Capitolo 1: L'inizio di una nuova avventura
- Kevin Star
- 22 ago 2023
- Tempo di lettura: 24 min
Aggiornamento: 15 feb 2024
Airontes - Anno 652 - 1 Settembre - Ore 8:45 - Kevin's POV
Mi trovavo davanti alla guildhouse, provando a trovare il coraggio di entrare, aspettando alcuni minuti mentre passarono varie persone dietro le mie spalle con parecchia tranquillità. Possedevo un volto leggermente teso e preoccupato, pensando a quanto sarebbe stato duro vivere senza l'aiuto dei miei genitori.
"Ormai ho deciso... la strada da dover intraprendere. Forza... entriamo!" Presi un bel respiro ed esclamai ciò, diventando pronto per entrare nella guildhouse e facendolo subito dopo.
Appena entrai, analizzai la zona girando continuamente il mio viso: il pavimento era in legno con vari tavoli e sedie sparse, dove ci si poteva sedere e parlare di attività di gilda, oppure diveniva un luogo di incontro per reclutare nuovi membri. Era davvero il posto più adatto se si voleva fare amicizia: difatti c'erano alcuni avventurieri seduti che stavano parlando e bevendo felicemente, regalando un'atmosfera molto vivace che mi fece sentire un gusto dolce nella mia gola ed infine il banco che serviva a registrare la tessera d'avventuriero. Notai che c'era una ragazza in quella zona, quindi decisi di avvicinarmi a lei mentre sentivo l'odore delle bevande alcoliche che attraversarono il mio naso.
"Salve! Per cosa la posso aiutare?" Mi chiese la ragazza in modo formale sorridendo, iniziando a guardarmi intensamente. Era molto snella ed alta 1,65 m, aveva lunghi capelli biondi legati con un codino e occhi arancioni, le dimensioni del seno erano modeste e vestiva di un abito viola, insieme ad una gonna che teneva il medesimo colore.
"Ehm... ecco... sono nuovo... e vorrei registrarmi per la tessera d'avventuriero!" Esclamai rimanendo abbastanza agitato, mettendomi a balbettare e alzando la voce, il mio viso era quasi imbarazzato.
"Capito. Innanzitutto mi servono le sue informazioni... poi dovrà mettere la mano su questa macchina." Mi spiegò la ragazza in modo serio e gentile, porgendo la sua mano verso l'oggetto indicato.
"Cosa sarebbe questo attrezzo?" Chiesi, iniziando a guardarlo in modo strano e intenso.
"Questo serve per verificare il suo potenziale interiore: in parole povere, dopo che avrà messo la mano qui sopra, la tessera sarà completa e appariranno le sue statistiche, insieme anche al livello e alle abilità che potrà ottenere." L'addetta al banco continuò a spiegare con tono e volto tranquillo.
"Ah, ho capito! È davvero figo!" Iniziai ad esaltarmi e a sorridere, stringendo il mio pugno destro in modo convinto.
Quel marchingegno era una specie di schermo magico quadrato, bastava semplicemente metterci la mano sopra per poterlo attivare e ti registrava tutto quello che avresti potuto apprendere nella tua avventura: al tocco sembrava davvero ruvido e resistente. La tessera d'avventuriero riusciva a riconoscere le potenzialità e a sapere tutto di noi: gli sforzi attuati, i lavori e tutte le missioni che si sarebbero completate; in pratica era come se fosse una parte del nostro cervello. Nel mentre gli diedi anche tutte le mie informazioni, in modo tale che nella tessera non sarebbe potuto mancare nulla.
"Perfetto... e ora come ultima cosa da fare... metta la mano qui." Mi propose la ragazza, rimanendo con un tono serio e concentrato.
Misi la mano sinistra sopra l'attrezzo, tenendo il palmo aperto; aspettando alcuni secondi, la tessera iniziò ad illuminarsi di un colore dorato.
"Woo...incredibile! Sembra emanare un grande potere!" Esclamai, rimanendo stupito e fissando la tessera.
Appena finì di illuminarsi, nella parte inferiore sotto la mia immagine e le mie informazioni personali, apparvero 14 sfere oscurate, leggermente più sotto, una stella di colore giallo con dentro il mio livello ed infine, affianco ad essa, una fila di dieci stelle con la decima più grande.
"Perfetto, ora lascia che le spieghi come funziona: innanzitutto quelle 14 sfere oscurate sono le abilità che sbloccherà ogni volta che salirà di livello, ci sono sia abilità comuni, che possono apprendere più persone, ed altre uniche che potrà possedere solo lei. Andando più in basso c'è una stella grande con dentro il numero: ecco, quello è il suo livello attuale; poi affiancate ad essa ha una fila di dieci stelle con la decima più grande...prendile come delle 'tappe', vari obbiettivi per poi salire di livello, facendo missioni comuni, andando a caccia e tanto altro. Piano piano si illumineranno tutte quante, ma con la decima che servirebbe per salire di livello... dovrai fare una prova ardua che ti permetterà di superare i tuoi limiti; può essere di qualsiasi tipo...alla fine la tessera registrerà tutti gli sforzi che lei farà, quindi scelga bene oppure si affidi al caso... ed infine... dietro la tessera ci sono le sue statistiche." La ragazza mi spiegò tutto quanto in un batter d'occhio, usando un tono molto istruttivo e genuino; riuscii a capire tutto quanto.
A quanto pare in questo mondo per diventare forti, bisognava impegnarsi per salire di livello e avere una grande forza di volontà; sicuramente anche delle armi molto potenti da possedere potevano essere d'aiuto. Dopo aver compreso appieno la spiegazione, girai la tessera per vedere le mie statistiche:
Forza: C
Agilità: B+
Magia: D
Difesa: D
Resistenza: C
"Va bene... quindi queste sarebbero le mie statistiche?" Domandai in modo concentrato e serio, fissando la tessera intensamente.
"Esattamente, salendo di livello... anche esse aumenteranno." Mi rispose la ragazza subito dopo.
"Come ultima cosa, lei è al corrente di come è costituito questo mondo e dai pericoli che ne incombono?" La ragazza rimase perplessa ma divenne anche più seria.
"Beeeh... più o meno, non è che sappia proprio tutto, ahah..." Rimasi imbarazzato e iniziai a grattarmi il capo con la mano destra.
"Allora lascia che le spieghi le cose più importanti, fin dagli antichi principi." La ragazza schiarì la voce e iniziò a raccontare:
"Il nostro mondo... fin dall'antichità fu creato dalla nostra divinità, la dea Light, è anche il nome che contiene il nostro impero infatti...ovvero della luce, quello in cui viviamo insomma. La storia narra che il nostro mondo venne creato centinaia di anni fa, con il potere della somma dea Light che possiede il potere della vita e della creazione. Dopo la costruzione di essa, gli esseri umani iniziarono ad aumentare sempre di più sul pianeta, ma non sapevano come ben distinguersi fra di loro, quindi ci furono anche parecchie guerre e non solo; difatti l'impero delle ombre si scoprì dopo qualche centinaio di anni, visto che non collaborarono mai in passato. Ad un certo punto ci fu un essere umano che si ribellò addirittura alla sua stessa razza, riuscendo a controllare un impero oltre le montagne dove il sole non arrivò mai, ovvero quello delle ombre. In quella zona esiste una popolazione diversa dalla nostra, non composta solo da persone ma anche dai mostri...la situazione più assurda...? E' che riescono a coesistere tra di loro, sicuramente è l'odio reciproco che può consentire tutto ciò." Mi venne spiegato tutto quanto per filo e per segno, l'addetta rimase sempre con uno sguardo serio e sicuro di sé.
"(Davvero sarebbe possibile convivere con dei mostri nello stesso impero? Non erano solamente esseri assetati di sangue verso noi umani?)" Pensai, mentre rimasi stupito del racconto che avevo ascoltato.
"So benissimo che può essere strano, ma è la verità, riescono ad andare d'accordo grazie all'odio reciproco verso noi umani, soprattutto l'imperatore di quel regno... il suo nome è Avish... e si auto-proclama Dio dell'oscurità." Inaspettatamente mi rivelò anche l'identità dell'imperatore oscuro: il suo nome era talmente cupo che solamente a sentirlo mi fece sentire un brivido lungo la schiena, facendomi sgranare gli occhi ed iniziando a sentire un gusto amaro nella mia gola.
"Aspetta, ma come fa ad essere ancora vivo dopo tutti questi anni se non è nemmeno una divinità? Hai detto che in realtà è un essere umano, no?" La interruppi facendo questa domanda, ritornando serio e pensieroso.
"Si dice che in qualche strano modo sia riuscito ad ottenere la vita eterna, molte teorie pensano che sia stata un'abilità... a potergli donare tale potere... salendo appunto di livello." Cercò di dissipare i miei dubbi con una risposta non del tutto sicura, dopotutto erano solamente delle voci.
"Un'abilità che può donare la vita eterna... mi sembra impossibile da credere." Non riuscivo a credere in qualcosa di così assurdo, usando un tono stupefatto.
"Nessun essere umano oserebbe sfidarlo, si pensa che lui sia ad un passo per arrivare al livello massimo...ovvero il 15...attualmente dovrebbe essere al 14; nemmeno il nostro imperatore Tibelius IV vorrebbe ingaggiargli in battaglia...visto che è solamente un livello 10. Senza contare che Avish ha il suo più fedele servitore, non ci sono voci sicure ovviamente, ma si pensa che sia al livello 12; anche per questo qualche volta i mostri ci invadono senza un motivo, pensano che siamo dei deboli...carne da macello su cui sfogarsi tranquillamente." La ragazza divenne molto seria a dire queste dure parole, accigliando leggermente le sopracciglia.
"Non è possibile...quindi dovremmo stare qui a non fare niente? Aspettando che siano loro a ucciderci?!" Iniziai ad alzare la voce sbattendo il pugno destro sul banco, facendomi sentire da alcuni dentro la guildhouse, si girarono e mi guardarono straniti.
"Mi sono promesso che sarei diventato un eroe! Sconfiggerò io l'imperatore delle ombre...e se poi sarà davvero possibile convivere con loro... faremo un trattato di pace con questi esseri, suona abbastanza folle...ma ci dobbiamo provare!" Esclamai mentre tornavo serio e determinato, iniziando ad usare un tono più convinto.
"Attualmente sarebbe una pazzia... se vuole davvero fare una cosa del genere... deve addirittura essere più forte del nostro imperatore...ovvero Tibelius IV." Rispose la ragazza tornando seria, spiegando innanzitutto il primo colosso da sorpassare per poter raggiungere Avish.
"Comunque ora le spiego le ultime cose, poi potrà partire. Come sa...all'intermezzo dei due imperi c'è una montagna: è una zona cavernosa immensa e sovrastante che pullula di zone buie, però alcune di esse sono anche luminose, ci si potrebbe mettere più tempo ad esplorare quel luogo, rispetto alla nostra nazione per quanto grande. In quel posto giacciono dei mostri che sono diversi da quelli dell'Impero delle ombre; la attaccano solamente se li prende di mira. Solitamente gli avventurieri per salire di livello usano questo metodo, ovvero uccidendo gli esseri del dungeon; peccato che non si sappia molto su di loro: potrebbero essere mostri con una mentalità? O che abbiano addirittura una normale vita come la nostra per la sopravvivenza? Attualmente non si sa, è un luogo pieno di misteri. Però bisogna stare attenti, perché c'è anche il rischio di incontrare qualcuno dell'impero delle ombre...o peggio ancora, se non si sta abbastanza attenti...si potrebbe non fare più ritorno incontrando la morte: difatti per gli avventurieri di basso livello consigliamo di andare a caccia nella foresta. Infine la informo che ci troviamo nella nazione di Allibis: non è molto grande come luogo, ma le potrà donare parecchie emozioni visitando alcune delle zone più belle. Spero che nella sua avventura possa vivere dei bei momenti...in questo mondo ancora per lei sconosciuto. Ora che le ho detto tutto, le auguro una buona avventura piene di soddisfazioni...e che la dea Light sia con te." Concluse la ragazza sorridendo e facendo un inchino veloce.
"Grazie mille. Ora che lei mi ha spiegato tutto, posso andare!" Dicendo ciò in modo carico e determinato, uscii dalla guildhouse ed iniziai a pensare su dove allenarmi.
"Mmmhhh...visto che il dungeon si trova abbastanza lontano da qui...l'unica cosa che potrei fare...sarebbe allenarmi nella foresta! Non vedo l'ora di sguainare la spada!" Rimasi tutto carico ed esaltato, iniziando ad incamminarmi verso la prateria mettendomi a correre. Anche se il mio paese era quello più lontano dal dungeon, si notava ad una distanza di tantissimi chilometri in lontananza nel cielo, quella possente montagna che sovrastava i cieli.
"Ooh...? Chi è quel ragazzo? Sarà un nuovo avventuriero probabilmente...avrà mai del potenziale? Ho bisogno di creare una gilda ma non ho trovato ancora nessuno... chissà se lui potrebbe riuscire a... mhh! E' solo un novellino! Non bisogna pensarci per ora...seguiamolo." Ancora in quel momento non lo sapevo, ma una persona decise di seguirmi senza farsi notare.
"Ed eccomi nella foresta... accidenti... ancora non saprei ambientarmi... ma la prima cosa che dovrei fare... penso sia cacciare... spero. Mmhh... non sono un cacciatore, così su due piedi cosa potrei fare?" Mi chiesi molto perplesso, mettendo la mia mano destra sul mento.
Avevo deciso di esplorare la foresta dell'uscita nord di Airontes, in questo modo ero di strada per il prossimo paese; andai in quella est, anche se ad ovest c'è n'era un'altra simile.
Nella foresta c'era un gran caldo con il sole che trapassava persino gli alberi, insieme a tantissime foglie che sembravano di un verde luminosissimo, conteneva un percorso unito da terra ma anche erba; il clima non era affatto male, ma ad un certo punto se si voleva riposare, l'unico modo per rimanere all'ombra era appoggiarsi su un tronco o sedersi. Improvvisamente vidi un cinghiale che non aveva dimensioni esagerate: stava a quattro zampe ed era alto circa una cinquantina di centimetri ed aveva la pelliccia completamente marrone, insieme a due zanne affilate affianco alla bocca.
"Mmhh... potrei affrontarti... forza... vieni qui, fatti avanti!" Non esitai e presi la mia spada dal fodero, provando a ingaggiarlo in modo precipitoso; ma il cinghiale inizialmente mi ignorò, quindi decisi di andargli incontro.
"Prendi questo!" In modo convinto, feci un fendente verticale ma abbastanza scoordinato, riuscendo a colpire la parte centrale del corpo del cinghiale, facendolo infuriare improvvisamente. Fece un verso pieno di rabbia, correndomi incontro per abbattermi, ma feci un salto laterale riuscendo a schivare.
"Sei troppo lento!" Il cinghiale si fermò appena realizzò di non avermi colpito, visto che non sapeva dove fossi gli tirai un fendente orizzontale alle spalle, mandandolo a terra e perdendo una lieve quantità di sangue; infine lo uccisi subito dopo con altri tre fendenti casuali. Anche se ero debole non era stato tanto complicato.
"Beh dai, è stato facile, sarà stato il fatto che tengo molta agilità fin dall'inizio." Rimisi la spada nel fodero, rimanendo fiero di quello che avevo appena fatto. Per curiosità decisi di controllare la tessera, ma notai che era totalmente uguale a quando era stata creata.
"Ah, cavoli, era ovvio che non sarebbe bastato uno scontro così facile per darmi almeno una stella..." Dissi tra me e me, rimuginando e rimettendo la tessera in tasca.
"Visto che non è così facile... andiamo ancora a caccia!" Iniziando a correre rimanendo determinato, continuai a cacciare per tutto il tempo fino al tardo pomeriggio: contro cinghiali, conigli e tanti altri animaletti piccoli. Infine di fronte a me, comparve un orso che sembrava abbastanza pericoloso, aveva la pelliccia tutta marrone e dei denti molto aguzzi, era alto circa tre o quattro metri con degli artigli parecchio affilati nelle sue zampe. Mi fissò come se fossi il suo cibo.
Interno del bosco est di Airontes - Anno 652 - 1 Settembre - Ore 19:50
"Oh sì, questo sarà bello tosto!" Esclamai esaltato mentre vidi l'orso di fronte a me, avendo anche un sorriso a trentadue denti. Mi misi in posa di combattimento con la spada, rimanendo concentrato e non temendo il pericolo. Nel mentre il sole aveva quasi completato il suo tramonto; l'atmosfera era completamente arancione intorno alla foresta e mi trovavo in una zona circolare abbastanza ampia: erano circa una decina di metri che permettevano di affrontare l'orso comodamente.
"Non male... ha molto da imparare e non è troppo coordinato, però è già molto veloce, questo è un bene." Contemplò concentrata la persona misteriosa che mi spiava da dietro un albero, in quel momento non ne avevo ancora la sensazione che mi stesse seguendo.
L'orso mi corse incontro urlando, cercando di azzannarmi il petto con il suo arto destro, ma schivai subito con un salto all'indietro, rimanendo preparato.
"Penso che oggi sarai tu il mio pezzo grosso, bell'orso." Andai verso l'orso con la spada e gli tirai un fendente pesante diretto, ma lui mise il suo enorme braccio destro come difesa, la lama non riuscì a penetrargli la carne dell'arto.
"...!" Rimanendo stupito indietreggiai.
"Ggggraaaahhh!" L'orso si mise a ruggire ad alto volume, alzando il suo volto per poi mettersi a quattro zampe, sicuramente voleva venirmi incontro a grande velocità.
"Oh, cavoli... devo stare molto attento qui, se mi prende è di certo finita... vediamo bene quando partirà..." Il mio sguardo divenne molto concentrato per alcuni secondi, cercando di capire quando mi sarebbe venuto incontro. Subito dopo mi corse incontro a grande velocità, ruggendo come non mai.
"ORA!" Feci un salto con il quale riuscii a salirgli sopra, infilzandolo subito dopo sulla schiena e facendogli uscire grandi quantità di sangue. Il nemico si mise ad urlare di dolore, muovendosi continuamente a destra e sinistra, provando a togliermi dalla sua schiena.
"Perfetto... è andata come volevo... forza... vai giù!" Provai a rimanere più tempo possibile sulla sua schiena. Ma dopo alcuni secondi riuscì a scrollarmi di dosso e mi fece fare un bel volo, rotolando e rimettendomi coordinato in ginocchio, iniziando ad avere della leggera polvere addosso.
"Gghh, accidenti... dov'è la mia spada?" Domandandomi ciò in modo preoccupato, girai velocemente il mio sguardo in varie parti, notando che si trovava dietro di lui.
"Devo provare a raggirarlo." L'orso mi corse incontro, provando ad azzannarmi la parte centrale del corpo, mi rialzai e schivai con delle mosse laterali, ad un certo punto feci anche una capriola.
"Gggrrrr." L'orso continuando a vedere le mie schivate, si infuriò ancora di più.
"Non c'è niente da fare; ormai non ha più intenzione di mollarmi." Con tutte le schivate necessarie, mi riavvicinai verso la spada senza che se ne accorgesse, riprendendola subito dopo. Mi trovavo nella parte alta della zona circolare e lui al centro, tutti gli alberi si trovavano abbastanza distanti da noi.
"Forza... vienimi incontro..." Con la mano destra mi misi in posizione per colpire con un fendente caricato, mentre con la sinistra preparai una magia dorata; stavo sudando in un modo assurdo, ero concentrato più che mai. Infine l'orso fece uno scatto precipitoso e mi venne addosso senza pensarci, approfittai del momento e reagii.
"Blinding Glow!" Una intensa luce si illuminò sulla mano sinistra e fece perdere la vista all'orso; subito dopo feci un salto e gli tirai un fendente sul collo, penetrando la carne e mozzandogli completamente la testa. Una grossa quantità di sangue si cosparse in giro, mentre il suo corpo cadde a terra.
"Uff... uff... c'è l'ho fatta! Cavoli, è stata dura. Vediamo la mia tessera." Riprendendo fiato, ripresi la tessera nella mia tasca, vedendo che 4 stelle su 10 si illuminarono.
"A quanto pare stare qui fino alla sera è servito a qualcosa, dai forza, altre 6 e sarò al livello 2!" Contemplando tutto ciò, il cielo iniziò ad oscurarsi e divenne blu scuro, visto che il sole era tramontato completamente. Improvvisamente sentii dei passi e mi girai verso un albero, notando che una ragazza mi stava osservando.
"Complimenti, sei stato davvero bravo, pensavo che per un attimo ti avrei dovuto aiutare, invece hai avuto una grinta incredibile." Mi disse la misteriosa ragazza sorridendo, usando un tono alquanto soddisfatto e gentile.
Era una ragazza bellissima con lunghi capelli castani ed occhi azzurri, insieme ad un fisico molto snello con dimensioni del seno sulla quarta; alta circa 1,65 m e con un vestito molto nobile: l'abito era bianco ma con varie strisce dorate che percorrevano tutto il vestiario, insieme ad una gonna del medesimo colore che le arrivò fino a poco sopra le ginocchia ed indossava degli stivaletti di colore grigio. Appena si avvicinò a me sentii un odore meraviglioso e fresco, riuscendo a capire quanto fosse bella e gentile come ragazza anche se in quel momento rimasi leggermente spiazzato.
"Perdona la mia domanda... ma tu... chi saresti?" Domandai rimanendo leggermente stranito e perplesso, ammirando però il suo aspetto a dir poco piacevole e splendido. Sembrava anche una ragazza molto gentile e particolare: la cosa più incredibile era il suo vestiario a dir poco avanzato. Sicuramente poteva essere un'avventuriera fortissima e non sapevo esattamente cosa aspettarmi in quel momento.
"Mi chiamo Akane Watanabe, piacere di conoscerti!" Mi porse la mano, sorridendomi con uno sguardo dolcissimo ed usando un tono profondo.
"Ehm... il piacere è mio... sono Kevin Nakamura... e ho iniziato oggi la mia avventura. Ma per caso mi stavi seguendo? Da come ho capito, hai visto il mio scontro." Feci uno sguardo stranito mentre avvicinai la mia mano alla sua; stringendola come segno di presentazione, per poi lasciare entrambi la presa dopo qualche secondo.
"Ebbene sì, ti avevo visto tutto esaltato vicino alla guildhouse e mi hai incuriosito. Sto cercando membri promettenti per creare una gilda... e sembra che tu... possa avere del possibile potenziale, anche se ho visto poco." Mi spiegò Akane rimanendo sorridente e mettendo le sue mani dietro la sua schiena.
"Una gilda eh? Non sembra una brutta idea crearne una... pensi che io sia abbastanza capace anche se ho iniziato oggi?" Abbassai lo sguardo pensieroso per poi rialzarlo subito dopo, facendole questa domanda mentre iniziai ad accogliere un gusto piacevole nel mio palato.
"Come ho detto non sembri male, però vorrei testarti io stessa in un combattimento per vedere di più, ti informo che sono al livello 5 e quindi dovrai fare attenzione." Improvvisamente mi rivelò il suo livello, rimasi abbastanza sconsolato sapendo che fosse così forte.
"Cavolo... quindi sei sicuramente molto più forte di me." Dissi abbassando lo sguardo, grattandomi il capo e dispiacendomi.
"Tranquillo, di certo non andrei al massimo delle forze sapendo che sei di livello 1, però ho notato che sei davvero molto veloce." Mi rincuorò dicendo uno dei miei pregi, era davvero gentile e paziente.
"Accidenti... sei davvero gentile, grazie... ma a proposito, te di dove sei?" Feci questa domanda improvvisa ad Akane diventando curioso. Divenne seria subito dopo e mi rispose:
"Io sono nata e vissuta nella città di Noremas prima di partire per la mia avventura, in più sono una nobile di secondo rango della nazione di Allibis, difatti vengo dal casato Watanabe, non so se ne hai mai sentito parlare." La ragazza dagli occhi oceanici fece la sua presentazione completa, mettendo le sue due mani nei fianchi.
"U-una... n-nobile...?" Divenni leggermente intimorito facendo questa domanda, mentre una goccia di sudore mi scese dalla guancia, aprendo leggermente di più i miei occhi. Akane rimase stranita ma iniziò a preoccuparsi.
"Mmmhhh? Ehi... qualcosa non va? Ti vedo leggermente sbiancato..." Chiese preoccupata allungando la sua mano destra verso di me, subito dopo gli risposi per dargli una spiegazione.
"S-si... perdonami... te lo dico fin da subito... io non sono un nobile... bensì una persona comune, quindi mi dovresti schifare. Per me i nobili sono delle persone terribili che si credono i migliori in tutto, schiavizzando noi comuni...ecco cosa penso..." Riprendendo lucidità mentale, strinsi i miei due pugni e spiegai ad Akane cosa pensavo dei nobili; abbassando anche lo sguardo rimanendo irritato.
"Aaahhh... ora capisco... hai conosciuto dei brutti ceffi se pensi questo di noi... beh, sappi che a me non importa, non tutti i nobili sono uguali; sì è vero, la maggior parte sono così, ma io sono diversa rispetto a quegli individui." Akane mise le sue braccia conserte e si avvicinò di più, porgendomi un dolcissimo sorriso. Rialzai lo sguardo e vidi quel bellissimo spettacolo, con anche della luce lunare che la fece brillare di più, insieme a delle bellissime stelle in un cielo notturno.
"B-b-beh... cambiando discorso comunque... ti informo che io vengo dalla città di Airontes." Risposi rimanendo imbarazzato, con le mie guance che erano abbastanza rosse.
"Lo avevo capito sai, sei partito da qui dopotutto... eheh." Akane si piegò in avanti mettendo le mani dietro la schiena, iniziando a guardarmi dal basso e ridendo teneramente.
"Aahh... certo è vero... che stupido ahah." Feci una risata finta e mi grattai il capo con la mano destra, rimanendo rosso in viso. Dopo alcuni secondi Akane si rimise dritta e fece cambiare il clima della discussione.
"Comunque, direi di uscire dalla foresta e rimandare a domani il duello. Sta iniziando a fare molto buio...ed è molto pericoloso solitamente in questi posti." Contemplò l'avventuriera nobile guardandosi attorno in modo concentrato; feci anche io lo stesso dandole ragione.
"Sì... in effetti hai ragione... potremmo dormire accampati appena usciti dalla foresta, che ne dici?" Proposi ad Akane con tono e volto spensierato.
"Non ne sono sicura, non sarà che per caso hai qualche strana idea, vero?" Iniziò a penetrarmi con uno sguardo furbo, facendomi ritornare imbarazzato subito dopo.
"N-NON SONO QUEL TIPO DI PERSONA, CHE TI SALTA IN MENTE!? Aahh... ci conosciamo da poco e già pensi questo...sei così con tutti?" Le domandai rassegnato e piegandomi leggermente in avanti.
"Beh... dipende." Fece un sorriso, rispondendomi con un tono ironico e dandomi le spalle, iniziando ad andarsene.
"Dai sbrigati, è un grande rischio rimanere qui per troppo tempo!" Akane si mise a correre subito dopo, avvisandomi di muovermi.
"Ehi aspetta, arrivo!" Rimettendomi composto, iniziai a correre pure io inseguendola.
Appena usciti dalla foresta ci fu un percorso sterrato molto lungo, dove ai lati c'era parecchia erba in cui ci si poteva accampare tranquillamente con una tenda. Ne mettemmo due: una per lei, che se la era portata dietro nello zaino simile al mio e stessa cosa valeva per me. Per proseguire verso il prossimo paese, appena usciti dalla foresta, dovevamo andare sulla nostra destra per avvicinarci sempre di più verso il dungeon; dopotutto il mio paese era quello più lontano da tutti su di essi, quindi non esisteva qualche città ancora più a sud rispetto alla mia. Comunque appena trovammo dello spazio, ci accampammo e accendemmo un fuoco per parlare.
"Bene... con questo staremo un po' al caldo, di sera la temperatura scende davvero parecchio, vero?" Domandai ad Akane avvolto in una coperta viola e sorridendo. Anche se era una nobile, volevo provare a fidarmi di lei.
"Eh sì... e pensare che di pomeriggio faceva davvero caldo..." Rispose mentre era avvolta in una coperta rossa.
Ci fu qualche secondo di silenzio, mentre Akane ed io ci stavamo godendo il fuoco che ci scaldò in quella notte buia; poi la ragazza spezzò il silenzio con una domanda.
"Come mai sei diventato un avventuriero? Cosa ti ha portato a seguire questa strada?" Mi chiese Akane girando il suo sguardo sulla sua sinistra, essendo molto curiosa della scelta che feci. Eravamo seduti nell'erba affiancati l'un l'altro.
"Quando ero piccolo, il mio paese venne invaso da dei mostri terribili...era tutto distrutto...c'era parecchia distruzione e sangue...anche la mia famiglia rischiava di morire...ma quando stava per accadere...un cavaliere fece la sua comparsa e ci salvò la vita...era un eroe per me..." Spiegai usando un tono serio e profondo.
"Sono contenta che vi abbia salvato la vita...però mi spiace tanto, deve essere stato sicuramente brutto vedere il tuo paese invaso." Rispose Akane, era tornata seria, ma rimase anche leggermente dispiaciuta.
"Vero... ma tutto quello che passai mi ha reso la persona che sono adesso, quindi non lo rinnego; lo so che ho ancora molto da imparare... quindi non esiterò a poter migliorare. Comunque parlando del mio passato... inizialmente non ero molto deciso a diventare un cavaliere o avventuriero, sai come siamo da bambini, no? Vediamo un gesto eroico e ci facciamo prendere subito dall'emozione, infatti con molta facilità, urliamo ai quattro venti che vorremmo replicarlo in futuro; ma poi vediamo che la realtà è ben diversa: cominciamo a pensare che potremmo non esserne in grado, perché ovviamente non è cosi facile diventare un cavaliere forte e coraggioso. Però un giorno feci un incubo...vidi tutta la mia famiglia... uccisa da un essere misterioso, non so chi diamine fosse... era tutto scuro come un'ombra, forse il sogno stesso non voleva farmelo capire, poteva essere l'imperatore oscuro... oppure qualche altro strano mostro pericoloso... chissà; per di più il luogo era particolare... praticamente non c'era il sole... quindi forse mi trovavo nell'impero delle ombre. Ma in fin dei conti... che sia il mio futuro o no, devo cambiarlo... e diventare abbastanza forte... per non farlo avverare!" Raccontai tutta la storia ad Akane, usando un tono abbattuto ma serio allo stesso momento. Non era affatto facile per me, ricordare un sogno brutto come quello.
Successe nel periodo di quando ero ragazzino, addormentandomi in una notte come le altre, feci improvvisamente quell'incubo.
Sogno di Kevin - ??? - ??? - ??? - Kevin's POV
Mi trovavo in un luogo sconosciuto dove il sole non sorgeva mai, ovvero in un percorso simile ad un Canyon nel bel mezzo del deserto, ma non c'era della sabbia, bensì un percorso lastricato rossastro che portava ad un enorme castello. In quel sogno ci trovavamo mio papà, mia mamma, io e la figura nera. Stavamo in un grande percorso centrale, lungo e largo tantissimi metri, con ai lati delle mura rocciose colossali. Ero in ginocchio, piangendo di vedere tutta la mia famiglia in pericolo, non riuscendo a reagire in alcun modo.
"NO TI PREGO, NON FARLOOOO!" Urlai a squarciagola in modo disperato, quella figura nera teneva in ginocchio mia mamma, pronta a trafiggerla con la sua spada anch'essa di quel colore. I miei genitori tenevano il solito vestiario di casa, invece io indossavo i miei abiti marroni di inizio avventura. Riguardo il mio aspetto estetico, sembravo leggermente più maturo, avendo circa 18 anni.
"Tesoro, non ti preoccupare per me... scappa via sano e salvo, un giorno tornerai e lo sconfiggerai una volta per tutte... quindi adesso... vai!" Urlò mia mamma sofferente, mentre stava in ginocchio con le lacrime agli occhi. Teneva alcune macchie di sangue sparse nei suoi vestiti, ma anche vicino l'occhio destro.
"NO! NON POSSO! TI DEVO SALVARE! Sei la cosa più importante che ho... ti prego... non ucciderla... ti scongiuro." Piano piano la mia voce si abbassò sempre di più, preparandosi a diventare un pianto straziante.
Mio papà era steso a terra a pancia ingiù, con del sangue che fuoriusciva da lui, sporcando con essa il terreno circostante. Si trovava sulla mia destra a circa cinque metri di distanza, nel mio sogno venne ucciso in un combattimento contro la figura nera. Improvvisamente la figura nera cominciò a parlare:
"Davvero raccapricciante... e tu saresti un eroe...? Ma non farmi ridere." La figura alzò la sua spada pronta a colpirla, aveva una voce cupa e imponente, quasi da far paura; sembrava anche davvero alto.
"NO... NO...! TI SCONGIUROO!" Stavo piangendo come non mai mentre continuai ad urlare. Tantissime lacrime stavano iniziando a scendere dal mio viso.
"Tesoro, ti voglio bene." Appena mia mamma disse questa frase, ricevette un fendente verticale sulla schiena, venendo tagliata completamente in due; delle enormi quantità di sangue uscirono subito dopo il colpo. I miei occhi rimasero spalancati a vedere una scena raccapricciante e sofferente, tenendo la bocca aperta e rimanendo completamente immobile per alcuni secondi, per poi mettermi ad urlare perdendo quasi la voce.
"NOOOOOOOOO! Non... può essere... che senso ha vivere per me adesso?" Rimanevo in ginocchio e i miei occhi non emettevano colore, ero senza forze e le mie lacrime tagliavano il mio viso, sgorgando drasticamente come non mai. La figura nera si avvicinò subito dopo verso di me, compiendo dei passi cupi e costanti.
"Bene... e adesso... anche per te è giunto il momento di andare all'altro mondo... li raggiungerai a breve... sei TROPPO debole." La figura nera sempre con quella sua voce, alzò di nuovo la sua spada sopra di me, tirando un fendente verticale che mi uccise sul colpo.
Prateria confinante di Airontes - Anno 652 - 1 Settembre - Ore 22:30 - Kevin's POV
"E dopo quel fendente mi svegliai, è stato un sogno così tremendo... e cosi reale allo stesso momento... se fosse successo veramente, non me lo sarei mai perdonato... devo diventare più forte... non solo per me... ma anche per le persone che amo!" Raccontai per filo e per segno il sogno ad Akane, usando un tono serio che verso la fine divenne determinato.
"Non volevo... farti tornare in mente dei ricordi così sofferenti. Sarà stato un dolore inimmaginabile... fare quel sogno." Mi rispose la ragazza con tono sconsolato, abbassando il suo sguardo diventando triste. La guardai per alcuni secondi, cercando di consolarla.
"Ma no, tranquilla... alla fine era pur sempre un sogno, no? Farò di tutto per non farlo accadere anche nella realtà!" Cercai di non far sentire Akane in colpa, facendo capire tutta la determinazione che avevo. Improvvisamente mi brontolò lo stomaco, sentendo una gran fame.
"Aahh cavoli, è vero... oggi non ho mangiato niente! Per fortuna mia mamma mi ha preparato un panino." Presi il sacchetto dal mio zaino e lo aprii, notando che mia mamma aveva preparato un panino con del prosciutto all'interno. Tenendolo con entrambe la mani iniziai a togliere i tovaglioli bianchi e sottili che lo avvolsero, sentendo quel leggero fruscio e per poi assaggiarlo; accolsi improvvisamente nella mia gola un calore incredibile ed un gusto davvero spettacolare: l'amore che si trovava dentro il panino era infinito, proprio quanto il valore che possedevano i miei genitori per me. Misi la mano sinistra sul petto e la strinsi in una presa, stropicciando leggermente il mio abito ed iniziando a lacrimare leggermente: cominciai a sentire il liquido salato che scese dalle mie guance a causa dell'emozione che stavo provando in quel momento.
"(Mamma... papà... giuro che diventerò abbastanza forte da proteggervi! E' una promessa... ma anche il mio desiderio!)" Pensai con convinzione mentre continuavo a mangiare il panino, era davvero buonissimo; per me mia mamma era la cuoca migliore del mondo.
"Vuoi tanto bene ai tuoi genitori eh? Cambiando discorso... io invece ho stuzzicato qualcosa mentre ti vedevo combattere e cacciare...quindi non ho fame." Mi spiegò Akane usando un tono leggermente ironico e sorridendo.
"Ma non fa niente, puoi stare tranquilla. Io ho tanta fame proprio perché sono fatto così, eheh!" Le risposi in modo fiero, ricominciando a sorridere e cercando di asciugarmi le lacrime subito dopo con il braccio sinistro; la manica dell'indumento si inumidì leggermente.
"Mmhh... sei davvero strano, ma simpatico. Domani testerò le tue abilità... ho deciso... anche se non sarai all'altezza... voglio aiutarti a diventare più forte, cosi potrai realizzare il tuo obbiettivo, anche se folle." Mi rivelò improvvisamente Akane mettendosi in piedi insieme alla coperta, puntandomi con l'indice della mano sinistra e facendo un sorrisone parecchio sincero.
"A-Akane... grazie mille... davvero." Rimasi meravigliato e sorpreso della sua risposta, spalancando leggermente i miei occhi e fissandola.
"Beh... alla fine seguiamo un obbiettivo in comune, tutti noi vogliamo porre fine alle cattiverie dell'impero delle ombre... e chissà... forse riuscirai anche a cambiare il..." Akane prima di concludere del tutto la frase, si girò dalla parte opposta alla mia, abbassando parecchio il tono di voce e non riuscendo a capire ciò che aveva detto. Rimasi leggermente stranito da questo suo gesto.
"Mmmhhh? Akane, cosa hai detto verso la fine? Non ho ben compreso." Guardai la sua schiena in modo molto perplesso.
"Eeeehhhhhh... niente niente! Ho solamente detto... che è meglio andare a dormire... altrimenti domani non riusciremo a svegliarci presto!" Inizialmente stava leggermente balbettando, ma verso la fine della frase si rigirò verso di me, facendo una posa fiera e mettendo le mani sui suoi fianchi, tornando anche sicura di sè. Rimanendo comunque sia perplesso, decisi di darle corda e crederle.
"Sì... in effetti hai ragione... intanto ho anche finito il panino dopotutto... allora buonanotte Akane... ci svegliamo per circa le 7?" Chiesi mentre mi alzai e cercando di entrare nella tenda.
"Esattamente... verso quell'ora se non riuscirai a svegliarti, ci penserò io con una bella secchiata d'acqua gelida!" Rispose Akane provocandomi, usando un tono ironico e facendo un sorrisetto furbo.
"Tranquilla, riuscirò a svegliarmi." Risposi usando un tono abbastanza concentrato dentro la tenda, stavo cercando di mettermi il sacco a pelo.
"Ahah, lo spero per te... buonanotte Kevin." La nobile infine entrò dentro la tenda, dandomi la buonanotte facendo una tenera risata.
Fine Capitolo 1
Extra:
Prateria confinante di Airontes - Anno 652 - 2 Settembre - Ore 00:45 - Kevin's POV
"Aaahh... non riesco a dormire! Sono troppo teso per lo scontro!" Esclamai mentre mi disperavo nel sacco a pelo, era di colore blu notte e mi trovavo al centro. Ero coperto del tutto e sdraiato a pancia insù, si poteva vedere solo la mia testa.
"Forse il motivo sarebbe che c'é una ragazza nella tenda a fianco? No... impossibile! Non sono quel tipo di uomo! Contiamo le pecore, una... due... tre... Akane...! Aaaahhh! Nooo, non va bene! Penso seriamente a lei, sono una cattiva persona!" Mi disperai continuamente alzando la voce, dopo alcuni minuti cercai di calmarmi prendendo sonno.
Sogno di Kevin:
Improvvisamente mentre ero sdraiato a pancia insù, Akane aprì la mia tenda, rivelando di non riuscire a dormire. Indossava un pigiama rosa molto carino insieme ad una corta gonna bianca, le calze erano del medesimo colore e si vide il bellissimo cielo stellato dietro di lei.
"Se per te non è un problema... potrei dormire qui con te?" Mi chiese Akane tenendo le guance leggermente rosse, usando un tono molto dolce ma provocante allo stesso momento. Il mio cuore batteva all'impazzata e non riuscivo a rimanere lucido, non capivo nemmeno se veramente Akane indossasse veramente questi tipi di pigiama; mi sembrava molto strano, ma era tutto così reale.

"(Aspetta... perché sta arrossendo così tanto?! Quali sono le sue intenzioni?! Aspetta Kevin... calmati calmati... sicuramente stai fraintendendo!)" Pensai mentre mostravo un volto tutto agitato e rosso come un pomodoro. Akane improvvisamente si sedette e si sdraiò sopra di me, annunciando che fossi davvero comodo ed usando sempre lo stesso tono; il suo odore era dolce e freschissimo, sentendo nello stesso momento anche un grande calore intorno a lei: il suo corpo era anche molto soffice e morbido, accogliendo una bellissima sensazione di contatto tra noi due.
"Wow... che bella sensazione... e che bel caldo, quasi quasi... che ne dici se..." Prima di terminare la frase, Akane avvicinò il suo viso sempre di più alla mia bocca, ma nel momento esatto in cui mi stava per baciare mi svegliai.
Realtà:
"Aaaahhhhhh! Che razza di sogni mi metto a fare! Soprattutto quando la giornata dopo è importante...seriamente sono una persona messa così male?" Mi domandai tra me e me mentre mi svegliai di colpo da ciò che avevo sognato, mettendomi ad urlare e per poi rimanere seduto per alcuni secondi; nella mia gola sentii un sapore di acidità e nel mio viso anche un leggero sudore fastidio. Appena mi tranquillizzai decisi di riprovare a dormire.
"Uff... penso sia meglio riprovare a dormire..." Perdendo le speranze sullo 'stupendo' carattere che avevo, decisi di riprovare a dormire, riuscendoci con successo.
WAHH CHE CARRINA AKANE COL PIGIAMA CUTTOSO GLI VOGLIO SQUISHARE LE GUANCETTE