UN GRANDE APPLAUSO A LUI ED ALLA SUA AVVERSARIA!" L'annunciatrice urlò quelle parole come se fosse rimasta ammaliata da un combattimento mozzafiato e mi annunciò vincitore con una grande euforia, obbligando i tifosi ad urlare in coro come non mai dopo la sua acclamazione, sentendosi anche degli applausi scroscianti. Aprii i miei occhi e mi alzai con volto meravigliato, rimettendo la mia spada dentro al fodero e rimanendo con le palpebre spalancate: percepii il dolce odore e gusto della vittoria che mi fece far stare meglio le papille gustative, sentendo delle urla incredibili ed un'atmosfera talmente infuocata che a breve poteva mandare le mie narici a fuoco.


"Non... ci credo... s-seriamente sono arrivato in finale?" Chiesi tra me e me intanto che girai la mia testa in varie parti insieme al mio corpo per vedere il pubblico, rimanendo con un viso incredulo ed utilizzando una voce alquanto perplessa, come se non ci stessi credendo: mi fermai appena ebbi la ragazza sulla mia sinistra e fissai gli spalti con attenzione, rimanendo con la bocca leggermente aperta e gli occhi parecchio spalancati, notando che il pubblico in quel momento sembrava più luminoso che mai, insieme alla supergigante rossa che illuminò il vincitore di quella giornata; nonostante non fosse ancora una finale, era comunque sia un grande obbiettivo per me vincere quel turno essendo un avventuriero piuttosto novellino, riuscendo in quel modo a mantenere la promessa fatta ad Akane.


"Bravissimo Keviiiiiin! Sei fortissimo!" La mia compagna di avventure urlò con tutta la forza che possedeva nelle sue corde vocali, chiudendo sempre i suoi occhi e mantenendo le mani vicino alla bocca per espandere il suono: intanto anche il resto del gruppo si alzò ed iniziò ad applaudire in sincronia mentre si vide uno sguardo allegro nelle loro facce.


"Era logico che ci sarebbe riuscito, dopotutto mi ha sconfitto." Contemplò Hitoshi sicuro di sé mentre batteva le mani continuamente per la mia vittoria, utilizzando una voce piena di affidabilità e fierezza: mi fissò intensamente con le sopracciglia accigliate all'ingiù mentre anche gli altri iniziarono a parlare, sentendosi sempre di più il frastuono degli applausi e delle urla.


"E' stato bravissimo, immaginavo che non ci avrebbe deluso." Anche Jiro mi fece i complimenti intanto che il suo tono emanava una certa soddisfazione, presentando un'espressione più dolce ma pur sempre allegra e convinta: i suoi occhi erano calmi e si vedeva quanto fosse fiero di me.


"C-complimenti..." Quella vocina adorabile e leggermente timida non poteva essere nient'altro che quella della piccola maga, vedendosi con uno sguardo minimamente imbarazzato ma felice mentre applaudì con le sue piccole e dolci manine: aveva un leggero rossore sulle guance e mi guardò con un sorrisino piccolo ma sincero, vedendosi i suoi occhi azzurrini molto più marcati grazie alla sfumatura rosea degli zigomi.


"C'era da aspettarselo da colui che mi aveva sconfitto! Questo è il Kevin che conosco!" Kimiko esclamò quelle parole con molta esaltazione e carica, presentando uno sguardo convintissimo e con le ciglia inarcate all'ingiù più che mai mentre si videro i suoi denti in quel viso vivace: smise di applaudire e portò il suo pugno destro all'altezza del petto, stringendolo saldamente e piegando leggermente le sue gambe intanto che le sue pupille rimasero concentrate sul sottoscritto.


"Beh... adesso tocca vincere ad Akane per andare in finale... mi sbaglio? Voglio vedere un bel combattimento tra voi due." Contemplò infine il nobile di secondo rango chiamato Masaki con una voce fiduciosa ed anche speranzosa che emanò tranquillità, continuando ad applaudire con discrezione e girando leggermente il suo sguardo verso la mia cara amica: aveva un viso piuttosto soddisfatto ed ilare mentre la vide, come se non vedesse l'ora di ammirare uno scontro di grande valore.


"(Incredibile... sono davvero contento di esserci riuscito... adesso toccherà ad Akane... che dovrà affrontare Koji... non permetterò che le accada nulla, quindi devo stare attento per poterla proteggere...)" Pensai intensamente a ciò che dovesse accadere in un futuro non troppo lontano intanto che il frastuono divenne sempre più forte, grazie alle migliaia di persone che continuarono ad applaudire il primo finalista che in quel caso era il sottoscritto: il mio sguardo divenne serio per qualche secondo ed abbassai la mia testa per non far vedere i miei occhi, rimanendo con una bocca seria e ricordandomi di una cosa molto importante alquanto personale; in men che non si dica alzai il mio braccio destro verticalmente mentre la mano era rinsaldata in un pugno ben stretto per festeggiare la mia vittoria, facendo urlare ed esaltare ancora di più i tifosi dopo quel gesto, visto che nel momento esatto di quell'atto, si sentirono delle voci perdifiato e forti.


"Kanjiro... ho vinto... spero che tu possa essere fiero di me." Tenni la mia faccia abbassata per qualche secondo, ma nel momento esatto in cui iniziai a parlare con una tonalità profonda e soddisfatta, alzai il mio viso verso al cielo e feci un sorriso sincero come non mai, guardando il mio arto dominante che veniva illuminato dal calore della supergigante arancione insieme al mio corpo: mi sentivo libero e molto più tranquillo, sapendo che ero riuscito a vendicare Kanjiro insieme alla promessa che avevo fatto alla nobile, sperando che anche lei potesse mantenerla, arrivando in finale.


Dopo alcuni minuti di acclamazioni decisi di ritornare sugli spalti per parlare con i miei amici, decidendo anche di passare un attimo in infermeria per curarmi delle ferite a dir poco minime, visto che la prudenza non era mai troppa dopotutto. Mentre raggiunsi gli spalti, c'erano i soliti addetti che diedero una pulita intera al campo di battaglia, insieme anche ai canonici individui che si occupavano dei feriti, portando Noriko in infermeria tramite una barella visto che non aveva ancora ripreso del tutto i sensi, ma per fortuna era fuori pericolo, quindi non c'era bisogno di doversi preoccupare.


Noremas (Arena) - Anno 652 - 12 Settembre - Ore 14:25


Ritornai sugli spalti e mi misi nel mio solito posto a sedere, rimanendo quindi sulla destra di Akane mentre lei si trovò sulla mia sinistra: ero seduto con la schiena ben dritta ed avevo i palmi delle mie mani poggiati sopra le gambe, mostrando un viso piuttosto soddisfatto dopo lo scontro che avevo compiuto contro Noriko; difatti, appena passarono quei pochi secondi per mettermi comodo, Kimiko decise di parlarmi e di complimentarsi personalmente con me, trovandosi oltre la mia amica, Jiro ed Hitoshi. I tifosi erano tornati tranquilli ed in attesa per il prossimo scontro, infatti si sentivano solamente delle voci tranquille ed un odore agrodolce nell'aria, insieme ad un sole ancora ben caldo ma non troppo che mi diede una certa piccantezza in gola ed all'atmosfera.


"Ma guarda te Kevin... sei il primo finalista quindi, eh? Sono sicuro che ti senti fiero di te adesso." La lottatrice piegò la sua schiena in avanti e girò la sua testa sulla sua destra per potermi vedere oltre quel colosso di Jiro, visto che tutti quanti eravamo seduti nuovamente: mi disse quelle parole con vocalità furba ma anche con allegria e soddisfazione, mostrando un volto leggermente scaltro e felice con un sorrisone; le sue ciglia erano inarcate in modo da far comprendere la sua ironia ed aveva le braccia poggiate sopra le sue gambe.


"Eheh... sono fortissimo lo so... infatti mi sento molto carico!" Mi misi in una postura simile a quella di Kimiko ed ascoltai ciò che avesse da dire, girando la faccia sulla mia sinistra per far incrociare i nostri sguardi; dopo aver sentito le sue parole mi rimisi ben dritto con la schiena ed alzai il mio mento in modo minimale, mostrando un viso pieno di fierezza e compiacimento mentre sbattei il pugno destro sul mio petto, facendomi vedere imponente e sicuro di me: la mia tonalità era allegra e molto scherzosa.


"Però ti confesso che mi hai fatta preoccupare quando combattevi in quel modo aggressivo, non sembravi più lo stesso di sempre... e poi quegli sguardi maliziosi non si addicevano proprio per niente con la tua personalità." La mia compagna di avventure intervenne improvvisamente nel discorso in modo compassionevole ma anche risollevato, girando il suo sguardo sorridente e premuroso verso di me mentre aveva le ciglia inarcate verso l'alto; i palmi delle sue soffici e dolci mani giacevano sopra le sue gambe morbide come le nuvole, rimanendo con il busto ben dritto e fissandomi con i suoi occhi oceanici che ricordavano un cristallo di alto valore per quanto brillanti: riaprii le mie palpebre e smisi di tenere il pugno sul petto, guardando improvvisamente la mia interlocutrice con concentrazione.


"Avevo un attimo perso di vista il mio vero obbiettivo, ed in più mi sentivo abbastanza strano... tutto qui... ma non penso sia un qualcosa di cui bisognerà preoccuparsi, farò in modo che non possa più accadere: però per Koji, non ci sarà nessun perdono, se vedrò solamente che proverà ad ucciderti... sarò io ad uccidere lui, costi quel che costi." Abbassai minimamente la mia testa e fissai con attenzione la mia mano destra aperta, rinsaldandola in un pugno subito dopo e sentendosi il suono della stretta mentre si trovava vicino alla mia pancia, rispondendo con parecchia serietà; il mio tono emanò una leggera cupaggine e le mie sopracciglia divennero corrucciate immediatamente, promettendo alla mia cara amica che l'avrei protetta in caso di un possibile omicidio da parte del Murakami.


"Va bene va bene... tanto nel bene o nel male, purtroppo dovremmo abituarci all'idea di uccidere. Quando la guerra contro l'impero delle ombre avrà inizio, in un giorno non troppo lontano... saremo costretti a far fuori tutti quanti probabilmente... dal primo all'ultimo... è vero che vogliamo creare un trattato di pace con quel popolo... ma sicuramente prima... ci sarà un prezzo da pagare..." Akane portò la sua mano destra all'altezza del petto e mise in evidenza l'indice di essa alzandolo, muovendolo subito dopo con discrezione insieme al braccio mentre spiegò con affidabilità quelle parole, emanando anche lei una leggera serietà e chiudendo i suoi occhi mentre ebbe una bocca pensierosa; tutti gli altri ascoltarono e quindi l'omone decise di rispondere, rimanendo nella sua postura.


"Non ci avevo pensato... in effetti quando arriverà quella guerra, saremo costretti a macchiarci le mani di sangue... tutti quanti..." Il ragazzo muscoloso ma con un buon cuore contemplò una situazione del genere con serietà ma anche tristezza, abbassando la sua testa e fissando il palmo della sua grande mano destra aperta, mentre si trovava al centro tra le due gambe, facendo notare nei suoi tratti visivi un senso di rammarico e di dispiacere con le ciglia inarcate all'insù e le labbra tristi: anche tutti gli altri si incupirono improvvisamente e quindi presentarono un volto serio e pensieroso, rimanendo seduti con la schiena inarcata leggermente in avanti e con le mani intrecciate fra di loro al centro delle gambe. L'atmosfera si appesantì improvvisamente e quindi decisi di rallegrarla con le mie solite frasi dopo qualche secondo di silenzio tombale, trasformando la mia serietà in un sorriso visto che non era il momento adatto per pensarci.


"Dai su... non pensiamoci attualmente, vi ricordo che Akane deve passare le semifinali! Quindi avrà bisogno di tutto il nostro supporto... è vero che pure io sono abbastanza nervoso... ma mi fido di lei!" Mi grattai il capo con la mano destra un paio di volte ed intervenni con coscienziosità per ravvivare l'atmosfera, possedendo un volto moderatamente compassionevole e non riuscendo ad essere sicuro persino io stesso al cento per cento: le mie sopracciglia verso fine frase, da essere inarcate all'insù, si corrucciarono, e provai a mostrare un volto più convinto, smettendo di grattarmi la testa e guardando tutto il gruppo con un ghigno; tutta la compagnia mi guardò sorpresa e decise Masaki stesso di rispondermi, presentando un sorriso mentre anche tutti gli altri iniziarono a farlo.


"Beh... non ho nulla da dire: Kevin ha ragione..." Il nobile di secondo rango disse quelle parole con una sicurezza inconfutabile e con fiducia, mettendosi a braccia conserte subito dopo e chiudendo i suoi occhi con fierezza mentre abbassò anche leggermente la testa; tutti quanti si girarono verso di lui ed il mio obbiettivo venne realizzato, decidendo di cambiare discorso e di tornare a parlare con la mia amica prima che potesse andare a combattere.


"Quindi Akane... so benissimo di essere ripetitivo ma mi raccomando... dai il massimo e vinci: Koji è un individuo fortissimo... ed è riuscito a sconfiggere persino Isuta... quindi... ti prego... non voglio vederti in condizioni gravi... intesi?" Afferrai le minute spalle di Akane e la avvertì di utilizzare la massima attenzione contro un individuo pericoloso come Koji, costringendola a guardarmi negli occhi con attenzione, anche se per quanto era bella rischiavo io stesso di perdere la concentrazione; la mia voce era piuttosto seria ma anche alquanto afflitta, decidendo di mostrare un volto severo ma abbastanza incerto verso fine frase, abbassando leggermente la testa diagonalmente verso sinistra e mostrando degli occhi tremolanti: potevo sentire la sua stupenda fragranza profumata in un modo a dir poco massimo per quanto fossimo vicini, sentendo che la pelle delle sue spalle era così soffice che sembrava potessi romperla da un momento all'altro.


"Tranquillo Kevin... come ho detto sempre, darò il massimo... e ci sfideremo in finale... abbiamo fatto una promessa dopotutto." La mia dolce amica mi disse quelle parole con tono affidabile ed allegro, guardandomi con un sorriso fiducioso che divenne subito dopo molto dolce e chiudendo i suoi occhi, per far mostrare tutta la sue purezza e bellezza in quei lineamenti puri; mi afferrò i lati delle spalle ed attuò una presa soffice per cercare di tranquillizzarmi, visto che sapeva benissimo il timore che provavo verso un individuo come il nobile Murakami: rialzai il mio viso dopo aver sentito le sue mani sottili e morbide che mi toccavano i lati delle spalle, e provai a guardarla con sguardo compassionevole, mantenendo le mie sopracciglia accigliate verso l'alto.


"V-va bene allora... b-buona fortuna Akane... mi fido di te." Dissi infine con vocalità seria ma anche abbastanza incerta, smettendo di tenere le sue spalle e di toccarla in qualsiasi altro modo visto che ormai mi aveva convinto, anche se in parte; la guardai intensamente per alcuni secondi e provai a capire che ormai non ci fosse altra scelta, attuando un sorriso finto e lasciandola andare subito dopo: Akane riaprì i suoi occhi e con fare convinto annuì con la sua testa come se mi stesse dicendo che la mia fiducia non verrà sprecata, girandosi subito dopo per dirigersi verso il campo di combattimento, vedendola allontanarsi sempre di più nei suoi passi convinti.


Prima che i due nobili entrarono, passò un lasso di minuti non troppo elevato ma che per me sembravano un'eternità per quanta preoccupazione avevo, sentendo una tensione elevatissima e sperando che potesse vincere la persona che volevo, ma non potevo di certo saperlo in quel momento; tutti quanti eravamo seduti e concentrati nei soliti posti ed il resto del gruppo decise di scalare di almeno un posto per ritrovarsi più vicini a me, visto che dopotutto era l'ultimo scontro della giornata, dove sicuramente dopo quella battaglia ardua ce ne saremmo andati da un'altra parte: quindi il posto della nobile lo prese Jiro e così via per gli altri.


Noremas (Arena) - Anno 652 - 12 Settembre - Ore 14:37


Passati i minuti interminabili, il primo ad entrare nell'area di combattimento fu Koji Murakami, che venne seguito subito dopo dalla mia cara compagna Akane Watanabe, posizionandosi nelle loro presunte zone: la graziosa fanciulla si trovava nella zona sud del campo di battaglia, mentre il nobile dal cuore di pietra distava frontalmente da lei di alcuni metri, rimanendo in piedi e ben dritto nella parte nord; i loro due sguardi erano incisivi e si poté sentire parecchia tensione nell'aria.


"Ed eccoci arrivati all'ultimo scontro delle semifinali! Riesco già a sentire il brivido di questi due combattenti fenomenali, visto che ci avevano regalato negli scorsi turni delle battaglie a dir poco eclatanti! Lo scontro vedrà la mitica Akane Watanabe: un'avventuriera dal cuore dolce ma talmente forte, che riesce addirittura a vincere contro coloro che la vogliono uccidere, utilizzando il suo potere misterioso ma lucente come una dea, controoooo... Koji Murakami! Il nobile di primo rango che riesce a distruggere chiunque osi intralciare il suo cammino, ricolmo di una resistenza talmente elevata e degna per essere il primogenito della famiglia nobile più importante! Chi sarà mai il secondo finalista? Visto che voglio scoprirlo immediatamente quanto voi... direi che lo scontro... può iniziareee... adesso!" L'annunciatrice diede sfogo dei suoi pensieri più esaltanti con il suo solito tono e fece iniziare immediatamente lo scontro mentre il sole era ancora bello alto, sentendosi un grande calore insieme alla carica degli spettatori che sembrava tifassero per entrambi i combattenti; c'erano tante urla ed il mio sguardo era rivolto intensamente verso il campo di battaglia, rimanendo fisso in quella zona con le mie mani che strinsero il tessuto dei miei pantaloni.


"Eccoti qua... tu sei la ragazza che stava con Kevin... giusto? Aspettavo da tanto questo momento... ho visto molto bene come combatti... e non vedevo l'ora di poterti affrontare: mi farai sicuramente divertire... quindi... penso proprio che oggi mi impegnerò." Spiegò Koji con tonalità furba e maliziosa mentre si poteva intravedere un ghigno sinistro sul suo volto, vedendosi le sue sopracciglia leggermente corrucciate per la sua fiducia assoluta e rimanendo in postura ben dritta; con un sorriso fiero dove si videro la maggior parte dei suoi denti, iniziò ad impugnare la sua spada, estraendola dal fodero ben colorato come la sua arma sul lato sinistro della vita e puntandola verso il basso diagonalmente subito dopo, facendo capire che fosse pronto per la battaglia: il sole si riflesse interamente sulla lama di essa, facendola risplendere.


"Esattamente... sono una sua cara amica... ed infatti ti consiglio anche di stare molto attento: sei un ostacolo parecchio arduo da superare, ma ho fatto una promessa ed intendo mantenerla! Di certo non avrai vita facile con me!" Akane era più sicura che mai in quelle sue parole piene di autorità e quindi prese immediatamente in mano il cimelio dei Watanabe, mostrando uno sguardo severo ed intenso verso il suo avversario con le ciglia ben corrucciate; utilizzò lo stile della spada in quel momento, quindi piegò leggermente le sue gambe ed inarcò minimamente il busto in avanti, portando la sua arma davanti a lei ed al centro del suo corpo, facendola puntare verso l'alto diagonalmente: la supergigante rossa decise anche di far illuminare la sua spada sacra, quindi si riuscì a capire che in quel momento, stava per iniziare uno scontro tra due cimeli importanti.


"Adesso inizierà il vero divertimento! Ahahahah... intrattienimi meglio che puoi... Akane Watanabe!" Dalla vocalità del nobile di primo rango si poté capire che era piuttosto esaltato per quello scontro, vedendolo fare una risata piuttosto soddisfatta e dicendo quelle parole con grande carica; alzò la sua testa minimamente durante la risata e subito dopo la abbassò per guardare il suo obbiettivo, inarcando leggermente la schiena in avanti e mostrando degli occhi spalancati come non mai: aveva un sorriso molto largo e nelle sue pupille si potevano intravedere dei riflessi azzurri come il ghiaccio, dando un retrogusto amaro per quanto potesse sembrare forte, e pazzo, sentendosi anche un odore pressante in lui.


"Hai fatto anche del male a Kevin in passato, perciò... non intendo fartela passare liscia... forse in questo scontro... non ti divertirai così tanto!" Esclamò infine la nobile con una autorità davvero incredibile e maestosa, minacciando il suo avversario con una tonalità che sembrava alquanto cupa, vedendosi nei suoi occhi dei riflessi dorati e facendo comprendere che gli avrebbe dato una bella lezione: le sue parole emanavano serietà e decise di non tentennare assolutamente davanti al suo carattere alquanto strano, rimanendo ben concentrata per poter attaccare.


Ormai l'ultimo scontro delle semifinali stava per avere inizio ed in quel momento non si poteva capire assolutamente chi potesse vincere, visto che entrambi erano degli avventurieri veterani che avevano iniziato già da un bel po' la loro avventura, possedendo entrambi anche un livello simile e ravvicinato: la tensione era alle stelle ed un solo errore della ragazza poteva comportare la morte contro un individuo come Koji Murakami, quindi non era consentita nemmeno la minima distrazione.


Fine Capitolo 19


Extra, spiegazione di chi è Noriko:


Noriko Kanekko è un'avventuriera di 16 anni che ha intrapreso il suo viaggio con molta serietà a causa delle vicende accadute in passato, venendo derisa da tutti visto che ogni sua conoscenza, pensava che mai sarebbe potuta diventare forte a causa del suo corpo minuto: vive in un certo quartiere di Orusha che non beneficia di una buona reputazione, visto che sono solite delle situazioni aggressive come gli individui derisi a causa del loro fisico. Ha un carattere audace e pieno di grinta anche se sembra piuttosto malvagio, ma pur di raggiungere il suo obbiettivo, ovvero quello di diventare una ragazza forte e possibilmente anche il braccio destro dell'imperatore, uccide a sangue freddo chiunque osi intralciare il suo cammino.

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Capitolo 20: Promessa

Capitolo 20 di Knight of the Stars, del "Volume 2: Facing your Past", scritto e realizzato da Kevin Star.

 
 
 

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