Capitolo 14: Il grande finale del primo turno
- Kevin Star
- 13 mar 2024
- Tempo di lettura: 68 min
Noremas (Arena) - Anno 652 - 10 Settembre - Ore 14:35 - Kevin's POV
Alcuni minuti dopo la fantastica battaglia di Akane era giunto il momento di ammirare il sesto incontro del torneo di Noremas, non vedendo l'ora di scoprire chi sarebbe stato il vincitore, visto che ormai mancavano anche poche battaglia per la fine di quella giornata; nessuno si poteva immaginare come sarebbe andata a finire e la tensione nella zona era ancora molto alta: tutti i combattenti erano determinati per raggiungere la vetta e nessuno poteva fermarli se non la morte stessa. Il combattimento di quel momento vedeva Nori contro la piccola Maki ed ormai era già iniziato, visto che il ragazzo silente attivò una specie di nebbiolina intorno a lui, convincendo la ragazzina ad andargli incontro.
"Sto arrivando!" Maki esclamò quella frase con voce grintosa ed un volto piuttosto severo, iniziando a guardare attentamente il suo obbiettivo: si mise a correre ad alta velocità verso il suo avversario e si piegò di parecchio in avanti per aumentare la rapidità dello slancio, mantenendo in modo saldo sulla mano destra il suo pugnale mentre il ragazzo rimase immobile; appena mancarono circa due metri di distanza frontali tra i due la nebbia divenne improvvisamente sempre più fitta, espandendosi e non facendo vedere più nulla delle loro sagome come se fossero state inglobate.
"Ggghhh... leva questa nebbia... Non giocare sporco... fatti vedere!" La ragazzina si mise il braccio sinistro davanti al viso ed iniziò a tirare dei colpi diagonali completamente casuali con il suo pugnale, cercando di levare un pochino di nebbia mentre fece sforzare i suoi occhi restringendoli ed irritandosi leggermente: le sue corde vocali rilasciarono una tonalità autoritaria al suo ordine, ma l'indifferente decise di non eseguire tale azione.
"Che nebbia fitta, a malapena si vede qualcosa." Contemplai sugli spalti con voce seria ed iniziando a piegarmi un pochino in avanti dal mio posto per provare a vedere meglio, non avendo nessun successo nonostante stessi sforzando i miei bulbi oculari insieme ad un'espressione concentrata; la nebbia stava ricoprendo poco a poco tutta la zona di combattimento.
"Forza, prova a colpirmi se ci riesci." Disse improvvisamente Nori con un tono alquanto pauroso e provocatorio, non facendosi vedere in nessun modo mentre non si capiva da dove provenisse esattamente la sua voce: l'avventuriera smise di tirare colpi casuali e si girò in varie parti per cercare di comprendere la direzione della voce.
"Non fare il codardo... fatti vedere!" Non avendo avuto successo Maki decise di girarsi verso la parte nord dell'arena e di correre in quella direzione, provando a sfuggire da quella situazione che risultava alquanto pericolosa mentre ebbe un volto preoccupato; le scese una goccia di sudore dalla fronte mentre continuò a correre verso quella zona.
"Non scappare!" Esclamò improvvisamente il silenzioso con voce leggermente più seria, mentre ricomparve di fronte alla sua avversaria e rimanendo con quel volto indifferente, tirandole un colpo d'ascia diagonale dall'alto verso il basso, diretto sul suo corpo intanto che aveva la postura piegata leggermente in avanti; la ragazzina fece un salto indietro all'ultimo momento ma venne ferita nella parte esterna del suo braccio sinistro vicino al polso, perdendo una quantità minima di sangue visto che era un semplice taglietto.
"Pff... sei stata solamente fortunata." Nori ritornò a mimetizzarsi con la nebbia mentre vide senza nessuna emozione la sua ascia e cercò di avvicinarsi verso la ragazza, tirandole dei fendenti diagonali a sorpresa dentro la foschia senza che lei potesse capire da dove potessero provenire tali attacchi; ella provò a sforzare la sua vista ancora di più e cercò di parare tutti i colpi con il suo piccolo pugnale davanti al corpo che anche se piccolo, si dimostrava molto resistente e veloce da utilizzare: si sentì un grande frastuono di vari rimbombi metallici dentro quella nebbia ed ad un certo punto, la dolce ragazza ne aveva abbastanza di continuare a respingere gli attacchi, quindi alzò il suo braccio sinistro verso l'alto verticalmente dopo aver compiuto un salto all'indietro poco prima.
"Adesso basta! Leverò questa nebbia fastidiosa, Stormy Vortex!" Esclamò Maki con sguardo severo rivolto verso l'alto e tono aggressivo mentre ebbe la mano mancina illuminata di verde, scagliando un grandissimo vortice che andò verso l'alto fino a raggiungere l'altezza degli spalti; si percepì un fortissimo vento ed un effetto sonoro altissimo mentre la nebbia si diradò quasi del tutto, come se una tempesta avesse dissolto delle nuvole nell'alto dei cieli: dopo che la foschia scomparve si rividero di nuovo i due partecipanti che si trovavano completamente al centro dell'arena, distando tra di loro frontalmente di circa quattro metri mentre il silente si trovava più a nord rispetto all'avventuriera.
"Uuuhhh, complimenti per questa bella idea... ma non cambierà nulla." Nori piegò leggermente le sue ginocchia coperte da un abito simile ad un impermeabile ed attuò uno slancio verso la sua avversaria, distendendosi in avanti mentre impugnava con entrambe le mani la sua ascia: tirò la bellezza di ben tre attacchi di cui due diagonali e l'ultimo orizzontale; la ragazzina decise di parare i primi due colpi con il suo pugnale e ci riuscì con facilità mentre si sentì un leggero impatto metallico, invece nell'ultimo lo schivò con un ben salto all'indietro alto circa sei metri e dimostrando una grande elasticità nel suo corpo.
"Direi di iniziare!" Esclamò Maki a mezz'aria con un sorriso convinto sul suo volto e con una voce molto fiera, guardando il suo avversario con le sopracciglia accigliate verso il basso ma con allegria, come se fosse convinta di averlo in pugno; scese sulla terraferma inginocchiata e con la mano sinistra sul pavimento, avendo la gamba destra distesa verso il medesimo lato ed attivando immediatamente l'abilità che aveva appreso al livello 2: il suo pugnale cominciò ad avere dell'aura dorata attorno e si poteva percepire un'atmosfera più ardente in quel momento.
"Sharp Strokes!" L'avventuriera esclamò il nome della sua prima abilità con molta determinazione e fissò il silente in un modo molto penetrante con i suoi occhi luminosi come lo smeraldo, iniziando a corrergli incontro e subito dopo in delle direzioni casuali a velocità molto elevata per cercare di confonderlo o fargli girare la testa: era piegata di parecchio in avanti e le sue gambe andavano come delle schegge, mentre teneva il pugnale affianco alla vita sulla sua mano destra; l'abilità consisteva nel sferrare sei colpi rapidi e diagonali che potevano colpire da qualsiasi parte, quindi si basava sulla scelta dell'utilizzatore e nella maggior parte dei casi poteva risultare piuttosto fatale per l'avversario, visto che il pugnale è un'arma che serviva solitamente per assassinare facilmente chiunque tu volessi.
"Ggghhh, sei veloce ma non ti perderò di vista!" Inaspettatamente si iniziarono ad intravedere delle emozioni sul volto del ragazzo silenzioso, notando che iniziò a stringere leggermente i suoi denti insieme ad un'espressione leggermente irritata: anche la sua voce sembrava più nervosa ed intanto si girava continuamente per non perdere di vista il suo obbiettivo che correva in cerchio; appena la ragazzina vide un suo punto scoperto gli andò incontro, mantenendo la sua arma saldamente per attuare gli attacchi.
"(Ora!)" Maki aprì di più i suoi occhi appena mancarono pochi centimetri di distanza dal ragazzo della nebbia e sferrò il primo fendente verso di lui, procurandogli un bel taglio sanguinante e diagonale sulla parte inferiore della sua gamba sinistra; dopo il colpo Nori si accasciò immediatamente e fece un volto alquanto irritato, riuscendo però a riprendersi subito dopo e guardando la sua avversaria con odio: l'avventuriera si trovava a soli cinque metri da lui ed era pronta a sferrare i prossimi attacchi dell'abilità, ricominciando a correre verso di lui.
"Maledetta! Non mi sfuggirai!" Nori fece un'esclamazione aggressiva ed urlò ad alto tono quelle parole mentre ebbe un viso piuttosto alterato, sembrando come se quel guscio vuoto stesse iniziando a schiudersi per liberare tutte le sue emozioni; si rimise ben dritto e rievocò la sua nebbia per non farsi trovare, ma la ragazzina vivace era fin troppo veloce per lui e quindi appena si girò verso il lato est ebbe una brutta sorpresa: l'odore del ragazzo da impercettibile divenne amaro.
"Non te lo lascerò fare!" L'avventuriera incrementò ancora di più la rapidità del suo scatto e si ritrovò di fronte al silente nel giro di mezzo secondo mentre ebbe una voce determinata, mostrando un sorriso pieno di allegria e convinzione come se sentisse la vittoria nelle sue mani, appena mancarono pochi centimetri tra loro due; decise di sferrare immediatamente i cinque attacchi rimanenti per non far evocare la nebbia al suo obbiettivo.
"Dannazione!" Nori spalancò i suoi occhi tremolanti e mostrò uno sguardo pieno di sconvolgimento, esclamando con tono severo e sussultando subito dopo per la velocità con cui se l'era ritrovata davanti; i cinque fendenti diagonali attuati da Maki ebbero un successo assicurato e glieli tirò ad una velocità incredibile, ferendoli notevolmente il busto e facendolo sanguinare mentre iniziò a rotolare nell'area di combattimento a causa del forte impatto: si sporcò parecchio di polvere in tutta la schiena ed in tutte e due le spalle, ma dopo circa sei metri di rotolamento riuscì a rimettere velocemente i piedi sulla terraferma ed ad attuare un salto verso l'alto, rimettendo l'ascia al suo posto poiché iniziò ad attivare una magia.
"Grip of Nothing!" Il ragazzino ormai non più silente attivò una magia di colore grigio con la mano destra, dicendo il nome di essa con una aggressività senza precedenti e presentando degli occhi pieni di rabbia; dal suo arto uscì un braccio leggermente robusto composto da nebbia che cominciò a dirigersi verso l'avventuriera, volendo sicuramente afferrarla con essa per poterla stringere e metterla al tappeto, se non schiacciarla direttamente: ritornò sulla terraferma e continuò ad utilizzare quel braccio di nebbia, vedendosi intanto i cinque tagli leggermente sanguinanti sul suo petto sferrati in un modo del tutto casuale che macchiarono l'abito.
"(Capisco, sembra che abbia solo mosse legate alla nebbia... in questo caso... userò l'unica mossa che mi garantirà la vittoria.)" La ragazzina rimostrò un volto severo e decise di correre vicino al muro sud dell'arena, rifacendo sempre quella sua velocissima corsa mentre rimase piegata in avanti per darsi una maggiore rapidità; il braccio nebbioso inseguì l'avventuriera gracilina ed aveva l'intenzione di poterla stritolare appena sarebbe stata catturata, mettendo in questo modo fine al combattimento ma lei non si arrese: era troppo veloce.
"Incredibile... devo dire che è veloce, non si capisce ancora chi possa vincere... dopotutto anche Nori ha una certa foschia che potrebbe rivelarsi pericolosa." Contemplò Akane con voce interessata e con un volto piuttosto sorpreso, guardando lo scontro attentamente e con gli occhi ben aperti per scoprire il più possibile sul suo futuro avversario.
"Non perderò contro di te! Ti finirò in un colpo solo... mi dispiace... non volevo arrivare a tanto... ma ti dovrò tagliare la testa." La piccolina decise di minacciare il suo avversario con una voce autoritaria ma che emanava comunque sia un tono giovanile, facendo un'espressione severa mentre continuò a correre dal muro sud verso ovest per seminare il braccio ricoperto di foschia: iniziò a tenere il suo pugnale davanti al viso e guardò attentamente la sua vittima.
"Tuuuu... tagliarmi la testa!? MA NON FARMI RIDERE!" Il viso dell'avventuriero era molto irritato e provò ad autoconvincersi che fosse stato impossibile uno scenario del genere, rispondendo verso la ragazza con tono vanitoso ma che emanò anche una lieve incertezza, accentuando di più il suo sguardo verso di lei mentre tenne degli occhi leggermente spalancati; distese il suo braccio sinistro con rabbia subito dopo, facendo uscire un altro arto nebbioso in quella zona e subito dopo anche uno nella spalla destra e sinistra per un totale di quattro braccia: andarono verso la ragazzina a grande velocità ma lei non si perse d'animo e continuò a correre.
"(Ce la posso fare!)" Maki diminuì leggermente l'apertura dei suoi occhi per accentuare la sua vista nei luoghi desiderati e facendo uno sguardo penetrante, rimanendo seria e continuando a correre imperterrita verso quelle braccia leggermente robuste: anche il primo braccio evocato ritornò di fronte a Maki, ma lei riuscì a reciderlo con successo con un taglio verticale verso l'alto appena mancarono pochi centimetri, attuando un salto e volteggiando a mezz'aria come una ballerina, dimostrando un'eleganza senza eguali mentre il suo corpo roteò delicatamente nell'aria; mentre rimase distaccata dalla terraferma arrivò il secondo braccio e recise anche quello con un taglio che stavolta era orizzontale, tornando subito dopo sulla terraferma e sentendosi i tifosi che si esaltarono per uno spettacolo del genere. Rimasi stupefatto di quelle azioni e contemplai un "incredibile!" con un tono leggermente basso ma meravigliato, percependo in lei un profumo bellissimo che mi fece sentire un sapore dolce nel mio esofago.
"(Nonono! Cosa sto sbagliando?!)" Al ragazzo innervosito gli rimasero solo due braccia da controllare ed iniziò a muovere i suoi arti in un modo del tutto casuale, controllandole in un modo disperato e facendo sì che il panico prendesse il controllo della situazione; strinse fortemente i suoi denti e gli scese una goccia di sudore dalla guancia sinistra, mentre rimanevano solamente dieci metri di distanza da percorrere all'avventuriera per colpire la sua vittima: riuscì a tagliare con successo anche gli ultimi due arti che erano venuti in simultanea con un fendente diagonale a cerchio, facendo un salto roteante con il suo corpo ed appena riprese a correre nella terraferma, ormai Nori era senza difese; si trovarono entrambi vicini alla parte ovest dell'arena e l'esito della battaglia sembrava ormai confermato, sentendosi una grande tensione nell'aria e non sapendo se quel pugnale resistente avrebbe reciso il collo indifeso del ragazzo.
"Ormai sei mio! Silent Cut!" La ragazza graziosa con determinazione attivò l'abilità che aveva appreso al livello 3 e continuò a mantenere un volto pieno di concentrazione, iniziando a correre in un modo ancora più leggero ma talmente rapido che avrebbe reso ancora più improbabile una possibile schivata; tenne il manico della sua arma con molta forza e decise di indirizzare il taglio netto sul collo del ragazzo: Nori si piegò all'indietro e fece un volto pieno di sconvolgimento, attuando versi che emanavano un grande panico e mostrando i suoi occhi più spalancati che mai, come se avesse capito che fosse arrivata la sua ora.
"E' stato un piacere affrontarti, ma dobbiamo dirci addio: prendi questo!" Appena mancarono pochissimi centimetri tra i due, Maki effettuò il taglio orizzontale con grande successo mentre rimase sicura di sé, recidendo il collo del povero ragazzo in modo secco ed andando dietro di lui dopo aver attuato tale azione; chiuse i suoi occhi e rimase convinta della sua vittoria, piegandosi talmente tanto in avanti dopo il colpo che la sua testa si trovava vicino al pavimento: il suo braccio destro era disteso diagonalmente verso il basso e teneva ancora il pugnale tra le mani, dove si poteva vedere che era sporco di sangue solamente sui bordi ondeggiati di qualche centimetro, ed era strano visto che gli aveva tagliato l'intero collo. Tutti i tifosi rimasero zitti ed a bocca aperta per scoprire se l'uccisione della ragazzina fosse stato un successo, attendendo con impazienza se il corpo della vittima sarebbe caduto a terra e senza vita; dopotutto non aveva altra scelta visto che il ragazzo voleva stritolare la piccolina fino alla morte con gli arti costituiti di nebbia, quindi per sopravvivere si sentiva costretta a fare ciò: l'atmosfera era completamente vuota e non si sentì nulla in quel momento, quando finalmente decisi di spezzare il silenzio.
"Beeeehhh... quindi... ha vinto Maki... giusto?" Chiesi con volto stranito e con una goccia di sudore sulla mia guancia sinistra mentre vidi il corpo dell'individuo nervoso ancora in piedi, usando una voce piuttosto perplessa e mostrando degli occhi leggermente più aperti del normale per provare a capire meglio: mi misi le braccia conserte ed attesi l'esito.
"Uff... mi dispiace averti ucciso... ma era l'unico mod-" La graziosa si rimise ben dritta dopo un bel sospiro ed iniziò a dire alcune parole con serietà, facendo un volto indifferente e alleggerendo la presa dell'arma mentre continuò a dare le spalle al suo avversario; improvvisamente ed inaspettatamente però venne interrotta da una voce alquanto familiare, non riuscendo a finire la frase.
"Davvero pensavi che sarebbe bastato solo ciò per battermi? Che sempliciotta." Tutti i tifosi e soprattutto Maki stessa sussultarono appena realizzarono che il ragazzo coi poteri della nebbia non fosse stato ucciso, mostrando degli occhi spalancati visto che era sicura al cento per cento di averlo colpito; la voce di Nori era seria ma emanava anche un po' di cupaggine come se volesse mostrare a tutti di essere mezzo pazzo, girandosi anche verso la sua avversaria nonostante dovesse avere il collo staccato dal proprio corpo: la ragazzina si girò verso il suo nemico con timore e vide uno spettacolo a dir poco inquietante, facendo rimanere tutti quanti scioccati.
"COSA...!? N-NON... E' POSSIBILE!" Rimase impietrita da quello spettacolo davvero insolito e difatti la sua bocca rimase spalancata di paura con degli occhi molto tremolanti, esclamando quella frase con incredulità; anche tutti i tifosi erano dello stesso parere come il mio gruppo. Nori aveva la testa staccata dal proprio corpo ma invece di cadere a terra come una sfera, rimase a mezz'aria a qualche centimetro di distanza dal collo tramite un ammasso nebbioso che sembrava collegare le due parti; una scia di foschia manteneva in vita il giovane individuo ed infatti il cranio rimaneva proprio lì come se stesse galleggiando, a qualche centimetro più insù rispetto al suo corpo ancora in piedi.
"M-ma... c-che cos'è...?" Domandai con un volto a dir poco agghiacciato e con degli occhi increduli ma che rimasero spalancati, traballandomi come non mai sia gli occhi che le braccia visto che mi venne un brivido lungo la schiena; invece di parlare cominciai a balbettare, sentendo un gusto orrendo nella mia gola mentre anche la nobile ed il lottatore avevano la mia stessa espressione: dopo alcuni secondi la scia nebbiosa fece abbassare la testa dell'individuo di qualche centimetro e la riattaccò al collo, come se il taglio della ragazzina non fosse mai accaduto.
"Tsk... Io ho fatto solamente finta di andare nel panico... dopotutto sapevo già fin dall'inizio... che la vittoria sarebbe stata mia." Contemplò Nori con un sorriso da maniaco che sembrava una fetta di anguria tagliata sul suo volto quasi demoniaco, spalancando i suoi occhi e continuando con la medesima vocalità per spaventare ancor di più il suo obbiettivo; il suo odore iniziò ad essere omicida ed anche a dir poco disgustoso se non quasi putrido, essendo l'esatto contrario di ciò che faceva provare appena si vedeva la graziosa ragazzina.
"M-ma come hai fatto...? Q-questo è impossibile... chiunque dovrebbe morire con questo attacco se gli viene tagliata la testa..." Il viso della piccolina mostrava un grande terrore e paura verso il nemico con cui aveva a che fare, parlando in modo balbettante e compiendo due piccoli passi all'indietro mentre si piegò leggermente nella medesima direzione; le sue gambe e braccia tremavano come i suoi bulbi oculari e continuava a fissare con indegnità il proprio avversario: dentro di me sentii un gusto acidissimo e dopo alcuni secondi il ragazzo nebbioso decise di accontentare la ragazzina.
"Vuoi proprio saperlo? Te lo posso dire anche se comunque è stato un semplice colpo di fortuna in realtà. Tutto successe due anni fa... in un normale giorno come gli altri... mio padre decise improvvisamente di parlarmi di un mostro alquanto particolare che si trovava all'interno del dungeon... si rifugiava in un luogo piuttosto nascosto quindi non era tanto semplice da trovare, ma la cosa interessante era un'altra; mi aveva detto che se fossi riuscito a sconfiggere un essere di quel genere... sarei diventato un tutt'uno con la nebbia... che io sarei divenuto tale entità e che avrei avuto parecchi poteri legati ad esso... nonostante alcune si potessero imparare anche senza la sua sconfitta." Spiegò con una tonalità sempre cupa ma più alta e con un volto pieno di soddisfazione, aprendo il palmo della sua mano destra e puntandolo verso l'alto mentre fece un movimento con il braccio dello stesso lato, tenendolo sempre all'altezza della vita; la sua postura era ben dritta e si vedeva che aveva più sicurezza in sé stesso, mostrando anche molte più emozioni rispetto a prima come se il suo vero guscio si fosse schiuso.
"Lui... è stato nel dungeon?!" Esclamai incredulo sugli spalti mentre presentai un volto sorpreso, rimanendo ancora completamente spiazzato sullo spettacolo a cui avevo appena assistito; i miei occhi divennero meno traballanti e smisi di avere le braccia conserte, poggiando le mie mani sulle ginocchia: Akane teneva le sue soffici mani poggiate sul materiale duro dei posti degli spalti, invece Isuta era ben dritto e composto ed a differenza mia rimase con le braccia conserte.
"Il nemico in questione era un mostro volante: sembrava un uccello mutaforma molto potente e di colore grigio... parecchio diverso da quelli che si trovano nel nostro impero ovviamente... era enorme e controllava il potere della nebbia con parecchia facilità per poter sfuggire od attaccare a sorpresa. E' stata una battaglia durissima dove rischiavo addirittura la morte, ma ad un certo punto il destino decise di aiutarmi. Salii al livello 4 e riuscii a sconfiggerlo con successo per un colpo davvero fortunato; in questo modo ho ottenuto tale potere... e da quel momento non riuscii più a salire di livello poiché divenni troppo forte per dei semplici individui... non trovando colui che mi poteva dare l'onore di una prova ardua per poterci riuscire. IO... SONO LA NEBBIA IMPERSONIFICATA!" Nori allargò entrambe le sue braccia con il palmo rivolto verso l'alto sempre all'altezza della vita e si fece vedere, spiegando con attenzione la sua storia ma per poi urlare con aggressività verso la fine della frase; i suoi occhi erano spalancati come non mai e continuò a mantenere uno sguardo pieno di sadismo, provocando sempre più intimorimento alla sua avversaria: la ragazzina stava cercando di ribellarsi alle sue emozioni ma era abbastanza insicura, rimanendo ancora impaurita e non sapendo cosa fare per contrattaccarlo.
"E'... assurdo... non è nemmeno un'abilità di livello questa mostruosità che ha fatto... è una roba naturale...? Ma come si può battere?" Continuai a fare delle domande con sconvolgimento e rimanendo con uno sguardo parecchio preoccupato, realizzando che la mia amica sarebbe stata la prossima vittima se un individuo come lui avesse vinto; poggiai la mano destra sul mio mento e pensai con agitazione a ciò che poteva accadere in quel momento: alcuni tifosi urlarono per la foga ed altri per lo sconvolgimento, facendo creare nell'atmosfera una fusione di varie emozioni.
"Pff... Ma adesso basta parlare... penso che arrivati a questo punto... come segno di rispetto per aver fatto mostrare a tutti la mia vera forma... Attiverò un'abilità che ho imparato prima di diventare ciò... sarà sempre legato alla nebbia e grazie a questo cambiamento nel mio corpo... diverrà ancora più efficace... quindi preparati." Il ragazzo inquietante si piegò leggermente in avanti e disse quelle parole con molta malvagità, mantenendo un sorriso meno maniacale ma pur sempre sinistro; portò la sua mano dietro la schiena e riprese la sua ascia che si illuminò immediatamente di un colore grigio, tenendola poi saldamente con entrambe le mani mentre stava all'altezza del suo fianco destro con le gambe leggermente piegate: emanò un potere pressante e maligno.
"(N-no... è finita per m-me...?)" La ragazzina graziosa era come se si stesse arrendendo al suo destino e fece un volto che andò in pieno panico, tremando talmente tanto come se avesse l'intenzione di mollare la presa dell'arma e di inginocchiarsi davanti a lui; però nonostante la grande paura che mostrava, decise di posizionare il pugnale dell'arma davanti a sé con il braccio destro e piegò le sue gambe.
"Mysterious Hold!" L'individuo ricoperto di foschia esclamò ad alto tono quel nome ed alzò la sua ascia con entrambe le braccia distese, tenendo saldamente il manico mentre ci fu la luce riflessa del sole sulla parte contundente dell'arma: con espressione soddisfatta attivò la sua abilità appresa al livello 2, che consisteva nel puntare l'ascia verso l'alto per far uscire delle braccia nebbiose ancora più potenti e veloci rispetto alla magia di prima; comparirono ben cinque arti di consistenza nebbiosa che erano molto muscolosi e grossi, facendo capire che erano sicuramente intagliabili.
"Questa abilità assomiglia alla magia di prima, ma le braccia sono più grandi!" Mi alzai dal mio posto e mi diressi velocemente verso il parapetto poiché ebbi una bruttissima sensazione, esclamando con agitazione e con un volto pieno di preoccupazione quelle parole; i miei occhi erano ben aperti e la nobile sussultò appena vide ciò che stavo facendo, alzandosi anche lei per potermi seguire come se avesse compreso le mie intenzioni: il mio amico rimase stranito di quel comportamento e quindi decise di rimanere seduto in quel momento, nonostante tutti e tre avessimo uno sguardo sconvolto.
"Addio per sempre..." Le parole di Nori erano di una glacialità senza eguali ed il suo tono sembrava di pura malvagità, spalancando di più i suoi occhi grigi fitti come un abisso di disperazione senza fine; abbassò la sua ascia e la puntò verso la sua avversaria per dare il cosiddetto segnale su chi dovesse essere la vittima, facendo partire le braccia nebbiose verso la gracile ragazzina impaurita; visto che ella aveva fatto sempre alcuni passi indietro durante la discussione, distavano fra di loro frontalmente di circa dieci metri e con la ragazza che si trovava quasi nei pressi dell'area nord-ovest della zona di combattimento.
"(H-ho... p-paura... però... non posso arrendermi.)" Maki strinse i suoi denti e le scese una goccia di sudore su entrambe le guance a causa della tensione che stava accumulando, decidendo di fare immediatamente un piccolo scatto piegandosi in avanti per avvicinarsi alle braccia e tagliarle; appena mancarono pochi centimetri con il primo braccio sferrò un fendente che doveva concludersi con un movimento circolare in avanti, ma senza successo visto che l'arma si schiantò sul palmo della mano nebbiosa e rimbombò un leggero suono di metallo, come se fosse fatto di un materiale duro che non poteva essere tagliato: la piccolina sussultò e spalancò i suoi occhi nuovamente in un modo ancor più tetro, capendo che non poteva fare più nulla contro di lui mentre rimase ferma.
"Ormai non funzionerà più niente sciocca... la tua fine è giunta... e ti ucciderò senza problemi." L'individuo citò con noncuranza quelle parole e rimase alquanto tranquillo, con la schiena leggermente piegata in avanti e con le braccia leggermente penzolanti, sapendo che ormai la sua vittoria era inevitabile e mantenendo un sorriso alquanto sinistro come se stesse per arrivare il suo momento preferito; subito dopo due braccia nebbiose presero le braccia di Maki in una presa stretta e gliele tirarono orizzontalmente facendole cadere il pugnale, iniziando dopo alcuni secondi ad alzarla e portandola ad una altezza di circa cinque metri di distanza dalla terraferma; si sentirono le sue urla acute di sofferenza mentre rimase bloccata in quella posizione con i piedi penzolanti e fece uno sguardo pieno di dolore, chiudendo forzatamente i suoi occhi e dimenando la testa in varie parti: subito dopo le altre tre mani rimanenti si unirono e la coprirono completamente, iniziando a schiacciarla fortemente tutte e cinque insieme e vedendo che poco a poco la presa diventava sempre più stretta.
"Ggghhh... n-non r-riesco..." La graziosa ragazzina stava per diventare vittima di uno scenario sconcertante e contemplò con tono forzatissimo quella situazione, iniziando a sentire sempre più dolore a causa di quelle mani che volevano schiacciarla peggio di un insetto e non potendo fare nulla per salvarsi; in quel momento non potevo vedere lo scenario ma si sentivano delle parti del corpo che iniziavano a fare dei suoni come se stessero per essere spezzate. Corsi a grande velocità verso la balaustra e la mia amica mi raggiunse quasi in contemporanea, rimanendo sulla mia sinistra e cercando di fermarmi se avessi fatto qualche follia; al raggiungimento poggiai fortemente le mani sul muretto alto massimo un metro e mi piegai in avanti insieme ad un sussulto, come se avessi intenzione di buttarmi dentro il campo di combattimento.
"M-mi arrendo... p-per favore... fermati... n-non voglio..." All'interno delle mani si sentì una voce abbastanza flebile che implorava di fermare quel procedimento, sentendosi intanto gli arti del corpo che venivano stretti sempre di più insieme a dei versi sempre più sofferenti; in quel momento il ragazzo nebbioso fece uno sguardo maligno ed i suoi occhi non si videro, compiendo di nuovo quel sorriso molto curvo e pazzo che faceva rabbrividire insieme a dei versi poco comprensibili ma felici.
"No...! Non un'altra morte... fermati ti prego... si vuole arrendere! Non continuare! Fermati ti preeegoooooo!" Urlai con tutta la voce che avevo in gola e rischiavo anche di tossire visto che nel duello di Akane avevo alzato il tono nello stesso identico modo, mostrando un volto pieno di panico e con degli occhi spalancati carichi di disperazione; i miei occhi, le mie mani e l'intero mio corpo tremavano, decidendo di mettere forza nelle mani e di alzare la gamba sinistra per scendere dagli spalti, facendo un verso di sforzo: nel momento esatto in cui lo feci però la nobile mi fermò, afferrandomi il cappotto per tirarmi indietro ed esclamando con preoccupazione e sforzo un "Kevin, che stai facendo?! Non puoi scendere nel campo prima della fine della battaglia!". Purtroppo anche per i miei due amici lo scenario era alquanto duro da digerire, ma purtroppo non potevo fare niente per aiutare la ragazzina indifesa, poiché se lo avessi fatto avrei rischiato la squalifica del torneo; intanto Nori rispose a Maki con molta ironia.
"Cooosa? Non penso di aver sentito bene... forse uccidendoti urlerai abbastanza da far sentire... quello che hai da dire! AHAHAHAHAH!" L'avventuriero della nebbia continuò ad avere uno sguardo da pazzo sempre più inquietante ed alzò il suo volto verso il cielo, ridendo con una tonalità pazza e con degli occhi spalancati che fecero venire il disgusto solamente a guardarli; dopo qualche secondo alzò la sua mano sinistra verso l'alto verticalmente e con il palmo della sua sporca mano aperta, chiudendola strettamente dopo circa un secondo e sentendosi anche il suono di esso: gli arti nebbiosi misero la massima potenza nello stringere il corpo della vittima e dopo qualche secondo, si sentì il fortissimo suono di parecchie ossa spezzarsi in continuazione come se fosse una tortura psicologica. Guardai e sentii quella scena con il cuore in tumulto, non potendo fare altro che stare a guardare con indecenza e stringendo i miei denti.
"Non... può essere..." Dissi quelle parole con una voce incredula e disperata intanto che le mani scomparirono dopo aver compiuto con successo la loro stretta, notandosi un'ombreggiatura oscura nei miei occhi che permise di calcare di più il loro colore fuso tra il marrone ed il dorato; si vide il piccolo corpo di Maki ricoperto di sangue che precipitò e si schiantò sulla terraferma, creando un piccolo polverone dove si sentì anche l'effetto sonoro. Appena il polverone scomparve si poteva vedere il suo corpo completamente storto e con tantissime ossa spezzate, notandosi anche una chiazza di sangue che si espanse sempre di più per terra con il passare dei secondi; la sua faccia non si riusciva a vedere del tutto poiché era coperta dai capelli mentre rimaneva sdraiata lateralmente sulla sinistra, capendo solamente che le stava scendendo del liquido scarlatto dalla bocca e dalla fronte: le sue gambe e braccia erano contorte in una maniera davvero deplorevole, vedendosi la punta del piede sinistro che raggiunse il ginocchio dello stesso lato per quanto spezzato, ed il resto degli arti invece che erano storti di 180 gradi in più rispetto alla loro forma vera e propria, facendo comprendere che la sua sopravvivenza era a dir poco impossibile. Avevo uno sguardo omicida e volevo andare da Nori per distruggerlo completamente, facendogli assaporare una sofferenza che mai aveva provato prima; dentro di me sentii un gusto talmente orrendo che potevo persino vomitare, unito ad un fortissimo odore di sangue visto che sotto la ragazzina c'era quella modesta chiazza che continuò ad espandersi: non potevo vedere il suo volto in quel momento, ma forse era anche meglio vista la morte atroce che aveva subito; intanto l'individuo nebbioso dopo aver visto la fine della sua avversaria scoppiò in una risata caricata e piena di gusto, mentre tutti gli spettatori rimasero senza fiato ed in silenzio, e non riuscendo ad urlare per l'esaltazione o per la rabbia che stavano provando.
"Aaahhh... Aaaaaahhhhhhhh! MALEDETTO!" Dopo aver esclamato con una vocalità piena di veemenza e disperazione mentre ebbi un'espressione alquanto rabbiosa, misi più forza sul mio corpo per ricominciare a scendere e facendo le stesse movenze di prima; la nobile riprovò un'ulteriore volta a fermarmi poiché sapeva che sarebbe accaduto un disastro che poteva diventare irreparabile, tirandomi più forte che mai il cappotto all'indietro con le sue mani e facendo dei versi di sforzo: strinsi i denti con una rabbia talmente elevata, che mi veniva una voglia incredibile di far soffrire nel peggiore dei modi il partecipante vittorioso per il male che aveva compiuto.
"Fermo Kevin, attaccarlo non la riporterà in vita! Non puoi scendere! So che non volevi che morisse... ma ormai è troppo tardi!" La ragazza esclamò quelle parole sensate con un tono molto forzato e con un viso che mostrava parecchia difficoltà, continuando a tirarmi all'indietro mentre mi ero messo in ginocchio sopra il parapetto per scendere; continuai a tirarmi in avanti per provare a scendere, ma la forza di Akane era davvero molto alta anche se non sembrava, cercando un attimo di calmarmi anche se in quel momento era davvero fin troppo difficile farlo: quello scenario era fin troppo orrendo per i miei occhi visto che era anche sporca di sangue ovunque, gomiti, braccia, gambe, pancia e solamente qualche piccola parte non era ricoperta da essa come i capelli, però erano comunque sia sporche di polvere.
"Ma... quella ragazza... non meritava questa fine...! Non è giusto!" Urlai un'ulteriore volta e sbattei con prepotenza il pugno destro sulla superficie della balaustra, causando un fortissimo effetto sonoro all'impatto e sentendo un po' di dolore mentre chiusi i miei occhi con un senso di abbattimento; nel mentre Nori smise di ridere e riuscì a sentire le mie urla visto che c'era un silenzio tombale, girandosi verso il sottoscritto.
"Mmmhhhh? Cosa sarebbe questo chiasso?" Domandò il ragazzo pazzo con una voce più seria e facendo un volto perplesso, guardandomi con un'espressione leggermente irritata mentre mi vide sopra il parapetto da cui volevo scendere; dopo alcuni secondi riaprii i miei occhi e notò che lo stavo guardando con una certa rabbia, avendo capito le mie intenzioni e riconoscendomi che ero il primo combattente.
"(Tsk... Che succede? Sei arrabbiato perché ho ucciso una graziosa ragazzina?) Se vuoi proprio uccidermi per quello che ho fatto... ci vediamo nei prossimi turni... buona fortuna ad arrivare in finale." L'avventuriero della nebbia contemplò in modo vanitoso quella situazione e si girò verso l'uscita del campo di combattimento, mostrando un volto nuovamente indifferente ed incamminandosi lentamente verso la sua meta; rimise l'ascia dietro la sua schiena e sperava che io stesso arrivassi in finale per poter buttare tutto il rancore che possedevo contro di lui: intanto la voce al microfono riattaccò il contatto mentre per la prima volta in assoluto i tifosi non acclamarono per la vittoria, bensì rimasero sconvolti.
"W-wow... si beh... che dire... Grazie Nori per questo bell'incontro e nell'aver ridotto in vari pezzi rotti la povera Maki... c-contatteremo la sua famiglia per l'accaduto e sicuramente non la prenderanno bene maaaa... fate un applauso al vincitore per aver mostrato a tutti una tecnica a dir poco insolita...!" L'annunciatrice cercava di rallegrare l'atmosfera facendo una voce piena di carica e di allegria, anche se in realtà si sentiva in lei una sorta di sconvolgimento ed imbarazzo nelle sue parole; non sapeva che dire e la folla rimase interdetta, volendoci sicuramente qualche minuto prima di levare tutta quella tensione che si sentì in quel momento.
Dopo circa due minuti arrivarono i soliti infermieri che portarono via il corpo deceduto della piccola avventuriera, mettendola sopra ad una barella e non potendo salvarla in nessun modo; scesi dalla balaustra e provai a calmarmi, respirando affannosamente e tornando ai posti a sedere mentre la mia amica mi tenne la schiena, preoccupandosi tantissimo per come mi sentivo in quel momento: intanto arrivarono gli addetti al campo che dovettero semplicemente togliere il sangue che si trovava sul pavimento, visto che la zona di battaglia era completamente intatta.
"Quante persone spregevoli ci sono in questo torneo...? Siamo al primo turno e abbiamo perso due persone innocenti... in più non è ancora finita... mancano ancora due scontri..." Mi rimisi seduto di fianco ad Isuta e dissi quelle parole con un tono pieno di tristezza, abbassando il mio sguardo infastidito e non facendo vedere i miei occhi; la mia compagna di avventure si era rimessa seduta affianco a me e mi massaggiò delicatamente la schiena con le sue dolcissime mani, provando a calmarmi ed a cercare di farmi dimenticare quella situazione sgradevole, non riuscendoci del tutto e guardandomi con un volto pieno di dispiacere: mostrava le sue sopracciglia accigliate verso l'alto ed emanava molta preoccupazione nei miei confronti, il lottatore invece mi guardava con uno sguardo serio mentre continuò ad avere le sue braccia conserte.
"Mancano ancora due battaglie prima che questo torneo infernale per oggi finisca, e visto che io non voglio causare vittime... puoi stare tranquillo." Intervenne il mio amico improvvisamente con una voce affidabile, guardandomi con la coda dell'occhio mentre emanava una certa serietà e risentendo la sua determinazione; non sentii più l'odore del sangue ma quello dei miei amici in quel momento, placando leggermente il disgusto che avevo in gola.
"Il problema non sei tu... più che altro... adesso toccherebbe a lui... Koji...." Gli risposi con una voce molto cupa e seria, rialzando leggermente il mio sguardo e vedendo il lottatore con la coda dell'occhio; presentai un'espressione che sembrava mista tra il dispiacere e la determinazione, realizzando che sicuramente ci sarebbe stata un'altra vittima: mi piegai leggermente in avanti e tenni i gomiti sopra le gambe con le mani che si trovarono davanti alla mia bocca, coprendomi leggermente parte del viso.
"Che ne sai? Magari vincerà l'avversario... giusto?" Chiese con curiosità mentre mi guardò con intensità e fece un volto leggermente stranito, rimanendo con la convinzione assurda che forse c'era una possibilità nel poterlo abbattere; sospirai e mi rimisi ben dritto, rilassandomi per qualche secondo e rispondendogli.
"No... è impossibile... Koji sicuramente non perderà... non oggi... se è rimasto come tempo fa... è troppo forte... e sicuramente ucciderà l'avversario... dovendomi irritare nuovamente." Spiegai con serietà mentre poggiai le mie mani sopra le gambe e mi girai verso il mio amico, guardandolo con un'espressione piena di sicurezza ma anche rammaricato: Akane smise di massaggiarmi la schiena con la sua mano destra e se la riappoggiò sopra la sua gambe, invece Isuta continuò a guardarmi con intensità mentre io chiusi i miei occhi per ripulirmi la mente, da tutti i pensieri negativi e sconcertanti che avevo subito; in quel momento non lo sapevo, ma c'era il mio vecchio compagno di scuola che mi guardò in lontananza, non rimanendo più appoggiato al muro e preparandosi per scendere in campo.
"Sei preoccupato Kevin? Tranquillo... questo ragazzo di nebbia non è nulla di straordinario alla fine... contro di me sarebbe morto dopo nemmeno trenta secondi: lo ucciderò io se hai paura di affrontarlo, però da quel momento in poi dovrai temere il sottoscritto." Koji citò quelle parole con un tono pieno di spavalderia e maliziosità, mostrando come al solito il suo ghigno pieno di sicurezza visto che sapeva di essere molto forte; con un viso soddisfatto scese dagli spalti ed andò nel campo di combattimento, dove sarebbe iniziato a momenti il suo scontro: poco a poco comunque si ricominciarono a sentire le voci degli spettatori che parlarono tutti insieme anche se non a tono troppo alto, facendo comprendere a me stesso che forse anche loro si stavano per riprendere lentamente dallo sconvolgimento ricevuto.
Noremas (Arena) - Anno 652 - 10 Settembre - Ore 14:58
Tra non molto sarebbe iniziato il penultimo incontro di questo torneo dopo aver assistito con disperazione ad una delle morti più crudeli di quella giornata, rimanendo ancora leggermente scosso dallo scenario che avevo visto nello scontro tra Nori e Maki. Tutti i combattenti che avevano vinto decisero di rimanere a guardare gli incontri, visto che ogni avversario poteva avere una tecnica segreta che poteva ribaltare le sorti della battaglia; dopotutto anche se non sembrava, si vedeva che tutti quanti ci tenevano tantissimo a vincere per raggiungere i loro scopi, che siano stati crudeli o meno i loro metodi. Infine la voce al microfono presentò i prossimi due combattenti dopo alcuni minuti di pausa, trovandosi già nel campo di battaglia ed intanto che lei iniziò a fare l'introduzione dei due prima di far iniziare lo scontro: Koji si trovava nel lato nord del campo di combattimento e Nozomi invece nel lato sud vicino all'uscita.
"Perfetto ragazzi! Possiamo finalmente dare inizio al penultimo scontro di quest'oggi, dove tra l'altro è partecipe il ragazzo chiamato Koji Murakami: il primogenito della famiglia nobile più importante... dove ci farà vedere sicuramente una delle sue tecniche più potenti e pericolose... contro Nozomi! Una spadaccina da non sottovalutare sicuramente e che ci farà vedere delle prestazioni a dir poco ottimali, donandoci sicuramente uno scontro pieno di ardore!" Esclamò l'annunciatrice con la sua solita voce carica di passione, trasmettendoci un'atmosfera così esaltante come se poco prima non fosse successo niente; i tifosi urlarono fortemente dopo aver compreso che tipo di persona si trovava nel campo di combattimento.
Nozomi era una ragazza con lunghi capelli castani e vestita di bianco che utilizzava una spada di colore violaceo alquanto insolita, non facendo capire bene se fosse tanto forte, ma che probabilmente poteva avere in serbo qualche sorpresa; il suo sguardo sembrava leggermente imbarazzato, ma in lei sentivo una certa sicurezza. Koji invece era il nobile che mi maltrattava a scuola nei periodi della mia tenera età, rovinandomi l'infanzia in ogni modo possibile visto che ogni volta che provavo ad andargli contro, lui vinceva sempre, approfittandosi della mia debolezza; indossava un cappotto bianco aperto con maglietta nera ed aveva dei corti capelli marroni, avente una spada ondeggiante metà gialla e rossa che sembrava molto potente: sicuramente doveva essere il cimelio del suo casato e decise di utilizzarlo per quel torneo alquanto importante, mantenendo intanto un ghigno soddisfatto e pieno di vanità.
"Questo scontro è già più che scontato per me... non c'è possibilità che quella ragazza possa vincere." Contemplai con voce svogliata e viso abbattuto mentre poggiai il mento sopra il palmo della mia mano destra, inclinando leggermente la testa verso il medesimo lato e guardando i due partecipanti con le sopracciglia accigliate verso l'alto, come se stessi dimostrando un certo dispiacere: l'odore di Nozomi era abbastanza piacevole e si poteva percepire un certo profumo agrodolce in lei, rendendo la sua presenza parecchio accettabile; al contrario su Koji sentivo un odore piuttosto pungente e pesante, facendo capire che non avesse buone intenzioni contro la sua avversaria e sentendo dentro di me un certo amaro in gola mentre lo guardai: Akane ed Isuta intanto si girarono verso di me e mi guardarono con compassione, non sapendo cosa rispondere mentre mostrarono un viso dispiaciuto.
"Lo scontro di prima era stato alquanto scioccante per tutti noi! Ma chissà se in questa battaglia riusciremo ad avere una carica STRATOSFERICA per poter esultare nella vittoria di uno dei due... detto questo... io direi che lo scontro può iniziareee... ADESSO!" La voce elettronica staccò il contatto con la sua forza incredibile nelle corde vocali ed i tifosi iniziarono ad urlare, esultando ardentemente per uno dei due combattenti e sperando che quello scontro sarebbe stato meno sconvolgente del precedente; sicuramente la maggioranza stava tifando per il nobile essendo il primogenito della famiglia più potente, aspettandosi sicuramente delle grandissime prestazioni da lui ed una forza davvero incredibile: i due combattenti presero entrambe le loro armi e la impugnarono con la loro mano destra, puntandola verso il basso diagonalmente; entrambi utilizzavano una spada, ma quella del primogenito sembrava molto più dura e potente solo a guardarla.
"Forza... fai tu la prima mossa... io rimarrò qui... fermo ed ad aspettarti con molta calma." Disse improvvisamente Koji con un tono piuttosto vanitoso ed un ghigno alquanto sinistro, guardando la sua avversaria con semplicità come se la definisse debole: teneva la mano sinistra sul suo fianco dello stesso lato e rimase ben dritto.
"(Il primogenito dei Murakami... dove essi sono anche la famiglia nobile più importante e potente... quindi sicuramente si sente troppo sicuro di sé ed imbattibile... rimanendo convinto di potermi battere senza sforzo...) Mi stai per caso sottovalutando?" Chiese Nozomi che da un volto concentrato divenne alquanto perplesso, rimanendo leggermente a disagio mentre ebbe una voce leggermente infastidita: piegò leggermente le sue gambe ed impugnò la sua arma con entrambe le mani, puntandola verso l'alto diagonalmente e compiendo una postura alquanto classica degli spadaccini; la lama ebbe un leggero luccichio grazie alla forte luce del sole che non aveva intenzione di smettere, continuando a far sentire una grande caldo nell'aria.
"Non mi permetterei mai... voglio solo vedere cosa sei capace di fare, tutto qui." Rispose con una voce quasi ironica e piena di sicurezza mentre scosse la testa con dissenso, chiudendo i suoi occhi per qualche secondo e riaprendoli subito dopo per rimanere con quel ghigno; si capiva benissimo che le sue parole non corrispondevano alla realtà, vedendosi piuttosto bene che fosse certo della sua vittoria imminente come se avesse compreso le abilità della ragazza determinata.
"Mmhhh... Se è proprio quello che vuoi, allora ti accontenterò!" L'avventuriera non troppo alta ma formosa corse a grande velocità verso il suo nemico, esclamando quella frase con severità e presentando un'espressione concentrata, accigliando le sopracciglia verso il basso per far capire la sua grinta; il nobile rimase fermo ed immobile intanto che i metri diminuirono sempre di più, rimanendo con la spada puntata verso il basso. Appena mancarono pochi centimetri di distanza ella portò la spada indietro e sferrò un fendente orizzontale da destra verso sinistra, provando a procurare un bel taglio nella pancia di Koji ma egli lo bloccò; mise semplicemente la sua spada davanti al corpo e con una leggera forza respinse l'attacco, sentendosi un leggero rimbombo metallico e rimanendo immobile mentre fece muovere solamente la sua arma: Nozomi provò a sferrare altri fendenti che erano sia diagonali che verticali mentre si spostò in varie parti, andando anche dietro di lui ma il nobile era troppo forte, rimanendo ben dritto riusciva con successo a respingere ogni attacco e mosse semplicemente l'arma, intanto che i suoi piedi rimasero piantati per terra. La ragazza si trovava dietro al primogenito a circa quattro metri di distanza e si rimise nella postura di poco prima, provando a rimanere concentrata mentre anche lei era nella zona nord dell'arena: l'avversario gli diede le spalle come se potesse respingere i fendenti anche da dietro.
"Cavoli... non riesco a smuoverlo! Ti stai prendendo gioco di me?!" L'avventuriera alzò la sua voce come per far capire che si stesse irritando e dimostrò molta autorità nel suo volto, non rimanendo più imbarazzata e cambiando totalmente il suo modo di esprimersi con lui; ricominciò a correre verso il nemico per trafiggerlo sulla schiena con la lama ben dritta, impugnandola saldamente con entrambe le mani per cercare di non fallire e sentendosi il passo delle sue scarpe sul pavimento duro: il mio vecchio compagno di scuola rimase in silenzio e non rispose alle parole della sua avversaria.
"Ecco... lo dicevo... questo scontro è a senso unico." Contemplai rassegnato mentre ero seduto ma piegato leggermente in avanti, rimanendo col medesimo sguardo e non sorprendermi della sua bravura; dopotutto l'avevo subita in passato e probabilmente la sua forza era diventata assurda a quell'età, tenendo in serbo chissà quante abilità speciali: improvvisamente la mia amica decise di intervenire mentre ebbe le braccia conserte.
"Non darlo per certo Kevin... sta cercando di studiare Koji per poter trovare un punto debole." La voce della nobile era seria e guardò lo scontro con intensità, mostrando un'espressione concentratissima e non perdendosi nemmeno un attimo di quello scontro; sicuramente entrambi i miei amici avevano compreso che il primogenito dei Murakami era molto pericoloso, quindi entrambi non persero un minimo di attenzione verso i suoi movimenti ed il suo stile.
"Beh... Ma anche se lo facesse... dovrebbe avere la forza necessaria per sconfiggerlo." Risposi alla mia amica con molta noncuranza e rimanendo del tutto indifferente alle sue parole, rimettendomi ben dritto sul posto a sedere e facendo un gesto di dissenso con le braccia mentre chiusi gli occhi: ovviamente mi fidavo di lei e del suo sesto senso per capire cosa aspettarsi durante gli scontri, ma quando si parlava di quel nobile io sapevo già tutto fin dall'inizio e rimasi convinto delle mie affermazioni.
Nozomi intanto sferrò il colpo a piena potenza sulla schiena del primogenito e fece un urlo da battaglia mentre attuò quella azione, mettendoci tutta la sua forza sul colpo e nella gola; il nobile di primo rango alzò il suo braccio destro e portò la mano dietro la sua testa, posizionando la spada diagonalmente verso il basso e bloccando l'attacco con tanta tranquillità intanto che rimase immobile: la punta della spada si impattò a piena potenza sulla lama dell'avversario e si sentì un fortissimo riecheggio nella zona circostante, simile a quella di due metalli che si schiantarono prepotentemente, innalzandosi anche una forte onda d'urto che scomparì dopo tre secondi e facendo muovere lentamente il cappotto di Koji.
"Non penso funzioni in questo modo per trovare i punti deboli, lo sai?" Chiese il primogenito con una voce molto beffarda e con un volto sorridente, girando metà del suo sguardo per vedere la ragazza di profilo; continuava a tenere la spada dietro la sua schiena e si sentirono i due materiali spessi che si grattavano tra di loro nel duello di forza.
"Pff... Tranquillo, non pensare che abbia già finito." Nozomi decise di fare un saltello all'indietro e rispose al nemico con sicurezza, mostrando però un'espressione alquanto tesa nello stesso momento visto che il nobile riusciva a respingere qualsiasi suo attacco anche da dietro; l'avventuriera iniziò a correre rapidamente in modo circolare e ritornò frontalmente al suo obbiettivo dopo circa cinque secondi, passando dalla sua sinistra e preparando sulla mano del medesimo lato una magia di colore dorato.
"Stai fermo da troppo tempo, quindi ne approfitterò! Blinding Glow!" Con un'esclamazione piena di grinta ed affidabilità distese il suo braccio sinistro e scagliò la magia, puntando alla faccia del mio vecchio compagno di scuola mentre ella mostrava un volto sorridente; aveva uno sguardo accigliato verso il basso ed appena vide l'avversario chiudere gli occhi, portò la sua spada in alto dietro la testa e caricò un colpo verticale: Koji non sembrava per nulla irritato della situazione e non disse nulla anche dopo l'accecamento, sicuramente per lui non erano un problema quelle magie basilari.
"Perfetto, ora ti darò un bel colpo potente e non potrai sapere dove sarà indirizzato! Hiya!" Si avvicinò ancora di più e con tutta la carica che possedeva sferrò il fendente, indirizzandolo alla massima velocità verso il busto del nobile per provocargli una ferita abbastanza profonda da metterlo al tappeto; intanto il ragazzo rimise la spada nella stessa posizione di come fosse ad inizio battaglia.
"Hai visto Kevin? Ha trovato il modo!" Esclamò Akane con una grande esaltazione e con un volto convinto, guardando l'incontro con molta soddisfazione e stringendo il suo pugnetto destro alquanto tenero che si trovava all'altezza del petto, tenendo quello sinistro appoggiato sul posto per sedersi; per un attimo speravo anche di credere ad una possibilità di vittoria mentre sentii il suo profumo dolce e paradisiaco, ma il sogno venne infranto in nemmeno mezzo secondo.
"Illusa." Il primogenito dei Murakami disse quella frase con un tono cupo che emanava anche una grande vanità, rimanendo con gli occhi chiusi tranquillamente e riuscendo a prevedere la direzione del colpo della ragazza; con grande forza sferrò un fendente orizzontale verso l'arma della nemica che stava scendendo, e la fece indietreggiare di circa sette metri intanto che si sentì un rumoroso suono tra le due armi, costringendola a sussultare visto che non se lo aspettò.
"Cosa?!" Il volto di Nozomi rimase stupefatto e domandò quella frase con incredulità, tornando sulla terraferma e spalancando i suoi occhi mentre i suoi piedi vennero trascinati sul pavimento per la forza del colpo; si sentì un rumore leggermente fastidioso a causa delle scarpe e lei cercò di rimettersi in guardia.
"Non serve a nulla accecarmi... lo sento anche con le orecchie dove si trovano i miei nemici... pensi che non mi sia preparato abbastanza?" L'avventuriero esperto spiegò alla sua avversaria il modo con cui era riuscito a capire la direzione del colpo, utilizzando una voce seria e riaprendo i suoi occhi dopo qualche secondo per aver ripreso la vista; la sua espressione si trasformò in un ghigno nuovamente.
"Ora capisco... ti avevo sottovalutato a quanto pare... mi piacciono avversari tosti come te!" La ragazza tenne saldamente con entrambe le mani la sua spada ed iniziò a fare uno slancio verso l'obbiettivo, piegando poco prima le sue gambe e presentando una grande sicurezza sul volto: sembrava soddisfatta dal suo tono di voce.
"Adesso inizierò ad impegnarmi almeno un pochino... altrimenti questo scontro durerebbe troppo." Koji iniziò a correre ad una velocità elevatissima verso la nemica, mentre ebbe una certa sicurezza in viso ed utilizzando una voce severa ma che emanava soddisfazione, vedendo il suo cappotto svolazzare velocemente a mezz'aria per la grande rapidità: sferrò immediatamente un fendente orizzontale verso il busto della ragazza e lei mise immediatamente l'arma davanti per proteggersi, riuscendoci con poco successo e sbilanciandosi dopo nemmeno mezzo secondo di resistenza; indietreggiò subito a causa della grande forza ed il nobile le ritornò incontro per sferrargli altri fendenti fisici, continuando a spostarsi in varie parti della zona di combattimento. Le urla dei tifosi divennero molto alte e si stavano esaltando mentre videro il primogenito in movimento, vedendo che non stava nemmeno mettendo molta forza rispetto a Nozomi che stava dando tutta se stessa: si trovavano nella zona centrale e si continuavano a sentire i continui rimbombi delle armi, vedendosi l'avventuriera che stava subendo parecchio nonostante la poca percentuale di forza che il Murakami stava utilizzando; stava sferrando fendenti di ogni tipo mentre si piegò in avanti e continuava a muoversi, confondendo la ragazza che non era abituata a quella velocità ed obbligandola a farla indietreggiare dopo ogni colpo potente.
"(Cavoli... è forte... ma troverò il modo per vincere! Non posso perdere in questo modo... forse se riesco a bloccarlo nel muoversi...)" L'avventuriera strinse i suoi denti con irritazione mentre provava a respingere tutti gli attacchi, ma ad un certo punto spalancò i suoi occhi come se le fosse venuta un'idea ed indietreggiò velocemente, distando dal suo avversario frontalmente di circa cinque metri mentre fece uno sguardo speranzoso; la spada di Nozomi si illuminò di blu ed iniziò ad emanare un grande potere mentre la tenne con un braccio solo, caricando intanto una magia di colore viola sulla mano mancina: la sua arma puntava verso l'alto diagonalmente.
"Night Acquarium!" Nozomi attivò con determinazione la sua abilità appresa al livello 3 e puntò immediatamente la punta della sua arma verso il primogenito, mostrando un volto severo e mantenendo pronta la mano sinistra; consisteva nel sferrare con la spada una enorme bolla d'acqua di colore blu scuro come se fosse ombreggiata dalla luce della notte, intrappolandoci il nemico all'interno per costringerlo alla resa a causa della perdita del respiro od ucciderlo: la bolla aveva circa una circonferenza di sette metri ed andò a grande velocità verso Koji, riuscendo a rinchiuderlo con successo visto che non si aspettava un qualcosa del genere ed inzuppandolo; si sentì il suono del suo corpo che entrò nell'acqua ed esso sembrava che stesse iniziando a deformarsi a causa della vista che donava l'acqua.
"(Cosa? Sono nell'acqua? Inaspettato... ma nulla di grave.)" Il nobile fece un volto alquanto stupito con i suoi occhi visto che con la bocca era costretto a trattenere il respiro, girando le sue pupille in varie parti per controllare la zona e l'avversaria subito dopo: il suo corpo continuò a galleggiare ma non sembrava preoccupato.
"Tranquillo, non ci starai molto tempo! Dark Conductor!" La ragazza distese il suo braccio sinistro orizzontalmente in modo dritto e scagliò un fulmine di colore viola verso l'avversario, avendo l'intenzione di usare la fusione tra più elementi per fare da conduttore nella bolla acquatica; la sua vocalità era carica di grinta ed il suo volto rimase sorridente come se pensasse di aver vinto.
"(Uff... Che strategie basilari...)" Improvvisamente il ragazzo rilasciò una fortissima onda d'urto mentre chiuse i suoi occhi e mostrò un'espressione annoiata, facendo scoppiare prepotentemente la bolla e dissolvendo il fulmine con solo la forza del vento, sentendosi anche il suono differente di entrambi gli elementi che si dissolsero; l'onda d'urto era talmente forte che alzò un leggero polverone che scomparì dopo pochi secondi, facendo anche muovere i vestiti di Nozomi ed anche quelli del nobile, asciugandogli leggermente ma rimanendo pur sempre bagnati: difatti si erano un po' oscurati col colore.
"Ggghhh... quanto potere." Si mise entrambe le braccia davanti alla faccia per proteggersi dalla forte ventata e puntò per bene i piedi per terra, cercando di resistere mentre chiuse l'occhio sinistro a causa dello sforzo; lei indietreggiò di qualche centimetro trascinando i piedi, ma dopo qualche secondo il vento si placò e si sentì una leggera tranquillità in tutta l'arena, visto che i tifosi avevano smesso di urlare all'unisono: smise di tenere le braccia davanti al viso e vide il nemico con intensità e preoccupazione, mentre una goccia di sudore scese sulla sua guancia destra.
"Che succede? Tutto qui quello che sai fare? Non mi sto ancora impegnando se è quello che pensi." Chiese il primogenito con una voce vanitosa ed autoritaria, rimanendo ben dritto e con uno sguardo serio mentre vide la sua avversaria in difficoltà; nonostante non stesse usando gran parte del suo potere, riusciva a mettere parecchio in difficoltà la ragazza, facendo capire la sua grande forza: dopo qualche secondo lei decise di rispondere in modo sicuro.
"Ah si? Mi fa piacere, anche io ho appena iniziato sappilo." Nozomi decise di tenere nuovamente la sua arma con entrambe le mani e fece la sua solita postura, rispondendo con una voce leggermente forzata e con un'espressione sorridente ma che emanava agitazione; decise di correre verso il ragazzo e portò la sua spada dietro di lei all'altezza della vita a sinistra, mantenendola diagonalmente verso il basso.
"Niente... questo scontro... ormai è già deciso." Confermai con la piena preoccupazione e mi misi le mani in faccia per coprire le mie guance ed anche una piccola parte dei miei occhi, lasciando però le pupille scoperte per guardare ancora lo scontro; la mia voce era rassegnata ed il mio sguardo emanava molta agitazione: intorno a Nozomi sentii un odore molto cupo e teso come se non sapesse cosa dover fare, continuando a vederla mentre corse verso il nobile.
"Non ho tempo da perdere... che ne dici se ti elimino subito?" Inaspettatamente Koji tenne in modo più saldo la sua spada e la puntò orizzontalmente verso la destra, mettendosi in postura e preparandosi a fare uno scatto mentre continuò a mostrare il suo ghigno vanitoso; intorno a lui percepii un potere più elevato e capii la fine a cui stava andando incontro la ragazza, guardando anche la sua espressione che divenne più concentrata ed esaltata.
"Eh? Aaaahhhhhh!" L'avventuriera rimase stranita della sua frase minacciosa e quindi si fermò appena mancarono una manciata di metri dall'obbiettivo, mostrando un volto incredulo e rimanendo con tono perplesso; urlò dopo nemmeno mezzo secondo poiché il primogenito divenne velocissimo che sferrò un fendente orizzontale verso il suo busto, ma la ragazza riuscì per pura fortuna ed istintivamente a mettere l'arma davanti al suo corpo senza pensarci: si sentì un fortissimo rimbombo metallico e Nozomi venne scaraventata via, volando per circa dieci metri ed iniziando a rotolare su tutto il pavimento circostante, ritornando nella zona nord del campo di battaglia e sporcandosi di terra durante il tragitto, insieme a vari suoni creati dagli impatti e dalle continue rotolate.
"Che noia... nemmeno un'abilità mi serve contro di te... e neanche una magia... mi vorresti far divertire un po'?" Domandò il mio vecchio compagno di scuola mentre cominciò ad avvicinarsi lentamente e si rimise ben dritto, parlando con una tonalità quasi delusa ma anche ironica e con un volto che rimase sempre con quel sorrisetto; la ragazza tenne la sua spada con la mano destra e provò a rialzarsi mentre si trovava sdraiata a pancia ingiù, dandosi una spinta con le sue mani dolci ma anche allenate per cercare di tornare in piedi il prima possibile: si iniziò a vedere il suo viso ed era sporco sulla guancia destra e sulla fronte, vedendosi anche alcune imbrattature nella pancia, nella clavicola sinistra ed in alcune zone sparse delle gambe.
"M-ma quanto sei forte... in realtà? La tua potenza nei colpi è diventata tutt'altra cosa in un attimo..." Contemplò con voce forzata e sorpresa mentre mostrava un'espressione sofferente, provando a rimettersi in piedi il prima possibile ed avendo l'occhio destro chiuso a causa del dolore che stava sentendo in varie parti del suo corpo; dopo alcuni secondi riuscì nell'intento ma rimase alquanto instabile, mantenendo il manico della sua spada in un modo abbastanza moscio: il ragazzo si fermò e rispose.
"Sono abbastanza forte lo ammetto... però mi dispiace... la resa non è ammessa!" Il nobile esclamò improvvisamente quella frase con tono esaltato e malizioso, mostrando un sorriso malvagio ed andando incontro a Nozomi con uno sguardo omicida; si piegò in avanti e fece una corsa velocissima verso di lei che si sentiva ancora confusa.
"LO SAPEVO!" Sferrai un pugno dal basso sul mio posto a sedere con la mano destra e si sentì un fortissimo effetto sonoro, intanto che percepii anche un modesto dolore sulle mie nocche visto che il materiale era davvero duro: la mia voce era irritata ed il mio volto emanava una certa rabbia, realizzando che avevo ragione sui miei pensieri; Koji voleva uccidere Nozomi anche se non era lontanamente necessario: iniziai a riavvicinarmi alla balaustra ed i miei due amici fecero un volto stranito ma anche rassegnato, sospirando chiudendo i loro occhi e capendo che se qualcuno rischiava di morire il sottoscritto si avvicinava sempre, fregandomene altamente del regolamento del torneo se ero deciso a scendere nella zona di combattimento.
"Maledizione!" La ragazza anche se rimase ancora confusa decise di rimettersi in postura coordinata e di combattere al massimo delle sue possibilità, puntando la sua spada verso l'alto mentre il manico si trovava all'altezza dello stomaco con entrambe le mani ben salde in quella zona; riaprì entrambi i suoi occhi ed aspettò con attenzione gli spregevoli attacchi del nobile.
"Penso sia arrivato il momento che tu riposi." Appena mancarono pochi metri di distanza dalla ragazza disse quelle parole, usando una voce seria in cui pervadeva una certa carica come se non vedesse l'ora di ucciderla; il suo sorriso era davvero inquietante e cupo in quel momento: arrivai vicino al parapetto e poggiai le mie mani sopra di esso come avevo fatto nello scontro tra Nori e Maki.
"FERMO KOJI... LASCIALA IN PACE!" Urlai ad alta voce quella frase visto che volevo evitare più vittime possibili, facendo un volto infuriato e non volendo che delle persone innocenti potessero perdere la vita; mi piegai in avanti e guardai lo scontro con nuovamente gli occhi spalancati, fissando con intensità il comportamento di Koji e vedendo i suoi movimenti anche per approfittarne in un futuro: la ragazza non distava troppo dal muro nord ed improvvisamente il suo corpo si illuminò di rosso, vedendo anche il nobile che si avvicinò sempre di più e sentendo intanto un sapore molto acido nella mia gola.
"Roaring Attack!" L'avventuriera attivò su tutto il suo corpo una magia che consisteva nell'aumentare la sua forza fisica complessiva, sperando di avere qualche opportunità contro il nemico ed iniziando ad avere molta più determinazione contro di lui; la sua vocalità era più seria ma sembrava anche leggermente stanca, mostrando però un volto autoritario e serio come se non volesse vacillare.
"Pff... pensi che funzionerà? Che illusa." Mancarono pochi centimetri di distanza ed il ragazzo portò la sua spada dietro la schiena sulla sua destra, caricando un fendente mentre la sua fortissima arma brillava con il riflesso della luce del sole; mostrò un viso rassegnato poiché era consapevole che ogni mossa della ragazza era inutile, quindi preferiva che non opponesse resistenza e contemplò con vanità quella situazione.
"Non perderò contro di te! Breaking the Void! (Sarà sicuramente un'abilità comune che avrà conosciuto in passato... ma devo provarla!)" Nozomi esclamò con autorità il nome della sua abilità appresa al livello 2 e la spada divenne di colore viola, emanando un modesto potere mentre la sua faccia era accigliata verso il basso e dimostrava una certa grinta; si sentì il suono della spada che emanava tale potere come se stesse caricando ed iniziò a tirare fendenti, avendo l'avversario già vicino a lei. L'avventuriera con rabbia sferrò i primi due colpi diagonali dell'abilità, attuando uno slancio in avanti per obbligare l'avversario ad indietreggiare mentre fece dei versi di sforzo; Koji fece un leggero sussulto ma senza preoccuparsi minimamente di quell'abilità, decidendo comunque sia di schivare con attenzione i primi due fendenti muovendo il suo corpo lateralmente con noncuranza: la ragazza mise la massima forza sul terzo ed ultimo fendente dall'alto verso il basso ma successe una cosa inaspettata, ovvero che perse di vista il suo avversario visto che non si trovava più di fronte a lei; ci fu un leggero silenzio per pochi secondi ed ella si accorse che non era accaduto nulla, rimettendosi dritta e provando a capire dove si potesse trovare mentre continuava a rimanere nella zona nord.
"Eh? Ma dove si trova?" Si chiese con una faccia perplessa e con una voce stranita mentre iniziò a girare la sua testa in varie parti, provando a capire dove si potesse trovare intanto che le scese una goccia di sudore sulla fronte; era scomparso come se fosse un'immagine residua ed era fin troppo strano, sicuramente si stava nascondendo: sussultai improvvisamente quando un'ombra coprì improvvisamente la ragazza dal sole, capendo che fosse il nobile ricomparso proprio dietro la sua schiena.
"...! DIETRO DI TEEEE!" Urlai con tutta la potenza che possedevo nelle corde vocali e mi piegai in avanti per portare la testa oltre il parapetto, mostrando un'espressione impaurita e mantenendo l'apertura dei miei occhi al massimo: il primogenito stava per infliggerle un colpo fatale visto che sentii in lui un odore omicida e cupo, sentendomi davvero intimorito ed infuriato; la ragazza si accorse del mio urlo e si girò immediatamente con molta paura, avendo capito la situazione.
"Uh?...!" Appena completò il suo giro completo del corpo rimase impietrita, vedendo l'avversario che aveva il braccio destro alzato verticalmente che teneva saldamente il manico dell'arma; il volto di Nozomi era parecchio intimorito ed era rivolto verso l'alto mentre vide il suo nemico, aprendo leggermente la sua bocca per lo sconvolgimento e rimanendo con gli occhi tremolanti: il ragazzo aveva un volto cupo ed una serietà senza eguali, donando terrore sia a lei che anche a me nonostante non fossi il suo avversario in quel momento.
"Addio." Koji con un tono pieno di autorità ed indifferenza abbassò velocemente la sua spada per sferrare il fendente diagonale, schiantandosi violentemente nella spalla sinistra dell'avversaria e che poi scese sempre più ingiù fino allo stomaco, procurandole un taglio diagonale e rumoroso in tutto il petto; all'impatto schizzò parecchio sangue su tutta la zona del petto e la ragazza mostrava ormai una riga scarlatta nella maggior parte del corpo.
"Aagghh..." Nozomi fece un verso forzatissimo e pieno di dolore mentre si piegò leggermente all'indietro, rimanendo a bocca aperta e facendo vedere i suoi occhi spalancati che divennero senza vita, con un colore molto spento come un albero che stava andando incontro alla morte; si sentì l'odore ed il forte suono del sangue che fuoriuscì dal suo corpo, andandone anche parecchio sul terreno circostante e sporcando le vicinanze come se fosse della vernice: la ragazza cadde a pancia insù e non si mosse nemmeno di un millimetro, mollando la presa della sua arma e non sentendosi nessun respiro provenire da lei; la sostanza organica continuò ad espandersi in tutto il terreno mentre giaceva il suo corpo sopra ad esso, assistendo ad un altro scenario orribile.
"...!" Il mio sguardo aveva raggiunto un livello di rabbia talmente irraggiungibile che avevo tutto il viso di un leggero colorito rosso, trattenendomi come non mai per non scendere sul campo di battaglia e per non farla pagare al mio vecchio compagno; il nobile rimise la spada nel suo fodero regale dietro la schiena e si continuò a vedere la ragazza che non reagì in nessun modo, costringendo l'annunciatrice a riaprire il contatto.
"Ed anche il penultimo scontro del torneo è terminato! Come ci si bisognava aspettare il vincitore è Koji Murakami: il primogenito della sua famiglia nobile molto potente! Con sangue freddo mette al tappeto la combattente Nozomi che non ha avuto modo di farsi vedere...! Sicuramente quel colpo è stato talmente letale e diretto che l'avrà uccisa! Ancora non ci sono conferme a riguardo! Fate un applauso alla sua potenza e capendo che sarà sicuramente il favorito di questo torneo!" Urlò la voce elettronica con un'esaltazione sicuramente maggiore rispetto allo scontro di prima, facendo capire che l'uccisione effettuata da Nori era fin troppo scioccante rispetto a quella del Murakami; intanto i tifosi iniziarono ad irritarsi e si sentì un'aura alquanto pesante intorno agli spalti, sentendo dentro di me anche un gusto schifoso nella gola per ciò che era appena accaduto: gli spettatori che non volevano le morti innocenti si infuriarono ed iniziarono ad urlare varie frasi offensive contro quel torneo che stava continuando senza intoppi, creando un gran frastuono che si sarebbe placato solamente col tempo intanto che c'erano anche alcuni a cui andavano bene tutte quelle uccisioni.
"Avevi ragione Kevin... uccide anche se non servirebbe... che spregevole." Contemplò Akane mentre si trovava ancora seduta e fece un volto sofferente, abbassando la sua testa sulla sinistra e stringendo il campo visivo dei suoi occhi; utilizzando una voce leggermente irritata e parlando come se io riuscissi ad ascoltarla, mentre invece non era così visto che mi trovavo ancora vicino alla balaustra. Dopo alcuni secondi mi girai e ritornai sul mio posto per sedermi in modo composto, mettendomi le braccia conserte e provando a calmarmi per mantenere la lucidità; chiusi i miei occhi e rimasi con quella postura mentre la mia amica ed Isuta mi videro: il volto della ragazza era abbattuto, mentre quello del lottatore era serio.
"Tranquillo Kevin... non avere paura... ci penso io a dargli una bella lezione al prossimo turno, perché ovviamente questo lo vincerò io." Disse Isuta improvvisamente con una tonalità parecchio affidabile mentre chiuse i suoi occhi e li riaprì subito dopo, mettendosi in piedi di fronte a me e mostrando un volto pieno di ardore intanto che mi vide dall'alto; dopo un secondo sospirai e cercai di rimanere calmo mentre la nobile tenne il pugno sinistro sul petto, guardandomi con attenzione: riaprii i miei occhi e guardai il mio amico col volto alzato, facendo ordine dei miei pensieri e percependo la sua fiducia.
"Stai attento però... se ci pensi Koji non ha fatto proprio nulla... nemmeno una sua abilità ha attivato... contro di te lo farà sicuramente." Spiegai con una vocalità parecchio seria e con un volto che sembrava ormai rassegnato, soffrendo per le troppe morti che c'erano state mentre lo continuai a vedere con le sopracciglia accigliate verso il basso; erano morte troppe persone innocenti e se ce ne fossero state altre, non sarei riuscito a sopportarlo.
"Va bene... farò attenzione." Portò la sua mano destra all'altezza del petto e mi fece il pollice insù con essa mentre rimase con un'espressione concentrata, cercando di darmi la maggior fiducia possibile col suo tono pieno di sicurezza; visto che non ebbe pazienza per aver atteso tutta la giornata, decise di incamminarsi subito dopo quella frase per dirigersi al campo di combattimento, utilizzando un passo sicuro e composto.
"Noto che vuole combattere subito, eh?" Mi domandò Akane con voce compassionale mentre cercò di mostrare un sorriso sul suo volto, vedendo Isuta andarsene dagli spalti e rimanendo felice della sua grande grinta; mi girai verso la mia amica e provai ad accennare anche io un minimo di allegria, anche se non ci riuscivo del tutto per il troppo sconvolgimento: intanto le urla critiche dei tifosi finirono ed il clima si tranquillizzò poco a poco, notandosi Koji che iniziò ad andarsene dal campo di combattimento.
"Sta aspettando letteralmente da tutta la giornata, penso non attendesse altro." Risposi con una voce che sembrava un pochino ironica ma che emanava ancora una leggera serietà, non riuscendomi a togliere dalla testa l'accaduto e provando a mostrare una leggera allegria nel mio sguardo; accigliai leggermente le sopracciglia verso l'alto e feci un sorriso mezzo finto nel mentre che il nobile aveva quasi raggiunto l'uscita del campo di battaglia.
"(Allora Kevin... cosa ne pensi della mia forza? Questo non era ancora nulla sappilo... voglio lasciarti il meglio per dopo... ed assaporare poco a poco la tua rabbia...!)" Il nobile ebbe un sorriso fiero sul suo viso e rivolse lo sguardo nel posto dove ero seduto prima di uscire completamente, rimanendo soddisfatto di quel primo turno: intanto si potevano vedere gli infermieri che portarono via il corpo di Nozomi privo di vita sopra ad una barella con attenzione, dove nello stesso istante arrivarono anche gli addetti al campo per riparare i danni minimali creati o qualche zona irregolare, insieme anche ad alcune macchie che si trovarono per terra: in questo modo potevano presentare un campo perfetto per l'ultima battaglia di quel giorno.
"Ora che ci penso... Isuta dovrà affrontare quel nobile dell'altro giorno se non sbaglio." Chiesi alla mia amica mentre tornai molto più tranquillo ed attuai un volto pensieroso, usando un tono molto concentrato ma anche curioso e rimanendo con le braccia conserte; lei si girò verso di me e grazie al cambio dell'atmosfera generale risentii il suo buon odore.
"Esattamente, non hanno proprio un bel rapporto, probabilmente il nobile lo vorrà uccidere per come sembra fatto; mentre Isuta penso lo voglia mettere semplicemente alle strette, non rendendolo più in grado di combattere." Mi spiegò la splendida ragazza con voce da professoressa e guardandomi con un sorriso, rimanendo molto più allegra visto che pensava che mi sarei lamentato per molto tempo delle uccisioni che erano state attuate poco prima: in questo modo l'atmosfera cambiò e lei alzò l'indice della sua mano destra durante la spiegazione. Dopo quella situazione il campo di combattimento venne riparato completamente ed il corpo di Nozomi andò in infermeria per confermare la sua morte sicura, intanto che noi aspettammo per l'ultimo combattimento che riguardava il nostro amico Isuta Sasaki.
Noremas (Arena) - Anno 652 - 10 Settembre - Ore 15:15
Dopo alcuni minuti di attesa era arrivato finalmente il grande momento, ovvero l'ultimo scontro di quella giornata infernale e piena di morti che avrebbe dato fine al primo turno: l'ultimo scontro riguardava Hyotaru ed il nostro amico Isuta che voleva dare il massimo per farsi valere, abbassando anche in questo modo le probabilità di farsi uccidere, visto che probabilmente il suo avversario aveva quelle intenzioni; la voce al microfono riprese il contatto mentre l'esaltazione era alle stelle.
"Finalmente ragazzi è arrivato il fatidico momento per gustarci il gran finale di questo turno! Soprattutto voglio ricordarvi che domani stesso ci sarà il continuo di questo evento ardente... e chissà con quali combattimenti fantastici avremo a che fare! Sicuramente saranno un qualcosa di indescrivibile! Ma ora direi di presentare gli ultimi due combattenti di cui uno è Hyotaru: un nobile di primo rango con alto orgoglio che non vuole farsi sottomettere da nessuno, usando le sue tecniche molto particolari ed a lunga distanza contro Isuta! Un lottatore dal cuore ardente per il quale l'unica importanza è la vittoria, decidendo di sbaragliare chiunque con la sua grande forza fisica! Chissà quali tra questi due grandi partecipanti avrà la meglio, non vedo l'ora di scoprirlo!" Esclamò l'annunciatrice col solito tono mentre i due partecipanti erano già entrati in campo, sentendosi anche i tifosi urlare con un grande trambusto; il nobile si trovava a sud vicino l'uscita insieme al suo arco azzurro, tenendolo con la mano destra mentre aveva la sinistra libera: il lottatore invece stava a nord dell'area e con i pugni ben saldi, posizionandoli all'altezza del petto mentre il destro era leggermente più in avanti del sinistro.
"Eccolo qui il moccioso... sei pronto a subire la mia punizione per come ti sei rivolto nei miei confronti?" Il ragazzo vanitoso decise di rivangare la situazione accaduta il giorno prima con tono irrispettoso, minacciando il suo avversario di fargliela pagare mentre sorrideva con malizia: fissò il lottatore intensamente con i suoi occhi bui come l'oscurità e sentii in lui un odore molto amaro, ma il mio amico non si perse di fiducia.
"Penso che non ne avrai nemmeno il tempo... perché ti sconfiggerò subito." Rispose Isuta mentre piegò leggermente le sue gambe per preparare uno slancio, mostrando un sorriso sincero ed utilizzando una voce piena di affidabilità; possedeva nelle sue mani dei tirapugni neri che mostravano cinque spazi cerchiati per far entrare ogni dito, avendo anche in quello stesso spazio un leggero spuntone appuntito lungo circa quattro centimetri: sicuramente servivano per infliggere danni più ingenti rispetto a delle normali nocche.
"Gghh... arrogante." Il nobile strinse i suoi denti e fece un verso infastidito, giudicando subito dopo il nemico con voce irritata e mostrando il volto accigliato verso il basso; alzò l'arco e lo puntò verso di lui, attuando una normale posa da arciere come se stesse per mirargli contro: la voce elettronica continuò il contatto per dare via allo scontro.
"Ed è giunto il momento di dare fine a questa giornata con questo ultimo scontro, quindi iniziamo subito il conto alla rovescia! Tre... due... uno... inizia... la battaglia finale del primo turno!" Esclamò infine l'annunciatrice per dare il via allo scontro, staccando il contatto subito dopo per lasciare lo spazio ai due concorrenti: si guardarono con intensità, emanando un misto di odio e rivalità.
"Se non ti dispiace io vado con dei semplici tirapugni, per ora la spada non mi serve." Spiegò Isuta con una tonalità leggermente ironica e ricordandosi di avere una normale spada di ferro dietro la sua schiena: fece un sorriso e si dimostrò alquanto allegro per quella battaglia, trascinando leggermente il piede sinistro all'indietro ed emettendo un piccolo suono sul pavimento.
"Ti bucherò il corpo prima che tu possa avvicinarti!" Con grande irritamento il ragazzo regale fece comparire sulla sua mano cinque frecce magiche di colore verde, tenendole per ogni dita sulla sua mano sinistra e portandole vicino alla corda dell'arco; la sua voce era piena di rabbia come se volesse farlo soffrire nel peggiore dei modi: tirò la corda indietro e poi la rilasciò, scagliando le frecce a grande velocità verso il lottatore.
"Pff... Posso bloccare pure delle lame, questo è nulla!" Isuta iniziò a scattare verso il suo avversario a grande velocità e mantenne i suoi pugni ben pronti a distruggere le frecce, mostrando uno sguardo pieno di sicurezza mentre iniziò a tirare dei pugni diretti e costanti verso gli obbiettivi; appena le frecce si schiantarono sui pugni del mio amico vennero frantumate, facendo un effetto sonoro simile ad un bicchiere che cadeva sul terreno e non avendo nessun effetto sul lottatore: tirò ben tre colpi destri ed altri due mancini per potersi liberare di quell'attacco.
"Adesso ti darò una bella lezione, ragazzo viziato!" Continuò la sua avanzata con un tono pieno di carica ed accigliò le sue sopracciglia verso il basso per mostrare la sua fierezza, allargando leggermente le sue braccia lateralmente e piegandosi in avanti per andare ancora più veloce; il nobile si preoccupò immediatamente di quell'atto e fece alcuni salti indietro, creando intanto sulla sua mano sinistra delle sfere di colore azzurro che emanavano una leggera brina intorno ad essa.
"Non scaldarti troppo, che ne dici di un bel po' di ghiaccio per raffreddarti?" Hyotaru con vocalità spavalda citò tale domanda e con un volto severo iniziò a tirare la corda della sua arma, sferrando varie frecce gelate mentre continuava ad allontanarsi sempre di più: era costretto a fare ciò visto che l'arco era un'arma che poteva risultare efficace a lunga distanza, quindi se il suo avversario fosse riuscito con successo ad avvicinarsi, per lui sarebbe stato un grande problema; usare un armamento del genere in un torneo come quello poteva risultare svantaggioso.
"Non sai combattere a distanza ravvicinata, se ti raggiungo sei finito!" Con la medesima voce e sguardo continuò a distruggere i lanci di Hyotaru, proteggendosi alla perfezione da tutte le frecce con dei pugni consistenti ed aggressivi; il nobile vide che tutto ciò era inutile, quindi decise di attivare una sua abilità di livello per aumentare i danni contro il lottatore: il ragazzo regale si trovava vicino al muro nord ed Isuta a circa quindici metri frontalmente da lui.
"Beh... allora proviamo con qualcosa di più pesante, Hissing Arrow!" Esclamò improvvisamente il nemico del mio amico con una voce che emanava più sicurezza, smettendo di creare frecce magiche casualmente ed attivando la sua abilità di livello 4 che era il suo massimo attuale; tornò sulla terraferma dopo tanti salti effettuati per circa tre metri e fece un'espressione molto concentrata, accigliando leggermente le sopracciglia verso il basso e rimanendo piuttosto serio. Sulla sua mano sinistra creò una freccia di colore verde che se fosse stata scagliata si sarebbe vista a malapena, avendo pochissimo tempo per schivare e sentendosi intorno ad essa un potere modesto; mise essa sulla corda e la tirò indietro lentamente, mirando con attenzione il lottatore che avanzò fieramente mentre il nobile strinse ed accentuò la vista verso il suo obbiettivo: la freccia magica ebbe dei contorni intensi ed il potere oscillava ondeggiante nell'aria, sembrando molto pericolosa.
"Prova a bloccare questo!" Hyotaru urlò in modo aggressivo quella frase e lasciò la presa della corda, schioccando la freccia che andò ad una velocità incredibile mentre ebbe un viso pieno di autorità; l'oggetto andò rapidamente verso il mio amico che si preoccupò immediatamente, fermando la sua avanzata e rimettendosi dritto.
"Dannazione!" Isuta esclamò con molta preoccupazione quella frase e fece un volto parecchio teso, stringendo leggermente i suoi denti e vedendosi una goccia di sudore sulla guancia sinistra; mise immediatamente le sue braccia incrociate davanti alla faccia ed al petto per proteggersi dall'impatto non schivabile: appena l'aggeggio si schiantò sulle braccia dell'avversario si sentì un grandissimo effetto sonoro ad esplosione, creandosi una nube di fumo intorno al ragazzo robusto e non sapendo se fosse rimasto incolume; si sentì un certo odore di polvere in tutta la zona visto che si espanse col tempo, sentendosi intanto un grande tifo che venne silenziato immediatamente per la curiosità: il ragazzo vanitoso vide il polverone in silenzio intanto che lo raggiunse anche lui e ricominciò a parlare dopo qualche secondo.
"Mmmhhh... l'ho già sconfitto? Non ne valeva la pena... immaginav-" Nel momento esatto in cui Hyotaru chiuse gli occhi e stette per finire la frase con voce seria, si sentì il suono di uno scatto e si vide il lottatore comparire di fronte ad egli dentro il polverone: aveva le gambe piegate ed il suo corpo era in avanti mentre stava caricando un pugno, appesantendolo di mana ed avendo un'aura rossa su tutto il braccio dominante; gli avambracci di Isuta erano sporchi di polvere insieme al petto ed i dorsi delle mani.
"Pensavi che qualcosa di così debole mi avrebbe messo al tappeto?" Il mio amico porse quella domanda con tono fiducioso e con un sorriso sul volto a trentadue denti, sferrando immediatamente un pugno sul fianco sinistro del nobile mentre ebbe uno sguardo vittorioso; il nemico fece un verso di dolore e si sentì il suono del pugno mentre venne scaraventato nella parte nord-ovest della zona, rotolando sul pavimento intanto che teneva ancora il suo arco in mano e sporcandosi continuamente. Il nobile riuscì a fermare il suo rotolamento usando le dita della mano mancina sul pavimento e mettendosi in ginocchio nello stesso momento, causando un rumore fastidioso durante quell'atto e respirando affannosamente subito dopo; i suoi vestiti avevano varie chiazze grigie sporche ed il suo volto rimase alquanto irritato, notandosi nella sua faccia e nella parte superiore dei capelli altre parti sporche di polvere mentre la cortina intorno ad Isuta scomparve.
"Ggghhh... dove si trova adesso?" Il ragazzo arrogante rialzò lo sguardo con rabbia e non vide più il suo avversario, girando varie volte la sua faccia ed usando un tono infastidito mentre sentì dolore sul fianco colpito; continuò a girare le sue pupille per vedere la zona e si vedevano intanto i suoi occhi spalancati, non riuscendo a trovare con successo il suo obbiettivo: inaspettatamente la figura piena di determinazione comparve dietro di lui senza che se ne accorgesse, rimanendo entrambi nella zona nord-ovest.
"Dietro di te!" Lo avvertì in un modo a dir poco allegro e grintoso intanto che lui si trovava a pochi centimetri a mezz'aria, sorridendo e mostrando parecchia scaltrezza nella sua espressione intanto che tenne i pugni ben saldi; sferrò un altro destro ben caricato con del mana dritto al centro della schiena mentre il nemico era inginocchiato, obbligandolo a schiantarsi di prepotenza per terra con la sua pancia e sentendosi il suono del pavimento creparsi: il terreno si rovinò per alcuni metri e l'avventuriero rimase sdraiato a pancia ingiù, spalancando la sua bocca per il dolore e non vedendosi le pupille dei suoi occhi per qualche secondo; sicuramente aveva sentito un dolore incredibile come se gli si fosse rotta la colonna vertebrale.
"Ed ecco il colpo finale!" Il combattente decise di non dare respiro al suo avversario e quindi subito dopo fece un salto di alcuni metri per tornare di fronte a lui, avendo sempre gli stessi viso e voce; appena tornò nella terraferma caricò immediatamente la sua gamba dominante con del mana sempre rossastro, incanalando dentro essa una forza incredibile per sferrare il prossimo colpo, mentre il nobile alzò leggermente il suo sguardo sofferente: il mio amico portò l'arto indietro e tirò un calcio fortissimo al centro della faccia di Hyotaru, facendogli rientrare il naso con la pianta del piede e sentendosi una fortissima botta. Sicuramente la sua faccia non rimase intatta e ricominciò a rotolare un'ulteriore volta come un sacco di patate, andando a schiantare la sua schiena nel muro nord-ovest e creando un piccolo polverone che scomparve subito dopo, sentendosi anche il forte impatto: il nemico del lottatore rimase seduto con la schiena appoggiata sul muro dove essa anche era leggermente inarcata, mostrando un viso con degli occhi chiusi sofferenti e stringendo i suoi denti con forza; gli stava uscendo anche del sangue dal naso e sulla parte inferiore delle sue labbra.
"Wow! Fantastico Isuta!" Esclamai sugli spalti con parecchia allegria e mostrai un'espressione molto carica, mantenendo i miei occhi ben aperti ed alzando il mio braccio destro diagonalmente col pugno, mentre vidi la supremazia del grande combattente; sentii dentro la mia gola il dolce gusto della vittoria da parte di Isuta, rimanendo contento per lui mentre Akane aveva la mia stessa opinione, mostrando un viso sorpreso.
"Pff... ti arrendi? Ti do il tempo di pensarci se vuoi." Il combattente si rimise ben dritto e poggiò le sue mani nei fianchi, rilassandosi per qualche secondo mentre fece una domanda con tono ironico; il suo sguardo rimase scaltro ed anche leggermente compassionale, come se avesse capito che quel suo nemico non fosse chissà quanto forte: il nobile fece un verso irritato e si rialzò in modo instabile, vedendosi intanto il suo abito ancora più sporco in avanti mentre si distavano frontalmente di circa una quindicina di metri.
"Tsk! Maledetto... voi gentaglia comune che ve la tirate tanto... dovete essere eliminati!" Tenne la sua testa abbassata e la rialzò verso la fine della frase, usando una vocalità furibonda e spalancando i suoi occhi per la rabbia, vedendosi le sue sopracciglia accigliate come non mai; le sue braccia tremarono ed era sporco anche in quella zona, ma decise ancora di combattere e quindi strinse fortemente il suo arco: dopo circa tre secondi lo ripuntò verso il suo obbiettivo e fece uno sguardo mezzo pazzo e furioso, portando la mano sinistra vicino alla corda.
"Ancora vuoi combattere eh? Va bene, provaci ancora se ti va." Rispose Isuta con una voce che sembrava rassegnata ma anche fiduciosa, accigliando il suo volto verso l'alto come se provasse una certa compassione per lui e mostrando un sorriso finto; spostò le sue mani dai fianchi e le rimise davanti al suo corpo, stringendole in dei pugni ed attuando la posa che aveva compiuto ad inizio battaglia.
"PRENDI QUESTO!" Hyotaru esclamò quella frase ad alto tono mentre si percepì un grande odio contro il suo avversario, spalancando i suoi bulbi oculari mentre il loro colore era più accentuato a causa dell'ombreggiatura e guardando con una cattiveria incredibile il lottatore; iniziò a creare una freccia alla volta ma le sparò verso il suo nemico ad una velocità incredibile, come se non stesse nemmeno cercando di mirare ed avendo solamente il desiderio di colpirlo: creò frecce di ogni colore, rosse, viola, azzurre, gialle e tante altre tonalità, continuando a sferragliele senza nemmeno pensarci visto che aveva perso la pazienza; alcune gliele scagliò direttamente ed altre invece decise di puntarle verso alto, facendole salire e poi scendere con la stessa angolazione di una cupola.
"Stupido! Così rischi solo di ammazzarti!" Il combattente esclamò quella frase con tonalità severa e preoccupata, temendo per il consumo di mana troppo elevato che poteva rischiare di ricevere il suo interlocutore. Con espressione tesa iniziò a tirare pugni continui con entrambe le mani, spaccando ogni singola freccia che gli veniva incontro sia direttamente che dall'alto, attuando dei pugni diretti ma anche dei montanti continui in base alla direzione dell'oggetto; strinse i suoi denti e gli scese una goccia di sudore sulla fronte, continuando a spaccare frecce come dei bicchieri di vetro mentre si sentì il suono di esse. Ad un certo punto però non riuscì a badare ad ogni colpo e venne ferito sul braccio destro vicino al polso, gamba sinistra non troppo lontano dal tallone e spalla destra, ricevendo dei tagli sanguinanti non troppo gravi ma fastidiosi; venne obbligato ad accasciarsi a causa dei piccoli dolori che sentì nelle varie parti del suo corpo.
"AHAHAHAHAHAH, CHE SUCCEDE? NON FAI PIU' L'ARROGANTE EH?" Il nobile si mise a ridere ad alta voce e con gusto mentre vide il suo avversario in difficoltà, facendo una faccia disgustosa da pazzoide con gli occhi spalancati e mostrando delle ombreggiature ricalcate sul suo viso; continuò a sparare come se non ci fosse un domani ed ad alta velocità, provando ad uccidere il ragazzo determinato sotto una pioggia incessante di frecce: Isuta si sentì sottomesso dalla frase che aveva detto il nemico e quindi gli porse uno sguardo molto acceso, sentendosi ferito nell'orgoglio e decidendo di fare seriamente.
"Ah sì? D'accordo... volevo combattere un pochino di più... ma se la metti su questo piano... allora ti seccherò con un colpo SINGOLO!" Isuta esclamò quella frase in modo deciso mentre una miriade di frecce gli venne addosso e strinse i suoi denti, presentando un'espressione di piena sicurezza e rialzandosi lentamente sul posto per mettersi in posa, preparandosi a tirare il pugno decisivo mentre venne ferito in altre parti del corpo a causa dei continui attacchi; posizionò indietro il suo braccio destro fino dietro la schiena per avere un grande slancio per il salto ed un'elevata carica per il colpo, chiudendo i suoi occhi per qualche secondo ed iniziando a concentrarsi davvero molto: il suo corpo venne improvvisamente circondato da un'aura infuocata e si sentì un potere maestoso intorno a lui, sentendosi anche l'odore delle fiamme ed il suono di esse che lo stavano permeando; stava attivando la sua abilità appresa al livello 2 e tutte le frecce vennero dissolte dal fuoco prima che lo potessero colpire, visto che quell'aura era alquanto spessa di un bel po' di centimetri.
"Incredibile... quindi è questo Isuta." Contemplai con volto meravigliato intanto che mostrai degli occhi leggermente più aperti del normale, utilizzando una voce alquanto incredula e sorpresa nel vedere il combattente in quello stato, sentendo molto potere e parecchio ardore in lui; rimasi ben dritto e composto nel vedere quello scenario mentre il mio amico piegò leggermente le sue ginocchia, portando la schiena indietro e vedendo i suoi capelli che si muovevano dolcemente con le fiamme: il suo odore era talmente forte che ti faceva prudere il naso ed i tifosi stavano urlando per l'esaltazione.
"Preparati... farà molto male... ma durerà molto poco." Disse il lottatore con una voce profonda e con una leggera emanazione di minacciosità, riaprendo i suoi occhi infuocati che sembravano brillare come un cristallo di rubino e mostrando un volto imponente, calcato dal colore delle fiamme e dal suo forte potere; il vanitoso si preoccupò immediatamente e continuò con i suoi attacchi ormai senza senso, vedendosi senza una pausa tantissime frecce che vennero dissolte come della cenere.
"MALEDETTO, NON CI RIUSCIRAI!" Hyotaru continuò ad avere un volto da pazzo ma in quel momento era alquanto infuriato, usando una voce autoritaria che non ebbe nessun effetto verso il suo avversario; smise di tirare delle frecce dall'alto ed iniziò a sferrargliele solo in modo diretto, usando più forza possibile per penetrare quella fiammata che lo permeava: gli oggetti lanciati continuavano ad essere di ogni colore, utilizzando ogni elemento a disposizione per poterlo colpire ma senza successo.
"Te le distruggerò tutte quante! Fist of Determination!" Isuta esclamò con veemenza il nome della sua abilità e fece un volto pieno di grinta, stringendo i suoi denti prepotentemente come se tutta la calma che avesse fosse svanita, accigliando fortemente le sue sopracciglia verso il basso; attuò un rapido slancio e si diresse ad alta velocità verso il nobile, tenendo il pugno destro disteso in avanti per distruggere tutte le frecce con successo come se fossero degli specchi fragili: nel giro di secondi contati si distavano entrambi di pochi centimetri ed il combattente si piegò di parecchio all'ingiù, caricando il suo potentissimo pugno infuocato per poterglielo sferrare nello stomaco; Hyotaru si disperò e si spostò sulla sua destra per deviare il suo corpo dalla portata del nemico, rivolgendo la pancia verso il muro completamente a nord e rimanendo sbilanciato.
"Non cambierà nulla! Prendi questoooo!" Il mio amico disse quelle parole ad alto tono e con tanta aggressività, cambiando la direzione del pugno nell'ultimo istante mentre i suoi occhi sembravano infuocati come non mai, emanando un potere incredibile; sferrò un potentissimo pugno verso lo stomaco del suo avversario e si sentì la forte botta delle due parti che si impattavano tra di loro, insieme al suono delle fiamme e della sua pancia che iniziò a contrarsi dal dolore: Hyotaru spalancò la bocca e sputò della saliva intanto che le sue pupille non si videro più, sentendo un dolore indescrivibile mentre il suo stomaco rientrò completamente. Dopo il forte impatto venne scaraventato violentemente verso il muro sud, a parecchi metri di distanza sulla sinistra dell'entrata per la zona di combattimento; la sua schiena rimase inarcata all'indietro e le sue gambe continuarono ad essere distese in avanti a causa del forte attacco, mantenendo l'arco sempre sul suo braccio destro: il volo per tutto il tempo rimase dritto e si schiantò prepotentemente sul muro dell'arena, creandosi un fortissimo polverone ed anche un grande frastuono che permase per i prossimi cinque secondi.
I tifosi si zittirono improvvisamente mentre aspettavano il lasso di tempo limitato per vedere il polverone dissolversi, capendo se lo scontro si fosse concluso con la vittoria del mio amico; l'aura infuocata attorno ad Isuta scomparve insieme al suo forte odore di bruciato ed il polverone si dissolse, scomparendo mentre saliva nell'aria poco a poco e vedendosi finalmente il corpo dell'avversario a terra: si trovava disteso a pancia ingiù con i piedi attaccati al muro che si era addirittura crepato a causa del grande impatto, avendo la faccia appiccicata a terra e senza muovere nemmeno un muscolo; con il passare del tempo non continuò a muoversi e quindi l'annunciatrice riattaccò il contatto.
"E IL VINCITORE DELL'ULTIMO SCONTRO E' ISUTAAA! E' riuscito a sconfiggere nel giro di poco tempo il nobile Hyotaru con la sua maestosa forza fisica, dimostrando una potenza inaudita sulle sue braccia che si erano addirittura infuocate! Sicuramente i suoi pugni saranno l'ultima cosa che si vorrebbero subire in questo mondo!" Urlò la voce al microfono con la sua solita esaltazione ed emanando anche un po' di ironia verso la fine della frase, facendo urlare tutti i tifosi dalla carica dopo l'annuncio appena fatto; si misero in piedi ed alzarono le loro braccia con i pugni ben saldi, facendo capire la loro esaltazione.
"Bravissimo Isuta così si fa!" Mi alzai anche io in piedi ed esclamai quella frase con tanta esaltazione e felicità, mostrando un'espressione convintissima ed allegra mentre guardai intensamente il mio amico; portai il mio pugno dominante all'altezza del petto e lo strinsi con forza, sentendo il gusto delizioso della sua vittoria e rimanendone soddisfatto.
"Complimenti Isuta, sei stato bravissimo!" Anche la mia amica che si trovava sulla mia sinistra si alzò e fece i complimenti al nostro amico, mostrando un volto felice ed utilizzando un tono di voce soave e gentile; chiuse i suoi occhi e li riaprì dopo qualche secondo, cominciando ad applaudire costantemente mentre aveva le mani all'altezza del petto: l'atmosfera in tutta la zona era ardente come l'anima del lottatore, anche se non avendo fatto vedere molto, si poteva capire che la sua forza era incredibile.
"(Perfetto, ho vinto! Domani mi occuperò di Koji, sarà dura ma ci devo riuscire. Anche per Kevin... e per il combattente che sogno tanto di diventare!)" Il combattente vincitore dello scontro fece un volto serio e pieno di grinta, chiudendo i suoi occhi subito dopo ed abbassando la testa leggermente; alzò il suo braccio destro verticalmente verso il cielo e tenne il pugno ben saldo, attuando in questo modo un gesto di vittoria che fece urlare ancora di più gli spettatori dalla carica.
"E con questo si conclude il primo turno di questo fantastico torneo! Oggi avevamo iniziato prima, visto che c'erano parecchi scontri da fare, ma domani il primo combattimento inizierà alle 12! Ci sentiamo presto e buona giornata a tutti! Che la dea Light possa vegliare su di voi anche il giorno dopo!" La voce elettronica chiuse il contatto dicendo quelle ultime frasi con vigore e dandoci la buona fortuna a tutti, soprattutto per i vincitori che avrebbero continuato quel torneo pericoloso; i tifosi urlarono ancora per alcuni secondi ma dopo il passare del tempo, l'atmosfera iniziò a calmarsi.
"Pff... questo sarebbe Isuta? Non è nulla di che... lo batterò senza problemi domani... i turni interessanti sono già stati decisi quali saranno... e non ho intenzione di perdere con nessuno." Contemplò Koji con uno sguardo serio e con voce da sbruffone, avendo guardato la battaglia nel suo solito angolo e rimanendo convinto della sua vittoria; inarcando leggermente le sue ciglia verso il basso iniziò ad incamminarsi fuori dall'arena, attendendo il giorno dopo per poter continuare.
"Andiamo ad incontrare Isuta fuori dall'arena, che ne dici Akane?" Proposi con molta allegria verso la nobile, mantenendo un sorriso sincero e girando il mio corpo verso di lei per guardarla; il mio cuore si scaldò appena potetti sentire fortemente il suo fresco e leggero odore purificante, lasciando perdere momentaneamente la preoccupazione per i prossimi scontri e rilassandomi per qualche attimo.
"Va bene, ti sei stufato a stare qui eh? Ci sei stato troppo tempo, ahahah." Rispose Akane con una vocalità molto dolce mentre iniziò a ridere soavemente, chiudendo i suoi occhi e facendo quella risatina che mi riempì il cuore di gioia, sapendo di essere in quel momento in grado di proteggere quel suo bellissimo sorriso; iniziammo ad incamminarci e la mia amica riaprì i suoi occhi per potermi vedere, uscendo intanto poco a poco mentre c'era una leggera folla di persone e sentendo delle voci in sottofondo che non creavano fastidio.
"Naahh, semplicemente voglio girare ancora per Noremas; dopotutto abbiamo vinto tutti e tre! Quindi bisogna festeggiare." Dissi infine mantenendo il medesimo sguardo e tonalità, spiegando alla mia compagna d'avventura il motivo per cui mi volevo sbrigare ad andarmene; la guardai intensamente intanto che continuammo ad uscire dall'arena per poter raggiungere Isuta, visto che sicuramente non sarebbe mai tornato sugli spalti a causa della grande folla: intanto il corpo del partecipante sconfitto venne portato in infermeria dai soliti uomini molto affidabili, insieme al campo di combattimento ed al muro che vennero riparati poco a poco.
Noremas (Arena) - Anno 652 - 10 Settembre - Ore 15:28 - Masao's POV
Dopo aver visto tutti i combattimenti compiuti in quel torneo scesi dall'arena e tornai sulla terraferma affianco all'entrata, attuando un atterraggio leggero grazie alla mia corporatura ben allenata; avevo ancora il casco sopra la mia testa ed iniziai ad incamminarmi per affittarmi una stanza nei prossimi giorni, riuscendo a guardare senza troppi problemi il proseguimento del torneo: continuai a passeggiare sopra i ciottoli consumati per allontanarmi da quel luogo prima che si potesse creare una grande folla, ricominciando a parlare con il mio signore.
"Mio signore ha visto gli ultimi combattenti? Cosa ne pensa delle loro abilità? Soprattutto di quella persona." Chiesi all'imperatore con una voce molto curiosa e seria, mantenendo un volto alquanto concentrato e con le pupille che puntavano verso la direzione dove sentii la sua voce; l'indice ed il medio della mia mano sinistra si trovavano nelle vicinanze dell'orecchio come per poter sentire meglio ciò che aveva da dire, attendendo la sua risposta.
"Mmmhhh, qualcuno sembrava promettente... ma sicuramente non hanno dato il meglio di loro, quindi non so dirlo con certezza... vedremo con il proseguimento del torneo. Però di una cosa sono sicuro... Akane Watanabe... e Koji Murakami... sicuramente lo scontro tra loro due decreterà fin da subito il vincitore del torneo... sono fin troppo diversi dagli altri... quindi uno di loro sarà probabilmente il vincitore; dopotutto però... qualcuno si potrebbe nascondere appositamente per fare il suo colpo di scena... nulla è sicuro... comunque per oggi il tuo lavoro è concluso." Mi rispose Tibelius con una voce molto autoritaria mentre mi spiegò con attenzione i suoi pensieri, sentendo in lui una certa aria soddisfacente che lo rese alquanto aggradato in quel momento; nel mentre si potevano vedere le bancarelle ai lati che preparavano gli ultimi pasti di quella giornata prima di chiudere, sentendosi un odore fumante di spiedini ripieni di carne e parecchi dolci come lo zucchero filato, mele caramellate e tanto altro ancora.
"Ricevuto mio signore, stacco il contatto allora, ci sentiamo domani." Con tono affidabile chiusi il contatto con Tibelius visto che c'era un tasto nero sul lato per poterlo fare, dicendogli che mi sarei fatto sentire il giorno dopo per trasmettergli il proseguimento del torneo: mi tolsi il casco per far respirare i miei capelli e chiusi i miei occhi per qualche secondo, riaprendoli dopo aver completato l'azione e scuotendo la mia testa un paio di volte; iniziai a cercarmi una stanza per poter restare fino alla fine del torneo, sentendo intanto le voce dei tifosi sempre più forti visto che anche loro se ne stavano andando.
Noremas (Esterno Arena) - Anno 652 - 10 Settembre - Ore 15:35 - Kevin's POV
Akane ed io uscimmo fuori dall'arena per cercare Isuta tra una mandria di tantissime persone, provando in tutti i modi a trovarlo per poter bere qualcosa insieme a lui; dopotutto tutti e tre avevamo vinto, quindi non c'era niente di meglio di una bella bevanda per far riprendere gli animi anche dalla stanchezza ottenuta. Eravamo vicini all'entrata e c'erano tantissimi civili che parlavano tra di loro, creando un grande trambusto nella zona circostante nonostante il torneo fosse finito per quella giornata; varie persone si misero a mangiare mentre noi ci trovavamo più o meno al centro del percorso a cercare il lottatore: sicuramente poco prima era andato anche in infermeria per curarsi quelle leggere ferite sanguinanti.
"Ehi Isuta!" Mentre la mia amica si trovava sulla mia sinistra alzai il mio braccio destro verticalmente con il palmo della mano aperto, chiamando il combattente ad alta voce e con uno sguardo alquanto allegro; si trovava a circa cinque metri di distanza da noi diagonalmente sulla destra, vedendosi tantissime persone anche che gli passarono affianco e girandosi appena mi sentì: la nobile aveva un viso sorridente.
"Oh, eccovi qui, con tutte queste persone non riuscivo più a trovarvi." Appena si girò ci venne incontro e disse quelle parole con una tonalità alquanto sorpresa, rimanendo scosso di quanta gente iniziò ad accumularsi in quella zona e grattandosi il capo con la mano destra mentre si avvicinò, scompigliando leggermente i suoi capelli e facendo un volto meno teso rispetto a prima del combattimento: non presentava nessuna ferita e quindi si capì che fosse andato in infermeria.
"Sei stato davvero bravo Isuta, quel colpo fiammante è stato spettacolare!" Gli esclamai improvvisamente con voce esaltata mentre mi piegai leggermente in avanti verso di lui, stringendo il mio pugno destro all'altezza del petto e presentando un'espressione molto meravigliata; intorno a me c'erano tantissime stelline con anche delle pupille belle scintillanti sui miei occhi, creando un'aura allegra nella zona circostante: il mio amico si trovava a pochi centimetri di distanza da me diagonalmente sulla destra e quindi mi girai leggermente verso di lui, invece Akane rimaneva sulla mia sinistra e fece un volto allegro con gli occhi chiusi, tenendo le sue mani dietro al fondoschiena.
"Grazie, modestamente so di essere forte." Continuò Isuta in modo molto fiero e con un volto che emanava una soddisfazione incredibile, portando l'indice della sua mano destra all'altezza del naso ed iniziando a grattarsi il fondo di esso con la parte esterna; chiuse i suoi occhi con affidabilità mentre fece quell'azione ed alzò leggermente la sua testa, mostrando anche il suo fisico mettendosi ben dritto e mantenendo la mano sinistra sul fianco dello stesso lato.
"Però stai attento, il tuo avversario domani sarà Koji... e da quel poco che abbiamo visto sembra davvero forte." La mia amica intervenne improvvisamente con vocalità preoccupata e fece un volto accigliato verso l'alto, mostrando una certa paura e tristezza per quello che poteva accadere, mentre anche lei guardò il lottatore ma con occhi tesi; alzò la sua mano destra fino all'altezza del petto e la appoggiò sopra di esso, stringendo quella parte con un pugnetto e stropicciando leggermente l'abito: vedere la nobile in quello stato mi fece sentire un certo sapore acido in gola, quindi decisi di ravvivare l'atmosfera.
"Non penso ci sia il bisogno di preoccuparsene adesso, direi di parlarne in un bar per trovare la strategia da attuare per batterlo, anche se sembra imbattibile... soprattutto perché ho una sete assurda!" Esclamai con tono affidabile ma che poi divenne subito forzato, facendo capire che avevo una grande sete mentre mi ero girato verso la mia amica per guardarla frontalmente; inarcai la schiena in avanti e chiusi i miei occhi in modo buffo, sentendo la mia bocca quasi come un deserto per non aver bevuto per troppo tempo, soprattutto a causa della temperatura che aumentò sempre di più col passare delle ore: di mattina era media, mentre di pomeriggio iniziò a diventare insopportabile in base alla giornata.
"Per stavolta Kevin ha ragione, direi di andare a prendere qualcosa." Isuta riaprì i suoi occhi e si rimise in una postura tranquilla per guardarci ad entrambi, utilizzando una voce piuttosto calma e mettendosi a sorridere in modo scaltro; sicuramente anche lui non vedeva l'ora di potersi rinfrescare con qualcosa, quindi mi diede ragione con tutta la sua onestà: Akane alzò lo sguardo verso di lui dopo avermi visto con compassione ed annuì, dandoci ragione.
"Va benissimo, lo avevo promesso alla fine, possiamo andare." Dopo che la ragazza rispose con la sua solita gentilezza e dolcezza si girò sulla sua sinistra, iniziando a farci strada fra le tante persone per un bar niente male che conosceva nel suo paese natale; il suo sguardo si dimostrò alquanto allegro e sembrava felice di poter stare con noi due, capendo che forse avevamo trovato soprattutto un nuovo compagno per la nostra futura gilda: ovvero Isuta Sasaki.
Il primo turno era finalmente concluso e si poteva dare la parola fine per quel giorno del torneo dove si erano attuate varie uccisioni, facendo capire che c'erano alcuni concorrenti molto pericolosi che non avrebbero esitato nemmeno per un secondo, a porre fine alla vita dei loro avversari; ormai gli unici rimasti erano i più determinati ed abili, e per capire cosa poter fare, decidemmo di andare in un luogo per poter discutere le future strategie: soprattutto verso il pericoloso e potente Koji Murakami.
Fine Capitolo 14
Extra, spiegazione di chi sono Masaki, Maki, Nozomi e Hyotaru:
Masaki Ishidawa è un nobile di secondo rango che ha 17 anni e che vuole portare in alto il nome del suo casato, soprattutto dopo che gli è successa una certa tragedia in passato, ma che è riuscito a curare grazie al supporto di un uomo molto importante; vive ad Orusha e desidera diventare un vero cavaliere che riesce persino a sconfiggere i nemici più potenti: come i mostri dell'impero delle ombre e tante altre bestie pericolose, per poter rispettare l'ideale della persona che lo salvò.
Maki Mikara era una ragazzina di 14 anni che aveva il desiderio di poter viaggiare per eliminare alcune sue insicurezze, come la timidezza e la sua poca autostima; dove esse erano anche non troppo visibili visto che riusciva a tirare fuori la grinta soprattutto nei momenti più pericolosi, facendo capire che sicuramente lei era in quel modo soprattutto nel dialogare con le persone: i genitori le volevano molto bene ed ella aveva il grande desiderio di poter vincere il torneo, soprattutto per poter distruggere quei suoi difetti e per diventare una ragazza migliore; viveva ad Airontes.
Nozomi Ishiwu era una ragazza di 16 anni vivace ed abbastanza talentuosa visto il portamento che mostrava nel comportarsi con altri individui, desiderando di essere a capo del casato Ishiwu visto che nei momenti giusti riusciva a tirare fuori un caratterino alquanto testardo, ma anche severo; la sua intera famiglia era composta da degli spadaccini abbastanza potenti e quindi voleva impegnarsi parecchio per farsi conoscere, e per migliorare le loro prestazioni economiche che non erano ottimali: viveva a Noremas.
Hyotaru Gatobe è un nobile di primo rango quindicenne che desidera essere un cavaliere fedele all'imperatore, avendo in questo modo ancor più guadagni e raggiungendo dei suoi scopi che sono alquanto misteriosi ma non importanti per il popolo; ma la sua personalità ed alcuni suoi atteggiamenti non lo rendono un grande combattente: la sua abitazione si trova principalmente ad Orusha, ma ne ha un'altra anche a Noremas.
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