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Capitolo 10: Il combattente infuocato

Aggiornamento: 26 apr 2024

Noremas - Anno 652 - 9 Settembre - Ore 12:20 - Kevin's POV


Dopo che Akane ed io decidemmo di riposarci il giorno prima del torneo per partecipare al massimo delle forze incontrammo un avventuriero alquanto particolare; il suo nome era Isuta Sasaki e da come stesse dicendo sembrava un esperto nelle arti marziali, difatti aveva detto che voleva diventare il miglior combattente di tutti i tempi: ci trovavamo ad un metro e mezzo di distanza da lui frontalmente ed eravamo nel percorso che portava verso l'arena di Noremas; infatti da dove noi giacevamo si poteva benissimo vedere ed ammirare dall'esterno.


"Isuta Sasaki? Mmmhhhh... mi è nuovo come cognome... hai addirittura citato che vuoi diventare il miglior combattente di tutti i tempi; quindi mi stai dicendo che combatti senza armi e sferri i tuoi attacchi usando il corpo, giusto?" Chiese Akane stranita mentre iniziò a mostrare uno sguardo alquanto perplesso, mettendo la mano sul mento e notando il lottatore che portava pur sempre con sé una spada dietro la schiena.


"Te ne potrei dare una spiegazione con una battaglia! Se tanto ti interessa!" Isuta continuò a mostrare il suo pugno e subito dopo fece sbattere sia il destro che il sinistro tra di loro mentre vide la nobile, presentando uno sguardo da sfida ed un grande sorrisone mentre utilizzò una voce che emanava tanta passione.


"No, non mi va di combattere adesso, nel caso ci vediamo nel torneo se sarai abbastanza forte." Rispose Akane in modo svogliato e mettendo le sue braccia conserte, facendo anche uno sguardo che emanava una grande contrarietà e chiudendo i suoi occhi.


"Eeehhh!? Cavoli, volevo un pochino combattere adesso. Beh, poco importa, ehi marmocchio! Affrontami tu!" Isuta esclamò quella frase con tono carico e con il medesimo sorriso, puntando il dito della sua mano destra verso di me; feci uno sguardo accigliato mentre la mia amica ci vide entrambi con un'espressione di dissenso.


"Ehi, perché diamine mi chiami marmocchio?" Gli domandai con irritamento mentre lo fissai in modo autoritario e possente, poggiando le mie mani sui fianchi e facendo capire in tutti i modi che non ero assolutamente un marmocchio su cui scherzare; o almeno volevo fosse così: le mie sopracciglia erano leggermente accigliate.


"Beh, sarai sicuramente un bambino con quella faccia... giusto? Non puoi essere così tanto esperto." Isuta spiegò con tonalità fiera il motivo per cui mi stesse chiamando in quel modo, facendo riportare i suoi muscoli alla normalità e vedendomi con viso scaltro.


"Guarda che potrei essere più grande di te... uff... accidenti..." Inclinai la testa verso il basso e misi la mano destra in faccia, rispondendogli con amarezza e rassegnazione; la ragazza affianco a me fece un sorriso alquanto finto ed ironico.


"Non è possibile, ho la bellezza di ben 15 anni ragazzino! Tu ne avrai sicuramente al massimo 13... oppure 14 se bisogna essere buoni!" Rispose Isuta con tono vanitoso ma non fastidioso mentre puntò orgogliosamente il pollice della sua mano sinistra verso di lui, chiudendo i suoi occhi con fierezza e mandando il suo petto leggermente in avanti come se si volesse mostrare; Akane ed il sottoscritto facemmo un volto stranito e decisi di rispondergli dopo tre secondi, togliendomi la mano dalla faccia.


"Seriamente mi chiameresti moccioso solo per un anno in meno? Comunque ho 16 anni in realtà... mi spiace ma sono più grande." Mi grattai il capo con perplessità e gli risposi con voce stranita, guardandolo anche con un leggero dispiacere; il combattente smise di assumere quella posa fiera attuata poco prima e spalancò i suoi occhi: nel mentre si poteva comunque notare il forte sole di mezzogiorno nell'alto dei cieli.


"Cosaaaa!? Come diamine è possibile? Con quella faccia dovresti essere molto più piccolo... tu invece ragazzina!?" Si piegò leggermente all'indietro e mi disse quella frase con tono sconvolto e viso incredulo, girandosi verso la mia compagna e chiedendole con convinzione quanti anni dovesse avere lei; si piegò leggermente in avanti ed aspettò con ansia la risposta.


"Uff... Ne ho 15 proprio come te non ti preoccupare, ma ne farò 16 il 29 di ottobre!" Esclamò la ragazza con tono intellettuale verso il lottatore, guardandolo con una innocente serietà e alzando l'indice della sua mano destra mentre si trovava all'altezza del petto; nel mentre stavo pensando che Akane mi aveva rivelato per la prima volta la sua data di nascita.


"Sei addirittura più piccola di luiiiii!" Isuta si ripiegò all'indietro ed iniziò a disperarsi mentre il suo volto andò all'insù verso il cielo, mettendosi le mani nei capelli ed iniziando a strofinarle velocemente; in quel momento il suo sguardo era sconvolto ed il suo tono di voce era altissimo: rimasi abbastanza perplesso del suo comportamento e decisi di rivelare anche la mia data di nascita.


"Ehm... va beneeee, io invece faccio 17 anni il 24 agosto se eravate curiosi di saperlo, se non sbaglio Akane non te lo avevo mai detto." Dissi con voce tranquilla e con volto pensieroso mentre mi girai verso la nobile, rimettendomi anche ben dritto e guardandola con perplessità.


"Mmmhhhh... ora che mi ci fai pensare in effetti è vero, non ci siamo mai detti tra di noi quando siamo nati." Contemplò Akane mentre utilizzò un tono di voce serio, abbassando il suo sguardo concentrato e mettendo la mano destra sul mento; si era girata verso di me ed intanto il combattente passionale ritornò tranquillo: si mise in una postura ben composta.


"Aahh... a questo punto ve lo dico anche io... io faccio gli anni il 13 di Agosto." Isuta si mise le braccia dietro la testa e rivelò senza troppi problemi una sua informazione personale, come se avesse fatto subito amicizia con Akane e me: la sua voce era seria e la sua faccia emanava tranquillità; dopo alcuni secondi ci rimettemmo come poco prima e vedemmo il lottatore con curiosità.


"Tornando a noi, da come ho capito utilizzi il tuo corpo per combattere e quindi non usi le armi; ma allora quella spada a cosa serve?" Gli chiesi in modo stranito mentre puntai con l'indice della mia mano destra la spada che portava dietro la sua schiena, dimostrando un certo interesse sul mio viso mentre feci tutte quelle domande; il combattente rispose solamente dopo alcuni secondi e mise le mani nei suoi fianchi.


"Uff... Pazienza, tanto vale dirvelo; questa spada la uso davvero poche volte e solitamente trasferisco il mana sulle mie braccia e combatto a mani nude, è questa la mia specialità." Isuta spiegò le sue qualità inizialmente in modo svogliato ma fece diventare la sua tonalità sempre più orgogliosa col passare dei secondi, mostrando subito dopo anche un bel sorriso convinto.


"Incredibile! E' uno stile di combattimento che non applicano sicuramente molte persone, non penso sia tanto comune vedere combattenti che usano le loro braccia e gambe per attaccare." La mia voce divenne meravigliata e smisi di puntare il dito verso la spada del ragazzo, presentando un volto con gli occhi leggermente più aperti per far comprendere il mio stupore.


"Hai ragione Kevin, solitamente chi va all'avventura usa sempre e solamente le armi, insieme alla magia logicamente." Intervenne Akane subito dopo in modo intellettuale mentre mise le sue braccia conserte e vide Isuta con sguardo leggermente sorpreso, realizzando che potesse rivelarsi un nemico abbastanza pericoloso nel torneo.


"Anche se alla fine un certo tipo di arma la utilizzo alla fine... avrei dei tirapugni nel mio zaino che indosso solitamente prima di un combattimento, ma alla fine i miei attacchi sono sempre basati sulla forza del mio corpo..." Il lottatore confessò con tono serio di possedere dei tirapugni nel suo zaino che potevano aiutarlo ad aumentare la forza degli attacchi, facendo uno sguardo tranquillo e continuando subito dopo:


"Difatti... se vedete la mia tessera d'avventuriero... potrete notare delle certe abilità che sono disponibili solamente per il corpo a corpo e non per delle armi." Il combattente fece uscire dal suo taschino destro del pantalone la sua tessera d'avventuriero ed utilizzò la mano del medesimo lato per compiere quell'azione: me la porse subito e decisi di prenderla con la mia mano sinistra per poi analizzarla attentamente insieme ad Akane, controllando sia le statistiche che le abilità; era di livello 4 e conteneva ben 5 stelle illuminate, notando

che aveva sbloccato anche la bellezza di tre mosse in totale.


Forza: S+

Agilità: A

Magia: E

Difesa: B

Resistenza: C+


"La forza è davvero notevole... non mi piacerebbe essere colpito da lui onestamente..." Contemplai con voce leggermente impaurita mentre continuai a vedere la tessera con attenzione, avendo la testa della mia amica affianco alla mia a pochissimi centimetri di distanza; dopo alcuni secondi riporsi il tesserino vicino alle mani di Isuta mentre potevo mostrare un volto leggermente insicuro ed inquietato, pensando che la mia vittoria del torneo stava diventando sempre più improbabile: la nobile invece si presentava piuttosto tranquilla ed indifferente, allontanando la testa e rimettendosi ben dritta.


"Ahahahah! So di essere forte, non c'è bisogno che me lo ricordi; ma a parte gli scherzi, non ci siamo ancora presentati bene, quindi lo ripeto: mi chiamo Isuta Sasaki... piacere di conoscerti." Dopo che il combattente si mise a ridere prese la sua tessera con la mano destra e se la rimise nella tasca, presentandosi subito dopo con voce sicura di sé e volto molto orgoglioso: mi porse la stessa mano dopo la presentazione per potergliela stringere; sia il viso della ragazza che il mio divennero sorridenti.


"Il piacere è tutto mio... mi chiamo Kevin Nakamura e voglio diventare il cavaliere più forte di tutti, proteggendo qualsiasi persona a me cara." Portai il mio braccio destro verso la sua mano mentre mi presentai in modo determinato e con sguardo che dimostrava una certa sicurezza nei miei confronti, effettuando subito dopo la stretta di conoscenza: la mano del lottatore era piuttosto forte e quindi sentii un leggero dolore durante quell'azione.


"(Gghh...! Che stretta decisa... ha davvero così tanta forza questo ragazzo!?)" La mollai dopo qualche secondo cercando di tirarla indietro e feci un volto dolorante che provai a far trasparire nel minor modo possibile, indietreggiando di circa un metro e mordendomi il labbro mentre tenni anche l'occhio sinistro chiuso: dopo un secondo lo riaprii e cercai di tornare con uno sguardo abbastanza tranquillo, facendo finta che il dolore nella mia mano non esistesse mentre era leggermente arrossata; dopo la mia presentazione si fece avanti la mia compagna ed avevo il timore che facesse del male anche alla sua mano.


"Io invece sono Akane Watanabe, piacere!" Akane sorrise innocentemente e strinse anche lei la mano di Isuta con la destra mentre si presentò con voce gentile, facendo capire fin da subito la sua dolce natura da brava ragazza; inaspettatamente lei non sentì nessun dolore visto che manteneva un volto completamente identico con il passare dei secondi, quindi inizialmente rimasi abbastanza spaesato ma mi ripresi subito dopo: la ragazza ed io tornammo affiancati l'un l'altro come al solito ed il lottatore si trovava sempre frontalmente a noi.


"Non vedo l'ora che arrivi domani, chissà se ci affronteremo fin da subito... e non preoccupatevi, non sono così cattivo da uccidere... forse." Disse Isuta con voce ironica mentre girò il suo sguardo all'aria e sorridendo, facendo notare fin da subito che non aveva brutte intenzioni nei nostri confronti; mentre il lottatore aveva il volto sorridente che era girato sulla sua destra feci uno sguardo più cupo, realizzando che forse quelle regole di uccisione sarebbero state veritiere.


"Quindi può essere che le regole di uccidere in questo torneo siano vere a quanto pare..." Iniziai a stringere i miei pugni ed a rimanere irritato su quella situazione, abbassando lo sguardo e facendo notare una leggera malinconia nella mia espressione; la mia amica si girò verso di me con viso serio e rispose:


"Sicuramente Kevin... come ti ho detto è un torneo fatto dall'imperatore in persona, vorrà probabilmente trovare qualcuno che possa uccidere i mostri dell'impero delle ombre senza alcuna pietà; dopotutto se contiamo come siamo ridotti... siamo in netto svantaggio contro di loro, tutti quanti sappiamo che Avish, l'imperatore oscuro è al livello 14... mentre il nostro imperatore non è altro che un livello 10." Akane si mise a spiegare mentre mosse la sua mano destra all'aria, portando il palmo di essa verso l'alto e dicendo la pura verità in modo intellettuale; alzai il mio volto e la vidi con un viso sconsolato mentre mi raccontò la situazione.


"Aaahhh... state parlando di quei mostriciattoli da quattro soldi? Volendo li posso stendere con un solo pugno!" Intervenne improvvisamente il combattente mentre fece un passo in avanti e mostrò il suo forte pugno destro, vantandosi della sua forza ad alta voce e facendo di nuovo un sorriso che in quel momento era più determinato; la nobile ed io ci girammo verso Isuta e decisi di rispondergli.


"Non sono da sottovalutare... quando ero piccolo ed il mio paese venne invaso... ricordo ancora quei mostri che distruggevano ogni cosa... erano terrificanti... ed alcuni potevano addirittura volare... se non fosse stato per un cavaliere forte e coraggioso a quest'ora... sia la mia famiglia che io non esistevamo più..." Risposi ad Isuta con tono cupo mentre strinsi i miei due pugni che si trovavano all'altezza dei fianchi, riabbassando leggermente la testa per nascondere la sofferenza provata quel giorno; la mia compagna mi fissò con malinconia e dispiacere.


"Ne hai avuto a che fare, eh? Quei maledetti... non si sa come sia possibile, ma ci vogliono uccidere a tutti i costi quelle putride belve." Il ragazzo si rimise ben dritto e composto mentre utilizzò una voce piuttosto seria, mettendosi a braccia conserte e facendo svanire quel sorriso per trasformarlo in un'espressione molto concentrata; la ragazza si rigirò verso di lui e continuò:


"Non scopriremo mai il motivo, finché non saremo noi stessi ad andare in fondo alla questione." La mia amica mostrò un pizzico di sicurezza in sé stessa e rivelò di voler affrontare anche lei a viso aperto quei maledetti mostri, presentando uno sguardo determinato che andò dritto negli occhi del combattente; fino ad allora non ne avevo ancora la sicurezza completa, ma Akane vorrebbe diventare un'avventuriera talmente forte da poter sbaragliare pure i nemici più pericolosi come quelli dell'impero delle ombre: dopotutto essendo anche il mio obbiettivo dovevo immaginarmelo già da tempo addietro.


"Sicuramente c'è ancora molta strada da dover fare prima di raggiungere quell'obbiettivo, però mantenendo i denti stretti e diventando più forti... un giorno ci riusciremo! Adesso comunque sia devo andare che devo prepararmi mentalmente per il torneo, ci vediamo domani e che vinca il migliore, in più Kevin non preoccupartene più... se hai bisogno di aiuto con quei mostri chiama il buon Isuta, che te li stenderà tutto in un colpo; a presto! " Isuta disse quelle ultime parole con tono carico e determinato, puntando il pollice della sua mano destra sul petto e mostrando un grande sorrisone a trentadue denti; rimasi affascinato e decisi di rialzare il mio viso per poterlo guardare con gli occhi leggermente più aperti del normale: subito dopo si girò e si mise a correre dandoci le spalle, sparendo poco a poco dal nostro punto di vista e iniziando a crearsi un silenzio tombale intorno a noi.


"Che tipo strano, però è un bravo ragazzo in fondo." Contemplai improvvisamente con viso sorridente e voce alquanto risollevata, emanando una leggera allegria mentre fissai il percorso che aveva compiuto il lottatore per andarsene; la frase che aveva citato poco prima mi aveva leggermente stupito e pensavo che dopotutto non potesse essere troppo diverso da noi: la mia amica subito dopo si rimise frontalmente a me e mise le mani dietro la sua schiena, piegandosi leggermente in avanti e sorridendo.


"Kevin... che ne dici se adesso ti faccio vedere l'interno dell'arena?" Mi propose la nobile mentre mi fissò con uno sguardo molto attraente e puro di innocenza, usando una voce molto dolce e lieve come il leggero vento di un'estate calda ma soave; riuscii a levarmi dai miei pensieri continui mentre la vidi e tornai a risponderle dopo alcuni secondi.


"Eh...? S-sì... certo, andiamo." Dissi infine con voce leggermente insicura e sguardo che rimase sorridente per alcuni secondi, continuando a vedere la nobile in quel modo e rimanendo curioso su quali sorprese potesse avere in serbo l'individuo conosciuto poco prima.


Subito dopo iniziammo ad incamminarci felicemente verso l'arena mentre Akane si trovò affianco a me ad alcuni centimetri di distanza, non vedevo l'ora di poter ammirare quella struttura all'interno dato che sarebbe stato il nostro campo di battaglia per tutta la settimana a venire.


Noremas - Anno 652 - 9 Settembre - Ore 12:50


Appena arrivammo di fronte all'arena ci imbattemmo inizialmente in due strade e scegliemmo di prendere quella da destra che ti faceva salire sulla scalinata marrone in pietra, portandoti all'interno della struttura e sugli spalti nello stesso momento mentre ci camminavi sopra diagonalmente; appena raggiunta la destinazione ammirai dall'alto il fantastico terreno di combattimento completamente circolare, rivestito con delle mattonelle grigie piuttosto resistenti ed adatte per sopportare combattimenti di un certo livello, avendo i loro limiti ovviamente: le mura erano anche abbastanza alte ma non so se fosse bastato per salvare i civili da un attacco molto potente.


"Spettacolare... è bellissimo! Quindi combatteremo qui domani? Non vedo l'ora, in questo luogo dimostrerò a tutti quanti la mia forza!" Piegai leggermente le mie ginocchia ed esclamai con voce esaltata queste parole, presentando un volto parecchio carico ed eccitato mentre strinsi i miei due pugni portati all'altezza del petto; la mia compagna si trovava sulla mia destra ed intorno a noi si potevano notare dei rialzi tutti in fila di colore marroncino che venivano considerate come delle sedie per rimanere comodi durante lo scontro: ci potevano stare varie migliaia di persone su quegli spalti.


"Mi piace vederti tanto carico, devo essere sincera... ma anche io non vedo l'ora di combattere." La nobile stava mantenendo una faccia molto allegra e spensierata mentre mi continuava a fissare intensamente, piegandosi leggermente in avanti e tenendo le mani dietro la sua schiena; la sua voce era molto dolce e gentile in quegli istanti.


"Ma ora che ci penso... i combattimenti saranno una volta al giorno per tutti quanti...? Oppure il torneo durerà solo un giorno e lo disputeremo interamente? Anche se la vedo molto dura." Dopo essermi eccitato a vedere il campo di combattimento decisi di ritornare serio, mostrando un'espressione pensierosa e concentrata mentre contemplai con una tonalità piena di curiosità; la mia compagna però decise di scrollarmi tutti i pensieri di dosso con una sua risposta abbastanza sicura.


"Se non sbaglio dovrebbe accadere che si finisce il turno in un giorno a prescindere dall'orario che si fa, poi il giorno dopo si passa al turno successivo logicamente." La ragazza citò tali parole in maniera pensierosa ma rimanendo abbastanza sicura di sé, facendo un viso alquanto affidabile mentre mise la mano destra sul suo mento e smettendomi di guardare; mi girai verso di lei durante la sua spiegazione e tornai determinato, mantenendo degli occhi accesi e pieni di passione.


"In ogni caso non cambierà ciò che farò, vincerò io il torneo ed otterrò l'invito dell'imperatore!" Risposi ad Akane con voce vanitosa e la guardai con la massima sicurezza, presentando una totale lealtà sul mio volto come se le stessi promettendo di compiere un grande atto eroico che avrebbe salvato il mondo; nel mentre l'enorme sfera dorata che rimaneva in quel magnifico cielo terso d'estate continuò a riscaldare l'ambiente con la sua grande potenza. La nobile girò subito dopo il suo sguardo verso il sottoscritto e mi porse una scaltrezza alquanto rilevante.


"Piuttosto mantieni questa volontà per domani, ti voglio ricordare che non è ancora oggi il giorno." Sentii queste sue parole che parevano di un tono piuttosto furbo e provocatorio, come se volesse dirmi di non abbassare la guardia contro dei possibili nemici piuttosto potenti che potessero presentarsi il giorno seguente: subito dopo si avvicinò verso di me, compiendo un solo passo e rimanendo con quel sorrisetto che emanava un pizzico di malizia.


"Beh, potresti avere ragione, va bene dai... che ne dici se continuiamo ancora il giro per Noremas?" Decisi di cambiare l'aria di rivalità in un'atmosfera più romantica e sdolcinata, iniziando ad avere un volto più dolce dopo aver chiuso i miei occhi per un secondo; la mia voce era gentile e dimostravo un sorriso molto più innocente in quel momento: la mia amica accigliò dolcemente le sue sopracciglia e mi presentò uno sguardo pieno di allegria, notando anche qualche tratto di una ragazzina dispettosa dietro ad un leggero rossore che comparì improvvisamente sulle sue guance.


"Ti sei preso, eh? Sapevo che ti sarebbe piaciuto uscire con me!" Mi rispose con voce felice Akane quando appoggiò la sua mano destra sulla mia spalla sinistra e rimase a pochissimi centimetri di distanza dal sottoscritto, chiudendo i suoi occhi e facendo notare una grande felicità sul suo volto.


"Beeeh... sei comunque la ragazza che mi piace... presumo sia normale che voglia continuare il giro... no?." Domandai con tono leggermente insicuro ed anche flebile a causa dell'imbarazzo, girando la mia faccia sulla mia destra per nascondere il più possibile il rossore delle mie guance; i miei occhi erano più aperti del normale ed avevo un ghigno molto instabile: ma dopo tutto ciò la ragazza dagli occhi cristallini decise di annuire per confermare la sua risposta.


Piazza principale di Noremas - Anno 652 - 9 Settembre - Ore 14:00


Dopo essercene andati dall'arena decidemmo di andare a fare una passeggiata nella piazza principale di Noremas, ovvero la parte più vivace dell'intero paese; era costituita da vari negozi che possedevano una struttura in cemento con delle mattonelle colorate, ma ce n'erano altre che invece furono in legno per rimanere tradizionali. In quel luogo si potevano notare anche tantissime bancarelle che erano molto meglio rispetto a quelle che si trovarono nelle vie più comuni, facendo capire di essere arrivati nella zona più importante del paese; la piazza era circolare e le sue misure potevano considerarsi di circa duecento metri in lunghezza e centocinquanta in larghezza, dove al centro di essa si trovava una fontana non troppo grande costituita da due piani: scese dell'acqua bella fresca continuamente in entrambi i ripiani diagonalmente ed era alta circa tre metri in totale. Akane ed io eravamo nelle vicinanze del centro piazza e si potevano notare anche tantissime altre persone che si stavano divertendo ad uscire con la loro famiglia o con la persona a cui tenevano parecchio; i negozi e le bancarelle si trovavano solamente ai lati della piazza, quindi vicino alle uscite per poter prendere altre vie.


"(Si sta davvero divertendo, ne sono felice... però forse sarà anche preoccupata... dopo tutto ciò dovremo sicuramente avere a che fare con un torneo pericoloso, voglio farle capire che sono dalla sua parte...)" Pensai in modo serio mentre stavamo passeggiando uno affianco all'altro nel cemento grigio che conteneva dei ciottoli neri all'interno del terreno, approfittando di quel momento per tranquillizzare Akane da una tensione che non fece sfociare minimamente dalla sua faccia; mentre passeggiò tranquillamente senza nessun sospetto ne approfittai per avvicinare la mia mano sinistra alla sua che era la destra, esitando per qualche secondo e per poi sfiorargliela leggermente: il sole iniziò a darci meno calore in quel momento essendo arrivati in un momento pomeridiano della giornata.


"Mmmhh? Che c'è Kevin?" La ragazza si accorse del mio leggero tocco sulla sua mano destra e quindi girò il suo volto sullo stesso lato per iniziare a guardarmi, porgendomi uno sguardo innocente mentre mi domandò con perplessità tale frase; mentre continuammo a passeggiare iniziai a diventare rosso in volto e provai a trovare il coraggio per poterglielo chiedere.


"T-ti va se ci teniamo p-per mano...? N-non sei obbligata... s-sia chiaro..." Nel mio volto ricolmo di imbarazzo riuscii a trovare la determinazione per chiederle se volesse passeggiare con me mano nella mano, facendo anche tremare le mie corde vocali per l'insicurezza che continuai a provare in quel momento; la nobile donna dagli occhi oceanici mi rispose dopo qualche secondo con un volto leggermente imbronciato.


"Uff... non fare così tanto l'agitato... certo che puoi..." La mia compagna sospirò e decise di afferrare saldamente la mia mano mancina con la sua che era la destra, rispondendomi con voce quasi rassegnata ma che faceva sentire un pizzico di dolcezza; il mio rossore si affievolì leggermente e diventai molto più felice nel sentire la sua soffice mano, iniziando a sentire una sensazione di sicurezza e di pace anche in me stesso.


"Ecco, visto? Non è così difficile." Mentre i raggi solari continuarono ad illuminare le nostre sagome Akane arrossì, mostrando un volto di sicurezza ma con delle guance che presentavano una sfumatura rosea; dopotutto nel momento della domanda si poteva notare una certa tensione anche se poco rilevante: sicuramente anche lei stava provando un certo imbarazzo ed invece per il sottoscritto era uno dei momenti più belli che avesse mai passato con lei, iniziando a dare le attenzioni solo ed unicamente ad essa come se le altre persone nella piazza non esistessero.


"Certo... più o meno. Mi pare strano che tu abbia accettato piuttosto." Risposi mentre avevo un sorriso sul volto ed un tono piuttosto eccentrico, grattandomi il capo con la mano destra libera mentre mi ricomparì un leggero rossore nel vedere il suo bellissimo viso.


"Non sei contento? Se vuoi la smettiamo." Akane iniziò a ritornare imbronciata ed utilizzò un tono più aggressivo, facendo scomparire anche quel briciolo di dolcezza che conteneva poco prima mentre continuò a tenermi saldamente la mano; feci un sorriso preoccupato ed intervenni immediatamente.


"No no! Va benissimo anche così... ahah..." Tolsi la mano destra dal capo ed iniziai a muoverla casualmente dalla preoccupazione, mostrando un volto agitato ed insicuro mentre feci anche una risata finta con voce ironica; la giovane ragazza dai capelli castani continuò a penetrarmi leggermente con i suoi occhi ma dopo qualche secondo ritornò normale, ricominciando ad esserci silenzio fra noi due: decisi di spezzare tale tranquillità.


"Akane... sappi che comunque sarò dalla tua parte... qualsiasi cosa dovesse mai accadere." Volevo dire quelle frasi ricolme di determinazione poiché sentii la mano della nobile leggermente agitata e tesa, come se fosse insicura lei stessa da ciò che volesse fare nel suo percorso; decise di non rispondermi e quindi continuai a parlare mentre nella mia espressione si poteva dimostrare una grande sicurezza, mostrando degli occhi che contenevano al loro interno una sfumatura dorata molto intensa, come le fiamme di una fenice infuocata che stava rinascendo dalla sua sconfitta imperterrita.


"Non sei un po' preoccupata per il torneo?" Feci tornare il mio tono leggermente più tranquillo ed anche curioso, mostrando un pochino di perplessità sulla mia faccia per scovare la verità su ciò che stava provando la mia cara amica; rimase insicura per qualche secondo, ma decise di rispondermi abbassando leggermente la testa.


"Un pochino si... ma alla fine lo devo fare... la paura fa parte di ciò che ti farà diventare migliore, sicuramente ci saranno anche delle persone spregevoli... se il torneo avrà le regole che ti ho citato prima." Akane spiegò con voce insicura il motivo per cui fosse tanto agitata e mantenne la sua testa abbassata per non far capire che espressione stesse facendo in quel momento, poggiando la mano sinistra sul suo petto e continuando a passeggiare al mio fianco.


"(Ha ragione... alcune persone hanno paura della morte... io invece mi sono sempre buttato a capofitto nei pericoli... pensando a salvare gli altri e non me stesso; però dopotutto è per questo motivo che sono arrivato fin qui... e non cambierò di certo... ovvio che anche io abbia paura... ma proprio per questo mi impegnerò al massimo e non demorderò.)" Iniziai a pensare intensamente dopo che la mia dolce compagna mi rivelò le sue preoccupazioni, mostrando di nuovo uno sguardo parecchio determinato e serio mentre strinsi le sue mani leggermente in modo più deciso; dopo alcuni secondi la nobile mi tolse dai miei pensieri con la sua dolce tonalità.


"Kevin?" Rialzò la sua testa e mi iniziò a guardare intensamente con i suoi bellissimi occhi che mi ricordavano un oceano misterioso ma alquanto meraviglioso, visto che stavano leggermente brillando grazie all'effetto scaturito dalla luce del sole; il suo viso non smise di emanare preoccupazione e dopo il suo richiamo feci un'espressione tranquilla.


"A-ah... scusa... ero sovrappensiero. Ovviamente ti proteggerò sia chiaro!" Esclamai improvvisamente in modo fiero mentre la guardai con una leggera insicurezza sul mio volto, come se fossi rimasto spiazzato e non sapessi come rispondere; nel mentre potevo accogliere il dolce tocco della sua mano che sembrava così setosa e morbida, sentendola molto meno agitata ma tranquilla.


"Pensi sempre a me e mai a te stesso... non cambierai mai." La mia amica sorrise e si rassegnò riguardo il mio solito comportamento alquanto prevedibile, contemplando la mia iperprotettività in modo scaltro e mantenendo una sopraccigliata più accigliata dell'altra; ci avvicinammo verso un via che conteneva le bancarelle e si potevano sentire le persone parlare felicemente con anche un bell'odore di carne nell'aria, ma non ci feci caso in quel momento.


"Se dovessi cambiare non potrei mai andare avanti... io ce la sto facendo per come sono infatti." Alzai la mia mano destra fino al petto e la strinsi saldamente in un pugno con decisione, rispondendole con grinta e presentando uno sguardo fiducioso verso di lei per mostrarle la mia possente fermezza.


"Hai proprio ragione... non posso pretendere che diventi un'altra persona... direi di tornare a casa adesso... che ne dici?" Mi propose gentilmente Akane mentre fece ritornare il suo volto da scaltro a gentile, porgendomi un'espressione piena di allegria come quella di un girasole in piena estate alla luce del sole.


"Abbiamo camminato tanto... penso si possa fare." Annuii con sicurezza mentre abbassai il mio pugno destro per ricominciare a camminare tranquillamente e mano nella mano con lei, confermando la sua proposta con compostezza ed occhi decisi.


Dopo esserci tranquillizzati con un bel giro in quasi tutta Noremas tornammo a casa di Akane, decidendo di passare il resto del pomeriggio dentro casa sua per poterci riposare senza fare troppi movimenti; non avevamo nemmeno pranzato quindi c'era anche una giustificazione per poter tornare in anticipo alla struttura abitabile, fino a quando non si fece sera ed iniziammo a controllare tutto il nostro armamento.


Casa di Akane - Anno 652 - 9 Settembre - Ore 22:00


Ci trovavamo nella stanza della mia amica e stavamo preparando tutto il necessario per il grande giorno, decidendo di controllare le nostre armi e controllando che i nostri abiti siano più puliti che mai; fortunatamente fu così e quindi decidemmo di sistemare tutto quanto nello zaino, lasciando fuori il fodero con all'interno la spada e decidendo di non portare i coltellini letali acquistati poco prima di arrivare a Noremas: potevano servire in momenti più importanti e sicuramente nel torneo era meglio farsi valere con la propria arma principale. La nobile era affianco al suo letto in piedi ed io distavo da lei frontalmente di qualche centimetro mentre rimasi nella sua stessa posizione eretta; dalla finestra si poteva notare una bellissima luce lunare che illuminò una parte del letto di Akane di bianco.


"Allora Kevin, hai tutto pronto per domani? Appena svegliati ci dirigeremo immediatamente all'arena." Chiese Akane con tono serio mentre si trovava a pochi centimetri di distanza da me con addosso il suo solito pigiama di colore giallo, facendo un volto sorridente e mettendo le sue mani su suoi fianchi; l'indumento che indossò in quel momento sembrava molto sottile e soffice al tatto, riuscendo anche a sentire un odore alquanto rigenerante verso la mia amica visto che si era fatta un bagno poco prima.


"Si si, certo, non penso manchi qualcosa." Continuai a vederla mentre le risposi con voce sicura ed alquanto affidabile, mostrandole anche un volto innocente che non dimostrava nessuna preoccupazione mentre perlustravo con gli occhi tutta la stanza; stavo indossando solamente la maglietta interna del mio abito d'avventuriero.


"Perfetto... però prima di andare a dormire vorrei farti vedere una cosa... sicuramente ti piacerà davvero molto." La nobile divenne improvvisamente carica e decise di stringere i suoi due pugnetti mentre mi guardò con decisione, come se mi stesse per rivelare qualcosa di molto importante: nel mentre dalla finestra si poteva notare un leggero venticello notturno che rilasciò il prolungato suono di un fruscio.


"Ah si? E che cosa nello specifico?" Non capendo cosa volesse intendere mi misi la mano destra sul mento ed iniziai a pensare, presentando un volto che andò in piena fissazione nel vuoto per far comprendere la mia alta concentrazione; avevo un tono di voce perplesso in quell'attimo.


"Eheh, seguimi e lo capirai." Fece una dolce risatina e mi rispose subito dopo con tanta fierezza ed allegria, iniziando ad incamminarsi fuori dalla sua stanza con passo sicuro e costante mentre mantenne lo stesso volto pieno di sicurezza; si sentì il rumore del legno marrone che cigolò leggermente ad ogni passo visto che il pavimento era composto da quel materiale.


Decisi di seguirla con perplessità e ritornammo nel corridoio del secondo piano che conteneva varie porte delle stanze ed i muri dorati; dopo qualche secondo si avvicinò al centro di essa e girò sulla sua sinistra per prendere quella strada che avevo notato la prima volta che ero arrivato nella sua casa, non sapendo però dove mai potesse portare: era larga massimo un metro e lungo dieci. Dopo qualche secondo ci fermammo ed il pavimento in legno smise di emettere il suo suono, ritrovandoci di fronte ad un punto più largo e ad un grande finestrone che portava ad una terrazza: era sia larga che alta due metri e si notava fosse rifinita con dei bordi in legno bianco ma con il centro completamente in vetro; difatti dall'interno si poteva già osservare un bellissimo cielo stellato ed il pavimento dall'esterno era in cemento candido.


"Non lo avevo mai notato, hai una terrazza al retro della casa?" Spezzai il silenzio con una domanda che aveva già la risposta davanti ai suoi occhi, rimanendo sorpreso ed anche abbastanza ispirato da quel luogo della casa mentre utilizzai una voce interessata; la mia compagna si girò subito dopo verso di me ed iniziai a guardarla.


"Esattamente!" Con tanta allegria e determinazione mi esclamò quelle parole mentre il suo volto dimostrava una sicurezza incrollabile, portando il suo braccio sinistro all'indietro ed indietreggiando per aprire immediatamente il finestrone; appena la porta si aprì entrò un venticello leggermente più intenso ma alquanto rilassante, rimanendo sbalordito ed iniziando ad incamminarmi al dì fuori per ammirare la bellissima vista che mi spettava.


"I-incredibile..." Alzai il mio volto verso l'alto e compii gli ultimi passi per uscire completamente da quel corridoio, rimanendo con volto meravigliato e sorpreso mentre vidi un cielo spettacolare: era pieno di stelle e sembravano tutte collegate tra di loro come varie costellazioni intrecciate da un unico destino, riflettendo anche sui miei occhi mentre le continuai a fissare come se stessero creando un universo anche all'interno del mio corpo; rimasi una decina di secondi senza emettere respiro con la schiena leggermente inclinata e giacendo in piedi su quel pavimento in cemento: era largo circa quattro metri e lungo sei. La nobile iniziò a camminare lentamente per arrivare al mio fianco mentre tenne le mani sui suoi fianchi, sentendo anche lei un venticello che fece svolazzare i suoi capelli con quel dolce fruscio.


"Kevin, visto che ho compreso che ami parecchio le stelle... ho pensato che questo luogo potesse levarti un pochino di tensione." La ragazza arrivò al mio fianco sulla mia sinistra e mi guardò con viso sorridente mentre spiegò il motivo di avermi portato in quel luogo, facendomi sentire il suo tono di voce che era parecchio gentile ma anche convinto in quel momento; invece di risponderle decisi di fare circa cinque passi in avanti ed iniziai ad inginocchiarmi, sentendo il freddo cemento bianco a contatto con le mie ginocchia ed un leggero fresco che pervadeva in tutto il mio corpo.


"Mmhh? Kevin?" Akane mi continuò a fare domande con voce stranita e volto perplesso ma io non le risposi, visto che continuai a fissare quel bellissimo cielo notturno che era riuscita a donarmi in quell'istante; mi continuò a fissare per alcuni secondi, ma alla fine sorrise e comprese le mie intenzioni.


Quando ero inginocchiato nel freddo pavimento candido al tatto il venticello divenne un pochino più forte e fece svolazzare non solo i miei capelli, ma anche leggermente la parte bassa della mia maglietta mentre continuai a fissare con volto meravigliato il bellissimo cielo pieno di sferette bianche che si riflettevano sui miei occhi; i miei bulbi oculari sembravano diventati blu e non parevano più marroni insieme a quella sfumatura dorata: dopo tre secondi unii le mie calde mani ed iniziai a pregare con grande concentrazione, abbassando il mio sguardo e chiudendo i miei occhi mentre la mia bocca emanava parecchia serietà. Feci passare nella mia testa tantissimi pensieri profondi e positivi nel momento esatto in cui ci fu un eterno silenzio, sentendosi solamente il leggero rumore del vento che passò nell'aria e vicino ai nostri corpi come una brezza gentile: desiderai di vincere il torneo e di proteggere ciò che amavo, potendo diventare sempre più forte e per donare gioia a coloro che rimanevano sempre al mio fianco; dopo una decina di secondi mi rialzai e rivolsi un sorriso a quel meraviglioso universo, riaprendo i miei occhi e continuando anche ad accogliere il dolce profumo di quell'aria.


"Hai espresso un desiderio?" Quando conclusi la mia preghiera Akane stava ritornando al mio fianco mentre si sentì il battito leggero dei suoi passi, domandandomi con tono tranquillo e volto sorridente se stessi esprimendo un desiderio per confermare i suoi pensieri; si trovava sulla mia sinistra e decisi di risponderle.


"Esattamente... ma avevo in mente anche molti altri pensieri; da quando sono piccolo... se vedo un cielo degno di nota... mi metto a pregare per far si che tutti quelli a cui tengo stiano sempre bene... e che possa proteggerli. Sembrerebbe un pochino strano chiedere alle stelle un qualcosa del genere... ma io credo in loro." Spiegai con voce profonda alla mia amica il motivo per cui feci tutto ciò, poggiando delicatamente il mio pugno destro sul petto e sentendo il leggero tessuto di cui era costituita la maglietta; il mio volto rimase incollato sul fantastico cielo stellato che continuai a fissare, insieme ai miei occhi che continuavano a brillare di quel bellissimo blu notte.


"Mmhh... sei davvero unico Kevin." La nobile contemplò allegramente queste parole appena mise le sue mani dietro la schiena ed andò leggermente di qualche metro più in avanti, potendomi vedere al meglio ed emanando una stupenda bellezza in tutto il suo corpo quando abbassai la mia testa verso di lei; i suoi occhi sembravano che riflettessero una luce grazie all'atmosfera notturna che si era creata in quell'istante, guardandomi intensamente mentre provavo una sensazione di calore nel mio cuore con quelle sue dolci parole.


"Eh? Lo credi seriamente? Non penso dai..." Risposi con una minima insicurezza mentre presentai un sorriso mezzo scaltro e mi grattai il capo con la mano sinistra, sentendo la sensazione piacevole dei miei capelli lavati dopo l'allenamento; la brezza del vento divenne improvvisamente molto più bassa e svanì ogni sensazione che potesse donare.


"Fidati... ne sono sicura... e domani lo dimostrerai... anzi... per tutto il torneo sarà così... e non vedo l'ora." La mia amica strinse leggermente le sue spalle e continuò a mostrarmi un sorriso innocente mentre si inclinò di pochissimo sulla sua sinistra, facendomi sentire il bellissimo suono della sua voce che divenne sempre più soave e dolce; tolsi la mia mano sinistra dal capo e la appoggiai sul mento, iniziando a pensare ed a risponderle.


"Di certo non ci mancano gli avversari tosti... avremo sicuramente contro anche Isuta che sarà parecchio forte, ci darà del filo da torcere, ma ovviamente non basterà per farmi mollare... Akane... se non ci scontreremo prima ovviamente... prometti che arriverai in finale...? Anche io farò di tutto pur di arrivarci." Feci qualche passo in avanti visto che distava frontalmente da me di pochi metri e divennero in lieve tempo solamente alcuni centimetri, proponendole con voce affidabile una sorta di sfida che avrei voluto compiere insieme a lei e porgendole un'espressione parecchio sorridente ma determinata; quando mi fermai riuscii a sentire il suo odore gradevole e rinfrescante visto che anche lei aveva fatto il bagno poco prima, sentendomi molto più rassicurato.


"Certo... è una promessa... che ne dici di consolidarla con il mignolo? Così nessuno potrà infrangerla e sarà impossibile che non possa accadere." Smise di avere le braccia dietro la schiena e mi porse il suo mignolo destro al centro delle nostre due distanze all'altezza del petto, guardandomi con degli occhi che emanavano una fiducia incrollabile nei miei confronti; la luce lunare sembrò intensificarsi su dove ci trovavamo noi e ci illuminò con il suo incredibile colore candido, iniziando a sentire un'atmosfera molto calorosa e romantica che mi fece mettere ben dritto e composto verso la mia compagna.


"Va bene... sono d'accordo." Le confermai la mia risposta in modo sicuro dopo cinque secondi in cui la fissai silenziosamente e con tanto stupore, ammirando la sua eterna bellezza con gli occhi puntati su di lei ed uno sguardo raggiante; subito dopo alzai il mio mignolo destro e lo intrecciai con il suo per consolidare la nostra promessa in una realtà che avremmo cercato di realizzare in qualsiasi modo; il tocco del suo dito era caldo, soffice e mi donava parecchia felicità mentre il suo odore meraviglioso si fece sempre più intenso, squadrandola da cima a fondo con quel suo bellissimo pigiama mentre chiuse i suoi occhi per rendere il suo sorriso ancora più carino: la luna continuò ad illuminarsi come se volesse evidenziare questo momento come uno dei più importante della nostra vita, dandoci anche tanta speranza per il nostro futuro. Dopo una decina di secondi si concluse la consolidazione e si allontanò di circa mezzo metro con dei passetti piuttosto allegri, facendo sentire un tocco leggermente più pesante su essi.


"Bene... ora non c'è nulla che dobbiamo temere... Comunque sia...sono anche molto stanca... direi di rimanere un po' in camera per poi andare a dormire; il torneo inizierà alle 10 circa, meglio che siamo riposati per allora." Contemplò la ragazza con tono intellettuale mentre riaprii i suoi occhi per vedermi spensieratamente, notando che la luna avesse smesso di illuminarci con la sua vitalità e facendo tornare un clima del tutto normale.


"Hai ragione... possiamo anche andare in questo caso." Dissi infine con un viso che emanava una grande risolutezza ma anche una grande allegria, utilizzando una voce piuttosto seria ma che emanava parecchia gentilezza all'interno di essa; chiusi i miei occhi per un secondo ed iniziai ad incamminarmi verso l'interno della casa, girandomi e dando le spalle ad Akane mentre cominciammo a passeggiare lentamente ma con la stessa velocità: dal cielo si poté notare una stella cadente che attraversò l'intero cielo notturno ma non riuscii a vederla in quel momento, però poteva essere una sorta di indizio per farmi capire che i miei desideri sarebbero stati esauditi e che avrei potuto vincere il torneo se avessi usato tutte le mie forze.


Quando tornammo all'interno della struttura non ci volle molto tempo prima di arrivare anche nella stanza della mia compagna, decidendo di parlare un po' per poi addormentarci per rimanere carichi per il giorno seguente: ci svegliammo alle 8 e con molta calma arrivammo nelle vicinanze dell'arena di Noremas verso 10 del mattino; ormai il grande giorno era ormai giunto ed io non avrei mai e poi mai infranto la promessa che consolidai con la mia amica, quindi non era concesso neanche un minimo di esitazione.


Noremas - Anno 652 - 10 Settembre - Ore 10:00 - Kevin's POV


Dopo esserci fatti una bella dormita arrivò finalmente il tanto attesissimo giorno del torneo, andando nelle vicinanze dell'arena di Noremas verso l'orario prestabilito se non addirittura prima del previsto: iniziai a vedere tantissime persone tra cui avventurieri, civili e tantissime famiglie, realizzando anche che il numero di partecipanti fosse limitato e decidendo di andare a registrarci prima che i posti potessero finire; in questo modo riuscimmo nell'intento ed a breve avremmo anche saputo quali sarebbero stati tutti quanti i nominati, ma prima di quel momento una voce elettronica si espanse in tutta la zona e fece la presentazione del torneo. C'era un sole molto luminoso ma non emanava un gran caldo, bensì ci accolse con una temperatura nella media per le temperature estive.


"Benvenuti a tutti quanti! Avventurieri e non da tutti i fronti! Adesso avrà inizio lo spettacolare torneo organizzato dal nostro imperatore Tibelius IV! Le regole saranno semplici ma anche molto crudeli: tutti i partecipanti si affronteranno in un duello uno contro uno, conquisterà la vittoria chi dei due rimarrà in piedi e l'altro non riuscirà più a combattere o si arrenderà... ultimo ma non per importanza in questo torneo vale addirittura l'uccisione voluta o fatta di proposito! Che crudele il nostro imperatore! Perché mai mettere questa libertà? Per finire il vincitore riceverà un biglietto dove potrà entrare nella sua sala del trono e conoscerlo di persona; chi di voi valorosi guerrieri avrà l'onore per conoscerlo? Dateci dentro e buona apertura del torneo!" La voce al microfono era femminile ed emanava un'esaltazione incredibile, donando la carica a tutte le persone nel posto e facendole fare un grande tifo in coro a voce altissima; le mie orecchie vennero leggermente stordite da quel grande frastuono ed il clima era come se si fosse scaldato improvvisamente: nell'aria si poteva emanare un'odore molto caldo di carne arrostita da parte delle bancarelle che si trovavano lateralmente, ma anche di passione infuocata da parte di tutti i presenti.


"Ggghhh... lo sapevo... qua rischiamo di morire!" Esclamai irritato mentre dalla mia gola potevo sentire un sapore amaro nel sentire quelle folli regole, sbattendo il piede destro con rabbia ed alzando il mio pugno dello stesso lato fino al petto; mi trovavo di fianco ad Akane che si trovava sulla mia destra a pochi centimetri di distanza ed indossavamo entrambi i nostri soliti abiti da avventuriero: sulla mia pelle potevo sentire un tocco molto pulito e rassicurante del mio abito visto che era ben lavato; strinsi i miei denti a causa dell'ira provata in quel momento ma la mia amica voleva calmarmi: eravamo in mezzo ad una folla di tantissime persone e la distanza dalla struttura era di circa una ventina di metri frontalmente a noi.


"Non avere paura Kevin... ricorda la promessa, noi ci riusciremo!" La mia dolce compagna afferrò con entrambe le mani il mio pugno destro e lo chiuse all'interno dei suoi palmi, donandomi una sensazione magnifica nel sentire le sue soffici dita che andarono a contatto con il mio pugno stretto e diminuendo la forza che stavo emettendo su di esso; la sua voce era molto gentile e calda mentre il suo volto invece emanava parecchia luce con quei occhi cristallini che sorridevano insieme alla bocca: girai i miei occhi verso i suoi e cominciai a sentire il suo odore rinfrescante, iniziando a sorridere dopo le sue parole e facendomi scomparire l'amaro in bocca.


"Si... hai ragione... noi due ne usciremo insieme!" Esclamai subito dopo con volto sorridente e voce determinata, mostrando un sorriso a trentadue denti e riabbassando il mio pugno subito dopo mentre fissai ancora la nobile; lei annuii allegramente e smise di tenermi la mano su dove avevo attuato la stretta, non percependo più il suo tocco ma continuando a sentire il suo profumo visto che rimase vicino a me.


"Ehilà ragazzi! Ci si rivede a quanto pare, che state confabulando di bello?!" Sulla mia sinistra diagonalmente a dieci metri di distanza si scostò continuamente una persona tra la folla: era il grande lottatore Isuta che ci chiamò ad alta voce con la sua voce simpatica mentre cercò di arrivare verso di noi, riuscendoci con successo subito dopo per vederci frontalmente l'un l'altro e notando che indossava gli stessi indumenti ed armi del giorno prima, tranne lo zaino logicamente visto che non si portava in questo evento; invece Akane ed io stavamo portando le nostre spade dentro al fodero: lei sulla vita a sinistra ed io sulla schiena.


"Ehi Isuta, che bello rivederti!" Gli risposi allegramente iniziando a vedere il suo viso scaltro ma altrettanto sorridente e determinato, sentendo intorno a lui una grande aura piena di passione che rimase pronta a scatenarsi in qualsiasi momento; la ragazza ed io ci rimettemmo ben dritti e continuammo a fissare il combattente mentre teneva le mani sui suoi fianchi.


"C'è davvero parecchio casino qua intorno, eh? Quanti saranno i partecipanti del torneo? Presumo che la maggior parte delle persone saranno tifosi probabilmente, dopotutto i posti erano limitati a quanto ho capito." Il ragazzo contemplò intensamente il suo pensiero ad alta voce e mise la sua mano destra sul mento, provando a comprendere il numero di partecipanti esatto mentre si notarono i suoi occhi scarlatti emanare molta concentrazione; non emanava nessun odore in particolare ma si poteva ascoltare egregiamente la sua focosa grinta intorno a lui. Improvvisamente si sentì la voce elettronica parlare di nuovo ed Isuta si girò verso l'arena, mentre ad Akane ed al sottoscritto bastava solamente alzare il volto.


"Vi annuncio che sono scadute le iscrizioni al torneo e che tra poco sarà disponibile andare all'interno dell'arena per prendere il proprio posto o combattere: in questo torneo i guerrieri presenti saranno sedici!" La voce elettronica con tanta carica ci annunciò il totale di tutti i partecipanti, facendo esaltare tutte le persone presenti e sentendosi delle urla piene di eccitazione nella folla; sentivo pervadere in me il gusto piccante delle battaglie e di ciò che mi sarebbe aspettato in quella stupenda arena, dando tutto me stesso in ogni scontro.


"Sedici combattenti eh? Quindi prima della finale ci saranno tre battaglie." Contemplai con volto sicuro di me e mettendomi le braccia conserte, utilizzando un tono piuttosto vanitoso mentre mantenevo il volto verso l'alto nella direzione della voce; anche la nobile ed il lottatore erano concentrati nel sentire tali frasi, ma subito dopo la ragazza si rigirò allegramente verso di me.


"Ce la possiamo fare, non è impossibile Kevin." Rivolgendomi uno sguardo puro e pieno di felicità Akane mi incoraggiò, usando una voce che emanava affetto nei miei confronti ed avvicinando di molto il suo viso verso il mio mentre chiuse i suoi occhi; vedere la mia amica in quello stato mi faceva scaldare il cuore e mi diede ogni volta un motivo per combattere: ovvero proteggere il suo sorriso. Mentre continuai a fissarla il mio volto divenne arrossito per qualche secondo, ma la voce al microfono ci costrinse di rivolgerle di nuovo lo sguardo visto che continuò a parlare.


"Ora rivolgete tutti quanti lo sguardo nel punto più alto dell'arena, vi faremo vedere tutti e sedici i concorrenti ed i loro rispettivi avversari nei turni a venire!" Dopo che la voce elettronica spiegò ciò che stesse per accadere con il suo solito tono, iniziammo tutti quanti compresi i civili e tanti altri ad avere il viso rivolto verso l'alto; si poteva notare una grande aria di concentrazione e serietà da parte di tutti noi ed era piuttosto pressante per ogni secondo che passò.


Comparve improvvisamente nella parte più alta dell'arena uno schermo magico di colore verde acqua che fece mostrare un grande tabellone, facendo capire che il torneo era ad eliminazione diretta; cadde un silenzio tombale e tutti quanti iniziarono a leggere i nomi dei partecipanti al torneo: nel mentre io vidi tutti i nomi in ordine a partire da sinistra verso destra.


Tabellone Torneo Noremas

"Ottimo, quindi sarò il primo a combattere, penso sia un caso piuttosto fortunato, inizierò col botto!" Esclamai fiducioso mentre l'aria ritornò improvvisamente spensierata e piena di persone che ricominciarono a parlare una sopra l'altra, portando il mio pugno destro all'altezza del petto e stringendolo mentre presentai un sorriso pieno di fiducia; la mia compagna mi prese improvvisamente le spalle e mi costrinse a girarmi sulla mia destra per poterla vedere nel migliore dei modi, riavvicinando nuovamente il suo volto e ricominciando ad ascoltare la sua presenza vivace accompagnata dal suo buon profumo: le mani della ragazza mi strinsero leggermente le spalle per l'approvazione e la carica che stesse provando in quell'attimo.


"Abbiamo la possibilità di incontrarci in finale Kevin!" Esclamò felicemente e ad alta voce Akane mentre mi continuò a scuotere le spalle con le sue mani che erano diventate abbastanza forti a causa della determinazione provata, porgendomi uno sguardo eccitato e pieno di stelline gialle intorno alla sua testa che emettevano un suono di leggeri scintillii; rimasi leggermente stranito ma anche imbarazzato visto che non mi aveva mai trattato in quel modo e le risposi subito dopo, sentendo anche il gusto rinfrescante del suo alito per quanto fosse vicina.


"Sì sì, è vero, ma fai attenzione ad Isuta che sicuramente ti vorrà dare del filo da torcere." Spiegai con un viso leggermente stranito e con un sorriso mezzo finto mentre utilizzai una voce piuttosto imbarazzata, sentendo le mani della nobile che allentavano la presa subito dopo per mollarmi le spalle; il lottatore si girò di scatto ed esclamò della parole:


"Pff...! Infatti sarò io a vincere e conquisterò il torneo!" Si mise ad urlare ad alta voce ed alzò il suo pugno destro con parecchia determinazione verso l'alto, presentando un volto accigliato ma molto grintoso mentre strinse i suoi denti; ci girammo verso di lui ed iniziammo a percepire un'aura molto forte e calda come delle fiamme roventi intorno a sé: dopo circa due secondi che mi misi a sorridere decisi di rivedere il tabellone con molta concentrazione, alzando il mio sguardo mentre feci un'espressione seria.


"Mmmhhhh... Akane affronterà Masaki eh...? Onestamente non so chi possa essere..." Poggiai la mia mano destra sul mento e fissai intensamente il tabellone mentre la mia compagna continuò a sorridere allegramente verso l'infervorato combattente di arti marziali, sussultando leggermente dopo alcuni secondi per aver visto un nome che catturò la mia attenzione; il mio volto divenne leggermente più perplesso e aprii di più i miei occhi.


"(Koji...? Perché questo nome non mi è nuovo...? E per di più... non mi fa tornare in mente dei bei ricordi... chi era esattamente? Accidenti... non ci sto riuscendo.)" Abbassai lo sguardo ed iniziai a tenermi la testa con la mano destra sulla fronte che coprì anche l'occhio del medesimo lato, facendo una bocca leggermente tremolante mentre mi scese una goccia di sudore sulla guancia sinistra; deglutii ed assaporai un sapore amaro nella mia gola mentre il mio bulbo oculare sinistro si mostrava spalancato, provando a ricordare in ogni modo ma senza successo: sentii subito dopo una leggera fitta al cranio e continuai a fissare il pavimento, notando anche la mia mano destra che manteneva la fronte in un modo leggermente incerto e debole; l'unica cosa che riuscii a percepire in quel momento era una voce femminile in lontananza che mi chiamò continuamente, non dandole la minima attenzione.


"Keeeviiin... KEEEVIIINNN! Mi stai ascoltando?!" La mia amica mi urlò violentemente sull'orecchio sinistro e mi fissò con una faccia autoritaria ma imbronciata, piegandosi di parecchio in avanti verso di me e poggiando saldamente le mani sui suoi fianchi; rimasi stordito del suo strenuo urlo e chiusi entrambi i miei occhi sentendo un ronzio fastidioso, mettendomi subito dopo le mani nelle orecchie per il dolore ricevuto ma tornando perlomeno nel mondo reale: Isuta ci guardò stranito ed io mi girai verso Akane.


"Aaahh! Ehm... si... ero solo pensieroso accidenti, non c'era bisogno di urlarmi così!" Agitai le mie mani continuamente mentre le risposi con un tono da ragazzo spaventato e preso alla sprovvista, mostrando un volto leggermente alterato e con una bocca che emanava preoccupazione; mi ripresi completamente dallo stordimento e riuscii a percepire di nuovo l'allegra presenza della nobile nonostante mi stesse sgridando, intanto il lottatore presentava un sopracciglio più accigliato dell'altro e rimasi stranito mentre tenne la sua mano destra sul fianco dello stesso lato: la voce del microfono ricominciò a parlare e mi fece rimanere alla sprovvista.


"Tutti e 16 i concorrenti sono pregati di andare dentro il campo di battaglia dell'arena per farsi vedere! Invece i tifosi possono iniziare ad accomodarsi nei posti disponibili! Subito dopo inizieremo con i duelli!" Finì la voce elettronica mentre si sentì una grande allegria ed esaltazione sulla sua tonalità, sentendosi subito dopo un piccolo effetto sonoro per far capire di aver chiuso il contatto; le persone intorno a noi iniziarono ad incamminarsi in folla e la ragazza mi afferrò saldamente la mano per tirarmi dentro il campo di combattimento, volendo arrivare tra i primi a farsi mostrare: il suo tocco era ben deciso e forte nonostante la sua mano sottile.


"Dopo mi spieghi cosa ti è passato per la testa visto che mi avevi fatto preoccupare! Ma per ora muoviamoci!" Akane mi continuò a tirare la mano destra con la sua in un modo sempre più prepotente, dicendo quelle frasi in modo autoritario ed avendo uno sguardo serio sulla sua faccia con degli occhi concentrati; mentre passavamo tra la folla Isuta ci seguì ed io feci vari versi mentre mi scontravo con alcuni civili: si sentirono tantissimi versi da parte degli altri e le loro spinte erano piuttosto aggressive, riuscendo a comprendere l'esaltazione che ci fosse in quel momento.


Dopo parecchie difficoltà ed incastri nella folla riuscimmo ad arrivare dentro il campo di combattimento, mettendoci tutti quanti in riga ed in postura ben dritta per rispettare con onore la cosiddetta cerimonia d'apertura che si stava per compiere: la mia compagna era sulla mia sinistra ed Isuta si trovava subito dopo di lei, invece io ero esattamente il primo sulla fila nel lato destro; il clima intorno ai tifosi era alquanto festivo, ma tra i partecipanti al torneo compreso il sottoscritto si percepiva una grande tensione e nervosismo, cadendo il silenzio tombale appena la voce elettronica riattaccò il suo contatto dopo circa quindici minuti di pausa.


"Benvenuti a tutti i tifosi ed avventurieri in questo nuovo e fantastico torneo! Organizzato direttamente dall'imperatore Tibelius IV in persona! Come ben sapete in questo evento siete la bellezza di sedici incredibili combattenti che faranno dei duelli uno contro uno ad eliminazione diretta; dove il vincitore sarà colui che costringerà o metterà al tappeto l'avversario, inaspettatamente si potrà anche uccidere l'avversario e questo è il regolamento scelto dall'imperatore in persona! In definitiva il vincitore completo del torneo avrà anche un biglietto unico per fare udienza da lui... CHE INCREDIBILE E FORTUNATO ONORE! Detto questo... che il torneo abbia inizio e che la dea Light sia con voi! Il primo scontro inizierà tra dieci minuti!" Dopo che la ragazza al microfono finì la frase con la sua voce elettronica ma che emanò una grande passione si sentirono delle enormi urla da parte dei tifosi, ma anche alcune lamentele allo stesso momento per via dell'uccisione voluta di proposito: dopotutto era ovvio che non si potesse essere d'accordo, rimaneva comunque sia un reato togliere la vita ad un'altra persona, ma a quanto pare nei confronti di Tibelius non era un problema; desiderava avere un guerriero potente che potesse mantenere il sangue freddo contro i suoi avversari.


Mentre le urla e le lamentele continuavano a frastornare in modo stordente tutta la zona dell'arena, cominciai a rimettermi in una postura rilassata e controllai gli altri tredici partecipanti per vedere il loro aspetto compreso il vestiario:


Kimiko Fuka: una ragazza robusta ed alta circa 1,72 m, aveva abbastanza muscoli ed usava come arma un'ascia completamente in acciaio di colore grigio con manico marrone; possedeva dei capelli neri legati con un codino ed occhi verdi con dimensioni del seno abbastanza grandi, contenente uno sguardo deciso e pronto per combattere: vestiva di una divisa da combattimento bianco e tipica delle lottatrici di arti marziali che lasciavano scoperta la parte inferiore delle gambe, infine si notavano anche una cintura nera sulla vita e degli stivaletti marroni; livello 2.


Jiro Ageda: un ragazzo alto 1,85 m che aveva corti capelli castani distesi normalmente con occhi del medesimo colore; era molto robusto e si vestiva di un abito da avventuriero blu con le maniche strappate come se fosse un colosso minaccioso, insieme a dei pantaloncini bianchi che fecero evidenziare la grossa muscolatura che possedeva sulle gambe e scarpe marroni: usava una lancia con la punta color verde dove tutto il resto dell'arma era grigia e mostrava uno sguardo carico con molta sicurezza in se stesso; livello 3.


Hitoshi Kawano: un ragazzo che aveva capelli azzurri a spazzola e degli occhi violacei, mostrando un'altezza di circa 1,75 m ed una corporatura molto snella; vestiva di un kimono di colore dorato con disegnati alcuni fulmini sparsi insieme a delle ciabatte di legno non troppo comode: usava una frusta che aveva un manico arancione e la corda completamente gialla per ricordare i fulmini, mentre presentava uno sguardo serio sul suo volto; livello 4.


Kyoko Shibata: una ragazza alta 1,60 m che aveva dei capelli lunghi e lisci di colore viola, si mostrava molto carina con degli occhi azzurri e con delle dimensioni del seno abbastanza piccole; era parecchio snella e vestiva di un abito da maga viola che le arrivava fino ai piedi, coprendole interamente il corpo mentre indossava delle scarpe nere: utilizzava un bastone di legno magico come arma che mostrava una curvatura verso il basso sulla cima di esso ed aveva uno sguardo da persona molto timida; livello 3.


Kanjiro Sanu: un ragazzo possedente dei capelli rossi tirati all'indietro con delle punte nere su di esse ed occhi arancioni scuri, mostrando un'altezza quanto quella di Hitoshi mentre si notava la sua corporatura alquanto snella; indossava una maglietta rossa a maniche lunghe con disegnate delle fiamme sopra e dei pantaloni del medesimo colore, aveva delle scarpe nere ed usava come arma una katana metà scarlatta e mezza nera verticalmente: presentava uno sguardo deciso insieme ad una cicatrice diagonale vicino all'occhio destro; livello 3.


Okura Hara: un ragazzo con dei normali capelli a caschetto ed occhi di colore verde, era alto 1,71 m ed aveva una statura molto mingherlina; vestiva di un'armatura grigia di ferro insieme a dei pantaloni lunghi e scarpe nere: utilizzava come arma una normale spada di acciaio consumata e mostrava uno sguardo insicuro pieno di agitazione; livello 2.


Noriko Kanekko: una ragazza con lunghi capelli neri ondulati ed occhi di colore marrone, aveva le dimensioni del seno sulla terza e sembrava magrolina; vestiva di un abito da spadaccina bianco con frammenti rossi sparsi, contenente una protezione grigia sul petto ed una gonnellina arancione: alta 1,63 m ed usava uno spadino che aveva la lama verde con il manico blu, mentre mostrava uno sguardo serio ed alquanto gelido; livello 4.


Masaki Ishidawa: un ragazzo nobile di secondo rango alto 1,78 m con dei capelli arruffati di colore verde acqua ed occhi azzurri; indossava un abito da guerriero abile contenente due spalliere ed erano di colore blu, con alcune linee nere che li arrivarono fino alle ginocchia ed i pantaloni furono anche del medesimo colore: era leggermente robusto ed utilizzava un grande spadone azzurro mentre presentava uno sguardo amichevole; livello 5.


Nori Noshima: un ragazzo dall'aria misteriosa e con uno sguardo indifferente; era alto 1,74 m ed anche magrolino con dei capelli leggermente lunghi di colore grigio, insieme a degli occhi che possedevano il medesimo colore: usava un'ascia bianca come arma ed indossava un cappotto verde abbottonato che li arrivava fino ai piedi come un impermeabile, notando anche i suoi pantaloni e scarpe della stessa tonalità; livello 4.


Maki Mikara: una ragazza alta 1,55 m che aveva lunghi capelli ricci biondi ed occhi verdi, era snella e si notava un seno molto piccolo sul suo petto; usava un pugnale con un manico di colore azzurro mentre la lama era tutta dorata ed ondeggiante: vestiva di un abito rosso a maniche lunghe ma con la pancia scoperta ed una corta gonnellina nera con scarpe grigie, dimostrando uno sguardo dolce e gentile sul suo volto; livello 3.


Nozomi Ishiwu: una ragazza che possedeva lunghi e mossi capelli castani con occhi dello stesso colore, era alta 1,65 m e si presentava molto snella con le dimensioni del seno alquanto grandi; aveva uno sguardo imbarazzato ed usava una spada con la lama viola e contenente un manico rosa: indossava un vestito bianco con la gonna nera che ricopriva la pancia e le gambe per metà, insieme a delle scarpe nere; era al livello 3.


Koji Murakami: un nobile di primo rango snello ed alto 1,77 m, aveva capelli corti castani con un ciuffetto sottile in avanti che gli stava davanti l'occhio destro e possedeva dei bulbi oculari di colore nero; manteneva uno sguardo sorridente e di superiorità intanto che indossava un cappotto bianco aperto ed una maglietta nera al suo interno, i pantaloni erano della medesima tonalità insieme a delle scarpe grigie: utilizzava una spada con la lama ondeggiante metà gialla e rossa verticalmente, con il manico che dimostrava delle strisce nere che facevano capire di avere a che fare con un'arma sacra come un cimelio; livello 6.


Hyotaru Gatobe: il nobile di primo rango che aveva incontrato Isuta l'altro giorno; aveva uno sguardo arrogante ed usava come arma un arco di colore azzurro che non possedeva nessuna caratteristica particolare: stava al livello 4.


Akane ed Isuta si trovavano sulla mia sinistra ed iniziammo a passeggiare casualmente sul campo di battaglia mentre alcuni concorrenti decisero di andare direttamente sugli spalti per accaparrarsi i posti rimanenti: la tensione nell'aria era diminuita parecchio e c'era solamente un grande ardore da parte di tutti i tifosi.


"D'accordo... tra una decina di minuti inizierà il primo combattimento... ed io dovrò affrontare una persona chiamata Kimiko... penso sia una ragazza?" Domandai con voce curiosa mentre avevo la mano sul mento ed uno sguardo pensieroso, accigliando leggermente i miei occhi mentre fissai il pavimento; la mia amica ed il lottatore mi guardarono in modo sorridente, aspettando di vedere qualche reazione in particolare. Mentre continuai a rimanere nei miei pensieri iniziai a sentire dei passi costanti, diventavano sempre più forti e possenti ad ogni secondo che stava passando.


"Se stai cercando Kimiko... vuol dire che tu saresti Kevin... beh... eccomi qua!" Improvvisamente da dietro le mie spalle esclamò con tono fiero una voce femminile ma anche alquanto grossa, come se la persona in questione avesse una certa corporatura robusta; la nobile ed il lottatore che si trovavano a pochi metri di distanza da me si girarono immediatamente, facendolo anche io subito dopo.


"Oh... salve! Piacere di cono... scerti..." Appena riuscii a realizzare l'aspetto che possedeva la mia avversaria feci un volto alquanto perplesso ed agitato con un sorriso finto, facendo diventare la mia voce da carica a stranita; la ragazza aveva addirittura più muscoli di me e non era nemmeno troppo snella visto che dimostrava una robustezza niente male, sentendo provenire da lei un odore molto ardente e simile a quello di Isuta: sentii una certa tensione ed anche un leggero acido nella mia gola, visto che la mia avversaria sembrava che potesse avere più forza fisica della mia già dal primo incontro.


"Dai il massimo! Altrimenti ti schiaccerò con la mia ascia... intesi?" Domandò la ragazza robusta con voce minacciosa ma anche allegra, alzando il suo pugno destro all'altezza del petto e stringendolo saldamente mentre mi fissò con i suoi occhi smeraldo in modo sorridente; mentre i miei compagni avevano le mani sui loro fianchi io le risposi dopo qualche secondo: ci trovavamo più o meno ancora al centro dell'arena.


"Ehm... va bene... ricevuto... Non vedo l'ora di affrontarti allora!" All'inizio della frase era un pochino tentennante, ma verso la fine mi ripresi e dissi quelle parole con tono determinato, mettendomi in una postura piuttosto fiduciosa e sorridendo; la mia futura avversaria annuì con soddisfazione, sapendo che dalle mie parole non aveva a che fare con un nemico molto semplice.


"Perfetto...! Ci vediamo tra poco allora, in più ti consiglio di mantenere la guardia bella alta!" Dopo quelle parole piene di grinta Kimiko si girò e se ne andò momentaneamente dall'area di combattimento, non sapendo cosa dovesse fare esattamente prima dell'incontro mentre si riteneva alquanto contenta della piccola discussione accaduta poco fa; mentre se ne andò si sentirono i suoi passi pesanti ma anche alcuni più leggeri visto che Akane si avvicinò a me, ritrovandosi in quel momento sulla mia destra con Isuta affianco.


"Quella ragazza presumo sia bella tosta, non abbassare la guardia Kevin!" La mia amica mi avvertì di fare attenzione con un tono alquanto ironico mentre tenne le mani sui suoi fianchi, rimanendo ben dritta e fissandomi con volto compassionevole; mi girai verso di loro due e feci un'espressione rassegnata, tornando completamente calmo dopo alcuni secondi.


"Utilizza un'ascia... ma dalla muscolatura si direbbe che sia anche brava nelle arti marziali; peccato che un'avversaria del genere non sia contro di me... sicuramente a pugni mi avrebbe fatto divertire." Il lottatore mise le sue braccia conserte e contemplò con tono serio ed occhi chiusi quelle parole, mostrando un viso piuttosto concentrato come se stesse immaginando uno scenario di combattimento nella sua testa; diventai sorridente alle sue parole e parecchia tensione che possedevo dentro di me cominciò a svanire lentamente.


"In questo caso darò il massimo anche per te Isuta, vincerò assolutamente e non perderò!" Mossi il mio braccio dominante da sinistro verso destra orizzontalmente come segno di determinazione, rispondendo al ragazzo in modo grintoso e con uno sguardo che emanava parecchia fiducia; Isuta riaprì i suoi occhi e mi guardò sorridente, come se stesse per parlare ma un qualcosa ci bloccò tutti quanti.


Improvvisamente sentii dietro di me una presenza alquanto pressante e piuttosto fastidiosa, cominciando ad ascoltare anche i suoi passi che sembravano il 'tic toc' di una porta per sapere se ci fosse qualcuno nella struttura abitabile; ancora non mi girai per poterlo vedere ma aveva un odore forte che emanava tanta malvagità ed arroganza: dopo circa cinque secondi i suoi passi si fermarono ed iniziò a parlare.


"Ooohhh? Ma guarda un po' chi si vede... quindi sei veramente QUEL Kevin... chi l'avrebbe mai detto...? Dopo tanti anni finalmente ci rivediamo... girati... lo capisco anche di spalle che sei tu... dopotutto sei una persona particolare per me." Il ragazzo possedeva una voce che emanava la massima sicurezza nell'essere forte ed era anche piena di vanità; i miei amici si erano girati immediatamente con volto agitato ed io lo feci qualche secondo dopo di loro, voltandomi con un viso pietrificato verso la voce che si trovava dietro di me. Appena analizzai l'aspetto dell'individuo sussultai ed iniziarono a scorrermi vari ricordi nella mia testa: riguardavano il mio periodo di quando andai a scuola per ricevere le conoscenze giuste riguardo il mondo di Valtra e tanto altro ancora; iniziò a farmi male la testa mentre fissai con sconvolgimento il suo sguardo vanitoso.


"(Quei capelli... quegli occhi... non è possibile... quindi quel nome era... il suo...? Koji Murakami... colui che proviene dai rami della nobiltà più alta... alla sua famiglia non importa altro che il potere e di rimanere i migliori in assoluto... e questo individuo che ho di fronte a me in questo momento... è davvero fortissimo e non possiede un minimo di pietà; dopotutto era proprio lui la persona che mi fece passare il peggior inferno nella mia scuola...)" I miei occhi traballarono mentre continuai a pensare a tutto ciò che mi aveva fatto subire, non riuscendo in nessun modo ad aprire la bocca per parlare; le mie labbra tremarono leggermente insieme a tutto il corpo ed improvvisamente non sentii più le mie gambe, inginocchiandomi subito dopo e poggiando le mie mani sul duro pavimento del campo di battaglia per non cadere del tutto. La nobile si girò verso di me e si preoccupò immediatamente, arrivando subito vicino a me per provare a sostenermi e comprendere la situazione.


"Kevin! Ehi Kevin...! Che ti succede!? Perché ti senti male?!" Akane si inginocchiò affianco a me e mi tenne saldamente le spalle mentre fece un volto sconvolto ma anche pieno di preoccupazione, fissandomi intensamente con i suoi occhi cristallini e spalancati mentre aveva una voce acuta; iniziò a scuotermi leggermente con entrambe le mani per farmi riprendere dai miei pensieri negativi, ma anche se il suo tocco preoccupato potesse risultare piacevole non riuscii in nessun modo a sentirmi meglio: la mia testa in quel momento si trovava nel mio brutto passato; quando i miei occhi continuarono a traballare costantemente e velocemente mi misi la mano destra nella bocca mentre la sinistra rimase sul pavimento, provando a mantenere le labbra chiuse poiché stavo iniziando a sentire un gusto disgustoso di una sottospecie di melma nella mia trachea: era il sapore della mia paura che mi stava obbligando a tirare fuori del vomito, ma provai a trattenermi; Koji accentuò il suo sguardo in modo più concentrato ed iniziò ad avere le sopracciglia più accigliate mentre mi fissò.


"Pff... e pensare che volevo parlare un pochino con il mio vecchio compagno di scuola... sicuramente abbiamo così tanto da dirci... ma a quanto pare non ne sei in grado in questo preciso istante. Ti è bastato solamente rivedermi per metterti al tappeto? Allora in questo torneo non passerai nemmeno il primo turno a quanto pare; beh... ci rivediamo... Kevin... torna a parlarmi quando ne sarai in grado... e sappi che se riuscirai ad arrivare in finale... non esiterò ad ucciderti, ricordatelo: devo diventare un cavaliere dell'imperatore che uccide tutti a sangue freddo, non mi importa proprio nulla di alcuni moscerini come voi." Il mio vecchio compagno di scuola mi disse quelle parole crudeli con un tono molto cupo ma che emanavano anche parecchia vanità, girandosi subito dopo ed iniziando ad allontanarsi mentre fece un'espressione piuttosto delusa; voleva sicuramente vedermi molto più forte per potermi affrontare in finale e chiudere la questione una volta e per tutte in quel grande evento: Isuta si preoccupò per me e cominciò ad irritarsi per prendere le mie difese.


"Ehi tu... ma chi ti credi di essere?! Vuoi per caso che ti riempio quel bel faccino di pugni?!" Il lottatore si mise davanti a me e puntò il suo sguardo verso Koji, alzando la sua voce irritata ed anche il suo pugno destro all'altezza del petto; il nobile di primo rango decise di ignorare il mio amico visto che ormai gli stava dando le spalle, continuando la sua camminata verso l'uscita del campo di combattimento per raggiungere gli spalti: il combattente aveva un volto pieno di rabbia.


"Kevin... riprenditi... si può sapere chi diamine era quello? Stai tranquillo... ci sono io con te... la ragazza che ami tanto... ti proteggerò." La mia amica con tanto affetto e dedizione continuò a mantenermi saldamente le spalle, guardandomi con viso agitato e dicendomi con voce gentile quelle bellissime parole: era davvero preoccupata per me e cercò di tranquillizzarmi in ogni modo. Dopo circa cinque secondi di respiri affannosi riuscii a tranquillizzarmi, non sentendo più quel sapore disgustoso nella mia bocca e riacquisendo sensibilità alle gambe; Akane mi aiutò a rialzarmi lentamente ed appena conclusi l'azione si mise di fianco ad Isuta, avendoli entrambi a solamente un metro di distanza da me frontalmente: tornai in forma come prima ma risposi con viso abbattuto.


"Uff... quella persona... o perlomeno quel nobile... si trovava nella mia stessa classe quando frequentavo la scuola... si chiama Koji Murakami... fa parte di uno uno dei casati che possiedono più potere in tutto il nostro impero." Rivelai la sua identità mentre ebbi una voce delusa ed abbattuta, abbassando leggermente la mia testa e mostrando grande sconsolatezza sui miei tratti facciali; i miei due amici sussultarono in contemporanea ed i loro volti divennero leggermente tesi.


"Era il migliore della scuola, otteneva il massimo dei voti e si comportava da arrogante... come tutti i miei compagni del resto. Ma lui era il peggiore... a volte decisi anche di affrontarlo per quanto mi facesse irritare... ma contro di lui persi sempre... non riuscendo mai a batterlo; era... anzi... è superiore a me... anche in questo momento sicuramente. Con gli altri miei compagni riuscivo spesso a cavarmela... ma quando lui si univa alle liti... perdevo sempre e tutti quanti riuscirono a malmenarmi... continuamente e senza pietà." Spiegai completamente la situazione al nobile ed al lottatore mentre decisi di stringere fortemente entrambi i miei pugni, utilizzando una voce sofferente e mordendomi il labbro inferiore per il nervoso; sentii un leggero dolore a causa dei miei denti ma non mi importava in quel momento. Il mio amico improvvisamente sbuffò e si mise le braccia conserte, guardandomi in modo autoritario.


"Pff... e quindi?" Domandò il mio amico che si trovava di fronte a me con volto indifferente e voce severa, penetrandomi con i suoi occhi accesi per parecchi secondi; anche Akane rimase abbastanza stranita e quindi si girò verso di lui sulla sua sinistra per poterlo vedere, ricominciando a sentire entrambi la sua fragranza piuttosto focosa e determinata.


"E-eh?" Rialzai il mio sguardo e rimasi con uno sguardo abbastanza sorpreso, spalancando i miei occhi e facendo sentire un piccolo verso di incredulità mentre lo fissai intensamente.


"Hai paura di questa persona solamente perché da piccoli quando facevate qualche scaramuccia... tu perdevi? Non essere stupido... sono situazioni accadute anni fa... se ti impegnerai... puoi sconfiggerlo." Nonostante Isuta stesse utilizzando una voce molto severa nei miei confronti, in realtà mi stava semplicemente rincuorando ed incoraggiando per farmi capire di poter essere migliore del nobile se mi fossi impegnato; chiuse i suoi occhi durante la spiegazione e li riaprì subito dopo aver finito la frase, guardandomi con una faccia seria ma anche speranzosa: la nobile sorrise subito dopo a sentire determinate parole.


"Isuta... g-grazie." I miei occhi erano lucidi e ben dilatati quando sentii tale conferma, rispondendogli con voce emozionata e continuando a fissarlo intensamente mentre allentai la stretta dei miei pugni; avevo capito che una persona come lui era davvero un ottimo esempio da poter seguire: non aveva paura di niente e nessuno, dicendo sempre ciò che pensava e facendo notare la sua grande determinazione a chiunque.


"Isuta ha ragione, Kevin... tu sei fortissimo... sono certa che lo puoi battere... e magari cerca di raccontarmi di più sul tuo passato, vorrei sapere tutto su di te... come ben sai!" La ragazza mi donò un candido sorriso quando si girò ed anche una voce che solamente ad ascoltarla ti riempiva di parecchia tranquillità nel cuore, piegandosi leggermente in avanti con le mani dietro la schiena: la tensione nell'aria scomparì completamente e mi sentii di nuovo carico come non mai.


"E poi da come ho capito... il primo che affronterà tra noi tre... se il suo nome è Koji sarà il sottoscritto a doverlo affrontare. Perfetto... non preoccuparti Kevin... gli gonfierò la faccia anche per te." Il ragazzo audace mi promise che avrebbe fatto del suo meglio per donarmi una grande vendetta contro il nobile di primo rango che mi maltrattò quando ero piccolo, porgendomi un sorriso a trentadue denti mentre fece sbattere il suo pugno destro sul petto e rimanendo ben dritto; chiuse i suoi occhi e rimase in quella posa fiera per alcuni secondi: Akane si rimise sulla mia sinistra e vedemmo il nostro amico con volto sorridente.


"Grazie ragazzi... seriamente..." Feci un bel respiro chiudendo i miei occhi e tornai completamente con la mia espressione di sempre, mostrando la solita allegria e determinazione di un avventuriero che vuole vincere a tutti i costi contro chiunque, pur di proteggere le persone a lui care; improvvisamente mi venne in mente una domanda da dovergli fare.


"Ma ora che ci penso... tu Isuta chi affronter-" Mentre stavo per completare la domanda con tono curioso una voce mi familiare mi interruppe, mostrando uno sguardo stranito e guardando verso la direzione della voce: si trovava proprio alle spalle di Isuta.


"Eccolo qui, il villico che piace fare a pugni, come stai? Da come ho capito se ti chiami Isuta... mi affronterai al primo turno... sei contento di perdere subito contro di me?" Appena il combattente si girò riuscimmo a comprendere chi era la persona in questione, nonché il cosiddetto nobile con cui aveva litigato il nostro amico il giorno prima: si chiamava Hyotaru e stava dicendo tutte quelle frasi con tanta vanità mentre tenne la sua mano destra sul fianco dello stesso lato, dimostrando un volto pieno di spavalderia. Tutti quanti noi lo fissammo con volto severo visto che non riuscivamo a percepire una minima parte di aura piacevole in lui, sentendo anche il suo odore da persona semplicemente volenterosa di potere e viziata: ovvero pungente e poco piacevole.


"Non desideravo di meglio... preparati ad essere distrutto quest'oggi!" Il combattente non cadde alle sue provocazioni e quindi decise di mostrare un'espressione sorridente per potergli rispondere, stringendo il suo pugno destro all'altezza della vita e dicendogli quella frase con voce determinata ma sicura di sé; Akane ed io continuammo a vedere lo scenario con volto perplesso senza intervenire visto che al lottatore non gli serviva quel tipo di aiuto: il nobile strinse i suoi denti e fece un verso irritato.


"Tsk... lo vedremo... te ne pentirai per esserti comportato in questo modo contro di me; invece di dirti tutto quanto con le parole... te lo dimostrerò con i fatti." Hyotaru ebbe un volto alquanto irritato e si girò subito dopo per darci le spalle a tutti e tre, rispondendo ad Isuta con voce piuttosto prepotente e seccata; dopo quella risposta se ne andò come aveva fatto Koji, incamminandosi verso la scalinata che avrebbe portato agli spalti per assistere ai combattimenti: il nostro amico si girò verso di noi e fece un sorriso a trentadue denti, mettendosi le mani dietro la testa mentre lo fissammo anche noi; subito tra la mia amica e me ci fu un incrocio di sguardi sorridente, contemplando entrambi per qualche secondo e capendo che ormai era giunto il momento di dare il massimo. I dieci minuti passarono in fretta e tutti quanti tranne Kimiko ed il sottoscritto andarono a prendere posto sugli spalti.


"Bene bene gentili spettatori, ora inizierà il primo scontro! Che vedrà Kevin: l'avventuriero che ha iniziato da poco la sua avventura ma che contiene un grande potenziale... contro Kimiko; la ragazza che è pratica nei combattimenti corpo a corpo ed utilizza delle armi molto pesanti: chi vincerà fra loro due? Il tempo è agli sgoccioli e sicuramente non vediamo l'ora di capire chi potrà avere la meglio fra due forze così differenti!" Mentre la voce elettronica fece la presentazione del primo incontro tutto il pubblico si galvanizzò improvvisamente, urlando nel modo più forte possibile per fare il tifo sia a Kimiko che a me; sia lei che io distavamo frontalmente di circa una decina di metri ed iniziammo ad impugnare la nostra arma saldamente: la mia avversaria utilizzò entrambe le mani per impugnare l'arma, mentre il sottoscritto solamente la destra. Non ero assolutamente agitato e sentivo una carica di esaltazione assurda in tutta la zona circostante: le urla prorompenti dei tifosi, l'odore pungente che si sentì in giro a causa della determinazione ed il gusto delizioso della vittoria che stavo già accogliendo nella mia gola, erano tutti sensi che mi donarono la giusta grinta per non poter perdere in nessun modo contro la lottatrice.


"IL GRANDE TORNEO DI NOREMAS PUO' UFFICIALMENTE INIZIARE! La voce al microfono annunciò il grande inizio con una tonalità piena di carica ed inizio ad attuare il conto alla rovescia:


"TRE...!" Akane ed Isuta stavano assistendo sugli spalti alla mia destra ed erano seduti con volto sorridente, avendo le loro braccia conserte mentre si trovavano affiancati l'un l'altro; tutti gli altri partecipanti erano sparsi in varie parti nei baluardi e Koji si trovava in piedi appoggiato ad un muretto di quella zona.


"DUE...!" Kimiko piegò leggermente le sue ginocchia e tenne la sua ascia in modo saldo, scambiando un sorriso con me prima di partire all'attacco.


"UNO...!" Mi piegai leggermente in avanti e mantenni in modo stretto il manico della mia spada, tenendola lateralmente sulla mia destra con la punta della lama che puntava in avanti; avevo raggiunto il culmine della carica e nessuno mi avrebbe permesso di uscirne sconfitto da quello scontro.


"INIZIA LO SCONTROOOOO!" Infine la voce al microfono urlò l'ultima frase che fece iniziare ufficialmente la prima battaglia nell'arena di Noremas, utilizzando una voce piena di volontà e chiudendo il contatto subito dopo per far godere al massimo lo scontro; tutti i tifosi civili rimasero con la bocca aperta e con i pugni stretti, aspettando la prima mossa di uno di noi due.


"(NON PERDERO'! FARO' DI TUTTO PER RAGGIUNGERE I MIEI IDEALI!)" Pensai infine dentro di me con sicurezza e fermezza a dir poco smisurate, guardando con convinzione la mia avversaria e rimanendo concentrato su ciò che stesse per accadere.

Finalmente il torneo era iniziato e non si poteva prevedere chi potesse diventare il vincitore di questo magnifico evento, notando una determinazione assurda su qualsiasi concorrente che fosse presente in quel momento; dovevo a tutti i costi vincere se volevo compiere il mio ideale e salvare la mia amica dal suo crudele destino: dopotutto non lo facevo solo per me, ma anche per lei; diventare il più forte sarebbe stato uno dei tanti obbiettivi che mi avrebbe aiutato per poter raggiungere il mio desiderio definitivo: le stelle erano con me, e mai mi avrebbero abbandonato in un momento del genere; la loro energia era anche la mia e non mi sarei mai arreso, nemmeno contro il più grande ostacolo.


Fine Capitolo 10


Fine Volume 1


Note dello scrittore di fine volume:


Ma... cosa è successo esattamente...? Abbiamo finito il primo volume...? Wow...! Ahahah! Ma veramente?! Ciao a tutti quanti ragazziiii... come stateeeee?! Finalmente questo tanto atteso torneo è iniziato e chissà cosa potrà mai accadere con dei certi avversari che sembrano piuttosto pericolosi; ovviamente non vi dirò nulla perché non voglio spoilerarvi il delizioso assaggio della disper- COFF COFF... Volevo dire il bellissimo gusto dei combattimenti ovviamente! Ahah... Scherzi a parte spero davvero che la storia vi stia prendendo davvero tanto, visto che è completamente intriso di volontà ed impegno senza eguali! Però tutto quanto non è nient'altro che l'inizio e c'è davvero ancora fin troppo da scoprire ed io non vedo l'ora di rivelarvi tutto quanto con i prossimi volumi! Quindi... buona fortuna e ci vediamo al prossimo volume! Ciaoooooo!


Possano le stelle vegliare sempre su di te.

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