Capitolo 17: Luce e nebbia
- Kevin Star
- 31 mar 2024
- Tempo di lettura: 53 min
Noremas (Arena) - Anno 652 - 11 Settembre - Ore 14:50 - Kevin's POV
Dopo aver incontrato la famiglia di Kanjiro per poterle riferire la triste notizia della morte del loro primogenito insieme ad Isuta ed Akane, andammo subito dopo a mangiare velocemente in un luogo che si trovava vicino all'arena per poter tornare puntuali, per il proseguimento del secondo turno; finendo di pranzare riuscimmo ad andare verso l'entrata dell'arena anche con un leggero anticipo, vedendosi comunque sia alcuni spettatori che volevano andare sugli spalti per poter accaparrarsi i posti migliori, visto che nel giro di pochi minuti sarebbe sicuramente giunta una mandria improvvisa: la zona non era cambiata minimamente e c'erano sempre quelle bancarelle che erano pronte e cuocere della carne ben cotta per far rilasciare un magnifico profumo, insieme anche ad altri carretti che vendevano dolci ben cucinati. Anche se nell'aria si poteva sentire un odore alquanto gustoso di carne e dolci percepii nella mia gola un gusto vomitevole, visto che non mi era passato minimamente l'accaduto di qualche ora prima; ero poggiato sul muretto sinistro molto tosto dell'entrata che portava nella zona di combattimento, e che si trovava vicino alla scalinata che avrebbe portato sugli spalti, sentendosi intanto alcune voci casuali di alcuni spettatori che iniziavano già a salire mentre noi tre eravamo fermi in quella zona abbastanza ombreggiata: avevo le braccia conserte e decisi di mantenere la testa abbassata, mostrando le mie gambe che andarono diagonalmente in avanti con il piede sinistro che si trovava sopra il destro, visto che tenevo le gambe leggermente incrociate e ciò che mi fece rimanere in piedi, era la mia schiena poggiata su quel muro parecchio duro.
"K-Kevin...?" Mi domandò la nobile con una voce amareggiata che emanava una grande tristezza mentre mi fissò con dispiacere, inarcando le sue sopracciglia verso l'alto e facendo un passo in avanti intanto che riuscii a percepire la sua preoccupazione; si trovava leggermente sulla mia destra diagonalmente a solo un metro di distanza ed aveva poggiato la sua mano destra sul petto, stringendola subito dopo in un pugnetto per far comprendere che anche lei stessa stava soffrendo nel vedermi in quel modo: Isuta invece si trovava di fronte a me ed era anche lui con le braccia conserte come il sottoscritto, ma con la differenza che lui era in piedi ben dritto e con uno sguardo serio, emanante un leggero fastidio visto che voleva che mi riprendessi.
"Dimmi... cosa c'è Akane?" Rimasi in silenzio per circa cinque secondi e decisi di porgerle quella domanda dopo che fosse passato quel lasso di tempo, utilizzando una vocalità alquanto svogliata e che sembrava molto depressa mentre rimasi con la testa abbassata; i miei occhi continuarono a non vedersi ed il mio corpo era parzialmente oscurato a causa di quella tetra atmosfera del momento, insieme anche all'ombreggiatura dell'entrata visto che fuori c'era un forte sole che non faceva venire comunque sia un forte caldo, vedendosi alcune nuvolette bianche che viaggiarono gentilmente in quel cielo azzurro: la mia amica esitò per qualche istante ma poi continuò mentre Isuta la osservò.
"S-Stai meglio? Oppure... posso fare qualcosa per te? Cercherò di renderti felice..." La ragazza dal cuore dolce attuò un altro passo in avanti e mi parlò in modo compassionevole, portando entrambe le sue mani all'altezza del petto ed incrociandole davanti a sé come se stesse pregando; il suo sguardo mostrava degli occhi leggermente tremolanti e cercava di trovare un modo per farmi stare meglio, visto che la mia condizione faceva star male entrambi i miei interlocutori: riuscii a sentire il suo odore stupendo e fresco, ma in quel momento lo ignorai nonostante fosse la ragazza che amavo tanto.
"Beh... fino a poco tempo fa ho dovuto riferire ad una famiglia che il loro primogenito era stato ucciso da una partecipante in particolare... e che se fossi stato più rapido anche di solo qualche millisecondo... a quest'ora sarebbe ancora vivo... in più questa vittima era anche un probabile amico che si sarebbe unito a noi visto che sembrava possedere un grande cuore. In definitiva... Non penso nemmeno che tu stessa possa riportare in vita una persona... quindi non ho nulla da chiederti." Risposi alla mia amica con una tonalità talmente fredda e glaciale che persino io stesso riuscii a capire l'errore che avevo compiuto, ma era più forte di me e quindi non potevo nascondere ciò che volevo dire, rimanendo completamente immobile sia col corpo che con la testa; Akane si sentì ancora più abbattuta dopo aver sentito le mie parole, abbassando lo sguardo leggermente e facendo vedere degli occhi tristi come se l'avessi colpita nel profondo del suo cuore, affondandolo quasi del tutto: il mio amico smise di avere le braccia conserte e riportò le sue mani all'altezza della vita, stringendole subito dopo in due pugni saldi come i suoi denti e sentendosi il suono di esse.
"Ascoltami Kevin, so molto bene che sei triste e che vedere la morte di un possibile amico davanti a te ti sconvolga... ma riprenditi maledizione!" Isuta esclamò quelle parole con parecchia irritazione e corrucciò le sue sopracciglia per presentare più intensità sul suo sguardo infastidito, continuando a stringere i suoi denti e poggiando fortemente la sua mano destra sulla mia spalla sinistra, sentendola abbastanza robusta e forte anche tramite il tessuto del mio abito; per alcuni secondi non accennai risposta, ma ad un certo punto sospirai e decisi di nascondere un po' del mio dolore per non farli preoccupare più del dovuto, in questo modo non si sarebbero creati dei problemi: alla fine era sempre ciò che facevo anche con la mia famiglia, nascondendo il mio dolore e la mia sofferenza per non farli preoccupare e per far sì che potessero rimanere sereni; intanto la nobile ci fissò intensamente e con preoccupazione.
"Io... riprendermi...? Tranquillo... sto benone... ma dopo la scena che ho dovuto vedere davanti ai miei occhi... ho capito cosa vuol dire perdere una persona che ti poteva essere cara... soprattutto nella realtà... visto che l'unico momento in cui avevo assaporato tale sofferenza era in quel sogno... dove i miei genitori venivano uccisi... anzi... a dire il vero sarebbe molto peggio se dovessi perdere qualcuno di voi o la mia famiglia... quindi vi proteggerò tutti quanti... che lo vogliate o meno: è una mia scelta... ed intendo mantenerla." Spiegai nel dettaglio ciò che volevo dire ai miei due amici in quel momento, anche se stavo cercando di trattenere più sofferenza del dovuto, utilizzando una voce molto seria ma che divenne molto caparbia verso la fine della frase; durante la spiegazione smisi di rimanere appoggiato sul muretto e tolsi con la mia mano sinistra l'arto destro del lottatore poggiato sulla mia spalla, alzando subito dopo il mio volto per poter guardare per bene i miei due compagni di squadra: le mie sopracciglia erano leggermente accigliate ed i miei occhi mostravano una determinazione senza eguali, nonostante si vedesse molta sofferenza in esse e provando a rimanere forte almeno per loro.
"Per favore Kevin... Non devi fartene una colpa per ciò che è successo, siamo contenti sul fatto che ci proteggerai, ma non raggiungere un limite che è meglio non oltrepassare: come tu difenderai noi... anche Isuta e la sottoscritta possono proteggere te, andremo fino in fondo insieme... giusto?" La nobile dal grande cuore mi disse quelle parole con un tono molto preoccupato ma che divenne gentile verso la fine della frase, avvicinandosi lentamente al sottoscritto intanto che mi spiegò il suo modo di pensare; appena mancarono pochi centimetri decise di poggiare dolcemente i palmi delle sue mani su entrambe le mie spalle, facendo un sorriso insicuro e sperando mi potessi sentire meglio dopo quelle parole: la fissai nel volto per qualche secondo e vidi le sue sopracciglia inarcate verso l'alto che fecero capire la sua preoccupazione nei miei confronti, decidendo quindi di chiudere il discorso con la prossima frase per non farla preoccupare ulteriormente; anche se il suo odore si sentì più forte ed il suo tocco delle mani risultava piacevole, non bastava comunque sia per farmi stare meglio.
"Uff... va bene... e sarà ciò che faremo... ma non cambia purtroppo il fatto che Kanjiro ormai non ci sia più... se solamente fossi stato leggermente più veloce in quel momento... a quest'ora sarebbe ancora tra noi... ed è proprio per questo motivo che devo migliorare sempre di più... in molte cose ed in tante situazioni diverse... per potermi adattare al meglio: in questo modo non perderò... più nessuno... andiamo pure a prendere posto..." Chiusi i miei occhi per sospirare e li riaprii subito dopo per poterle rispondere, utilizzando una tonalità molto svogliata dove verso la fine della spiegazione divenne con un briciolo di determinazione; girai la testa sulla mia destra e la abbassai per non far vedere il mio viso sofferente, cercando di nascondere la mia tristezza mentre con la mano dominante che si trovava affianco alla vita creai un pugno molto saldo, non riuscendo purtroppo a nascondere che quell'arto stava tremando leggermente a causa dell'abbattimento che stavo provando: la nobile smise di tenere le sue due mani sulle mie spalle e decise di afferrare dolcemente il mio pugno destro invece di lasciarmi andare, portandolo subito dopo all'altezza del petto per obbligarmi a guardarla in volto.
"E-eh...?" Sussultai improvvisamente con incredulità e rimasi stupito del suo gesto alquanto gentile, spalancando i miei occhi ed iniziando a guardarla con ammirazione nelle sue pupille oceaniche che sembrava nascondessero un universo tutto loro; il tocco dei suoi palmi era molto soffice e calmo, talmente tanto da farmi alleggerire la stretta come se nulla fosse accaduto mentre sentii le sue dolci carezze sulle mie nocche: in quell'istante era come se il suo viso avesse preso il controllo della mia mente, riuscendo a sentirmi di buon umore anche tramite il suo stupendo e fresco odore che ricominciava a diffondersi fortemente intorno a me; il lottatore si rimise le braccia conserte e la sua postura si mostrava ben dritta, iniziando a guardarci con attenzione e sembrando che volesse lasciare il lavoro alla mia amica.
"Kevin... se hai qualche problema... parlane sempre con me... per favore... farò di tutto per farti stare meglio, te lo prometto: magari Isuta non lo riesce a vedere... ma io ti conosco ormai molto bene e so benissimo che stai soffrendo parecchio... e non voglio che accada mai più un qualcosa del genere; tendi sempre a nascondere la tua sofferenza... ma mi dispiace... questa volta me ne sono accorta e non funzionerà." La nobile mise leggermente più forza nella presa delle mani ma rimase comunque sia piacevole mentre continuò a parlarmi, usando una vocalità talmente calda e soave che fece riscaldare il mio cuore sofferente; avvicinò di qualche centimetro il suo viso al mio e mi persi completamente nel suo sorriso che divenne sincero come non mai, continuando a fissarmi intensamente con i suoi occhi cristallini che a me piacevano tanto: rimasi imbambolato per qualche secondo mentre i miei occhi tremarono costantemente e decisi di risponderle subito dopo.
"A-Akane... va bene... lo farò... se è questo quello che desideri... non posso oppormi." Il mio volto divenne leggermente rosso non solo per l'imbarazzo ma anche per l'emozione che stavo provando in quel momento, non riuscendo a comprendere come la mia amica avesse capito come fossi riuscito a nascondere le mie vere emozioni nonostante ci conoscessimo da circa dieci giorni; le mie guance divennero leggermente rosee e le mie sopracciglia si inarcarono verso l'alto, mostrando alla mia compagna d'avventura uno sguardo completamente senza difese e completamente spiazzato: la mia voce era leggermente balbettante e bassa in quel momento, mentre emanava anche un pizzico di vergogna. Il lottatore mise le mani sui suoi fianchi e decise di interrompere quell'atmosfera sentimentale che c'era tra la ragazza ed il sottoscritto, visto che sembravamo molto luminosi in quel momento a causa di tutto il romanticismo che si stava raccogliendo nell'aria.
"Che sia un momento triste o felice... sempre a fare i piccioncini voi due... vero?" Il mio amico si piegò in avanti mentre teneva le mani sui fianchi e ci fece quella domanda con espressione scaltra, facendo fuoriuscire dalle sue corde vocali un suono furbo ed alquanto scherzoso intanto che presentò un sorrisone a trentadue denti. Akane perse immediatamente il suo sguardo seducente ed irresistibile poiché si imbarazzò improvvisamente, smettendo di tenere le mie mani e facendo subito dopo qualche passo indietro; il suo viso divenne completamente rosso come una mela ed era anche ricoperta di vergogna, decidendo di abbassare la sua testa per un solo secondo e di portare le sue mani all'altezza della gonna incrociate tra di loro: aveva un volto davvero molto divertente in quel momento ed era davvero adorabile, soprattutto quella sua bocca che era divenuta tremolante a causa dello sconforto che stava sentendo in quell'esatto istante. Il momento romantico finì ed il mio viso ritornò con la sua colorazione originale, facendo una piccola risatina dopo aver visto le reazioni della mia amica: dopo tre secondi decise anche lei di levarsi l'imbarazzo di dosso e quindi cambiammo argomento; ci rimettemmo tutti dritti compreso il combattente ed avevo di nuovo egli frontalmente con la nobile diagonalmente sulla mia destra, sempre a pochi centimetri di distanza e con il mio umore che si era ristabilito leggermente.
"Akane, cambiando argomento, tra poco affronterai quel ragazzo pericoloso con i poteri della nebbia: se vedo solamente che sei in pericolo correrò immediatamente in tuo aiuto, non mi importa se verrò squalificato o meno, l'importante è la nostra vita invece di quell'udienza con Tibelius." Decisi di avvertire la ragazza in modo autoritario su quali azioni avrei compiuto semmai l'avessi vista in pericolo di vita, porgendole un'espressione che era fusa tra la severità e la risolutezza, corrucciando leggermente le sopracciglia; la mia interlocutrice mise le sue mani vicino al didietro incrociate tra di loro e mi rispose subito dopo, vedendosi intanto anche le persone che stavano aumentando poco a poco anche a causa dell'aumento delle voci, difatti il lottatore girò la faccia sulla sua sinistra per controllare la situazione.
"Eheh... Onestamente vorrei evitare uno scenario del genere, ma se è per farti stare tranquillo... va bene, se sarò in pericolo vieni pure ad aiutarmi, ma non accadrà, perché vincerò!" La dolce ragazza fece una tenera risatina di soddisfazione e mi iniziò a guardare con volto compassionevole, rispondendomi con una vocalità che da inizialmente divertita divenne determinata; portò la sua mano destra all'altezza del suo petto e la strinse in un pugnetto pieno di fierezza, corrucciando le sue sopracciglia e mettendosi a sorridere con sicurezza: dopo aver percepito la sua affidabilità compresi di dovermi fidare di lei, decidendo di sorridere subito dopo.
"Dopotutto ci dobbiamo affrontare in finale, e ti farò vedere che riuscirò ad esserti superiore." Dissi quelle parole con voce leggermente vanitosa e che dimostravano una grande sicurezza, presentando un volto fiero e pieno di fermezza con le ciglia corrucciate; portai anche io la mia mano destra all'altezza del petto e la strinsi in un pugno ben saldo, sentendosi il suono del palmo e facendole capire la mia grinta mentre la vidi intensamente: il lottatore si mise le mani dietro la testa ed aspettò che finimmo di conversare.
"Esatto, quindi lascia fare a me! Non ti deluderò!" La ragazza esclamò infine quelle parole con la medesima tonalità e sguardo, abbassando il suo pugno destro e girandosi nello stesso lato per iniziare ad incamminarsi dentro l'arena, sentendosi nel mentre il suono dei suoi passi attuati con gli stivali; Isuta ed io ci girammo in quella direzione e la vedemmo per qualche secondo prima che scomparisse nell'oscurità, riuscendo a comprendere che era davvero molto fiduciosa di sé: dopo circa dieci secondi iniziammo ad incamminarci verso gli spalti.
Noremas (Arena) - Anno 652 - 11 Settembre - Ore 15:00
Dopo quella situazione riuscimmo ad incrociarci nuovamente con Kyoko e Kimiko per poterci parlare un'ulteriore volta, decidendo di prendere gli stessi identici posti che avevamo qualche ora prima: Isuta si trovava sulla mia destra, sulla mia sinistra c'era lo spazio libero per Akane, però ancora più in là si trovava seduta la lottatrice e subito dopo la maga, potendo in questo modo seguire gli scontri nuovamente insieme. La combattente era seduta ben dritta e teneva le sue mani poggiate sopra le sue gambe con il palmo rivolto verso il basso, mostrando uno sguardo abbastanza convinto e sorridente con le ciglia corrucciate, invece la ragazzina giaceva più o meno nello stesso modo ma con dei pugnetti ben stretti sulle gambe, mostrando un volto leggermente intristito e compassionevole che fece capire in che stato mentale si trovasse; il lottatore era nella solita postura ed anche io mi trovavo in una posizione piuttosto comune, mantenendo la schiena ben dritta e rimanendo con uno sguardo concentrato come il mio amico.
Akane si trovava nel lato sud del campo di combattimento vicino all'entrata e subito dopo si poté vedere che entrò il ragazzo chiamato Nori, attuando un passo lento e costante per raggiungere il lato nord della zona mentre aveva l'ascia dietro la sua schiena; appena mancarono pochi centimetri tra loro due riuscirono a scambiarsi uno sguardo di sfida, come se uno volesse fulminare l'altro e viceversa intanto che lui si allontanò sempre di più per raggiungere la meta: il ragazzo nebbioso aveva un sorriso sinistro e sembrava molto sicuro di sé, mentre la nobile rimase seria come non mai e non perse nemmeno per un secondo la vista del suo nemico; appena l'individuo raggiunse il luogo nord e si girò verso l'avversaria la voce al microfono attaccò il contatto, sentendosi fin da subito i tifosi che iniziarono a parlare e percependo un'atmosfera palpabile.
"Ed eccoci qui ragazzi per il terzo incontro del secondo turno del torneo di Noremas dopo una bella pausa! Ormai abbiamo già capito che poco a poco stiamo raggiungendo l'apice di questo evento e non vediamo l'ora di sapere come finirà, visto che soprattutto ci sono state troppe vittime! Speriamo che non possa più accadere! Ma adesso... direi di presentare i prossimi due combattenti! Dove la prima è Akane: una ragazza dai maestosi poteri lucenti ed aggraziata come una dea scesa in terra, possedente tante carte in tavola ed assi nella manica per poterci stupire... contro Nori! Un ragazzo dall'aria calma solamente all'apparenza, dove nei momenti critici può sfoderare il suo vero carattere e poteri piuttosto pericolosi... ma soprattutto LETALI! Il campo di combattimento come vedete è stato ben sistemato e sono sicura che i partecipanti vogliano immediatamente dare il meglio di loro... quindiiii... la battaglia può iniziaree... già DA ADESSO!" L'annunciatrice dopo aver spiegato ed annunciato l'inizio dello scontro con la sua solita esaltazione a dir poco contagiosa, i tifosi iniziarono ad urlare ed alcuni di loro alzarono pure le loro braccia con il pugno ben saldo, per far comprendere la carica che avevano in quel momento; l'odore che si sentiva in giro era molto ardente e piccante, facendomi comunque sia sentire un gusto amarognolo alla gola per la leggera preoccupazione che potevo avere, visto che nonostante la nobile fosse sicura di sé non ci potevano comunque sia esserci conferme: si sentiva un grande frastuono mentre stavo seduto negli spalti piuttosto comodi ma abbastanza duri, decidendo un attimo di girarmi verso Kyoko per vedere le sue condizioni.
"Ehi Kyoko, ti senti meglio? Avrai sicuramente sofferto." Mi piegai in avanti e girai la mia testa sulla sinistra per poter guardare la maga, visto che appena ci eravamo incrociati non avevamo il tempo di parlare a causa dei posti che stavano venendo occupati in un battibaleno, quindi ne approfittai e le domandai quell'argomento con una voce leggermente preoccupata; avevo uno sguardo che era serio ma anche compassionevole nello stesso momento, provando una certa tristezza per lei e sperando che potesse darmi una risposta positiva: Kyoko si girò verso di me con perplessità e decise di rispondere dopo qualche secondo, mentre i due partecipanti presero le loro armi in mano.
"Beh... si, ma non penso di essere quella che ha sofferto di più in questa situazione... tu Kevin come stai? I-in ogni caso so benissimo che tu lo vendicherai, ne sono certa!" Kyoko mi domandò con voce leggermente tesa le mie condizioni e subito dopo decise di incoraggiarmi, porgendomi un dolce sorriso e dicendo con tono soave che sarei riuscito a vendicare il ragazzo ardente; il suo viso era davvero adorabile e riuscivo a comprendere che poco a poco stava riuscendo ad abituarsi nel parlare, nonostante si potesse notare un leggero rossore nelle sue guance ogni volta che mi diceva un qualcosa di dolce: il suo odore era molto fresco ed era fuso con la ragazza grintosa che si trovava affianco a lei, decidendo di non guardarci in quel momento visto che stava fissando attentamente i due partecipanti.
"Beh... io potrei dire che adesso mi sento molto meglio dai... non proprio completamente, ma riesco ad andare avanti ahah. Comunque sono davvero felice che tu abbia fiducia in me, infatti rispetterò le tue aspettative!" Mi grattai il capo con la mano destra e risposi alla ragazzina in modo abbastanza ironico, facendo una risata finta e chiudendo i miei occhi per qualche attimo; dopo un secondo però li riaprii e dissi le ultime parole con una vocalità gentile che emanava affidabilità, stringendo il mio pugno sinistro che si trovava vicino allo stomaco e smettendo di grattarmi la testa con quella dominante: dopo quella risposta la maga fece un sospiro di sollievo e rimase soddisfatta della mia risposta.
Mi rigirai verso i due combattenti e notai che distavano frontalmente di alcuni metri mentre ormai tenevano le loro armi in mano; Akane teneva la sua spada con la mano e la puntava diagonalmente verso il basso con lo stile di uno spadino, mantenendo le sue due belle gambe unite tra di loro e sapendo che comunque sia poteva cambiare stile in meno di mezzo secondo se solamente lo avesse voluto, anche se in quel momento era ben dritta: Nori invece impugnava la sua ascia con entrambe le mani dal manico ed aveva leggermente la schiena inarcata in avanti, mostrando un leggero sadismo come se non vedesse l'ora di combattere.
"Bene bene, chi abbiamo qui? La ragazza luminosa che ha sconfitto un grande combattente... devo ammettere che sei abbastanza forte ed interessante." Contemplò Nori in modo spavaldo mentre continuò a fissare l'avversaria con intensità, mantenendo quel suo ghigno sinistro ed emanando una grande cupaggine durante quell'azione; intorno a lui si iniziò a vedere una leggera nebbiolina che fuoriuscì in vari arti del suo corpo, prendendo forma ed espandendosi poco a poco.
"Sono davvero contenta della tua opinione sincera, ma se fossi in te inizierei a preoccuparmi visto che non ci andrò assolutamente piano contro di te, quindi preparati." La mia amica rispose al nemico con uno sguardo serio e con i suoi occhi cristallini che rimasero fissi sull'obbiettivo, attuando un tono di voce che emanò una grande sicurezza ed anche una leggera irritazione impercettibile in quel momento; alzò la sua arma fino all'altezza del petto e puntò la punta della lama verso il ragazzo nebbioso, come se volesse iniziare ad attaccare.
"Infatti sicuramente mi toccherà sfoderare tutti i miei assi nella manica... ma non è un problema, anche se li dovessero scoprire i miei futuri avversari... sarà impossibile battermi! Comunque se non ti dispiace... INIZIO IO!" Nori esclamò quelle parole con grande esaltazione e maliziosità mentre spalancò i suoi occhi, come se stesse gioendo ancora prima della fine dello scontro e mostrando una grande pazzia nel suo viso; intorno all'individuo oramai pazzo uscì una grande quantità di nebbia che si espanse velocemente, coprendo la nobile dopo circa cinque secondi e non vedendosi più nulla dagli spalti: la ragazza decise di cambiare posizione e di portare la spada davanti al suo petto diagonalmente verso l'alto, rimanendo impassibile verso la nebbia ma iniziando a concentrarsi parecchio mentre piegò leggermente le sue gambe.
"Non mi fai paura, se pensi che basterà questa semplice nebbiolina per battermi... ti sbagli di grosso." Ella iniziò a girare il suo corpo in modo fluido e lento in varie parti per percepire la presenza camuffata dell'avversario, mantenendo i suoi occhi ben aperti e corrucciando leggermente le ciglia per dimostrare la sua serietà; la sua testa si girò molto più velocemente in caso di qualche attacco a sorpresa e cercò di capire dove si potesse trovare il ragazzino, provando a seguire il suo odore omicida che si sentiva persino dagli spalti ma che in quel momento era coperto dalla foschia: la mia amica aveva compiuto intanto un giro completo di 360 gradi.
"Ti sconfiggerò in un istante!" Nori comparve immediatamente sulla sinistra della nobile e si vide a mezz'aria per aver attuato uno slancio improvviso, tenendo la sua ascia con entrambe le mani e sopra la sua testa per poterle infliggere un attacco verticale, vedendosi anche le sue gambe piegate di parecchio all'indietro; la sua voce era minacciosa ed il suo viso dimostrava un'enorme soddisfazione, come se stesse riuscendo a comprendere già del tutto il gusto della sua vittoria: Akane si girò nella direzione voluta e respinse l'attacco con grande facilità, ma a causa del grande peso dell'arma avversaria indietreggiò di un solo metro mentre si era sentito l'impatto che riecheggiò nell'aria, trascinando i piedi subito dopo.
"Riesco a sentire la tua presenza in qualche modo, nebbia o meno... respingerò i tuoi colpi!" La ragazza continuò a mantenere la spada davanti al suo petto ed esclamò con una certa autorità verso il suo obbiettivo, mantenendo la sua freddezza e compostezza come se non si stesse preoccupando minimamente della sua aggressività; fece un balzo verso di lui ed iniziò a mantenere l'arma con lo stile della spada, tenendola con entrambe le mani e sferrando un fendente orizzontale da sinistra verso destra.
"Pff... Allora metterò la massima potenza!" Il ragazzo nebbioso si infastidì leggermente e strinse i suoi denti con una potenza moderata, corrucciando le sue sopracciglia e mostrando una faccia più aggressiva mentre rispose con tonalità seccata; il ragazzo posizionò l'ascia davanti a sé in modo diagonale e con il colpo contundente che puntò verso l'alto, bloccando con il grande manico il fendente orizzontale dell'avversaria e sentendosi un leggero rimbombo. Il ragazzo rimase piegato in avanti per qualche secondo per resistere al colpo della ragazza e subito utilizzò tutta la sua forza per farla indietreggiare, facendo un grande verso di sforzo e spingendo la sua arma in avanti; subito dopo andò con cattiveria verso di ella ed iniziò a sferrare attacchi diagonali continui, senza utilizzare il minimo di precisione ma il massimo della potenza, difatti erano tutti casuali con lei come unico obbiettivo: Akane respinse tutti gli attacchi del ragazzo ma cominciò ad attuare alcuni versi forzati per aver notato la sua forza aumentata, decidendo anche di effettuare delle capriole laterali per non far stancare troppo le sue braccia ad inizio scontro, facendogli colpire completamente l'aria ed il vuoto; si potette sentire dagli spalti il riecheggio delle armi e subito dopo il suono del terreno che si spaccò, visto che Nori diede infine un colpo verticale sul pavimento che lo crepò moderatamente, obbligando a far indietreggiare la ragazza dopo parecchie sue movenze ed un grande frastuono.
"Gghh... dopotutto anche gli altri devono vedere il nostro scontro, quindi leviamo subito questa nebbia! Releasing Light!" La mia amica chiuse l'occhio sinistro a causa dello sforzo e lo riaprì immediatamente, mettendosi ben dritta ed alzando la sua mano sinistra verticalmente verso l'alto con il palmo ben aperto, attivando una magia di colore dorato con voce severa mentre presentò un volto parecchio grintoso e leggermente aggressivo: la magia consisteva nell'illuminare di parecchio una zona che poteva risultare molto buia, ravvivando l'atmosfera circostante e che poteva anche accecare i nemici in base a come l'avrebbero fissata nel momento dell'attivazione. La mano della ragazza divenne dorata e fece fuoriuscire un grande quantitativo di luce che fece cambiare tutta l'atmosfera circostante, facendo dissolvere completamente la nebbia dopo pochi secondi e riuscendosi a vedere l'individua che iniziò a brillare: si potevano notare Akane e Nori che si trovavano al centro dell'arena dopo che la foschia si levò completamente, con ella che era leggermente più a nord mentre distavano di pochi metri l'un l'altro; si poteva ascoltare l'effetto sonoro di quell'energia luminosa mentre il ragazzino si mise il braccio sinistro davanti agli occhi per non rischiare l'accecamento, girando la sua testa per qualche secondo e rimettendosi in postura di combattimento dopo aver compreso che la luce fosse svanita. Rimasero fermi per qualche secondo a guardarsi mentre la mia amica si rimise con la posa di combattimento della spada.
"Ammettilo che ti dava fastidio, se volevi toglierla di mezzo." Contemplò l'individuo nebbioso con vocalità scaltra e con uno sguardo sorridente pieno di sicurezza, rimantenendo in modo saldo la sua ascia dopo che si potette vedere anche la crepa sul pavimento causata da essa; aveva il sopracciglio destro corrucciato ed il sinistro inarcato verso l'alto, guardando la nemica con una leggera stranezza mentre si vide la frattura del terreno lunga circa quattro metri, e stretta venti centimetri: intorno al ragazzo si rivide una leggera foschia.
"Mi sembrava semplicemente un peccato che gli altri non potessero vedere la tua sconfitta." La nobile rispose al ragazzo con una tonalità molto ironica e con simpatia, mostrando un sorriso sincero ed un'espressione provocatoria mentre aveva la schiena leggermente inclinata in avanti; impugnava la sua arma con entrambe le mani ed era puntata verso l'alto, con il sole che fece brillare la punta di essa con la sua luce: le sue gambe erano leggermente piegate e fissò con attenzione il suo nemico, nonostante lo volesse prendere in giro.
"Tsk... Arrogante... ti passerà immediatamente la voglia di scherzare con me! Grip of Nothing!" Il ragazzino strinse i suoi denti per l'irritamento e fece fuoriuscire dalla sua bocca un verso infastidito, parlando subito dopo con severità ed attivando immediatamente la sua magia di colore grigio; tolse la mano sinistra dal manico della sua ascia e la distese verso la avversaria con il palmo della mano aperto, facendo fuoriuscire varie braccia nebbiose che decisero di dirigersi a grande velocità verso l'obbiettivo: ne uscì una direttamente dalla mano ed altre due sopra l'avambraccio dello stesso arto, vedendosi intanto il suo volto infastidito e con le sopracciglia corrucciate.
"So già come distruggerle!" La ragazza con grande sicurezza e con il medesimo volto esclamò quelle parole, iniziando a correre velocemente con la schiena inarcata di parecchio in avanti per affrontare le braccia nebbiose; appena raggiunse il primo braccio nebbioso, riuscì a tagliarlo con successo effettuando un fendente diagonale verso destra dal basso verso l'alto, facendolo scomparire e non fermando assolutamente la sua avanzata imperterrita: gli altri due arti pieni di foschia le andarono velocemente incontro per poterla afferrare e stritolare, viaggiando a grande rapidità per poterla afferrare nelle parti dello stomaco. La mia amica sferrò un fendente completamente orizzontale che partì da destra verso sinistra e subito dopo un ulteriore attacco ma nel senso opposto, tagliando con grande facilità e successo i due arti che le stavano venendo incontro e facendo dei versetti di sforzo durante l'atto. Il ragazzino sussultò leggermente appena vide quello scenario alquanto pericoloso per lui, notando che la sua avversaria si stava avvicinando sempre di più con il passare dei secondi: la nobile tirò un affondo completamente centrale con la punta della lama sullo stomaco ed andò dentro il corpo di Nori, ma subito dopo si ritrovò dietro le spalle del nemico visto che lo trapassò completamente come un ammasso nebbioso; ella spalancò i suoi occhi e rimase leggermente sbilanciata appena realizzò cosa fosse accaduto.
"Pff... non puoi niente contro di me... appena tagli una mia parte del corpo... mi rigenero subito." L'individuo nebbioso abbassò la sua testa diagonalmente verso destra e fece un ghigno malvagio, non facendo vedere i suoi occhi che in quel momento erano ombreggiati e parlando con voce arrogante; le parti del suo stomaco si distorsero leggermente dopo il fendente ricevuto e divennero di color nebbia per alcuni secondi, girovagando nell'aria per qualche attimo e tornando solidi dopo un certo lasso di tempo: egli si girò immediatamente verso la sua nemica appena ritornò normale e si poté rivedere il suo sguardo alquanto malizioso, con degli occhi che emettevano una certa aura aggressiva ma soddisfatta.
"(Ho sentito una strana sensazione nel suo corpo... quando la punta della mia spada è andata a contatto con lui... era in carne ed ossa... ma dopo qualche millisecondo l'ho trapassato completamente perché era diventato di una sostanza nebbiosa. Perfetto... anche se ci mette poco tempo per diventare di quella materia... mi basta sapere che non lo sia permanentemente per abbatterlo!)" Mentre Akane pensò per alcuni secondi e rimase meravigliata dell'accaduto, ella trasformò il suo viso stupito in un'espressione determinata, accigliando le sue sopracciglia e rimettendosi ben coordinata subito dopo; si girò immediatamente verso il nemico e si rimise nuovamente nella stessa posa che aveva fatto prima di andargli incontro.
"Che succede? Ci sei rimasta male? Dopotutto lo sapevi sicuramente... che ero fatto così." Nori citò quelle parole con molta arroganza e con una tonalità piuttosto maliziosa, facendo uno sguardo compassionevole ma sempre con quel ghigno sinistro che fece capire le sue cattive intenzioni; durante il dialogo egli appoggiò la parte finale del manico dell'arma sul pavimento, continuando comunque sia a tenerla con la mano destra sulla parte superiore del manico visto che riguardo le dimensioni, era alta quasi quanto l'individuo in questione, con la parte contundente dell'arma che arrivò all'altezza della sua spalla: poggiò la sua mano sinistra sul fianco del medesimo lato mentre il manico dell'ascia fece il suo suono all'impatto con il pavimento, ed aspettò la risposta della ragazza, dove ella rimase in silenzio per qualche secondo ma che sorrise dopo quel lasso di tempo.
"Akane sta sorridendo... avrà sicuramente scoperto il suo punto debole." Contemplai con volto allegro e sollevato mentre dissi quelle parole tra me e me, rimanendo seduto come all'inizio dello scontro e non rimanendo per nulla tormentato da ciò che stesse accadendo; il mio tono in quel momento era tranquillo ed avevo molta fiducia nella mia compagna, guardandola in modo meravigliato ed intenso per quanto fosse elegante e decisa nei suoi attacchi: distavano frontalmente tra di loro di circa quattro metri, con la ragazza che si trovava quella volta più a sud rispetto all'individuo.
"Fatti avanti! Ti voglio affrontare al massimo delle tue forze Nori! Non mi farò sconfiggere!" La nobile esclamò quelle parole con un'incredibile sicurezza e grinta, presentando uno sguardo deciso e facendo rimanere quel sorriso sul suo viso: i suoi occhi oceanici erano concentrati sull'obbiettivo ed egli rimase leggermente stranito dalla sua affermazione, vedendola con le ciglia ben convinte che facevano comprendere la sua carica.
"Eehh? Se è ciò che desideri come vuoi allora, ti regalerò una morte rapida e indolore... o forse... questo è ciò che vorresti sentirti dire da me! Non sarà piacevole ciò che ti accadrà!" Esclamò l'individuo ricoperto di foschia con grande arroganza ed aggressività, riprendendo immediatamente la sua arma con entrambe le mani sulla parte inferiore del manico ed inarcando la sua schiena in avanti, rimettendosi nella stessa identica posa di inizio scontro; con viso voglioso di omicidio ritornò incontro alla nobile e corse con una velocità alquanto moderata, mentre ebbe un sorriso convinto sul suo viso e sentendosi il suono dei suoi passi leggermente pesanti. Appena il ragazzo ricominciò la sua corsa verso la sua avversaria, ella decise di attivare immediatamente la sua abilità appresa al livello 3 per interrompere l'avanzata del nemico: intorno alla nobile ed alla spada comparve un'aura molto densa e dorata di potere magico che le fece scaturire un grande potere, sentendosi anche la pressione delle sue tecniche molto potenti; si riusciva a percepire anche il suono uditivo del potere che aumentò sempre di più mentre l'utilizzatrice decise di chiudere i suoi occhi, come forma di concentrazione.
"Slash of Hope!" Akane esclamò il nome della sua abilità con una vocalità che emanava una risolutezza a dir poco incredibile e riaprì i suoi occhi, facendo mostrare anche un viso non più sorridente ma aggressivo e con delle ciglia corrucciate; con la spada ed il corpo luminoso attuò uno slancio per raggiungere l'avversario ad una velocità elevatissima, caricando un potentissimo fendente verticale che sarebbe andato dall'alto verso il basso: il ragazzino omicida rimase sbigottito di quella sua abilità improvvisa ma decise comunque sia di attaccare, avendo nel mentre una goccia di sudore sulla guancia sinistra. Appena mancarono pochi centimetri tra di loro, la mia amica riuscì ad effettuare con successo un fendente verticale potentissimo contro l'ascia del ragazzo, sentendosi il fortissimo suono di due materiali più duri del metallo che si schiantarono tra di loro; Nori perse l'arma tra le mani ed essa iniziò a volare di qualche metro all'indietro, cadendo sul terreno ruvido e facendo un grande frastuono mentre la forza di attrito la trascinò ancora di qualche centimetro più lontano.
"Maledizione!" Esclamò improvvisamente il ragazzo nebbioso appena comprese di non avere più la sua arma tra le mani, utilizzando un tono agitato e facendo un'espressione molto preoccupata; strinse i suoi denti e guardò la sua avversaria dall'alto visto che ella era di parecchio piegata in avanti di fronte a lui, guardandola con le sopracciglia corrucciate ed avendo entrambe le sue mani sopra la testa visto che rimase sbilanciato. Subito dopo la nobile si rimise leggermente più composta ed effettuò un fendente orizzontale sul braccio sinistro dell'avversario, cercando di tagliarglielo mentre lei ebbe uno sguardo concentratissimo ed intenso; il colpo raggiunse velocemente l'arto mancino e riuscì con successo ad infliggere il fendente, ma quando essa arrivò a metà del suo completamento, l'individuo feroce rifece il suo corpo di materiale nebbioso, indietreggiando immediatamente di qualche metro e sentendo comunque sia un grande dolore, visto che una leggera parte di carne gli era stata tagliata.
Nori ritornò affianco alla sua ascia e si accasciò subito dopo quell'azione, mantenendo con la mano destra in una forte stretta la ferita che ricevette dalla nobile sul suo braccio mancino, perfettamente al centro tra il gomito e la mano; si poté vedere del sangue che iniziò a fuoriuscire dalla zona colpita e che passò lungo le sue dita, andando a gocciolare subito dopo sul pavimento ed iniziando a sentirsi l'odore del liquido in quelle vicinanze: abbassò la sua testa e fece dei versi pieni di sofferenza, cercando di far scomparire il dolore il prima possibile mentre l'altra metà del braccio era intatta a causa della sua abilità nebbiosa; aveva il ginocchio sinistro disteso ed il destro invece era piegato per mantenere il peso della sua corporatura, impedendogli di sdraiarsi per terra mentre la ragazza decise di rimettersi ben dritta di fronte a lui, a circa quattro metri di distanza.
"Immaginavo, non riesci a fare immediatamente il tuo corpo di quell'essenza intagliabile e non feribile; infatti come puoi ben vedere... il taglio è molto profondo... se fossi stata leggermente più veloce, avresti perso completamente il braccio a quest'ora." Contemplò la nobile con una vocalità piena di sicurezza e con uno sguardo autoritario verso l'individuo sofferente, iniziando a puntare la punta della lama verso di lui con il braccio destro disteso; lo guardò dall'alto e le sue ciglia mostravano una certa aggressività, come se volesse farlo arrendere o che altrimenti lo avrebbe ammazzato: passarono alcuni secondi e si vide il corpo dell'individuo tremare sia per il dolore che per l'irritazione che stava sicuramente provando, visto che nemmeno con il suo corpo nebbioso riuscì ad avere la meglio sulla mia amica.
"N-non ci voleva... lo hai scoperto... r-rispetto a quella misera ragazzina di ieri... devo dire che sei molto più veloce... n-nonostante l'arma in questione non te lo dovrebbe consentire, visto che i pugnali dovrebbero essere molto più rapidi... o-ora capisco come tu abbia vinto lo scorso turno... gghh!" Dopo che Nori disse quelle parole in modo irritato rialzò il suo sguardo verso la sua avversaria, facendo subito dopo un verso pieno di dolore e chiudendo l'occhio sinistro a causa di esso, vedendosi ancora il sanguinamento che non voleva smettere assolutamente di continuare; strinse forte i suoi denti e provò a sopportare quel grande dolore mentre tutti i tifosi rimasero in silenzio, attendendo con ansia l'esito di quella battaglia.
"Ora che ho scoperto il tuo segreto arrenditi... sarei costretta a fare seriamente ed ucciderti: alla fine non è così facile battere sul tempo la tua trasformazione in nebbia." Rispose sempre la mia amica con il medesimo tono e voce, emanando però un'aura più minacciosa come se volesse spingerlo sempre di più alla resa; rimase a fissare il ragazzo con una grande atmosfera penetrante per far capire la pericolosità delle sue azioni, se avesse voluto continuare a lottare: dopo alcuni secondi il sanguinamento al suo braccio finì e decise di parlare, riaprendo entrambi i suoi occhi e rimettendosi in piedi.
"Pensi davvero di potermi uccidere!? Sciocca... Stubborn Wind!" Nori attivò con tonalità aggressiva la sua abilità appresa al livello 3 mentre ebbe un viso abbastanza alterato, stringendo fortemente i suoi due pugni all'altezza della vita ed ignorando momentaneamente l'ascia che si trovava sulla sua destra; dal suo sguardo si poté notare un minimo di sicurezza in più nonostante lo svantaggio, ed improvvisamente alzò le sue mani verso l'alto verticalmente e con il palmo aperto, facendo fuoriuscire con anche nelle parti delle sue braccia una nube di colore viola che riuscì a riempire tutta la zona di combattimento nel giro di pochissimo tempo, permettendo di far diventare l'aria circostante pesante per gli altri ma non per se stesso: con quella tecnica tutta l'area venne coperta completamente da quel fumogeno viola ed andò anche nella zona di Akane, non riuscendo però a non andare dai tifosi a causa della barriera.
"Ggghhh... questa nube..." La nobile strinse leggermente i suoi denti e contemplò lo scenario con irritazione ma anche disgusto, mettendo subito dopo il suo polso sinistro davanti alla bocca e cercando di trattenere per più tempo possibile il respiro derivante dal setto nasale; chiuse il suo occhio destro e non riuscì del tutto a trattenere il respiro in tempo, iniziando a sentire l'aria circostante abbastanza pesante e disgustante, percependo anche una certa fatica: l'abilità poteva anche avere alte probabilità di far sentire debole il proprio avversario, mentre per l'utilizzatore era come se stesse respirando della normale aria.
"Tra poco ti sentirai molto debole mia cara... e non avrai scampo! Avrò il tempo per distruggerti in qualsiasi modo io voglia!" Il nemico esclamò quelle parole con una leggera voracità ed iniziò a tornare con una grande sicurezza in se stesso, spalancando nuovamente i suoi occhi ed iniziando a sorridere malevolmente come se stesse pensando di aver vinto; continuò a rilasciare quella nube viola e tenne le sue braccia continuamente verso l'alto per non fermare il procedimento, attuando nel mentre delle piccole risatine inquietanti e sinistre: improvvisamente Akane si accasciò e fece alcuni versi di sofferenza, smettendo di puntare la spada verso il nemico e chiudendo anche l'altro occhio, vedendosi tremolante mentre provò a resistere a quella cortina probabilmente velenosa o tossica.
"Noo! Akane!" Tutta la sicurezza che avevo sulla vittoria della mia amica scomparì immediatamente e quindi mi alzai improvvisamente dal mio posto, esclamando con grande preoccupazione ed alto tono il suo nome; il mio sguardo si mostrava agitato come non mai nel vedere quel fumogeno viola chiaro ed avevo gli occhi ben aperti, mantenendoli spalancati con le sopracciglia inarcate all'ingiù mentre la mia bocca rimase anche aperta: stavo andando in avanti poiché volevo scendere, ma improvvisamente il lottatore bloccò la mia avanzata con la sua mano sinistra, afferrando saldamente il mio polso destro; anche se avevo una grande fiducia nella mia compagna, ciò che vidi in quel momento mi costrinse a provare ad aiutarla, visto che la situazione si era ribaltata nel giro di pochissimi secondi.
"Sei stupido o cosa? Vuoi per caso morire con questa nube? Abbi fiducia in Akane piuttosto." Mi consigliò Isuta mentre mi vide dal basso con uno sguardo alquanto severo, utilizzando una voce aggressiva ma che emanava anche un certo buonismo, facendomi comprendere la sua grande preoccupazione sia verso la nobile che su di me; mi fissò intensamente ed intanto riuscii a percepire la presa stretta della sua mano robusta, capendo immediatamente che se anche dovessi opporre resistenza, lui avrebbe fatto altrettanto per farmi rimettere seduto: nonostante tutto non mi girai verso il lottatore e continuai a vedere lo scontro, ascoltando comunque sia le sue parole.
"Kr... Akane ti prego... reagisci..." Corrucciai ancora di più le mie sopracciglia e mostrai un'espressione molto irritata sul mio volto, stringendo i miei denti ed utilizzando una voce molto severa che era mista con una grande preoccupazione; continuai a vedere lo scontro con attenzione ed il gusto della mia gola si fece sempre più amaro, decidendomi comunque sia di sedermi di nuovo al mio posto per avere la grande fiducia che la mia amica si aspettò da me: i miei occhi rimasero spalancati ed attenti, con Isuta che smise anche di tenermi il polso per rimettersi a braccia conserte.
"Perfetto... adesso posso anche ucciderti." Nori smise di emanare quel fumo viola con le braccia e si abbassò per riprendere la sua ascia con la mano destra, impugnandola con molta decisione e tenendola subito dopo con entrambi gli arti per sopportare maggiormente il peso di essa; si rialzò ed il suo tono e viso erano molto vanitosi, mantenendo un ghigno soddisfacente come se avesse già vinto fin da subito: iniziò ad incamminarsi verso la ragazza che si trovava leggermente più a sud nella zona della battaglia, rispetto all'individuo che era più a nord.
"N-non te la c-caverai facilmente..." La ragazza riaprì i suoi occhi ma continuarono comunque sia a tremolare mentre disse quelle parole in modo forzato, soffocando la sua voce leggermente balbettante anche con il polso per non respirare una quantità elevata di quell'aria tossica; rimase inginocchiata e continuò a vedere il suo interlocutore con irritamento, provando a rialzarsi in qualsiasi modo ma senza successo: intanto tutti noi dagli spalti vedemmo la scena e ci irritammo.
"Maledizione! Quel tipo quanto mi sta antipatico!" Esclamò improvvisamente Kimiko che si trovava sulla mia sinistra oltre il posto di Akane, utilizzando una tonalità rabbiosa e facendo vedere le sue ciglia corrucciate dalla rabbia; le sue corde vocali emanavo una certa autorità e strinse il suo pugno destro a grande forza, vedendosi anche le sue nocche per quanta potenza stesse emettendo in quella mano: tutti noi ci girammo verso di lei e facemmo un viso piuttosto serio, accordando immediatamente il suo pensiero.
"Dai Akane... puoi farcela..." Kyoko si rigirò verso il campo di combattimento e fece sentire la sua flebilità in quelle parole scaturite in quell'esatto momento, mostrando uno sguardo misto tra la preoccupazione e la convinzione come se non volesse perdere assolutamente le speranze; le sue ciglia erano incarcate verso l'alto e le sue piccole mani stavano stropicciando leggermente la tunica che indossava sulla zona delle gambe, attuando una piccola stretta.
"Pensavo di dover usare altre mosse per poterti sconfiggere... ed invece eccoti qui... inginocchiata e senza forze per reagire: davvero una grande delusione... puoi anche raggiungere la ragazzina che ho ucciso ieri adesso... salutala da parte mia." Il ragazzino omicida citò quelle frasi con una grande arroganza e con una enorme soddisfazione, mantenendo quel ghigno sinistro che divenne sempre più largo per la goduria che stesse percependo in lui, mostrando anche degli occhi ben aperti che videro la nobile dall'alto; iniziò a correre a grande velocità ed appena mancarono pochi centimetri dall'obbiettivo, egli alzò le sue braccia sopra la sua testa per sferrare un colpo verticale verso la nobile: alcuni tifosi iniziarono ad urlare per la rabbia ed altri per l'esaltazione, sapendo tutti quanti benissimo che quel colpo le avrebbe spezzato prepotentemente qualche osso della colonna vertebrale, se non anche qualche parte del collo. L'atmosfera si appesantì e gli spettatori fecero un grande frastuono, mentre gli occhi della mia compagna non si videro essendo ombreggiati.
"Sei uno stupido... pensi davvero che abbia usato tutta me stessa? Non ho mostrato neanche il minimo della mia forza... e penso che adesso ti serva una bella lezioncina... Power of Goddess." Akane tolse il polso davanti alla sua bocca ed appena si sentì il nome della sua abilità al livello 5 citata con freddezza e serietà, venne rilasciato un potere talmente devastante che iniziò ad esserci una ventata incredibile in tutta l'area di combattimento, che fece dissolvere tutta la nebbia viola insieme anche ad una grande luce che diede una grande pressione all'avversario; si sentì un effetto sonoro di caricamento a dir poco incredibile e l'aura della nobile raggiunse addirittura il più alto dei cieli, illuminando tutto il luogo e facendo volare via il ragazzo nebbioso a causa del forte vento mentre fece dei versi sofferenti: il corpo della ragazza era completamente ricoperto da quella potentissima aura ma si riuscì a vedere una sagoma che si mise in piedi con una postura ben dritta, facendo capire che la vera battaglia doveva ancora arrivare mentre impugnò con forza il suo cimelio sacro.
"Gggaaaahhh!" L'avversario della ragazza chiuse gli occhi ed iniziò a volare di tantissimi metri all'indietro mentre urlava come non mai, arrivando nella parte nord dell'arena ed iniziando a rotolare appena andò a contatto con il pavimento duro, sentendosi il suono del rotolamento e delle botte che prendeva: si sporcò di grigio nelle parti della gamba sinistra sotto il ginocchio, entrambi i gomiti, le spalle, la sua guancia sinistra, sulla fronte ed aveva le maniche vicine ai polsi leggermente strappate a causa del forte rotolamento, rimanendo infine sdraiato a pancia ingiù con la testa attaccata al terreno appena l'attrito smise di fare il suo lavoro, avendo ancora l'ascia sulla sua mano destra che si notava piena di lividi dall'esterno sulle nocche. L'aura della nobile iniziò velocemente a diminuire le sue dimensioni fino a rimanere solamente un contorno di circa dieci centimetri intorno a lei, facendo comunque sia percepire una forte pressione e potenza mentre anche la sua figura si iniziò a vedere: i suoi capelli iniziarono a muoversi dolcemente ed in modo ondulatorio nell'aria a causa del vento provocato dalla sua aura veemente, insieme ad un viso solenne e maestoso che ti fece perdere nella sua imponenza e nelle sue pupille acquatiche che contenevano un leggero dorato; sotto i suoi piedi giacevano delle sferette dorate ogni volta che la ragazza fece un passo in quella determinata zona, percependo anche un effetto leggero e soave ed un bellissimo odore fresco nella sua figura intera.
"Allora... vuoi ancora combattere...? Se proprio vuoi arrenditi... non costringermi ad ucciderti... lo sai bene anche tu che se voglio posso farlo... no?" La mia amica propose al suo avversario di arrendersi senza vergogna mentre mostrò un volto pieno di freddezza, come una dea che poteva castigare in qualsiasi modo un suo debole suddito a causa dei suoi peccati; il suo sguardo era solenne e pieno di freddezza mentre vide il suo avversario dall'alto, iniziando a camminare lentamente e frontalmente verso il suo obbiettivo intanto che teneva la sua spada con una presa molto tranquilla: si sentì il piccolo effetto sonoro dei suoi passi ed iniziai a percepire in me un sapore molto dolce, sapendo che con quell'abilità la mia compagna diventava imbattibile per quel torneo. L'individuo nebbioso rimase sdraiato senza dare risposta per alcuni secondi, ma riuscì a sentire i passi della nobile che divennero sempre più vicini visto che stava percorrendo quasi metà dell'arena; le sue mani iniziarono a tremare e provò almeno a far rialzare il suo viso per poterle dare una risposta aggressiva, alzandolo leggermente per poter vedere almeno i suoi stivaletti ed iniziando a parlare dopo qualche secondo: aveva l'occhio sinistro chiuso a causa della sofferenza che stava sentendo in varie sue parti del corpo e stava stringendo i suoi denti con forza, rimanendo ancora sdraiato e non avendo le forze per poter mettersi in piedi.
"S-secondo me... t-te la tiri troppo... prima ti stavo per uccidere... e-e tra poco riaccadrà... m-mi hai solo preso alla sprovvista... (Sento una pressione assurda, che diamine di potere sarà mai?! Ieri non sentivo questa sensazione... fa quasi paura...)" Nori disse quelle parole con una voce forzata e piena di sofferenza, rimanendo ancora sdraiato visto che non riuscì ad avere abbastanza forze; dopo aver smesso di pensare decise di rilasciare nuovamente la sua nebbia grigia per guadagnare tempo, nascondendosi in questo modo da ella e portandola all'interno di essa: la foschia riempì la zona nord e centrale del campo visto che si trovavano lì ed intanto il ragazzino poteva approfittarne per riprendersi, non sapendo in quanto tempo si sarebbe rialzato o se già avesse compiuto tale atto; tuttavia Akane non rimase per niente intimorita da quel fatto, e continuò ad incamminarsi senza problemi all'interno della nebbia.
"Di nuovo questo trucchetto? Non funzionerà." Il viso della ragazza rimase impassibile e senza preoccupazioni mentre decise di fermare la sua camminata dopo qualche secondo, utilizzando un tono freddo e solenne intanto che iniziò a girare la sua testa in varie parti per capire dove si potesse trovare l'avversario; ella rimase ben dritta e con l'impugnatura della spada non troppo salda, come se sapesse di aver già vinto: spostò la direzione delle sue pupille acquatiche e luminose in varie parti per cercare di non essere colta alla sprovvista, dove esse rilasciavano anche una piccola scia luminosa e dorata di pochi centimetri mentre cambiavano direzione.
"Prendi questo!" Nori comparve improvvisamente alle spalle di Akane mentre il corpo di ella era girato verso la zona est centrale, effettuando un fendente verticale a grande potenza mentre aveva l'arma sopra la sua testa con le braccia alzate: dalla posizione in cui si trovava a mezz'aria sembrava che avesse attuato uno slancio per arrivare da lei, vedendosi le ferite sue che si erano rigenerate leggermente, ma talmente poco che ancora si rendevano visibili; la sua voce era aggressiva e molto determinata, insieme ad uno sguardo con degli occhi spalancati e con i denti più stretti che mai, facendo vedere anche le sue sopracciglia corrucciate. La mia amica si girò immediatamente e riuscì a respingere il colpo del ragazzo nebbioso con successo, sferrando un fendente orizzontale che si andò ad impattare prepotentemente contro l'arma nemica, sentendosi un rimbombo metallico molto duro; la respinta era talmente forte che l'individuo omicida volò all'indietro dopo l'attacco.
"Troppo lento!" Esclamò con vocalità fiduciosa Akane e con una faccia sempre tranquilla ma leggermente più severa, accigliando leggermente le sopracciglia verso il basso ed iniziando ad impugnare in modo più saldo la propria arma per poter attaccare; la spada si illuminò di dorato e la nobile iniziò a sferrare vari fendenti energetici a distanza, muovendo il suo braccio in tantissimi modi diversi per rilasciarli in qualsiasi forma: diagonali, orizzontali e verticali. Poco prima che l'avversario potesse riscomparire nella nebbia, i fendenti giunsero da lui a grande velocità senza sapere come potersi difendere: entrambi si trovavano sicuramente nella zona leggermente più a nord centrale del campo di combattimento e Nori stava volando verso ovest.
"Non riuscirò in tempo!" L'individuo rimase preoccupato della situazione e quindi utilizzò una voce molto tesa ed alta, mostrando un volto in pieno panico e vedendo la sua sconfitta che stava per arrivare con gli occhi ben aperti; ben cinque fendenti energetici si scontrarono prepotentemente contro di lui e si sentì l'effetto sonoro di un'esplosione insieme a della nube, percependosi un grande frastuono all'interno della foschia e con il ragazzino che fece delle urla di dolore: la nobile chiuse i suoi occhi per qualche secondo e rilasciò un'onda d'urto di una portata talmente potente, che riuscì a far dissolvere la nebbia ed il fumogeno causato dai fendenti di ella in due secondi. I due partecipanti si potettero finalmente rivedere anche dagli spalti, notando che la ragazza si trovava nuovamente al centro, mentre Nori si trovava nella zona ovest centrale; si notava che egli fosse più ferito di prima ed infatti aveva il suo abito strappato sulle parti della pancia, vedendosi il suo stomaco leggermente scoperto e con parecchio sporco su di esso, come anche nelle zone dell'abito vicino alla spalla: stava seduto con le gambe distese e con le mani poggiate sul pavimento ruvido, dove la destra aveva sempre l'arma tramite il manico mentre aveva la sua schiena leggermente inarcata all'indietro.
"Ormai è inutile usare la nebbia, te l'avevo detto." Akane scomparì improvvisamente dal punto di vista del nemico dopo che disse quelle parole con tonalità fredda, mostrando un viso imponente e pieno di solennità come se fosse pronta a punire l'avversario; ella ricomparì dopo un secondo di fronte a Nori ed inflisse immediatamente un affondo penetrante con lo stile dello spadino, indirizzandolo sulla pancia ed infilzandolo in pieno sulla parte scoperta del suo corpo: si sentì il suono dell'infilzamento ed un verso di sussulto da parte del ragazzo che spalancò i suoi occhi, provando sicuramente un grande dolore in quel momento e vedendosi la sua pancia perdere sempre più sangue.
"Cough..." L'individuo nebbioso aprì la sua bocca e si vide che rilasciò della sostanza organica tramite un verso, rimanendo con gli occhi sbarrati e tremolanti mentre decise di stringere fortemente i suoi denti; la mia amica era ancora illesa e nemmeno sporca mentre successe tale fatto, decidendo di guardare il suo nemico dall'alto con compassione e continuando a tenere la spada dentro al suo stomaco, facendogli perdere sempre più sangue e mandando l'arma leggermente più in profondità: in quel momento l'abilità della nebbia non poteva avere effetto visto che il ragazzo era stato ormai colpito, vedendosi l'arma che fuoriusciva anche dalla schiena mentre continuava a perdere sangue sulla pancia e dalla bocca, dove essa andò anche sui suoi pantaloni e sul pavimento.
"Mi dispiace che tu debba subire questo dolore... forse la dea mi ha donato questo potere appositamente per punire quelli come voi; non fraintendere, non so nemmeno io perché abbia questa abilità... ma dal nome... si potrebbe dedurre che io abbia ricevuto il dono di Light, o perlomeno una minima parte del suo potere: chissà se ti perdonerà, per quante vite avrai tolto." La ragazza spiegò con profondità e malinconia la sua situazione molto particolare come se stesse avendo un certo odio verso quell'abilità, mostrando delle ciglia inarcate verso l'alto ed un viso parecchio tranquillo; continuò a tenere la spada dentro lo stomaco del ragazzo per obbligarlo alla resa, non avendo alcun motivo di ucciderlo: si iniziò a percepire l'odore del sangue per quanto stava aumentando sul terreno.
"M-maledetta... s-sei solo fortunata... l-lasciami... te non sei n-nessuno... il dono di Light? Ma non farmi ridere... s-solo perché sei affascinante... non significa che devi tirartela così!" Esclamò improvvisamente Nori con tanta rabbia e furia mentre si sentiva lo sforzo delle sue corde vocali, stringendo i suoi denti in modo sempre più aggressivo e mettendo la sua mano sinistra sull'arma della sua avversaria; strinse la presa dell'arma conficcata sul suo stomaco e provò a levarsela in qualsiasi modo con la sua mano non dominante, mantenendo gli occhi spalancati e facendo dei versi di sforzo: si vide del liquido scarlatto che fuoriuscì in quella parte del corpo ma la mia amica rimase tranquilla.
"Non è ancora troppo tardi... ritirati da questo scontro e ti curerò io stessa le ferite: mi prenderò la responsabilità per averti ridotto in questo stato... ti consiglio di approfittarne." Nonostante l'individuo nebbioso fosse una persona che non dava pietà per il prossimo, la nobile decise comunque sia di dargli una possibilità per poter sopravvivere nello scontro, spiegando ciò che avrebbe fatto con una certa profondità e anche con un minimo di dolcezza anche se l'interlocutore era spietato; il suo viso era serio ed iniziò ad emanare anche una certa severità, attuando uno sguardo leggermente tagliente.
"PREFERISCO MORIRE PIUTTOSTO!" Il ragazzino alzò lo sguardo verso la sua nemica ed esclamò improvvisamente quelle parole con una aggressività elevatissima, presentando un'espressione omicida e piena di rabbia con degli occhi spalancati, ma talmente tanto che sembrava che tra poco gli sarebbero usciti dalle orbite; smise di tenere il manico della sua arma e decise di utilizzare anche l'altra mano per togliersi la spada dallo stomaco, utilizzando tutta la sua forza ed iniziando ad urlare come non mai: dopo circa sei secondi di sforzo riuscì a togliere l'arma dallo stomaco nonostante anche la ragazza stesse provando a spingere per continuare a trafiggerlo, vedendosi immediatamente del sangue colare dalla pancia dell'individuo ed iniziando a respirare affannosamente. Akane sussultò con stupore mentre aprì di più i suoi occhi e decise di compiere immediatamente un salto all'indietro, tornando sulla terraferma dopo circa due secondi e distando dall'avversario frontalmente di circa cinque metri, rimanendo incredula e mantenendo la sua arma in modo più saldo; intorno a Nori si manifestò improvvisamente un'aura dorata e con la sua mano destra sanguinante riprese l'ascia mentre i suoi occhi non si videro, rialzandosi lentamente subito dopo mentre aveva del sangue che li colava dalla bocca e lo stomaco perforato: aveva raggiunto il livello 5 e si poteva sentire in lui un potere alquanto modesto, vedendosi la sua sagoma che divenne ancora più nebbiosa mentre si rimise ben dritto, ma con le gambe abbastanza stanche e con le braccia tremolanti e penzolanti.
"Basta sforzarti... non strafare... morirai!" La nobile dal cuore gentile esclamò con grande preoccupazione e con un viso alquanto agitato, alzando il suo braccio sinistro all'altezza del petto e distendendolo parzialmente verso di lui con la mano aperta; i suoi occhi erano ben spalancati e fissò con preoccupazione il suo avversario che era messo in condizioni piuttosto pietose, notando anche che il suo corpo sembrava stesse diventando permanentemente di nebbia: sotto gli stivali della ragazza giacevano ancora le sferette luminose causate dal suo potere.
"Uff... uff... non mi importa! Guardami! Sono anche salito di livello finalmente... dopo tanto tempo! Sento una sensazione stranissima! Il mio corpo lo sento in un modo completamente diverso: dovrebbe essere la mia nuova abilità! Sarà un qualcosa di speciale ed unico!" Nori sembrava che stesse tornando al pieno delle forze ed urlò quelle parole con grande fierezza, alzando la testa verso la sua avversaria e guardandola con parecchia esaltazione, distendendo le sue due braccia diagonalmente in avanti all'altezza dei fianchi e con il palmo sinistro aperto, mentre la destra teneva l'arma; i suoi occhi erano spalancati e stava iniziando seriamente ad avere un corpo completamente di nebbia, come se la sua abilità si fosse attivata in automatico e capendo ciò che serviva al ragazzo per poter vincere: quella nuova abilità si chiamava "Corpo Immateriale" e permetteva di non subire danni dall'esterno per un certo periodo di tempo, facendo diventare il corpo dell'utilizzatore nebbioso ed immune a qualsiasi tipo di attacco, ma nonostante fosse diventato in quel modo egli poteva comunque sia toccare gli oggetti e fare ciò che più gli aggradava. La mia amica continuò a rimanere preoccupata mentre vide l'individuo diventare sempre più pazzo, vedendo il suo sguardo folle e penetrante verso di lei.
"Smettila... non comportarti così, anche se hai il corpo completamente di nebbia ho un modo per sconfiggerti dall'interno! Non fare sciocchezze e continua a vivere: non morire inutilmente." Disse la ragazza con tono severo ma preoccupato allo stesso momento mentre cercò di convincere Nori, fissandolo con dispiacere e con le ciglia incarcate verso l'alto: era anche incredibile come ella era riuscita a capire immediatamente l'effetto della sua nuova abilità senza prove concrete, dimostrando di avere un grande intuito; tutti i tifosi iniziarono ad urlare sempre più forte e ci fu un grande frastuono.
"Tsk... non accadrà... perché adesso tu perderai... e consumando tutto il mana probabilmente morirò è vero... ma ti porterò con me! Non tirare scuse che sai come abbattermi dall'interno! E' impossibile! Mysterious Hold! " Nori iniziò ad attivare la sua abilità appresa al livello 2 con una vocalità completamente pazza ed omicida, alzando immediatamente la sua ascia sopra la testa utilizzando entrambe le mani, vedendosi la parte contundente dell'arma che veniva illuminata dal sole; dall'ascia uscirono improvvisamente cinque arti nebbiosi che andarono addosso alla ragazza con grande rapidità, ma inaspettatamente lei rimase ferma come se volesse essere presa intenzionalmente da esse: dopo qualche secondo venne presa da entrambe le braccia e dalle gambe da solamente due arti, innalzandola anche di circa cinque metri a mezz'aria mentre ella rimase impassibile come se avesse in mente qualcosa. Appena la innalzarono fino all'altezza voluta anche le altre tre mani si unirono all'attacco ed iniziarono a stringere fortemente la ragazza, coprendole completamente il corpo fino a non farla vedere più; nonostante la situazione era riuscita a tenere sulla mano destra la sua spada, non facendola cadere a causa delle braccia.
"E' stata presa... maledizione!" Urlai improvvisamente con una voce molto alta e che emanava anche parecchia tensione, spalancando i miei occhi e sentendomi in procinto di alzarmi immediatamente per andarla ad aiutare, ma decisi di rimanere seduto per cercare di avere una certa fiducia in lei; le mie sopracciglia erano corrucciate e rimasi con la bocca leggermente aperta mentre Isuta si trovava affianco a me con tranquillità: le braccia iniziarono a stringere di più la ragazza come fecero con Maki in passato.
"Stai tranquillo Kevin... si è fatta prendere... è abbastanza evidente." Mi rispose il lottatore con parecchia noncuranza e sicurezza in se stesso, tenendo le sue due braccia conserte come al solito e rimanendo ben dritto con la schiena: il suo sguardo era tranquillo ma anche alquanto concentrato, come se avesse capito le intenzioni che aveva la ragazza: mi girai verso di lui e feci diventare il mio volto da preoccupato a perplesso.
"Eh? Ma come mai lo avrà fatto? Oh... Non vorrà mica usare..." Mentre fissai il mio amico con stranezza sussultai improvvisamente, presentando subito dopo un volto incredulo e girando la mia testa immediatamente verso lo scenario dei due combattenti: la mia voce da panicata divenne stupita ed iniziai a comprendere l'abilità che la mia amica non aveva ancora utilizzato, calmandomi quasi del tutto.
"AHAHAHAHAHAH, HAI VISTO?! ALLA FINE E' COME SE VINCESSI IO!" Nori fece una risata pazza ed iniziò ad avere quel sorrisetto malato che sembrava una fetta d'anguria mentre ammirò lo scenario, piegando la sua schiena all'indietro e rimettendosi dritto dopo circa due secondi: appena rimase sicuro che gli arti evocati da lui avessero coperto la ragazza per intero, abbassò la sua ascia tenendola solo con la destra e rimase col braccio sinistro alzato verticalmente, aprendo il palmo della mano di quell'arto; mentre ebbe degli occhi spalancati ed inquietanti chiuse la sua mano dopo circa tre secondi, sentendosi il suono della forte stretta ed i tifosi che urlarono sempre di più: alcuni per esaltazione, ed altri per disperazione.
"Ormai sei irrecuperabile... mi dispiace Nori... ma ormai è impossibile salvarti... Destiny Return." Gli occhi di Akane non si videro mentre disse quelle parole con rassegnamento visto che erano ombreggiati, mostrando solamente la zona della sua bocca che era alquanto amareggiata per ciò che fosse accaduto, rimanendo tranquillamente dentro le mani nebbiose: attivò l'abilità di livello 2 che le consentiva di ridurre di tantissimo i danni fino al minimo, facendole però ritornare raddoppiate al nemico dall'interno in base al danno originale, quindi visto che la tecnica dell'individuo uccideva tramite lo spezzamento delle ossa, non c'era possibilità di sopravvivenza per lui; la nobile aveva anche il suo potenziamento misterioso della dea attivo in quel momento, quindi era anche più resistente rispetto a come fosse di solito.
"Addio!" Dopo che il ragazzino nebbioso urlò con esaltazione quella parola, gli arti iniziarono a stringere più forte la sua avversaria, sentendosi il suono della forte stretta ma non percependo il minimo rumore delle ossa rompersi: passarono circa sette secondi ed infine gli arti nebbiosi scomparirono completamente, vedendosi la ragazza completamente integra e senza nessuna ferita che stava tornando sulla terraferma; appena tornò sul pavimento con successo piegò leggermente le sue gambe ed inarcò la sua schiena abbastanza in avanti, poggiando la sua mano sinistra sul didietro dello stesso lato vicino al fianco e notandosi lei leggermente dolorante con l'occhio destro chiuso, stringendo anche i suoi denti.
"Ugh...! Aspetta... non è possibile... come...?" Il viso di Nori divenne cupo e pieno di sconvolgimento, rimanendo con gli occhi spalancati e con la bocca che non era affatto sorridente, ma bensì scioccata; abbassò anche l'altro braccio ed entrambi divennero immediatamente penzolanti, mollando la presa della sua ascia sulla destra e facendola cadere a terra con un grande frastuono metallico: i tifosi non urlarono più ma bensì provarono a trovare la spiegazione su come fosse sopravvissuta, parlando tutti quanti insieme con voce stranita mentre l'individuo era come se avesse visto il vuoto.
"Ahia però! Accidenti! Una mano è stata aggressiva con me: uffa, mi fa un pochino male il fianco adesso... le donne sono delicate!" La mia amica iniziò a parlare in modo ironico ed ad alto tono come se si stesse arrabbiando con qualcuno, dicendo quelle parole mentre fissò il suo fianco dolorante con irritamento ma anche con scherzosità; fece un broncio adorabile ed annullò il suo potere dopo circa due secondi, rimettendosi ben dritta e facendo riportare la sua spada nel fodero come se nulla fosse successo: dopo quell'azione si mise a braccia conserte e guardò Nori con pietà, sapendo che fine avrebbe fatto nel giro di una manciata di secondi.
"Io non ci credo... come ha fatto a sopravvivere? Ma poi... gghh... cosa sto... AAAAAAHHHHHHHH! AAAHHH... AAAHHHHHH!" Nori si inginocchiò a terra ed iniziò a stringere il suo corpo con le sue stesse braccia, afferrando saldamente le sue spalle come se stesse sentendo un dolore inimmaginabile ed iniziando ad urlare atrocemente, alzando il suo viso verso il cielo e facendo un'espressione di puro dolore: i suoi occhi erano talmente spalancati che sembrava volessero esplodere da un momento all'altro, insieme a tante venature rosse che si propagavano velocemente in tutta la sclera; urlò per tantissimi secondi mentre tutti videro la scena con disprezzo, ed infine fece un'alzata di voce talmente forte che raggiunse persino i cieli, facendo poi cadere un silenzio tombale dove non si sentì più nulla. L'individuo cadde a terra e morì dopo aver utilizzato tutta la sua forza nelle corde vocali, non sopravvivendo a causa del troppo dolore che il suo cervello dovette sopportare e non riuscendo a calcolarlo, visto che le sue ossa ed il suo corpo rimasero comunque sia integri essendo dei dolori solamente interni; il suo corpo smise di essere nebbioso e ritornò tangibile come ogni essere vivente, vedendosi che ricominciò anche la perdita del sangue che aveva ricevuto dal colpo di Akane poco prima: il sangue che perse dallo stomaco si estese per tutto il pavimento visto che giaceva a pancia ingiù, macchiando il pavimento ruvido di quel suo colore scarlatto mentre alcuni rimasero dispiaciuti.
"Ti avevo dato più volte l'opportunità di salvarti... ma non mi hai ascoltato... sei stato un idiota..." La ragazza vide con uno sguardo tagliente e pieno di pietà il corpo della vittima, mettendosi di lato per guardarlo con la coda dell'occhio e dicendo quelle frasi con rassegnamento; subito dopo si girò interamente e si incamminò lentamente verso l'uscita per raggiungere gli spalti, smettendo di avere le braccia conserte e fregandosene di avere la gloria per la sua vittoria: mentre fece quel tratto di strada pensava che non sarebbe servito andare in infermeria visto che i danni erano minimali, e prima che se ne andò completamente l'annunciatrice decise di riattaccare subito il contatto per decretare la vincitrice, prima che potesse scomparire dal punto di vista dei molti spettatori.
"La vincitrice di questo scontro è la nobile Akaneeeee! Per un attimo sembrava che il suo destino fosse segnato visto che aveva dato a tutti noi una grande preoccupazione con l'abilità dello spietato Nori, ma a quanto pare la ragazza è riuscita ad uscirne illesa grazie alla sua abilità che riflette i danni, aggiudicandosi il posto in semifinale! Ci dispiace tantissimo anche per l'altro partecipante che non è riuscito a sopravvivere a causa della sua grande sete di sangue, se avesse pensato meglio alle sue mosse forse sarebbe ancora vivo: ma detto questo fate comunque sia un grande applauso alla vincitrice ed anche per l'ultima battaglia di oggi che arriverà tra pochissimo!" Esclamò la voce elettronica sempre con la sua solita esaltazione che era mischiata anche da un certo senso di dispiacere, vedendo che ormai le uccisioni avvenivano anche senza il volere del colpevole; i tifosi fecero un leggero applauso visto che non erano tanto in vena di farne uno clamoroso, provando ad acclamare la grande vincitrice dello scontro: tuttavia sapevano che la colpa non fosse stata comunque sua.
"Uff... sono contento che Akane abbia vinto... ho avuto paura per un attimo: quel Nori era veramente pazzo..." Contemplai tra me e me mentre feci un sospiro di sollievo, alzando la testa per vedere con attenzione il cielo azzurro e poggiando i palmi delle mie mani sul mio posto a sedere: guardai esso con concentrazione ed utilizzai una voce sollevata, rimanendo seduto e percependo la leggera durezza del posto in cui mi trovavo; intanto Isuta intervenne immediatamente per potermi rispondere.
"Menomale dai... penso che già il fatto che sia sopravvissuta sia stata una grande faticaccia... quindi è da elogiare: il problema è che tra poco toccherà a me..." Il lottatore smise di avere le braccia conserte e portò la sua mano destra all'altezza del petto con il palmo rivolto verso l'alto, guardando intensamente quella sua parte del corpo e facendola diventare subito dopo un pugno ben saldo, sentendosi la stretta mentre si poté vedere una leggera agitazione in lui; aveva le sopracciglia leggermente corrucciate e si vide una piccola incertezza in egli che mai avevo visto: Kimiko, Kyoko ed io lo vedemmo con perplessità e quindi decidemmo di consolarlo, sentendosi intanto gli spettatori che iniziarono a parlare normalmente.
"Tranquillo Isuta, tutti noi faremo il tifo per te! Sei sempre stato un combattente determinato, non voglio vedere questo volto... noi sappiamo benissimo che puoi farcela! Devi solo dare tutto te stesso!" Continuai ad essere girato verso di lui ed alzai le mie braccia all'altezza del petto con i palmi delle mani rivolti verso l'alto, rispondendogli con voce molto affidabile e presentando uno sguardo alquanto sicuro; strinsi la mia mano destra in un pugno mentre ero girato parzialmente verso di lui ed avevo le sopracciglia inarcate all'ingiù, per far capire quanto fossi fiducioso delle sue prestazioni.
"Ehm... si! Metticela tutta!" La maga strinse i suoi due pugnetti mentre si trovavano all'altezza delle sue spalle e fece fuoriuscire dalle sue corde vocali un suono adorabile, presentando uno sguardo leggermente vergognato ma che era convinto nello stesso istante, dove si poté anche notare una leggera sfumatura rosea sulle sue guance; continuò a fissare il lottatore intensamente mentre aveva la schiena inarcata in avanti e cercò di dare tutto il suo sostegno come nuova amica del gruppo.
"Sei anche tu un lottatore, no? Allora fai vedere a quel nobile che i nostri pugni... sono quelli che fanno sempre più male se sferrati bene!" Anche la lottatrice decise di incoraggiare il mio amico con il suo tono fiero e possente, facendo un sorrisone a trentadue denti e mostrando il suo pollicione all'insù effettuato con la mano destra mentre stava all'altezza della pancia, rimanendo seduta anche lei nello stesso modo di Kyoko; improvvisamente si sentì un odore ardente nella zona circostante ed intanto che Isuta ci vide, decise finalmente di sorridere per far capire che le nostre parole valevano molto per lui, rispondendo con un "Grazie ragazzi... con il vostro supporto potrò vincere..." usando un tono leggermente più deciso: la sua espressione era più vivace ma non così tanto da potersi rivelare completamente tranquilla, decidendo immediatamente di alzarsi e di dirigersi nel campo di combattimento per affrontare a testa alta il Murakami, anche se in realtà aveva sicuramente l'intenzione di schiarirsi un pochino le idee da solo prima di poter entrare, visto che il terreno doveva essere ancora riparato e mancava un po' di tempo per il prossimo scontro.
"Ooh? Niente male questa Akane... lo devo ammettere, hai davvero un'ottima guerriera con te Kevin, non vedo l'ora di affrontarla! Ed anche di vedere la tua disperazione appena sarà messa al tappeto!" Contemplò Koji con voce tetra nel suo solito angolo degli spalti mentre ebbe un volto parecchio sinistro, cominciando ad incamminarsi per l'area di combattimento per mantenersi pronto nell'immediato; aveva un ghigno sulla sua bocca ed i suoi occhi avevano una colorazione molto più accesa, sapendo di avere a che fare con avversari interessanti. Passarono alcuni minuti ed intanto il campo di combattimento venne riparato dai soliti uomini, portando via anche il corpo deceduto di Nori e pulendo il sangue che si trovava nelle circostanze, riparando anche quella crepa che era stata creata ad inizio scontro e mantenendo tutto perfetto per la battaglia finale del giorno.
Noremas (Arena) - Anno 652 - 11 Settembre - Ore 15:25
Poco prima che il combattimento ebbe inizio, Akane riuscì a tornare da noi completamente intatta e senza nessuna ferita, non avendo il bisogno di andare in infermeria visto che il suo scontro era stato quasi a senso unico; l'atmosfera circostante era molto ardente e c'era un odore alquanto piccante nell'aria, facendomi sentire un gusto focoso nella gola mentre vidi la nobile diagonalmente sulla mia sinistra in piedi: sicuramente Koji ed Isuta stavano raggiungendo nel mentre il campo di battaglia. La ragazza era molto soddisfatta e contenta della sua vittoria nonostante ci fosse stata una morte, rimanendo in piedi ed aspettando probabilmente un mio paragone.
"Uff... Accidenti Akane... per un attimo mi avevi fatto preoccupare..." Le dissi in modo preoccupato mentre inarcai la mia schiena in avanti e poggiai la mia mano destra sulla fronte, abbassando la testa leggermente e facendo uno sguardo che era tra il rassegnato ma anche sollevato nello stesso istante; ero girato verso di lei mentre si trovava in piedi ed intanto le altre due ragazze mi videro in modo compassionevole, mantenendo le loro ciglia inarcate verso l'alto con un leggero sorriso.
"Come vedi però sono rimasta illesa, eheh." Si piegò leggermente in avanti mentre teneva le sue mani incrociate poco sopra il didietro e mi rispose con tanta fierezza, chiudendo i suoi occhi e donandomi un sorriso sincero intanto che il suo viso si era avvicinato al mio; subito dopo si rimise ben dritta e decise di sedersi immediatamente, smettendo di avere le mani nella zona di poco prima appena finì la camminata: si trovava al mio fianco sulla sinistra e non potevo far altro che ascoltare la sua dolce presenza, continuando a guardarla ed a parlarle subito dopo.
"Fammi indovinare, hai attivato l'abilità che rifletteva i danni giusto?" Le feci quella domanda improvvisa con molta discrezione mentre portai le mie braccia vicino al petto per posizionarle in modo conserto, sentendo con le mie mani il sottile ma resistente tessuto delle mie maniche; nel mentre presentai un piccolo sorriso ed abbassai leggermente la testa per vederla con la coda dell'occhio, aspettando una sua risposta.
"Hai indovinato, era l'unico modo per vincere, altrimenti non ci sarei mai riuscita." La nobile mi spiegò con voce tranquilla ed abbastanza carica il motivo di tale atto, mostrando un sorriso un pochino più leggero ma continuando a guardarmi con interesse; mentre lei mi fissò e teneva i palmi delle sue mani sopra il posto a sedere, improvvisamente anche Kimiko e Kyoko iniziarono a parlare verso la mia amica, mostrando un sorriso sincero.
"Sei stata bravissima comunque sia... hai fatto vedere a quel tipo di che pasta sei fatta!" La lottatrice si sentì alquanto esaltata ed allegra per la vittoria della ragazza, parlando in quel modo e facendo un sorriso pieno di grinta; le sue ciglia si videro corrucciate per la carica e fece vedere il suo pugno destro non troppo stretto all'altezza del suo ginocchio: la mia compagna si girò verso le due ragazze e fece uno sguardo inizialmente stranito mentre sentì quelle parole.
"Eri splendente nel campo di battaglia... m-molto molto forte." Anche la piccola maga fece timidamente i complimenti alla ragazza dai capelli castani, mostrando un sorriso leggermente imbarazzato ed incerto; abbassò leggermente la testa durante la frase ma la rialzò dopo il completamento di essa, chiudendo i suoi occhi e presentando una sfumatura rosea più accesa sulle sue morbide guance: c'era qualche goccia di sudore che le scesero in entrambi gli zigomi.
"Grazie ragazze, è importante avere il vostro sostegno." La voce della nobile divenne improvvisamente molto dolce e sempre più allegra, facendo diventare il suo volto da stranito a felice e chiudendo i suoi occhi per la soddisfazione che stava provando; Kimiko e Kyoko fecero un verso di piena affidabilità e rimasero sorridenti, annuendo subito dopo: decisi di cambiare discorso poiché sapevo che il prossimo scontro sarebbe stato abbastanza arduo.
"Detto ciò comunque... tra pochissimo Isuta dovrà affrontare Koji e non sappiamo nulla di lui: l'unica cosa che so per certo è che è diventato molto... e forse anche troppo forte... se il nostro amico vuole vincere dovrà solamente fare del suo meglio... nessuna tattica può funzionare con lui... (Spero davvero che possa batterlo... anche se dentro di me purtroppo... sono già più che sicuro su come andrà a finire...)" Il mio viso era inizialmente serio ma appena cominciai a pensare divenne leggermente abbattuto, abbassando leggermente la testa ed iniziando a guardare all'ingiù, smettendo di vedere la mia amica con la coda dell'occhio ed avendo le sopracciglia inarcate verso l'alto; Akane si rigirò verso di me con volto tranquillo, ed appena notò il mio abbattimento decise di consolarmi.
"Mentre venivo qui sono riuscita ad incrociarlo e mi aveva detto che gli serviva un po' di tempo per concentrarsi... quindi non avere timore: Isuta è consapevole del rischio, e quindi farà di tutto per superare i suoi stessi limiti." Mi spiegò con un tono molto soave e gentile per cercare di potermi consolare nel miglior dei modi, avvicinando lateralmente il suo viso sorridente al mio per guardarmi con molta intensità, piegandosi diagonalmente in avanti con la sua schiena; appena notai il suo odore ed il suo sguardo avvicinarsi sempre di più a me rimasi con la testa abbassata, mostrando però un piccolo rossore sulle mie guance che fece comprendere il mio imbarazzo: subito dopo l'annunciatrice riattaccò il contatto per il grande scontro.
"Benissimo ragazziiii! Ci siete tutti?! Dopo una piccola attesa è finalmente giunto il momento... per l'ultimo scontro dei quarti di finale! Ma soprattutto dopo questa incredibile battaglia mancheranno solamente le semifinali... e devo dire che non sto più nella pelle! Innanzitutto vi voglio avvisare che quei turni si svolgeranno domani alle 14 in punto, quindi siate numerosi per non perdervi delle battaglie sicuramente spettacolari! Ma adesso pensiamo al presente e presentiamo i due prossimi combattenti, di cui uno è il fortissimo Koji: il primogenito della famiglia nobile più importante, che sembra possa battere chiunque con un battito di ciglia e con la sua grande vanità... contro il potente lottatore Isuta! Un ragazzo pieno di determinazione e fiammante come non mai, che dà tutto se stesso in ogni suo scontro come una tigre! Chi vincerà mai questa battaglia ardua?!" I due combattenti entrarono appena la voce al microfono citò i loro nomi con esaltazione, spiegando anche quale sarebbe stato l'orario del giorno dopo e descrivendo il prossimo scontro con la sua solita carica; Isuta aveva già i suoi tirapugni ben pronti nelle dita e Koji prese immediatamente la sua spada, impugnandola saldamente: il nobile si trovava a sud ed il lottatore a nord del campo di battaglia, distando tra di loro frontalmente di parecchi metri; l'atmosfera era molto ardente che sembrava come se un falò si stesse accendendo, facendo sentire il proprio calore.
"Benissimo, finalmente ti ho di fronte... Koji Murakami." Disse improvvisamente il lottatore mentre rimase ben dritto e fece uno sguardo determinato, accigliando all'ingiù le sue sopracciglia e facendo un'espressione penetrante verso l'obbiettivo; la sua voce era molto profonda ed anche concentrata, come se anche solo una piccola distrazione gli potesse costare la vita: l'avversario poggiò la sua mano sinistra sul fianco dello stesso lato e fece uscire un ghigno.
"Piacere di conoscerti... combattente Isuta, sono proprio curioso di vederti all'opera: riuscirai a farmi divertire oggi?" Chiese Koji con una voce che emanava ironia e vanità nello stesso istante, porgendo un'espressione sicura di sé al suo nemico; impugnava la sua spada diagonalmente verso il basso ed essa venne illuminata sulla punta della lama grazie alla luce del sole: si sentirono intanto anche i tifosi che urlarono in coro visto che erano esaltati per la battaglia che stava per iniziare, vedendo il nobile più importante contro un lottatore ben piazzato.
"Pff... Non so se riuscirò a farti divertire... ma una cosa è certa... dopo tutto quello che hai fatto a Kevin... maltrattandolo od attuando qualsiasi comportamento sbagliato che sia... un bel destro in faccia te lo darò di sicuro." Isuta rispose con tonalità molto affidabile e decisa mentre si mise in posa di combattimento, alzando i suoi due pugni ben saldi all'altezza del viso dove quello dominante si trovava leggermente più in alto rispetto all'altro; la sua espressione mostrava un ghigno sicuro ma anche un pizzico di agitazione, notandosi una goccia di sudore sulla sua guancia sinistra mentre inarcò leggermente la sua schiena in avanti: le sue mani indossavano i tirapugni.
"Il coraggio di certo non ti manca, ma già promette molto bene il tuo potenziale: iniziamo pure." Il nobile chiuse i suoi occhi per un secondo e li riaprì per poter dire quelle parole con vocalità vanitosa, mostrando uno sguardo spavaldo e mantenendo quel ghigno sinistro dove sembrava piuttosto soddisfatto; corrucciò leggermente le sue sopracciglia ed in un certo senso la sicurezza di Isuta gli donò una certa carica, non vedendo l'ora di poterlo affrontare.
"I due partecipanti sembrano molto carichi! Quindi direi proprio di non perdere nemmeno un altro secondo! Che l'ultimo combattimento di questo giornooo... abbia inizio!" Urlò infine la voce al microfono con la sua grande esaltazione e non vedendo l'ora di ammirare pure lei stessa ciò che potesse accadere, chiudendo il contatto e lasciando lo spazio ai due partecipanti; tutti i tifosi urlarono ed i due combattenti accentuarono il loro sguardo prima di poter partire all'attacco, dando inizio in questo modo ad una battaglia molto pericolosa.
Finalmente lo scontro tanto atteso arrivò e si poteva vedere negli occhi dei due combattenti che entrambi volevano raggiungere la vetta a tutti i costi, seppur per scopi diversi; la tensione era alle stelle soprattutto per il potente lottatore che rischiava in gran modo la sua vita in quella battaglia, decidendo comunque sia di non demordere e di dare tutto se stesso anche per potermi vendicare: però non doveva sbagliare assolutamente, visto che un solo errore sarebbe costato la vita.
Fine Capitolo 17
Extra, spiegazione di chi era Nori:
Nori Noshima era un ragazzo di 15 anni che non aveva nessuna caratteristica particolare e che viveva ad Orusha, fin quando non decise di lasciare la sua casa per poter andare al tanto ambito torneo di Noremas; da bambino era una semplice persona distaccata e che non aveva amici, facendo sentire la sua presenza piuttosto pesante e silenziosa ai suoi coetanei anche da allora: però nel momento esatto in cui era riuscito ad ottenere il potere della nebbia, il suo carattere iniziò a peggiorare sempre di più ed a rovesciarsi seppur parzialmente, diventando un avventuriero aggressivo, estroverso ed in grado di uccidere appena attivò la sua abilità del corpo nebbioso.
Comentarios