Capitolo 16: La fiamma ed il pungiglione
- Kevin Star
- 24 mar 2024
- Tempo di lettura: 66 min
Noremas (Arena) - Anno 652 - 11 Settembre - Ore 12:13 - Kevin's POV
Mi trovavo nel bel mezzo del mio secondo scontro e stavo affrontando il temibile Hitoshi: un ragazzo armato di frusta dove con essa riesce ad emettere parecchie saette per poter fulminare completamente il nemico, sfruttando la sua agilità e la sua velocità di attacco; non ci trovavamo al centro dell'arena ma leggermente di più nella parte nord di essa, distanziando frontalmente tra di noi di circa cinque metri.
"Sono pronto! Respingerò ogni tuo colpo e ti sconfiggerò!" Con tutta la mia risolutezza e grinta riuscii ad esclamare quelle parole piene di sicurezza, raccogliendo tutte le mie forze per la fase più accesa dello scontro: la mia faccia mostrava molta autorità ed avevo ancora i denti stretti, cercando di rimanere il più attento possibile su un lato del mio nemico che non potevo conoscere.
Aspettai qualche secondo e vidi che l'avversario continuava a guardarmi con minacciosità, facendomi capire che non potevo sfuggire in nessun modo dai suoi fulmini; rimasi concentrato più che mai mentre cercai di comprendere quando avrebbe deciso di attaccare, fissandolo con intensità.
"Release Lightning!" Hitoshi citò il nome della sua abilità che aveva appreso al livello 3 con voce autoritaria e spalancando di più i suoi occhi, mantenendo un'espressione aggressiva verso il sottoscritto; portò il suo braccio indietro per dare forza al lancio e mi spedì a grande velocità la corda della sua frusta, ma inaspettatamente invece di raggiungermi, il cordone rimase a mezz'aria orizzontalmente come se avesse una vita propria e stesse galleggiando: fece dei leggeri movimenti ondulatori nell'aria e circa tre metri della corda erano disposti orizzontalmente verso di me; improvvisamente uscirono dei fulmini continui che mi vennero incontro ad una velocità incredibile, non sapendo quanto fossero in totale e sentendosi il suono di essi che venivano scagliati.
"Ma che diamine?!" Spalancai i miei occhi a grande velocità e mostrai immediatamente un viso preoccupato, domandandomi con tonalità incredula cosa fosse quella strana abilità; smisi immediatamente di rimanere nella posa attuale ed attuai velocemente delle capriole continue sia a destra che a sinistra, provando a schivare tutte le saette che mi stavano venendo incontro: feci ben quattro capriole in totale ma ci fu un ultimo fulmine che mi colpì prepotentemente la gamba destra, percependo un suono fulminante e costringendomi a rimanere accasciato visto che sentii quella zona parecchia intorpidita; avevo la gamba destra distesa ed il piede sinistro giaceva sul pavimento per mantenermi la posizione, dicendo un "Gggg... accidenti..." con tono dolorante mentre avevo l'occhio sinistro chiuso a causa dello sforzo ed abbassando la testa.
"Che succede? Non riesci più a muoverti? In questo caso approfitto del momento!" La vocalità dell'avversario divenne provocatoria ma rimase anche seria, continuando a mostrare un'espressione impassibile e piena di indifferenza; portò il suo braccio destro all'indietro e la frusta tornò alla normalità, decidendo in quel momento di sferrarmela veramente addosso per potermi catturare: la corda si diresse verso di me a grande velocità mentre rimasi inginocchiato, sentendo un odore minaccioso in quel momento ed un gusto acido pieno di preoccupazione.
"Non hai proprio nessun altro modo per sconfiggere i nemici? Continuando in questo modo non mi batterai!" Esclamai improvvisamente con autorità ed affidabilità, ritornando ad avere un volto più sicuro di me e grintoso mentre avevo entrambi gli occhi aperti, rialzando anche il capo; distesi il mio braccio sinistro orizzontalmente verso il nemico ed attivai una barriera magica circolare di colore viola davanti a me, proteggendomi in questo modo dal cordone della frusta che si stava dirigendo verso il sottoscritto: si sentì l'impatto della corda che si schiantò sulla barriera e cadde a terra, facendo fallire la tattica dell'avversario; subito dopo iniziai a darmi degli schiaffi molto forti sulla gamba intorpidita vicino al femore, sentendosi dei fortissimi suoni continui e per fare in modo che il mio arto si potesse riprendere, utilizzando la mano sinistra mentre con la destra tenevo la spada.
"Riesci sempre a salvarti... potrei innervosirmi dopo un po'." Il ragazzo tirò indietro la corda con un movimento circolare del braccio ed iniziò a far uscire un tono più cupo dalle sue corde vocali, presentando uno sguardo che sembrava pieno di indifferenza ma che dentro di sé era pieno di oscurità rabbiosa; riuscii a mettere anche l'altra gamba inginocchiata e feci dei leggeri versi di sforzo.
"Eheh... possiamo dire che me la so cavare abbastanza bene in questi momenti." Decisi di prenderlo in giro e quindi gli risposi in modo ironico, mostrando una lieve allegria nel mio volto chiudendo i miei occhi e riaprendoli subito dopo; diedi anche alcuni schiaffi al polpaccio con la mia mano abbastanza grande e dura per far riprendere completamente la gamba, rialzandomi subito dopo del tutto con un versetto di sforzo ed annullando la barriera magica: rimasi ben dritto ed io ripuntai la mia spada per terra.
Hitoshi corse verso di me con aggressività e piegandosi leggermente in avanti per tirarmi delle frustate elettriche, muovendo il suo braccio ad una velocità incredibile ed in modo casuale per subire il tessuto duro e ruvido di quella corda; vidi i movimenti che stava attuando alla perfezione e quindi provai a seguire nel migliore dei modi dove avrebbe deciso di attaccarmi, muovendo velocemente le mie iridi in varie direzioni per non perdere nemmeno un millisecondo di quel momento. Iniziai a schivare velocemente tutte le frustate che il ragazzo cercò di farmi subire, spostando lateralmente il mio corpo ed attuando anche una capriola sulla mia sinistra subito dopo; nel mentre ad ogni schivata si poteva sentire la frusta che si impattò per terra violentemente, rilasciando un effetto sonoro fulminante che rovinò leggermente il pavimento e che avrebbe causato grossi danni al sottoscritto se non avessi schivato. L'avversario girò lo sguardo sulla sua destra diagonalmente ed effettuò un altro attacco immediato, alzando il suo braccio destro verticalmente e portandolo giù immediatamente per sferrarmi un colpo dall'alto verso il basso; la corda dell'arma mi stava per raggiungere la testa e con attenzione feci un'ulteriore capriola, andando sulla sua destra lateralmente ed alzandomi subito dopo.
"(Prendi questo!)" Trovai un suo punto scoperto e gli tirai un fendente diagonale dall'alto verso il basso sul suo polpaccio destro, creandogli una ferita abbastanza profonda che fece zampillare del sangue e che cadde anche a terra subito dopo, macchiando il pavimento ruvido; si trovava costretto a girarsi verso di me ed ad indietreggiare subito dopo con un salto, sentendo anche il dolore del colpo: il mio viso era molto più risoluto in quel momento.
"Ggghh! Maledetto, hai trovato un punto scoperto in quel secondo." Hitoshi ritornò nella terraferma a soli tre metri di distanza da me e si stava innervosendo sempre di più, attuando una voce quasi del tutto rabbiosa ed iniziando a stringere i suoi denti: aveva l'occhio destro chiuso a causa del forte dolore che percepiva nella gamba e quindi si poteva notare della furia in lui.
"Direi di finirla una volta per tutte." Dissi quelle parole in modo autoritario e con un leggero ghigno sul mio viso, accigliando le mie sopracciglia verso il basso e mostrando tutta la mia sicurezza in quel momento; distesi il mio braccio destro verso il nemico e con la punta della spada che andava nella medesima direzione, tenendola all'altezza del petto: il mio sguardo in quel momento era rivolto ad est, mentre il suo alla parte ovest dell'arena.
"Hai avuto il mio stesso pensiero! Ti sconfiggerò! Swooping Thunder!" Hitoshi esclamò quelle parole con molta rabbia e con un viso inferocito, alzando immediatamente la sua mano sinistra verso il cielo verticalmente mentre si presentava ben dritto con la sua postura; essa si illuminò di un colore dorato e sopra iniziarono a comparire varie saette che si intersecarono fra di loro, sentendo un rumore alquanto fulminante e disturbato: i fulmini iniziarono ad essere talmente tanti che l'unione di essi diede creazione ad una sfera di colore giallo, sentendosi una grandissima energia accumulata in quella magia; subito dopo da quella palla fuoriuscì un potentissimo tuono che si stava dirigendo verso di me diagonalmente, comprendendo che se non mi fossi spostato in tempo sarei diventato carbonizzato.
"(E' veloce!)" Spalancai i miei occhi con sconvolgimento e piegai immediatamente le mie gambe per attuare un salto all'indietro di circa quattro metri, non mantenendo più la punta della spada verso l'avversario mentre i miei bulbi oculari tremarono per qualche secondo; il tuono si schiantò sul pavimento un quarto di secondo dopo e rilasciò varie saette nell'aria mentre si sentì un impatto clamoroso, frastornando le orecchie e vedendosi il pavimento di quella zona completamente nero e bruciacchiato: gli spettatori si stavano esaltando di nuovo in quel momento, alzando le loro braccia e voce per farsi sentire.
"Flaming Roar!" Il ragazzo non dandosi per vinto effettuò una magia infuocata sempre con il suo braccio sinistro, distendendolo in quel momento orizzontalmente verso di me mentre si stava illuminando di un rosso scarlatto; con il medesimo volto e voce diede vita ad un'intensa fiammata che mi venne addosso mentre stavo tornando sulla terraferma, colpendomi in pieno appena rimisi i piedi per terra e creando del fumo grigiastro attorno a me, sentendo un leggero bruciore in tutto il corpo ma che fortunatamente non risultò troppo doloroso: percepii un fortissimo odore di bruciato mentre la cortina mi avvolse completamente e si sporcarono anche varie parti del mio abito con delle macchie nere, ovvero sul ginocchio sinistro, punta della manica destra, sulla spalla mancina ma anche al centro della mia fronte sulla pelle. Dopo qualche secondo si intravide una luce viola all'interno del fumo e si poté capire che fosse l'aura della mia spada, iniziando ad emanare un potere elevatissimo ed anche sofferente, ma che era unito ad una bontà incalcolabile; stavo attivando la mia abilità appresa al livello 3 e mi misi in posa di combattimento, puntando la mia arma orizzontalmente sulla mia destra col braccio disteso parzialmente e piegando leggermente le ginocchia: il fumo svanì ed in quel momento stavo con gli occhi chiusi e con un viso concentrato, divenendo un tutt'uno con la mia cara arma che mi stava parlando all'interno della mia anima.
"Come ho detto, adesso ti sconfiggerò! Hopeful Suffering!" Riaprii i miei occhi e feci un volto grintoso mentre corrucciai parecchio le mie sopracciglia verso il basso, stringendo i miei denti ed utilizzando un tono alquanto aggressivo contro il mio avversario; corsi incontro al mio nemico con parecchia rapidità per sferrargli i cinque colpi roteanti dell'abilità, piegando la mia schiena di parecchio in avanti e raggiungendolo nel giro di pochissimi secondi, sentendosi anche il suono dei miei passi mentre sentivo ancora un po' di sapore bruciacchiato nella mia gola, a causa della magia che avevo subito poco prima: feci un salto e stavo per effettuare la rotazione completa del mio corpo per sferrare il primo fendente, ma in quel momento il ragazzo armato di frusta non si diede per vinto.
"NON ACCADRA'! Electric Barrier!" Hitoshi urlò con quasi il massimo delle sue forze la sua abilità che aveva appreso al livello 2, avendo un volto con degli occhi spalancati ma anche abbastanza preoccupati, insieme ad una goccia di sudore che gli scese dalla parte sinistra del mento mentre il suo tono era autoritario; in quel momento distese entrambe le braccia col palmo sinistro aperto e comparve davanti a lui una barriera circolare di colore giallo completamente elettrica, composta proprio da migliaia di saette che avrebbero scosso prepotentemente anche al minimo contatto: era davvero parecchio resistente ed anche molto pericolosa da abbattere a causa del rischio che bisognava correre.
"Non mi fermeraaiiii!" Urlai con tutte le mie forze e con determinazione quella frase mentre completai la rotazione, accentuando il mio sguardo verso quella barriera stringendo leggermente gli occhi e rimanendo sicuro di me; con la spada che si trovava dietro la mia testa e spalla sinistra attuai il primo fendente dall'alto verso il basso diagonalmente, sentendosi un fortissimo effetto sonoro all'impatto visto che il metallo pesante si stava mischiando con i vari fulmini: percepii una scossa abbastanza forte sul mio braccio dominante ma decisi di non mollare, facendo anche un volto leggermente dolorante.
"Gghh... (Non posso fermarmi proprio ora!)" Feci un verso sofferente con voce forzata e subito dopo strinsi anche i miei denti, chiudendo il mio occhio sinistro a causa del dolore che stavo provando; nonostante il dolore decisi di effettuare immediatamente gli ultimi fendenti rimanenti dell'abilità, facendo roteare sempre il mio corpo per potergli distruggere prepotentemente quella barriera: sferrai con forza anche gli attacchi rimasti e sentii ad ogni colpo effettuato una grande scossa su tutto il mio braccio, ma decisi di non mollare per nessun motivo, visto che quell'abilità avrebbe deciso le sorti dello scontro.
"AAAAAHHHHH!" L'avventuriero si mise ad urlare un'ulteriore volta facendo sforzare le sue corde vocali in modo eccessivo, mantenendo i suoi bulbi oculari più aperti che mai e tenendo le sue braccia più tese mentre aveva la schiena inarcata; all'ultimo colpo riuscii con successo a distruggere la barriera elettrica dell'avversario, sentendosi il suono simile a quello di uno specchio che veniva frantumato da un sasso, insieme anche al rumore delle saette che si dissolsero nel nulla: il ragazzo si rimise ben dritto e fece parecchi passi all'indietro, giungendo vicino alla zona nord-est del campo di combattimento e guardandomi con preoccupazione.
"Uff... Uff... ancora non ti arrendi? Certo che sei un tipo tosto..." Iniziai a respirare in modo affannoso ed ebbi il busto leggermente inarcato in avanti a causa della fatica attuata in quel momento, utilizzando un tono di voce leggermente forzato ma serio mentre vidi Hitoshi indietreggiare sempre di più; il mio volto si presentava parecchio stanco ed intanto sentivo il mio braccio dominante parecchio dolorante ed intorpidito, notandosi l'intera manica destra del cappotto che si era bruciacchiata di nero insieme a dei leggeri strappi sparsi in giro: iniziavamo a distare tra di noi di circa dieci metri frontalmente. Nel mio braccio destro comparse dopo qualche secondo una scintilla gialla costantemente, come se stesse cercando di far rimanere il mio arto paralizzato completamente mentre io provavo in tutti i modi a resistere contro tale dolore; continuai a stringere i miei denti subito dopo e mantenni l'occhio sinistro chiuso, mentre abbassai leggermente la testa diagonalmente e vidi il mio braccio tutto nero a causa della manica bruciata: il mio avversario ormai aveva raggiunto il limite di irritazione e quindi decise di farla finita immediatamente, stringendo i suoi denti aggressivamente e srotolando subito dopo la corda della sua frusta con rabbia.
"Basta! Finiamola alla svelta! Userò la mia mossa più potente e tu non potrai più muoverti! Sparkling Zone!" Hitoshi mi vide con un'espressione piena di cupaggine ed utilizzò una vocalità molto rabbiosa verso di me, accigliando di parecchio le sue sopracciglia all'ingiù e notando nelle sue pupille un istinto omicida; portò il suo braccio dominante indietro insieme alla sua schiena che si inarcò nella medesima direzione, e lanciò immediatamente la corda della frusta vicino alla zona dove mi trovavo io, raggiungendomi velocemente e non potendo fare nulla per poterla respingere: quando il cordone mi raggiunse, inaspettatamente la punta di essa andò dritta sul terreno e rimase attaccata in quel punto, perforando di un solo centimetro quel pavimento ruvido e duro. Rimasi abbastanza perplesso per qualche secondo ed abbassai il mio sguardo per vedere la punta della corda, che distanziava da me di circa mezzo metro dal mio piede destro; improvvisamente tutta l'arma iniziò ad avere parecchie saette attorno e trasferì tutti i fulmini nella zona in cui giacevo con i piedi, rendendo tutto il terreno di quella parte fulminante e creando un cerchio dorato sul pavimento per far capire l'estensione di essa: alzai la mia testa verso il cielo e chiusi entrambi i miei occhi, urlando come non mai in modo straziante e perdendo quasi l'uso delle corde vocali; sentii il mio corpo quasi del tutto non più funzionante e non riuscivo in nessun modo ad oppormi, percependo dei dolori incredibili in ogni parte del corpo ed iniziando a sentire la mia pelle sempre più bruciata.
"Aaaahhhh!" Urlai più forte che mai e sentii un dolore lancinante in qualsiasi parte del corpo, non riuscendo in nessun modo a reagire per allontanarmi dalla zona elettrica; la sua abilità appresa al livello 4 mi fulminò l'intero corpo e si poteva sentire il suono di tantissime saette che continuarono a comparire intorno a me, venendo costantemente ferito e bruciato in varie parti: cercai di resistere e di rimanere in piedi per non ammettere la sconfitta, iniziando a sentire un certo odore di bruciato intorno a me intanto che il mio corpo continuò a tremare a causa dei colpi saettanti.
"Che ne dici di questa invece?! E' la mia abilità più forte!" Esclamò l'avversario mentre ebbe il braccio destro disteso per far continuare l'abilità fino a quando non sarei caduto a terra, utilizzando una voce severa e mostrando in quel momento uno sguardo meno cupo che divenne aggressivo; i tifosi stavano iniziando ad urlare ad alto tono ed erano esaltati per la prestazione di noi due, ammirando lo scontro con parecchio interesse mentre i miei amici si preoccuparono immediatamente.
"Nooo! Kevin!" Akane si mise in piedi leggermente piegata in avanti ed urlò con voce preoccupata quella parole, guardando con dispiacere quella situazione e poggiando entrambi i suoi pugni sul petto mentre aveva gli occhi leggermente tremolanti: Isuta, Kimiko e Kyoko erano preoccupati allo stesso modo ma rimasero seduti, mostrando un volto alquanto teso con i bulbi oculari leggermente più spalancati del normale; improvvisamente decisi di muovere comunque sia i miei arti nonostante stessi sentendo un dolore atroce, abbassando leggermente la testa ed iniziando a riguardare il mio nemico in modo aggressivo: l'unica cosa che volevo fare in quel momento era cadere a terra e dichiarare la resa, ma dovevo vincere a tutti i costi e quindi cercai di superare l'addormentamento degli arti ed il grande dolore che stavo subendo in quel momento.
"(No... non posso perdere... resisterò a questo attacco... e lo sconfiggerò! Fa così tanto male che vorrei svenire immediatamente sul posto... ma non mi è concesso farlo!)" I miei occhi erano pieni di rabbia e determinazione mentre cominciai a sforzarmi più del dovuto, rimettendomi in posa di combattimento intanto che il mio corpo continuò a tremare e facendo dei versi durante l'azione; piegai leggermente le gambe e tenni la spada diagonalmente verso il basso con la mano destra, puntandola sul medesimo lato: dopo circa cinque secondi di sofferenze continue, comparve un riflesso luminoso di colore violaceo nei miei occhi che fece da sfumatura sul marrone delle mie pupille, come se avessi acquisito la giusta determinazione per poterlo attaccare ed un pizzico di speranza; portai il mio braccio destro indietro insieme alla mia arma ed essa iniziò ad avere dell'aura violacea attorno, attuando subito dopo dei fendenti diagonali all'aria per potergli infliggere dei colpi energetici obliqui che lo avrebbero distratto.
"Come fa a muoversi se sta venendo fulminato?! Non è possibile!" L'avventuriero armato di frusta non riuscì a credere a quello che stava vedendo e quindi ristrinse i suoi denti ulteriormente, piegandosi di parecchio in avanti mentre la sua tonalità era sconvolta e scioccata; i suoi occhi si dilatarono nuovamente e non riusciva a comprendere come fosse possibile una situazione del genere, guardando intanto i fendenti energetici di colore viola che gli andarono incontro a grande velocità: erano ben sei e lui posizionò il suo braccio sinistro diagonalmente davanti al petto per difendersi, stringendo la mano di essa in un pugno mentre copriva anche metà della faccia. Appena i fendenti andarono a contatto con il braccio sinistro di Hitoshi esplosero uno dietro l'altro, causando una grande cortina di fumo attorno a lui ed un grande frastuono mentre si percepii il leggero odore del fumogeno; essa ricoprì una modesta parte della sua zona per circa dieci metri e quindi il nemico non riuscì a vedere più nulla.
"N-non c-ci vuole così poco... p-per battermi..." Dissi con voce parecchio sofferente ma risoluta mentre l'abilità dell'avversario decise di non interrompersi minimamente, provando a compiere la solita postura che attuavo per svolgere la mia abilità appresa al livello 2, rimanendo pur sempre tremolante a causa della paralisi parziale; senza che lui se ne potesse accorgere a causa del fumo riuscii ad attuare quella posa dopo circa quattro secondi, facendo risplendere la mia spada con un viola talmente incantevole che ricordò un cielo pieno di stelle, donanti sogni e desideri per raggiungere il proprio ideale: portai la mia spada all'indietro per potermi preparare allo slancio da effettuare, emanando molto potere mentre il ragazzo era inconsapevole della situazione.
"Dannazione, non vedo niente." Dopo aver detto quelle parole con voce irritata iniziò a tossire un paio di volte, chiudendo i suoi occhi durante quell'azione e riaprendoli subito dopo; cominciò a girare il suo sguardo in varie parti per vedere se mi fossi liberato per puro caso dalla sua abilità, mantenendo un'espressione concentrata con i denti stretti e corrucciando le sopracciglia: il suo braccio destro rimase disteso per far continuare la sua tecnica per ogni evenienza, ed aveva il viso leggermente sporco di grigio sulla guancia destra ma anche in qualche parte dei suoi capelli; il suo kimono aveva subito la stessa sorte sulla manica sinistra che era quasi del tutta rovinata e strappata, insieme ad anche altre zone dell'abito come la parte dello stomaco che rimase abbastanza sporca.
"(Per favore stelle... datemi la forza per batterlo!)" Decisi di chiudere immediatamente i miei occhi e di ascoltare il suono delle mie compagne che si trovavano nei cieli, riuscendo a svuotare la mente dai pensieri negativi e sentendo addirittura meno dolore rispetto a prima, come se esse stessero cercando di curarmi durante l'attivazione della mia abilità; il potere aumentò drasticamente e dopo circa dieci secondi riaprii i miei bulbi oculari, vedendosi delle pupille luminose di viola mentre ero pronto per andargli incontro nonostante i fulmini stessero continuando: il fumo scomparì ed il mio avversario vide lo scenario, rimettendosi ben dritto ma rimanendo sconvolto mentre le sue sopracciglia si inarcarono verso l'alto.
"Oh no... come posso fermarlo?! Sembra inarrestabile!" La vocalità divenne quasi disperata ed i suoi occhi erano a dir poco tremolanti, facendo vibrare le sue labbra dalla paura come se avesse capito la sorte di quello scontro; la sua mano tenente la frusta stava tremando fortemente e non sapeva cosa altro poter attuare per ridurre la mia resistenza al limite: improvvisamente diedi una potente spinta sui miei piedi per terra, crepando leggermente la parte di essa per qualche centimetro.
"D-Dreeaammm... Staaaarrrsssss!" Spalancai la mia bocca al massimo delle possibilità per poter urlare quella frase con tutta la mia grinta inarrivabile, mostrando un volto parecchio aggressivo ed attuando il grande slancio verso di lui con la spada piena di potere; il ragazzo decise improvvisamente di lasciare la frusta e di lanciarla dietro di lui di circa quattro metri, interrompendo l'abilità mentre fece un verso irritato ed esclamando un "Aahh! Al diavolo!": distese subito dopo le sue due braccia orizzontalmente ed attivò un'ulteriore barriera magica circolare, ma in quel momento era semplicemente gialla e senza nessun effetto speciale dietro. Appena arrivai da lui effettuai i primi quattro fendenti diagonali nel mio solito stile e si sentirono dei rimbombi incredibili, insieme ad alcune scie violacee e gialle che finirono nell'aria a causa di tutti i contatti prepotentemente ricevuti: ormai l'atmosfera in quel momento era più ardente che mai, tutti quanti videro lo scontro con attenzione per vedere se era veramente arrivato il finale.
"AAAAAHHHH! NON CI RIUSCIRAIII!" Hitoshi chiuse l'occhio sinistro a causa dello sforzo ed urlò con tutta la sua potenza, rimanendo disteso con entrambe le braccia e stringendo fortemente i suoi denti: intorno a lui sembrava ci fosse una tempesta dorata a causa delle fortissime onde d'urto causate dai miei colpi; quando riuscii a sferrare il quinto fendente con un bel salto mortale all'indietro, la barriera si ruppe e si sentì un grande frastuono insieme a delle urla più clamorose da parte dei tifosi.
"Non... è possibile...!" Hitoshi riaprì l'occhio sinistro e citò quella frase in modo sorpreso ma anche con rassegnazione, guardandomi con parecchia attenzione mentre tornai sulla terraferma; dal suo punto di vista era come se stessi scendendo a rallentatore ed appena il tempo sembrava tornare alla sua velocità originale, caricai l'ultimo colpo con la punta ben dritta verso il nemico: l'avventuriero mise le sue braccia incrociate davanti al petto e con pugni ben stretti, caricandoci del mana arancione all'interno e comparendo dei bordi subito dopo intorno ad esse; nonostante fosse certo della sua sconfitta, voleva comunque sia attutire e ridurre al minimo i danni.
"Questo... è l'ultimo colpoooo!" Urlando nello stesso identico modo di poco prima e con il medesimo sguardo ritornai incontro ad Hitoshi, distendendo il mio braccio tenente l'arma per sferrargli un fendente completamente dritto sulle sue braccia tramite un salto in lungo; appena la punta andò a contatto con il muscolo esteriore dell'avversario iniziò uno scontro di resistenza, sentendosi un suono simile a due metalli che si grattarono tra di loro contemporaneamente: l'avventuriero iniziò ad indietreggiare con i suoi piedi che stava continuamente trascinando per terra ed ad un certo punto, non riuscì più a sopportare un peso talmente elevato, realizzando di aver perso mentre ci trovavamo nel lato est dell'arena.
"Aaaaahhh! Nooooo!" Nel momento esatto in cui le sue urla raggiunsero il totale apice e disperazione, ci fu un'esplosione per metà dorata verso Hitoshi e l'altra metà violacea sul mio lato, creandosi dopo alcuni secondi un enorme frastuono assordante ed un grande fumo che si espanse in tutta la zona; si sentì sia il gusto che l'odore sporco della polvere per quanta ce ne fosse, e nessuno degli spettatori stava capendo chi avesse vinto in quel momento, aspettando che si dissolvesse del tutto: cadde un silenzio tombale e ci vollero parecchi secondi prima che i tifosi potessero capire l'esito dello scontro, rimanendo tutti quanti sulle spine mentre si sentì il leggero dissolvimento del fumo.
Appena il fumo si disperse completamente si poteva rivedere lo scenario nel migliore dei modi, vedendo il mio avversario che si trovava a tre metri di distanza frontalmente da me, visto che avevo attuato un piccolo salto all'indietro dopo l'ultimo colpo: si trovava per terra a pancia ingiù e con le braccia poggiate sul pavimento ruvido, notandosi in esse una ferita sanguinante che colava leggermente a causa del mio ultimo attacco; erano anche sporche di fumo e stessa cosa valeva per la maggior parte del mio corpo, mostrando anche su di me una pelle leggermente ustionata a causa di tutti gli attacchi fulminei ricevuti: gli arti del ragazzo erano posizionati al di sopra della testa e la sua faccia si trovava completamente poggiata sul terreno, vedendosi solamente la sua schiena anch'essa sporca.
"Ho... vinto...? C-cavoli... è stata durissima questa volta..." Contemplai con voce sfinita mentre presentavo un'espressione parzialmente assente, abbassando leggermente la testa per vedere Hitoshi in quei pochi istanti con volto sofferente; respirai affannosamente ed improvvisamente mi risentii nuovamente intorpidito, comprendendo che l'adrenalina che avevo nel mio corpo era svanita del tutto, costringendomi ad inginocchiarmi con il palmo della mano sinistra poggiata sul pavimento ruvido per cercare di non cadere: tutto il pubblico si mise ad urlare per lo splendido combattimento ed io rimasi inginocchiato, non riuscendo ad alzarmi immediatamente e cercando di riprendere un po' di respirazione costante.
"BRAVISSIMO KEVIN!" La nobile rimase in piedi con un'euforia incredibile e si mise ad urlare con tanta felicità quelle parole, chiudendo i suoi occhi e posizionando le sue sottili mani di fianco alla bocca per poter espandere il suono della frase; intanto l'odore del fumo scomparve completamente e riuscii a percepire il forte profumo della vittoria, sorridendo mentre sentii le belle parole della mia amica.
"Vai così Kevin!" Kimiko rimase seduta ma si piegò in avanti e strinse il suo pugno destro con forza, mantenendolo all'altezza del petto e facendo un sorrisone a trentadue denti; le sue ciglia erano incarcate verso il basso, facendo capire la sua carica e sentendosi la sua voce piena di esaltazione: gustai dentro di me il dolce gusto della vittoria che in quel momento sembrava come una torta di cioccolata appena sfornata.
"Ehm... complimenti..." Disse improvvisamente Kyoko con voce bassa ed in modo timido, stringendo i suoi due piccoli pugnetti che si trovavano all'altezza del petto e mostrando un flebile sorriso di gioia: le sue guance erano leggermente rosse e mi stava guardando come se in quel momento fosse fiera di me.
"Ma guarda te... ci è riuscito seriamente: sei stato davvero bravo." Il lottatore era seduto come al solito e le sue braccia non potevano che restare conserte come piacevano a lui, porgendomi in lontananza un ghigno fiero e chiudendo i suoi occhi per un secondo; riaprì i suoi bulbi oculari subito dopo e la sua vocalità si presentava alquanto soddisfatta ma anche fiera, come se non vedesse l'ora di affrontarmi nonostante avesse un ostacolo insormontabile che gli bloccasse la strada.
"IL VINCITORE DI QUESTO SCONTRO E' KEVIIINNN! INCREDIBILE! DAVVERO SUPERLATIVO! Nonostante abbia ricevuto delle ferite devastanti a causa dei fulmini... con solo la sua forza di volontà è riuscito a muoversi comunque... ed ad attivare le sue tecniche migliori per sconfiggere il temibile Hitoshi! Fate anche a lui un grande applauso per lo splendido combattimento che ci ha mostrato!" Urlò l'annunciatrice con la sua grande carica ed esaltazione, sentendosi una tonalità davvero piena di entusiasmo come se fosse rimasta colpita delle prestazioni di entrambi; i tifosi urlarono ancora di più dopo il suo annuncio e si misero tutti quanti in piedi, facendo un bordello incredibile con le loro grosse voci.
"B-bene... ora che la vittoria è stata annunciata... provo a rialzarmi... Gghhh!" Mentre contemplai quella situazione con voce sfinita e viso parecchio stanco provai a rialzarmi, non riuscendoci immediatamente visto che sentii improvvisamente un grosso peso sulle mie gambe, costringendomi a rimettermi in ginocchio su quel duro pavimento; feci un respiro profondo e tentai una seconda volta di rialzarmi, facendo un leggero verso di sforzo e riuscendoci quella volta con successo: dopo quell'azione rimisi la spada nel fodero e mi girai verso l'uscita dell'area di combattimento, sentendo in sottofondo ancora parecchie urla ed il mio corpo leggermente pesante nonostante fossi in piedi ben dritto; feci due passi ed improvvisamente sentii una voce dietro di me.
"Fermati." Quella voce era alquanto fredda ma anche abbastanza sofferente, riuscendo subito dopo a capire chi fosse e decidendo di girarmi di profilo con sguardo stranito; era il mio avversario che riuscì ad alzare leggermente la sua testa per iniziare a parlarmi, mantenendo l'occhio sinistro chiuso e mostrando una faccia ancora più sporca di prima.
"H-hai davvero avuto una volontà i-incredibile per reagire ai miei fulmini... io non sarei mai riuscito a fare un'impresa di quel genere, c-come hai fatto?" Mi domandò Hitoshi con un tono molto flebile e forzato, guardandomi dal basso verso l'alto mentre aveva un'espressione leggermente confusa e compassionevole; le sue ciglia erano inarcate verso l'alto ed aspettò una mia risposta, accontentandolo dopo qualche secondo: aveva i palmi delle sue mani sul pavimento e stava cercando di spingere per potersi rialzare, ma non ci riuscì in quel momento.
"Beh... non è nulla di straordinario... Semplicemente ho molte persone che credono in me... e non posso deluderle... ma soprattutto... Ho anche una promessa da mantenere." Mentre egli mi vide parzialmente di profilo feci un sorriso, rispondendogli in modo determinato ma anche con affidabilità; lo fissai intensamente con la coda dell'occhio per vedere cosa volesse dirmi, rimanendo continuamente in quella postura e sentendo poco a poco il dolore scomparire.
"Molte persone... c-che credono in te? Pff... assurdo... però devo dire che sei un ragazzo interessante... farò il tifo per te visto che mi hai sconfitto con onore, mostrami questa grinta anche nei prossimi turni." Rispose infine Hitoshi con uno sguardo che divenne scaltro e che emanava furbizia, chiudendo i suoi occhi e facendo uscire dalla sue corde vocali una tonalità scherzosa ma amichevole; dopo aver finito la frase riaprì i suoi bulbi oculari e mise parecchia forza nei suoi palmi per potersi rialzare, riuscendoci con successo e facendo sbattere le mani sul suo kimono per togliere un po' di polvere: sbatté esse nella zona dei suoi fianchi e subito dopo decise di andarsene, riprendendo anche la sua frusta che si trovava dietro di lui ed incamminandosi nella mia stessa direzione, porgendomi un sorriso appena ci incrociammo come se avesse una sorta di rispetto nei miei confronti; egli andò in infermeria ma io rimasi a pensare fra me e me ancora all'interno dell'area di combattimento, sentendo le urla che poco a poco scesero sempre di più.
"(Grinta eh? Chissà se basterà solamente ciò per vincere... no... sarebbe troppo facile... devo allenarmi duramente e diventare il più forte! Solamente in questo modo ci si può garantire la vittoria!)" Abbassai la testa leggermente ed iniziai a pensare con intensità, decidendo di rialzarla subito dopo e di iniziare ad incamminarmi verso l'uscita mentre ebbi un volto concentrato: essendo l'unica via per il campo di combattimento poteva accadere la situazione che entrava uno dei due partecipanti e subito dopo l'altro concorrente, od in alcuni casi anche tutti e due insieme nello stesso momento, dove poi si mettevano uno frontalmente all'altro per dare inizio alla battaglia; c'erano pure alcuni casi dove il prossimo partecipante decideva di entrare subito, anche prima che la zona di combattimento venisse sistemata per potersi mostrare subito pronto. Quando entrai nell'uscita difatti vidi Kanjiro nell'ombra che si stava dirigendo dentro l'area di combattimento, sussultando per un secondo e rimanendo sorpreso di poterlo incrociare in un momento del genere; dopo che lo incrociai riuscii a percepire il suo odore ardente molto simile a quello di Isuta e la sua grinta incredibile, decidendo di rivolgergli la parola subito dopo che compresi quella situazione e girandomi verso di lui: il mio sguardo era abbastanza perplesso ma volevo cercare comunque sia di rompere il ghiaccio, dicendo il suo nome mentre continuava a darmi le spalle e di dirigersi verso il campo di battaglia.
"Ehm... aspetta, Kanjiro giusto?" Appena nominai il suo nome con un tono alquanto curioso e con uno sguardo concentrato egli fermò la sua camminata, girandosi completamente verso di me dopo qualche secondo di attesa; ebbe gli occhi più aperti del normale ma nel suo sguardo non vidi un minimo di minaccia, riuscendo a capire la sua bontà d'animo in quelle pupille arancioni come il sole: entrambi distavamo solamente di circa quattro metri e ci eravamo girati completamente l'uno verso l'altro.
"Mhh? Si? Ti serve qualcosa?" Il ragazzo poggiò la sua mano sinistra sul fianco del medesimo lato e mi porse un'espressione stranita, domandandomi con voce tranquilla cosa volessi da una persona come lui; iniziò a fissarmi intensamente e cercò di capire il mio obbiettivo, aspettando una mia risposta: dopotutto per lui potevo ancora sembrare uno sconosciuto.
"N-no, n-nulla di che: volevo semplicemente farti gli auguri per la battaglia che stai per intraprendere... Ho visto lo scontro che hai fatto contro Kyoko e devo dire che sei stato fantastico. Mi piacerebbe affrontare uno come te in semifinale, per poter compiere una battaglia leale e straordinaria, ma la tua avversaria sarà Noriko... ed è una persona che ti ucciderebbe pur di passare al prossimo turno, perciò fai attenzione ti prego; so che sembra strano da parte mia dire un qualcosa del genere, dopotutto non ci conosciamo: comunque sia mi chiamo Kevin nel caso non hai sentito l'annunciatrice che diceva sempre il mio nome durante le vittorie." Quelle parole piene di preoccupazione uscirono automaticamente dalla mia bocca senza che me ne potessi accorgere, decidendo di avvertire Kanjiro del grosso pericolo che poteva avere di fronte a lui; feci un passo in avanti mentre lo avvertii e presentai un volto piuttosto incerto, rimanendo leggermente agitato della fine che potesse fare: il mio interlocutore rimase ben dritto e con un volto alquanto perplesso iniziò a sorridere dopo qualche secondo, divenendo allegro visto che una persona casuale come me si era preoccupata per lui.
"Pff... non ci conosciamo però... sono contento che tu ti stia preoccupando per me, d'accordo: farò del mio meglio per poter vincere... in questo modo ce la potremo giocare per bene in semifinale; non permetterò che persone di questo genere mi possano uccidere! Puoi stare tranquillo!" Kanjiro fece quel piccolo versetto con soddisfazione mentre chiuse i suoi occhi, riaprendoli subito dopo e rispondendomi con tono gentile ma determinato, stringendo il suo pugno destro all'altezza della pancia verso la fine della frase; nel suo viso si poteva notare un ghigno pieno di sicurezza ed affidabilità, facendomi capire che lui poteva essere una persona di cui ci si potesse fidare, ma anche un grande amico: subito dopo mi diede le spalle e si incamminò verso l'interno della zona di combattimento, diventando poco a poco sempre più luminoso visto che si poteva notare ancora un forte sole.
"Va bene! Ci conto! Ahi ahi... più tempo passa e più il bruciore sembra aumentare. Lo scontro dovrebbe iniziare tra una decina di minuti, sarebbe meglio farmi dare una cura dagli infermieri... altrimenti rimarrei dolorante." Dopo che il ragazzo mi diede le spalle alzai la mia mano destra con il palmo aperto e feci un gesto di saluto, parlandogli ad alta voce ed in modo allegro mentre mossi continuamente il mio braccio a destra e sinistra; subito dopo però percepii un leggero dolore più elevato verso il mio fianco sinistro, e poggiai la mia mano dominante in quella zona per cercare di calmare il bruciore, sentendo anche il tessuto sottile del cappotto che era più caldo del solito a causa dell'elettricità ricevuta: mi girai e decisi di andare in infermeria mentre ebbi un tono abbastanza sofferente e forzato, mostrando un volto dolorante e con l'occhio sinistro chiuso a causa di esso.
Quando andai in infermeria incontrai i quattro concorrenti che non si erano ripresi ancora del tutto dallo scontro precedente, e mi misi a parlare con loro tranne per uno in particolare che non voleva spiccicare parola a causa dell'irritazione che stava provando, ma perlomeno gli infermieri nel mentre decisero di curarmi le parti del corpo su cui sentivo un forte bruciore: Jiro mi fece i complimenti per aver vinto e notai la sua pelle molto più chiara rispetto a prima, Masaki anche se non mi conosceva molto bene decise di fare la stessa azione con allegria, Hyotaru invece stava in un letto che si trovava all'angolino della zona per conto suo leggermente irritato, ed Hitoshi infine mi sorrise semplicemente appena mi vide entrare dalla porta, rimanendo soddisfatto dello scontro che aveva compiuto contro il sottoscritto; riuscii a ridere ed a scherzare con loro come se fossi loro amico da tantissimo tempo, riuscendo a creare un'atmosfera alquanto vivace e rassicurante. Dopo che le cure finirono tornai immediatamente da Akane, Isuta, Kyoko e Kimiko, mostrandomi con una pelle molto più chiara e sentendomi meglio rispetto a poco prima, ricevendo anche i loro complimenti per aver vinto contro l'avventuriero armato di frusta; passarono i minuti e tutto il campo di combattimento venne pulito e riparato dai soliti addetti, potendo dare inizio al prossimo scontro con l'annunciatrice che riattaccò il contatto.
Noremas (Arena) - Anno 652 - 11 Settembre - Ore 12:40
"Bene bene ragazzi! Dopo uno scontro molto acceso e pieno di colpi di scena inaspettati... adesso ha finalmente inizio il secondo scontro di oggi! Che vedrà Kanjiro: un ragazzo che possiede una passione ardente talmente forte da far tremare il proprio avversario, e che riesce a sfoderare delle fiamme possenti... contro Noriko! Una ragazza parecchio graziosa ma che nasconde una crudeltà senza limiti, uccidendo il proprio avversario con delle tecniche parecchio precise e letali senza serbare rancore in nessun modo! Per come abbiamo visto sono entrambi dei combattenti eccellenti... e sono proprio curiosa su come possa andare uno scontro del genere; ci sarà un'uccisione oppure no? In ogni caso... che vinca il migliore in questa grande battaglia che iniziaaa... adesso!" Esclamò infine la voce al microfono col suo solito tono carico di passione, non stancandosi mai di rimanere con quella esaltazione nella sua grande vocalità: dopo l'annuncio si sentirono le urla dei tifosi e l'atmosfera divenne piccante, vedendosi Kanjiro nel lato sud dell'arena dove avevo iniziato io lo scontro precedente e Noriko a nord, che si trovava nello stesso lato su dove si trovava Hitoshi all'inizio della scorsa battaglia; entrambi tenevano in modo saldo la loro arma sulla mano dominante e si poteva capire quanto fossero determinati a vincere: io mi trovavo seduto sul mio solito posto dove avevo il lottatore sulla mia destra, ed invece sulla sinistra Akane, Kimiko e Kyoko.
"Beh... probabilmente con te mi dovrò impegnare di più... ma sei comunque pronto ad essere la prossima vittima di questo torneo... Kanjiro?!" Chiese Noriko con voce spavalda e maliziosa mentre teneva in mano il suo spadino verde e blu, puntandolo diagonalmente verso il basso mentre le sue gambe erano ben dritte ed in contatto tra di loro per attuare la postura elegante; il suo viso mostrava un ghigno sinistro ed aveva le sopracciglia accigliate verso il basso, facendo capire di essere molto sicura di sé: intanto la supergigante rossa si mostrava molto luminosa sopra tutti noi, ma fortunatamente non rilasciava un forte caldo.
"Non penso proprio, ma perché sarò io a vincere, sia chiaro." Kanjiro teneva sulla mano destra la sua katana metà nera e rossa mentre si mise in una postura di combattimento, piegando leggermente le sue gambe ed iniziando ad impugnarla con entrambi i palmi subito dopo; la portò all'altezza della testa sulla sua sinistra e puntò la punta di essa verso l'avversaria, mostrando un viso determinato con le ciglia corrucciate ed anche sicuro di sé: i suoi occhi erano puntati unicamente sull'obbiettivo e la sua voce era molto affidabile, facendo infastidire la ragazza che aveva contro.
"Dilettante, farai la stessa fine di quel marmocchio." Rispose Noriko con un volto che divenne immediatamente irritato e con degli occhi che mostrarono solamente odio, utilizzando una tonalità cupa ed alquanto rabbiosa verso il suo nemico, vedendolo come un insetto da schiacciare: portò lo spadino al centro del suo corpo ed iniziò a puntarlo verso l'alto, chiudendo per un attimo i suoi occhi e riaprendoli subito dopo; accarezzò con la mano sinistra la lama della sua arma che era luminosa grazie al sole ed iniziò a correre verso Kanjiro, piegandosi in avanti ed andando con grande rapidità contro il ragazzo mentre si sentì il suono dei suoi passi: l'odore della ragazza era alquanto amaro ed emanava un istinto omicida, mentre quello dell'avventuriero era ardente e simile a quello di Isuta, facendomi sentire un gusto piccante nell'esofago.
"Lo vedremo!" Esclamò con voce seria il ragazzo armato di katana mentre mostrava il medesimo volto, presentando però in quel momento una pressione molto più intensa nei suoi occhi luminosi come il crepuscolo; iniziò a correre anche lui con grande rapidità ed appena si trovò abbastanza vicino all'obbiettivo, fece uno slancio per effettuare un attacco diagonale caricato con grande forza, sentendosi il suono di esso mentre portò l'arma sopra la sua testa. Noriko decise di sferrare un attacco diretto nel petto del ragazzo ma la katana dell'avversario bloccò l'avanzata, sentendosi un forte impatto rumoroso intanto che le due armi stavano facendo un duello di forza tra di esse: entrambi i partecipanti volevano effettuare un attacco abbastanza profondo, ma senza volerlo le loro armi si scontrarono e fermarono l'avanzata del fendente dell'altro; l'avventuriero spinse di più il suo fendente diagonale con entrambe le mani e riuscì a sbilanciare l'avversaria per mezzo secondo, portando la sua schiena talmente tanto in avanti come se stesse per toccare terra, e facendo puntare lo spadino della ragazza diagonalmente verso il basso, ma solamente in quell'attimo, difatti appena Kanjiro si rimise in posizione, anche la sua nemica riuscì a rimettersi composta, distando solamente un metro di distanza.
Iniziarono a scambiarsi immediatamente dei colpi appena si videro così vicini tra di loro, con il ragazzo che effettuò dei continui fendenti circolari e diagonali, ma con la ragazza irritata che invece provò a trafiggere senza pietà l'avversario con degli attacchi dritti; ci furono varie schivate laterali intanto che si trovarono al centro dell'arena e si potette sentire il fortissimo rimbombo dei due materiali alquanto duri delle armi, notandosi l'avventuriero che riusciva con successo a stare al passo con la velocità dell'avversaria. Kanjiro attuò alcuni colpi diagonali che riuscì a collegare costantemente tra di loro grazie all'impugnatura comoda dell'arma, e dopo un po' fece un salto all'indietro per aver compreso di essere totalmente alla pari contro l'avventuriera, tornando sulla terraferma dopo circa due metri; egli rimise la katana sulla sinistra della testa mentre la tenne con entrambe le mani ed andò incontro a Noriko tramite uno slancio, caricando un fortissimo affondo diretto sul suo stomaco e facendo un leggero urlo durante il tratto; la ragazza rabbiosa vide con agitazione quell'attacco e quindi decise di sferrare un colpo orizzontale verso la lama della katana, provando a toglierla dal raggio d'azione in cui si trovava lei: ella si sbilanciò andando sulla destra del nemico appena lo fece e si sentì un fortissimo riecheggio delle armi, tenendo il suo spadino sopra la sua testa come contraccolpo dell'impatto.
"Perfetto! Questa situazione è ideale per me!" Esclamò improvvisamente l'individuo ardente con sguardo più rassicurato mentre aveva l'arma puntata ancora verso nord, mostrando un mezzo ghigno ed avendo una voce molto carica; vide l'individuo femminile sbilanciato con la coda dell'occhio e quindi si girò immediatamente verso di lei, cambiando velocemente anche l'impugnatura delle sue mani per attuare un fendente orizzontale abbastanza profondo verso il suo petto: in quei pochissimi secondi la ragazza inarcò più che poté la sua schiena all'indietro mentre era ancora leggermente scoordinata, riuscendo ad abbassarsi talmente tanto che il suo viso si mostrava rivolto verso il cielo in quel momento; il ragazzo rimase stupito e quindi spalancò leggermente la bocca intanto che vide il suo fendente andare a vuoto, con Noriko che invece si rimise subito dopo dritta con un ghigno abbastanza sinistro.
"Non sottovalutare la mia velocità!" Esclamò la ragazza ad alta voce in modo aggressivo ed emanando anche una certa aura di vanità, presentando un'espressione sorridente ma leggermente maligna; distese il suo braccio destro e sferrò ben tre colpi diritti e pungenti nelle vicinanze del cuore di Kanjiro, creandogli in quella zona ben tre buchi che se collegati tramite un filo avrebbero formato un triangolo perfetto: l'avventuriero fece un verso dolorante mentre si sentì l'impatto pesante dei tre colpi ed indietreggiò di alcuni metri, trascinando i piedi per terra e perdendo una quantità modesta di sangue sul suo petto che andò anche sul pavimento ruvido. Appena smise di indietreggiare poggiò immediatamente la sua mano sinistra sulla parte colpita e decise di tenere la katana con solo la destra, comprendendo subito su quale zona stava puntando la sua avversaria; abbassò la sua testa per qualche secondo e fissò intensamente la ferita in quel poco tempo, decidendo poi di rialzare il suo viso verso la ragazza per parlarle in modo aggressivo e stringendo i suoi denti.
"Gghh... che fai?! Cerchi di colpirmi il cuore come hai fatto con quel povero ragazzo?!" L'avventuriero domandò con irritazione quella frase e guardò l'interlocutrice con degli occhi piuttosto rabbiosi, corrucciando le sopracciglia verso il basso mentre rimase piuttosto agitato; smise di tenere la mano sinistra sulla parte colpita e si rimise ben dritto, mantenendo la sua arma saldamente e diagonalmente verso il basso.
"Beh... è uno dei nostri punti vitali più fondamentali, se ti colpisco in quella zona... sicuramente morirai." Spiegò Noriko con voce seria e sospetta mentre presentò un viso leggermente malizioso, mettendosi nella medesima postura di inizio battaglia e puntando il suo spadino sempre verso l'alto; si mise di profilo rispetto all'avversario ed iniziò a guardarlo con la coda dell'occhio, rimanendo sicura di sé e con le gambe ben unite: dopo alcuni secondi smise di gocciolare del sangue sul petto del ragazzo, vedendo comunque la sua mano mancina leggermente macchiata da esso.
"M-maledetta...!" La rabbia iniziò ad essere molto elevata e difatti il suo tono si udiva alquanto alto ed infuriato, stringendo i suoi denti con forza e piegandosi leggermente in avanti per attuare uno scatto veloce; i suoi occhi guardarono con rabbia la ragazza visto che sapeva le sue intenzioni fin da subito, correndo intanto a grande velocità e facendo attenzione ai suoi attacchi penetranti.
"(Ti prego Kanjiro, fai attenzione.)" Le mie sopracciglia erano accigliate verso l'alto e guardai lo scontro con un'espressione compassionevole, rimanendo leggermente preoccupato mentre pensai con agitazione e sentendo un certo amarognolo nella gola; Akane ed Isuta ebbero un viso concentrato.
"Fammi almeno divertire, voglio impegnarmi di più." L'avventuriera disse con spavalderia quelle parole visto che rimase abbastanza sicura della sua vittoria, porgendo uno sguardo serio verso l'avversario e preparandosi all'attacco; smise di rimanere di profilo e stava per distendere il braccio destro per effettuare un colpo penetrante dritto sul suo petto, ma nel momento esatto in cui stava per farlo, ricevette un taglio sanguinante sul braccio sinistro vicino al polso e rimase alquanto sorpresa della sua rapidità.
"(Sta aumentando la velocità?!)" Noriko inarcò la sua schiena in avanti per portare indietro il suo stomaco ed iniziò a sentirsi pressata dalla rapidità del nemico, porgendogli uno sguardo piuttosto agitato e spalancando leggermente i suoi bulbi oculari; la ragazza iniziò a ricevere vari fendenti diagonali in qualsiasi direzione ed ella provò a bloccarli tutti per non subire ulteriori ferite, continuando a mantenere la punta dell'arma verso l'alto e piegandola leggermente in obliquo in base alla direzione dell'attacco: si sentì il grande frastuono delle due armi che continuarono a schiantarsi tra di loro e l'avventuriera continuò ad indietreggiare in ogni colpo, non riuscendo a stare al passo ed iniziando a stringere i suoi denti per la preoccupazione; si trovavano ormai nel lato est del campo di battaglia. Ad un certo punto la fanciulla si diede una bella spinta all'indietro trascinando i suoi piedi ed iniziò ad attivare la sua abilità appresa al livello 2, facendo illuminare il suo spadino di un colore bianco e sentendosi una modesta quantità di potere, non troppo alta ma soddisfacente; piegò leggermente le sue gambe e portò l'arma ricoperta d'aura all'altezza del petto, tenendola sempre sulla sua destra e puntando la punta di essa verso il ragazzo ardente: si poteva ascoltare il suono di quel flusso di potere che scorreva sul suo spadino.
"Comincerò ad impegnarmi adesso! Scorpion Stings!" Noriko esclamò con vocalità aggressiva e con espressione autoritaria il nome della sua abilità appresa, andando incontro a Kanjiro mentre lo vide con la massima concentrazione e sentendosi il leggero suono dei suoi passi veloci; l'abilità attivata in quel momento consisteva nell'attuare ben tre colpi dritti e penetranti in una qualsiasi parte del corpo a scelta, ma ad una velocità e potenza molto più elevata rispetto alla forza fisica originale dell'utilizzatore, riuscendo a perforare profondamente anche una zona abbastanza tosta come delle armature d'acciaio ben resistenti: distavano di soli pochi metri da loro, quindi la ragazza raggiunse subito l'avventuriero e cominciò a portare il braccio all'indietro per donare una forte carica al primo attacco, rimanendo con il suo corpo di parecchio piegata in avanti; l'avversario ebbe il tempo necessario per mettersi in una postura di combattimento, ma in quel momento con la katana davanti al suo corpo mentre puntava verso l'alto diagonalmente, come se fosse una normale spada.
"Prendi questo!" Appena mancarono pochi centimetri di distanza fra di loro Noriko sferrò il primo colpo penetrante, indirizzandolo sul suo busto e sfiorando appena la lama della sua katana; in quel momento Kanjiro rimase abbastanza concentrato e spostò con forza la sua arma verso la sua sinistra per deviare l'attacco, riuscendoci con successo e sentendosi un rimbombo abbastanza rumoroso in quel preciso momento: il ragazzo riuscì per fortuna a prevedere la direzione dell'attacco mezzo secondo prima, ma rimase sbilanciato dopo quel colpo e si scatenò una leggera onda d'urto sul pavimento, portando a causa del contraccolpo la sua arma verso l'alto sopra la testa e rischiando di inciampare all'indietro, mentre aveva la gamba sinistra leggermente alzata a mezz'aria.
"Gghh! (Ci sono riuscito!)" Il ragazzo spalancò i suoi occhi e vide la sua avversaria con molta attenzione dall'alto, provando a capire se dovesse continuare ad attaccare mentre egli fece un verso di sforzo e strinse i suoi denti con prepotenza; la ragazza rimase piegata in avanti ed inaspettatamente corse sulla sinistra del ragazzo per andare dietro la sua schiena.
"L'abilità non è ancora finita!" Esclamò Noriko con una voce alquanto ironica ma piena di carica mentre ebbe un volto piuttosto deciso, andando dietro il suo avversario e tirandogli due colpi penetranti a piena potenza sulla parte sinistra della schiena intanto che rimase piegata in avanti, sentendosi anche il fortissimo suono dei due colpi e del sangue zampillante; Kanjiro fece un verso molto forzato ed un piccolo urlo a causa del dolore subito dall'attacco, inarcando lo stomaco in avanti e cadendo dopo pochi secondi a pancia ingiù mentre aveva ancora la katana impugnata saldamente sulla mano destra: lo spadino della ragazza era leggermente sporco di liquido rosso ed il ragazzo ebbe anche due buchi molto piccoli ma letali anche sulla schiena, aventi dei bordi rossi visto che stava colando una quantità minimale di sangue in quella zona.
"(Maledizione! Spero non lo voglia fare fuori.)" Pensai dentro di me con intensità mentre strinsi i miei denti insieme ad una leggera irritazione, guardando lo scontro con attenzione e serrando i miei pugni mentre giacevano sopra i miei pantaloni nella zona delle gambe; stropicciai il tessuto del mio pantalone che sembrava alquanto sottile ma non troppo e continuai a percepire una brutta sensazione: improvvisamente si vide l'avventuriera che iniziò a fare dei passi normali e costanti verso la testa del ragazzo, facendo il giro sulla sua destra per tornare frontalmente a lui mentre restava disteso a terra; distavano di pochissimi centimetri ed ella incominciò ad impugnare l'arma tramite il manico come se fosse un pugnale, alzandola subito dopo e puntandola sulla sua testa indifesa che era ancora rivolta sul pavimento.
"Bene... ci possiamo salutare per sempre." Disse quelle parole con una tonalità molto cupa e con una serietà a dir poco inquietante, guardando il suo avversario disteso a terra con un'espressione delusa come se fosse solamente un piccolo insetto; aveva leggermente il mento alzato e mostrava degli occhi penetranti che guardavano verso il basso con disgusto, vedendosi anche un'ombreggiatura che ricalcava il colore delle sue pupille marroni scuro: anche se l'avventuriero non riuscì a vedere la scena, riuscì a comprendere immediatamente quali fossero le sue intenzioni dopo quella frase.
"(Mi vuole perforare il cranio?! Non glielo permetterò così facilmente...!)" Kanjiro mostrò degli occhi spalancati e poggiò le sue mani per terra mentre la destra aveva ancora l'arma, spingendo più forte che potette e per evitare che la sua testa venisse perforata completamente dall'arma della nemica; la sua testa era ancora verso il basso e lui stava stringendo i suoi denti alla massima potenza, facendo vedere i suoi bulbi oculari che stavano tremando velocemente.
"(Forza...! FORZAAAA...! NON MORIRO' COSI'!)" Noriko abbassò lo spadino velocemente e con prepotenza per poter concludere lo scontro con il suo omicidio, ma in quel momento esatto al ragazzo venne un'idea; smise di provare a rialzarsi e girò completamente il suo corpo verso l'alto per guardare il colpo dell'avversaria, mettendo immediatamente la sua katana sopra a sé per proteggersi dall'attacco penetrante: si sentì un leggero impatto metallico e la punta dello spadino stava grattando prepotente la lama dell'arma di Kanjiro, dove al minimo errore od abbassamento di guardia egli avrebbe rischiato la vita, visto che bastava semplicemente spostare lo spadino un pochino più lateralmente per avere uno dei due occhi del ragazzo in pericolo; dopo alcuni secondi diede una bella spinta diagonale con la katana e fece indietreggiare l'avventuriera di qualche metro, obbligandola a trascinare i piedi sul pavimento e sentendosi un rumore leggermente fastidioso.
"Ggghhh... insistente." La ragazza omicida strinse i suoi denti con forza per un secondo e corrucciò le sue sopracciglia verso il basso, facendole tremolare per qualche secondo come se stesse accumulando parecchia rabbia; aveva una voce davvero irritata ed intanto impugnò nuovamente la sua arma in modo normale, ma mettendoci molta più forza rispetto a prima visto che si rivelava alquanto infastidita: intanto l'individuo ardente riuscì a rimettersi in piedi dandosi una spinta con le mani e si mise ben dritto, portando subito dopo la sua arma dietro di sé sulla sua destra e guardando la nemica con intensità.
"Visto che a te importa solamente uccidermi... Adesso ti brucerò! Circular Fire!" Kanjiro citò la sua abilità che aveva utilizzato nella battaglia contro Kyoko con vocalità aggressiva, facendo vedere uno sguardo che era un misto tra determinazione ed autorità; la sua arma iniziò ad avere dell'aura infuocata intorno e si percepì un forte odore di bruciato insieme ad un grande potere, attuando subito dopo un salto per andare incontro all'individua: iniziò a roteare a mezz'aria come una trottola infuocata impazzita e si avvicinò rapidamente verso la ragazza, volando di circa due metri a mezz'aria mentre l'arma rilasciò scie infuocate alquanto rumorose.
"Maledizione!" Noriko non si aspettò un attacco del genere e quindi esclamò quella frase ad alta voce e con preoccupazione, presentando un volto agitato mentre non sapeva come difendersi; l'avventuriero riuscì a sferrare i due colpi infuocati con successo senza che ella ebbe la possibilità di potersi difendere, procurandole dei tagli sanguinanti ed infuocati nella parte superiore del petto vicino al collo ma ustionandole anche le spalle: la ragazza fece un verso acuto di sofferenza ed iniziò a rotolare per vari metri sul terreno ruvido, sporcandosi di polvere l'avambraccio destro, il ginocchio sinistro che si sbucciò leggermente ed anche le parti della pancia mentre si sentì il suono del rotolamento.
"Aaahhh!" Dopo quell'urlo acuto come il primo smise di rotolare e rimase a pancia ingiù, con le braccia distese in avanti diagonalmente e con il corpo leggermente in obliquo verso la destra di Kanjiro, notandosi in quel momento anche le sue gambe che erano leggermente piegate e vedendosi le sue spalle completamente grigie a causa della scottatura; tutti i tifosi rimasero interdetti e stavano aspettando che lei potesse rialzarsi per continuare lo scontro, oppure se fosse stata messa al tappeto per proclamare vincitore l'individuo ardente: la sbucciatura della ragazza sul ginocchio era alquanto rossa e le uscì del liquido scarlatto nella parte superiore del petto, facendo capire che i due fendenti roteanti erano andati a buon fine.
"Che abbia vinto?!" Domandai improvvisamente con tono meravigliato e sorpreso, facendo un volto incredulo ed alzandomi immediatamente dal mio posto a sedere; rimasi leggermente piegato in avanti e fissai con intensità la situazione sul campo di battaglia, notando che il mio teorico amico Kanjiro stava avendo la meglio contro la ragazza omicida, ed iniziando a sentire dentro di me il gusto dolce della vittoria: Akane ed Isuta si girarono verso di me e mi guardarono con volto stranito, non riuscendo a capire perché avessi attuato un'azione così esagerata, ma dopotutto loro ancora non sapevano in quel momento che lo avevo incontrato poco prima all'entrata del campo di combattimento, parlandoci come se saremmo stati degli amici in futuro.
"Ggghhh... Maledetto...! Non ti lascerò vivere a lungo...!" Noriko alzò la sua testa improvvisamente per guardare il suo avversario con uno sguardo pieno di rabbia, esclamando delle minacce in modo casuale ma con tanta autorità ed aggressività, facendo capire che non si fosse ancora arresa: subito dopo provò a rialzarsi e fece vari versi di sforzo, spingendo le sue mani sul terreno ruvido mentre nel suo palmo dominante stava tenendo ancora l'arma; i suoi bulbi oculari tremarono continuamente e sembrava che in lei stesse crescendo un rancore sempre più alto, confermando sempre di più che ella non fosse altro che una testa calda: i due partecipanti si distanziarono frontalmente di circa sei metri e si trovavano vicini alla zona nord-est del campo di battaglia.
"Vuoi ancora combattere? Sei ridotta abbastanza male, non te lo consiglio." Contemplò Kanjiro con tonalità fiduciosa ma anche affidabile, mostrando un volto sicuro di sé e distendendo il suo braccio destro orizzontalmente, puntando la katana verso l'avversaria; i suoi occhi erano alquanto penetranti e cercò di studiare le reazioni della ragazza, provando a capire se ci fosse un modo per farla arrendere: dopotutto egli non aveva alcuna intenzione di uccidere e non voleva rischiare di essere ammazzato, a causa di quel suo buonismo piuttosto sincero.
"Maledetto arrogante! Te non sei superiore a me... ti dimostrerò che posso farti fuori in poco tempo!" L'avventuriera avente la testa calda iniziò ad urlare sempre più forte e con un'aggressività senza precedenti, guardando il suo interlocutore con un grande istinto omicida e con degli occhi che dimostravano un'enorme furia: subito dopo riuscì a darsi una spinta ancora più forte tramite le mani e si alzò con successo, facendo un piccolo verso e cercando di rimettersi ben dritta; cominciò a respirare affannosamente e provò a riprendere fiato per continuare il combattimento, mantenendo la gamba sinistra leggermente piegata rispetto alla destra visto che in essa aveva una sbucciatura, sentendo sicuramente un modesto dolore quando cercò di distenderla completamente: la sua arma in quel momento era puntata verso il pavimento obliquamente.
"Guarda che dovresti ringraziarmi, se solamente avessi voluto... potevo puntare leggermente più in alto i colpi dell'abilità che ho sferrato poco fa, ed a quest'ora... non avresti neanche più la testa attaccata con tutto il resto del tuo corpo." L'avventuriero continuò a puntare l'arma verso la ragazza ed egli spiegò con vocalità intellettuale che volendo poteva ucciderla, chiudendo i suoi occhi per un secondo e riaprendoli subito dopo mentre ebbe le sopracciglia leggermente corrucciate; voleva cercare un modo per farle frenare quel suo istinto omicida senza senso, dicendole con parole molto schiette quelle parole fiduciose: la nemica serrò i suoi denti e rimise la sua gamba sinistra ben dritta.
"(Oh no, Kanjiro... perché non lo hai fatto? So benissimo che è sbagliato uccidere... ma se non la fai fuori... lei ti ucciderà sicuramente... e non esiterà nel farlo. Anche io avrei agito nello stesso modo... però è molto pericolosa come ragazza.)" Continuai a rimanere in piedi ed i miei occhi erano leggermente tremolanti, continuando a fissare lo scontro con una certa preoccupazione che percepii improvvisamente nel mio cuore; strinsi il mio pugno destro mentre si trovava all'altezza della vita ed anche i miei denti, accigliando le mia ciglia verso il basso.
"Pff... questo sarà l'errore che ti porterà alla morte! Ne approfitterò per attivare un'altra delle mie abilità! Hidden Penetration!" Noriko attivò con voce funesta la sua abilità che aveva appreso al livello 3 e decise di non provare nessun riconoscimento verso l'avversario, guardandolo con la medesima ira e piegando le sue gambe come se si stesse preparando a correre: la tecnica consentiva di sferrare un colpo rapido ma letale in una qualsiasi parte del corpo dell'avversario, aumentando anche di parecchio la sua velocità di movimento e di attacco per poterlo confondere prima dell'azione; ricominciò a correre incontro a Kanjiro e si notò improvvisamente un cambio di rapidità incredibile, vedendola molto più veloce di prima nonostante le ferite ricevute: le gambe e le braccia della ragazza avevano un contorno blu, invece lo spadino non si stava illuminando di nessun colore, come se non avesse attivato nessuna abilità.
"(Non potrò resistere per molto, devo sconfiggerla usando quella mossa.)" Kanjiro si mise nella stessa identica posizione di combattimento che aveva attuato ad inizio battaglia e vide l'avversaria avvicinarsi sempre di più, guardandola più attentamente ed iniziando a stringere i suoi denti per aver compreso l'inutilità di averle risparmiato la vita; strinse leggermente i suoi occhi per accentuare lo sguardo su di lei, ma improvvisamente scomparve dal suo campo visivo poiché iniziò a corrergli intorno come in un cerchio: il ragazzo sussultò e si rimise dritto subito dopo, facendo uno sguardo preoccupato e girando la sua testa in varie parti per non perdere di vista Noriko.
"(Dove colpirà? Non la vedo...)" Gli scese una goccia di sudore sulla guancia destra e fece dei versi di sforzo mentre provò a seguire la rapidità della ragazza, sentendosi i piedi di ella che impattavano velocemente e rumorosamente sul pavimento per quanto fosse scattante; l'avventuriera aveva la schiena inarcata in avanti e si notava intorno al suo corpo un vento incredibile per quanto fosse veloce, correndo continuamente in cerchio per distrarre il ragazzo al meglio.
"Trovato il punto scoperto." Disse improvvisamente Noriko con voce sicura di sé e determinata, presentando un'espressione leggermente meno furiosa ma comunque sia parecchio irritata; spalancò i suoi occhi ed ad una velocità incredibile andò incontro a Kanjiro, distendendo il suo braccio destro per infliggergli un colpo penetrante sul punto scoperto che aveva citato: in quel momento si trovava dietro all'avventuriero, ma egli non lo sapeva ancora in quel momento; nel mentre sentii nuovamente in me un gusto amaro ed un odore alquanto pressante, come se stesse per accadere un qualcosa di negativo.
"Non so dove voglia colpirmi, ma devo spostarmi!" Esclamò improvvisamente con una voce che sembrava nel panico e con un viso particolarmente agitato, smettendo di girare la sua testa da qualsiasi parte ed avendo gli occhi spalancati visto che non sapeva cosa fare; il ragazzo stava per effettuare una capriola sulla sua destra per poter schivare in modo completamente casuale l'attacco della ragazza, ma nel momento esatto in cui gli venne un'idea di quel genere, la sua spalla sinistra venne trafitta aggressivamente dallo spadino, sentendosi il rumore del perforamento e dell'impatto: l'individuo portò il suo petto in avanti e fece alcuni balbettii a causa del forte dolore, facendo cadere anche la sua katana a terra e sentendosi un grande frastuono del suo materiale duro. Lo spadino entrò nella parte dietro della spalla e fuoriuscì dalla zona in avanti, facendo capire che fosse stata perforata completamente e vedendosi del sangue su tutta la lama; il liquido scarlatto si mise a scorrere in tutta quella zona e si staccò dal metallo per schiantarsi a terra, sentendosi il leggero gocciolio di esso.
"AAAAHHHHHH!" Kanjiro chiuse i suoi occhi e fece un urlo di dolore talmente forte che rischiava di perdere l'utilizzo delle sue corde vocali, avendo la bocca più aperta che mai ed utilizzando la sua mano destra che oramai era libera per poggiarla sulla sua spalla colpita; con essa strinse fortemente quella zona con le dita e continuò ad urlare, alzando la sua testa verso l'alto e riaprendo immediatamente i suoi occhi: erano pieni di dolore e solamente a guardarli sembrava come se a momenti stesse per morire, visto che aveva addirittura delle venature rossastre e calcate sulla parte della sclera; Kyoko ed io ci preoccupammo tantissimo e facemmo un volto pieno di sconvolgimento mentre si sentì un leggero odore di sangue, rimanendo interdetti e con il pubblico che invece ricominciò ad urlare tra un misto di esaltazione ed anche rabbia.
"Hai visto cosa succede a sottovalutarmi? Morirai entro qualche secondo." Disse l'avventuriera con tono spavaldo ma anche con una malvagità senza eguali, mostrando un volto alquanto severo ma che sembrava che provasse anche una certa soddisfazione, mantenendo le sopracciglia ben corrucciate ed una grande autorità verso il suo avversario; lentamente spostò lo spadino verso destra mentre era ancora dentro al corpo di Kanjiro per poter allargare il buco in un taglio, come se lo volesse dividere in due e facendolo urlare ad alto volume insieme ad una sofferenza immane, sentendosi anche il suono delle carne che venne tagliata e della ferita che diveniva sempre più larga: il sangue continuò ad aumentare sempre di più e la vittima improvvisamente afferrò lo spadino dell'avversaria, cercando di toglierselo con tutte le sue forze con la mano dominante e vedendosi del sangue che fuoriuscì dal palmo.
"NON TI PERMETTERO' DI UCCIDERMI!" Il ragazzo ardente urlò quelle parole con una grinta a dir poco incredibile e perdendo quasi del tutto la sua voce, mostrando un volto spiritato e con degli occhi talmente spalancati che sembrava aver perso il controllo di sé; provò con tutte le sue forze a spingere lo spadino sulla parte esterna della sua spalla per poterselo levare completamente, utilizzando tutta la sua forza e vedendo la sua mano insanguinata che tremava per la sofferenza che stava provando: la ragazza rimase alquanto perplessa ma anche agitata, decidendo di immettere più forza sull'impugnatura per poter spingere dentro la carne della vittima.
"NO, NON VA AFFATTO BENE, KANJIRO NON DEVE MORIRE, AVEVA DETTO CHE CI SAREMO AFFRONTATI!" Esclamai improvvisamente con voce agitata ed aggressiva mentre mossi il mio braccio destro lateralmente all'altezza del petto, chiudendo i miei occhi e riaprendoli subito dopo per mostrare uno sguardo in pieno panico; la mia amica alzò la sua testa verso di me e comprese parzialmente il motivo delle mie azioni esagerate, sussultando e guardandomi dopo qualche secondo in modo compassionevole.
"Kevin..." La nobile inarcò le sue sopracciglia verso l'alto e fece fuoriuscire dalle sue corde vocali un tono pieno di dispiacere, continuando a guardarmi con una certa tristezza e sperando anche lei che Kanjiro potesse vincere lo scontro; Kyoko che si era affezionata al ragazzo nello scontro che aveva compiuto con lui il giorno prima non poté che rimanere nel mio stesso stato, notandosi immediatamente che lei stesse tremando leggermente con un volto impaurito: sentivo in me una bruttissima sensazione ed una grandissima paura, che mi stava facendo salire la voglia di scendere nel campo di battaglia.
"Noto che non ti arrendi! Allora vediamo come rispondi a questo!" L'individua omicida disse quelle parole con una vocalità molto ironica e vanitosa, presentando un ghigno piuttosto sinistro sul suo volto e degli occhi che sembravano alquanto divertiti; strinse il suo pugno sinistro libero con molta forza e stava decidendo di sferrarglielo contro la schiena dell'avversario, in quel modo avrebbe aumentato di parecchio il suo dolore: lo portò all'altezza della pancia e sferrò un pugno indirizzato poco sopra il didietro del nemico, ma egli improvvisamente riuscì a muovere il suo braccio sinistro per portarlo dietro a sé, bloccando il pugno della ragazza visto che gli afferrò il polso saldamente.
"COSA? Come fai a muovere il braccio... se hai la parte superiore di essa trafitta dal mio spadino?!" Noriko alzò la sua tonalità improvvisamente ed i suoi occhi divennero spalancati come non mai, avendo immediatamente un'espressione agitata e provando a spingere sempre di più per poter colpire la schiena dell'avversario, ma l'individuo ardente utilizzò tutta la sua forza in quella sua dura mano per non essere colpito; egli stava emettendo tantissimi versi di sforzo visto che provò una sofferenza incalcolabile, trovando un qualsiasi modo per non morire visto che voleva vincere a tutti i costi quel famoso evento: il taglio faceva fuoriuscire una modesta quantità di sangue che si mimetizzava anche con il colore rosso della sua maglia, andando anche a gocciolare per terra.
"Non perderò così facilmente... CON UNA COME TE!" Esclamando quella frase con una vocalità determinatissima ed anche aggressiva riuscì a togliere l'arma, spingendo sempre di più sull'esterno della spalla e riuscendoci con successo un secondo dopo alla conclusione della frase, mostrando una sofferenza sempre più elevata ma anche una risolutezza a dir poco incredibile; nel momento esatto in cui lo spadino si staccò dalla spalla, Noriko indietreggiò di circa tre metri e nella zona colpita di Kanjiro zampillò un modesto schizzo sanguinoso, a causa della prepotenza con cui l'arma venne rimossa da quella parte e lasciando anche una piccola chiazza scarlatta sul pavimento ruvido. L'individuo si girò verso la nemica e riprese immediatamente la sua katana con la mano destra, attuando un salto all'indietro ed allontanandosi frontalmente dalla ragazza di circa otto metri appena ritornò sulla terraferma; il viso del ragazzo era molto stanco e sembrava a dir poco distrutto, inarcando leggermente la sua schiena in avanti e respirando affannosamente mentre vide l'avversaria con serietà: la fanciulla si era rimessa ben dritta e fissò la sua vittima con una certa irritazione.
"Devo dire che sei molto ostinato, ti farò avere una morte onorevole come ricompensa... se ne avrò voglia..." Contemplò Noriko con voce alquanto modesta che emanava anche irritazione e presentando uno sguardo sicuro di sé, poggiando la sua mano sinistra sul fianco del medesimo lato e continuando ad impugnare sulla destra il manico dell'arma, mentre puntava diagonalmente in basso; subito dopo alzò l'arma all'altezza del petto e distese il suo braccio destro, puntando la punta dello spadino verso l'avversario come un'azione che aveva effettuato il ragazzo non troppo tempo addietro.
"No... adesso basta... a questo punto ti ridurrò in polvere e non avrai nemmeno la possibilità di essere curata! Infiammati mio cuore... e dammi le ultime energie... PER ABBATTTERE IL MIO NEMICO! FINIKAMI!" Kanjiro urlò al massimo delle sue possibilità il nome della sua abilità più forte ed alzò la testa verso il cielo mentre fece tale azione, mantenendo i suoi occhi ben aperti e con il rossore che ancora non era passato; il suo tono era aggressivo e subito dopo alzò la sua katana verticalmente con la mano destra, tenendola puntata verso il cielo mentre essa ricevette un riflesso luminoso da parte della supergigante rossa: dietro di lui si formarono delle fiamme molto intense e si sentì un odore di esse incredibile, talmente forte che fece pizzicare il naso a chiunque si trovasse in quella zona e vedendole prendere forma poco a poco.
"(Ecco il suo asso nella manica.)" La ragazza fece un leggero passo all'indietro e dimostrò un volto leggermente concentrato, smettendo di avere il braccio disteso completamente ed iniziando ad averlo solamente in modo parziale in quella posizione, facendo puntare la lama dell'arma verso la sua sinistra; aveva una goccia di sudore sulla sua guancia mancina e stava iniziando ad avere molta tensione attorno a sé, sapendo che la mossa dell'individuo ardente era alquanto pericolosa: le sue sopracciglia erano corrucciate e stava aspettando la comparsa del famigerato essere, pensando che sicuramente era meglio proteggersi in quel momento.
"Aaaahhhhh!" Mentre l'avventuriero continuò ad urlare con una tonalità talmente aggressiva da perdere quasi del tutto la sua voce, dietro di lui si formò la medesima figura che comparve nella battaglia contro Kyoko; si cominciarono a vedere le braccia infuocate dell'essere e tutta la sua figura umanoide infuocata che fece appesantire l'odore delle fiamme, sentendosi anche un grande caldo che arrivò persino nella zona degli spalti su dove giacevano i miei amici e me: dopo qualche secondo la figura divenne completa e rilasciò una potentissima onda d'urto, insieme ad uno sbraito colossale e mostruoso che si unì con la voce di Kanjiro, facendo sentire a tutti quanti un urlo letteralmente sdoppiato come se quelle due entità fossero una cosa sola; la sagoma di fuoco era alta sei metri ed era parecchio muscolosa, insieme ad un viso parecchio aggressivo che faceva venire un grande timore.
L'individuo ardente ormai stava attivando la sua ultima carta da giocare per cercare di garantirsi la vittoria, sapendo che se non ci fosse riuscito sarebbe andato incontro a morte certa e quindi, decise di utilizzare ogni singola briciola rimasta del suo mana per poter mettere al tappeto l'avversario; intanto si poteva sentire intorno all'individuo un potere incredibile e parecchio elevato, riuscendo a far capire a tutti quanti che stava per rilasciare il gran finale di quello scontro.
"Eh... questo dovrebbe essere un problema... non so come fermarlo onestamente..." La ragazza distese il suo braccio sinistro con il palmo della mano aperta ed utilizzò una voce alquanto agitata, mostrando un'espressione alquanto alterata e sentendo una pressione ancora più assurda appena l'essere sbucò fuori completamente; i suoi occhi erano spalancati ed iniziò ad attivare varie barriere magiche di colore grigio davanti a sé, sapendo in precedenza su cosa consisteva la tecnica dell'avversario: erano ben sei ed erano a forma di rombo, ma il nemico non si perse d'animo ed appena riabbassò la testa per vedere il suo obbiettivo, sferrò il suo attacco.
"Vai mio essere... distruggila!" Kanjiro si piegò in avanti diagonalmente verso l'alto e portò all'ingiù il suo braccio destro, puntando l'arma verso Noriko per far capire all'essere chi fosse la vittima che dovesse subire tale abilità; i suoi occhi rimasero aperti più che mai e le sue corde vocali stavano chiedendo pietà per come venivano utilizzare, rischiando di non riuscire a parlare più dopo quella situazione per quanto si stesse sgolando e vedendo intanto la nemica con sguardo omicida, emanante anche parecchia rabbia. L'essere seguì il comando imposto dal suo padrone e distese il suo braccio destro con il palmo della mano infuocata aperta, scagliando verso l'individua un getto fiammante devastante che avrebbe disintegrato qualsiasi cosa sul suo cammino, sentendosi il fortissimo suono delle fiamme che fuoriuscirono dal palmo del mostro mentre continuava a sbraitare; il potentissimo attacco si schiantò sulla prima barriera e le fiamme si espansero in qualsiasi direzione nell'aria, portando sempre più caldo in tutta l'arena e rendendo la zona un insieme di colori intensi: fortunatamente la barriera ci riuscì a proteggere con successo dalle possibile fiammate che potevano dirigersi verso il pubblico, vedendosi che infatti si dissolsero appena andarono contro il muro invisibile.
"Ggghhh... aaahhh!" L'avventuriera fece alcuni versi di sforzo e subito dopo un urlo alquanto acuto, aprendo la sua bocca come non mai e continuando a mantenere il suo braccio disteso per permettere alle barriere di non distruggersi; il suo volto era in pieno sforzo ed i flussi infuocati continuavano a cambiare colore tra il rosso e l'arancione, come se fossero lampeggianti e dando vita ad uno spettacolo incredibile: mi iniziai a preoccupare come non mai e decisi di correre verso la balaustra per vedere al meglio ciò che stesse accadendo, facendo preoccupare Akane, Isuta, Kimiko e Kyoko che sussultarono appena mi videro fare tale azione.
Il ragazzo continuò ad emanare un urlo senza fine insieme al suo essere come se avesse perso completamente la testa, ma sicuramente erano il suo orgoglio e la sua determinazione che gli permisero di compiere tali atti, cercando di devastare qualsiasi cosa davanti a sé; ormai non voleva più distruggere solamente le barriere, ma anche Noriko stessa visto che non voleva morire per nessun motivo al mondo: la prima barriera venne distrutta e si sentì il suono simile a quello di un bicchiere che cadde per terra, continuando la sua avanzata verso il secondo scudo. Tutti i tifosi si misero ad urlare con un'esaltazione davvero incalcolabile per lo spettacolo a cui stavano assistendo, ma invece io stesso mi preoccupai tantissimo per il suo consumo di mana a dir poco squilibrato e quindi non riuscivo a rimanere allegro, od esaltato in un momento del genere.
"Non ci riusciraaiiiiii!" La ragazza stessa si stava preoccupando della sua sorte e fece fuoriuscire un tono acutissimo dalla sua gola, mantenendo lo stesso sguardo mentre continuò a fare versi di sforzo per tenere intatte le barriere; dopo circa cinque secondi di contatto con la seconda barriera e vedendosi un'ulteriore espansione di fiamme al contatto, anche essa si frantumò, ma da quel momento in poi, tutti gli scudi si frantumarono dopo nemmeno mezzo secondo di contatto ed in successione: si sentì un grandissimo frastuono fastidioso ed appena le fiamme riuscirono a raggiungere la ragazza con successo, ci fu un'esplosione di fumo talmente enorme e rumorosa che riempì completamente tutta la zona di combattimento, non riuscendosi a vedere più nulla per qualsiasi persona presente in quel momento.
"Kanjiroooo!" Raggiunsi il parapetto a grande velocità e poggiai immediatamente le mie mani sopra di esso, per inarcare la mia schiena in avanti il più possibile e per farmi sentire dal ragazzo che poteva diventare probabilmente un grande amico del mio gruppo, urlando al massimo del mio tono ed avendo gli occhi spalancati mentre la cenere marrone continuò col suo frastuono; cadde il silenzio tombale dopo quell'urlo e ci volle un po' di tempo prima di poter vedere l'esito dello scontro, visto che il fumo arrivò anche oltre l'altezza massima dell'arena, fuoriuscendo in questo modo dalla struttura: la tensione era elevatissima e tutti gli altri sensi me li sentivo a dir poco insopportabili, persino le mie stesse mani tremarono mentre giacevano sopra alla balaustra, mostrando uno sguardo preoccupato ed in pieno panico.
Passarono parecchi secondi che sembravano un'eternità visto che la cenere ci mise davvero molto tempo a dissiparsi completamente, ma ad un certo punto il fumo iniziò a scomparire, riuscendosi a vedere poco a poco almeno il lato su dove si trovava l'individuo ardente: Kanjiro giaceva a terra con la pancia all'ingiù sempre nel lato nord-est dell'arena, vedendosi a dir poco sfinito ma non ancora privo di sensi, sentendosi alcuni suoi versi di sofferenza mentre la katana si trovava sul pavimento alla sua destra; aveva le braccia in avanti e la sua faccia stava letteralmente incollata sul pavimento, non riuscendo a muoversi mentre si notava che era sempre più sporco: non contando le ferite di poco prima in quel momento la sua fronte era completamente grigia, come anche le sue braccia e le maniche della sua maglietta come se fosse stato completamente bruciato, ma fortunatamente era solamente a causa del fumogeno di poco prima.
"Avrà... Vinto...?" Domandai con voce incredula mentre ebbi un volto pieno di paura e sconcertamento, mantenendo i miei occhi e le sopracciglia tremolanti intanto che cercai di pensare positivamente; avendo la testa girata sulla destra iniziai a girarla poco a poco verso sinistra, notando che anche nella zona di impatto con Noriko il fumo stesse scomparendo, dissolvendosi completamente dopo qualche secondo e vedendo che lei si trovava ancora in piedi: l'odore di bruciato e del fumo scomparve completamente dagli spalti, facendo tornare poco a poco una fragranza neutra che fece rimanere un leggero pizzico sul naso.
"Gghh... oh no!" Sussultai e rimasi impietrito nel vedere l'avventuriera che rimase in piedi nonostante tutte quelle intense ferite ricevute dall'abilità del ragazzo, avendo sempre il medesimo viso e con il cuore in tumulto; la ragazza aveva tutto il corpo ustionato e sporco di fumo dalle gambe fino alla testa, mostrando la sua pelle ed il suo vestiario che erano completamente grigi, soprattutto nelle parti delle gamba e braccia si poteva notare un grigio che si avvicinò molto ad un colore nero, facendo comprendere che quelle furono le zone più dolorose per Noriko: si era salvata per pura fortuna ma anche lei faceva parecchia fatica a muoversi, mantenendo la sua schiena inarcata in avanti e respirando affannosamente. Kanjiro era completamente incapacitato di muoversi e non poté fare nulla per sfuggire dalla rabbia della sua avversaria, notandosi la sua spalla colpita che nonostante fosse completamente sporca, si vide un leggero colamento di sangue.
"Uff... uff... a-adesso... t-ti ucciderò..." L'individua con voce balbettante e seria iniziò ad incamminarsi verso l'avversario in modo zoppicante, mostrando un volto alquanto severo ma anche parecchio stanco, non riuscendo ad arrabbiarsi come voleva lei visto che non aveva le forze per farlo; le sue gambe andarono molto lente e visto che capii le sue intenzioni volevo provare a scendere, ma se facevo movimenti bruschi potevo rischiare di sentire dolore sulla mia pelle visto che era passato ancora troppo poco tempo dal combattimento di Hitoshi, nonostante i medici avessero fatto un ottimo lavoro a curarmi: visto che l'annunciatrice vide Kanjiro che continuò a rimanere a terra senza dare risposte, decise di proclamare la ragazza vincitrice di quell'incontro.
"A quanto pare Kanjiro non riesce a rialzarsi visto che ha utilizzato troppo potere per cercare di sconfiggere la sua avversaria, quindi proclamo vincitrice la partecipante Noriko! Entrambi i guerrieri ci hanno dimostrato delle tecniche molto curiose e formidabili! Soprattutto la nostra cara avventuriera audace che ha tirato fuori le sue abilità particolari che non si erano mai viste... e grazie alla sua resistenza leggermente maggiore rispetto a quello dell'avversario... ha vinto la battaglia! " Urlò con la solita esaltazione la voce al microfono per cercare di dare la massima carica agli spettatori dell'arena, ma in quel momento poche persone decisero di urlare visto che molte di loro videro l'avventuriera andare incontro al perdente dello scontro; lo sguardo della ragazza era irritato e strinse i suoi denti mentre tenne in modo saldo il suo spadino sulla mano destra, contemplando un "Per me non è ancora finita..." intanto che continuò la sua avanzata: nel mentre si potevano vedere alcune zone del pavimento ruvido parecchio bruciate e sporche in tantissime parti sparse, facendo capire che il campo di combattimento in quel momento era ridotto davvero molto male a causa della fortissima abilità del ragazzo, visto che erano rimaste anche alcune fiammelle ondulatorie sul terreno.
"Ma che succede? Noriko ancora armata va verso Kanjiro... lo vuole uccidere? Ormai che lo scontro è stato terminato potrebbe pensarci qualcuno a poterli fermare, visto che Noriko è ormai la vincitrice dello scontro: qualcuno lo salverà?" L'annunciatrice fece quella domanda con tono incredulo e staccò il contatto visto che il suo lavoro era ormai concluso in quel momento, vedendosi la ragazza omicida a pochi centimetri di distanza dal ragazzo ardente; Kyoko sussultò e fece un verso di paura, non sapendo la fine che avrebbe fatto il suo cosiddetto rivale e preoccupandosi parecchio: l'avversaria del ragazzo alzò leggermente il braccio destro per puntare l'arma verso il cuore di egli, mentre lui continuò a fare dei versi di preoccupazione visto che rimase comunque sia cosciente. Anche se lo scontro si era concluso con la vittoria dell'avventuriera, era ancora legale poter uccidere il proprio avversario grazie alle regole imposte nel torneo da Tibelius IV, visto che era passato fin troppo poco tempo dalla fine della battaglia, dando in questo modo l'opportunità di poter ammazzare il proprio nemico fino a quando non usciva dalla zona di combattimento, oppure finché non sarebbero arrivati i medici; nessuno stava decidendo di fermare Noriko ed i dottori ci stavano mettendo troppo tempo ad arrivare, compreso anche il personale che gestiva il torneo, quindi l'unico modo per poter salvare il ragazzo era tramite l'intervento del sottoscritto.
"No... non te lo permetterò!" Visto che ormai lo scontro era concluso decisi di scendere nella zona di combattimento, esclamando quella frase con voce autoritaria mentre strinsi le mie mani sul parapetto; mostrai un'espressione parecchio determinata e subito dopo feci un salto per superare la balaustra, alzando la gambe lateralmente sulla mia destra e superando del tutto quell'ostacolo mentre tenevo la mano sinistra sopra di esso: riuscii a scendere con successo nella zona ma percepii un leggero dolore nelle gambe appena impattai gli arti sul pavimento ruvido, mettendomi inginocchiato ma decidendo di rialzarmi subito dopo per poterli raggiungere.
"Kevin, non fare movimenti bruschi, non ti sei ripreso ancora del tutto!" Akane si alzò improvvisamente ed esclamò quella frase con voce preoccupata, iniziando a correre anche lei verso il parapetto per poter scendere mentre ebbe uno sguardo severo ed agitato; Isuta sussultò con volto sorpreso e decise di seguire la ragazza per poter venire anche lui nella zona di combattimento, mentre invece la maga e Kimiko rimasero ferme sugli spalti: la lottatrice decise di rimanere vicino a Kyoko visto che era parecchio preoccupata, provando a calmarla in qualche modo rimanendo vicino a lei.
"E' il momento che tu dorma per sempre." La voce dell'avventuriera era tetra e nel suo viso si poteva vedere solamente un gran menefreghismo, non importandosi completamente dell'avversario che poteva morire e guardandolo semplicemente con superiorità; le sue sopracciglia erano inarcate verso il basso e Kanjiro provava a sforzare le sue braccia per muoversi, ma non ci riuscì: anche se l'individuo era di schiena, Noriko poteva comprendere dove si potesse trovare il cuore del suo avversario, decidendo di mirare con attenzione per non poter sbagliare.
"F-fermaaaa- Gghh... (Dannazione! La pelle mi fa ancora male, non mi è passata del tutto!)" Feci un urlo con voce forzata per provare a chiamarla ma sentii improvvisamente un dolore più forte sul mio fianco sinistro, mostrando un volto che divenne subito dolorante e sbilanciandomi per qualche secondo in avanti, rischiando di inciampare; chiusi il mio occhio sinistro per un secondo e lo riaprii subito dopo, stringendo i miei denti e resistendo al dolore: percepii nella mia gola un gusto a dir poco disgustoso, capendo che forse per il ragazzo fosse arrivata la sua ora.
"(E' finita... non riesco a muovermi... mi dispiace Kevin... non ci potremo scontrare in semifinale come volevi...)" Kanjiro alzò parzialmente il suo volto e lo sguardo dei suoi occhi per vedere la sua avversaria che lo stava per trafiggere nel cuore, stringendo i suoi denti ed avendo dei pugni ben saldi su entrambe le mani; le sue sopracciglia tremolarono e non poté fare nulla per opporsi, avendo solamente quei pochi secondi di tempo per comprendere che la sua ora fosse arrivata: intanto rimasi con la schiena leggermente inarcata in avanti e poggiai la mano destra sul mio fianco sinistro per poter correre più veloce, facendolo in un modo leggermente zoppicante ma rapido che mi fece raggiungere la zona nord-est.
"Noo, ti prego!" Esclamai ad alta voce e con un tono disperato mentre avevo un volto pieno di dispiacere, inarcando le mie ciglia verso l'alto ed implorando di fermarsi mentre Noriko mi ignorava completamente; in quel preciso momento lei iniziò a spedire lo spadino nel cuore del ragazzo ed io feci un salto verso di lei per poterla fermare, distendendo entrambe le mie braccia in avanti e con il tempo che sembrava andare a rallentatore in quell'esatto istante. Il mio salto mi fece schiantare contro l'avventuriera sulla sua destra e riuscii con successo ad allontanarla dall'avventuriero, ma ormai lo spadino era riuscito a compiere il suo tragitto ed a conficcarsi nel cuore di egli, visto che difatti si sentì un verso di sofferenza e di penetrazione appena presi con le mani, le spalle della ragazza per potarla via da Kanjiro; la ragazza sussultò appena realizzò che le fossi saltata addosso ed iniziammo a venire trascinati sul terreno per un paio di metri, provocando un suono fastidioso mentre entrambi emettemmo dei versi di sofferenza, rimanendo sdraiati lateralmente per subire meno dolore possibile e rimettendomi composto nell'immediato: dopo quella situazione lei si trovava sotto di me a pancia insù e sdraiata in modo completamente dritto, mentre invece io mi trovavo sopra di lei a pancia ingiù e con le mani che erano sul pavimento vicino ai lati della sua testa.
"Gghh... e tu chi saresti?! Oh... non mi dire che..." Noriko scosse la testa per la confusione e mi fece una domanda con volto e tono aggressivo, rendendola subito dopo un pochino più seria visto che riuscì a riconoscermi, insieme ad un volto che divenne più concentrato visto che capì che ero il partecipante del torneo; respirai in modo affannoso e la guardai con volto disperato mentre lei mi fissò con sguardo perplesso, non capendo la situazione ed il motivo per cui le fossi andata addosso: si poteva notare la manica destra del mio abito leggermente sporca.
"Ugh... (No... non ha lo spadino in mano... quindi...!) Kanj-" Spalancai i miei occhi e nella mia testa c'erano un insieme di preoccupazioni, iniziando ad avere un viso pieno di terrore ed alzandomi subito dopo per andare dal ragazzo; mi girai e citai il suo nome senza nemmeno completarlo, visto che appena feci quell'azione vidi l'unico scenario a cui non volevo assistere e sussultai: l'arma della ragazza era conficcata nel cuore dell'avventuriero e rimase in piedi diagonalmente, vedendosi sia nella lama che nella sua schiena del liquido scarlatto che aumentò drasticamente, insieme al suo volto che non si alzò nemmeno di un centimetro.
"NOOOO! E' TERRIBILE!" Kyoko urlò improvvisamente con voce disperata quelle parole e si coprì gli occhi con le sue piccole mani visto che non voleva vedere la scena, sentendosi dei singhiozzii come se stesse iniziando a piangere e vedendosi metà del suo volto alquanto triste; Kimiko tenne le spalle di ella e provò a confortarla, rimanendole vicina ed inclinandosi leggermente in avanti per raggiungere la stessa altezza del suo volto: io invece iniziai a correre velocemente verso la vittima, disperandomi in ugual modo se non ancora peggio e piegandomi in avanti durante quell'azione.
"KANJIRO! NOOOO!" Urlai in un modo talmente forte e disperato che iniziai a sentire dolore nella mia gola, mostrando un volto in piena disperazione e con degli occhi aperti come non mai, sentendo anche l'odore sanguinoso del ragazzo mentre mi avvicinai ad egli. Appena lo raggiunsi tolsi immediatamente lo spadino sanguinoso dalla sua schiena e lo scaraventai verso dove si trovava Noriko, sentendosi un piccolo frastuono e girando subito dopo Kanjiro a pancia insù, tenendo la mia mano destra dietro la sua spalla del medesimo lato per innalzarlo di qualche centimetro dal terreno, avendo il palmo sinistro appoggiato sulla zona colpita e facendo pressione con esso per cercare di fermare il sanguinamento; il liquido si appiccicò sulla mia mano e mi fece venire un leggero senso di ribrezzo, disperandomi sempre di più e non sapendo cosa fare: gli occhi del ragazzo erano chiusi e mostrava delle difficoltà nel poter rispondere, vedendosi anche della sostanza organica che gli fuoriuscì sulla sinistra del labbro e che scese fino al mento.
"Ti prego, rispondimi...! Non puoi arrenderti così...!" Avendo la medesima voce e faccia disperata urlai quelle parole all'avventuriero, scuotendolo leggermente ed avendo la testa leggermente abbassata diagonalmente sulla mia destra per guardarlo in volto: nel mentre la nobile ed il lottatore mi raggiunsero visto che anche loro erano scesi tramite il parapetto, invece Kimiko e Kyoko erano sempre in piedi ma sugli spalti insieme anche ad altri tifosi casuali, che forse si volevano lamentare di quella situazione; Akane si mise le mani davanti alla bocca e guardò dall'alto lo scenario, avendo gli occhi spalancati e provando anche lei una grande tristezza: Isuta invece si fermò con le braccia che puntavano diagonalmente verso il basso e con i pugni ben saldi, stringendo i suoi denti e presentando uno sguardo di sconforto mentre vide la situazione alla stessa altezza della mia amica.
"K-Kevin... s-sei tu...?" Improvvisamente Kanjiro riaprì gli occhi parzialmente e con molta fatica, domandandomi quelle parole con tono forzato e mostrando un'espressione quasi del tutto vuota e morente; le sue pupille arancioni non erano più ardenti, bensì presentavano una sfumatura molto oscurata e nera, facendo capire la gravità delle sue ferite e delle sue poche forze rimaste: dentro di me percepii un sapore talmente disgustoso che mi veniva da vomitare, vedendo intanto il sangue sul suo petto che aumentava nonostante stessi facendo pressione con il mio palmo ormai appiccicoso e rosso, sentendosi anche un odore sempre più intenso di quel liquido ed in lontananza le voci delle lamentele degli spettatori.
"S-si... s-sono io... a-adesso ti cureremo e-e... ti salveremo... t-te lo prometto... resisti eh... non mollare..." Avvicinai il mio volto al suo di qualche centimetro e dissi quelle parole con voce parecchio forzata, come se stessi per iniziare a piangere e cercando di trattenermi il più possibile; sentii dentro di me un grande dolore e percepii delle forti fitte sul mio petto, non riuscendo a sopportare ciò che stesse accadendo nonostante la vittima fosse una persona che avevo conosciuto da poco: negli occhi della mia compagna stavano iniziando a scendere delle lacrime che andarono a contatto con le dita delle sue mani, mentre il grande lottatore fece un verso di totale irritamento per far capire che anche lui stesse soffrendo.
"P-purtroppo per m-me è f-finita..." L'avventuriero disse quelle parole con una voce ormai rassegnata e senza speranza, sentendosi anche lo sforzo che stava emettendo nelle corde vocali mentre il suo volto rimase a fissare il mio; Noriko ricominciò ad alzarsi lentamente, rimanendo anche lei stanca dello scontro appena compiuto, sbattendo le mani sulle sue gambe per potersi pulire e fregandosene altamente della fine del ragazzo.
"No...! Non dire così! Faremo qualcosa a riguardo... FATTI FORZA!" Continuai a dire quelle parole piene di sofferenza di fronte alla persona che aveva alte possibilità di diventare un vero amico, alzando sempre di più la mia vocalità ed iniziando a sentire i miei occhi leggermente umidi: si poteva intravedere in essi una goccia che era pronta a scendere per rigare il mio viso.
"M-mi dispiace... non sono riuscito a compiere... il tuo desiderio di affrontarci in semifinale, p-perdonami." Il ragazzo iniziò a scusarsi con la medesima voce per il fatto che non era riuscito a soddisfare una mia richiesta fatta dal sottoscritto prima dello scontro, e che nonostante fosse stato un dialogo molto corto, era come se ci avesse legato in qualche modo più del dovuto, come dei grandi amici; potevo percepire in lui un grande senso di tristezza e di rassegnazione.
"Non devi scusarti! Hai dato il meglio di te in questo scontro e-e SEI STATO FANTASTICO! NON HAI NULLA DI CUI FARTI PERDONARE... SO BENE CHE SEI ANCHE UN RAGAZZO MOLTO GRINTOSO CHE NON SI FA ABBATTERE DA NESSUNO... PER ME HAI VINTO TU QUESTO SCONTRO! LA TUA TECNICA ERA DAVVERO FENOMENALE... MALEDIZIONE!" Iniziai a vedere sfocato a causa delle lacrime e strizzai i miei occhi mentre continuai ad urlare con disperazione, scuotendo la mia testa casualmente e sentendo le mie guance parecchio umide; due file di lacrime stavano tagliando il mio viso ed una goccia di esse andò a precipitare verso la guancia destra dell'interlocutore, percependosi il suono di essa: la vittima accentuò lo sguardo e strizzò di più i suoi occhi nel sentire quella lacrima.
"P-perché piangi per me? Nemmeno ci conosciamo d-da così tanto tempo... devi stare tranquillo Kevin... ti sei affezionato a me dopo quella piccola richiesta?" Kanjiro fece delle domande con tonalità stranita ma sempre forzata, rimanendo però leggermente soddisfatto come se stesse prevedendo già la risposta che gli avrei dato; la luce dei suoi occhi iniziò a scomparire completamente, facendo vedere i suoi occhi che diventarono sempre più scuri poco a poco.
"Anche se non ci conosciamo... s-sarei stato più che sicuro... che dopo quella semifinale... avremmo legato abbastanza per diventare dei grandi amici, perché avremmo fatto una bellissima battaglia... dopotutto anche Kyoko: la ragazza che hai affrontato ieri e Kimiko stavano con noi sugli spalti fino a poco fa... parlavamo così tanto d'amore e d'accordo... che sicuramente anche tu saresti stato parte del gruppo... e... e..." Spalancai nuovamente i miei occhi pieni di lacrime e spiegai al ragazzo cosa sarebbe successo se avesse vinto la battaglia, rimanendo sempre molto agitato ed iniziando ad avere il respiro molto affannoso a causa del pianto; non riuscii a continuare la frase visto che sentii un nodo alla gola e l'avventuriero dal cuore ardente iniziò a porgere un leggero sorriso sul suo volto, chiudendo subito dopo i suoi occhi a causa dello sfinimento: in quel momento volevo tanto che arrivasse qualcuno che potesse curarlo immediatamente, ma i medici ci mettevano troppo tempo per poterlo fare e la ferita nel cuore era pur sempre troppo fatale, vedendosi anche una piccola chiazza di sangue che si formò sul terreno.
"D-davvero...? Q-quindi la ragazzina di ieri è venuta a vedere lo scontro... f-forse anche lei si sta dispiacendo per me in questo momento... n-non volevo farmi vedere in questo modo... d-dopo scusati da parte mia con lei... per favore. Comunque... Ne sono davvero felice... che sarei riuscito a farmi uno o più amici... se solo fossi stato più forte... ma... va bene lo stesso... mi hai donato una grande gioia in questi ultimi istanti..." L'avventuriero disse quelle sue ultime parole con un tono particolarmente soddisfatto nonostante fosse anche forzato, iniziando anche a non respirare più e facendo cadere la testa sulla sua destra, rimanendo penzolante e senza vita mentre ebbe anche gli occhi chiusi; sussultai subito dopo e strinsi i miei denti, sentendo un grandissimo dolore nel mio cuore.
"Kanjiro... Kanjiro...! EHI! NON SCHERZARE! RISPONDIMI! KANJIROOOOOOO!" Urlai con un tono talmente elevato che la mia voce riecheggiò in tutta la zona, perdendo quasi l'utilizzo delle corde vocali e scoppiando a piangere subito dopo per parecchi secondi, sentendosi anche un silenzio tombale che calò improvvisamente in tutta l'arena compresi gli spalti; girai la mia testa sulla sinistra abbassandola e chiusi i miei occhi con prepotenza, facendo vari versi di tristezza ed urlando con la bocca aperta mentre varie lacrime stavano scorrendo su entrambe le mie guance: nel mentre Noriko riprese il suo spadino per terra e lo rimise nel suo fodero, mostrando una faccia schifata con le ciglia corrucciate e contemplando un "Pff... Patetico..." con voce cupa e sfrontata, andandosene via subito dopo verso l'infermeria per farsi curare.
"Kevin... d-dai... a-andiamo..." Akane si avvicinò a me con un volto anche lei piangente e si videro le lacrime che le tagliarono il viso, dicendomi quella frase con una voce parecchio forzata mentre ebbe gli occhi ben aperti; si inginocchiò per arrivare alla mia stessa altezza sulla mia sinistra e mi toccò la spalla del medesimo lato con la sua stupenda mano destra, poggiandola delicatamente e sentendo tramite il tessuto la sua sofficità: anche il combattente si avvicinò, rimanendo in piedi sulla mia sinistra diagonalmente mentre aveva un volto alquanto cupo, facendo comprendere il suo irritamento di una scena così ingiusta e stringendo sempre di più i suoi pugni.
"P-perché proprio lui...? Questo ragazzo... non meritava una fine del genere... giuro... che ti vendicherò... farò vedere a Noriko... cosa vuol dire essere un vero avventuriero... e gliela farò pagare... molto cara..." All'inizio della frase la mia voce risultò alquanto piangente e piena di tristezza, ma verso la fine abbassai talmente tanto il tono di essa che nessuno riuscì a sentire, sussurrando con una vocalità piena di determinazione e rabbia; alzai la mia testa leggermente e spalancai i miei occhi lacrimanti con prepotenza, vedendosi nel marrone delle mie pupille una sfumatura violacea e mantenendo le sopracciglia corrucciate come non mai: iniziai ad alzarmi e continuai a tenere Kanjiro tra le mie braccia per portarlo io stesso in infermeria, rimettendomi ben dritto mentre i miei occhi non si potevano vedere essendo ombreggiati.
"Dove pensi di andare...?" Mi domandò Isuta con una voce piena di dispiacere mentre si trovava a pochi metri di distanza da me, fissandomi con un volto parecchio triste ma che emanava anche un pizzico di autorità e fastidio; era in postura ben dritta ed anche la nobile decise di rialzarsi subito dopo, guardandomi anche lei con uno sguardo triste mentre le sue ciglia erano accigliate verso l'alto: rimasi in silenzio per circa cinque secondi, non muovendomi minimamente e rispondendo dopo quel lasso di tempo.
"L'unica cosa che posso fare è portarlo in infermeria... purtroppo non so nemmeno dove si possa trovare la sua famiglia... magari dopo che lo avrò portato dai medici dell'imperatore... proverò a cercarli ed a chiedere in giro anche tramite il suo cognome... sperando di poter dare la notizia io stesso... e se ci riuscirò... chiederò di dare a loro figlio una buona sepoltura... almeno questo... se lo merita appieno..." Dopo aver spiegato con tono severo ciò che volessi fare iniziai ad incamminarmi verso l'uscita del campo di battaglia, tenendo in braccio il ragazzo ed attuando un passo piuttosto lento ma costante per andare in infermeria; la mia amica ed il lottatore mi seguirono mentre mostravano un volto dispiaciuto, comprendendo pienamente ciò che volessi fare: la voce elettronica riattaccò il contatto improvvisamente mentre portai la vittima nel luogo desiderato, vedendosi intanto la maga di nome Kyoko che pianse affianco a Kimiko.
"Ehm... a causa di alcuni scenari improvvisi faremo ricominciare il torneo alle 15 di oggi! Dopotutto siamo pur sempre arrivati alla metà del secondo turno... e con quale scena strappalacrime oserei dire, eheheh... Però mi raccomando! Siate numerosi anche questo pomeriggio e non mancate per nessun motivo al mondo! Sicuramente ci saranno sempre dei combattimenti senza esclusioni di colpi!" L'annunciatrice utilizzò una voce alquanto imbarazzata all'inizio della frase ma che divenne molto esaltata verso la fine della spiegazione, provando a dare la giusta carica a tutti gli spettatori nonostante avessero visto uno scenario non troppo comune da parte del sottoscritto; la voce al microfono staccò il contatto e sugli spalti si sentirono varie voci da parte dei tifosi, dove la maggior parte di loro rimasero con l'amaro in bocca oppure alquanto delusi: lo scenario imprevisto sicuramente non riguardava la morte di Kanjiro, visto che nel giorno precedente non si era interrotto il torneo a causa della caduta di un partecipante, ma bensì riguardava il campo di combattimento danneggiato gravemente visto che c'erano ancora parecchie fiammelle sparse che non si spensero, insieme anche a tantissime parti rovinate e sporche a causa della cenere che aveva riempito l'intero campo; intanto sempre sugli spalti, c'era una persona che rimase alquanto soddisfatta dell'accaduto.
"Ma guarda te... da quando in qua mi fai anche degli scenari così struggenti Kevin? Beh, sicuramente adesso avrai capito che non si scherza più, vero? In lontananza sono riuscito a comprendere che sguardo avevi... ed era alquanto delizioso: quindi fammi vedere tutta la tua rabbia in semifinale, distruggi Noriko e se proprio lo desideri... uccidila... voglio ammirare che cosa diventi quando ti strappano ciò a cui tieni." Contemplò Koji con molta soddisfazione mentre iniziò ad andarsene dagli spalti per farsi un giro, mantenendo un ghigno piuttosto sinistro e non vedendo l'ora di poter ammirare ciò che avrei potuto compiere il giorno dopo; la parte superiore del suo volto era oscurata da un'ombreggiatura e quindi non si poteva capire che sguardo potesse avere in quel momento, ma sicuramente stava provando una certa allegria.
Akane, Isuta ed io andammo nell'infermeria dell'arena per portare Kanjiro dai medici anche se non c'era più nulla da fare, dopotutto volevo semplicemente avere la sicurezza che il suo corpo fosse stato dato in mano alle persone adatte; in quel momento non feci assolutamente caso alle persone che dovevano essere curate in infermeria anche se potevano essere miei amici, visto che volevo andarmene immediatamente per trovare i suoi genitori il prima possibile. Iniziai ad informarmi riguardo Kanjiro grazie ad alcune persone collegate a lui e riuscii a sapere che fece parte del casato Sanu, cominciando anche ad indagare su quella famiglia per poter comprendere dove si trovasse la loro abitazione; per fortuna erano di Noremas e quindi dopo circa un'oretta di ricerche trovai la loro casa, giungendo immediatamente in quella famiglia per potergli raccontare tutto l'accaduto e spiegandogli la mia richiesta, mentre avevo Isuta ed Akane al mio fianco. Dopo quella situazione dovevamo andare a mangiare velocemente qualcosa anche se non ne eravamo tanto in vena, ma decidemmo comunque sia di farlo visto che mancava ormai poco tempo per l'inizio delle prossime due battaglie: visto che gli avversari sia del nobile che del lottatore erano parecchio pericolosi, era meglio che cercassero di rimanere al massimo delle loro energie per non poter assolutamente perdere contro quei due; dopotutto Koji e Nori si potevano descrivere come i partecipanti più pericolosi del torneo, e se per puro caso non si utilizzava il massimo delle forze contro uno di loro due, la morte era più che certa verso il povero avversario.
Fine Capitolo 16
Extra, spiegazione di chi sono Hitoshi e Kanjiro:
Hitoshi Kawano è un ragazzo di 15 anni molto freddo che rimane indifferente nelle situazioni normali e comuni, ma appena nota che un avversario oppure una persona qualsiasi si trova al suo stesso livello, comincia a far fuoriuscire dal suo carattere un comportamento pieno di rispetto e simpatia; abita a Kisaka ed il suo sogno è quello di diventare il migliore guerriero con la frusta che sia mai esistito, visto che ce ne sono davvero molto pochi e di cui la maggior parte erano davvero molto sottovalutati a causa dell'arma alquanto strana.
Kanjiro Sanu era un avventuriero di 16 anni che voleva diventare un fedele servitore dell'imperatore, per poter garantire alla sua famiglia un futuro luminoso e soddisfacente riguardo il guadagno dei soldi, visto che il casato Sanu non possedeva un buon profitto; viveva a Noremas e la sua determinazione gli consentiva di vincere anche le battaglie più impossibili, ma con l'unico difetto che possedeva dentro di sé una scarsa resistenza, rendendolo alquanto vulnerabile anche nei momenti critici: il suo carattere grintoso e pieno di passione gli faceva anche avere un grande cuore gentile.
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